Non basta il vino a far assumere i precari della scuola

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Non basta il vino a far assumere i precari della scuola

Messaggiodi edscuola » 7 marzo 2012, 17:15

da LASTAMPA.it

Non basta il vino a far assumere i precari della scuola

Le proteste dei precari della scuola in una foto d'archivio
Alcolici più cari per finanziare 10 mila docenti Ma l'emendamento è bloccato: i soldi non bastano
ROBERTO GIOVANNINI

roma
Il decreto legge semplificazioni cambia volto. Sono davvero molte le novità introdotte durante l’esame nella Commissioni Attività Produttive e Affari Costituzionali della Camera. Si va dalla completa conversione «telematica» della pubblica amministrazione a partire dal 2014 alla definizione degli impianti di energia elettrica e gas naturale «prioritari», passando per la generalizzazione della possibilità di pagare le multe online. Un giallo riguarda invece la decisione di varare ben 10.000 assunzioni nella scuola e la stabilizzazione del personale per tre anni, rovesciando l’impostazione degli anni di Mariastella Gelmini. Un emendamento del Pd - che vedeva prima favorevole, e poi invece in serata contrario il governo - prevedeva appunto un cospicuo pacchetto di assunzioni, finanziate attraverso un aumento delle tasse sui giochi (Lotto ed Enalotto) per 250 milioni e da un aumento delle accise su birra, prodotti alcolici intermedi e alcol etilico (100 milioni). In serata in sede di Commissione Bilancio però il governo con il sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo ha bocciato la copertura trovata, contestando la logica dell’aumento delle imposte. I parlamentari della Bilancio gli hanno dato ragione. A questo punto stamani toccherà alla Commissione Industria trovare una nuova copertura, forse taglia alla spesa; altrimenti, la proposta Pd cadrà. È invece passato senza problemi un emendamento, questa volta voluto dal Pdl, che immette in ruolo migliaia di dirigenti scolastici insegnanti che avevano superato il concorso ma non avevano potuto seguire il corso di formazione richiesto.

Ma accanto alle novità in «aggiunta», ci sono anche correzioni in «sottrazione». Dal testo infatti sparisce la (contestata dai sindacati) norma che «semplificava» in pratica annullandoli i controlli sulla sicurezza sul lavoro in azienda. Festeggiano i sindacati, e per il Pd applaude l’ex leader Cgil Sergio Cofferati. Invece non sono state inserite né la correzione per ripristinare le commissioni a favore delle banche sulla concessione di linee di credito né l’aggiustamento della norma sui tetti agli stipendi ai supermanager. Nel primo caso, quello delle banche, è certo che l’emendamento tanto sollecitato dal mondo bancario troverà spazio altrove, probabilmente nel decreto legge sulle semplificazioni fiscali. La norma che corregge le regole sui supermanager invece è stata tolta per decisione del ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, per «non rallentare l’approvazione del Dpcm».

È probabile che il governo ponga ancora una volta la fiducia per tagliare corto con altri emendamenti che verranno presentati oggi durante la discussione nell’Aula di Montecitorio. Sarebbe la conferma di una politica ormai diventata un «classico» per l’Esecutivo: ampia disponibilità verso le modifiche espresse dai partiti e dai parlamentari nelle Commissioni, e porte sbarrate a quelle presentate in Aula.

Di rilievo anche la decisione (proposta dell’ex-ministro Renato Brunetta) di imporre a partire dal primo gennaio 2014 a tutti gli uffici della pubblica amministrazione l’utilizzo esclusivo dei canali telematici e della posta elettronica certificata. Tra meno di due anni, dunque, tutti i rapporti tra cittadini e lo Stato avverranno on-line, dalla richieste dei certificati al pagamento dei contributi per la colf. Un altro emendamento apre la strada alle prenotazioni delle visite mediche specialistiche via computer, e alla cosiddetta cartella medica in formato elettronico. Arrivano nuove norme per ridurre i costi accessori del cosiddetto «ultimo miglio» della rete fissa di telecomunicazione. Le multe si potranno pagare anche online: gli enti locali hanno 90 giorni di tempo per adeguarsi. I permessi di parcheggio per gli invalidi varranno anche fuori dal Comune di residenza. Entro 90 giorni è adottato un programma triennale (2012-15) per la riduzione degli oneri amministrativi che gravano sulle pubbliche amministrazioni nelle materie di competenza statale. Infine, arrivano corsi di formazione per gli autotrasportatori, e i guidatori con foglio rosa non potranno andare in autostrada.
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