Giallo su 4 mila cattedre vuote

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Giallo su 4 mila cattedre vuote

Messaggiodi edscuola » 8 luglio 2008, 6:20

da ItaliaOggi

Giallo su 4 mila cattedre vuote
di Antimo Di Geronimo

Immissioni in ruolo, è giallo sulle assunzioni non effettuate lo scorso anno. A fronte di 50 mila nomine autorizzate, sarebbero circa 4 mila i posti e le cattedre che non sono stati ancora assegnati. Per motivi tutti da chiarire. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il ministero dell'istruzione non ha ancora effettuato una statistica precisa su questo fenomeno. E nel frattempo si torna a discutere sui criteri da adottare per effettuare le 32 mila immissioni in ruolo per le quali si attende ormai solo l'emanazione del decreto. Molte le questioni ancora aperte. Resta confermata la suddivisione tra docenti e Ata: 25 mila cattedre e 7 mila posti per gli Ata. Ma non è ancora chiaro come l'amministrazione intenda regolarsi sulla ripartizione delle assunzioni. A fronte di circa 51 mila cattedre vacanti, il ministero intende disporre le assunzioni applicando un coefficiente pari a 0,48. In altre parole, il ministero effettuerà assunzioni pari a circa la metà delle cattedre disponibili. E non intenderebbe assumere alcun docente nelle classi di concorso dove sia presente una singola disponibilità. Una vera e propria doccia fredda per tanti docenti appartenenti alle classi di concorso più specialistiche, come per esempio, diritto (A019), economia aziendale (A017) e matematica applicata (A048). Si tratta, infatti, di discipline dove i precari riescono a lavorare con i contratti di supplenza solo se collocati ai vertici delle relative graduatorie, proprio per la scarsità di posti. E dunque, se l'amministrazione adotterà questo criterio restrittivo, il rischio è quello di vedere sfumare definitivamente la possibilità di ottenere l'assunzione a tempo indeterminato. L'orientamento dell'amministrazione, però, non è condiviso dai sindacati, che hanno fatto pervenire al ministero una serie di osservazioni scritte. Un altro elemento di dissenso da parte dei sindacati riguarda l'intenzione dell'amministrazione di non disporre immissioni in ruolo in lettere ed educazione tecnica nella scuola media (A043 e A033). Il ministero non vorrebbe effettuare assunzioni in queste classi di concorso perché l'anno prossimo la riforma Moratti andrà a regime nella scuola media anche sugli organici. E ciò determinerà una riduzione del numero di ore di lezione nella classe A043 (lettere) e nella classe A033 (ed. tecnica). La riduzione di organico si farà sentire principalmente per lettere. Per avere un'idea di quello che sta per succedere si pensi al fatto che, sul tempo prolungato, per costituire una cattedra di lettere basta una sola classe (15 ore + tre a disposizione). Mentre, quando andrà a regime la riforma Moratti, per ottenere una cattedra di lettere bisognerà assemblare due classi (nove ore in una classe e nove ore nell'altra). Ma sarà un problema anche per educazione tecnica, dove è prevista la riduzione di un'ora. I sindacati, però, sono contrari a questa operazione perché è proprio nella classe di concorso A033 che sussiste il maggior numero di cattedre vacanti. E comunque, in educazione tecnica l'ora in meno, generalmente, viene recuperata nelle attività opzionali. È scontro aperto anche sulla questione dei recuperi. In caso di immissione in ruolo di un docente già di ruolo su altra classe di concorso, l'amministrazione vorrebbe recuperare la cattedra assumendo su quella lasciata libera dall'interessato. Mentre i sindacati vorrebbero che fosse recuperata sulla stessa classe di concorso sulla quale sarebbe stato assunto il docente già di ruolo. Ma il pomo della discordia è presente anche per la ripartizione delle assunzioni degli Ata. L'amministrazione, infatti, vorrebbe decurtare il contingente di circa 500 unità, che andrebbero a costituire la dotazione dei posti da mettere a concorso, in vista della prossima selezione che riguarderà i direttori dei servizi generali e amministrativi. Mentre i sindacati vorrebbero che fossero utilizzati tutti per questa tornata di immissioni. In ogni caso l'emanazione del decreto è prevista per questa settimana. E a quel punto tutti i nodi verranno al pettine.
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