Olimpiadi della Scienza - Premio Green Scuola

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Olimpiadi della Scienza - Premio Green Scuola

Messaggiodi edscuola » 13 ottobre 2008, 17:19

Olimpiadi della Scienza-Premio Green Scuola

“Energie alternative e ambiente. La produzione sostenibile di energia”

Ecco i vincitori dell’edizione 2008
Campania, Puglia, Lombardia ed Emilia-Romagna
le regioni che si sono più distinte per partecipazione

Intanto parte già la quinta edizione 2009 sul tema
“Derifiutizziamo l’ambiente: oggetti,
materiali, energia dai rifiuti. Libera la fantasia”



ROMA, 8 ottobre 2008 – “Olimpiadi della Scienza-Premio Green Scuola edizione 2008” ultimo atto. La cerimonia di premiazione dei vincitori nel salone della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca segna la conclusione di un percorso che nell’arco dell’anno scolastico 2007-2008 ha idealmente accomunato decine di istituti secondari di secondo grado di tutta Italia. Centinaia di studenti, organizzati in gruppo o a titolo individuale, comunque sotto la guida di insegnanti particolarmente sensibili e preparati sulle tematiche ambientali, hanno partecipato con entusiasmo presentando i loro elaborati al concorso che aveva per tema “Energie alternative e ambiente, la produzione sostenibile di energia”.
Oltre cento i progetti presentati e tutti di altissima qualità e creatività, dai filmati alle presentazioni multimediali agli elaborati più tradizionali. Le regioni che si sono maggiormente distinte per partecipazione sono, nell’ordine, la Campania, la Puglia, la Lombardia e l’Emilia-Romagna (vedi grafico). I sette premi invece – tre per la categoria Gruppi, quattro per singoli Studenti, poiché vi sono due primi classificati ex-aequo – sono andati a istituti di Milano, Ferrara, Lacco Ameno (Napoli), Gallipoli (Lecce), Fasano (Brindisi), Casacalenda (Campobasso) e Savona.
Le Olimpiadi della Scienza – Premio Green Scuola, promosse dal Consorzio Interuniversitario INCA “La Chimica per l’ambiente” e dalla rivista “Green”, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno l’obiettivo di valorizzare le eccellenze degli studenti nei percorsi di istruzione relativi alle discipline scientifiche mediante competizioni per classi o gruppi di studenti e, da quest’anno, per singoli studenti. L’iniziativa si propone di far emergere in particolare la creatività e l’ingegno degli studenti su un tema di forte attualità e che richiede una sensibilità sempre maggiore da parte della società.
La macchina organizzativa delle Olimpiadi della Scienza-Premio Green Scuola è intanto già in moto. L’edizione 2009, la quinta, ha per titolo “Derifiutizziamo l’ambiente. Oggetti, materiali, energia dai rifiuti. Libera la fantasia”.
Ma ecco i vincitori premiati oggi a Roma, ai quali vengono assegnati buoni per l’acquisto di materiale didattico. Ai primi due classificati della categoria Gruppi vanno anche, rispettivamente, la targa e la medaglia del Presidente della Repubblica, che anche quest’anno ha voluto testimoniare con questo segno la sua ideale partecipazione.



Primo classificato categoria Gruppi
Istituto Tecnico Industriale Statale
Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari di Milano
Classi IV e V Chimici e V Liceo
Referente prof. Mariano Calatozzolo

Titolo dell’elaborato: “Biomasse e biocarburanti”. Premiato con la targa del Presidente della Repubblica e con 1.500 euro. Motivazione: “Per la completezza della sezione sperimentale di laboratorio che integra i contenuti descrittivi, già di per sé esaustivi e rigorosamente scientifici”.

Le problematiche riguardanti lo sviluppo sostenibile sono state affrontate in maniera concreta, realizzando in laboratorio dei veri e propri biocarburanti come il biodiesel e il bioalcol. Il biodiesel è stato prodotto mediante una reazione di transesterificazione a partire da olio di soia, olio di colza e olio di frittura. La difficoltà primaria è stata quella di misurare l’acidità dell’olio: infatti, un olio troppo acido compromette la reazione causando la formazione di saponi, sottoprodotti indesiderati. Una volta ottenuti i tre biodiesel, ne è stata determinata esattamente la composizione chimica mediante l’analisi gascromatografica.
La produzione di bioalcol è avvenuta per via microbiologica mediante la fermentazione di melassa. In questa procedura si sono sperimentati due tipi di lievito: fresco e secco; le due fermentazioni si sono protratte per sette giorni, dal confronto si è visto che il lievito secco dava una resa doppia rispetto al primo. Ricerche di questo tipo permettono di approfondire lo studio di carburanti a ridotto impatto ambientale che, certamente non salveranno il mondo, ma rappresentano un passo in avanti per supplire il debito che l’uomo ha nei confronti della natura.




Secondo classificato categoria Gruppi
Liceo Classico “Ludovico Ariosto” di Ferrara.
Classe V F Indirizzo scientifico tecnologico
Referente prof. Isabella Stevani

Titolo dell’elaborato: “Energie alternative: quali vie sono percorribili?”. Premiato con la medaglia del Presidente della Repubblica e con 1.000 euro. Motivazione: “Per la completezza e l’approccio integrato che comprende attività di laboratorio e progettazione di sistemi per la produzione alternativa di energia”.

Un impianto fotovoltaico di ultima generazione, installato sull’edificio scolastico, che consentirà un risparmio monetario del 20 per cento all’anno. Questo è il risultato della brillante iniziativa dei ragazzi, nata dal desiderio di fare qualcosa di concreto per la loro scuola e per l’ambiente.
Nella prima fase i ragazzi si sono impegnati in uno studio approfondito del panorama delle energie rinnovabili, individuando vantaggi e svantaggi in termini di impatto sull’ambiente, fattibilità economica, stato di sviluppo delle tecnologie in relazione al loro territorio. Nella seconda hanno realizzato un progetto di informazione sull’argomento, differenziato per due diverse fasce di età. Per fare questo è stata determinante la preparazione di opportuni questionari e quindi la scelta del giusto approccio divulgativo.
Infine, nella terza fase, è stato attuato il vero e proprio progetto con la collaborazione dell’Università di Ferrara, degli enti locali e dell’azienda fornitrice. L’impianto è costituito da celle fotovoltaiche di ultima generazione, brevettate dal dipartimento di fisica dell’Università, che consentono un più efficiente utilizzo della radiazione solare.


Terzo classificato categoria Gruppi
Classe V E Liceo Scientifico “Albert Einstein” di Lacco Ameno (NA)
Referente prof. Saveria Volta

Titolo dell’elaborato: “Anno Zero”. Premiato con 500 euro. Motivazione: “Perché presenta una panoramica assai completa, approfondita e rigorosa sulla produzione di energia alternativa e sostenibile”.

Siamo davvero all’anno zero? Venezia scomparirà sotto l’acqua? La ricerca delle fonti energetiche fossili subirà la stessa sorte della caccia alle balene? Sono gli interrogativi che emergono da questo progetto che prende in esame il futuro delle fonti di energia oggi disponibili: da quelle non rinnovabili, costituite dai combustibili fossili, ancor oggi la parte più importante, a quelle rinnovabili che coprono attualmente una percentuale molto limitata del fabbisogno energetico, ma sono suscettibili di una più ampia e razionale utilizzazione.
Dopo un’analisi delle problematiche ambientali, relative ai cambiamenti climatici legati all’effetto serra e alle emissioni di CO2, viene data una panoramica sull’attuale situazione della ricerca e sull’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, con approfondimenti sugli sviluppi, sull’economia e sulle prospettive del settore. Ponendo particolare attenzione alla realtà concreta vengono descritti dei progetti realizzati in città che hanno fatto del risparmio energetico la loro filosofia di vita. Tra queste un posto importante occupa quella del Comune di Torraca (Salerno) per la realizzazione di un sistema pubblico di illuminazione con la tecnologia a led, un’esperienza unica al mondo.




Primo classificato ex-aequo categoria Singoli studenti
Eva Schito
Liceo Scientifico Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
“Quinto Ennio” di Gallipoli (Lecce), Classe V D
Referente prof. Teresa Filanti

Titolo dell’elaborato: “Energie rinnovabili: chi l’ha detto che non si può?”. Premiato con 1.500 euro. Motivazione: “Perché presenta in maniera piacevole e sintetica, facendo buon uso degli strumenti multimediali, una panoramica esaustiva e originale sulle energie rinnovabili”.

Un mondo a energia solare: un sogno o una reale possibilità? Attraverso lo studio delle variazioni climatiche in alcune città italiane, il progetto dimostra come questa fonte alternativa potrebbe permettere al nostro Paese di rendersi più indipendente dal punto di vista energetico. La costruzione di impianti solari nei più grandi deserti del pianeta favorirebbe la produzione di elettricità e, dal punto di vista politico, l’avvio di rapporti di collaborazione internazionali tra Europa e Paesi del Medio Oriente.
Il lavoro dedica una scheda di approfondimento ai diversi tipi di energie nella quale vengono analizzati i principi del loro utilizzo, anche attraverso l’uso di grafici, disegni e fotografie. Le fonti rinnovabili, di basso impatto ambientale e inesauribili nel tempo possono essere in certi casi una valida alternativa a petrolio, carbone e uranio che soddisfano oggi il 95 per cento del fabbisogno mondiale. Presa in esame anche l’architettura bio-climatica, che utilizza materiali d’avanguardia per la realizzazione di edifici in grado di sfruttare le caratteristiche dell’ambiente circostante per produrre l’energia necessaria al consumo domestico.


Primo classificato ex-aequo categoria Singoli studenti
Donato Annicchiarico
Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato “Galileo Ferraris”, Fasano (Brindisi)
Quinto anno corso Tecnici delle Industrie Elettriche
Referente prof. Antonio Cecere

Titolo dell’elaborato: "Energia rinnovabile e riciclo dei materiali”. Premiato con 1.500 euro. Motivazione: “Perché presenta in maniera chiara e sintetica una serie di progetti per la produzione alternativa di energia realizzati dalla propria scuola”.

Un termostato sottratto a una caldaia da rottamare, una ventola di raffreddamento prelevata da un vecchio computer, tubi zincati di acquedotto, due freni a disco di automobile, vecchi pannelli di truciolato, spezzoni di cavi elettrici di recupero. Con questi e con tanti altri materiali di riciclo sono stati costruiti dispositivi in grado di produrre energia elettrica sfruttando il sole e il vento.
Le energie rinnovabili, è risaputo, rappresentano una delle possibili alternative per risolvere il problema energetico. Il solare e l’eolico, per le loro caratteristiche, sono particolarmente adatti a essere sfruttati in sistemi di piccole dimensioni per uso domestico, già da tempo sul mercato. Si è dimostrato come sia possibile costruire anche artigianalmente alcuni di questi sistemi, partendo addirittura da materiale di recupero, trasformando così dei rifiuti in risorsa e contenendo notevolmente il costo totale delle apparecchiature prodotte.
Certo non ci si improvvisa. Ci si è avvicinati al risultato ottenuto a piccoli passi, attraverso progetti svolti in diversi anni scolastici. E’ stato così possibile acquisire quelle conoscenze tecniche necessarie che hanno permesso di muoversi in autonomia arrivando ad uno schema costruttivo estremamente semplificato.

Secondo classificato categoria Singoli studenti
Jacopo Bassetta
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Casacalenda (Campobasso)
Referente prof. Nunzio Astore

Titolo dell’elaborato: “Energia? Ma quale?”. Premiato con 1.000 euro. Motivazione: “Perché rappresenta un dossier completato da considerazioni socio-economiche e corredato da progetti originali e innovativi per la produzione sostenibile di energia”.

Nell’elaborato vengono poste domande sulle quali si stanno confrontando scienziati, politici e amministratori a livello mondiale. Si parla molto di fonti di energia e di come produrla in modo eco-compatibile ma non sempre è chiaro quali siano i principi scientifici e tecnologici che stanno alla base e soprattutto quanto e perché sia conveniente utilizzare queste fonti.
Il lavoro inizia con una panoramica su sette sorgenti alternative di energia: energia eolica, solare, idroelettrica, moto ondoso e maree, biomasse, fusione nucleare e idrogeno. Di ciascuna vengono illustrati gli aspetti più importanti quali i sistemi con cui possono essere sfruttate, il loro funzionamento, la resa energetica e i costi.
Vengono quindi presentati alcuni progetti con disegni originali su come migliorare lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica e sul modo di utilizzare queste fonti per costruire strutture a basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico. Nella parte conclusiva viene proposto un contributo personale per la soluzione del problema energetico, con una tesi di politica di amministrazione delle fonti disponibili e una teoria su come utilizzare i fondi per la ricerca in modo mirato, tenendo conto di come potrebbe evolvere la situazione energetica a livello mondiale.



Terzo premio categoria Singoli studenti
Kyle Nesti
Istituto Tecnico Industriale Statale “Galileo Ferraris” di Savona
Referente prof. Paola Ravetta

Titolo dell’elaborato: “L’energia cade dal cielo… la pioggia e il polivinilidenfluoruro”. Premiato con 500 euro. Motivazione: “Perché presenta in maniera esauriente un metodo innovativo che potrebbe essere sfruttato in futuro per ottenere energia in maniera ingegnosa e sostenibile”.

Dopo il sole, il vento e le maree, la natura ci offre una nuova fonte di energia pulita e rinnovabile: la pioggia. Grazie alle caratteristiche di un particolare polimero, il Polivinilidenfluoruro (PVDF), è possibile sfruttare l’energia cinetica sprigionata dalla caduta delle gocce d’acqua durante un temporale per produrre energia a bassissimo impatto ambientale. Il progetto fa il punto sulle potenzialità di questa nuova tecnologia ancora in via di sviluppo.
Il PVDF è oggi molto diffuso per via della sua ottima resistenza elettrica e per la buona resistenza al fuoco. Ma ciò che lo rende in grado di produrre energia è la sua piezoelettricità, cioè la capacità di deformarsi se posto all’interno di un campo elettrico. La compressione che le gocce d’acqua piovana creano sul polimero attiva il processo di generazione di energia.
Rispetto ai pannelli fotovoltaici, i pannelli in PVDF hanno, per ora, un rendimento decisamente inferiore, ma comportano minori costi economici, un ridotto impatto ambientale alla produzione e possono essere posizionati ovunque, essendo composti da un materiale più flessibile. Inoltre, possedendo anche ottime qualità piroelettriche, il PVDF permette di produrre energia sia con il sole che con la pioggia.
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