da LASTAMPA.it
CAOS PER LE ISCRIZIONI
Corsa a ostacoli per le superiori
Molti istituti sono alle prese con un numero troppo alto di richieste: si decide caso per caso
A Novi Ligure lotteria per il liceo. E a Palermo l’alberghiero respinge 400 alunni: mancano fondi
RAFFAELLO MASCI
ROMA
Siamo andati a cercare la studentessa di Novi Ligure, penalizzata da un sorteggio che la esclude dalla scuola che aveva scelto. La ragazza dice di non saper cosa fare, ovviamente. Se le può essere di qualche consolazione, però, sappia che a Palermo - Istituto Alberghiero “Piazza” - ci sono 400 suoi colleghi nelle stesse condizioni. Per mancanza di personale (che vuol dire di soldi) e per non meglio precisate ragioni di sicurezza, la preside ha ritenuto di non poter accogliere non uno ma, per l’appunto, 400 allievi. Che ora sono lì, in lista d’attesa, nella speranza che «Roma» intervenga. Il caso è stato sollevato dal segretario della Cgil Scuola, Mimmo Pantaleo, e fa un certo effetto per via dei numeri. La situazione però, su scala più ridotta, è comune a quasi tutta Italia: le iscrizioni, specie ora che gli organici sono stati ridotti, sono sovrabbondanti, e la coperta è spesso corta.
«Si cerca tuttavia - spiega Giorgio Rembado, presidente dell’associazione nazionale presidi - di correre ai ripari per tempo, onde evitare che si creino situazioni come quella di Novi, o peggio quella di Palermo». E come ci si regola? «La verità - dicono alla direzione scolastica regionale del Lazio, la più grande d’Italia - è che le scuole sono totalmente autonome, specie in questa materia. Quindi ciascuna trova la soluzione più idonea, e non è detto che sia la stessa tutti gli anni. A decidere su questa materia, comunque, non sono di dirigenti scolastici, ma il Consiglio d’Istituto».
Una norma quadro, però, esiste, in maniera che le scuole abbiano un minimo di quadro di riferimento. Intanto, come si sa, gli studenti di terza media debbono fare la preiscrizione all’anno successivo, già a gennaio. Questo serve per valutare quante persone, almeno intenzionalmente, richiedono una certa scuola, e quindi come organizzarsi. Poi, a esame ultimato, l’iscrizione viene eventualmente perfezionata. Una circolare del 18 febbraio scorso, redatta dal direttore generale degli Ordinamenti, Mario Dutto, dà indicazioni molto chiare e fa riferimento anche al problema del sovrannumero: «Le domande di iscrizione devono essere presentate ad un solo istituto, per evitare che una doppia opzione da parte delle famiglie possa alterare le situazioni di organico. Tuttavia - dice l’alto dirigente - in considerazione della possibilità che si verifichi eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili e che, conseguentemente, si renda necessario indirizzare verso altri istituti le domande non accolte, le famiglie, in sede di presentazione della istanza di iscrizione, possono indicare, in subordine, fino ad un massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Sarà cura del dirigente scolastico dell’istituto presso cui la domanda non è stata accolta, provvedere all’inoltro immediato delle domande di iscrizione, d’intesa con le famiglie, verso gli istituti indicati in subordine».
Insomma: si scelga la scuola per tempo - dice il ministero - e se poi non ci fosse posto si possono indicare pure le seconde opzioni. «Nonostante questo - dice Davide Guarneri, presidente dell’Age, l’associazione dei genitori - le famiglie si trovano, spesso, a inizio estate, nella situazione di quella di Novi, con tutte le apprensioni del caso». E che succede allora? Succede che il Consiglio di istituto presenta dei criteri per trovare una soluzione agli esuberi: «Normalmente - spiegano ancora alla Direzione regionale del Lazio - ci si attiene a dei criteri di zona: si accettano i ragazzi che abitano più vicini, anche per evitare il pendolarismo. Poi si possono accogliere criteri di profitto. Insomma si introducono metri di valutazione il più possibile oggettivi e verificabili». Ma poi, si sa, ci sono i casi limite. E anche il sorteggio può essere previsto.