Temi, voti e immagini a scuola: la tutela della privacy

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Temi, voti e immagini a scuola: la tutela della privacy

Messaggiodi edscuola » 13 settembre 2010, 11:13

da LASTAMPA.it

Temi, voti e immagini a scuola: la tutela della privacy

I quadri, i voti, le assenze per malattia: facile violare la privacy di un minorenne che va a scuola.
Il Garante per la privacy diffonde un vademecum per la corretta applicazione tra i banchi di scuola delle norme in materia di protezione dei dati personali.

LA SCUOLA E GLI OBBLIGHI INFORMATIVI PER LE FAMIGLIE

Gli obblighi della scuola
Le scuole hanno l’obbligo di diffondere con apposita informativa fra gli studenti e le loro famiglie, in caso di studenti minorenni, come usano i loro dati personali, in particolare quali dati raccolgono e conservano e come li utilizzano.
Alcune categorie di dati, come quelli sensibili e giudiziari, devono essere trattate con estrema cautela, verificando prima non solo la pertinenza e completezza, ma anche la loro essenzialità rispetto alle finalità pubbliche dichiarate, le uniche che le scuole possono perseguire.

Modalità di trattamento
Anche in ambito scolastico, ciascuno ha diritto di conoscere se sono state reperite e conservate informazioni su di sé o i propri figli minori, di apprenderne il contenuto, di farle modificare se erronee, incomplete o non aggiornate.
Per esercitare questi diritti è possibile rivolgersi direttamente al “titolare del trattamento”, la scuola in questo caso, anche tramite suoi incaricati o responsabili.
Se non si ottiene risposta, o se il riscontro non è sufficiente, è possibile rivolgersi alla magistratura ordinaria o al Garante.

Scuole e istituti privati
Per poter trattare i dati personali le scuole private, in particolare, sono obbligate non solo a presentare un’informativa completa, ma anche a ottenere il consenso puntuale e liberamente espresso dei soggetti interessati (studenti maggiorenni, famiglie…).
Nel caso di trattamento di dati giudiziari e sensibili, gli istituti privati sono tenuti a rispettare anche le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni generali del Garante, le quali esplicitano i trattamenti consentiti. È possibile, ad esempio, elaborare informazioni sulle convinzioni religiose degli studenti, al fine di permettere la scelta di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica.
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