Con la manovra ''saltano'' un migliaio di vicepresidi

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Con la manovra ''saltano'' un migliaio di vicepresidi

Messaggiodi edscuola » 4 luglio 2011, 16:25

da LASTAMPA.it

LO STATO RISPARMIERÀ 25 MLN ANNO, MA PREVISTE DIFFICOLTÀ DI GESTIONE

Con la manovra "saltano" un migliaio di vicepresidi

Abrogata la norma che permetteva l'esonero nelle scuole con poche classi
roma

La riduzione di spese che lo Stato sostiene per le oltre 10mila direzioni scolastiche non passa solo attraverso la loro riduzione, pari al 20 per cento, con l'accorpamento delle presidenze delle scuole d'infanzia, primarie e medie: da un esame più approfondito della bozza emerge che a saltare saranno anche un migliaio di attuali vice-presidi.

Tra gli articoli riguardanti la scuola, all'interno del testo approvato giovedì scorso dal Cdm, vi è anche quello che recita: “il comma 4 dell'articolo 459 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dall'articolo 3, comma 88, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, è abrogato”.

Il comma 4 del Testo unico della scuola è quello che permette, dal 1994, di esonerare il vicario del preside (scelto da quest'ultimo nella rosa di docenti in servizio presso il suo istituto) dalle attività didattiche anche all'interno di scuole con un numero di classi inferiore ai limiti stabiliti (80 per i circoli didattici, 55 per le altre).

Ciò significa che una parte degli attuali docenti collaboratori dei presidi incaricati, previo compenso, di affiancarli, in certi casi di sostituirli, dovranno obbligatoriamente tornare dietro la cattedra. E svolgere la loro attività di supporto alla presidenza scolastica in orario extra rispetto a quello dell'insegnamento.

Secondo il periodico Tuttoscuola «la breve e criptica formulazione racchiude una decisione che, se confermata, influirebbe negativamente sulla qualità del funzionamento delle istituzioni scolastiche perché creerebbe difficoltà nella gestione e nell'organizzazione del servizio, oltre a determinare una contestuale contrazione di posti per i docenti con contratto a tempo determinato ».

La redazione esperta di normativa e vita scolastica non ha dubbi: «quelle scuole si troveranno in gravi difficoltà gestionali e organizzative ». Per lo Stato il risparmio sarà di circa 25 milioni di euro l'anno.
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