Puntare sui numeri a scuola

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Puntare sui numeri a scuola

Messaggiodi edscuola » 26 febbraio 2012, 9:30

da Il Sole 24 Ore

Puntare sui numeri a scuola
Umberto Bottazzini

Un paio di settimane fa, nel documento di budget per il 2013 presentato al Congresso americano il presidente Barak Obama ha lanciato un grande programma di finanziamenti per l'istruzione matematica e scientifica nella scuola secondaria. L'allarme per le condizioni dell'insegnamento della matematica negli Stati Uniti era stato lanciato da tempo dallo stesso Obama. Ogni anno in Cina si laurea un numero di ingegneri pari a otto volte quello degli americani, aveva detto Obama, e il livello raggiunto dai nostri studenti nei test di matematica e di scienze al termine della scuola secondaria è inferiore a quello della maggior parte dei ragazzi nel resto del mondo. Lo scopo dichiarato formare centomila (100.000!) insegnanti di matematica e materie scientifiche nel prossimo decennio (e di reclutarne diecimila già nel prossimo biennio) per «raggiungere l'ambizioso obiettivo di un milione in più di laureati in matematica, scienze, tecnologia e ingegneria nei prossimi dieci anni». Nella convinzione che «gli studenti devono padroneggiare le scienze, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica per affrontare con successo l'economia del Ventunesimo secolo». Per sostenere questa "missione" e sottolineare «la priorità che l'Amministrazione assegna all'innovazione» il budget prevede poi per il 2013 uno stanziamento di 7,4 miliardi di dollari per la National Science Foundation, con un incremento del 5 per cento rispetto all'anno in corso.
Non c'è bisogno di dire che si tratta di una strategia politica diametralmente opposta a quella seguita negli ultimi anni nel nostro Paese. Le parole di quel documento mi sono rivenute in mente quando ho cominciato a leggere questo libro di Alex Bellos. Non si tratta di un manuale scolastico, ma porta in maniera naturale a riflettere sui problemi dell'insegnamento della matematica nella scuola. Nel Regno Unito, scrive Bellos, la matematica che si insegna nel biennio della scuola superiore «non va oltre quella conosciuta alla metà del Seicento, mentre per il triennio si arriva a metà del Settecento». Le cose non vanno meglio nelle nostre scuole anche se in taluni casi ci si spinge fino all'inizio dell'Ottocento. Ma è come se il programma di storia si arrestasse al Congresso di Vienna o quello di italiano alle poesie di Vincenzo Monti.
Da ragazzo, ricorda Bellos, «l'esigenza di superare gli esami mi costringeva spesso a tralasciare gli argomenti davvero interessanti». Entrare da adulto nel «meraviglioso mondo dei numeri», come invita a fare Bellos in questo libro, consente di seguire le strade più curiose e interessanti. Scoprire i modi in cui «il cervello pensa i numeri», rivelati dalle neuroscienze in recenti ricerche, e le modalità di accostarsi alla matematica presenti nelle culture più diverse. E poi le storie che hanno accompagnato lo sviluppo della matematica nel corso dei secoli. Scoprire, insomma, che la matematica, anche al livello elementare cui si mantiene Bellos, può essere molto affascinante. Molto più dell'immagine affidata alla memoria dei banchi di scuola.
Bellos ha fatto per qualche tempo il giornalista, corrispondente estero da Rio de Janeiro, e il suo racconto inizia proprio dalla matematica di una tribù amazzonica, i munduruku, che sanno contare fino a cinque, mentre in altre tribù le uniche parole per indicare numeri sono "uno", "due", e "molti", come avviene anche in alcune comunità aborigene del l'Australia. Lo stile è piacevole, e nel racconto la storia della matematica si intreccia liberamente con osservazioni suggerite dall'attualità. I capitoli si lasciano leggere in maniera indipendente, anche se seguono un ordinamento temporale, dai modi di nominare i numeri e far di conto nell'antichità e nel Medioevo, ai sistemi di numerazione, a successioni di numeri come quella di Fibonacci, alla probabilità e le distribuzioni normali con le loro caratteristiche curve "a campana". A proprietà e risultati relativi ai numeri si accompagnano poi in maniera naturale argomenti di geometria, dal teorema di Pitagora alla quadratura del cerchio al modello di geometria iperbolica di Poincaré e le relative realizzazioni all'uncinetto di Daina Taimina. Anche se non è certo un manuale, questo libro può integrare piacevolmente l'insegnamento e avrà raggiunto il suo scopo se riuscirà, come promette l'autore, a far amare la matematica «anche a chi l'ha odiata a scuola».
edscuola
Site Admin
 
Messaggi: 19822
Iscritto il: 3 ottobre 2007, 11:30

Torna a Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 62 ospiti

cron