da Repubblica.it
ISchool, studiare nel futuro
"Ma non dimentichiamo i banchi rotti"
La manifestazione promossa da World Wide Rome e ideata in collaborazione da Asset-Camera e Tecnopolo: progetti eccellenti di educazione nell'era digitale. Ma le falle del mondo scolastico sono tante. Il ministro Profumo: "Ci stiamo muovendo. Mettiamo in rete tutte le più belle esperienze italiane per migliorare il sistema Paese"
di LINDA VARLESE
ROMA - Una scuola nuova. Moderna, aperta, lontana dal modello attuale che "non è più valido". Le parole d'ordine sono tre: innovazione, digitalizzazione e futuro. Nel mondo delle imprese, certo, ma anche nel tempio della formazione, dove nascono gli imprenditori e i professionisti di domani. "La scuola con i banchi di formica verde" è ormai un pezzo di storia "di un altro millennio" ha detto il ministro dell'istruzione Francesco Profumo a una platea di 5mila ragazzi e addetti ai lavori riuniti nel Palalottomatica di Roma in occasione di ISchool, la manifestazione promossa da World Wide Rome 1 e ideata in collaborazione da Asset-Camera e Tecnopolo, in cui sono stati presentati progetti e esperienze fatte da studenti e docenti che inventano la scuola di domani. Ma la realtà è che oggi "alcuni istituti in Italia non hanno neanche quei vecchi banchi in formica verde, hanno strutture cadenti, al limite dell'agibilità, molti comuni non sono raggiunti dalla banda larga, figurarsi se si può immaginare di avere un tablet per ogni studente o una didattica fatta sul web e interattiva", fanno notare dal pubblico.
Un'obiezione accolta dal ministro che ha assicurato che qualcosa si sta muovendo: "Stiamo provvedendo alla nascita di un'anagrafe degli edifici, consultabile da tutti, che indichi la condizione delle scuole. Solo individuando le anomalie si possono pianificare gli interventi per la messa in sicurezza
o la ricostruzione". E ha assicurato: "Nel decreto digitale che abbiamo fatto c'è una nota in cui è previsto un fondo dove confluiranno risorse del ministero, della cassa depositi e prestiti, delle regioni e degli altri enti e che sarà deputato proprio a questo scopo".
Nel frattempo gli studenti manifestano, s'indignano e si battono contro i tagli previsti. Ma, ribatte Profumo, "La legge di stabilità ha previsto un contributo di 182 milioni, che è stato approvato dal Parlamento e che abbiamo rispettato senza tagli diretti".
Scuola high-tech e cloud-schooling. Se è vero che c'è un'Italia che aspetta risposte (legittime), ce n'è un'altra che si muove ponendosi una sola domanda: come possiamo migliorare? Sono per lo più studenti, docenti e famiglie che per rispondere ai propri bisogni e alle falle del mondo della scuola italiana, in ritardo rispetto al processo di digitalizzazione e innovazione in corso in altri Paesi, inventano nuove strade, collaborano, si scambiano idee, fanno da apripista, guardano al futuro. E lo fanno sfruttando la tecnologia e le infinite potenzialità di Internet. Perché, come ricorda Riccardo Luna che ha presentato l'evento, il web è "la più grande arma di costruzione di massa". Tante le testimonianze dal palco di ISchool. Vere e proprie eccellenze italiane.
Come Federico Morello 2, appena diciassettenne, che racconta come sia riuscito con la caparbietà e una formazione da autodidatta a portare la banda larga nel suo piccolo paese del Friuli e nei comuni limitrofi, facendosi da quel momento paladino dell'anti digital divide. O ancora Matteo Boero, giovane startupper già ideatore di Cicero 3, il primo tutor di latino online, che ha lanciato Eugenio, 4un portale che segue e consiglia lo studente nel lavoro di analisi del testo.
E poi Oilproject 5: la più grande scuola virtuale in Italia con 250 mila studenti connessi negli ultimi 12 mesi, ideata e sviluppata da Marco De Rossi, classe 1990. Gestita da volontari, gratuita e aperta a tutti, permette di informarsi su diversi temi, dall'attualità all'economia, dalla letteratura alla filosofia. Le lezioni avvengono online, sia in diretta che in differita. Il portale è pensato affinché possa essere arricchito sempre di nuovi contenuti e condiviso da tutti.
E ancora l'esperienza del preside di un istituto di Brindisi, Salvatore Giuliano, che è riuscito ad avviare una rete nazionale di contenuti scolastici digitali: Book in Progress 6, condivisa da più di 70 scuole e a cui collaborano oltre 800 docenti, che accelera il passaggio dal libro di testo cartaceo a quello online. Fra gli ospiti la testimonianza di Alessandro Baricco e Roberto Vecchioni.
Ma c'è anche chi deve rispondere a bisogni più urgenti. Come il sindaco di un piccolo paese nella provincia di Padova che per permettere a tutti i ragazzi di non rinunciare al diritto allo studio ha attivato un conto corrente da cui attingere per poter garantire ai più indigenti il servizio di trasporto gratuito e i libri di testo. Perché accanto a pillole d'eccellenza che guardano al futuro, ci sono realtà che devono concentrarsi sul presente: "Ogni esperienza e ogni progetto - ha detto Profumo - deve diventare bene di tutti. Abbiamo bisogno di un Paese generoso. Se riusciamo a mettere in rete, ad esempio condividendo sul mio blog "porta a scuola i tuoi sogni" 7 idee, progetti, considerazioni e tutte le esperienze bellissime che ci sono in Italia, arriveremo sicuramente alla scuola che immaginiamo".