Espulsi i bulli, perderanno l'anno

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Espulsi i bulli, perderanno l'anno

Messaggiodi edscuola » 14 marzo 2008, 7:32

da LASTAMPA.it

Espulsi i bulli, perderanno l'anno

A Palermo applicata sanzione massima a istigatori grave violenza


ROMA
Due studenti di Palermo autori di un grave atto di bullismo ai danni di un compagno disabile sono stati espulsi dall’istituto fino alla fine dell’anno scolastico: si tratta della prima volta, dall’introduzione del nuovo regolamento sanzionatorio introdotto dal ministro della Pubblica Istruzione lo scorso ottobre, che un consiglio d’istituto applica la massima sanzione.

Questi i fatti, risalenti allo scorso 29 febbraio, avvenuti all’interno di un istituto professionale del capoluogo siciliano: durante una pausa nei corsi di recupero pomeridiani i due ragazzi hanno convinto un compagno di classe, disabile, a scagliarsi contro un quarto studente rimasto solo in classe a scrivere appunti. La vittima dell’aggressione, colto di sorpresa, è stato preso a calci e pugni, con la testa sbattuta più volte contro il muro: all’ospedale gli viene data una prognosi di due giorni. Per il nuovo regolamento questo tipo di casi vanno giudicati dal consiglio d’istituto perché gli studenti artefici dei fatti sono «appartenenti a classi diverse».

Questo, riunitosi dopo pochi giorni, ha optato per la massima sanzione: i due studenti istigatori non potranno frequentare le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico. Mentre al ragazzo disabile, autore materiale del fatto, sono stati inflitti 10 giorni di sospensione. Le punizioni saranno comunque impugnabili: gli studenti, avvalendosi anche del supporto della famiglia, si potranno appellare all’organo di garanzia della scuola. Un organo che, essendo costituito da rappresentanti dei genitori e degli alunni oltre che da insegnanti e dirigente scolastico, garantisce un giudizio super partes e scevro da condizionamenti.

È probabile, però, che la decisione presa dal consiglio d’istituto palermitano comprenda anche una sorta di recupero degli studenti-bulli. Ciò può avvenire in vari modi: attraverso la frequentazione obbligatoria di corsi di recupero organizzati dalla stessa scuola, coinvolgendo le rispettive famiglie (uno dei due «istigatori» non è mai stato bocciato), servizi sociali e in casi limite anche l’autorità giudiziaria. Secondo le ultime stime ufficiali, almeno uno studente su tre è stato vittima almeno una volta di atti di bullismo e non si contano più i filmati violenti o di cattivo gusto registrati in classe attraverso telefonini e riversati sui siti internet.
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