da Il Messaggero
Scuola, voto in condotta conterà per la promozione
Gelmini: «Si insegnerà cittadinanza e costituzione»
Nasce "Io studio", carta per agevolazioni culturali e mobilità studenti
ROMA (1 agosto) - Il comportamento degli studenti concorrerà alla valutazione complessiva e, a differenza di quanto accadeva fino ad ora, potrà determinare, se ritenuto "insufficiente", anche la bocciatura. E' quanto prevede un disegno di legge varato oggi dal Consiglio dei ministri con disposizioni in materia di istruzione. Inoltre, ai fini dell'ammissione all'esame di stato, è prevista la riduzione fino ad un massimo di 5 punti del credito scolastico. Il provvedimento riguarderà tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Novità che il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini aveva già abbondantemente annunciato: «Il comportamento deve concorrere alla valutazione complessiva dello studente - ha affermato - Valutarlo significa rafforzare nella comunità scolastica l'importanza del rispetto delle regole e, dunque, la capacità dello studente, cittadino di domani, di saper stare con gli altri, di esercitare correttamente i propri diritti, di adempiere ai propri doveri e di rispettare le regole poste a fondamento della comunità di cui fa parte. Questo provvedimento vuole essere uno strumento ulteriore per responsabilizzare gli studenti e i docenti. Nelle prossime settimane continuerò ad incontrare i rappresentanti delle associazioni nel mondo scolastico per continuare il confronto costruttivo avviato in questi mesi».
Cittadinanza e Costituzione nuova materia. A margine del Cdm, Gelmini ha firmato la circolare applicativa, già condivisa con il Forum nazionale delle associazioni degli studenti, relativa alle modifiche dello statuto degli studenti. Il ministro ha inoltre fatto sapere che dal prossimo anno scolastico, nelle scuole secondarie, sarà introdotta la disciplina "Cittadinanza e costituzione", che sarà oggetto di specifica valutazione, con 33 ore annuali di insegnamento previste. «Non è casuale - ha aggiunto il ministro - che l'introduzione della valutazione e del comportamento si affianchi all'introduzione della disciplina "cittadinanza e costituzione", in quanto la diffusione della cultura della cittadinanza e della conoscenza delle istituzioni tra i giovani deve essere inserita a pieno titolo nel piano dell'offertà formativa».
La carta "Io studio". Tra le novità previste dal Ddl c'è inoltre quella di "Io studio", una carta per gli studenti della scuola superiore, e in futuro dell'università, che sarà distribuita a inizio del prossimo anno scolastico a 2,5 milioni di ragazzi e ragazze. Il ministro Gelmini ha dato dignità di legge a ciò che fino ad oggi era una sperimentazione. «Oggi - afferma il ministro - abbiamo firmato il protocollo d'intesa che prevede agevolazioni culturali e connesse alla mobilità per tutti gli studenti della scuola secondaria superiore. È mia volontà potenziare nei prossimi mesi le agevolazioni previste, estendendole anche agli studenti universitari».
Case di moda interessate al grembiule. Sulla possibilità di un ritorno al grembiule, il ministro ha poi affermato che «vi è la disponibilità di alcune case di moda a cimentarsi con la divisa» scolastica. Due giorni fa Gelmini aveva inoltre parlato della possibilità di introdurre criteri di valutazione per dirigenti scolastici e docenti, che in futuro potrebbero essere reclutati con la chiamata diretta da parte delle scuole.
Berlusconi: ai miei tempi si andava dietro la lavagna. Oggi il presidente del Consiglio, in un'intervista a Studio Aperto, si è detto convinto che la reintroduzione del grembiule alle elementari «non sia una cosa da scartarsi a priori», dal momento che «è opportuno che i ragazzi abbiano la possibilità di differenziarsi l'uno dall'altro per come si comportano, per come profittano nello studio, per come sono bravi». Quanto al tema del bullismo, Berlusconi ha assicurato che «il governo interverrà. C'è un ottimo ministro, l'avvocato Mariastella Gelmini che ha già dato direttive precise nella direzione di una maggiore compostezza della popolazione scolastica». Sull'importanza di garantire il buon comportamento in classe, il premier ha poi aggiunto: «magari con un alunno dietro alla lavagna, come ai miei tempi».