da Tecnica della Scuola
Cittadinanza e Costituzione in tutte le scuole
di R.P.
Lo prevede un disegno di legge di iniziativa governativa presentato dal ministro Mariastella Gelmini. L'argomento entrerà nei curricoli come nuova disciplina, con specifica valutazione. Il ddl introduce anche la possibilità di bocciare gli alunni con comportamenti inadeguati.
Con un disegno di legge presentato il 1° agosto al Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha manifestato la propria intenzione di introdurre una nuova disciplina di insegnamento nei curricoli delle scuole del I e del II ciclo. La “materia”, denominata “Cittadinanza e Costituzione”, dovrà fare parte del POF delle scuole e sarà oggetto di specifica valutazione; ad essa dovranno essere riservate 33 ore annuale di insegnamento (mediamente un’ora alla settimana).
Con lo stesso disegno di legge si introduce anche il voto di condotta che, ove insufficiente, potrebbe determinare la bocciatura dell’alunno.
“Non è casuale - sottolinea il Ministro - che l’introduzione della valutazione del comportamento si affianchi all’introduzione della disciplina “Cittadinanza e Costituzione” in quanto la diffusione della cultura della cittadinanza e della conoscenza delle Istituzioni tra i giovani deve essere inserita a pieno titolo nel piano dell’offerta formativa”.
Sempre a proposito del comportamento il provvedimento prevede che ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, un eventuale voto insufficiente, possa determinare la riduzione fino a un massimo di 5 punti del credito scolastico: la regola varrà sia per gli studenti della secondaria di I grado sia per quelli delle superiori.
“Valutare il comportamento - osserva ancora il Ministro - significa rafforzare nella comunità scolastica l’importanza del rispetto delle regole e, dunque, la capacità dello studente, cittadino di domani, di saper stare con gli altri, di esercitare correttamente i propri diritti, di adempiere ai propri doveri e di rispettare le regole poste a fondamento della comunità di cui fa parte”.
Il cammino dei disegni di legge è generalmente piuttosto lungo e complesso, anche se va detto che quello presentato dal ministro Gelmini, potrà viaggiare su una "corsia preferenziale" trattandosi di un progetto di iniziativa governativa.
In ogni caso, al di là delle dichiarazioni odierne, appare molto improbabile che la nuova "materia" possa entrare nei curricoli scolastici già a partire da settembre, salvo che il Ministro non intenda proporla in via "sperimentale" con un atto amministrativo.