SCUOLA: UIL, -21% STIPENDI, PIU' PRECARI E STRANIERI

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da La Repubblica.it

SCUOLA: UIL, -21% STIPENDI, PIU' PRECARI E STRANIERI

Il potere d'acquisto delle retribuzioni degli insegnanti dal 1995 a oggi e' calato del 21%; aumentano i precari anche nel personale Ata e cresce anche la quota degli studenti stranieri. Questi i dati principali emersi da un'indagine sulla scuola italiana, curata dall' Ufficio Studi e Ricerche della Uil Scuola. Da questi si ricava che dal '95 a oggi manca all'incirca un quinto di stipendio alle tasche degli insegnanti. Fattori sfavorevoli sono stati certamente l'aumento del 46% delle retribuzioni nominali, l'aumento del 30% dell'inflazione e la crescita media solo del 13% delle retribuzioni reali, che nel 2008 perdono il 4%, a causa di un'ulteriore crescita dell'inflazione. L'andamento degli stipendi non ha quindi coperto l'aumento del costo della vita certificato dall'Istat. Il problema dell'adeguamento del livello delle retribuzioni diventa quindi uno dei principali obiettivi sindacali nel confronto con il Governo. In base ai dati della Ragioneria di Stato del 2008 poi lo stipendio di un insegnante rispetto a quello di altri pubblici dipendenti e' ai posti piu' bassi del settore pubblico e risulta superiore soltanto a Regioni ed autonomie locali e Ministeri. A questo si aggiunge un aumento del 16% del precariato lavorativo: ben 115.000 insegnanti non hanno il posto fisso; nella scuola media di primo grado la percentuale supera addirittra il 21%; quasi 80.000 invece sono i precari nel personale Ata, con una percentuale pari al 32,35%. Aumentano anche gli studenti stranieri, che superano il mezzo milione di unita' e rappresentano il 6,4% della popolazione scolastica; il tasso di crescita annuale e' fissato ad una media di 0,8%, pari a 70.000 nuovi studenti non italiani.