Scuola, monito di Napolitano «Rinnovamento e dialogo»

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Scuola, monito di Napolitano «Rinnovamento e dialogo»

Messaggiodi edscuola » 29 settembre 2008, 20:30

da l'Unità.it

Scuola, monito di Napolitano «Rinnovamento e dialogo»
Impegno comune per ridurre la spesa


Una scuola migliore, sì. Ma senza disfare ogni volta tutto e ricominciare daccapo. Questo il monito del capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno scolastico al Quirinale di fronte a 2.600 ragazzi,. «Per avere un'Italia migliore abbiamo bisogno di una scuola migliore, le condizioni del nostro sistema scolastico richiedono scelte coraggiose di rinnovamento: non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell'esistente». Ma nell'intraprendere questa strada «non si tratta di ripartire da zero ogni volta che con le elezioni cambia il quadro politico». Perciò il presidente invita a un «clima di dialogo».

Anche perché, sottolinea ancora il capo dello Stato per «ridurre a zero nei prossimi anni il suo deficit pubblico e per incidere sempre di più sul debito accumulato nel passato nessuna parte sociale e politica può sfuggire a questo imperativo. Ed esso comporta anche un contenimento della spesa per la scuola».

Napolitano chiede quindi che «tutti compiano uno sforzo per evitare contrapposizioni pericolose, e tutti mostrino senso della misura e realismo nell'affrontare anche le questioni più spinose». "Si parta con uno sforzo di maggiore serenità - esorta il presidente della Repubblica - nel confronto tra maggioranza e opposizione in Parlamento, tra governo e parti sociali».

Sulla scuola in genere, Napolitano osserva poi che «non deve separarsi dalla società e deve fare crescere le giovani generazioni nella passione dello studio e della conoscenza, nella capacità di costruirsi un futuro di lavoro e di vita familiare, e al tempo stesso deve farle crescere nel senso civico, nella coscienza dei diritti e dei dovero scolpiti nella nostra Costituzione, nell'attaccamento alla patria, alla nazione italiana e nella volontà di partecipazione democratica nel quadro delle istituzioni repubblicane».


A questo proprosito il capo dello Stato esprime soddiffazione per l'introduzione «nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, la sperimentazione di una nuova disciplina dedicata ai temi Cittadinanza e Costituzione».
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