Quel sorriso che la Gelmini ha tagliato

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Quel sorriso che la Gelmini ha tagliato

Messaggiodi edscuola » 14 ottobre 2008, 9:50

da Repubblica

Quel sorriso che la Gelmini ha tagliato
OLIMPIA RICCIO

Bari
Caro direttore, sono la prof di sostegno di Rosanna, una piccola dolcissima bambina down di undici anni iscritta in prima media. Tutte le mattine mi vola tra le braccia e ci "ricarichiamo" a vicenda. E´ cambiato tutto per lei: la scuola, gli insegnanti, gli amici, la misura dei banchi, il luogo in cui si va al bagno, i quadretti appesi ai muri, il colore delle pareti. Inoltre la scuola media è più astratta, i contatti con le persone più distanti.
È entrata in questo cavolo di mondo degli adulti, che non piace a nessuno, né piccoli né grandi eppure si perpetua come autocreazione o per inerzia. Come fare a spiegare a Rosanna che i suoi bellissimi abbracci avvolgenti come copertine vanno diradati perché lei cresce? Come fare a dire a Rosanna che le sue spontanee battute sagaci "interrompono" la lezione?
Come fare a "disciplinare" una bambina legata al calore delle proprie emozioni, capace di "scongelare" chiunque con una carezza soffice? Rosanna è una bambina felicemente down, grazie ad una straordinaria famiglia che l´ama e favorisce le sue relazioni amichevoli e sociali. E come si fa a non amarla? A scuola è bastato presentarla a colleghi, collaboratori, personale di segreteria e preside perché negli occhi di tutti si accendesse la tenerezza. È la magia dell´abbraccio di Rosanna. Però non tutti l´amano. Il ministero della Pubblica Istruzione, per esempio, non l´ama. Le ha tolto 18 ore di sostegno per dargliene solo 9 alla settimana. Intanto i professori curriculari fanno miracoli seguendo Rosanna e classe di 20 vivacissimi alunni.
Però Rosanna impara solo se ha qualcuno per sé, che le presti attenzione: giocosa, continua, solidale, affettuosa ed ha il bisogno impellente di essere "traghettata" nella scuola media. Il termine "taglio" coniato ultimamente nella politica scolastica e non, rende bene l´idea: si prende un bel paio di forbici e si amputa la vita, già difficile, dei bambini diversabili, piccoli angeli disarmati di fronte ad una società troppo complicata per loro. Così Rosanna, durante la mattinata, se non ha qualcuno per sé, piange, si arrotola i capelli tra le dita e se li strappa.(lo farei anch´io). E io non posso farci niente? Grazie a Dio ci ha pensato Elisa, mamma di Rosanna, varando una petizione sul sito www://petizioni. tiscali. it/bastaaitaglisulsostegno.
Vi prego: firmate e diffondete, quello sui bambini diversabili è un taglio che "non s´ha da fare". Altrimenti non ci resterà altra soluzione che portare Rosanna a Roma ad abbracciare (e a scongelare) il ministro Gelmini da parte di tutti i bambini diversabili d´Italia
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