da l'Unità.it
Fiaccolate e "notti bianche" contro il maestro unico e la Gelmini
Si chiamano «fiaccolate rumorose» e si snoderanno qua e là a Roma e in moltissime altre città d'Italia in difesa della scuola elementare pubblica, del tempo pieno e contro i tagli, i grembiulini e il maestro unico del decreto legge 137, meglio noto come riforma Gelmini. Sarà un mercoledì sera di fuoco e fiamme. Soltanto a Roma di fiaccolate antiGelmini, organizzate dai vari coordinamenti genitori-insegnanti nati spontaneamente nelle ultime settimane, se ne contano almeno una decina in altrettanti quartieri: da quelli più periferici come Spinaceto, Torpignattara, a quelli dei rioni centrali, come il I municipio, piazza Vittorio, piazza Mazzini, piazzale degli Eroi, da quelli tradizionalmente più a maggioranza di elettori di sinistra come Montesacro a quelli più destrorsi come l'Appio o Primavalle.
A Napoli una fiaccolata in serata attraverserà le vie cittadine, da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito.
Oltre alle fiaccolate, più o meno rumorose, ci sono le "notti bianche" previste in altre città, da Bologna a Firenze, a Pisa. Nella città della Torre pendente la protesta sulla scuola ha assunto una particolarità: si sono saldati fin dall'inizio i comitati dei genitori delle elementari, quelli delle scuole medie superiori e gli universitari.
Altrove molti istituti sono stati occupati da genitori e studenti e vengono organizzate assemblee pubbliche nei cortili. Succede così a Quartu Sant'Elena in Sardegna e a Sesto San Giovanni nella scuola intitolata a don Lorenzo Milani.
In serata a Rifredi, Firenze, presso la scuola Matteotti dove giovedì mattina si torna a fare lezione all'aperto con docenti universitari e ricercatori precari per protestare contro i provvedimenti del Governo mentre rimangono occupati il Polo scientifico di Sesto e la facoltà di Agraria. A Firenze le scuole medie superiori occupate contro la riforma Gelmini sono una trentina. E mercoledì pomeriggio hanno organizzato un sit in in piazza della Signoria.
A Perugia, una manifestazione in città vede la partecipazione non solo del Coordinamento docenti e genitori contro il decreto Gelmini, ma anche di tutti i sindacati, dalla Flc Cgil, alla Cisl Scuola, alla Uil Scuola, fino allo Snals e alla Gilda.
Insomma è una miriade di assemblee e manifestazioni, dalla provincia di Bergamo a Cremona, da Trento a Milano, da Viareggio a Torino dove la mobilitazione del 15 ottobre è il "No Gelmini Days & Nights" organizzato dal coordinamento "Non rubateci il futuro" che ha preso avvio dalla protesta della scuola romana Iqbal Masih di Torpignattara e viene rilanciato in Rete da molti blog.
Venerdì almeno una parte dei docenti aderirà allo sciopero generale indetto dai sindacati di base.
Sabato a Roma presso l'Itis Galilei di via Conte Verde, non distante dal Provveditorato, si terrà un'assemblea che dovrebbe riunire e cercare di coordinare le proteste sparpagliate per l'Italia e che finora si sono collegate solo con un passaparola sul web.