Le scuole ripulite a spese di papà

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Le scuole ripulite a spese di papà

Messaggiodi edscuola » 2 dicembre 2008, 10:31

da Palermo la Repubblica.it

Le scuole ripulite a spese di papà

Comune al verde, diventano regola i "contributi volontari" dei genitori
di Salvo Intravaia

Senza i soldi del Comune, la scuola non ce la fa: presidi e insegnanti sono costretti ad aguzzare l´ingegno. Negli ultimi mesi il "contributo volontario" è stato istituzionalizzato. E c´è chi si è affidato a collette e sponsor. In alcuni casi sono i genitori che hanno pagato di tasca propria le pulizie straordinarie. È accaduto in una seconda elementare della Salgari, nei pressi di via Oreto. Mentre gli insegnanti dell´istituto comprensivo di Sferracavallo si sono tassati (quattro euro a testa) per comprare il toner della stampante.

Ogni anno gli istituti devono comprare registri per gli insegnanti, detersivi, inchiostro, carta per le fotocopie, e devono anche sostituire maniglie e vetri rotti. Ma con quali soldi? Il Comune, che dovrebbe assegnare alle scuole i fondi per comprare il materiale di "facile consumo" e per la "piccola manutenzione", ha chiuso i cordoni della borsa. «Da tre anni non ricevo contributi dal Comune - racconta Gioacchino Meli, dirigente della scuola elementare Uditore - E per ovviare alla carenza di fondi sono stato costretto a chiedere aiuto ai genitori: 15 euro a bambino di contributo volontario».

Con questi fondi la scuola è riuscita a realizzare un´aula video, a noleggiare tre fotocopiatrici e a gestire tre aule multimediali. «Ma quest´anno la situazione si è ulteriormente aggravata, e ai detersivi ci pensano i genitori: li ho convocati e ho spiegato loro la situazione», dice Meli. A settembre le mamme e i papà si sono tassati (due euro a testa) e hanno comprato i detersivi per tutto l´anno. A Partanna Mondello il dirigente scolastico, Giuseppina Buccola, ha diramato una circolare per chiedere un contributo di dieci euro ai genitori, ma non è affatto certa che tutti aderiranno. «Questi soldi - sottolinea - serviranno per l´assicurazione aggiuntiva, le spese di manutenzione ordinaria e i detersivi». Ma già all´inizio dell´anno «le insegnanti hanno speso 40 euro a testa per comprare il ducotone necessario a rinfrescare le aule».

Luca Molina, padre di due bambini che frequentano il plesso Santocanale, spiega perché non vuole pagare il contributo: «Dieci euro sono davvero eccessivi per una famiglia che già deve fare i conti con le spese da sostenere per portare i bambini a scuola. Nel mio caso il contributo sarebbe di ben venti euro. Troppi». Per Davide Faraone, capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi, «l´amministrazione comunale sfiora il ridicolo chiedendo ai genitori di comprare i detersivi. I contributi chiesti ai genitori sono un´ulteriore tassa che il Comune impone alle famiglie già vessate dalla crisi - dice - è inaccettabile che le strutture scolastiche non vengano messe nelle condizioni di funzionare». Mentre Marcello Caruso, assessore comunale alla Pubblica istruzione, assicura che farà di tutto per reperire le risorse per il 2009.

Alla materna la situazione è ancora più difficile. Dove non si versa il contributo volontario, i papà e le mamme degli alunni contribuiscono "in natura". «I genitori ci portano di tutto: fazzoletti, rotoli di carta, acqua minerale ma anche materiale di cancelleria e colori», ammette Francesca Marceca, maestra alla Tomaselli. Stessa situazione all´Acquasanta: «I genitori - racconta Lucia Bonaffino, insegnante alla materna Abba - a turno fanno le fotocopie, portano carta igienica, sapone e materiale di riciclaggio per far lavorare i bambini: cartoni, bottoni, stoffe, tappi di bottiglia». E non solo: quest´anno sono arrivati in classe un televisore e un videoregistratore.

Quindici euro di "contributo volontario" anche alla elementare De Gasperi, che però è riuscita a farsi sponsorizzare dalla Bnl: 500 euro all´anno. «La situazione è drammatica - denuncia il dirigente scolastico, Maria Giovanna Granata - rischiamo di dover chiudere le sei sezioni di materna per mancanza di manutenzione».

Altrove impazzano le soluzioni fai-da-te: per fare il compito di Matematica ai ragazzini di scuola media può capitare di dover versare un euro: la professoressa preleva dall´armadietto i soldi, e quando occorre fa le fotocopie. Alla media Leonardo da Vinci il contributo è di 37 euro. «Con tante sezioni a tempo prolungato - dice la preside Margherita Busalacchi - occorre attivare i laboratori. Il Comune è latitante, fra poco ci toccherà tassarci per comprare i detersivi».
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