Flc-Cgil: regioni contrarie a questa riforma superiori

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Flc-Cgil: regioni contrarie a questa riforma superiori

Messaggiodi edscuola » 11 dicembre 2008, 0:54

da Apcom

Scuola/ Flc-Cgil: regioni contrarie a questa riforma superiori
Mercoledì incontrano ministro: novità e riduzioni inapplicabili

Roma, 10 dic. (Apcom) - Secondo la Flc-Cgil l'intenzione del ministero dell'istruzione di attuare la riforma della secondaria superiore già a partire dal prossimo anno scolastico potrebbe scontrarsi con il parere contrario delle regioni: i piani programmatici di revisione delle materie e soprattutto del monte orario settimanale, che nei professionali verrebbe ridotte del 20%, in via di definizione a viale Trastevere rischiano così di trovare l'opposizione dei governatori e di non trovare attuazione.

"Sappiamo che il prossimo 17 dicembre - scrive il sindacato di via Leopoldo Serra - il ministro incontrerà le regioni che, ricordiamo, hanno espresso, a larghissima maggioranza parere negativo sul piano programmatico. Non sarà, dunque, un appuntamento facile né dall'esito scontato per il ministro, che potrebbe non essere nelle condizioni di emanare i regolamenti su materie il cui il parere delle regioni non ha solo rilevanza formale, date le loro competenze".

Nelle passate settimane la maggior parte delle regioni, riunite in conferenza unificata, pur senza entrare nel merito avevano espresso la loro contrarietà al piano di riduzione dei plessi scolastici, conseguente all'innalzamento del numero minimo di alunni per istituto, prospettato dal governo.

Secondo la Flc-Cgil quel diniego va esteso a tutto l'impianto di riforma, quindi anche a quello delle superiori. E quello delle regioni potrebbe non essere l'unico scoglio: mercoledì prossimo il "ministro dovrà sciogliere l'arcano - spiega il sindacato - e dai documenti che sottoporrà alle regioni e dovremmo finalmente conoscere la proposta sui regolamenti che dovranno passare poi al vaglio del Cnpi, nonché al confronto con i sindacati".

Tanti 'passaggi' che secondo il sindacato meritano un adeguato approfondimento e non una sorta di "semplice informativa": è evidente che "il tempo a disposizione - continua la Flc-Cgil - per completare il quadro complesso che attiene ai nuovi ordinamenti e conseguenti nuovi quadri orari per la scuola secondaria superiore, in particolare per gli istituti tecnici e professionali, è assolutamente insufficiente a garantire la necessaria ponderazione delle decisioni, il confronto obbligato con le Regioni e l'auspicato dialogo con le parti sociali".

Per l'organizzazione guidata da Mimmo Pantaleo "serietà e senso di responsabilità dovrebbero indurre chi governa la scuola pubblica a rinviare all'anno prossimo le decisioni sulla secondaria superiore, stigmatizziamo, sconcertati, il comportamento a dir poco irresponsabile di chi, dall'interno dell'amministrazione, fa circolare ipotesi di quadri orari, confluenze e quant'altro che altro non fanno che aumentare la confusione e l'incertezza su un pezzo di scuola che, al contrario, richiederebbe serietà e rispetto, sia per chi a scuola lavora sia per chi la frequenta".

La richiesta di rinvio di applicazione delle novità già approvate dal governo verrà ribadita venerdì, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil (per l'istruzione hanno aderito anche Cobas, Cub, Sdl, Cip e diverse associazioni e movimenti anti-Gelmini): alla scuola non servono di certo "spot pubblicitari - conclude il sindacato - ma un confronto sul merito delle questioni: il paese non merita di essere trattato a questo modo".
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