Gelmini, penso ad un esame piu' europeo

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Gelmini, penso ad un esame piu' europeo

Messaggiodi edscuola » 24 giugno 2009, 9:31

da ANSA.it

Gelmini, penso ad un esame piu' europeo

ROMA - Un esame di maturità più 'europeo'. E' quello a cui pensa, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, secondo la quale oggi la valutazione dell'esame "non é omogenea, cambia in base alle commissioni". "Vorremmo aprirci all'Europa, guardare le esperienze internazionali che ci parlano di un esame standard, di un modello di valutazione che deve essere uguale ed equo per tutte le scuole. E' mia intenzione quindi introdurre una prova sulla base di test a risposta multipla che possa garantire omogeneità di giudizio indipendentemente dalle scuole e dalle commissioni che ovviamente cambiano". A questo fine il ministero sta approfondendo con l'Invalsi la possibilità di introdurre, così come è stato già fatto nella scuola media, una prova uguale per tutti".

Il ministro ha poi esortato i ragazzi dell'Abruzzo a 'non mollare'. "L'esame di maturità porta sempre tanta tensione e stress per gli studenti e quindi - ha detto il ministro - faccio loro davvero un grande in bocca al lupo. Un pensiero particolare però va agli studenti dell'Abruzzo perché sappiamo come questo territorio, questa regione, sia stata particolarmente colpito dal sisma. Gli abruzzesi hanno dato un esempio di grande di dignità e di grande forza al Paese e un pensiero particolare va ai ragazzi dell'Abruzzo che domani sosterranno l'esame di maturità in condizioni naturalmente più difficili. Mi raccomando ragazzi - ha concluso Mariastella Gelmini - non mollate".

Parlando della stretta su promozioni e ammissioni agli esami il ministro ha, poi, sottolineato che la scuola 'buonista del '68 e' stata archiviata'. "Non è mai bello quando un ragazzo perde l'anno, ma certamente - ha osservato il ministro - penso che un ritorno ad una scuola del rigore, dell'impegno, della serietà sia una notizia positiva per il Paese. Credo - ha aggiunto - che una scuola che prepari alla vita, che formi i ragazzi, sia una scuola che sta dalla loro parte e li aiuti a crescere". Il ministro ha quindi difeso la sua scelta di reintrodurre il voto in condotta. "Molti cittadini approvano questa iniziativa. I ragazzi a scuola devono essere valutati in base al profitto conseguito nelle varie materie, ma anche il comportamento è importante. Il voto in condotta si sta dimostrando una misura che premia i ragazzi che tengono comportamenti corretti e qualche volta aiuta ad alzare la media. Va poi a educare i ragazzi indisciplinati. Sono convinta - ha concluso - che il rispetto per gli insegnanti e per gli altri debba essere insegnato a scuola".

Tolleranza zero infine per gli insegnanti che presentano certificati medici falsi per ottenere il trasferimento. "Serve - ha detto il ministro - il massimo della severità. In alcuni casi siamo di fronte a comportamenti non solo scorretti ma anche penalmente rilevanti, credo che non debbano più essere ammessi. La scuola è l'istituzione per eccellenza, va rispettata e perciò i comportamenti devono essere virtuosi".
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