Protesta a oltranza dei prof precari

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Protesta a oltranza dei prof precari

Messaggiodi edscuola » 2 settembre 2009, 8:49

da Napoli la Repubblica.it

Protesta a oltranza dei prof precari

Una donna è caduta ed è stata curata in ospedale. Bottino annuncia: "Da Roma arrivano segnali positivi". Tensione con la polizia davanti alla direzione scolastica
di Bianca De Fazio

Hanno una sola certezza: la disoccupazione. Un solo impegno: far sentire la loro protesta. Un´unica speranza: «Che cessi questa macelleria sociale e si dia una prospettiva lavorativa ai precari del mondo della scuola». Ieri mattina è proseguita la mobilitazione degli insegnanti e del personale Ata (bidelli e addetti delle segreterie) rimasti senza lavoro per effetto dei tagli dei ministri Gelmini e Tremonti. Oltre 8000 persone lasciate senza stipendio e senza alcun ammortizzatore sociale. Ieri erano più numerosi dell´altro giorno, alle porte degli uffici della direzione scolastica regionale, al Ponte della Maddalena. E come 24 ore prima hanno tentato di entrare nell´edificio. Ma la polizia era lì, schierata dinanzi agli ingressi, sin dall´apertura degli uffici. Momenti di tensione ma non c´è stato niente da fare: oltre il cordone degli agenti impossibile andare.

Nel tentativo di occupare una donna, nel braccio di ferro con la polizia, si è sentita male, e, portata via in ambulanza, è finita all´ospedale Ascalesi. Due giorni di prognosi, per lei, ma ancora settimane di mobilitazione per tutti gli altri precari. «Abbiamo chiesto di incontrare il prefetto Pansa - racconta Antonella Vaccaro, portavoce del Coordinamento dei precari di Napoli - ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta. Tant´è, saremo ancora qui, ogni giorno».
Eccoli i precari del mondo della scuola, al primo giorno di avvio dell´anno scolastico. Primo giorno per tutti gli altri docenti, non per loro, che provano persino a sorridere della situazione e si fanno fotografare, in gruppo, dinanzi alla statua di San Gennaro, mentre il patrono leva la mano per fermare la lava che arrivava minacciosa dal Vesuvio. «Magari fermasse anche la Gelmini ed il suo tentativo di sfasciare la scuola pubblica».

A dare manforte ai precari ecco giungere anche alcuni studenti. «Senza tecnici professionisti non potremo usare i laboratori; le classi conteranno in media 30-35 studenti, con buona pace della qualità formativa; sacrificata anche la sicurezza - spiega afferma Angelo Buonomo, Coordinatore dell´Unione degli studenti della Campania - e con questi tagli sarà impossibile tenere le scuole aperte il pomeriggio».

Uno spiraglio giunge dal direttore scolastico regionale, Alberto Bottino. «Continuo a fare il possibile per trovare una soluzione». E nel possibile è compreso «un tavolo virtuale - afferma Bottino - tra ministero e Regione, anche attraverso i nostri uffici. E da Roma arrivano «segnali positivi, anche se formalmente non c´è ancora nulla. Ma io conosco l´amministrazione e so che sta lavorando in questa direzione». È poco per credere in un´inversione di rotta, ma abbastanza per coltivare la speranza.
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