Prof bocciati in tecnologia L'hard disk? Un gruppo rock

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Prof bocciati in tecnologia L'hard disk? Un gruppo rock

Messaggiodi edscuola » 22 settembre 2009, 20:20

da Repubblica.it

Una indagine rivela che sette insegnanti su dieci usano abitualmente il computer
ma molti confondono notebook con Facebook o credono sia un nuovo registro per le note

Prof bocciati in tecnologia
"L'hard disk? Un gruppo rock"

E Outlook diventa "un'espressione dei giovani che indica che non si è al passo coi tempi"

ROMA - Insegnanti italiani bocciati in materie tecnologiche: 7 su 10 usano i computer abbastanza abitualmente, ma senza una vera formazione e spesso hanno imparato dai figli. Navigano sul web, frequentano i social network, auspicano una scuola maggiormente tecnologica, ma se si va più a fondo arrivano gli strafalcioni: gli insegnanti confondono il notebook con Facebook, credono che Outlook sia un'espressione dei giovani per indicare che si è fuori moda e alcuni pensano che l'hard disk sia un gruppo di rock metal molto popolare su internet.

E' quanto emerge da un'indagine condotta su circa 1.000 insegnanti realizzata da Edu-Tech in occasione del primo convegno dedicato al futuro della scuola che si aprirà giovedì prossimo a Milano e che vedrà confrontarsi docenti, educatori, istituzioni e addetti ai lavori sui temi del rapporto fra scuola e tecnologia.

Prof e pc. Il 67% degli insegnanti italiani usa abitualmente il computer. C'è chi lo fa ogni giorno (24%) e chi qualche volta alla settimana (43%). I docenti che non accendono mai il computer sono il 18% del campione.

Poca formazione. Tra chi usa un pc, il 26% afferma di essere un autodidatta, e un altro quarto ha imparato grazie ai figli. Il 19% ha seguito dei corsi, e un volenteroso 13% ha imparato grazie ad un partner più tecnologico.

Internet. I cosiddetti insegnanti 2.0 non sono pochi visto che il 20% di chi usa il pc si connette al web tutti i giorni, il 40% lo fa "spesso" e il 19% almeno un paio di volte alla settimana. Su internet ci si informa (78%), si controlla la posta (73%) e si naviga sui social network (47%). Un insegnante su tre afferma di comunicare e confrontarsi spesso con i colleghi e un 29% sostiene di usare il web per aggiornarsi sulla propria materia di insegnamento. Al di là del web, il pc lo si usa meno per l'utile (preparare le lezioni, 21%) e più per il dilettevole (guardare film in dvd, 65%).

Web e scuola. Il 41% afferma che si tratta di uno strumento che la scuola deve ancora sfruttare appieno e il 19% ritiene addirittura che si tratti di un mezzo per comunicare meglio con i ragazzi. Poi ci sono le voci contrarie: il 12% vuole tenere il web separato dalla professione di docente; il 10% lo considera un pericolo per la serietà di approfondimento e ricerca; il 7% lo bolla come una perdita di tempo.

Favorevoli alla tecnologia. La maggioranza degli insegnanti (64%), è favorevole alla tecnologia. Tra questi c'è chi considera la tecnologia un fattore indispensabile per il suo sviluppo (31%); chi uno strumento per facilitare la comunicazione (19%), chi un modo per coinvolgere di più e meglio gli studenti (14%).

Tecnologia e scuola. Lo strumento tecnologico ritenuto più indispensabili per la scuola è il computer, da fornire a tutti gli studenti (71%), l'accesso a internet negli istituti (58%), maggiore presenza di prodotti didattici multimediali (51%), lavagne interattive digitali al posto di spugna e gessetto (37%) e introduzione dei libri di testo digitali (25%).

Lacune e strafalcioni. Non mancano, però, le tipiche gaffe comuni a gran parte degli utilizzatori medi di tecnologia. A sapere il vero significato della parola hard disk è il 44% degli intervistati. Gli altri lo confondono con cd e dvd (21%), col motore del computer (19%) o addirittura con complesso heavy metal (16%).

Non va meglio in tema di software: l'Outlook è il programma di posta elettronica per il 62% degli insegnanti. Gli altri si sbizzarriscono tra le risposte come: "un'espressione dei giovani che indica che non si è al passo coi tempi"; oppure: "la tecnologia alla base del funzionamento dei navigatori satellitari".

Notebook è un pc portatile per il 57% degli insegnanti. Ma se alcuni lo confondono con Facebook (19%), altri credono sia un nuovo registro per le note in formato elettronico (14%). La Lim (sigla che designa le nuove lavagne multimediali) è conosciuta appena dal 24% della classe docente. Il 36% lo confonde con un programma del ministero.

Ancora più confusione regna sulla parola download. Ne azzecca il significato corretto il 55% degli intervistati, ma il 20% è sicuro che si tratti di un programma per ascoltare la radio sul web. Mentre l'11% crede che si tratti di un computer con qualche problema nel funzionamento o con qualche cromosoma in meno: un computer down-load, appunto.
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