ISTRUZIONE ADULTI, POCHI ISCRITTI ED 1 SU 3 E' STRANIERO

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ISTRUZIONE ADULTI, POCHI ISCRITTI ED 1 SU 3 E' STRANIERO

Messaggiodi edscuola » 24 novembre 2007, 21:01

Cronaca

SCUOLA/ ISTRUZIONE ADULTI, POCHI ISCRITTI ED 1 SU 3 E' STRANIERO
Italia sotto media Ue, ma da 2009 arrivano nuove scuole ad hoc

Roma, 24 nov. (Apcom) - In Italia l'interesse per l'istruzione scolastica tra gli adulti si conferma al di sotto della media europea, ma sale il numero di stranieri iscritti a corsi: il dato giunge dall'Indire, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, secondo cui oltre un terzo degli adulti iscritti nelle nostre scuole è di nazionalità non italiana.

Dal monitoraggio dell'agenzia risulta infatti che dei 351.191 adulti che nel 2005-06 hanno frequentato corsi di istruzione nei Centri territoriali per l'educazione permanente, nei corsi serali istituiti nelle secondarie, nelle scuole del 1° ciclo e in quelle carcerarie, ben 120.401 (il 34,3%) erano stranieri.

L'Indire ha reso noti anche altri dati: come quello che tre adulti stranieri su quattro (circa 84.000) frequentano corsi di istruzione in scuole del Nord Italia e che nelle carceri sono iscritti solo il 4% dei detenuti (in prevalenza maschi).

Senza questo interesse crescente di stranieri per i nostri centri formativi, il comparto italiano dell'educazione rivolta agli adulti presenterebbe numeri preoccupanti. In base ad una classifica dell'Eurostat (su dati del 2006) che include anche le attività educative non formali per adulti, organizzate da istituzioni non pubbliche, il nostro Paese si colloca infatti tra gli ultimi posti dell'Ue: appena il 6,1% contro l'11,1% della media europea e soprattutto il significativo 26,6% del Regno Unito (dove in pratica un adulto su quattro è iscritto a corsi formativi o di aggiornamento).

Considerando che un Europa l'educazione degli adulti viene valutata come una risorsa fondamentale (con precisi obiettivi che il Consiglio di Lisbona si è promesso di raggiungere entro il 2010), il nostro ministero della Pubblica Istruzione non poteva rimanere indifferente: così dal 2009 verranno introdotti dei nuovi Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, previsti dall'art. 1, comma 632, della legge finanziaria 2007. Attraverso un decreto ministeriale, ora in fase di registrazione alla Corte dei Conti, sono stati già definiti i criteri e le procedure per la loro attuazione: entro l'anno scolastico 2009-10 tutti gli attuali Ctp, le scuole del 1° ciclo, i corsi serali nelle secondarie e le scuole carcerarie verranno sostituite da istituti ad hoc dotati di autonomia amministrativa, organizzativa e didattica.

Queste nuove scuole avranno anche un loro organico di docenti ben distinto da quello che opera negli altri istituti (oggi invece i docenti possono essere collocati o andare volontariamente ad insegnare in una scuola serale o carceraria). Secondo alcune stime, che tengono conto degli attuali iscritti e delle nuove norme, dovrebbero essere tra i 200 e i 300 i nuovi centri per l'educazione degli adulti (chiaramente la maggior parte da collocare nel Settentrione): la legge prevede, inoltre, che non potendo alterare l'attuale numero complessivo delle istituzioni scolastiche autonome per ogni nuova scuola ne dovrà essere cancellata (o perlomeno accorpata) una vecchia.

Anche se l'organizzazione degli istituti per adulti avverrà su base provinciale, a decidere quante nuove scuole specifiche per adulti verranno create saranno direttamente le Regioni che, ai sensi del decreto legislativo 112/98, hanno competenza amministrativa in materia di programmazione. Attualmente dal ministero dell'Istruzione per le scuole di formazione per l'istruzione di adulti vengono stanziati circa 10-15 milioni di euro l'anno.
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