Scuola al verde, gratta e perdi

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Scuola al verde, gratta e perdi

Messaggiodi edscuola » 4 febbraio 2010, 11:15

da Genova la Repubblica.it

Scuola al verde, gratta e perdi
I prof: "Ora ci riproviamo in tv"

"Nelle prossime iniziative coinvolgeremo anche i nostri studenti". Sul caso, interrogazione parlamentare di due deputati del Pd al ministro Gelmini
di Giuseppe Filetto
Non solo una goliardata, ma il tentativo del colpaccio con il "Gratta e Vinci", guadagnare centinaia o quantomeno decine di migliaia di euro e rimpinguare così le prosciugate casse della scuola di Sestri Ponente. I professori, i bidelli, i tecnici ed i segretari dell´istituto "Odero" di via Briscata ieri hanno sfidato la fortuna, anche se non ci sono riusciti: hanno comprato 45 biglietti nella tabaccheria della vicina piazza Tarello. La prima "grattata" ha fatto vincere appena 17 euro, che sono stati reinvestiti per acquistare altri ticket.

Alla fine la vincita ha portato un solo euro. «Vedremo cosa farne, se comprare un altro biglietto o se fare un´altra iniziativa», spiega Marina Civano, docente, ideatrice della trovata provocatoria. L´iniziativa, dopo aver raccolto un centinaio di euro tra tutto il personale, ha riscosso una risonanza mediatica di enormi proporzioni. Tanto che nella stessa giornata i professori ed il preside, Gennaro Schettino, hanno scritto una lettera al direttore generale della Rai, Mauro Masi, ed a quello di Mediaset, Piersilvio Berlusconi: «Chiediamo la possibilità di partecipare ad una delle trasmissioni a quiz o a premi, appunto per vincere soldi che servano a far funzionare la nostra scuola». «Oltre a questi sistemi non ci rimane altro», ripete l´insegnante Giorgio Bottino. E i docenti precisano che nelle prossime iniziative coinvolgeranno anche i 500 studenti: «Finora li abbiamo tenuti fuori, è stata un´idea per gli alunni, ma non con gli alunni, perché ci sembrava antieducativo coinvolgerli nella raccolta di soldi».

La provocazione studiata contro il ministro dell´Istruzione Maria Stella Gelmini che da tre anni alle scuole non fa arrivare un centesimo per il funzionamento amministrativo (con esclusione delle spese per stipendi del personale a tempo indeterminato e determinato), ma anche per sensibilizzare l´opinione pubblica, è finita anche in Parlamento, dove i deputati Sabrina Rossa e Mario Tullo (entrambi del Pd) hanno presentato una interrogazione con la quale chiedono al ministro "in che modo intenda garantire le risorse finanziarie necessarie per il normale svolgimento dell´attività scolastica e la restituzione dei fondi anticipati dagli istituti scolastici liguri".

Nella stessa interrogazione scritta i due parlamentari rimarcano le enormi difficoltà "che stanno attraversando alcuni istituti scolastici di Genova". Ricordano che 200 presidi della Liguria martedì scorso si sono riuniti al liceo Cassini, per mettere a fuoco le difficoltà. Nell´incontro è emerso che ciascun istituto genovese è in credito rispetto allo Stato di almeno 100 mila euro e che le scuole non hanno ancora ricevuto i soldi del 2006, 2008 e del 2009 (solo il 2007 è stato pagato). Le lamentele sono state raccolte da Sara Pagano, direttrice dell´Ufficio Scolastico Provinciale, che ha assicurato di trasmetterle al ministro. La vicenda ieri è stata seguita anche in Regione ed alla direttrice scolastica regionale, a margine di una conferenza stampa sulla prevenzione delle malattie croniche, è stato chiesto cosa succederebbe se i capi di istituto, in gravi difficoltà economiche, sospendessero o limitassero le attività didattiche. Anna Maria Dominici ha risposto senza tentennamenti: «La didattica è un servizio pubblico e non credo si possa interrompere».
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