Legge di stabilità e scuola / Il documento della Direzione nazionale UIL Scuola
Il Parlamento eviti danni alla scuola
Nel 2013 ci sarà un nuovo governo frutto di libere elezioni
La Direzione nazionale approva la relazione del Segretario generale e assume gli arricchimenti emersi dal dibattito. La Direzione nazionale Invita tutte le strutture Uil Scuola, le Rsu, i rappresentanti Uil nelle scuole, al massimo impegno per rafforzare le iniziative di mobilitazione assunte insieme a Cisl, Snals, Gilda.
La risposta al Governo deve essere immediata. Sono quindi utili tutte le iniziative di pressione che stanno assumendo scuole e tanti insegnanti.
E’ importante.
1) Limitarsi alle attività obbligatorie previste dal contratto, astenendosi da tutti gli impegni aggiuntivi e volontari che, di fatto, fanno funzionare le scuole.
2) Inviare lettere, mail ai partiti, al Governo, al Ministro, agli organi di stampa, alle tv, dimostrando quanto sia offensiva la proposta del Governo.
3) Utilizzare la rete per far conoscere al Paese il grado di ingiustizia del provvedimento e per organizzare incontri, nelle diverse città italiane, nelle regioni.
4) Diffondere la scheda, di fonte europea, sugli orari di insegnamento nei diversi paesi europei che dimostra come la norma del Governo ci porterebbe lontano dall’ Europa, minando la qualità, dell’istruzione.
Va considerato che si tratta di una proposta di legge e che la decisione sarà presa dal Parlamento.
E’assurdo che un Governo e un Ministro ormai a pochi mesi dal termine del mandato possano pensare di eliminare il contratto, aumentare senza retribuzione gli obblighi di servizio, ridurre di fatto le retribuzioni, rinviando la discussione al 2014.
Sarebbe un impazzimento.
Nel 2013 ci sarà, un nuovo Governo, frutto di libere e democratiche elezioni. Solo a quel Governo spetterà di promuovere una politica, che, come UIL auspichiamo attenta ai temi dello sviluppo, del lavoro, della importanza della scuola e della valorizzazione delle professionalizza, sensibile al ruolo del sindacato.
Oggi ci rivolgiamo quindi ai Partiti, in particolare quelli della strana maggioranza che sostengono in Parlamento il Governo, perché cancellino le ingiuste norme sulla scuola, attenti a non considerare la parità dei saldi basata su cifre del tutto pretestuose ed improponibili.
Il mondo della scuola, i cittadini, valuteranno non gli attestati di solidarietà ma come in Parlamento tali partiti esprimeranno il voto e se tali norme verranno quindi cancellate.
Tutte le azioni di mobilitazione che auspichiamo fortemente unitarie e partecipate hanno due obiettivi chiari e concreti:
1) emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran per il pagamento degli scatti di anzianità, come da impegno, ancora non mantenuto, assunto dal ministro Profumo a giugno;
2) cancellazione delle norme sulla scuola della legge di stabilità che intervengono su orari, retribuzione, contratto.
Solo dopo questi due risultati si potrà riaprire un normale confronto sindacale ed un negoziato con il Governo ed il ministero.
Da parte della UIL ci sarà, come sempre, spirito costruttivo finalizzato a soluzioni concrete, in modo trasparente e partecipato.
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Documento approvato alla unanimità