Palermo 10 aprile 2010
Manifestazione pubblica dell’Ugl Scuola
a sostegno e tutela del personale precario
sintesi dell’intervento di Giuseppe Mascolo, Segretario Nazionale dell’Ugl Scuola
Da alcuni anni siamo oramai abituati ad assistere ai pesanti tagli agli organici del personale della scuola. Anche per l’a.s. 2010/2011, la storia si ripete!! Infatti, sono previsti 25.600 posti in meno per i docenti, oltre alla seconda tranche dei tagli al personale amministrativo, tecnico e ausiliario e poco conta se parliamo di organico di diritto o di fatto. Il precariato storico della scuola italiana, (ricordo che abbiamo personale con oltre quindici anni di contratti di lavoro a tempo determinato), rappresenta la spina dorsale del nostro sistema scolastico, ma oramai, vede il traguardo sempre più lontano. L’unica nota positiva, riguarda gli insegnanti di sostegno. Il continuo tourn over di docenti, destabilizza gli alunni e quindi la continuità didattica, mentre quello del personale ATA, ha ricadute negative sul piano dell’offerta formativa e quindi sulla qualità dei servizi erogati dalle scuole. Tutto a danno di alunni e famiglie. Il tempo pieno non funziona come dovrebbe, in quanto molti comuni non hanno le risorse economiche necessarie all’attuazione dello stesso e, la riforma delle scuole secondarie di secondo grado ed in particolar modo della formazione tecnica e professionale, ha destabilizzato le famiglie provocando un calo di iscrizioni. Il ricorso agli ammortizzatori sociali e gli accordi miur / regioni (interventi da noi apprezzati), sono solo provvedimenti tampone, ma non possono rappresentare il giusto rimedio al problema dei precari della scuola italiana. Da sempre, abbiamo chiesto ai governi che si sono alternati alla guida del paese, di effettuare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti in organico di diritto. Inoltre, non condividiamo quanto proposto dalla Lega, poiché tali vincoli sarebbero discriminanti. Dal 1° gennaio 2010, siamo in attesa che inizi la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, ma per il momento non ci sono segnali positivi e, di conseguenza, dal mese di aprile 2010 ci verranno corrisposti i soliti “quattro centesimi” di indennità di vacanza contrattuale. Ribadiamo, ancora una volta, che gli stipendi del personale della scuola italiana sono ben distanti da quelli della media europea. Continuiamo ad evidenziare la necessità di un piano pluriennale di assunzioni atto a coprire tutti i posti vacanti in organico di diritto, con un intervento dell’attuale compagine governativa, mirato a stabilizzare il precariato della scuola. I precari hanno bisogno di certezze e non di essere promossi “da supplenti a disoccupati”!! Evidenziamo come la maggior parte delle istituzioni scolastiche, non hanno neanche i soldi per far fronte alle spese di funzionamento e, pertanto, sono costrette a chiedere alle famiglie contributi sempre maggiori. E’ indispensabile che il governo e il dicastero di viale Trastevere, attuino un piano di investimenti pluriennali che garantisca alle scuole le risorse necessarie a perseguire e raggiungere gli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa. Salvaguardare gli organici del personale, garantire il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche e quindi i servizi dalle stesse erogati è l’unica strada per ottenere una scuola pubblica di qualità, quella di cui il paese ha bisogno.