Roma, 17 ottobre 2012 Prot.n. 409/2012 DP-stm
Al Segretario generale nazionale CISL Scuola Francesco Scrima
Al Segretario generale nazionale UIL Scuola Massimo Di Menna
Al Segretario generale nazionale SNALS Confsal Marco Paolo Nigi
Al Segretario generale nazionale GILDA Unams Rino Di Meglio
L’attacco alla scuola pubblica procede con tagli pesantissimi di risorse e con il peggioramento delle condizioni salariali e contrattuali del personale.
La spending review e la legge di stabilità sono fortemente inique e segnano una sostanziale continuità con le politiche regressive del precedente Governo. La prima condizione per ridare senso e funzione sociale all’istruzione pubblica è quella di valorizzare la professionalità e le condizioni salariali del personale e per questa ragione occorre rinnovare i contratti nazionali, liberare la contrattazione d’istituto dai vincoli assurdi della legge Brunetta e pagare gli scatti d’anzianità. Invece si procede in senso opposto e senza alcun confronto.
L’aumento dell’orario di lavoro, a parità di salario, è una scelta devastante perché peggiora le condizioni di lavoro, cancella migliaia di posti e colpisce pesantemente i precari. L’idea è sempre quella che i docenti lavorano poco e sono inadeguati ai bisogni di modernizzazione della scuola italiana. E’ in atto un attacco frontale alla funzione contrattuale e di rappresentanza del sindacato nel nostro comparto considerati un ostacolo ai processi di cambiamento. A ciò si aggiungono le misure odiose relative alla riconversione in ATA degli inidonei e degli ITP, alla stretta sulle misure relative alla disabilità e all’assenza di un piano di stabilità per i precari, mentre si procede con un concorso inutile e costoso.
In tale contesto le prerogative contrattuali delle rsu rischiano di essere ridimensionate per affermare una logica unilaterale e autoritaria su aspetti fondamentali che riguardano l’organizzazione, le prestazioni e i carichi di lavoro.
Senza una reazione unitaria rischiamo di essere tutti più deboli finendo per condannarci alla irrilevanza nei processi decisionali e nella contrattazione.
Sono consapevole delle difficoltà nel riprendere il dialogo unitario in conseguenza delle posizioni che ognuno di noi ha legittimamente assunto negli scorsi anni e che hanno determinato divisioni anche profonde.
Via Leopoldo Serra, 31 – 00153 Roma telefono +39 06 83966800 – fax +39 06 5883440 organizzazione@flcgil.it – www.flcgil.it

Il Segretario Generale
Come pure sono evidenti le modalità differenti nell’interpretare il ruolo e l’iniziativa del sindacato, frutto di storie e di sensibilità diverse. Il pluralismo sindacale resta un valore positivo per la società, per le relazioni sociali e per i lavoratori che va sempre salvaguardato e valorizzato. Ma, rispetto ad un attacco violento e di tale portata, è interesse di tutti difendere i valori e la funzione del sindacato per garantire i diritti a coloro i quali rappresentiamo.
Per queste ragioni vi propongo di lavorare insieme per una grande Manifestazione Nazionale in difesa della scuola pubblica e per iniziative territoriali unitarie. Siamo stati capaci di costruire nel 2008 il più grande sciopero e la più imponente manifestazione della scuola nella storia della repubblica. Quella esperienza straordinaria può essere riproposta nei prossimi giorni e può parlare alla politica e alle istituzioni rivendicando la centralità della scuola pubblica nella costruzione di una società più uguale e più democratica. Sarebbe quindi opportuno un incontro per verificare se esistono le condizioni di possibili convergenze che impongano al Governo e al Ministro Profumo un netto cambiamento della legge di stabilità e delle politiche sulla scuola.
In attesa di una risposta vi invio i miei saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo