Romanelli: 223 milioni alle scuole private sono offesa

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Romanelli: 223 milioni alle scuole private sono offesa

Messaggiodi edscuola » 16 novembre 2012, 20:21

Romanelli (Sel): "I 223 milioni alle scuole private sono un'offesa all'Italia democratica che crede nella Costituzione e nel Bene Comune. Incredibile e inaccettabile che tale ingiuria provenga dal Partito Democratico"


"In uno dei pochi Paesi occidentali che disinveste in Istruzione, negando il futuro alle giovani generazioni, mentre si mandano a casa migliaia di precari, e si aumentano le tasse universitarie a chi ancora scommette sulla cultura e sullo studio, la scelta di regalare altri 223 milioni di euro alle scuole private cattoliche, suona come una beffa, un'offesa, una vera e propria provocazione, ed è gravissimo, quasi incredibile, che tutto questo arrivi non dall'Udc, dal Pdl o dalla Lega, ma dallo stesso Partito Democratico" - è il commento del Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli alla notizia del voto in parlamento a favore delle scuole confessionali cattoliche, portato avanti dallo stesso Pd, che suggerisce di far erogare quei fondi in deroga al patto di stabilità. Patto di stabilità che però non viene derogato per i lavori di ristrutturazione delle scuole stesse, o per gli investimenti di difesa del suolo dalle frane.

"La ricerca spasmodica dell'alleanza con l'Udc di Casini, la volontà pervicace di compiacere con regalìe e privilegi i centri di potere più vetusti e arcaici di questo Paese, testimonia una disarmante perdita di orientamento di una sinistra che sempre meno riesce a parlare al proprio popolo, e sempre meno è capace di motivarlo, coltivarlo, riportarlo alla politica e alla speranza. Si rinuncia scientificamente a questa dimensione, per ricercare soltanto il placet, il lasciapassare di "affidabilità", da parte dei poteri forti, dei quali le gerarchie ecclesiastiche sono senza dubbio un'espressione".

"Ci sentiamo tristi e umiliati nel prendere atto di come, mentre tutti insieme stiamo cercando di ridare entusiasmo, speranza, di ricoinvolgere i cittadini in queste primarie, i nostri alleati in Parlamento continuino ad insultare le intelligenze dei loro elettori, dei loro militanti, persino di tanti loro quadri dirigenti. Non è su queste premesse che costruiremo un domani diverso per l'Italia. Bisogna cambiare tutto, e per cambiare tutto, per prima cosa dobbiamo cambiare noi stessi. Se quando governeremo lo faremo con queste scelte, dureremo lo spazio di un mattino" - conclude il Consigliere di Sel
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