CISL Scuola Bari: Comunicato 2 settembre 2008

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CISL Scuola Bari: Comunicato 2 settembre 2008

Messaggiodi edscuola » 3 settembre 2008, 10:57

IL RITORNO AL MAESTRO UNICO : UNA RIVOLUZIONE CHE COLPIRA' ANCORA UNA VOLTA LA SCUOLA PUGLIESE E CHE SI RIDURRA' IN UN BLUFF........A SCAPITO DI TANTE FAMIGLIE E LAVORATORI DEL SUD.

Ancora una volta , arriva da Roma, una scure affilata che falcia d'un colpo la scuola primaria . E'stato inserito all'ultimo momento nel decreto 137 l'Art. 4. (Insegnante unico nella scuola primaria)
1.” Nell'ambito degli obiettivi di contenimento di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 e' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unicoinsegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una piu' ampia articolazione del tempo-scuola.2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e' definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamentostabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.”
Il blitz del Ministro Gelmini , ben suggerito dal Ministro Tremonti , opera una trasformazione totalmente contro corrente per i nostri tempi.
Difatti l'apprendimento scolastico è indispensabile se è di qualità, se è significativo, se è costruttivo, se è interattivo , se è strategico ...un apprendimento cioè ricco non solo di idee ma di classe, di gruppo docente , di laboratori. I moduli della riforma del '90, verificata ed approvata in Parlamento in più riprese, erano una speranza di un ambiente di qualità pedagogica in grado di superare la vecchia lezione frontale.
Oggi si torna indietro con una riduzione al maestro unico e cosa ancora più grave, ad una riduzione del tempo scuola.
Ad un conoscitore del mondo scolastico non può sfuggire la questione del tempo che viene introdotta per le istituzioni scolastiche che hanno un funzionmento di classi normali.... e arriviamo alla nostra realtà...perchè sarà proprio il Sud a dover subire i maggiori disagi.
Da noi, infatti, non ci sono sezioni a tempo pieno che al Nord qualcuno sicuramente difenderà (vedi intervento di Bossi per le scuole di montagna ecc.) e per i nostri bambini e le loro famiglie si preannuncia un percorso scolastico ridotto alle misere 4 ore giornaliere.
Dove trascorreranno il resto del tempo i nostri bimbi? Come? Con chi? Pagando quanto ? .....Eper i quartieri a rischio e i piccoli più vulnerabili?
Per 84.037 alunni di cui 1.548 disabili, ci sono 6.139 docenti di cui 372 riservati alle classi a tempo pieno e secondo il progetto Gelmini dal 2009, nei tre anni, 1.882 saranno i posti in esubero.
Con una previsione di 150 maestri in media che ogni anno vanno in pensione , si preannuncia una dotazione organica aggiuntiva sul livello provinciale che, se non utilizzata, resterà senza far nulla nelle scuole...BLUFF.
In compenso per il Ministro Gelmini non ci sarà più il tormentone delle assunzioni al Sud, nemmeno per le supplenti precarie da una vita, anzi chissà che non si debba pensare ad una riconversione professionale forzata per i perdenti posto (anche noi come Alitalia?).
Noi ci chiediamo il prechè di questa strategia nella scuola “elementare” e se i nostri politici locali sono consapevoli del danno che si potrà produrre all'economia della Regione e ai livelli formativi dei nostri bambini.
Credo una lettura più attenta del decreto approvato sottobanco, debba far riflettere tutti anche i collegi dei docenti e i consigli di circolo che in questi giorni stanno approvando il Piano dell'Offerta Formativa.
Noi sollecitiamo i colleghi ad aprire una discussione nelle scuole tra i docenti e le famiglie, con le istituzioni perchè non si giunga ad una consapevolezza : la scuola con i suoi tempi ed i suoi costi è bene pubblico disinteressato e nelle nostre realtà non possiamo permetterci un processo di descolarizzazione in chiave monetaristica (risparmio di docenti ,di ata e di finanziamenti), che avrà conseguenze deleterie sulle future generazioni.Il sistema paese ha bisogno di una formazione di qualità fatta di persone , di idee e di esperienze, a noi il compito di far intendere, a chi ci rappresenta, il valore della nostra scuola.

Bari , 2 settembre 2008

LA SEGRETARIA PROVINCIALE CISL SCUOLA
MADDALENA GISSI
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