UIL Scuola: Intervento 30 ottobre 2008

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UIL Scuola: Intervento 30 ottobre 2008

Messaggiodi edscuola » 31 ottobre 2008, 6:38

Sciopero generale della scuola
Sintesi dell’intervento di Massimo Di Menna alla manifestazione nazionale di Roma

E' la più grande manifestazione della scuola mai fatta, uno sciopero riuscitissimo: così il segretario generale della UIL Scuola Massimo Di Menna commenta la manifestazione di oggi a Roma. L'appello lanciato da tutti i sindacati scuola - ha aggiunto - è stato accolto da chi nella scuola vive e lavora ogni giorno e oggi, qui, in questo corteo, rappresenta l'orgoglio del proprio lavoro e la denuncia di un forte disagio.
Abbiamo obiettivi sindacali concreti, la nostra non è una protesta generica, vogliamo ricordare al governo che deve ascoltare il mondo della scuola e aprire una trattativa sulle retribuzioni, sui tagli e per dare garanzie ai tanti lavoratori precari.
In questi giorni, nelle stanze polverose del ministero si sta decidendo il futuro dell'istruzione senza che si sia aperto un confronto concreto, senza che sia stato consultato nemmeno un docente. L'esecutivo non può continuare su questa strada, deve convocarci, per fare tutti uno sforzo comune per la scuola pubblica.
Oggi e' la giornata dell'orgoglio della professione, della scuola, dei docenti che svolgono con impegno e passione il loro lavoro, che si sentono orgogliosi di quello che fanno per il paese.
E’ una giornata importante non solo per la scuola ma per tutto il paese - ha detto Di Menna nel suo intervento dal palco allestito in piazza del Popolo.
Federalismo fiscale, stipendi e apertura di un tavolo di confronto i temi alla base del suo intervento.
Vogliamo qualificare la spesa – ha ribadito - ciò che contestiamo sono i tagli indiscriminati. Se se si tratta di individuare sprechi, siamo in grado di indicarglieli noi al Governo.
Tagli e basse retribuzioni non portano alla qualità – ha continuato Di Menna – è emergenza retribuzioni e la risposta deve essere data con il contratto e con interventi fiscali. I lavoratori della scuola non possono attendere il 2012 per il riconoscimento dell’impegno professionale, questo riconoscimento deve arrivare prima, molto prima.
Noi vogliamo che su tutte le questioni aperte si possa negoziare – ha proseguito.
Vanno date risposte in merito all’organizzazione della didattica della scuola primaria con un confronto sul piano programmatico e garanzie per il personale precario che rischia il posto di lavoro, un vero e proprio licenziamento.
Siamo pronti al confronto in una concreta prospettiva di difesa e valorizzazione del lavoro del personale tecnico, amministrativo e ausiliario che garantisce il buon funzionamento della nostra scuola.
Il sacrificio dello sciopero – ha aggiunto - deve essere utile per risolvere ora e subito i problemi dell'istruzione, centrando tutti gli obiettivi concreti. Perché il Governo non riduce le tasse a chi lavora e le fa pagare a chi le evade, per darle finalmente alla scuola?
Con milletrecento euro medi netti siamo agli ultimi posti degli stipendi in Europa, mentre i parlamentari europei sono abbondantemente al primo: questa è giustizia ?
Servirebbe una riforma costituzionale che riveda il sistema dei Comuni, dei sottocomuni, delle Province e dei costi inutili: siamo tutti d'accordo ma nessuno lo fa.
Non permetteremo di farci prendere in giro con piccoli provvedimenti mentre stanno approvando il federalismo fiscale che, se non dovesse prevedere il mantenimento della caratterizzazione nazionale del nostro sistema di istruzione, non favorirà la necessaria coesione e amplificherà le differenze tra il nord e il sud del nostro paese, e ciò sarebbe inaccettabile.
Non si deve realizzare una scuola di tendenza ma puntare sulla scuola laica.
La scuola italiana è la scuola di tutti, vogliamo che sia una scuola sempre più di qualità, la nostra manifestazione non è per conservare ma per l’innovazione , quella vera, che si realizza con il consenso e la condivisione.
La nostra è e deve restare una iniziativa tutta sindacale, indetta dai sindacati di categoria. Respingiamo come negativa per tutto il personale della scuola ogni strumentalizzazione politica della nostra manifestazione.
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