Grande successo della manifestazione nazionale
dei precari della scuola.
Nasce il Coordinamento Precari Scuola.
Il comitato promotore esprime soddisfazione per la riuscita del sit-in
del 15 luglio in piazza Montecitorio, in cui un migliaio di persone da
tutta Italia (da Palermo a Taranto, da Roma a Milano, da Napoli a
Ravenna, da Venezia a Genova) hanno partecipato chiedendo il ritiro dei
tagli alla scuola, disposto dalla legge 133 del 2008, l'assunzione a
tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari su posti vacanti, il
ritiro del disegno di legge Aprea di riforma del sistema d'istruzione
pubblica. Alla manifestazione sono intervenuti esponenti politici
dell'opposizione (Antonio Di Pietro di Idv, Paolo Ferrero del Prc,
Gennaro Migliore di Sinistra e Libertà, Flavia D'Angeli di Sinistra
Critica, Dario Franceschini, Giuseppe Fioroni e Maria Coscia del Pd) e
Rino di Meglio della Gilda delgi insegnanti, confrontandosi sui tre
punti di piattaforma proposti dai precari della scuola.
Una delegazione di otto persone, rappresentativi dei comitati
autorganizzati di precari della scuola del Nord, del Centro e del Sud
Italia, è stata ricevuta dalla commissione cultura del Parlamento,
presenti esponenti del Partito Democratico e la presidente della
commissione Valentina Aprea. La delegazione ha esposto la piattaforma
rivendicativa, cui ha riposto brevemente l'On. Aprea, sostenendo un
piano di immissioni in ruolo di ventimila persone nel prossimo anno
scolastico e l'intenzione di “stabilizzare” i docenti abilitati e quelli non abilitati con anni di servizio. L'On. Aprea ha inoltre ribadito che il suo disegno di
legge è stato modificato nella parte riguardante la trasformazione
delle scuole in fondazioni. A giudizio dei precari le immissioni in
ruolo previste sono assolutamente insufficienti, non coprendo neanche i
pensionamenti, e le promesse circa l'esaurimento delle graduatorie e
l'assunzione dei precari sono impossibili da attuare di fronte alla
consistente riduzione del finanziamento per l'istruzione pubblica. Su
questo punto la Aprea non ha saputo dare alcuna risposta, scaricando le
responsabilità sul Ministero delle Finanze.
La presidente Aprea ha comunque ribadito che le nuove modalità di
reclutamento riguarderanno solo i nuovi accessi all'insegnamento, che
le graduatorie ad esaurimento non saranno eliminate e che i diritti
acquisiti dai docenti che vi sono inseriti saranno salvaguardati.
Nel pomeriggio si è riunita l'assemblea nazionale dei precari della
scuola, in cui si è costituito il Coordinamento Precari Scuola, che
unifica tutte le esperienze di autorganizzazione dei precari
sviluppatesi nel corso dell'ultimo anno scolastico. Durante l'assemblea
si è discussa la proposta governative dei contratti di disponibilità,
che è stata giudicata negativamente, in quanto va nella direzione
opposta a quella auspicata da tutti i precari, cioè l'assunzione a
tempo indeterminato sui posti vacanti. L'assemblea ha deciso di proclamare da agosto lo stato di agitazione in tutta Italia e di indire le seguenti iniziative e mobilitazioni:
-) volantinaggi in occasione delle convocazioni dei precari per le
assegnazioni del prossimo anno scolastico.
-) Assemblee, riunioni ed incontri dei precari in tutte le realtà locali
-) presidi presso gli uffici scolastici provinciali dalla prima
settimana di settembre;
-) Azioni a sorpresa di protesta ad inizio anno scolastico
L'assemblea si è dichiarata disponibile a preparare con altri soggetti
in mobilitazione nella scuola una manifestazione nazionale nel mese di
ottobre.
Il Coordinamento Precari Scuola convoca un incontro seminariale per
approfondire le strategie di mobilitazione e i contenuti programmatici
da tenersi a Napoli nel mese di settembre.
Il Coordinamento Precari Scuola - Nazionale