Cittadinanzattiva: la manovra finanziaria massacra la scuola

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Cittadinanzattiva: la manovra finanziaria massacra la scuola

Messaggiodi edscuola » 19 giugno 2010, 9:02

Cittadinanzattiva: la manovra finanziaria massacra la scuola. Meno risorse per la sicurezza, il merito dei docenti e l’integrazione degli alunni disabili.



“Siamo molto preoccupati per le ricadute che la manovra finanziaria avrà nel settore scuole, a cominciare dalla questione sicurezza”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. “Ne risentirà innanzitutto la manutenzione ordinaria delle scuole, già carente, perchè Comuni e Province, colpiti dai tagli, vi dedicheranno meno risorse. Così come già si ha notizia di città che aumenteranno le rette degli asili nido, e i servizijjjm mensa e scuolabus”.

Questi gli effetti principali che la manovra finanziaria avrà sulla scuola e che Cittadinanzattiva contesta:
Sicurezza KO: la già problematica situazione delle nostre scuole dal punto di vista della sicurezza, rischia di peggiorare anche per effetto di due misure contenute nella manovra finanziaria: il blocco alle nomine dei supplenti che di fatto sarà “risolta” distribuendo gli alunni nelle altre classi con il risultato del sovraffollamento; inoltre, i collaboratori scolastici perderanno circa oltre mille euro lordi l’anno e crediamo che tale misura non sarà incoraggiante per questa categoria di operatori scolastici che spessissimo vigila sulla sicurezza degli alunni (ad esempio entrata ed uscita da scuola, o durante l’orario scolastico).
Professori più penalizzati dei dirigenti: Il taglio degli stipendi per il personale della scuola andrà da un minimo dell’11% ad un massimo del 15%, contro il 5% che interesserà gli altri manager della P.A: (dati Tuttoscuola). Si tratta all’incirca di 1000 euro l’anno per un collaboratore scolastico, da 2500 a 3000 euro in meno per gli insegnanti.
Insegnanti di sostegno, di fatto si taglia: di fronte alla riduzione delle ore affidate agli insegnanti di sostegno intravediamo motivi puramente economici: di fatto gli alunni disabili aumentano di anno in anno (nell’ultimo anno scolastico sono aumentati di 3000 unità secondo dati Miur). O si interviene sul livello di individuazione dei casi da parte delle Asl o qualsiasi altra manovra diventa, di fatto, un taglio subito dagli studenti disabili e dalle loro famiglie.
I debiti del Ministero stritolano il merito: una norma del decreto 78 destina le risorse derivanti dai risparmi legati ai tagli di organico a ripianare i debiti pregressi delle scuole. Si trattava di risorse che dovevano essere destinate agli insegnanti più meritevoli.
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