FISH: Voci differenti: Il genere e la disabilità

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FISH: Voci differenti: Il genere e la disabilità

Messaggiodi edscuola » 18 gennaio 2008, 16:21

Voci differenti: Il genere e la disabilità.

Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità - ONU

Roma 1 febbraio 2008



Casa Internazionale delle Donne

Palazzo del Buon Pastore
Via della Lungara, 19





La Convenzione ONU sui diritti umani delle persone con disabilità, approvata nel 2006 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite - ed in via di ratifica nel nostro Paese - esplicita definitivamente in un articolo ad hoc che le ragazze e le donne con disabilità sono soggette in ogni angolo del pianeta a discriminazioni multiple.



La rilevanza di questo nuovo strumento internazionale impegna gli Stati membri a sollevare finalmente il velo di ipocrisia che ha oscurato in molte società le discriminazioni subite da milioni di donne all’interno delle loro comunità o delle loro stesse famiglie in quanto donne ed in quanto persone con disabilità, negando loro il godimento dei propri diritti e delle proprie libertà fondamentali.



In questo framework, in cui le pari opportunità rivendicate dal movimento internazionale per i diritti delle persone con disabilità divengono sempre più un diritto reale ed esigibile, si inseriscono le tematiche che saranno affrontate nel corso della Tavola Rotonda: “Voci differenti: Il genere e la disabilità”. che si terrà a Roma venerdì 1 Febbraio.



Questa iniziativa, organizzata dal Consorzio di cooperative sociali Integra, da DPI (Disabled Peoples’ International) Italia e dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha come obiettivo quello di rilanciare una riflessione a più voci sulla condizione delle donne con disabilità in Italia, ma senza voler ridurre la discussione alla denuncia dello stato delle cose di una società ancora poco attenta, in cui il percorso verso la piena cittadinanza delle donne con disabilità è ancora costellato da ostacoli, barriere e pregiudizi.



L’auspicio è infatti quello di far emergere dal confronto le strategie per combattere e superare le discriminazioni esistenti, ed elaborare politiche ed azioni appropriate insieme ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni invitati alla Tavola Rotonda. Di grande contributo sarà quindi la partecipazione all’iniziativa, tra gli altri ospiti internazionali, di Venus Ilagan, donna con disabilità filippina e già presidente di Disabled Peoples’ International, prima presidente donna di una organizzazione internazionale che tutela i diritti umani delle persone con disabilità in 135 Paesi.



L’incontro del 1 Febbraio sarà inoltre l’occasione per presentare un progetto di ricerca promosso dal Consorzio Integra, che analizzerà “Percorsi, Risorse ed Ostacoli per le pari opportunità delle persone con disabilità” nel territorio territorio della Regione Lazio, il cui Assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili ha dato importante sostegno nello sviluppo di questo studio e della stessa Tavola Rotonda. Istruzione, formazione professionale ed inserimento lavorativo delle persone con disabilità, con una particolare attenzione alle differenze di genere, saranno gli ambiti di una indagine dei cui risultati potranno beneficiare tutti i soggetti che promuovono politiche ed interventi di inserimento lavorativo.



La tavola rotonda “Voci differenti: Il genere e la disabilità” che si svolgerà a dalle 9.30 e sino alle 17.30, sarà ospitata dalla Casa Internazionale delle Donne, presso il Palazzo del Buon Pastore, in via della Lungara, 19. Una sede significativa non solo per la storia dell’edificio, il quale nasce nel 1615 come primo reclusorio femminile laico carmelitano dello Stato della Chiesa, rimandando a tante storie di segregazione di donne con disabilità in istituzioni totalizzanti, ma anche testimonianza del fatto che il movimento di liberazione delle donne si fa sempre più consapevole delle multiple discriminazioni che colpiscono le donne con disabilità.
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AIDU: Comunicato 16 gennaio 2008

Messaggiodi edscuola » 18 gennaio 2008, 17:33

Comunicato relativo alla mancata partecipazione di Benedetto XVI all’inaugurazione dell’a.a dell’Università La Sapienza di Roma

Le diverse ed offensive manifestazioni d’intolleranza che hanno indotto il Pontefice a cancellare la sua partecipazione all’inaugurazione dell’anno accademico, a cui era stato ufficialmente invitato dal Rettore della Sapienza, ci colpiscono dolorosamente come docenti universitari e come credenti.

Per quanto riguarda l’istituzione di cui siamo orgogliosi di far parte, condividiamo la Magna Charta sottoscritta in occasione del novecentesimo anniversario di fondazione dell'Università di Bologna, il 18 settembre del 1988, dai Rettori di 372 Università di tutto il mondo. In essa si afferma, fra l'altro: "Depositaria della tradizione dell'umanesimo europeo, ma con l'impegno costante di raggiungere il sapere universale, l'Università, nell'esplicitare le sue funzioni, ignora ogni frontiera, geografica e politica, e afferma la necessità inderogabile della conoscenza reciproca e dell'interazione delle culture".

Ignorare in questo caso non significa non sapere che esistono frontiere geografiche e politiche, e anche ideologiche e religiose, talora frutto di pregiudizi, che si sono manifestate nel corso dei secoli, dentro e fuori le sedi universitarie, ma impegnarsi a non restarne prigionieri e a non perdere la fiducia nel dialogo e nella libera discussione critica.
E' in ragione di questa fede nell’uomo e nella propria capacità di mettersi in controtendenza rispetto a tutti i particolarismi e a tutti i dogmatismi che l'Università rivendica la propria autonomia istituzionale e crede di doverla difendere, non come privilegio medievale, ma come garanzia di libertà e come sorgente di umanità per tutti.
Se l’espressione università degli studi non vuole essere puramente declamatoria, ma programmatica, e cioè basata su una credibile interpretazione del "codice genetico" dell'Università, alla luce delle trasformazioni epocali che caratterizzano il nostro tempo, la ragione e la fede sono chiamate ugualmente in causa, in ambiti e con metodi propri; non nelle forme altezzose e alternative che hanno assunto in altre epoche storiche, ma nella forma della consapevolezza dei propri limiti e della propria comune responsabilità verso un futuro incerto e problematico.
Come credenti ci sentiamo offesi da chi assume la logica del rifiuto e dell’insulto, contestando platealmente il rappresentante di un’istituzione millenaria, che non solo ha fondato le università in Europa, fra cui la Sapienza, ma rappresenta nel mondo la più autorevole voce a servizio del messaggio evangelico, che per tutti si propone come annuncio di liberazione, attraverso l’amore per la verità e per le persone.


AIDU, Associazione italiana docenti universitari
(Luciano Corradini, presidente nazionale e Vincenzo Marigliano, presidente della sezione dell’Università La Sapienza)
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