IC G. B. Niccolini: DL 137/08

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IC G. B. Niccolini: DL 137/08

Messaggiodi edscuola » 5 ottobre 2008, 12:19

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo G. B. Niccolini riunitosi il giorno 17/09/08 esprime il proprio dissenso nei confronti del Decreto Legge n.137 del 01 settembre 2008 che prevede la costituzione di classi con orario di 24 ore settimanali affidate ad un unico insegnante.
Ancora una volta si decide, seguendo una logica di tagli alla spesa pubblica e tabelle allegate a manovre finanziarie, di scardinare il funzionamento di un segmento educativo accreditato a livello di ricerche nazionali e internazionali sia sui livelli di apprendimento dei nostri ragazzi, sia per il livello di “gradimento” di alunni e genitori.
Noi insegnanti non possiamo assistere inerti alla distruzione di un modello di scuola che ha prodotto esperienze positive di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti. Non possiamo accettare passivamente che si disperda il patrimonio di professionalità e di saperi costruito in questi ultimi venti anni che ha offerto anche la possibilità di attivare percorsi sull’educazione alla salute e all’ambiente, alla legalità, al consumo consapevole ed alla convivenza avendo sempre l’obiettivo di formare cittadini attenti e capaci di partecipare democraticamente alla gestione della “cosa pubblica”.
La volontà del ministro Gelmini di reintrodurre il “maestro unico” è gravissima e la riduzione del numero degli insegnanti produrrà conseguenze disastrose in questo ordine di scuola. Si torna al passato: un unico docente dovrà insegnare tutte le materie per tutto il programma previsto nei cinque anni, avendo meno tempo a disposizione, e questo avrà ripercussioni negative sulla didattica e sugli apprendimenti:
- Ogni insegnante tornerà ad essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini e delle bambine senza possibilità di confronto sulla valutazione.
- Il singolo insegnante si prenderà la responsabilità di effettuare le uscite didattiche nel territorio e i viaggi di istruzione da solo con classi sempre più numerose? Fino ad oggi questa didattica è stata realizzata, anche con maggiori garanzie di sicurezza, grazie alla compresenza di più insegnanti.
- I genitori non potranno rapportarsi ad un team di insegnanti. Il riferimento diverrebbe unico, senza appello e senza possibilità di un confronto a più voci.
- Sarà sempre più difficile effettuare una didattica di recupero e di arricchimento dell’offerta formativa perché spariranno le compresenze quindi la possibilità di organizzare percorsi specifici per alunni in difficoltà o attività di arricchimento che prevedano lavori di gruppo.
- Potrà il maestro unico esercitare un’efficace pedagogia sociale di fronte a classi sempre più impegnative, “colorate” ed eterogenee? I nostri modelli organizzativi hanno consentito, fino ad ora, di accogliere i bambini con bisogni educativi speciali rimanendo attenti alle “sfumature” della crescita di tutti ed alle attese dei genitori.
È evidente che la restaurazione del “maestro unico” annulla di fatto il Tempo Pieno ed il Tempo Prolungato. L’esperienza del Tempo Pieno è stata il canale di pratiche e sperimentazioni attraverso cui la pluralità docente si è affermata per tutta la scuola italiana. Il tempo scuola così decurtato costringerà i genitori a richiedere orario aggiuntivo, molto probabilmente a pagamento.
Con il Decreto si torna alla valutazione in decimi, anche per il comportamento.
Il ritorno alla valutazione in decimi cancella l’idea di valutazione formativa. I giudizi sintetici ed il giudizio globale avevano trovato una loro stabilità nelle pratiche quotidiane degli insegnanti ed esprimevano una valutazione mai definitiva che attraverso le parole “raccontava” il modo di apprendere di ogni alunno. Nel decreto non si parla di apprendimento ma di rendimento; i numeri nella valutazione accentueranno ancor di più le differenze tra gli alunni, non aiuteranno a colmare lo svantaggio socio-culturale ed avranno il grave effetto di produrre selezione e quindi esclusione precoce.
Non è certo con il 5 in condotta e con un tempo scuola così decurtato che si possono risolvere i gravi problemi di disagio espressi da molti bambini e adolescenti di oggi.
Per i suddetti motivi il Collegio si dichiara fermamente contrario all’introduzione del Decreto Legge 137, s’impegna a informare e a sensibilizzare i genitori sugli effetti che tale Legge comporterà soprattutto in termini di qualità e di riduzione dell’offerta formativa.
Noi insegnanti siamo disponibili a partecipare a seri dibattiti sul futuro della scuola primaria e alle iniziative in difesa della Scuola pubblica, ma non armati di voti e di registro interpretando un ruolo nel quale non ci riconosciamo.
Siamo pronti a rimetterci in gioco ancora una volta, ma per favore… facciamolo seriamente e non per la viltà dei soliti “30 denari”!

San Giuliano Terme, 17/09/08
Gli insegnanti della Scuola Primaria
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