Profumo di che?

Profumo di che?

 

Quando il cardinale Mastai-Ferretti, in fama di liberale, ascese al soglio pontificio, i romani si aspettavano grandi cose ma… queste stentavano a vedersi, e girava un motteggio: “Mastai che fai? Aspetta e poi vedrai!” Comunque, le speranze non vennero disattese e nel giro di un paio d’anni alcune importanti riforme vennero realizzate. Ma Pio IX non era un Papa a tempo – anzi il suo fu uno dei papati più lunghi – mentre il nostro Profumo, purtroppo, è un ministro a tempo determinato, come sono del resto tanti suoi dipendenti insegnanti! Ma le nostre speranze resistono! Ormai il MacP100 di questo governo è stato celebrato, e sul tappeto ci sono tante riforme che, nel bene e nel male, investono tutti i settori della pubblica amministrazione, ma… che accade nel nostro sistema di istruzione? All’inizio qualche dichiarazione di buona volontà c’è stata, e tante lettere aperte di auguri e sollecitazioni! E poi? Mah!

Al di là di un discutibile Vales e di un ritorno a concorsi con migliaia di insegnanti che premono per entrare nei ruoli, come si diceva un tempo, pare che non ci sia altro! E proprio quando la Fondazione Agnelli ci dice una cosa che già sappiamo da anni, cioè che la nostra istruzione obbligatoria ha un anello debole, la scuola media! E, se una catena ha un anello debole, rischia di spezzarsi, se non si corre ai ripari! Sono anni che parliamo di un curricolo di istruzione obbligatorio verticale, continuo e progressivo – quanti aggettivi! – della durata di dieci anni, ma…

Che ne è dell’armonizzazione delle Indicazioni della Moratti e di quelle di Fioroni? Le prime risalgono al 2004, le seconde al 2007! Ora siamo nel 2012, e allora? Ma sono veramente armonizzabili? Le prime si ispirano a una malintesa personalizzazione, le seconde alla teoria del curricolo. Che sono concetti diversi! Le prime concludono un percorso (com’è noto, l’obbligo di istruzione decennale è stato istituito tre anni dopo) e offrono alle istituzioni scolastiche un’ampia scelta di Obiettivi Specifici di Apprendimento – circa 900 – tra cui queste possono scegliere liberamente per dare a ciascun alunno secondo i propri bisogni. Le seconde escono in contemporanea con l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, indicano una serie di Obiettivi di Apprendimento – non più Specifici e non più 900 – orientati verso dei “traguardi per lo sviluppo delle competenze”, competenze che gli alunni sono tenuti a raggiungere a conclusione dell’obbligo decennale e che sono chiaramente descritte nel dm 139/07.

Si tratta, quindi, di due documenti sostanzialmente diversi e a mio parere difficilmente armonizzabili: comunque, se son rose fioriranno! Ma non sarebbe il caso che questa armonizzazione tenesse anche conto del fatto che con l’esame di terza media non si concludono gli studi perché i nostri alunni sono tenuti a proseguire altri due anni di studi obbligatori? E ha un senso un esame di terza media che non è conclusivo di nulla? Sono cinque anni che l’obbligo di istruzione è stato innalzato e che gli studi obbligatori si concludono non più a 14 anni, ma a 16!!! Eppure, nonostante tutto, l’esame di terza media s’ha da fare – come una grida manzoniana – perché lo dice la Costituzione! Ed è vero! “E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi” (art. 33, comma 5).

A nessuno è mai venuto in mente che il grado o il ciclo obbligatorio di studi di base si conclude di fatto oggi a 16 anni di età e non più a 14, com’era ieri? Basterebbe una legge semplice semplice di un solo rigo, “il ciclo di base si conclude a 16 anni”, e quante difficoltà sarebbero superate! Gli insegnanti della scuola media non penserebbero più come ancora continuano a pensare, che dopo di loro… il diluvio! No! Verrebbe a cadere un esame non solo inutile e dispendioso, ma soprattutto strabico e distorcente. A che serve una licenza media oggi, quando il minimo che si richiede a un cittadino è la certificazione di un obbligo decennale? E anche almeno una qualifica conseguita a 17 anni nell’ottica del diritto/dovere di istruzione e formazione di cui alla legge 53/03? Gli insegnanti della scuola media – e i loro colleghi della primaria – dovrebbero più semplicemente adoperarsi perché i traguardi per lo sviluppo delle competenze – quelli di cui alla Indicazioni di Fioroni – da loro sollecitati e attivati venissero raggiunti o – se si vuole – in un certa misura ravvicinati, in funzione di quelle competenze che i loro colleghi del successivo biennio avranno cura di far acquisire e di certificare.

Si tratta di una strada percorribile, che non stravolge nulla, ma che semplifica ed olia un sistema che non regge né ai tempi né a se stesso. In vista di un riordino complessivo che già ho illustrato nei miei interventi precedenti! Insomma, il sistema… Profumerebbe di qualcosa di nuovo!

Maurizio Tiriticco

Nota 28 febbraio 2012, Prot. n. MIURAOODGOS/1111

Ai Dirigenti Scolastici e ai Docenti degli Istituti di istr. sec. di sec. grado indirizzo Liceo delle Scienze Umane con Opzione Economico-sociale
p.c. Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Capo di Gabinetto
SEDE

Al Capo Dipartimento per l’Istruzione
SEDE

Al Capo Ufficio Stampa
SEDE

Oggetto: Progetto integrato di accompagnamento alla riforma rivolto ai dirigenti, ai docenti e agli studenti degli Istituti di istr. sec. di sec. grado indirizzo Liceo delle Scienze Umane con Opzione Economico-sociale

Nota 28 febbraio 2012, MIURAOODGSSSI prot. n. 924/RU/U

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi

 

Ai Dirigenti/Coordinatori delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie

e p.c.

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali

Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento

Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano

Loro Sedi

 

Oggetto: Anagrafe Nazionale degli Alunni – sincronizzazione delle basi dati locali con il SIDI.

 

A partire dal corrente anno scolastico si è dato avvio ad un importante processo di aggiornamento del sistema informativo per assicurare l’accuratezza e la completezza delle informazioni anagrafiche degli studenti, con l’obiettivo di costituire un archivio unico, certificato, denominato “Fascicolo dello Studente”; tale archivio, tra l’altro, deve essere il punto di riferimento per i gestori dei pacchetti applicativi locali per la realizzazione dei loro servizi.

Per tale ragione, il Ministero ha intrapreso una stretta collaborazione con i principali fornitori di software per le segreterie scolastiche, condividendo strategie e sperimentando metodi che consentono l’allineamento delle basi dati locali con l’anagrafica presente sul SIDI.

Tale fase di confronto tecnico è ora terminata e l’allineamento delle basi dati locali può essere eseguita. Pertanto, le segreterie scolastiche che utilizzano gli applicativi locali, dovendo apportare variazioni sugli alunni, dovranno prima utilizzare le funzioni del Sistema Informativo (SIDI) dell’Area Gestione Alunni – Anagrafe Nazionale, poi eseguire l’allineamento della base dati locale.

Tale allineamento si effettua attraverso la “sincronizzazione delle frequenze”, funzione che importa nei sistemi locali le informazioni anagrafiche presenti sul SIDI, già verificate dall’Agenzia delle Entrate, le configurazioni delle classi e le codifiche ministeriali del percorso scelto (tempo scuola e indirizzi di studio).

La sincronizzazione, effettuabile in qualunque momento, sarà svolta nel sistema locale attraverso il confronto dei dati presenti nei due sistemi (sistemi locali con il sistema SIDI di gestione dell’Anagrafe Nazionale Alunni), con azioni automatiche di aggiornamento oppure guidate dall’utente. L’effetto terminale sarà quello di sovrascrivere i dati che sono stati sincronizzati e impedirne definitivamente la gestione nel sistema locale.

Per gli aggiornamenti del software locale si deve fare riferimento ai consueti canali di supporto del proprio fornitore di software locale come pure per la guida all’intero processo. Per quanto riguarda il software SISSI la guida è invece già pubblicata al consueto percorso del portale SIDI (Alunni – Gestione Alunni – download – Sissi in rete).

 

Il Direttore Generale

Emanuele Fidora