Allarmismi… più che giustificati!!!

Allarmismi… più che giustificati!!!

Alcuni amici mi fanno osservare che nel mio ultimo “Ipotesi di riordino del sistema di istruzione”, quando ipotizzo dopo il conseguimento dell’obbligo di istruzione un percorso di “istruzione letteraria”, di fatto intenderei liquidare il liceo classico, proprio quel percorso di studi che, nel marasma degli impasticciati riordini degli ultimi decenni, bene o male sarebbe riuscito a conservare una sua identità e valenza culturale. E sostengono anche che non è proprio un caso che gli studenti migliori scelgono tale tipo di studi e che i migliori ingegneri hanno avuto una formazione classica. Constato che i luoghi comuni a proposito del liceo classico abbondano da anni e non voglio discuterli, anche se sono duri a morire e anche se si continua a pensare che solo il classico apra le menti, insegni a ragionare, offra una vera e solida cultura e via dicendo.

Io non sono affatto contro una cultura letteraria, classica, se si vuole, e ho sempre sostenuto che, se avessimo le risorse umane in tal senso, o meglio insegnanti convenientemente preparati, potremmo introdurre il latino e il greco fin dalla scuola primaria. Ma così non è perché non è sufficiente sapere di greco e di latino, ma è importante saperlo fare apprendere – non uso il verbo “insegnare”, che indica un’altra cosa! Al di là della battuta, c’è da fare invece una reale considerazione, che mi viene dalla ricerca più che decennale di Martha Nussbaum, la quale sostiene che la cultura umanistica è indispensabile per una formazione completa e critica di chiunque. Ma quale cultura umanistica? E, soprattutto, come renderla effettivamente una cultura di base per tutti?

Sostiene la Nussbaum che non è soltanto con la strumentazione logica o il sapere fattuale che si può accedere consapevolmente in un mondo complesso qual è quello contemporaneo. Vi è una terza competenza, “strettamente correlata alle prime due, ciò che chiamiamo immaginazione narrativa! Vale a dire la capacità di pensarsi nei panni di un’altra persona, di essere un lettore intelligente della sua storia, di comprenderne le emozioni, le aspettative e i desideri. La ricerca di tale empatia è parte essenziale delle migliori concezioni di educazione alla democrazia, sia nei paesi occidentali sia in quelli orientali. Buona parte di essa deve avvenire all’interno della famiglia, ma anche la scuola e addirittura il college e l’università svolgono una funzione importante. Per assolvere a questo compito, le scuole devono assegnare un posto di rilievo nel programma di studio alle materie umanistiche, letterarie e artistiche, coltivando una partecipazione di tipo partecipativo che attivi e perfezioni la capacità di vedere il mondo attraverso gli occhi di un’altra persona” (Martha Nussbaum, Non per profitto, perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Il Mulino, 2011, pag. 111). In effetti la Nussbaum accenna a un umanesimo trasversale, che poi sarebbe una concreta educazione alla cittadinanza, sulla quale tutti oggi convengono: e le Raccomandazioni del Parlamento europeo del 18 dicembre 2006 e del 23 aprile 2008 vanno in tale direzione.

E’ in tale scenario che non ho assolutamente nulla contro la cultura classica, umanistica e letteraria. Il problema è un altro. Da sempre nel nostro sistema di istruzione questo prezioso filone culturale soffre di un doppio strabismo, se mi è concessa questa espressione: da un lato un’enfasi esagerata e tutta autoreferenziale nel liceo classico; dall’altro una convinta ma non dichiarata sottovalutazione negli altri ordini di istruzione. Ed è uno strabismo soprattutto italico, che ci viene tramandato da un attualismo gentiliano da cui ancora non riusciamo a liberarci. Ma non diamo tutta la colpa a Gentile! Potremmo dire che anche le suggestioni crociane e lo stesso spiritualismo cattolico e certe indicazioni della lezione gramsciana – se non ricordo male, Gramsci era contro il verbalismo con cui veniva realizzata la riforma di Gentile più che contro i suoi programmi – hanno fatto la loro parte nell’enfasi che viene data alla cultura classica più che a un sua concreta lettura, severa, rigorosa, scientifica, se è possibile questo aggettivo.

Non solo! Si è anche imposto un mondo classico letto come il periodo di una nostra pretesa meravigliosa grandeur! Basti pensare all’Inno a Roma, musicato da Puccini: una Roma imperiale, entusiasta e festosa: “Madre di uomini e di lanosi armenti, d’opere schiette e di pensose scuole, tornano alle tue case i reggimenti e sorge il sole. Sole che sorgi libero e giocondo, sul colle nostro i tuoi cavalli doma; tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma!” Ritorna puntualmente tradotto il Carmen saeculare di Orazio: Alme sol possis nihil urbe Roma visere maius! E il Vittoriano è la copia architettonica di questa Roma immortale! E’ così che per decenni si è disteso quel gran tappeto di una malintesa classicità, sotto il quale si sono abilmente nascoste le realtà di una storia che, come sappiamo, è stata ben diversa da quella che certi autori amavano rappresentare! E il fascismo e i suoi cantori furono abilissimi registi in tal senso! Mi sembra che da questa visione di maniera della classicità non ci siamo ancora del tutto liberati.

Di conseguenza, a fronte di un mondo classico rappresentato e trasferito in certe scuole con tutte le enfasi a cui abbiamo accennato, non poteva non corrispondere in altri percorsi di istruzione una sua sottovalutazione: quando mai un meccanico o un operaio potranno accedere a tanto splendore? Già è molto per loro che sappiano leggere e scrivere e far di conto a fronte dei lavori a cui dovranno attendere. La cultura non è per tutti! E’ un réfrain che conosciamo bene. Del resto anche i Padri costituzionalisti hanno scritto che solo i capaci e i meritevoli hanno diritto ad accedere agli studi superiori! Il che significa che anche i nostri Padri ritenevano – e siamo negli anni quaranta del secolo scorso – che non tutti siano capaci e meritevoli! Ma che cos’è che produce incapacità e demerito se non l’insieme dei condizionamenti socioeconomici e culturali? Va comunque dato atto ai nostri Padri di avere anche scritto che la Repubblica è tenuta a rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Ed è proprio in virtù di questo principio che dobbiamo adoperarci perché sia proprio l’istruzione a fare in modo che tutti i cittadini divengano capaci e meritevoli. Del resto non abbiamo affermato con l’avvio dell’autonomia che a tutti dobbiamo garantire il “successo formativo”? In forza, appunto, di un altro modello di scuola.

E il modello su cui discutere potrebbe essere proprio questo: a) una istruzione umanistica erogata a tutti, però senza alcun cipiglio retorico, qualunque sia il percorso secondario scelto; b) una istruzione letteraria, depurata anche questa di ogni cipiglio retorico, ma scientificamente fondata, a coloro che scelgono scientemente un percorso di studi mirato. Mi spiego meglio: a) tutti devono essere in grado di leggere e gustare una poesia o un romanzo o una qualsiasi opera d’arte – e a ciò occorre essere ovviamente avviati e istruiti; cosa che attualmente non avviene in certi nostri percorsi perché deliberatamente si è ipotizzato che gustare un racconto o un brano di musica classica è solo per “capaci” e “meritevoli” e non per tutti; b) pochi, o meglio chi sceglie l’istruzione letteraria, affronteranno la stessa poesia o lo stesso romanzo con un approccio diverso, più mirato: quindi con l’enfasi che deve essere data all’analisi del testo, alla ricerca linguistica e a tutte quelle diavolerie che riguardano un approccio scientifico – dico scientifico – alla ricerca letteraria, musicale, artistica in genere.

Ne consegue che tale proposta non è affatto contro gli studi classici: è contraria agli studi classici intesi e affrontati con l’enfasi e quegli accenti di saccenza, sufficienza, pretesa superiorità che una certa cattiva tradizione ha costruito nel tempo. Vuole restituire a tali studi la dignità che meritano, in quanto debbono essere affrontati e condotti con quello spirito di ricerca e con quell’atteggiamento di curiosità scientifica (sic!) che ogni studio rigoroso e severo deve avere. La scienza non riguarda solo la matematica, la fisica la chimica: scienza viene dal latino scio, che significa “so”, “acquisisco”, e con cognizione di causa. Ovviamente, il rigore scientifico dovrà caratterizzare anche gli altri percorsi, quello tecnico e quello professionale. La differenza tra l’hig tech e l’hig touch riguarda le diverse finalità preprofessionalizzanti a cui tendono l’istruzione tecnica e quella professionale, non davvero il rigore dell’approccio che deve essere assolutamente comune.

Insomma, quand’è che avremo un idraulico capace di leggere Dante e un dantista capace di riparare il rubinetto che perde? Io leggo Dante e provvedo sempre ai miei rubinetti! Una società giusta dovrebbe produrre uomini, e donne, “completi” e culturalmente autosufficienti… ma… ci vorranno ancora mille anni, con i tempi che corrono! Per concludere, occorre veramente allarmarsi, perché le cose vanno veramente cambiate! Ma quando?

Maurizio Tiriticco

22 marzo DL Liberalizzazioni alla Camera

Il 22 marzo la Camera approva in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.

Il 21 marzo la Camera, con 449 voti a favore e 79 contrari, vota la fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico, nel testo delle Commissioni, del disegno di legge di conversione del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1.

L’Aula del Senato il 1° marzo esprime la fiducia, con 237 voti favorevoli, 33 contrari e 2 astenuti, sul disegno di legge di conversione del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Il Governo aveva posto la questione di fiducia su un emendamento interamente sostitutivo del testo.

Nota MAE 22 marzo 2012, Prot.n. 3515

Ministero degli Affari Esteri

DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE

Ufficio V

 

Nota MAE 22 marzo 2012, Prot.n. 3515/0075675

Oggetto: ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO NELLE SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO – NOMINE PER FUNZIONI DI COMMISSARIO D’ESAME CONFERIBILI A PERSONALE DOCENTE IN SERVIZIO IN ITALIA – ANNO SCOLASTICO 2011/2012

 

PREMESSA

 

Il Ministero degli Affari Esteri – tenuto ad assicurare lo svolgimento degli esami presso le scuole italiane secondarie all’estero, statali e paritarie, ai sensi dell’art. 625 e successivi del D. L.vo 16 aprile 1994, n. 297 – rende disponibile il conferimento di incarichi anche a personale docente a tempo indeterminato in servizio nelle scuole in Italia, compreso il personale collocato fuori ruolo presso questo Ministero ai sensi dell’art 626 del D.Lvo 297/94 a condizione che abbia svolto almeno una volta le funzioni di commissario negli esami finali di Stato del nuovo corso, ovvero a partire dall’anno scolastico 1998/1999.

Considerato tuttavia l’esiguo numero delle sedi di esame, nonché il fatto che all’estero già presta servizio un contingente di personale scolastico, dirigente e docente, da impiegare con priorità nelle commissioni di esame, sono ammessi a presentare domanda i soli docenti in possesso dei requisiti indicati al successivo punto 1.2.

Si precisa, per completezza d’informazione, che per gli esami conclusivi del I ciclo d’istruzione, il contingente di personale dirigente scolastico in servizio all’estero è in numero sufficiente a ricoprire gli incarichi di presidenza e che le istruzioni per la nomina del personale in servizio all’estero sono state comunicate alle Rappresentanze diplomatiche e agli Uffici consolari con messaggio a parte.

 

1. ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO, SCUOLE ITALIANE STATALI E PARITARIE ALL’ESTERO

 

1.1. SEDI DI ESAME E MATERIE

L’elenco delle scuole sedi degli esami e delle materie per le quali è ammessa la presentazione della domanda da parte degli aspiranti a commissario di esame è contenuto nell’Allegato A. L’elenco è suscettibile di lievi modifiche, in rapporto al numero dei candidati o a situazioni particolari che potrebbero verificarsi in alcuni Paesi.

Le sedi di Buenos Aires, Concepcion, La Plata, Lima, Montevideo, Olivos, Santiago del Cile, San Paolo osservano il calendario australe (esami a novembre – dicembre).

L’individuazione dei docenti da nominare è disposta attraverso la medesima procedura amministrativa sia per il calendario boreale sia per il calendario australe, rimanendo fissato in date diverse l’espletamento dell’incarico. Si precisa che le nomine per gli esami della sessione australe saranno conferite dopo aver verificato che la situazione attuale sia invariata, per quanto attiene sia al possesso dei requisiti dichiarati dal personale individuato, incluso il nulla osta della competente autorità scolastica, sia alle sedi di esame.

 

1.2. PERSONALE DOCENTE AVENTE TITOLO A PRESENTARE LA DOMANDA IN QUALITÀ DI COMMISSARIO ESTERNO

(Art. 4, comma 2, legge 10 dicembre 1997, n. 425 come modificato dall’Art. 1, comma 1, legge 11 gennaio 2007, n. 1)

a) Docenti a tempo indeterminato della scuola secondaria di secondo grado, in servizio nelle scuole metropolitane, con almeno cinque anni di servizio di ruolo nella classe di concorso di attuale titolarità, e a condizione che abbiano svolto per almeno una volta le funzioni di commissario negli esami finali di Stato in oggetto.

b) Docenti a tempo indeterminato della scuola secondaria di secondo grado, collocati fuori ruolo in servizio presso il MAE ai sensi dell’ art. 626 del D. L.vo n. 297/94, con almeno cinque anni di servizio di ruolo nella classe di concorso di attuale titolarità, e a condizione che abbiano svolto almeno una volta le funzioni di commissario negli esami finali di Stato in oggetto.

c) Nel caso eccezionale in cui non fosse possibile coprire i posti disponibili con il personale in servizio – di cui alle precedenti lettere a) e b) – potranno essere prese in considerazione dichiarazioni di disponibilità presentate da docenti di istituzioni scolastiche secondarie superiore statali, collocati a riposo da non più di 3 anni.

N.B. – Viste le materie affidate ai membri esterni per l’anno scolastico 2011/2012 con decreto del Ministro dell’istruzione n. 12 del 2012, e visti i curricula adottati dalle scuole italiane all’estero è ammessa la presentazione delle domande esclusivamente da parte dei docenti titolari delle classi di concorso indicate nell’allegato A.

Si richiama l’attenzione su quanto già espresso nella premessa, ovvero sul fatto che le nomine a commissario di esame sono conferite con priorità ai docenti già in servizio all’estero. Pertanto, le sedi indicate nell’allegato A non sono da intendersi come posti necessariamente disponibili per le nomine di personale in servizio in Italia.

Non possono produrre domanda i docenti che abbiano svolto l’incarico di commissario di esame presso una scuola italiana all’estero nell’anno scolastico 2010/2011.

 

2. ULTERIORI REQUISITI RICHIESTI PER CHI ASPIRI A FAR PARTE DI COMMISSIONI DI ESAME ALL’ESTERO

 

Non aver subito condanne penali né aver procedimenti penali in corso.

Non aver subito provvedimenti disciplinari né averne in corso.

Essere muniti, all’atto della nomina, di documento valido per l’espatrio, con eventuale Visto per il Paese di destinazione.

Non trovarsi, all’atto della nomina, in posizione di qualsiasi tipo di congedo o assenza.

Non aver modificato, all’atto della nomina, la propria posizione giuridica rispetto al momento della presentazione della domanda (es.: sopraggiunta nomina all’estero, collocamento a riposo, etc.).

 

3. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

 

Gli aspiranti appartenenti alle categorie aventi titolo alla nomina ai sensi del presente avviso, e che siano in possesso dei requisiti prescritti, debbono inoltrare domanda entro e non oltre il 13 aprile 2012 esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: dgsp.05@cert.esteri.it

La domanda va presentata utilizzando esclusivamente gli appositi modelli B (Domanda) e D (Curriculum) in allegato e deve essere accompagnata da attestazione e Nulla Osta del competente Dirigente scolastico, espresso su carta intesta della scuola, come da fac-simile allegato C (Attestazione) e da copia del documento di identità.

Tutte le dichiarazioni contenute nella domanda e nel curriculum sono rese ai sensi del DPR 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche ed integrazioni, sotto la personale responsabilità del dichiarante. Il Ministero degli Affari Esteri si riserva in ogni momento la facoltà di controllarne la veridicità.

Il predetto termine del 13 aprile 2012 è perentorio anche per gli aspiranti che intendano esprimere preferenze per sedi con esami in calendario australe.

 

4. ESCLUSIONI

 

a) Non sono valutate domande di personale appartenente a categorie diverse da quelle su elencate.

b) Non sono prese in considerazione le domande:

– non corredate dal prescritto Nulla osta;

– inviate oltre la data su indicata;

– contenenti dati personali incompleti o illeggibili;

– prive di firma su entrambi gli allegati B e D e di copia del documento di identità

– trasmesse da indirizzo non PEC

c) Non sono nominati coloro che, in caso di indisponibilità delle sedi richieste, non abbiano esplicitamente dichiarato nella domanda la disponibilità per qualsiasi sede.

d) Non sono valutate domande di docenti che abbiano svolto l’incarico di commissario di esame presso una scuola italiana all’estero nell’anno scolastico 2010/2011.

 

5. CURRICULUM – ALLEGATO D

 

Il curriculum contenente le dichiarazioni relative al possesso dei titoli di servizio, culturali e professionali deve essere redatto utilizzando esclusivamente l’allegato modello D. I titoli dichiarati dovranno essere completi di tutti i dati richiesti nel modello per consentire gli opportuni riscontri.

I titoli indicati in modo incompleto non possono in nessun caso essere oggetto di valutazione, così come non possono essere oggetto di valutazione titoli diversi da quelli espressamente previsti nell’allegato E.

Non sono ammesse integrazioni di titoli successivamente all’avvenuta presentazione della domanda.

I titoli indicati nell’allegato D sono valutati secondo quanto indicato nella tabella di cui all’allegato E.

 

6. ACCETTAZIONE E NOMINA

 

La nomina è conferita dal Ministero degli Affari Esteri – DGSP Ufficio V con Fax inviato alla sede di servizio . L’accettazione, incondizionata, deve essere comunicata via fax (06-36912799) entro e non oltre due giorni lavorativi (sabato incluso) dal ricevimento della nomina.

Le ulteriori formalità connesse all’eventuale incarico, quali ad esempio la richiesta e l’ottenimento del Visto, sono a carico degli aspiranti.

La mancata accettazione, motivata e opportunamente documentata, deve essere tempestivamente comunicata, entro e non oltre due giorni lavorativi ( incluso il sabato) al Ministero degli Affari Esteri DGSP Uff. V via fax al n. 06 36912799 che provvederà alla sostituzione. nei modi sopra indicati.

La mancata accettazione dell’incarico su sedi in calendario boreale, ancorché giustificata, non comporta il diritto alla nomina su sedi con calendario australe.

Rinunce non comunicate o non motivate comporteranno l’inammissibilità della stessa domanda per i successivi tre anni.

L’accettazione o la rinuncia, con la relativa motivazione, deve essere comunicata anche all’Autorità che ha concesso il Nulla osta.

Successivamente all’accettazione dell’incarico, il personale nominato riceverà da questo Ministero le istruzioni relative alla modalità della missione.

Il personale che, contrariamente a quanto abbia indicato nella domanda, al momento della nomina si trovi sprovvisto di documento valido per l’espatrio verso il Paese di destinazione decade dal diritto ad essere nominato ed è sostituito con altro aspirante.

 

7. COMUNICAZIONE

 

L’elenco dei componenti delle commissioni d’esame relative a ciascuna Sede verrà pubblicato all’Albo dell’Ufficio V DGSP del MAE e sul sito del MAE al seguente indirizzo:

http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/cultura/IstituzioniScolasticheltaest/EsamiConclusivi.htm

 

Il Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana

Min. Plen. Vincenza Lomonaco

Avviso 22 marzo 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Uff. II

Nell’ambito delle iniziative realizzate dalla DG affari internazionali a sostegno della promozione della dimensione europea dell’educazione, il concorso “L’Europa cambia la scuola” promuove fra le scuole coinvolte nella cooperazione europea un percorso di riflessione e consapevolezza che aiuti gli istituti a sostenere i processi di miglioramento attivati.
Questo riconoscimento si propone di dare la giusta evidenza all’impatto che le attività in dimensione europea hanno avuto sugli istituti scolastici nelle loro diverse componenti e di contribuire all’efficacia della cooperazione europea, nella sua capacità generativa di miglioramento della scuola e della coesione sociale del territorio.
Il bando è rivolto alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che abbiano realizzato iniziative di cooperazione in collaborazione attiva con realtà scolastiche di altri paesi europei. Agli istituti scolastici si chiede di “raccontare” il percorso realizzato, facendo emergere il valore aggiunto che l’esperienza di cooperazione ha apportato alle finalità della scuola, alla sua organizzazione didattica e gestionale, ai processi di apprendimento-insegnamento contenuti nel proprio Piano di offerta formativa. Annualmente, ai dieci istituti che, al termine delle valutazioni, risultano meritevoli del riconoscimento, viene assegnato un LABEL di qualità accompagnato da una piccola somma in denaro, aiuto concreto alla sostenibilità del percorso intrapreso.

———————–

Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Uff.II

BANDO DI CONCORSO 2012

Presentazione

L’iniziativa del LABEL parte dal presupposto che le  attività di cooperazione europea, rafforzano i processi di autonomia e costituiscono importanti opportunità di miglioramento per la qualità dell’offerta formativa della  scuola attraverso la loro capacità di innescare “cambiamenti”
Il LABEL ha come riferimento il Programma “Istruzione e Formazione 2020”, la strategia europea per apprendimento permanente (Lifelong Learning) e la cooperazione europea in senso lato. Attraverso il concorso che qui si propone, si intende promuovere in seno alle scuole coinvolte nella cooperazione europea un percorso di  riflessione e consapevolezza che aiuti gli istituti a sostenere i processi  attivati.
Il  Label per il riconoscimento della qualità della progettualità europea nella scuola italiana, si propone di dare la giusta evidenza all’impatto che le attività in dimensione europea  hanno avuto sugli  istituti scolastici nelle loro diverse componenti: alunni, personale della scuola, famiglie, comunità locale, partenariato europeo.

Obiettivi

  • Evidenziare la presa di coscienza dei cambiamenti avvenuti nelle dinamiche organizzative, relazionali, gestionali, della scuola e dei processi di apprendimento al suo interno, attraverso le attività in dimensione europea che sono state realizzate.
  • Identificare quali pratiche legate alla cooperazione europea  hanno portato a miglioramenti qualitativi con riferimento:
    • al POF
    • alle competenze degli alunni
    • alle competenze del personale scolastico ed alle relazioni con i genitori
    • alla scuola come organizzazione
    • ai rapporti con il territorio di riferimento dell’istituto
  • favorire lo scambio, la valorizzazione e lo sviluppo negli Istituti di tali pratiche, dando impulso al loro radicamento.

Il Bando

Il bando è rivolto alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che abbiano realizzato iniziative di cooperazione europea in collaborazione attiva con realtà scolastiche di altri paesi europei e che non abbiano già ricevuto il “Label” nei precedenti tre anni scolastici.

Un attestato Nazionale di qualità LABEL valido per un anno verrà  attribuito ad un massimo di 10 istituti, i quali riceveranno inoltre i premi, indicati nella apposita sezione “Premi”.

Si chiede agli Istituti scolastici impegnati in attività in dimensione europea di “raccontare” con un testo di  un minimo 300 e un massimo di 1000 parole  il percorso realizzato, facendo emergere il valore aggiunto che l’esperienza di cooperazione ha apportato alle finalità della scuola espresse dal Piano dell’offerta formativa, alla sua organizzazione didattica e gestionale, ai suoi processi di apprendimento-insegnamento e al clima stesso dell’Istituto.

Il “racconto” dovrebbe rispondere alla seguente domanda generale:
Cosa abbiamo appreso, come siamo cambiati e come possiamo consolidare il cambiamento?

Alla domanda di partecipazione si chiede di allegare alcuni dei materiali prodotti (caricati su supporto elettronico: CD/DVD) che documentino o rappresentino le parti salienti del percorso educativo raccontato e il processo di cambiamento realizzato o in corso. Si chiede di inviare in particolare: alcune immagini, non più di 3 per ogni scuola (possibilmente in alta risoluzione), che aiutino ad illustrare i contenuti del racconto, e diari di bordo/portfolio).

 Modalità di partecipazione:

Per partecipare sarà necessario compilare il modulo di candidatura disponibile e scaricabile sul sito MIUR-Direzione Generale Affari Internazionali:
http://www.istruzione.it/web/istruzione/dg-affari-internazionali
Il modulo compilato in ogni sua parte, firmato dal Dirigente Scolastico dell’Istituto partecipante, insieme ad eventuale altra documentazione, dovrà essere inoltrato entro e non oltre il  18 maggio 2012 (farà fede il timbro postale o della consegna a mano all’USR) agli Uffici Scolastici Regionali di appartenenza Non è ammessa la firma di altri componenti l’Amministrazione della scuola.

Gli USR provvederanno a nominare una Commissione di valutazione che, nel rispetto dei criteri definiti a livello nazionale, avrà il compito di selezionare le esperienze maggiormente significative del loro territorio e di trasmettere le stesse, accompagnate dalle relative schede di valutazione, entro il  15 giugno 2012 (farà fede il timbro postale) alla Dir. Gen. per gli Affari Internazionali del  MIUR – Uff II che provvederà, poi,  ad individuare le 10 Scuole alle quali assegnare i Label di “Europa cambia la scuola”.
Per la selezione finale il MIUR – D.G. Affari Internazionali si avvarrà di una Commissione di valutazione centrale composta da: esperti, insegnanti, dirigenti scolastici  e tecnici.

I 10 istituti che, al termine della selezione verranno ritenuti meritevoli dei  Label nazionali riceveranno anche un premio, di 4.000,00 euro ciascuno, da destinare al sostegno dei processi di internazionalizzazione avviati, non escludendo il supporto ad esperienze di mobilità in altri Paesi europei del personale docente.

Tutti i Racconti e altro materiale inviato per il Label “L’Europa cambia la scuola” potranno essere diffusi attraverso stampa, radio e televisione o pubblicati e distribuiti in formato cartaceo o digitale.

L’istituto, con l’invio del racconto e di altro materiale di documentazione, garantisce che lo stesso è materiale originale e libera gli USR e il MIUR da ogni responsabilità nei confronti di eventuali terzi che a qualsiasi titolo avessero da eccepire in ordine alle utilizzazioni previste dal presente Bando.

Cause di esclusione:

Non saranno prese in considerazione dagli USR  quelle candidature che:
– siano prive di firma in originale del Dirigente Scolastico sul modulo di candidatura;
– siano predisposte su un modulo diverso rispetto a quello messo a disposizione sul sito del MIUR;
– siano pervenute agli USR di appartenenza oltre il termine stabilito;
– contengano un racconto di meno di 300 parole o più di 1000.

La Direzione Generale per gli Affari Internazionali avrà cura di fornire agli istituti tempestiva comunicazione in merito agli esiti della selezione finale.

Per informazioni potranno essere contattati  i Referenti regionali di “Europa dell’Istruzione”.

Roma, 21.03.2012

Il Direttore Generale
F.to Marcello Limina

Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Uff.II

BANDO DI CONCORSO 2012

Criteri di valutazione

Per la valutazione verranno presi in considerazione i seguenti elementi:

  • Il RACCONTO: questo deve essere completo, articolato e ben strutturato nel percorso con chiara  evidenziazione delle attività in dimensione europea avviate nella scuola e che hanno prodotto cambiamenti.

Il racconto dovrà far emergere alcuni elementi del processo di cambiamento:

–       cosa ha spinto al cambiamento, cosa è stato appreso e in che modo si è cambiati

–       quali soggetti nella scuola e nel territorio sono stati coinvolti nei processi d’innovazione e miglioramento realizzati

–       quale crescita personale e professionale dei soggetti implicati è stata rilevata.

–       quali difficoltà  incontrate nel cambiamento e come sono state affrontate

–       come si pensa di poter sostenere il cambiamento nel tempo

  • L’individuazione chiara del o dei settori realmente investiti dal processo di cambiamento/miglioramento (POF, Alunni, personale della scuola,  organizzazione della scuola, rapporti con i genitori e il territorio), con indicazione delle eventuali attività di monitoraggio e/o valutazione messe in campo dalla scuola
  • Il processo di cambiamento/miglioramento avviato, descritto possibilmente attraverso esempi concreti e/o adeguatamente documentati, con  individuazione delle diverse fasi, dei risultati e benefici rilevati e delle innovazioni introdotte.
  • La qualità dei processi di miglioramento/innovazione attivati e la crescita personale e professionale dei soggetti implicati e della scuola nel suo complesso.
  • La rilevanza del processo di riflessione attuato nella scuola per la redazione del racconto, incluse  modalità e strumenti  adottati per favorire la condivisione e la  partecipazione attiva di tutte le componenti della scuola ed eventualmente del territorio.
  • Le misure e strategie adottate per garantire la sostenibilità e l’ulteriore sviluppo del processo avviato.

Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Uff.II

BANDO DI CONCORSO 2012

MODULO DOMANDA

Compilare da parte dell’Istituto partecipante

  • Denominazione dell’istituto……………………………………………………………………..
  • indirizzo completo,………………………………………………………………………………
  • telefono, ………………………..fax,……………………………
  • e-mail ……………………………..
  • eventuale sito web………………………………………….
  • nome e cognome del Dirigente scolastico ……………………………………………………….
  • elenco soggetti che hanno PARTECIPATO ALLA RIFLESSIONE per la stesura del racconto e loro ruolo nell’Istituto (studenti, insegnanti, dirigenti, altro personale, genitori…)

Indicare i nominativi dei singoli soggetti e/o le classi per i gruppi-classe.

  • nome e cognome dei docenti coordinatori del PROGETTO O DEI PROGETTI

IL RACCONTO (min. 300 – max. 1000 parole)

 

Si dichiara che  questo Istituto

  • non ha partecipato alle precedenti edizioni del Concorso – 2009, 2010 e 2011.
  • ha partecipato ad una delle precedenti edizioni senza essere stata prescelta quale scuola Label

Con la presente si autorizza l’uso divulgativo, del “racconto” presentato sopra, delle immagini e di eventuale altra documentazione allegata tramite tv, radio – internet – stampa – eventi

Si dichiara altresì di aver ottenuto, laddove previsto dalla normativa vigente, il consenso alla divulgazione dei testi e immagini, in particolare nel caso di alunni minori dagli esercenti la patria potestà.

Data _________

Il Dirigente Scolastico

Firma e Timbro

———————————-

Per informazioni rivolgersi a:

Regione

Referente

mail

telefono

Abruzzo Annarita Bini annarita.bini.pe@istruzione.it;

 

0854 246239
Basilicata Angela Granata angelaanna.granata@istruzione.it

 

0971 449923
Bolzano It.

 

Carmen Siviero carmen.siviero@provincia.bz.it 0471 – 411310
Bolzano Lad. Olimpia Rasom olimpia.rasom@provinz.bz.it;

 

0471417016
Bolzano ted. La Rosa Oscar.La-Rosa@schule.suedtirol.it

 

0471417639

0471417621

Calabria Mirella Pacifico

Giuseppe Bonadio

mirellapacifico@inwind.it

giuseppe.bonadio@istruzione.it

0961 734400

0961 734548

Campania

 

Lucia Veneruso lucia.veneruso@istruzione.it 081 2449533
Emilia Romagna Monica Galletti monica.galletti.488@istruzione.it

 

 051 3785250

 

Friuli Venezia Giulia Valentina Feletti valentina.feletti@istruzione.it 040 4194127
Lazio Carlo Cipollone

 

Patrizia Corasaniti

carlo.cipollone@istruzione.it

 

patriziagisella.corasaniti@istruzione.it

0677392510

 

0677392295

Liguria Maria Anna  Burgnich miabur@tiscali.it 010 8331286
Lombardia Giorgio Galanti giorgio.galanti.usr@gmail.com  02574627292

 

Marche Gianna Prapotnich gianna.prapotnich@alice.it

gianna.prapotnich@gmail.com

gianna.prapotnich@istruzione.it;

 

071 2295511
Molise Oronza Perniola perniola@usrmolise.org;

 

0874 497573
Piemonte Maria Teresa Ingicco mariateresa.ingicco@istruzione.it

ingiccomt@libero.it

011 5163694
Puglia Rossella  Diana rosa.diana@istruzione.it;

 

080 5506315
Sardegna Antonio Loddo antonio.loddo@gmail.com

 

070 275315
Sicilia Maria Pia Magliokeen

 

magliokeen@alice.it;

innovascuolasicilia@istruzione.it

 

091 6909258 – 263
Toscana Eleonora Marchionni

 

eleonora.marchionni@istruzione.it

 

 0552725205
Trento

 

Sara Girardelli sara.girardelli@provincia.tn.it 0461 491425
Umbria  Antonella Bovini            antonella.bovini@istruzione.it

 

075 – 58.28.236

 

 

Val d’Aosta

 

Gabriella Vernetto g.vernetto@regione.vda.it 0165- 275872
Veneto

 

Simonetta Bettiol

 

simonetta.bettiol@istruzione.it 041 2723165

 

Nota 22 marzo 2012, Prot.n. 2100

Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico – Uff. V –

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali
Loro Sedi

OGGETTO: mobilità professionale personale ATA – contratti a tempo indeterminato a.s. 2011/2012 – indicazioni operative profilo d.s.g.a. –

Ad integrazione della nota 1985 del 16 u.s., si precisa che, limitatamente al profilo di dsga e fermi restando gli adempimenti amministrativi e procedurali per la partecipazione alle operazioni di mobilità per l’attribuzione della sede definitiva di titolarità a decorrere dal 1° settembre 2012, l’assistente amministrativo che abbia chiesto l’inclusione nella graduatoria di altra provincia per la mobilità professionale e che sia stato già incaricato di espletare la funzione di dsga per tutto il 2011/2012, può permanere nella attuale sede sino alla conclusione del corrente anno scolastico.

Nell’ambito del servizio prestato a decorrere dalla data della presente nota, può essere assolto il periodo di prova di cui all’articolo 3.1. del decreto ministeriale 9 febbraio 2012, n. 17.

IL DIRETTORE GENERALE
f.to Luciano Chiappetta