L’abbecedario dell’autonomia e dell’autogoverno

L’abbecedario dell’autonomia e dell’autogoverno

di Enrico Maranzana

La VII° commissione cultura della Camera dei Deputati ha dato il via libera alle “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali”, incipit del dibattito parlamentare. La disposizione vorrebbe realizzare una scuola autonoma, dotata di dispositivi che facilitano il conseguimento delle finalità istituzionali.

Qualità della scuola e problema occupazionale

Qualità della scuola e problema occupazionale

di Stefano Stefanel

Il dibattito attuale attorno alla scuola si frange contro una dicotomia mai risolta e cioè il rapporto tra aumento delle risorse per la scuola e risultati ottenuti dagli studenti. Ci sono in giro sempre più “negazionisti” che contestano tutti gli impianti valutativi, individuando alcuni oggettivi problemi che, invece di essere collocati dentro la giusta critica al fine della loro risoluzione, vengono usati per dimostrare che il sistema valutativo è da buttare in toto. L’Invalsi fa alcuni errori o presunti tali e dunque non vanno fatte le rilevazioni (e in questa direzione si è mosso anche Tiriticco); l’Ocse parte da principi economici e non tiene conto della specificità italiana e dunque serve solo ai tecnocrati dediti alle statistiche; il mondo del lavoro non assorbe più laureati o diplomati e allora è necessario un massiccio intervento statale sull’occupazione, ma non modificare ordinamenti e apprendimenti; le statistiche mettono in luce un rapporto troppo basso di alunni per docente allora sostiene che questa statistica non vale niente perché non tiene conto degli insegnanti di sostegno (quando poi si chiarisce che ne tiene conto si obietta che comunque i sistemi non si possono comparare);  il tempo scuola italiano è il più alto del mondo, ma il dato non interessa perché stare più a scuola significa avere risultati migliori anche se nessuno certifica questo. E via di seguito.

Poiché mi è chiaro il problema occupazionale, ma mi è anche chiaro il problema della qualità della scuola italiana presa nel suo complesso (con ampie sacche di eccellenza unite a spaventosi vuoti dispersivi) ho difficoltà ad orientarmi in un dibattito che collega direttamente il numero degli occupati a scuola con i risultati della stessa. Sembra quasi che la scuola prima dei tagli della Gelmini fosse un sistema efficiente ed efficace. La scuola era in crisi prima e i tagli sono stati applicati alla crisi. E’ possibile tagliare le risorse ad un soggetto in crisi ed avere un miglioramento della situazione? A questa domanda risponderanno le rilevazioni Ocse Pisa di quest’anno, ma io prevedo che saranno migliori di quelle precedenti, anche perché credo che nelle rilevazioni del 2009 (precedenti dunque ai tagli) il sistema scolastico italiano abbia toccato il suo fondo. Temo però anche che se i risultati saranno migliori non si aprirà un dibattito per verificarne il reale motivo, ma il centrodestra dirà che la Gelmini ha salvato la scuola italiana e il centrosinistra e i sindacati che la scuola si è dimostrata più forte anche dei tagli della Gelmini. E quindi si tornerà punto daccapo.

Ho fatto questa premessa per dare qualche risposta alle giuste domande di Cinzia Mion nell’ambito di un ragionamento che mi trova concorde (Giù le mani dal gioiello di famiglia, su scuoaoggi.org del 23 marzo 2012). Lo faccio in modo sintetico, anche perché la proposta di Tiriticco (Ipotesi di riordino del sistema dell’istruzione, su edscuola.it  del 19 marzo 2012) nel complesso mi pare molto interessante e anche perché credo che comunque la mia opinione non sposterà nulla e nessuno (e dunque meglio farla breve).

La Scuola dell’Infanzia deve rimanere triennale ed è un’assurdità andare a toccarne l’organizzazione visto che è effettivamente il “gioiello di famiglia”. Però non va lasciata nell’immobilismo, pena una perdita di qualità. Ci sono dei segnali di piccolo allarme, dovuti all’aumento dei figli unici, ad una sorta di tradizionalità degli sfondi integratori, ad una difficoltà delle docenti di scuola dell’infanzia ad incidere nella curricolarità degli istituti comprensivi. Inoltre va detto che né le sezioni primavera, né gli anticipi hanno prodotto i problemi che venivano ventilati. Entrambe le novità sono figlie del tempo e come tali dovrebbero diventare un elemento caratterizzante la didattica della scuola dell’infanzia.

Questo però deve far riflettere sulla scuola primaria: anche le organizzazioni di eccellenza devono cambiare per rimanere tali. Invece nel caso della scuola primaria si invocano i buoni risultati per cercare di rimanere immobili. Stanno affiorando difficoltà reali in quel segmento di scuola e l’organico funzionale non viene quasi mai usato come tale, ma spesso per irrigidire le compresenze (“secondarizzare le compresenze”). E’ vero che l’organico è stato diminuito, ma rimane funzionale, anche se tende a produrre sovrapposizioni rigide e non flessibilità didattica.

Il secondo ciclo dell’istruzione deve invece diventare quadriennale e licenziare gli alunni a 18 anni, come avviene in tutto il mondo. Questo crea un problema occupazionale e ulteriori tagli. Sembra però paradossale tenere in vita un anno di scuola che rende meno competitivi i nostri ragazzi perché sennò diminuisce l’occupazione. Credo si possa anche diminuire di un anno il ciclo, mantenere inalterato l’organico e attivare un vero organico funzionale. Soprattutto credo sia necessario abolire il valore legale del diploma e quindi trasformate l’ultimo anno del secondo ciclo da anno condizionato dall’esame di stato e dalle sue modalità ad anno conclusivo di un ciclo di studi in cui l’esame di fine ciclo sia un completamento valutativo del percorso e non una sorta di mega-quiz che annulla ricerca, innovazione e approfondimento culturale perché finalizzato al prodotto finale.

Avviso 29 marzo 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Ufficio Sesto

Dalla prossima sessione degli esami di Stato sarà disponibile il software “Commissione web”, che va a sostituire il precedente pacchetto Conchiglia. Il nuovo software, utilizzabile via internet ed integrato nel Sistema Informativo dell’Istruzione, presenta una serie di utili funzioni a supporto di tutte le attività delle commissioni.

Entro aprile saranno consultabili, nell’area tematica esami di Stato, le informazioni dettagliate sulle modalità di utilizzo e sui requisiti di accesso all’applicazione.

Nota 29 marzo 2012, Prot. A00DPER n. 2320

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’istruzione

Direzione Generale per il  personale scolastico

 

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici Regionali
LORO SEDI

 

Oggetto:  Attuali classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni di corso degli istituti di II grado interessati al riordino.

Anche per l’a.s. 2012/13 in assenza del regolamento relativo alla revisione delle classi di concorso, previsto dall’art. 64 della legge n. 133 del 2008 si rende necessario in sede di costituzione degli organici e per le conseguenti operazioni di mobilità, far riferimento alle attuali classi di concorso, opportunamente integrate e modificate con le discipline e gli ambiti disciplinari relativi agli ordinamenti del primo, secondo e terzo anno di corso degli istituti di secondo grado.

Al fine di consentire, nell’attuale fase transitoria, ai dirigenti scolastici e al personale interessato di avere contezza delle modalità di confluenza, si allegano le relative tabelle, modificate e integrate come sopra indicato, relative alle classi prime, seconde e terze degli istituti di secondo grado, alle quali si applicherà la riforma. Si allegano altresì le tabelle, con indicate le classi di concorso da utilizzare, relative alle Opzioni dei percorsi degli istituti Tecnici e Professionali di cui  alla nota n. 233 del 26 gennaio 2012.

Come già fatto presente nel decorso anno, le tabelle di confluenza hanno natura solo dichiarativa dell’esistente. Gli insegnamenti che trovano confluenza in più classi di concorso del pregresso ordinamento devono essere trattati come insegnamenti “atipici” la cui assegnazione alle classi di concorso deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica.  Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo presente nella scuola.

In presenza, nella scuola, di più di un titolare di insegnamenti “atipici”, si darà la precedenza a coloro che, in relazione al  numero dei posti, risulteranno collocati con il maggior punteggio nella graduatoria di istituto unificata incrociando la varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze di cui all’art. 7 del CCNI sulla mobilità. In assenza di titolari da “salvaguardare” l’attribuzione dovrà avvenire prioritariamente, previa intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, scegliendo le classi di concorso in esubero a livello provinciale.

In mancanza delle citate situazioni, il dirigente scolastico, d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, e sulla base del parere del collegio dei docenti, provvederà ad attribuire la classe di concorso in coerenza con il POF, assicurando una equilibrata distribuzione dei posti alla classi di concorso al fine di venire incontro alle aspettative dei docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, evitando di assegnare tutte le ore ad una classe di concorso a discapito di altre (a mero titolo di esempio, si segnala quanto verificatosi nel decorso anno per le ore di lingua e letterature italiana, lingua e cultura latina, storia e geografia del primo Biennio del liceo classico sono state assegnate generalmente alla 51/A a discapito della 52/A, con la conseguenza che solo in limitati gli abilitati della 52/A hanno avuto la possibilità di essere chiamati per le supplenze annuali).

Per l’articolazione “calzatura e moda” in attesa della definizione della nuova classe di concorso gli insegnamento di  Tecnologie dei materiali e dei processi produttivi e organizzativi della moda e ideazione, progettazione e industrializzazione dei prodotti moda, in via transitoria, sono da riferirsi alla 68/A e alla 70/A.

Analogamente anche per l’insegnamento di “logistica” dell’indirizzo “trasporti e logistica” per le articolazioni si è fatto riferimento alle seguenti classi di concorso 1/A, 14/A, 15/A, 20/A, 53/A, 55/A e 56/A (costruzioni del mezzo), 1/A, 14/A, 15/A, 53/A, 55/A, 56/A (conduzioni del mezzo) e 14/A, 53/A, 55/A e 56/A (logistica).

Qualora in alcuni istituti o sperimentazioni siano presenti titolari di classi di concorso non prospettate dal Sistema informativo come classi atipiche, i Dirigenti scolastici, al fine di evitare la creazione di posizioni di soprannumero, segnaleranno la particolare situazione ai referenti provinciali in materia di organici, che provvederanno alla rettifica manuale al Sistema informativo, anche operando sulla quota riservata all’autonomia.

 

IL DIRETTORE GENERALE
f.to-  Luciano Chiappetta –

Circolare Ministeriale 29 marzo 2012, n. 25

Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca
Dipartimento per l’istruzione

Circolare Ministeriale 29 marzo 2012, n. 25
AOODPIT Prot. n. 400

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
e p.c. al Gabinetto del Ministro
SEDE

OGGETTO: Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2012/2013 – Trasmissione schema di Decreto Interministeriale

Nota 29 marzo 2012, Prot. n.1606

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Puglia

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

dell’Emilia Romagna

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Sardegna

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Liguria

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Toscana

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Lombardia

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Campania

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

di Sicilia

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

del Lazio

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

del Piemonte

 

Al Direttore Generale

dello Ufficio Scolastico Regionale

del Veneto

 

E p.c.

 

Ai Dirigenti scolastici

delle scuole di ogni ordine e grado

 

Oggetto: Concorso scolastico “Quando l’Amore dà senso alla tua vita…” I Dieci Comandamenti oggi.

 

L’Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo ha promosso, in collaborazione con il Servizio Nazionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) e l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università (UNESU) della Conferenza Episcopale Italiana, il concorso scolastico nazionale “Quando l’amore dà senso alla tua vita…” I Dieci Comandamenti oggi.

Al concorso potranno partecipare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dislocate sul territorio delle Diocesi di Bari-Bitonto, Bologna, Cagliari, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona. (si allega tabella con i referenti IRC).

Il concorso si svolgerà al termine dell’anno scolastico 2011/2012. La premiazione dei vincitori regionali avverrà nel mese di settembre durante l’evento nazionale “10 Piazze per 10 Comandamenti”, organizzato in occasione del 40° Anniversario dell’Associazione. Gli studenti che risulteranno vincitori del premio nazionale saranno poi proclamati durante il convegno sul tema dei Comandamenti e degli ordinamenti giuridici.

Gli elaborati dovranno esprimere interrogativi, riflessioni ed esperienze sulla tematica scelta tra le seguenti tipologie:

 

Area letteraria: elaborato scritto, tema, componimento poetico;

Area multimediale: videoclip, sms, tweet;

Area artistica: disegni, prodotti grafico-pittorici.

 

Gli studenti potranno partecipare in forma individuale supportati dagli insegnanti di religione cattolica nello svolgimento dell’opera. La scheda di iscrizione dovrà essere trasmessa al referente regionale indicato dal bando entro il 10 aprile 2012. Successivamente, gli elaborati dovranno pervenire, corredati di scheda di presentazione, alle segreterie organizzative regionali, nelle modalità richieste entro e non oltre il 27 maggio 2012.

Per ricevere ulteriori informazioni sul bando, il regolamento e le linee guida del concorso, invitiamo a visitare il sito internet all’indirizzo: www.diecipiazze.it. Si confida nella consueta collaborazione per la diffusione dell’iniziativa.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Giovanna Boda

 

Nota 29 marzo 2012, Prot. MIURAOODGOS n.2024

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Segreteria del Direttore

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi

Al Sovrintendente Scolastico per La Provincia di Bolzano

Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento

All’Intendente Scolastico per La Scuola in Lingua Tedesca
Bolzano

All’Intendente Scolastico per La Scuola delle Località Ladine
Bolzano

Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle D’Aosta
Aosta

p.c. Al Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Sede

p.c. Al Dipartimento per l’Istruzione
Sede

p.c. All’Assessore all’Istruzione e Cultura Della Regione Autonoma della Valle D’Aosta
Aosta

p. c. All’Assessore ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia
Palermo

p.c. Ai Presidenti delle Giunte Provinciali delle Province Autonome di Bolzano e Trento

 

Oggetto: Convegno Internazionale “Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del Latino e del Greco Antico in Italia e nel mondo.”, 12-13-14 aprile 2012, Torino-Ivrea.

 

Si informano le SS.LL. che si svolgerà nelle città di Torino e Ivrea, dal 12 al 14 aprile p.v., un Convegno Internazionale che ha per tema “Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del Latino e del Greco Antico in Italia e nel mondo”.

Tale evento nasce nell’ambito del progetto per la Promozione della cultura classica promosso da questa Direzione generale che ha istituito il Comitato dei Garanti per la cultura classica e ha bandito le Olimpiadi delle lingue e delle Civiltà classiche.

Il convegno, di cui si allega il programma, prevede gli interventi di insigni studiosi delle università italiane e europee e vuole mettere al centro gli studi classici per lo sviluppo cognitivo e per l’arricchimento formativo degli studenti.

L’iniziativa si propone di confrontare l’esperienza dell’insegnamento delle lingue classiche in diversi Paesi del mondo nell’era digitale, con l’idea di superare la falsa percezione di un’antitesi tra umanesimo e tecnica.

Il convegno si concluderà con un dibattito epistemologico sulle “due culture” e con uno sguardo rivolto all’utopia olivettiana, sintesi armonica tra cultura umanistica ed esperienza tecnologica.

Si invitano le SS.LL. a diffondere l’evento fra i dirigenti scolastici e i docenti interessati alla partecipazione.

Nel ringraziare le SS.LL. per la consueta collaborazione, si porgono cordiali saluti.

 

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela Palumbo

Nota 29 marzo 2012, Prot. n. AOODGPER 2332

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Agli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi

Oggetto: Presentazione delle domande di mobilità ai sensi del CCNI 29.2.2012 e dell’O.M. n. 20 del 5.3.2012. A.s. 2012/13.

Per consentire la completa e corretta conclusione delle operazioni di compilazione ed inoltro on line delle domande di trasferimento e di passaggio di ruolo tramite le funzioni POLIS, attualmente disponibili per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado, al fine di superare le criticità del sistema segnalate da alcuni territori, le predette domande potranno essere acquisite entro e non oltre il termine del 3 aprile fino alle ore 18.00.

In analogia a quanto disposto per il personale docente e per ragioni di equità, si estende anche al personale A.T.A. la facoltà di presentare le predette domande nei suddetti termini.

Il Direttore Generale
Luciano Chiappetta