Decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 176*
(in GU n. 242 del 16-10-2012 )
Esecuzione dell’intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei persorsi di istruzione e formazione professionale firmata il 28 giugno 2012 tra il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana. (12G0198)
(*) ERRATA-CORRIGE
(in GU n. 245 del 19-10-2012)
Comunicato relativo al decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 176, recante: “Esecuzione dell’intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale firmata il 28 giugno 2012 tra il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana.”. (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 242 del 16 ottobre 2012). (12A11359)
Il numero “176” di inserzione in Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana, attribuito al decreto del Presidente della Repubblica citato in epigrafe, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 242 del 16 ottobre 2012, e’ da intendersi espunto.
Nella formula terminativa finale, riportata alla pagina 5, prima colonna della sopraindicata Gazzetta Ufficiale, dove e’ scritto: “Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.” , leggasi: “Il presente decreto sara’ inviato alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.”.
Pertanto il succitato decreto del Presidente della Repubblica e’ da considerare come atto avente natura amministrativa non regolamentare.
—————-
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l’articolo 87 della Costituzione;
Vista la legge 25 marzo 1985, n. 121, recante ratifica ed esecuzione dell’accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751 e successive modificazioni, relativo all’esecuzione dell’intesa tra l’Autorita’ scolastica italiana e la Conferenza episcopale italiana per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni, recante disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53;
Visti i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e 89, recanti rispettivamente la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
Visti il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, recante le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita’ e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali, le linee guida per gli istituti tecnici di cui alle direttive 15 luglio 2010, n. 57 e 16 gennaio 2012, n. 4, e le linee guida per gli istituti professionali di cui alle direttive 28 luglio 2010, n. 65 e 16 gennaio 2012, n. 5;
Vista l’intesa firmata il 28 giugno 2012 tra il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana, relativa alle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione e formazione;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 luglio 2012; Sulla proposta del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca;
Decreta:
Piena e intera esecuzione e’ data all’intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale firmata il 28 giugno 2012 fra il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana. L’intesa comprende 4 allegati relativi alle indicazioni didattiche distintamente formulate per i licei, gli istituti tecnici, gli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale ed e’ allegata al presente decreto, di cui costituisce parte integrante.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi’ 20 agosto 2012
NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri
Profumo, Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca
Visto, il Guardasigilli: Severino
Registrato alla Corte dei conti l’8 ottobre 2012 Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. Salute e Min. Lavoro registro n. 14, foglio n. 54
Allegato
INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA
RICERCA E LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA SULLE INDICAZIONI
DIDATTICHE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE
SCUOLE DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE E NEI PERCORSI DI ISTRUZIONE
E FORMAZIONE PROFESSIONALE.
Il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca
e
Il Presidente della Conferenza episcopale italiana
in attuazione di quanto stabilito dall'Accordo di revisione del
Concordato lateranense tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana del
18 febbraio 1984 (art. 9.2 e Protocollo Addizionale, punto 5, lettera
b), n. 1) e dal punto 1 della successiva Intesa tra la Conferenza
episcopale italiana e il Ministero della pubblica istruzione (ora
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca) per
l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche,
firmata il 14 dicembre 1985;
attesa la necessita' di adeguare le indicazioni didattiche per
l'insegnamento della religione cattolica nei percorsi di studio del
secondo ciclo di istruzione e formazione, quali definiti dal decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e dai regolamenti di cui ai
decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 87, 88 e
89, nonche' dalle indicazioni per i licei di cui al decreto del
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 7 ottobre
2010, n. 211, dalle linee guida per gli istituti tecnici di cui alle
direttive 15 luglio 2010, n. 57 e 16 gennaio 2012, n. 4, dalle linee
guida per gli istituti professionali di cui alle direttive 28 luglio
2010, n. 65 e 16 gennaio 2012, n. 5, e da quanto stabilito per i
percorsi di istruzione e formazione professionale in base all'Accordo
raggiunto nella Conferenza Stato Regioni del 27 luglio 2011, recepito
con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche
sociali 11 novembre 2011, rep. n. 137;
convengono con la presente Intesa
di adottare a partire dall'anno scolastico 2012-13, per
l'insegnamento della religione cattolica nei percorsi di studio
statali e paritari del secondo ciclo del sistema di istruzione e di
formazione, le allegate indicazioni didattiche distintamente
formulate per i licei, gli istituti tecnici, gli istituti
professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale.
Roma, 28 giugno 2012
Il Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca
Profumo
Il Presidente della Conferenza
episcopale italiana
Bagnasco
INDICAZIONI DIDATTICHE
PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA NEL SECONDO CICLO
DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
N. 1
Indicazioni per l'insegnamento
della religione cattolica nei licei
(In riferimento al D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 e alle
Indicazioni Nazionali dei Licei di cui al D.M. 7 ottobre
2010, n. 211)
Linee generali e competenze
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde
all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della
cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio
storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della
legislazione concordataria, l'Irc si colloca nel quadro delle
finalita' della scuola con una proposta formativa specifica, offerta
a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla
formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed
etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella
vita civile e sociale, nel mondo universitario e del lavoro. L'Irc,
partecipando allo sviluppo degli assi culturali, con la propria
identita' disciplinare, assume il profilo culturale, educativo e
professionale dei licei; si colloca nell'area linguistica e
comunicativa, tenendo conto della specificita' del linguaggio
religioso e della portata relazionale di ogni espressione religiosa;
offre un contributo specifico sia nell'area metodologica, arricchendo
le opzioni epistemologiche per l'interpretazione della realta', sia
nell'area logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per la
lettura e la valutazione del dato religioso, sia nell'area
storico-umanistica, per gli effetti che storicamente la religione
cattolica ha prodotto e produce nella cultura italiana, europea e
mondiale; si collega, per la ricerca di significati e l'attribuzione
di senso, all'area scientifica, matematica e tecnologica.
Lo studio della religione cattolica promuove, attraverso
un'adeguata mediazione educativo-didattica, la conoscenza della
concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa
di senso per la comprensione di se', degli altri e della vita. A
questo scopo l'Irc affronta la questione universale della relazione
tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e l'opera di
Gesu' Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella
storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una
riflessione sistematica sulla complessita' dell'esistenza umana nel
confronto aperto fra cristianesimo e altre religioni, fra
cristianesimo e altri sistemi di significato. L'Irc, nell'attuale
contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra
gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo,
educando all'esercizio della liberta' in una prospettiva di giustizia
e di pace.
I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo
delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici
di apprendimento articolati in conoscenze e abilita', come previsto
per l'istruzione generale superiore nei licei, suddivise in primo
biennio, secondo biennio e quinto anno.
E' responsabilita' del docente di religione cattolica declinare
queste indicazioni in adeguati percorsi di apprendimento, anche
attraverso possibili raccordi interdisciplinari, valorizzando le
particolari sensibilita' e le peculiari opportunita' di
approfondimento legate ai diversi percorsi liceali: artistico,
classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle
scienze umane.
Al termine del primo biennio, che coincide con la conclusione
dell'obbligo di istruzione e quindi assume un valore paradigmatico
per la formazione personale e l'esercizio di una cittadinanza
consapevole, lo studente sara' in grado di:
costruire un'identita' libera e responsabile, ponendosi domande
di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico
secondo la tradizione della Chiesa;
valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana
allo sviluppo della civilta' umana, anche in dialogo con altre
tradizioni culturali e religiose;
valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla
conoscenza della Bibbia e della persona di Gesu' Cristo, riconoscendo
il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
Al termine dell'intero percorso di studio, l'Irc mettera' lo
studente in condizione di:
sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di
vita, riflettendo sulla propria identita' nel confronto con il
messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della
solidarieta' in un contesto multiculturale;
cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia
e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo;
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede
cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la
tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre
discipline e tradizioni storico-culturali.
Obiettivi specifici di apprendimento
Gli obiettivi specifici di apprendimento, come le stesse
competenze, nello spirito delle indicazioni e dell'autonomia delle
istituzioni scolastiche, sono essenziali e non esaustivi; sono
declinati in conoscenze e abilita', non necessariamente in
corrispondenza tra loro, riconducibili in vario modo a tre aree di
significato: antropologico-esistenziale; storico-fenomenologica;
biblico-teologica.
Primo biennio
Conoscenze
In relazione alle competenze sopra descritte e in continuita' con
il primo ciclo di istruzione, lo studente:
riconosce gli interrogativi universali dell'uomo: origine e
futuro del mondo e dell'uomo, bene e male, senso della vita e della
morte, speranze e paure dell'umanita', e le risposte che ne da' il
cristianesimo, anche a confronto con altre religioni;
si rende conto, alla luce della rivelazione cristiana, del valore
delle relazioni interpersonali e dell'affettivita': autenticita',
onesta', amicizia, fraternita', accoglienza, amore, perdono, aiuto,
nel contesto delle istanze della societa' contemporanea;
individua la radice ebraica del cristianesimo e coglie la
specificita' della proposta cristiano-cattolica, nella singolarita'
della rivelazione di Dio Uno e Trino, distinguendola da quella di
altre religioni e sistemi di significato;
accosta i testi e le categorie piu' rilevanti dell'Antico e del
Nuovo Testamento: creazione, peccato, promessa, esodo, alleanza,
popolo di Dio, messia, regno di Dio, amore, mistero pasquale; ne
scopre le peculiarita' dal punto di vista storico, letterario e
religioso;
approfondisce la conoscenza della persona e del messaggio di
salvezza di Gesu' Cristo, il suo stile di vita, la sua relazione con
Dio e con le persone, l'opzione preferenziale per i piccoli e i
poveri, cosi' come documentato nei Vangeli e in altre fonti storiche;
ripercorre gli eventi principali della vita della Chiesa nel
primo millennio e coglie l'importanza del cristianesimo per la
nascita e lo sviluppo della cultura europea;
riconosce il valore etico della vita umana come la dignita' della
persona, la liberta' di coscienza, la responsabilita' verso se
stessi, gli altri e il mondo, aprendosi alla ricerca della verita' e
di un'autentica giustizia sociale e all'impegno per il bene comune e
la promozione della pace.
Abilita'
Lo studente:
riflette sulle proprie esperienze personali e di relazione con
gli altri: sentimenti, dubbi, speranze, relazioni, solitudine,
incontro, condivisione, ponendo domande di senso nel confronto con le
risposte offerte dalla tradizione cristiana;
riconosce il valore del linguaggio religioso, in particolare
quello cristiano-cattolico, nell'interpretazione della realta' e lo
usa nella spiegazione dei contenuti specifici del cristianesimo;
dialoga con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria
in un clima di rispetto, confronto e arricchimento reciproco;
individua criteri per accostare correttamente la Bibbia,
distinguendo la componente storica, letteraria e teologica dei
principali testi, riferendosi eventualmente anche alle lingue
classiche;
riconosce l'origine e la natura della Chiesa e le forme del suo
agire nel mondo quali l'annuncio, i sacramenti, la carita';
legge, nelle forme di espressione artistica e della tradizione
popolare, i segni del cristianesimo distinguendoli da quelli
derivanti da altre identita' religiose;
coglie la valenza delle scelte morali, valutandole alla luce
della proposta cristiana.
Secondo biennio
Conoscenze
Come approfondimento delle conoscenze e abilita' gia' acquisite,
lo studente:
approfondisce, in una riflessione sistematica, gli interrogativi
di senso piu' rilevanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore,
sofferenza, consolazione, morte, vita;
studia la questione su Dio e il rapporto fede-ragione in
riferimento alla storia del pensiero filosofico e al progresso
scientifico-tecnologico;
rileva, nel cristianesimo, la centralita' del mistero pasquale e
la corrispondenza del Gesu' dei Vangeli con la testimonianza delle
prime comunita' cristiane codificata nella genesi redazionale del
Nuovo Testamento;
conosce il rapporto tra la storia umana e la storia della
salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza
dell'uomo nel tempo;
arricchisce il proprio lessico religioso, conoscendo origine,
significato e attualita' di alcuni grandi temi biblici: salvezza,
conversione, redenzione, comunione, grazia, vita eterna, riconoscendo
il senso proprio che tali categorie ricevono dal messaggio e
dall'opera di Gesu' Cristo;
conosce lo sviluppo storico della Chiesa nell'eta' medievale e
moderna, cogliendo sia il contributo allo sviluppo della cultura, dei
valori civili e della fraternita', sia i motivi storici che
determinarono divisioni, nonche' l'impegno a ricomporre l'unita';
conosce, in un contesto di pluralismo culturale complesso, gli
orientamenti della Chiesa sul rapporto tra coscienza, liberta' e
verita' con particolare riferimento a bioetica, lavoro, giustizia
sociale, questione ecologica e sviluppo sostenibile.
Abilita'
Lo studente:
confronta orientamenti e risposte cristiane alle piu' profonde
questioni della condizione umana, nel quadro di differenti patrimoni
culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo;
collega, alla luce del cristianesimo, la storia umana e la storia
della salvezza, cogliendo il senso dell'azione di Dio nella storia
dell'uomo;
legge pagine scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento applicando
i corretti criteri di interpretazione;
descrive l'incontro del messaggio cristiano universale con le
culture particolari e gli effetti che esso ha prodotto nei vari
contesti sociali;
riconosce in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti
biblici e religiosi che ne sono all'origine e sa decodificarne il
linguaggio simbolico;
rintraccia, nella testimonianza cristiana di figure significative
di tutti i tempi, il rapporto tra gli elementi spirituali,
istituzionali e carismatici della Chiesa;
opera criticamente scelte etico-religiose in riferimento ai
valori proposti dal cristianesimo.
Quinto anno
Conoscenze
Nella fase conclusiva del percorso di studi, lo studente:
riconosce il ruolo della religione nella societa' e ne comprende
la natura in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul
principio della liberta' religiosa;
conosce l'identita' della religione cattolica in riferimento ai
suoi documenti fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e
risurrezione di Gesu' Cristo e alla prassi di vita che essa propone;
studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con
riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi
scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle
nuove forme di comunicazione;
conosce le principali novita' del Concilio ecumenico Vaticano II,
la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le
linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa.
Abilita'
Lo studente:
motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione
cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e costruttivo;
si confronta con gli aspetti piu' significativi delle grandi
verita' della fede cristiano-cattolica, tenendo conto del
rinnovamento promosso dal Concilio ecumenico Vaticano II, e ne
verifica gli effetti nei vari ambiti della societa' e della cultura;
individua, sul piano etico-religioso, le potenzialita' e i rischi
legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla
globalizzazione e alla multiculturalita', alle nuove tecnologie e
modalita' di accesso al sapere;
distingue la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e
della famiglia: istituzione, sacramento, indissolubilita', fedelta',
fecondita', relazioni familiari ed educative, soggettivita' sociale.
N. 2
Linee guida per l'insegnamento della religione
cattolica negli istituti tecnici
(In riferimento al D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88, alle
Linee Guida per gli Istituti Tecnici di cui alla Direttiva
n. 57 del 15 luglio 2010 e alla Direttiva n. 4 del
16 gennaio 2012)
Area di istruzione generale
Settori: Economico e Tecnologico
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde
all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della
cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio
storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della
legislazione concordataria, l'Irc si colloca nel quadro delle
finalita' della scuola con una proposta formativa specifica, offerta
a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla
formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed
etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella
vita sociale, nel mondo universitario e professionale. L'Irc, con la
propria identita' disciplinare, assume le linee generali del profilo
culturale, educativo e professionale degli istituti tecnici e si
colloca nell'area di istruzione generale, arricchendo la preparazione
di base e lo sviluppo degli assi culturali, interagendo con essi e
riferendosi in particolare all'asse dei linguaggi per la specificita'
del linguaggio religioso nella lettura della realta'.
Il docente di religione cattolica, attraverso un'adeguata
mediazione educativo-didattica, contribuisce a far acquisire allo
studente i seguenti risultati di apprendimento comuni a tutti i
percorsi: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti
e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; utilizzare gli
strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con
atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla
realta', ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell'apprendimento permanente; riconoscere le linee essenziali della
storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali con
riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico
ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali
locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilita' di studio e di lavoro;
riconoscere il valore e le potenzialita' dei beni artistici e
ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in
una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della
storicita' dei saperi; cogliere l'importanza dell'orientamento al
risultato, del lavoro per obiettivi e della necessita' di assumere
responsabilita' nel rispetto dell'etica e della deontologia
professionale; saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel
lavoro di gruppo; essere consapevole del valore sociale della propria
attivita', partecipando attivamente alla vita civile e culturale a
livello locale, nazionale e comunitario (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88,
Allegato A, paragrafo 2.1).
In particolare lo studio della religione cattolica, in
continuita' con il primo ciclo di istruzione, promuove la conoscenza
della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come
risorsa di senso per la comprensione di se', degli altri, della vita.
A questo scopo, l'Irc affronta la questione universale della
relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e
l'opera di Gesu' Cristo e la confronta con la testimonianza della
Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti
per una lettura critica del rapporto tra dignita' umana, sviluppo
tecnico, scientifico, ed economico, nel confronto aperto tra
cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di
significato. Nell'attuale contesto multiculturale, il percorso
scolastico proposto dall'Irc favorisce la partecipazione ad un
dialogo aperto e costruttivo, educando all'esercizio della liberta'
in una prospettiva di giustizia e di pace.
I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo
delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici
di apprendimento articolati in conoscenze e abilita', come previsto
per gli istituti tecnici, suddivise in primo biennio, secondo biennio
e quinto anno.
E' responsabilita' del docente di religione cattolica progettare
adeguati percorsi di apprendimento, con opportuni raccordi
interdisciplinari, elaborando queste indicazioni secondo le
specifiche esigenze formative dei diversi indirizzi del settore di
riferimento: economico, tecnologico.
|
Lo studente al termine del biennio sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
|
Conoscenze
– Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
– natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
– le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana del Dio Uno e Trino;
– la Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi;
– eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico e del Nuovo Testamento;
– la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa;
– gli eventi principali della storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti nella nascita e nello sviluppo della cultura europea;
– il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
|
Abilità
– formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
– utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
– impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
– riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
– spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
– leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
– operare scelte morali, circa le problematiche suscitate dallo sviluppo scientifico-tecnologico, nel confronto con i valori cristiani.
|
Secondo biennio e quinto anno
|
Lo studente al termine del corso di studi sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.
|
|
Conoscenze
– Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
– linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale;
– identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale;
– storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
– analisi storica, letteraria e religiosa di testi dell’Antico e del Nuovo Testamento;
– elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
– ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi;
– orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
|
Abilità
– Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
– collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
– analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
– ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari;
– ricondurre le principali problematiche derivanti dallo sviluppo scientifico- tecnologico a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
– confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
– confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
|
|
Conoscenze
– Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
– identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
– il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;
– la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
– il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
|
Abilità
– Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
– individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
– riconoscere al rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
– riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
– usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
|
N. 3
Linee guida per l'insegnamento della religione
cattolica negli istituti professionali
(In riferimento al D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, alle
Linee Guida per gli Istituti Professionali di cui alla
Direttiva n. 65 del 28 luglio 2010 e alla Direttiva n. 5
del 16 gennaio 2012)
Area di istruzione generale
Settori: Servizi; Industria e artigianato
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde
all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della
cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio
storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della
legislazione concordataria, l'Irc si colloca nel quadro delle
finalita' della scuola con una proposta formativa specifica, offerta
a tutti coloro che intendano avvalersene. Contribuisce alla
formazione globale della persona con particolare riferimento agli
aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un
inserimento responsabile nella vita sociale, nel mondo universitario
e professionale. L'Irc, con la propria identita' disciplinare, assume
le linee generali del profilo culturale, educativo e professionale
degli istituti professionali e si colloca nell'area di istruzione
generale, arricchendo la preparazione di base e lo sviluppo degli
assi culturali, interagendo con essi e riferendosi in particolare
all'asse dei linguaggi per la specificita' del linguaggio religioso
nella lettura della realta'.
Il docente di religione cattolica, attraverso un'adeguata
mediazione educativo-didattica, contribuisce a far acquisire allo
studente i seguenti risultati di apprendimento comuni a tutti i
percorsi: agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con
i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di
valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali e
sociali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti
per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e
responsabile nei confronti della realta', dei suoi fenomeni e dei
suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente;
riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della
cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra
testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura
tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento; stabilire
collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed
internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini
della mobilita' di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le
potenzialita' dei beni artistici e ambientali, comprendere e
utilizzare i principali concetti relativi all'economia,
all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei
servizi; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle
diverse discipline per comprendere la realta' ed operare in campi
applicativi; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro
per obiettivi e alla necessita' di assumere responsabilita' nel
rispetto dell'etica e della deontologia professionale; partecipare
attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale
e comunitario. (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, Allegato A, paragrafo
2.1).
In particolare lo studio della religione cattolica, in
continuita' con il primo ciclo di istruzione promuove la conoscenza
della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come
risorsa di senso per la comprensione di se', degli altri, della vita.
A questo scopo, l'Irc affronta la questione universale della
relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e
l'opera di Gesu' Cristo e la confronta con la testimonianza della
Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti
per una lettura critica del rapporto tra dignita' umana, sviluppo
sociale e mondo della produzione, nel confronto aperto tra
cristianesimo e altre religioni, tra cristianesimo e altri sistemi di
significato. Nell'attuale contesto multiculturale, il percorso
scolastico proposto dall'Irc favorisce la partecipazione ad un
dialogo aperto e costruttivo, educando all'esercizio della liberta'
in una prospettiva di giustizia e di pace.
I contenuti disciplinari, anche alla luce del quadro europeo
delle qualifiche, sono declinati in competenze e obiettivi specifici
di apprendimento articolati in conoscenze e abilita', come previsto
per gli istituti professionali, suddivise in primo biennio, secondo
biennio e quinto anno.
E' responsabilita' del docente di religione cattolica progettare
adeguati percorsi di apprendimento, anche attraverso opportuni
raccordi interdisciplinari, elaborando queste indicazioni secondo le
specifiche esigenze formative dei diversi indirizzi del settore di
riferimento: servizi; industria e artigianato.
|
Lo studente al termine del biennio sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- costruire un’identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
|
Conoscenze
– Interrogativi universali dell’uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
– natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
– le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino nel confronto con altre religioni;
– la Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi;
– eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell’Antico e del Nuovo Testamento;
– la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa;
– elementi di storia della Chiesa fino all’epoca medievale e loro effetti sulla cultura europea;
– il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
|
Abilità
– Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
– utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
– impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
– riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
– spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
– leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
– operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
|
Secondo biennio e quinto anno
|
Lo studente al termine del corso di studi sarà messo in grado di maturare le seguenti competenze specifiche:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità;
- utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
|
|
Conoscenze
– Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
– linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico- culturale, religiosa ed esistenziale;
– identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale;
– storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
– senso e attualità di alcuni grandi temi biblici: Regno di Dio, vita eterna, salvezza, grazia;
– elementi principali di storia del cristianesimo fino all’epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
– ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi;
– orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
|
Abilità
– Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
– collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo;
– analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
– ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l’incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari;
– ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
– confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
– confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
|
|
Conoscenze
– Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
– identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
– il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;
– la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
– il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
|
Abilità
– Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
– individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
– riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
– riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
– usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano- cattolica.
|
N. 4
Linee guida per l'insegnamento della religione cattolica
nell'istruzione e formazione professionale (IeFP)
(In riferimento all'articolo 18, comma 1, lettera c),
del d.lgs. n. 226/05)
Competenze
in esito all'insegnamento della religione cattolica
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde
all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della
cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo
offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio
storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della
legislazione concordataria, l'Irc e' una proposta formativa
specifica, offerta a tutti coloro che intendano avvalersene.
Nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)
l'Irc offre contenuti e strumenti per la formazione personale
arricchita dal confronto sistematico con la concezione
cristiano-cattolica del mondo e della vita che possa qualificare
anche l'esercizio professionale; affronta la questione universale
della relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona
e l'opera di Gesu' Cristo e la confronta con la testimonianza della
Chiesa nella storia. Nell'attuale contesto multiculturale, il
percorso formativo proposto dall'Irc favorisce la partecipazione ad
un dialogo aperto e costruttivo, educando all'esercizio della
liberta' in una prospettiva di promozione della giustizia e della
pace in vista di un inserimento responsabile nella vita sociale e nel
mondo del lavoro.
L'offerta formativa dell'Irc e' declinata in competenze,
conoscenze e abilita', distintamente per il primo biennio,
corrispondente alla conclusione dell'obbligo di istruzione, alla fine
del triennio di qualifica e alla fine del quadriennio di diploma
professionale.
L'Irc e' declinato in adeguati percorsi di apprendimento,
progettati anche attraverso possibili collaborazioni con gli altri
formatori, elaborando queste indicazioni in funzione delle specifiche
esigenze delle diverse figure professionali.
|
Al termine del primo biennio l’allievo è messo in grado di:
- costruireun’identitàliberaeresponsabile,ponendosidomandedisensonelconfronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
- valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
- valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
|
Conoscenze
– Interrogativi universali dell’uomo e le risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni; – natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
– le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino nel confronto con altre religioni;
– elementi essenziali del linguaggio religioso, in particolare quello cristiano-cattolico e nozioni fondamentali per accostare in maniera corretta il testo biblico;
– la persona, il messaggio e l’opera di Gesù Cristo; brani scelti dei Vangeli;
– la realtà attuale della Chiesa a partire dalla sua storia;
– il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di coscienza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
|
Abilità
– Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
– utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza del cristianesimo nell’arte e nell’artigianato, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
– impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell’arricchimento reciproco;
– riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell’opera di Gesù di Nazareth;
– spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
– leggere i segni del cristianesimo nell’arte e nella tradizione culturale;
– operare scelte morali, circa le esigenze dell’etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
|
|
Con il conseguimento della qualifica professionale l’allievo sarà messo in grado di:
- sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà;
- cogliereisegnidelcristianesimoeillorosignificatonellaculturaenelletradizioniin relazione alla propria figura professionale;
- confrontarsi, in relazione alla propria figura professionale, con i principi del Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa.
|
Conoscenze
– Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
– linee fondamentali della riflessione su Dio e centralità del mistero pasquale nel cristianesimo;
– principali criteri di interpretazione della Bibbia e grandi temi biblici: Regno di Dio, vita eterna, salvezza, grazia;
– il rapporto della religione cattolica con le altre religioni e con i nuovi movimenti religiosi;
– orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale e il loro fondamento biblico.
|
Abilità
– Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
– analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
– ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
– confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
– riconoscere il valore etico del servizio trovandone la radice nei principi evangelici, applicandolo allo specifico dell’esperienza professionale.
|
|
Con il conseguimento del diploma professionale l’allievo sarà messo in grado di:
- delineare la propria identità, maturando un senso critico nel confronto con il messaggio cristiano, in vista di un progetto di vita per l’affermazione della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale
- cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura, per una lettura consapevole del mondo del lavoro e della società contemporanea;
- utilizzareconsapevolmentelefontiautentichedelcristianesimo,interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
|
Conoscenze
– Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all’evento centrale della nascita, morte e resurrezione di Gesù Cristo;
– la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
– il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
|
Abilità
– Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
– individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
– riconosce, sul piano etico, potenzialità e rischi dello sviluppo scientifico e tecnologico;
– riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.
|
Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e’ stato redatto dall’amministrazione competente per materia, ai sensi dell’art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull’emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e’ operato il rinvio. Restano invariati il valore e l’efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
L’articolo 87 della Costituzione conferisce, tra l’altro, al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti.
La legge 25 marzo 1985, n. 121 (Ratifica ed esecuzione dell’accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede) e’ pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 10 aprile 1985, n. 85, S.O.
Il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751 (Esecuzione dell’intesa tra l’autorita’ scolastica italiana e la Conferenza episcopale italiana per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 20 dicembre 1985, n. 299.
La legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214, S.O.
Il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 novembre 2005, n. 257, S.O.
Il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2010, n. 87 (Norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2010, n. 137, S.O.
Il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2010, n. 88 (Norme per il riordino degli istituti tecnici, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2010, n. 137, S.O.
Il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2010, n. 89 (Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2010, n. 137, S.O.
Il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211 (Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita’ e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2010, n. 291, S.O.
La direttiva 15 luglio 2010, n. 57, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 settembre 2010, n. 222, S.O.
La direttiva 16 gennaio 2012, n. 4, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca (Adozione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – Secondo biennio e quinto anno) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 marzo 2012, n. 76, S.O.
La direttiva 28 luglio 2010, n. 65, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell’articolo 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 settembre 2010, n. 222, S.O.
La direttiva 16 gennaio 2012, n. 5, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca (Adozione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti professionali a norma dell’articolo 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 – Secondo biennio e quinto anno) e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 marzo 2012, n. 76, S.O.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...