Donne atterrate senza pietà

Donne atterrate senza pietà

di Vincenzo Andraous

Un’altra donna fatta  a pezzi ai bordi della carreggiata, dentro un campo incolto, lasciata a imputridire con premeditazione, come a voler significare che il dazio da pagare sarà questo per chi non vorrà sottostare al marchio di fabbrica, a nome pappone oppure cliente.

Padroni di vita, schiave di sopravvivenza, imperatori di sogni e di speranze, prigioniere di una fiducia tradita al primo incontro.

Uomini e prostitute stanno ai margini, inchiodati ai lati non veduti, a loro volta emargineranno quanti arriveranno al banchetto da consumare insieme in fretta.

Donne di ogni colore, cultura, fede, donne nude alla propria carne, donne svestite di ogni diritto, donne sulla strada a vendere un piacere che non sarà mai una storia scritta, raccontata, forse bisbigliata di lontano.

Donne a inseguire una libertà che non c’è, una libertà che non parla, non ascolta, né accompagna, una libertà prostituta, rincorsa, inseguita, afferrata, una illusione già morta in partenza.

Donne rubate, rapinate dell’ultima speranza, donne dimezzate come cose di poco valore, lasciate lì, sacralità violentata.

Donne usate, offese, umiliate, senza più un senso da dare, da ritrovare, da ri-conquistare, donne al marciapiede, allo sterrato, nella polvere dove i fiori scompaiono nel silenzio dell’ipocrisia-indifferenza che fa mercato, offerta, richiesta.

Donne ferite quotidianamente da uomini che non sono neppure lontanamente eroi nostalgici, sono sfruttatori da catena di montaggio, a controllare che il piacere non venga mai meno, mai scoperto per quello che è, una infamia che se non produce complici, sforna bellamente corresponsabili, senza volto, senza identità, cittadini onesti, genitori attenti, adulti educatori a passare in rassegna la mercanzia bene esposta alla gogna.

Ancora donne dilaniate, alcune per propria scelta, la maggioranza per comando, una vita scandita dal colpo di fucile che da un momento all’altro potrebbe arrivare.

Donne sotto i cespugli, dietro i copertoni, davanti ai fuochi, non sono circondate dagli ululati dei lupi di montagna, sono ammucchiate al digrignare di denti, dal sorriso malevolo di chi compra, di chi vende, senza badare alle mani sporche di sangue per una dignità sradicata alla radice.

Donne in vendita per pochi denari, monete senza effige, senza corona, senza alcun segno se non quello del baratto che non si deve profferire.

Donne che non hanno voce, non sanno tenere alto lo sguardo, anche quello a comando sfida la sorte per una carezza che non c’è mai.

Donne nude al palo, legate al giorno e alla notte, con i polsi segnati, il cuore strappato, i piedi appoggiati di traverso ai metri che non avvicinano mai.

Donne e bambine possono apparire ballerine di prima fila, invece non sono in posa, rubano attimi di cielo a una vita di dolore umiliato, di speranza affaticata, di coraggio inebetito dalle botte, dalla droga, da una condizione che non è raccontabile, un insulto a tanti uomini che se ne fanno vanto, occasione di svago, formula chimica a buon mercato per non rischiare di rimanere avvinti alla sofferenza.

Momenti di disumana contaminazione, possedimenti senza parole di contorno, che diseducano al dovere di una urgente azione della responsabilità, là, dove non c’è più rispetto per chi sta peggio, per chi tace per paura, per chi offre il fianco per evitare la fossa.

 

Nota 29 ottobre 2012, Prot. MIURAOODGOS n. 7033

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Ufficio II –

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

Oggetto: Olimpiadi di Scienze Naturali A.S. 2012-2013

L’A.N.I.S.N. – Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali – organizza la XI edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. La competizione è nata nell’intento di stimolare l’interesse degli studenti nei confronti delle Scienze Naturali, al fine di favorire il confronto tra realtà scolastiche diverse in ambito nazionale e internazionale e costituire per gli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni, l’attitudine per lo studio e la comprensione dei fenomeni naturali.
L’iniziativa è rivolta agli studenti di tutti gli indirizzi della Scuola Secondaria di II grado. E’ possibile aderire all’iniziativa entro il 28 febbraio 2013.
Per ulteriori informazioni si allega il Regolamento.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

————-

Olimpiadi delle Scienze Naturali 2013
Olimpiadi Internazionali di Biologia e Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra

Per l’anno scolastico 2012/13 l’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali, organizza la undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. L’iniziativa, rivolta a tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore, è patrocinata dal Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, e lo scorso anno ha visto la partecipazione di più di 400 scuole superiori distribuite sull’intero territorio nazionale.

Le Olimpiadi delle Scienze Naturali perseguono i seguenti obiettivi:

  • fornire agli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi naturali;
  • realizzare un confronto tra le realtà scolastiche delle diverse regioni italiane;
  • individuare nella pratica un curricolo di riferimento per le scienze naturali, sostanzialmente condiviso dalla variegata realtà delle scuole superiori italiane;
  • confrontare l’insegnamento delle scienze naturali impartito nella scuola italiana con l’insegnamento impartito in altre nazioni, in particolare quelle europee;
  • avviare, alla luce del confronto effettuato con realtà scolastiche estere, una riflessione sugli eventuali aggiustamenti da apportare al curricolo di riferimento.

La partecipazione alle Olimpiadi delle Scienze Naturali assume un particolare significato anche in considerazione dei seguenti aspetti:
1) L’Anisn è un soggetto accreditato al fine dell’individuazione delle iniziative per la valorizzazione delle eccellenze riguardanti gli studenti dei corsi di istruzione secondaria superiore delle scuole statali e paritarie (decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262 e DDG 25 febbraio 2010 e DM n. 16 del 17 luglio 2012). L’elenco degli studenti vincitori delle Olimpiadi delle Scienze Naturali inseriti nell’Albo Nazionale è consultabile all’indirizzo: http://www.indire.it/eccellenze/.
2) L’Italia partecipa sia alle Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO – International Biology Olympiad) sia alle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO – International Earth Science Olympiad). Per le Olimpiadi internazionali di biologia concorrono solo gli studenti iscritti alla categoria triennio, per quelle di Scienze della Terra solo quelli iscritti alla categoria biennio. Nella precedente edizione la squadra italiana ha vinto due medaglie di argento e due di bronzo alle IBO e due medaglie di bronzo alle IESO.

Lo strumento utilizzato per lo svolgimento delle selezioni regionali delle Olimpiadi di Scienze è una prova scritta costituita da un questionario articolato in domande strutturate, da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Le batterie di quesiti sono costituite da domande a scelta multipla a 5 alternative, ma potranno contenere anche alcune domande aperte a risposta univoca. La prova utilizzata per la selezione nazionale è simile a quella regionale, ma potrà contenere anche alcune domande di tipo aperto al fine di saggiare le capacità logico-argomentative degli studenti. Sono previste due distinte categorie per il biennio e per il triennio. La prova per il biennio consisterà in quesiti di scienze della Terra e di scienze della vita, quella per il triennio in domande di biologia. Poiché da quest’anno le Scienze della Terra sono entrate a far parte anche nei programmi del secondo biennio dei licei, gli studenti che parteciperanno alla gara nazionale del triennio svolgeranno a livello sperimentale anche alcuni quesiti di tale disciplina.

Alcuni esempi di prove utilizzate per le selezioni regionali e per la selezione nazionale degli anni precedenti sono reperibili nel sito:

http://www.anisn.it/olimpiadi_prove.php .
Lo svolgimento delle Olimpiadi delle Scienze Naturali si articolerà nelle seguenti fasi:

a) fase d’istituto: da effettuare entro il 10 marzo 2013 utilizzando materiale specificamente predisposto dai docenti dell’istituto.

b) fase regionale: si effettuerà martedì 19 marzo 2013 contemporaneamente in tutta Italia, generalmente in un’unica sede per ogni regione. Ad essa saranno ammessi gli studenti primi classificati di ogni istituto di quella regione. Sezione speciale biennio tecnici e professionali: allo scopo di favorire la partecipazione degli studenti dei tecnici e dei professionali, indirizzi nei quali lo studio delle scienze naturali è previsto in misura più ridotta al solo primo biennio, per la categoria biennio a livello regionale verranno premiati gli studenti dei tecnici e dei professionali che hanno riportato il punteggio più alto nella graduatoria regionale biennio.

c) fase nazionale: si svolgerà dal 3 al 5 maggio 2013 e riguarderà i primi classificati in ogni regione. La gara nazionale sarà disputata sabato 4 maggio 2013, con inizio presumibile alle ore 10.00. I primi classificati a livello nazionale saranno premiati nel corso della stessa manifestazione.

d)  seleziona fase internazionale IBO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria triennio svolgeranno una prova pratica di biologia i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IBO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.

e)  seleziona fase internazionale IESO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria biennio potranno svolgere una prova pratica di Scienze della Terra i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IESO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.

f) fase di allenamento alle gare internazionali: riguarderà 10 studenti sia per le Olimpiadi Internazionali di Biologia, sia per le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra. I 10 studenti selezionati frequenteranno una settimana di preparazione residenziale intensiva sia su approfondimenti teorici che attività sperimentali. Il periodo di svolgimento è previsto tra la seconda metà di maggio e la fine dell’anno scolastico (Biologia) o la fine del mese di luglio ed i primi di settembre (Scienze della Terra) .

g) fase internazionale: per le Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO) si svolgerà a Berna, in Svizzera, dal 14 al 21 luglio 2013; per le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO) in India probabilmente nel mese di ottobre 2013. In entrambi i casi la delegazione italiana sarà costituita dai 4 studenti e da due docenti accompagnatori, responsabili delle traduzioni in lingua italiana delle prove teoriche e sperimentali. Eventuali notizie sulle gare internazionali saranno reperibili nel nostro sito: www.anisn.it.

E’ possibile aderire all’iniziativa entro il 28 febbraio 2013 compilando il form reperibile all’indirizzo www.anisn.it o la scheda di adesione (Allegato 1). Quest’ultima va inviata per e-mail, insieme con la copia della ricevuta dell’avvenuto versamento, all’indirizzo di posta elettronica del responsabile regionale della regione in cui ha sede la scuola (Allegato 2). Alternativamente è possibile inviare la scheda per posta. Si allega al presente bando (Allegato 3) anche una lettera di accompagnamento.

Le scuole che aderiranno all’iniziativa dovranno iscriversi all’ANISN versando la quota associativa di euro 60,00 (sessanta/00) mediante bollettino sul c.c. postale n. 56852122 intestato ad Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali OnLine, o in alternativa sul c.c. bancario Poste Italiane BancoPostaImpresaOnline IBAN IT39O0760114000000056852122. Il termine per l’effettuazione del versamento è improrogabilmente fissato al 28 febbraio 2012. Limitatamente all’anno di partecipazione alla gara, la quota dà diritto a ricevere la rivista dell’associazione “Le Scienze Naturali nella scuola” contenente le informazioni sulle iniziative promosse dall’ANISN a livello nazionale1.

A cura dei responsabili regionali dell’ANISN, alle scuole aderenti saranno fornite via e-mail tutte le notizie necessarie per la partecipazione alla gara.

Roma, 15 ottobre 2012

per il gruppo di coordinamento nazionale: Prof. Vincenzo Boccardi

1 Si precisa che il conto corrente bancario indicato è rispondente a quanto richiesto dall’art.3 comma 7 della Legge n.136/2010 in materia di esistenza di conto corrente dedicato ad ordini/contratti pubblici; il versamento della quota si configura come iscrizione dell’istituzione scolastica all’Associazione: pertanto non viene emessa fattura e fa fede la relativa ricevuta del versamento. Le scuole saranno considerate soci collettivi nazionali ANISN (cfr. art. 4 dello Statuto ANISN http://anisn.it/archivio_documenti.php) con esclusione di quanto previsto all’art. 9; l’ANISN non ha obbligatorietà di emissione del DURC, non avendo dipendenti né altri obblighi contributivi e/o previdenziali.

 

Allegato 1

OLIMPIADI DELLE SCIENZE NATURALI 2013

SCHEDA INFORMATIVA SCUOLA __________ _________________________ (da inviare al referente regionale ANISN via e-mail o posta prioritaria)

Dati scuola iscritta

(obbligatorio)

Codice scuola Denominazione

Recapito (comprensivo del Comune e della Provincia) Tel. – Fax – e-mail

Dati docente referente (obbligatorio)

Cognome e Nome Tel. – e-mail Recapito

I dati saranno mantenuti riservati ed utilizzati unicamente per comunicazioni relative allo svolgimento delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2013.

Copia ricevuta versamento c.c.p. (obbligatorio)

N.B.: Le schede pervenute ai referenti regionali prive della copia del versamento non saranno prese in considerazione.

I mandati di pagamento non costituiscono prova dell’avvenuto pagamento.

(Inserire qui la copia in formato jpg della ricevuta del versamento)

La scuola parteciperà alle Olimpiadi di Scienze Naturali per la categoria:

( ) biennio
( ) triennio
( ) biennio e triennio

Inviare la scheda informativa per e-mail all’indirizzo di posta elettronica del responsabile regionale dopo l’effettuazione del versamento, e non oltre il 28 febbraio 2013. In essa va inserita copia in formato jpg dell’avvenuto versamento della quota di iscrizione di euro 60,00 (sessanta/00) sul c.c.p. n. 56852122 intestato ad Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali OnLine. Alternativamente la scheda informativa può essere inviata al responsabile regionale per posta prioritaria (in questo caso allegare fotocopia cartacea della ricevuta del versamento).

Per ogni altra esigenza si prega di contattare la segreteria nazionale (Prof. Emanuele Piccioni – Via San Fortunato, 5 – 06081 – Assisi (PG) – e-mail: olimpiadisegreteria@tiscali.it – Tel.: 075/815154), o il responsabile nazionale (Prof. Vincenzo Boccardi, Via Nuova Bagnoli, 714 – 80124 Napoli – e-mail boccardiv@yahoo.it – Tel.: 081/570.13.40).

 

Allegato 2 – RESPONSABILI REGIONALI AI QUALI INVIARE LA SCHEDA DI ADESIONE

Regione

Nome del responsabile

Indirizzo di posta elettronica cui inviare la scheda e telefono

Indirizzo

Abruzzo

Cristina Salciccia

cristinasalciccia@virgilio.it

0863/41.68.59

Via Opi, 1
67051 – Avezzano (AQ)

Basilicata

Rosanna Musolino

rosannamusolino@yahoo.it

0971/444226

Via Sanremo, 201 85100 – Potenza

Calabria

Maria Cosentino

mariellacosentino21@libero.it

0962/93.40.76 320/452.08.07

Via Astilo, 130
88900 – Crotone (CS)

Campania 1 (Napoli e Caserta)

Sofia Sica

sosica@tin.it

081/239.67.99 347/49.51.321

Via Giulio Cesare, 125 – Scala F 80125 – Napoli

Campania 2 (Avellino, Benevento e Salerno)

Rossana Rosapepe

rossanarosapepe@gmail.com

089/79.14.71 333/41.37.626

Via E. Bottiglieri, 17/6 – 80134 Salerno

Emilia Romagna

Lorenzo Lancellotti

lorenzo.lancellotti@gmail.com

Via Galletti 1/2, 40134, Bologna

051/9917835 339/8039532

Friuli Venezia Giulia

Elide Catalfamo – Eva Godini

eva.godini@alice.it anisnfvg@libero.it 333/1312210

Prof. Eva Godini – Lic. Sc. “G. Galilei” – Via Mameli, 4 – 34100 Trieste;
oppure:

ANISNFVG: c/o E. Catalfamo Via S. Giovanni, 14/C
34015 – Muggia (TS)

Lazio

Paola d’Antoni

065135648@iol.it

064/55.52.970 392/791.51.92

Via Spoleto, 22 00182 – Roma

Liguria

Anna Pitto

annapitto@gmail.com

010 / 26.72.70 338 / 371.94.03

Via Lomellini 5/1a 16124 – Genova

Lombardia

Rosanna La Torraca

rosanna.latorraca@alice.it

0331/50.01.41 338 / 50.96.284

Via Ponchiroli, 10
21053 – Castellanza (VA)

Marche

Daniele Sordoni

daniele.sordoni@virgilio.it

071/28.64.146 339/576.57.11 339/16.79.105

IC “G. Padalino” – Via Lanci 2 61032 Fano (PU)

Molise

Anna Rita Massarella

annaritamassarella@hotmail.it

0874/69.92.74 338/964.51.30

Via Liguria, 61 86100 – Campobasso

Piemonte

Agata Conti

agata.conti@libero.it

011/70.42.40

I.P.S.I.A. “G. Plana” Piazza di Robilant, 5 10141 – Torino
Tel. 011/331005;

Fax: 011/3855472

Puglia

Luciana Daddabbo

dl59@libero.it

080/67.48.98 333/717.39.38

Via Francesco Lapenna, 47 70010 Casamassima (BA)

Sardegna Sud (Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano)

Maria Cristina Mereu

mariacristina.mereu@gmail.com. 070/42.460
338 / 632.38.93

Via Cavalcanti, 2 09128 – Cagliari

Sardegna Nord (Sassari, Olbia Tempio, Nuoro)

Costantina Cossu

c.tina@tiscali.it

079 / 97.46.88 339 / 46.93.162

Via P. Enrico, 17 07041 – Alghero

Sicilia occidentale (Agrigento, Enna, Palermo, Trapani)

Salvatore Stira

salvo.stira@tiscali.it

340/685.58.16

Via Cataldo Parisio, 13 90145 – Palermo

Sicilia orientale (Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa)

Cetty D’Arrigo

cettyneh@tin.it

090/69.53.86 389/27.76.734

Via Catania – Residence Villa Dante,
corpo A, scala D
98124 – Messina

Toscana

Isabella Marini

marini.isabella@gmail.com

050/53.19.11 339/161.62.91 392/7125751

Via Ugone Visconti n.14 – 56122 Pisa

Trentino Alto Adige

Michela Giuliani

michela.giuli@alice.it

0461/923197

Istituto Tecnico Tecnologico “Michelangelo Buonarroti” via Brigata Acqui N°15 38122 Trento

Umbria

Gabriela Gabrielli

gabrielli.gabri@gmail.com

347/30.69.240 075/80.02.663

Via Migno, 11
06083 – Bastia Umbra (PG)

Valle d’Aosta

Susanna Occhipinti

s.occhipinti@regione.vda.it

016 / 52.75.883 339 / 42.33.141 fax 0165 275888

Assessorato Istruzione e Cultura – Regione Autonoma Valle d’Aosta – Via S. Martin de Corléans, 250 – 11100 – Aosta

Veneto

Pierpaola Setti

anisn.veneto@gmail.com

349/6438825 041/27.50.840

Museo di Storia Naturale 30125 – Fondaco dei Turchi – Venezia

 

Allegato 3

“Il gioco è un esempio di interazione e integrazione delle diversità. L’incontro fra sistemi differenti di regole (giochi, appunto) non implica una scelta esclusiva, ma una sintesi inclusiva, irriducibile agli elementi precedenti e proprio per questo semplice ed efficiente”. (Gregory Bateson, “ Questo è un gioco”, Milano, R. Cortina, 1996.)

Care Colleghe e cari Colleghi, siamo oramai giunti alla undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, un’iniziativa che si fonda sulla volontà di tanti insegnanti e studenti di “mettersi in gioco”, di “essere squadra”. La partecipazione alla gara può costituire inoltre un ingrediente fondamentale della relazione educativa, inducendo la cooperazione non solo tra i docenti, ma anche tra gli allievi, come ci ricorda la definizione che Gregory Bateson dà del gioco.

Le prove sono il frutto dell’esperienza nell’insegnamento e nella ricerca didattica maturata negli anni dagli stessi docenti in seno all’Anisn. Quelle della scorsa edizione sono state preparate da Vincenzo Boccardi, Luigi D’Amico, Paola D’Antoni, Concetta De Bellis, Fortunata Ferrara, Eva Godini, Roberto Greco, Daniela Mancaniello, Isabella Marini, Emanuele Piccioni. Le domande tentano di veicolare nella scuola lo spirito della ricerca, il suo habitus e la sua stessa creatività, prevedendo un approccio allo studio dei fenomeni secondo diversi punti di vista, incrociando le discipline per leggere i loro diversi contributi e allenando il pensiero divergente in un’ottica di de/ricostruzione del “senso” del fenomeno esaminato. Nel sito dell’associazione (www.anisn.it) troverete, insieme con il nuovo bando, le prove delle precedenti edizioni, alcune linee guida ed i principi ispiratori per la formulazione, la struttura ed il formato dei quesiti.

I vincitori della scorsa edizione, premiati nel corso di una manifestazione che si è svolta dall’ 11 al 13 maggio 2012 a Castellammare di Stabia (Napoli) nella splendida cornice dell’Istituto Internazionale Vesuviano per l’Archeologia e le Scienze Umane, sono stati per il triennio Alessandro Di Fabio, dell’Abruzzo e Simone Potenti, della Toscana, entrambi “medaglia d’oro”, e Giorgio Bianchini, della Puglia, e Raffaele Sarnataro, della Campania, entrambi “medaglia di bronzo”. La “medaglia d’oro” per il biennio è andata invece al veneto Matteo Vajente, seguito da Francesca Corti, dell’Umbria, (“medaglia di argento”), e da tre studenti a pari merito (“medaglia di bronzo”): Antonio Cusano (Campania), Pasquale Miglionico (Puglia) e Lorenzo Terenzi (Umbria). I premi sono stati microscopi, libri e altre attrezzature scientifiche.

Ma insieme con gli studenti hanno vinto anche le scuole e i docenti, che ringraziamo per aver raccolto una sfida che ha consentito ai ragazzi di vincere: per il triennio il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Pescara, l’ITC Pacini di Pistoia, il Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce e il Liceo Scientifico “V. Cuoco” di Napoli; per il biennio il Liceo Scientifico “Nicolò Tron” di Schio (Vi), il Liceo Scientifico “Marconi” di Foligno, l’I.I.S. “Telesi@” di Telese Terme (BN) e il Liceo Scientifico/Ling. “Federico II di Svevia” di Altamura.

10 studenti del triennio sono stati premiati con una settimana intensiva di preparazione alle Olimpiadi Internazionali di Biologia, organizzata a Castellammare di Stabia, al termine della quale quattro di loro, Alessandro Di Fabio (Liceo Scientifico “L Da Vinci”, Pescara), Giorgio Bianchini (Liceo Scientifico “Banzi Bazoli”, Lecce), Simone Potenti (ITC Pacini, Pistoia) e Aldo Gorga (Liceo Scientifico “F. Severi”, Salerno) accompagnati dalla presidente dell’ANISN, Prof. Anna Pascucci, e dalla Prof. Isabella Marini, hanno partecipato a Singapore al concorso internazionale. Ben due le medaglie di argento, assegnate ai primi due studenti della squadra italiana, e due bronzi agli altri due studenti: un risultato davvero importante!

Settimana intensiva di preparazione, questa volta alle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra, anche per 10 studenti del biennio, organizzata a luglio presso l’Università di Camerino. Quattro di loro, Matteo Vajente (Liceo Scientifico “Nicolò Tron”, Schio (VI), Antonio Cusano (I.I.S. “Telesi@”, Telese Terme (BN), Lorenzo Terenzi (Liceo Scientifico “Marconi”, Foligno) e Andrea Ferrando (Liceo Scientifico “C. D. Cassini”, Genova), accompagnati dai Prof. Susanna Occhipinti e Sonia Manaresi, hanno partecipato a Buenos Aires, in Argentina, al concorso internazionale. Due le medaglie di bronzo vinte da Antonio Cusano e Lorenzo Terenzi.

Dallo scorso anno le Olimpiadi si sono arricchite anche del nuovo progetto Young Biologist on stage che vede come protagonisti gli ex studenti vincitori delle Olimpiadi Internazionali di Biologia, ora allievi delle migliori università italiane, che cooperano in azioni di supporto on line ed in presenza per gli studenti e partecipano alla gara nazionale ed internazionale.

Ci sembra che i motivi per “mettersi in gioco”, partecipando alla undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, possono essere davvero tanti. Nel salutarvi cordialmente, vi auguriamo buon lavoro.

Roma, 15 ottobre 2012

Vincenzo Boccardi, Anna Pascucci e Emanuele Piccioni

Nota 29 ottobre 2012, Prot. MIUR AOODGOS 7029

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta

AOSTA

Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana

BOLZANO

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca

BOLZANO

All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine

BOLZANO

Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia

TRENTO

Agli Uffici territoriali degli U.S.R.

LORO SEDI

Ai Dirigenti Scolastici delle scuole statali e paritarie del secondo ciclo di istruzione

LORO SEDI

Ai Presidenti delle Regioni

LORO SEDI

e, p.c. Al Gabinetto del Ministro

SEDE

All’Ufficio Legislativo

SEDE

Al Capo del Dipartimento per l’Istruzione

SEDE

 

Oggetto: Indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione

 

Si comunica che nella Gazzetta Ufficiale n. 242 del 16 ottobre 2012 è stato pubblicato il DPR 20 agosto 2012, n. 176, recante “Esecuzione dell’intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale firmata il 28 giugno 2012 tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana”.

Le indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica, allegate al citato decreto presidenziale, sono distintamente formulate per i licei, per gli istituti tecnici, per gli istituti professionali e per i percorsi di istruzione e formazione professionale.

Esse sono applicabili fin dal corrente anno scolastico nelle classi prime di ciascun corso di studi, compatibilmente con la programmazione già effettuata e con i contenuti dei libri di testo attualmente in adozione.

Dovranno, comunque, essere adottate in via definitiva a partire dalle classi prime nel prossimo anno scolastico 2013-14, per andare progressivamente a regime negli anni scolastici successivi.

 

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela Palumbo

 

Nota 29 ottobre 2012, Prot.n.7030

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

e, p.c. Ai Referenti Regionali per le Attività Musicali

LORO SEDI

 

Oggetto: Assetto strutturale, organizzativo e risultati conseguiti dagli studenti alla fine del primo biennio di attività dei Licei musicali e coreutici. Avvio attività di rilevazione Indagine conoscitiva nazionale.

Nell’ambito delle attività della Rete Nazionale “Qualità e Sviluppo dei Licei Musicali e Coreutici” ed in attuazione degli art. 2, 3 e 4 dell’Accordo costitutivo della Rete, questa Direzione Generale ha predisposto un piano di azioni per l’avvio di una Indagine conoscitiva nazionale indirizzata a verificare l’assetto strutturale e organizzativo e i risultati conseguiti dagli studenti alla fine del primo biennio di attività dei Licei musicali e coreutici statali e paritari.

I seminari interregionali di Ancona, Padova, Salerno ed Udine hanno permesso di programmare una prima agenda per l’avvio dell’indagine e di condividere, integrare e definire la struttura definitiva della scheda di rilevazione, elaborata dal “Gruppo di lavoro per il Monitoraggio”, costituito nell’ambito della Cabina di Regia della Rete e coordinato dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici.

Le due schede di Indagine conoscitiva predisposte, una per la sezione musicale e una per quella coreutica, si articolano ognuna in sette sezioni che raggruppano complessivamente e rispettivamente 74 e 70 quesiti, diretti a:

  1. conoscere il numero di classi attivate e il numero di alunni presenti in ogni classe, il numero di docenti impiegati a tempo determinato o indeterminato, l’esperienza pregressa degli istituti attuatori, i principali elementi previsti nelle Convenzioni stipulate con i Conservatori e con l’Accademia e il tipo di rapporto di collaborazione instaurato, la presenza e l’ articolazione di reti territoriali orizzontali e verticali di supporto alle attività, la tipologia di docenti utilizzati per insegnamenti di indirizzo;
  2. conoscere l’effettivo l’assetto strutturale e organizzativo degli istituti attuatori in termini di consistenza e caratteristiche degli spazi, delle attrezzature, dei laboratori e delle aule dedicate, degli strumenti musicali effettivamente disponibili per la realizzazione delle attività formative;
  3. verificare le attività di formazione e aggiornamento in campo musicale e coreutico indirizzate al personale docente impiegato negli insegnanti di indirizzo e le specifiche esigenze formative a sostegno della didattica da loro manifestate;
  4. conoscere l’esercizio degli strumenti dell’autonomia didattica utilizzati (art 10, commi 1, 2, 4 e 10, e art.2, comma 7, del DPR 89 del 2010), e le complessità di ordine strutturale, organizzativo e didattico collegate agli specifici insegnamenti dell’asse musicale e coreutico;
  5. conoscere e analizzare, i risultati conseguiti dagli studenti nelle singole discipline di indirizzo nel primo e secondo anno di attività, il numero complessivo di esiti negativi conseguiti nelle prove di ammissione e alla fine di ogni anno scolastico, i principali apprendimenti, spendibili in maniera trasversale, conseguiti;
  6. verificare e valutare i processi messi in atto e i maggiori fattori di complessità riscontrati nei primi due anni di attività da parte dei principali attori coinvolti:dirigenti, docenti, studenti e genitori;
  7. conoscere e evidenziare il patrimonio di risorse e di proposte educative attivate dai Licei musicali e coreutici con particolare riferimento alle attività collettive permanenti, ai concorsi e alle manifestazioni che le istituzioni scolastiche, parte della rete, hanno organizzato e promosso o alle quali hanno, invece, partecipato.

Si richiama l’attenzione delle scuole sull’obiettivo finale dell’indagine che è quello di poter supportare e indirizzare, a partire dall’analisi dell’esistente, l’organizzazione, la progettazione formativa e più in generale l’intera azione messa in campo dai Licei musicali e coreutici nel primo quinquennio di attività. Gli stessi dati, rilevati ed analizzati, potranno inoltre proficuamente supportare ed integrare l’azione di “monitoraggio e la valutazione” dei percorsi attuati nei Licei di cui all’art 12 del DPR 15 marzo 2010, n 89.

I Dirigenti Scolastici della Rete Nazionale “Qualità e sviluppo dei Licei musicali e coreutici” sono invitati a fornire la massima collaborazione all’iniziativa posta in essere dalla stessa Rete e ad aver cura di sovrintendere alla compilazione delle schede di Indagine.

La compilazione del questionario avverrà tramite inserimento elettronico dei dati, in una pagina web accessibile direttamente all’indirizzo: www.istruzionemusica.it/lmc.

Le schede di Indagine Conoscitiva saranno accessibili a partire dal 29 ottobre 2012 e rimarranno disponibili per tutto il periodo necessario per lo svolgimento dell’indagine.

La compilazione della scheda di Indagine Conoscitiva a cura delle istituzione scolastiche statali di ogni ordine e grado dovrà essere completata entro il 30/11/2012.

I risultati della presente indagine saranno tempestivamente divulgati.
Questa Direzione, che ha coordinato il “Gruppo di lavoro per il monitoraggio” e le procedure di informatizzazione della scheda di indagine, supporterà le attività di rilevazione sotto il profilo tecnico ed organizzativo, per tutta la loro durata.

Tutte le indicazioni per l’accesso e la compilazione della scheda di Indagine Conoscitiva sono riportate nella Guida Operativa in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Indagine Conoscitiva sull’assetto strutturale, organizzativo e sui risultati conseguiti dagli studenti alla fine del primo biennio di attività dei Licei musicali e coreutici

GUIDA OPERATIVA

GRUPPO DI SUPPORTO

Prof.ssa Gemma Fiocchetta- coordinamento attività di Indagine
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e l’Autonomia scolastica
Prof Andrea Turco – informatizzazione dell’indagine – USR Veneto
Prof.ssa Virginia Renda
Dirigente uff. V Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e l’Autonomia scolastica
Prof Giovanni Spinelli
Dirigente Scolastico Liceo Gambara di Brescia
Prof Walter Rinaldi
Dirigente Scolastico Liceo “A Passaglia” Lucca .

SCUOLE

La compilazione della scheda di Indagine Conoscitiva avverrà tramite inserimento elettronico dei dati, in una pagina web direttamente all’indirizzo: www.istruzionemusica.it/lmc

Il portale sarà accessibile a partire dal 29 ottobre 2012 e rimarrà disponibile per tutto il periodo necessario per lo svolgimento dell’indagine.

La distribuzione delle credenziali di accesso avverrà tramite spedizione per posta elettronica alle scuole interessate dall’indagine.

All’interno della piattaforma saranno accessibili due facsimile delle schede di rilevazione (musicale e coreutico) da poter consultare prima della redazione e a una Nota Tecnica con le principali indicazioni relative alla procedure da seguire per la compilazione on-line delle schede

La compilazione della scheda di Indagine Conoscitiva a cura delle istituzione scolastiche statali di ogni ordine e grado dovrà essere completata entro il 30/11/2012.

L’assistenza alle scuole verrà garantita dal “Gruppo di supporto” e in particolare:

  • per gli aspetti contenutistici: dott.ssa Gemma Fiocchetta – gemma.fiocchetta@istruzione.it
  • per gli aspetti tecnici: prof. Andrea Turco – help@istruzionemusica.itI recapiti dei referenti ( Gruppo di Supporto) che avranno il compito di monitorare e assistere le istituzioni nello svolgimento dell’indagine, saranno disponibili sul portale.

UFFICI SCOLASTICI REGIONALI

I Referenti Regionali potranno entrare nella piattaforma per visualizzare i dati e favorire il buon andamento del monitoraggio. Le credenziali di accesso verranno inviate ad ognuno di loro tramite posta elettronica.

I Referenti avranno il compito di controllare che le scuole delle proprie regioni concludano la rilevazione nei tempi previsti.

L’assistenza ai Referenti Regionali verrà garantita dal “Gruppo di supporto”

L’accesso ai dati della piattaforma permetterà ai Referenti regionali di acquisire, sin dalla fase di rilevazione, informazioni dettagliate sull’assetto e sui risultati conseguiti dai Licei musicali e coreutici presenti nella propria Regione alla fine del primo biennio di attività.

 

Health as a microbial ecology evolution of gut-biocenosis

Health as a microbial ecology evolution of gut- biocenosis

FUTURE HORIZON of NUTRITION

This European project project must be outlined as a modern nutritional prevention research that pursues the saying quoted of Hippocrates : “Let food be thy medicine and medicine be thy food”

The composition and activity of the gut microbiota co-develop in symbiosis with the Human host from birth and adapting at the different stages of life to ageing. The complex interactions depends on the host genome, high quality of nutrition, and active life-styles. The gut microbiota of the gastro intestinal tract (GI) is involved in the regulation of multiple host-metabolic pathways, giving rise to interactive host-microbiota metabolic, signaling to get a control of metabolic functioning of body and brain. The progressive lose of symbiotic inter-playing activities (Dysbiosis) produces auto-immune-inflammatory axes with living organs connecting physiologically the gut, to liver, muscle, and brain. A deeper understanding of these axes for the prevention of dysbiosis is the main goal of the FUTURE HORIZON OF NUTRITION, EUROPEAN PROJECT, addressed to optimizing preventive therapeutic strategies to maintain an metabolic symbiosis of a healthy gut microbiota and to combat disease and improve Human Health.

FUHONU project will develop a multidisciplinary international Nutrition-research into the Human Microbiome leading to a prevention of the Human Health for going beyond the actual situation of Microbiome studies. The main purpose of the FUHONU project (FUTURE HORIZON OF NUTRITION) coordinated by the University of Florence and promoted by EGOCREANET x//CERA), is focused to understand how the nutritional factors affect the microbiome in relation to the prevention of metabolic and immunologic diseases in the period of time that goes from birth to old age. In addition, the project aims to study the influence of changes in the metabolism of the microbiome on the brain development and on the human behavior that occur during the progression of elderly.

The gut microbiome works as a “primary metabolic organ” that characterize the individual functional and distinctive symbiotic activities between genoma and microbioma. It has been amply demonstrated in numerous studies over the last ten years that a total of genes on the human microbiome act as an interface to epigenetic privileged relations that connect in a symbiotic activity our genes to the history of individual environmental exposures. The symbiotic relationship between genoma and microbioma follows the progressive adaptation of gut-microbiome. For instance, we know that two identical twins possess two different microbiome during their life, this because their microbiomes was individually modulated by their dietary and psychology histories.Therefore, the exploration of the relationship between diets and functionality of the microbiome, as primarily metabolic organ, now offers (starting from the knowledge of the actual situation about the argument), the ability to provide new important insights for the overall health of the body and the mind. The research of the Project European Consortium FUHONU, will be dedicated particularly to the dysbiosis as a cause of some physiological and neurological disorders.The dysbiosis influence the metabolic functionality of the microbiome and impact on the whole neurotransmission of both enteric and cerebral communication systems and this interactivity affect the alteration of personality and behavioral and cognitive processes.A better understanding of the nutritional prevention, exerted by appropriate routes of xenobiotic metabolism, aiming to ensure and maintain with the ‘advancing from age’ a HEALTHY GUT microbiome, has important implications for the FUHONU proposal, to improve the effectiveness of health by reducing the risk of physical and psychological diseases, resulting from malnutrition. The ultimate goal it is to get a clear reduction of pharmacological and medical –care costs of the welfare state.

The FUHONU research will be concentrated in the understanding the functionality of Symbiosis of MICROBIOME working in a cooperative coexistence with Human Life. This can be obtained through a comparison to the effects of Dysbiosis that degenerate the healthy gut Microbiome giving rise to the diet related diseases. In this way the FUHONU project will develop a revolutionary approach that is seeing “health as a microbial ecology evolution of gut biocenosis” between gastro intestinal bacteria and humans.

The Dysbiosis provokes changes in the bio-fermentation system of the gut microbiome and some of such metabolites, coming from the change of the gut- fermentation, can be seen as marker-sand signals of human health. Hence a “Healthy Gut Microbiome” can be seen on the basis of a grow up of microbial-flore diversity, that can modulate the enzyme’s reactor efficiency in order to change the risk factors of metabolic and immunologic diseases.The emphasis, of the FUHONU project is to check the diets which should be useful to maintain a proper ecological balance in the gut -microbiome. This because when that balance is disrupted by dysbioses, such as through the use of a powerful, broad-spectrum of antibiotics, there can be serious consequences for a healthy gut microbiome, and also for a degeneration of immunological protection. Therefore the core of the FUHONU project will be the study of diet’s- kits tested to maintain or restore an “Healthy gut Microbiome” in pupils and adult persons (man and women) and to help an active elderly. Those KITS of food and nutraceutical products will be studied and tested to improve some epidemiological-dietary demonstration trials. The confrontation will be made between a Kist’s eating healthy group of persons and other groups of obese people or other groups having for instance inflammatory bowel diseases.With this method of investigation s FUHONU Project will enhanced a good evidence that the microbiome is dynamic and can be manipulated through diets to improve Human Health, and those results are going to be considered to improve next generation of higher quality of fortified foods and innovative nutraceutical or pre/probiotics products.

Finally, the complex challenge of the project FUHONU is largely “cultural”, because the FUHONU project needs to be addressed by large groups of multidisciplinary research that includes not only those studying the intestinal microbial ecology such as gastroenterologists, but also nutritionists, neurologists, biologists and chemical researchers of metabolomics and genetics, …. those researchers together need to be able to share their approaches and experimental and cognitive research plans, into an extended and controlled epidemiological dietary study that will be defined and planned by ISPO Tuscany Region.

In conclusion this complex INNOVATION of FUHONU international project, requires not only overcome the traditional disciplinary academic boundaries, but also to take into account how different diets related to the various food traditions and cultural (lifestyles) in Europe and in the world, can get a similar personalized healthy gut symbiosis. This endeavor of FUHONU project may be studied precisely because the personalized symbiosis between genoma and microbioma could play a major role in Human Health research and lead to a Revolution in Human Health’s prevention for shaping the characteristics of personal health and individual behavior as a consequence of evolutionary factors that affect the individual history of the composition of the personalized microbiome.

Bibliography on line:

https://www.facebook.com/groups/195771803846822/ ; http://www.genome.gov/27549400

http://mpkb.org/home/pathogenesis/microbiota ; http://www.ispo.toscana.it/

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1753-4887.2012.00499.x/full

 

Paolo Manzelli: born in Terni(It)-25th/06/1937, Graduate in Chemical-Physic (Florence University 1967),

Pmanzelli.lre@gmail.com

President of EGOCREANET R&D (No for profit Association) c/o Business Incubator of Florence University.

Web: http://www.egocreante.it; http://www.edscuola.it/lre.html; http://www.edscuola.it/lre.html;
http://gsjournal.net/Science-Journals-Papers/Author/742/paolo,%20manzelli; dabpensiero.wordpress.com/; www.globale.it

 

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 ottobre 2012

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 ottobre 2012
(in GU n. 291 del 14-12-2012)

Autorizzazione ad assumere e a trattenere in servizio unità di personale per le esigenze di varie amministrazioni dello Stato, ai sensi dell’art. 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni ed integrazioni e dell’art. 9, comma 31, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. (12A13054)

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 

  Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
finanziaria  2005)  ed  in  particolare  l'art.  1,  comma  47,   che
disciplina la mobilita' tra amministrazioni in regime di  limitazione
alle assunzioni di personale a tempo indeterminato; 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
finanziaria 2007); 
  Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
finanziaria 2008); 
  Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191 recante disposizioni per la
formazione del bilancio annuale  e  pluriennale  dello  Stato  (legge
finanziaria 2010); 
  Vista la legge 13 dicembre 2010, n. 220 recante disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (legge  di
stabilita' 2011); 
  Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183 recante disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (legge  di
stabilita' 2012); 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  del  6  agosto  2008,  n.  133  recante
disposizioni  urgenti  per  lo  sviluppo,  la   semplificazione,   la
competitivita',  la  stabilizzazione  della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto il decreto-legge  1°  luglio  2009  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, in legge 3 agosto 2009, n. 102; 
  Visto il decreto-legge 30 dicembre  2009,  n.  194,  convertito  in
legge, con modificazioni,  dall'art.  1,  comma  1,  della  legge  26
febbraio 2010, n. 25; 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio  2010,  n.  122  recante  misure
urgenti in materia di stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  di
competitivita' economica; 
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito  in  legge,
con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 7  agosto  2012,
n. 135 recante disposizioni urgenti  per  la  revisione  della  spesa
pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini  nonche'  misure  di
rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario; 
  Visto l'art. 66 del citato  decreto  legge  n.  112  del  2008  che
disciplina il turn over di alcune amministrazioni pubbliche  tra  cui
quelle elencate nell'art. l'art. 1, comma 523, della  predetta  legge
n. 296 del 2006; 
  Visto l'art. 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,  e
successive modificazioni ed integrazioni, in cui si dispone che,  per
il quadriennio 2010-2013, le amministrazioni di cui all'art. 1, comma
523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ad eccezione dei  Corpi  di
polizia  e  del  Corpo  nazionale  dei  vigili  del  fuoco,   possono
procedere, per  ciascun  anno,  previo  effettivo  svolgimento  delle
procedure  di  mobilita',  ad  assunzioni  di   personale   a   tempo
indeterminato   nel   limite   di   un   contingente   di   personale
complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento  di
quella relativa al personale cessato nell'anno  precedente.  In  ogni
caso il numero  delle  unita'  di  personale  da  assumere  non  puo'
eccedere, per ciascun anno, il 20  per  cento  delle  unita'  cessate
nell'anno precedente; 
  Visto l'art. 1, comma 523, della predetta legge n.  296  del  2006,
cosi' come modificato dall'art. 66 del decreto-legge 25 giugno  2008,
n. 112, che individua, i seguenti destinatari: amministrazioni  dello
Stato, anche ad ordinamento autonomo ivi compresi i Corpi di  polizia
ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le  agenzie,  incluse  le
agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici e gli enti  pubblici
di cui all'art. 70 del d.lgs n. 165 del 2001; 
  Visto l'art. 66, comma 9-bis, del citato decreto-legge n.  112  del
2008, e successive modificazioni ed integrazioni, secondo cui per gli
anni 2010 e 2011 i Corpi di polizia e il Corpo nazionale  dei  vigili
del fuoco possono procedere, secondo le modalita' di cui al comma 10,
ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel  limite  di  un
contingente di personale complessivamente corrispondente a una  spesa
pari a quella relativa al personale cessato dal  servizio  nel  corso
dell'anno precedente e per un numero di unita' non superiore a quelle
cessate dal servizio nel  corso  dell'anno  precedente.  La  predetta
facolta' assunzionale e' fissata nella misura del venti per cento per
il triennio 2012-2014, del cinquanta per cento nell'anno 2015  e  del
cento per cento a decorrere dall'anno 2016; 
  Visto l'art 9, comma 31, del citato decreto-legge n. 78 del 2010 il
quale stabilisce che, al fine di agevolare il processo  di  riduzione
degli assetti organizzativi delle pubbliche  amministrazioni,  «fermo
il rispetto delle condizioni e delle procedure previste dai commi  da
7 a 10 dell'art.  72  del  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.  133,  i
trattenimenti  in  servizio  previsti  dalle  predette   disposizioni
possono essere disposti  esclusivamente  nell'ambito  delle  facolta'
assunzionali consentite  dalla  legislazione  vigente  in  base  alle
cessazioni del personale e con il rispetto delle  relative  procedure
autorizzatorie.» A tal fine le risorse destinabili a nuove assunzioni
in  base  alle  predette  cessazioni  sono  ridotte  in  misura  pari
all'importo del trattamento retributivo derivante  dai  trattenimenti
in servizio; 
  Visto il comma 11 dell'art. 9 del  decreto-legge  n.  78  del  2010
secondo cui qualora per ciascun ente le  assunzioni  effettuabili  in
riferimento  alle  cessazioni   intervenute   nell'anno   precedente,
riferite a ciascun anno, siano inferiori  all'unita',  le  quote  non
utilizzate  possono  essere  cumulate  con  quelle  derivanti   dalle
cessazioni relative agli  anni  successivi,  fino  al  raggiungimento
dell'unita'; 
  Visto il comma 12 dell'art. 9 del  decreto-legge  n.  78  del  2010
secondo cui per le assunzioni di cui ai commi 5, 6, 7, 8  e  9  trova
applicazione  quanto  previsto  dal  comma  10  dell'art.   66,   del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto l'art. 66, comma 10, del  citato  decreto-legge  n.  112  del
2008, il quale dispone che le assunzioni di cui ai commi 3, 5, 7 e  9
dello stesso articolo sono autorizzate secondo le  modalita'  di  cui
all'art. 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e
successive  modificazioni,  previa  richiesta  delle  amministrazioni
interessate, corredata da analitica  dimostrazione  delle  cessazioni
avvenute  nell'anno  precedente  e  delle  conseguenti   economie   e
dall'individuazione delle unita' da assumere e dei  correlati  oneri,
asseverate dai relativi organi di controllo; 
  Visto il citato decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.  165  ed  in
particolare il predetto art. 35, comma 4, che prevede come  modalita'
di autorizzazione l'emanazione di apposito decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, da adottare su proposta del Ministro  per  la
funzione pubblica di concerto con il Ministro dell'economia  e  delle
finanze; 
  Visto il decreto-legge 13 agosto  2011,  n.  138,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  14  settembre  2011  n.  148   recante:
«Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo
sviluppo»; 
  Visto l'art. 1, comma 3, del predetto decreto-legge n. 138 del 2011
il quale prevede che le amministrazioni indicate nell'art. 74,  comma
1,  del  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.  133,  e  successive
modificazioni, all'esito della riduzione degli assetti  organizzativi
prevista dal predetto  art.  74  e  dall'art.  2,  comma  8-bis,  del
decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito con  modificazioni
dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, provvedono ad  apportare,  entro
il 31 marzo 2012, un'ulteriore riduzione degli uffici dirigenziali di
livello non generale, e delle relative dotazioni organiche, in misura
non inferiore  al  10  per  cento  di  quelli  risultanti  a  seguito
dell'applicazione del predetto art. 2, comma 8-bis, del decreto-legge
n. 194 del 2009, nonche' a rideterminare le dotazioni  organiche  del
personale non dirigenziale, ad esclusione di  quelle  degli  enti  di
ricerca, apportando una ulteriore riduzione non inferiore al  10  per
cento della  spesa  complessiva  relativa  al  numero  dei  posti  di
organico di tale personale risultante a seguito dell'applicazione del
predetto art. 2, comma 8-bis, del decreto-legge n. 194 del 2009; 
  Visti il  successivo  comma  4  del  citato  art.  1  del  predetto
decreto-legge  n.  138  del  2011  da  cui  si  evince  che  per   le
amministrazioni che non abbiano adempiuto alla rideterminazione delle
dotazioni organiche del personale, nei termini previsti dal comma  3,
e' fatto comunque  divieto,  a  decorrere  dalla  predetta  data,  di
procedere ad  assunzioni  di  personale  a  qualsiasi  titolo  e  con
qualsiasi contratto; 
  Visto il citato decreto-legge n. 95 del  2012,  ed  in  particolare
l'art. 2, comma  1,  che  dispone:  «Gli  uffici  dirigenziali  e  le
dotazioni organiche  delle  amministrazioni  dello  Stato,  anche  ad
ordinamento  autonomo,  delle  agenzie,  degli  enti   pubblici   non
economici, degli enti di ricerca, nonche' degli enti pubblici di  cui
all'art. 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.  165,
e successive modificazioni  ed  integrazioni  sono  ridotti,  con  le
modalita' previste dal comma 5, nella seguente misura: a) gli  uffici
dirigenziali, di livello generale e di  livello  non  generale  e  le
relative dotazioni organiche, in misura non inferiore,  per  entrambe
le tipologie di uffici e per ciascuna dotazione, al 20 per  cento  di
quelli  esistenti;  b)  le  dotazioni  organiche  del  personale  non
dirigenziale, apportando un'ulteriore riduzione non inferiore  al  10
per cento della spesa complessiva relativa al  numero  dei  posti  di
organico di tale personale. Per gli enti di ricerca la  riduzione  di
cui alla presente lettera si riferisce alle dotazioni  organiche  del
personale non dirigenziale, esclusi i ricercatori e i tecnologi»; 
  Tenuto conto che l'art. 2, comma 2, del  decreto-legge  n.  95  del
2012 prevede che le riduzioni di cui alle lettere a) e b) del comma 1
si applicano agli uffici e  alle  dotazioni  organiche  risultanti  a
seguito delle riduzioni effettuate ai sensi dell'art. 1, comma 3, del
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138; 
  Visto l'art. 2, comma 5, dello stesso decreto-legge n. 95 del  2012
secondo cui alle riduzioni di cui al comma 1, si provvede con  uno  o
piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri,  da  adottare
entro il 31 ottobre 2012, su proposta del Ministro  per  la  pubblica
amministrazione e la semplificazione, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze; 
  Considerato che l'art. 2, comma 6 del succitato decreto prevede che
«Le  amministrazioni  per  le  quali  non  siano  stati   emanati   i
provvedimenti di cui al  comma  5  entro  il  31  ottobre  2012,  non
possono, a decorrere dalla predetta data, procedere ad assunzioni  di
personale  a  qualsiasi  titolo  e  con  qualsiasi  contratto.   Fino
all'emanazione dei provvedimenti di  cui  al  comma  5  le  dotazioni
organiche sono provvisoriamente individuate in misura pari  ai  posti
coperti alla data di entrata in vigore  del  presente  decreto;  sono
fatte salve le  procedure  concorsuali  e  di  mobilita'  nonche'  di
conferimento di incarichi ai sensi dell'art.  19,  commi  5-bis,  del
decreto legislativo n. 165 del 2001 avviate alla predetta data  e  le
procedure per il rinnovo degli incarichi»; 
  Tenuto conto che le assunzioni sono subordinate alla disponibilita'
di posti in dotazione organica; 
  Vista la nota circolare n. 11786 del 22 febbraio 2011 con la  quale
il Dipartimento della funzione  pubblica  ha  fornito  istruzioni  ad
alcune amministrazioni in tema di programmazione  del  fabbisogno  di
personale per il triennio 2011-2013, autorizzazioni ad  assumere  per
l'anno 2011 e a bandire per il triennio 2011-2013; 
  Vista la direttiva del Ministro per la pubblica  amministrazione  e
la  semplificazione  n.  10  del  24  settembre  2012,  in  corso  di
registrazione alla Corte dei conti, con la quale sono  state  fornite
le linee di indirizzo e i criteri applicativi delle  riduzioni  delle
dotazioni  organiche   delle   pubbliche   amministrazioni   previste
dall'art. 2 del citato decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito
dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; 
  Viste le note con le  quali  ciascuna  amministrazione,  chiede  le
relative  assunzioni,  nonche'  i  trattenimenti  in  servizio,   con
specifica degli oneri da  sostenere,  dando  analitica  dimostrazione
delle cessazioni avvenute nell'anno 2011 e delle risorse  finanziarie
che si rendono disponibili; 
  Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 ed  in  particolare
l'art. 1 che proroga al 31  dicembre  2012  la  possibilita'  per  le
amministrazioni  interessate  di  effettuare  le  assunzioni  di  cui
all'art. 3, comma 102,  della  legge  24  dicembre  2007,  n.  244  e
successive modificazioni; 
  Visto l'art. 6, comma 1, del citato decreto  legislativo  30  marzo
2001, n. 165, ai sensi del quale nell'individuazione delle  dotazioni
organiche, le amministrazioni non possono determinare, in presenza di
vacanze di organico, situazioni di soprannumerarieta'  di  personale,
anche temporanea, nell'ambito dei contingenti relativi  alle  singole
posizioni economiche delle aree funzionali e di livello dirigenziale; 
  Considerato che  per  le  amministrazioni  che  non  hanno  fornito
informazioni dettagliate sulle dotazioni organiche di diritto  e  sui
presenti in servizio, in relazione all'iter procedurale in  corso  di
definizione delle loro  dotazioni  organiche,  le  autorizzazioni  si
considerano concesse soltanto nel rispetto del principio del  divieto
di soprannumerarieta', anche tenuto conto  delle  riduzioni  previste
dal citato art. 2 del decreto-legge n. 95 del 2012; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
13 dicembre 2011 che dispone la delega di funzioni al Ministro per la
pubblica amministrazione e la semplificazione Presidente  di  Sezione
del Consiglio di Stato dott. Filippo Patroni Griffi; 
  Su proposta del Ministro  per  la  pubblica  amministrazione  e  la
semplificazione di concerto con il  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 

                              Decreta: 

                               Art. 1 

  1. Le amministrazioni indicate nella Tabella allegata, che e' parte
integrante   del   presente    provvedimento,    possono    procedere
all'assunzione a tempo indeterminato e ai trattenimenti in  servizio,
delle unita' di personale per  ciascuna  indicate,  per  un  onere  a
regime  corrispondente  all'importo  accanto  specificato,  ai  sensi
dell'art. 3, comma 102, della  legge  24  dicembre  2007,  n.  244  e
successive modificazioni ed integrazioni, nonche' dell'art. 9,  comma
31,  del  decreto-legge  31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30  luglio  2010,  n.  122.  Per  ciascuna
amministrazione e', altresi', indicato il limite massimo delle unita'
di personale assumibile e dell'ammontare  delle  risorse  disponibili
per  le  assunzioni  riguardanti  l'anno  2012,  sulla   base   delle
cessazioni verificatesi nell'anno 2011. 
  2. Resta, fermo che, in caso di mancata adozione dei  provvedimenti
di cui all'art. 2,  comma  5,  del  decreto-legge  n.  95  del  2012,
convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,  entro  il  31  ottobre
2012, le Amministrazioni non potranno,  a  decorrere  dalla  predetta
data, procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo  e  con
qualsiasi contratto. Fino all'emanazione dei  provvedimenti  indicati
le dotazioni organiche sono provvisoriamente  individuate  in  misura
pari ai posti coperti alla data del 7  luglio  2012,  di  entrata  in
vigore del decreto legge  95/2012;  sono  fatte  salve  le  procedure
concorsuali e di mobilita' nonche' di conferimento  di  incarichi  ai
sensi dell'art. 19, commi 5-bis, del decreto legislativo n.  165  del
2001 e le procedure per il  rinnovo  degli  incarichi,  avviate  alla
predetta data di entrata in vigore del decreto legge n. 95 del  2012.
Non sono consentite assunzioni in soprannumero  anche  tenendo  conto
delle  riduzioni  delle  dotazioni  organiche  prescritte  da  ultimo
dall'articolo 2 del medesimo decreto-legge n. 95 del 2012. 
  3. Le Amministrazioni di cui alla Tabella allegata  sono  tenute  a
trasmettere, entro e non oltre il 30 aprile 2013, per  le  necessarie
verifiche, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -  Dipartimento
per  la  funzione  pubblica,   Ufficio   per   l'organizzazione,   il
reclutamento,  le  condizioni  di  lavoro  ed  il  contenzioso  nelle
pubbliche amministrazioni,  e  al  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, IGOP, i
dati concernenti il personale assunto, la spesa annua lorda a  regime
effettivamente da  sostenere.  A  completamento  delle  procedure  di
assunzione  va  altresi'  fornita   da   parte   dell'amministrazione
dimostrazione del rispetto dei limiti di spesa previsti dal  presente
decreto. 
  4. All'onere derivante dalle  assunzioni  di  cui  al  comma  1  si
provvede nell'ambito delle  disponibilita'  dei  pertinenti  capitoli
dello stato di previsione della spesa dei  singoli  Ministeri  e  dei
rispettivi bilanci delle altre amministrazioni. 
  Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte  dei
conti, sara' pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. 
    Roma, 29 ottobre 2012 

                                             p. Il Presidente del     
                                            Consiglio dei Ministri    
                                          Il Ministro per la pubblica 
                                                amministrazione       
                                             e la semplificazione     
                                                 Patroni Griffi       
Il Ministro dell'economia 
     e delle finanze 
          Grilli 

Registrato alla Corte dei conti il 30 novembre 2012 
Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 9, foglio n. 382

trattenimenti_2012

Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263

Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012 , n. 263
(GU n.47 del 25-2-2013)

Regolamento recante norme generali per la ridefinizione  dell'assetto
organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli  adulti,  ivi
compresi i corsi serali, a  norma  dell'articolo  64,  comma  4,  del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (13G00055)
 

                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

  Visti gli articoli 87 e 117 della Costituzione; 
  Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed  in  particolare
l'articolo 64 che prevede, al comma 3, la  predisposizione  da  parte
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca di  un
piano   programmatico   di   interventi   volti   ad   una   maggiore
razionalizzazione  dell'utilizzo  delle  risorse  disponibili  e  che
conferiscano  una  maggiore  efficacia  ed  efficienza   al   sistema
scolastico e, al comma 4, in attuazione del piano e nel quadro di una
piu' ampia  revisione  dell'assetto  ordinamentale,  organizzativo  e
didattico  del  sistema  scolastico,  l'emanazione   di   regolamenti
governativi, ai sensi dell'articolo  17,  comma  2,  della  legge  23
agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, per la ridefinizione
dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola  anche  attraverso
la razionalizzazione dei  piani  di  studio  e  dei  relativi  quadri
orario, nonche',  alla  lettera  f),  la  ridefinizione  dell'assetto
organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli  adulti,  ivi
compresi i corsi serali, previsto dalla vigente normativa; 
  Visto   il   piano   programmatico   predisposto    dal    Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, ai  sensi  dell'articolo  64,
comma 3, del citato decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto il testo unico delle leggi in materia di istruzione approvato
con  decreto  legislativo  16  aprile  1994,  n.  297,  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo  19  febbraio  2004,  n.  59,  recante
definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e
al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1  della  legge
28 marzo 2003, n. 53; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  76,  recante
definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione  e
alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c),  della
legge 28 marzo 2003, n. 53; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  77,  recante
definizione   delle   norme    generali    relative    all'alternanza
scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003,  n.
53; 
  Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e  successive
modificazioni, recante norme  generali  e  livelli  essenziali  delle
prestazioni relativi  al  secondo  ciclo  del  sistema  educativo  di
istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo
2003, n. 53; 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante  disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
finanziaria 2007), ed in particolare l'articolo 1, comma 632; 
  Vista la legge 11 gennaio  2007,  n.  1,  recante  disposizioni  in
materia  di  esami  di  Stato  conclusivi  dei  corsi  di  studio  di
istruzione secondaria superiore e delega al  Governo  in  materia  di
raccordo tra la scuola e le universita'; 
  Visto il decreto-legge 31  gennaio  2007,  n.  7,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40,  ed  in  particolare
l'articolo 13; 
  Visto il decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; 
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  recante  disposizioni
urgenti  per  la   stabilizzazione   finanziaria,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 marzo  1998,  n.
157,   concernente   regolamento   recante   norme   di    attuazione
dell'articolo 1, comma 20, della legge  28  dicembre  1995,  n.  549,
concernente  l'aggregazione  di  istituti  scolastici  di  istruzione
secondaria superiore; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275, concernente regolamento recante norme in  materia  di  autonomia
delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della  legge
15 marzo 1997, n. 59; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n.
230,   concernente   regolamento   recante   norme   sull'ordinamento
penitenziario e sulle misure privative e limitative  della  liberta',
ed in particolare gli articoli 41 e 43; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009,  n.
81, recante norme per la riorganizzazione della rete scolastica e  il
razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della  scuola,  ai
sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge  6  agosto  2008,  n.
133; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009,  n.
89, recante revisione  dell'assetto  ordinamentale,  organizzativo  e
didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione,
ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,  n.
133; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.
122,  concernente  regolamento  recante  coordinamento  delle   norme
vigenti  per  la  valutazione  degli  alunni  e  ulteriori  modalita'
applicative  in  materia,  ai  sensi  degli  articoli  2  e   3   del
decreto-legge  1°   settembre   2008,   n.   137,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
87, concernente regolamento  recante  norme  per  il  riordino  degli
istituti professionali,  a  norma  dell'articolo  64,  comma  4,  del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
88, concernente regolamento  recante  norme  per  il  riordino  degli
istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge  6
agosto 2008, n. 133; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
89,   concernente   regolamento   recante   revisione    dell'assetto
ordinamentale,  organizzativo  e  didattico   dei   licei   a   norma
dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data
25 gennaio 2008, recante linee  guida  per  la  riorganizzazione  del
Sistema  dell'istruzione  e  formazione  tecnica   superiore   e   la
costituzione degli istituti tecnici superiori; 
  Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione  22  agosto
2007, n. 139, concernente regolamento recante  norme  in  materia  di
adempimento dell'obbligo di istruzione,  ai  sensi  dell'articolo  1,
comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; 
  Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 25  ottobre
2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del  4  gennaio  2008,
recante  riorganizzazione  dei  Centri  territoriali  permanenti  per
l'educazione  degli  adulti  e  dei  corsi  serali,   in   attuazione
dell'articolo 1, comma 632, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 27 gennaio 2010, n. 9, di applicazione dell'articolo 4,
comma 3, del citato decreto 22 agosto 2007, n. 139, con  allegato  il
modello di certificazione dei saperi  e  delle  competenze  acquisiti
nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione; 
  Visto il comma 2-bis dell'articolo 9  del  decreto  legislativo  25
luglio 1998, n. 286, introdotto dall'articolo 1,  comma  22,  lettera
i), della legge 15 luglio 2009, n. 94, che subordina il rilascio  del
permesso di  soggiorno  CE  per  soggiornanti  di  lungo  periodo  al
superamento di un test di conoscenza della lingua  italiana,  le  cui
modalita' di svolgimento sono determinate con  decreto  del  Ministro
dell'interno,  di   concerto   con   il   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per  l'apprendimento
permanente; 
  Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche
dell'apprendimento permanente; 
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri,
adottata nella riunione del 12 giugno 2009; 
  Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica  istruzione,
espresso nell'Adunanza del 16 dicembre 2009; 
  Considerato che la maggior parte delle osservazioni  del  Consiglio
nazionale della pubblica istruzione trovano accoglimento,  altre  una
parziale attuazione, compatibilmente  con  i  vincoli  imposti  dalla
finanza  pubblica,  altre  ancora  saranno  recepite   con   separati
provvedimenti da assumere nella fase applicativa del riordino; 
  Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui  all'articolo
8 del decreto legislativo 28 agosto  1997,  n.  281,  espresso  nella
seduta del 6 maggio 2010; 
  Considerato  che  la  Conferenza  unificata,  di  cui  al   decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nella seduta del 6 maggio 2010 ha
espresso   parere   favorevole,   con    alcune    condizioni    che,
compatibilmente con i vincoli imposti dalla  finanza  pubblica,  sono
state accolte; 
  Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dall'Adunanza della
sezione consultiva per gli atti normativi nella seduta del 14  giugno
2010; 
  Acquisiti i pareri delle Commissioni del Senato della Repubblica  e
della  Camera  dei  deputati   competenti   per   materia   espressi,
rispettivamente, il 20 ottobre 2010 e il 10 novembre 2010; 
  Considerato che le condizioni contenute nei predetti  pareri  delle
competenti    Commissioni    parlamentari    trovano    accoglimento,
compatibilmente con i vincoli imposti dalla finanza pubblica; 
  Considerato, in particolare, che la VII  Commissione  della  Camera
dei Deputati ha ritenuto necessario «ottimizzare le risorse  umane  e
strumentali  disponibili  attraverso   la   previsione   di   modelli
organizzativi "a rete" sul territorio, idonei a  sviluppare  rapporti
stabili e organici tra i centri provinciali  per  l'istruzione  degli
adulti, dotati di una propria  autonomia  a  norma  dell'articolo  1,
comma 632, della citata legge n. 296 del 2006, e le altre sedi  nelle
quali si attuano i percorsi del secondo ciclo, in modo da  assicurare
all'utenza la piu' ampia e  diversificata  offerta  di  istruzione  e
formazione  nel  rispetto  dei  principi  di  efficacia,  efficienza,
economicita' e contenimento della spesa pubblica»; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 4 ottobre 2012; 
  Sulla proposta del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di concerto con  il  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 

                              E m a n a 
                      il seguente regolamento: 

                               Art. 1 

                               Oggetto 

  1. Il presente regolamento detta le norme generali per la  graduale
ridefinizione  ai  sensi  dell'articolo  11,  a   partire   dall'anno
scolastico 2013-2014,  dell'assetto  organizzativo  e  didattico  dei
Centri provinciali per l'istruzione degli adulti ivi compresi i corsi
serali, di seguito denominati:  «Centri»,  in  attuazione  del  piano
programmatico di interventi di cui  all'articolo  64,  comma  3,  del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla  legge  6  agosto  2008,  n.  133,   di   seguito   denominato:
«decreto-legge  n.  112  del  2008»,  al   fine   di   una   maggiore
razionalizzazione dell'utilizzo delle  risorse  umane  e  strumentali
disponibili, che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al
sistema scolastico. 
  2. La ridefinizione di cui al comma 1, si realizza nel quadro della
riorganizzazione di cui all'articolo 1, comma  632,  della  legge  27
dicembre 2006, n. 296, e all'articolo 64, comma 4,  lettera  f),  del
citato decreto-legge n. 112 del 2008, e riguarda i Centri  nei  quali
sono ricondotti, a partire dall'anno scolastico 2013-2014 e  comunque
entro l'anno scolastico  2014-2015,  nel  rispetto  della  competenza
esclusiva delle regioni e delle province  autonome  di  Trento  e  di
Bolzano in materia di programmazione dell'offerta formativa, i Centri
territoriali permanenti per l'istruzione  e  la  formazione  in  eta'
adulta di cui all'ordinanza del Ministro della pubblica istruzione 29
luglio 1997, n. 455, e i corsi serali per il conseguimento di  titoli
di studio, ivi compresi  i  corsi  della  scuola  dell'obbligo  e  di
istruzione secondaria superiore negli istituti di prevenzione e  pena
attivati ai sensi della normativa previgente. 
  3. Per effetto della ridefinizione di cui al comma 1, i percorsi di
istruzione degli adulti  sono  riorganizzati  nei  percorsi  indicati
all'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), realizzati  dai  Centri  di
cui all'articolo 2, e nei percorsi indicati all'articolo 4, comma  1,
lettera  b),  realizzati  dalle  istituzioni   scolastiche   di   cui
all'articolo 4, comma 6.
                               Art. 2 

                        Identita' dei Centri 

  1. I Centri costituiscono una tipologia di  istituzione  scolastica
autonoma, dotata dello specifico assetto didattico e organizzativo di
cui agli articoli 4 e 5, articolata in reti territoriali di servizio,
di norma su  base  provinciale,  nel  rispetto  della  programmazione
regionale e dimensionata secondo i criteri e i parametri definiti  ai
sensi  della  normativa  vigente  e  con  l'osservanza  dei   vincoli
stabiliti per la finanza pubblica. 
  2.  I  Centri  realizzano  un'offerta  formativa   finalizzata   al
conseguimento di titoli di studio rilasciati al termine dei  percorsi
di cui all'articolo 4, comma 1, lettere a) e c). 
  3. I Centri hanno la medesima autonomia attribuita alle istituzioni
scolastiche di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo
1999, n. 275; sono dotati di un proprio organico;  hanno  i  medesimi
organi collegiali delle istituzioni scolastiche, con gli  adattamenti
di cui all'articolo 7, comma 1, che  tiene  conto  della  particolare
natura dell'utenza; sono organizzati in modo da stabilire uno stretto
raccordo con le  autonomie  locali,  il  mondo  del  lavoro  e  delle
professioni; realizzano un'offerta formativa strutturata per  livelli
di apprendimento. 
  4.  I  punti  di  erogazione  del  servizio  relativi   alle   reti
territoriali di cui al  comma  1  sono  determinati  sulla  base  dei
criteri ivi definiti. 
  5. I Centri possono ampliare l'offerta formativa, nell'ambito della
loro autonomia e nei limiti delle risorse allo  scopo  disponibili  e
delle dotazioni organiche assegnate ai  sensi  dell'articolo  64  del
decreto-legge n. 112 del  2008  e  dell'articolo  19,  comma  7,  del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011,  n.  111,  secondo  quanto  previsto  dal
decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999, nel rispetto
delle competenze delle regioni e degli enti locali in materia  e  nel
quadro di accordi con gli enti locali ed altri  soggetti  pubblici  e
privati,  con  particolare  riferimento  alle   strutture   formative
accreditate dalle regioni.
                               Art. 3 

                               Utenza 

  1. Ai Centri possono iscriversi gli adulti anche stranieri che  non
hanno assolto l'obbligo di istruzione o che non sono in possesso  del
titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Ai fini di
cui all'articolo 9, comma 2-bis, del decreto  legislativo  25  luglio
1998, n. 286, inserito dall'articolo 1, comma 22, lettera  i),  della
legge 15 luglio 2009, n. 94, resta comunque ferma la possibilita' per
gli adulti stranieri in eta' lavorativa, anche in possesso di  titoli
di studio conseguiti nei Paesi di origine, di iscriversi ai  percorsi
di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, di  cui
all'articolo 4, comma 1, lettera c). 
  2. Ai Centri possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto  il
sedicesimo anno di eta' e che non sono  in  possesso  del  titolo  di
studio conclusivo del primo ciclo di istruzione,  ferma  restando  la
possibilita', a seguito di accordi specifici  tra  regioni  e  uffici
scolastici  regionali,  di  iscrivere,   nei   limiti   dell'organico
assegnato e in presenza di particolari e  motivate  esigenze,  coloro
che hanno compiuto il quindicesimo anno di eta'. 
  3. Alle istituzioni scolastiche di cui  all'articolo  4,  comma  6,
possono iscriversi, per frequentare i percorsi di secondo livello  di
cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), gli adulti, anche stranieri,
che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo  ciclo
di istruzione, nonche' coloro che hanno compiuto il  sedicesimo  anno
di eta' e che, gia' in possesso del titolo di studio  conclusivo  del
primo ciclo di istruzione, dimostrano di  non  poter  frequentare  il
corso diurno. 
  4. Al fine di garantire agli iscritti, di cui ai commi 1,  2  e  3,
organici interventi di accoglienza e orientamento, le commissioni  di
cui all'articolo 5, commi  2  e  3,  predispongono,  nell'ambito  dei
compiti loro assegnati e nel quadro di specifici accordi di rete  tra
i Centri di cui all'articolo 2 e le istituzioni  scolastiche  di  cui
all'articolo 4, comma 6, misure di  sistema  destinate,  altresi',  a
favorire  gli  opportuni  raccordi  tra  i  percorsi  di   istruzione
realizzati  dai  Centri  e  quelli   realizzati   dalle   istituzioni
scolastiche di cui all'articolo 4, comma 6. A tale fine le domande di
iscrizione sono trasmesse oltre che alle istituzioni di cui al  comma
3 anche ai Centri con i quali i  predetti  istituti  hanno  stipulato
accordi di rete.
                               Art. 4 

                          Assetto didattico 

  1. I percorsi di istruzione degli adulti sono riorganizzati in: 
    a) percorsi di primo livello: i percorsi di istruzione  di  primo
livello realizzati dai Centri di cui all'articolo 2, sono finalizzati
al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo  ciclo  di
istruzione e della  certificazione  attestante  l'acquisizione  delle
competenze di base connesse  all'obbligo  di  istruzione  di  cui  al
decreto del Ministro della pubblica istruzione  22  agosto  2007,  n.
139, relative alle attivita' e agli insegnamenti di cui al  comma  2,
lettera b); 
    b) percorsi di secondo  livello:  i  percorsi  di  istruzione  di
secondo livello, realizzati dalle istituzioni scolastiche di  cui  al
comma 6, sono finalizzati al conseguimento del diploma di  istruzione
tecnica, professionale e artistica; 
    c) percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento  della  lingua
italiana: i percorsi di alfabetizzazione  e  di  apprendimento  della
lingua italiana, realizzati  dai  Centri  di  cui  all'articolo  2  e
destinati agli adulti stranieri di cui  all'articolo  3,  nei  limiti
dell'organico assegnato, sono  finalizzati  al  conseguimento  di  un
titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della
lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo
di riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d'Europa. 
  2. I percorsi di primo livello di cui al comma 1, lettera a),  sono
articolati in due periodi didattici cosi' strutturati: 
    a) il primo periodo didattico e' finalizzato al conseguimento del
titolo di studio conclusivo del primo ciclo; 
    b) il secondo periodo didattico e' finalizzato  al  conseguimento
della certificazione attestante l'acquisizione  delle  competenze  di
base connesse all'obbligo di istruzione di cui al citato decreto  del
Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n.  139,  relative
alle attivita' e insegnamenti generali comuni a tutti  gli  indirizzi
degli istituti  professionali  e  degli  istituti  tecnici,  di  cui,
rispettivamente, al decreto del Presidente della Repubblica 15  marzo
2010, n. 87, e al decreto del Presidente della  Repubblica  15  marzo
2010, n. 88. 
  3.  I  percorsi  di  secondo  livello  di  istruzione   tecnica   e
professionale di cui al comma 1, lettera b), sono articolati  in  tre
periodi didattici, cosi' strutturati: 
    a) il primo periodo  didattico  e'  finalizzato  all'acquisizione
della certificazione necessaria per l'ammissione al  secondo  biennio
dei percorsi degli istituti tecnici  o  professionali,  in  relazione
all'indirizzo scelto dallo studente. Tale periodo si  riferisce  alle
conoscenze, abilita' e competenze previste per il primo  biennio  dai
corrispondenti ordinamenti degli istituti tecnici o professionali con
riferimento alle singole aree di indirizzo; 
    b) il secondo periodo didattico e'  finalizzato  all'acquisizione
della certificazione necessaria per l'ammissione all'ultimo anno  dei
percorsi  degli  istituti  tecnici  o  professionali,  in   relazione
all'indirizzo scelto dallo studente. Tale periodo si  riferisce  alle
conoscenze, abilita' e competenze previste per il secondo biennio dai
corrispondenti ordinamenti degli istituti tecnici o professionali con
riferimento alle singole aree di indirizzo; 
    c) il terzo periodo didattico e' finalizzato all'acquisizione del
diploma  di  istruzione  tecnica  o   professionale,   in   relazione
all'indirizzo scelto dallo studente. Tale periodo si  riferisce  alle
conoscenze, abilita' e competenze  previste  per  l'ultimo  anno  dai
corrispondenti ordinamenti degli istituti tecnici o professionali con
riferimento alle singole aree di indirizzo. 
  4. I percorsi di primo livello relativi al primo periodo  didattico
di cui al comma 2, lettera a), hanno un  orario  complessivo  di  400
ore, articolato secondo le indicazioni contenute nelle linee guida di
cui  all'articolo  11,  comma  10,  destinato  allo  svolgimento   di
attivita' e  insegnamenti  obbligatori  relativi  ai  saperi  e  alle
competenze attesi in esito ai percorsi  della  scuola  secondaria  di
primo grado. I percorsi sono organizzati anche con  riferimento  alle
competenze chiave in materia di cittadinanza da acquisire al  termine
dell'istruzione obbligatoria  di  cui  all'allegato  al  decreto  del
Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. In assenza
della  certificazione  conclusiva  della  scuola  primaria,  l'orario
complessivo puo' essere incrementato fino ad un massimo di  ulteriori
200 ore, in relazione ai saperi e  alle  competenze  possedute  dallo
studente. Tale quota, articolata  secondo  le  indicazioni  contenute
nelle linee guida di cui  all'articolo  11,  comma  10,  puo'  essere
utilizzata anche ai fini  dell'alfabetizzazione  in  lingua  italiana
degli adulti stranieri, di cui al comma 1, lettera c). 
  5.  L'orario  complessivo  obbligatorio  dei  percorsi  di  cui  al
presente articolo e' cosi' determinato: 
    a) i percorsi di  primo  livello,  relativi  al  secondo  periodo
didattico di cui al comma 2, lettera b), hanno un orario  complessivo
pari  al  70  per  cento  di  quello  previsto   dai   corrispondenti
ordinamenti degli istituti tecnici  o  professionali  per  l'area  di
istruzione generale,  articolato  secondo  le  indicazioni  contenute
nelle linee guida di cui all'articolo 11, comma 10; 
    b) i percorsi di secondo livello di cui al comma 3,  lettere  a),
b) e c), hanno, rispettivamente, un orario complessivo pari al 70 per
cento  di  quello  previsto  dai  corrispondenti  ordinamenti   degli
istituti  tecnici  o  professionali  con  riferimento   all'area   di
istruzione generale e alle singole aree di indirizzo. 
  6. I percorsi di secondo livello di cui al  comma  1,  lettera  b),
relativi agli istituti tecnici,  agli  istituti  professionali  e  ai
licei artistici, con riferimento ai periodi didattici di cui al comma
3, lettere a), b) e c), sono realizzati dalle istituzioni scolastiche
presso  le  quali  funzionano  i  percorsi  di  istruzione   tecnica,
professionale e artistica, rimanendo in esse incardinati, a tale fine
individuate nell'ambito della competenza esclusiva  delle  regioni  e
delle province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano  in  materia  di
programmazione dell'offerta formativa, nel rispetto dei criteri e dei
parametri  definiti  ai  sensi  della   normativa   vigente   e   con
l'osservanza dei vincoli stabiliti per la finanza pubblica. 
  7.  Nell'ambito   dell'ampliamento   dell'offerta   formativa,   le
istituzioni scolastiche presso le  quali  funzionano  i  percorsi  di
istruzione liceale possono prevedere, altresi', la  realizzazione  di
percorsi finalizzati al conseguimento di altri diplomi di  istruzione
liceale oltre a quello di liceo artistico nei  limiti  delle  risorse
disponibili  a  legislazione  vigente  e  delle  dotazioni  organiche
definite ai sensi dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del  2008
e dall'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.  98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. 
  8. I percorsi di istruzione artistica di cui al  comma  1,  lettera
b), sono realizzati  con  riferimento  alle  conoscenze,  abilita'  e
competenze  previste  dai  corrispondenti   ordinamenti   del   liceo
artistico secondo i periodi didattici di cui  al  comma  3,  l'orario
complessivo di cui al comma 5 e i criteri generali di cui al comma 9,
definiti secondo le indicazioni contenute nelle linee  guida  di  cui
all'articolo 11, comma 10. 
  9. Ai fini di cui al presente articolo, con le linee guida  di  cui
all'articolo  11,  comma  10,  approvate  con  decreto  del  Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro  dell'economia   e   delle   finanze   avente   natura   non
regolamentare sono definiti i criteri generali  e  le  modalita'  per
rendere sostenibili, per lo studente, i carichi orari di cui ai commi
4 e 5, attraverso: 
    a)  il  riconoscimento  dei  crediti  comunque  acquisiti   dallo
studente  per  l'ammissione  ai  percorsi  del  tipo  e  del  livello
richiesto; 
    b) la  personalizzazione  del  percorso  di  studio  relativo  al
livello richiesto, che lo studente puo'  completare  anche  nell'anno
scolastico successivo, secondo quanto previsto  dal  patto  formativo
individuale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e); 
    c) la fruizione a distanza di una parte del percorso previsto, di
regola, per non piu' del 20 per cento del  corrispondente  monte  ore
complessivo; 
    d)  la  realizzazione  di   attivita'   di   accoglienza   e   di
orientamento,  finalizzate  alla  definizione  del  Patto   formativo
individuale, per non piu' del 10 per cento del  corrispondente  monte
ore complessivo del percorso.
                               Art. 5 

                        Assetto organizzativo 

  1. I percorsi di istruzione,  di  cui  all'articolo  4  sono  cosi'
organizzati: 
    a) si riferiscono al profilo educativo, culturale e professionale
dello studente a conclusione del primo ciclo e del secondo ciclo  del
sistema educativo di istruzione per gli istituti  professionali,  per
gli istituti tecnici e per  i  licei  artistici,  come  definiti  dai
regolamenti adottati rispettivamente con decreto del Presidente della
Repubblica del 20 marzo 2009, n. 89,  decreto  del  Presidente  della
Repubblica del 15 marzo 2010, n. 88,  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 15 marzo 2010, n.  87,  e  decreto  del  Presidente  della
Repubblica 15 marzo 2010, n. 89; 
    b) si riferiscono alle indicazioni nazionali e  ai  risultati  di
apprendimento,  declinati  in  termini  di  conoscenze,  abilita'   e
competenze, relativi agli insegnamenti stabiliti secondo le modalita'
previste dai regolamenti di cui alla lettera a),  secondo  i  criteri
contenuti nelle linee guida di cui all'articolo 11, comma 10; 
    c) sono progettati  per  unita'  di  apprendimento,  intese  come
insieme  autonomamente  significativo  di  conoscenze,   abilita'   e
competenze, correlate ai  livelli  e  ai  periodi  didattici  di  cui
all'articolo 4, da erogare anche a  distanza,  secondo  le  modalita'
stabilite nelle linee guida di cui all'articolo 11,  comma  10.  Tali
unita' di apprendimento rappresentano il necessario  riferimento  per
il riconoscimento dei crediti; 
    d) sono realizzati per gruppi  di  livello  relativi  ai  periodi
didattici di cui all'articolo 4,  che  costituiscono  il  riferimento
organizzativo per la  costituzione  delle  classi  e  possono  essere
fruiti per  ciascun  livello  anche  in  due  anni  scolastici,  come
previsto dalle linee guida di cui all'articolo 11, comma 10; 
    e) sono organizzati in modo da  consentire  la  personalizzazione
del percorso, sulla base di un Patto formativo  individuale  definito
previo  riconoscimento  dei  saperi  e  delle   competenze   formali,
informali e non  formali  posseduti  dall'adulto  secondo  i  criteri
generali  e  le  modalita'  stabilite  nelle  linee  guida   di   cui
all'articolo 11, comma 10. 
  2. Ai fini dell'ammissione al periodo didattico cui l'adulto chiede
di accedere avendone titolo, i Centri costituiscono,  nel  quadro  di
specifici accordi di rete  con  le  istituzioni  scolastiche  di  cui
all'articolo 4, comma 6, commissioni per  la  definizione  del  Patto
formativo individuale di cui al comma 1,  lettera  e),  composte  dai
docenti dei periodi didattici di cui  alla  lettera  d)  e,  per  gli
adulti stranieri, eventualmente integrate da  esperti  e/o  mediatori
linguistici in relazione alla tipologia di utenti e di  percorsi.  La
partecipazione  alle  suddette  commissioni  costituisce  obbligo  di
servizio per  il  personale  docente;  per  gli  esperti  esterni  la
partecipazione non deve comportare  maggiori  oneri  a  carico  della
finanza pubblica. 
  3. L'ammissione al livello successivo e'  subordinata  al  possesso
della certificazione relativa al livello precedente.  Le  commissioni
di cui al comma 2 possono sottoporre l'adulto interessato, sulla base
dei titoli e delle certificazioni prodotte,  a  eventuali  prove  per
accertare  il  livello  delle  conoscenze,  abilita'   e   competenze
possedute, ferma restando la necessita' di valorizzare il  patrimonio
culturale e professionale della persona a partire dalla ricostruzione
della sua storia individuale.
                               Art. 6 

                    Valutazione e certificazione 

  1. La valutazione  e'  definita  sulla  base  del  Patto  formativo
individuale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e),  in  modo  da
accertare le competenze degli adulti in  relazione  ai  risultati  di
apprendimento attesi  in  esito  a  ciascun  periodo  didattico,  con
l'obiettivo di valorizzare le  competenze  comunque  acquisite  dalla
persona in contesti formali, non formali e informali. 
  2. Il primo periodo didattico dei percorsi di primo  livello  e  il
terzo periodo didattico dei percorsi di secondo livello si concludono
entrambi con un esame di Stato, per il rilascio  rispettivamente  del
titolo di studio conclusivo della scuola secondaria di  primo  grado,
previo superamento delle prove di cui al comma 3,  e  del  titolo  di
studio conclusivo dei percorsi di istruzione tecnica, professionale e
artistica, previo superamento delle prove previste a conclusione  dei
percorsi del corrispondente ordine, tipo e  indirizzo.  I  titoli  di
studio sono validi per il proseguimento degli studi  e  a  tutti  gli
altri effetti. 
  3. L'esame di Stato conclusivo dei percorsi di cui all'articolo  4,
comma 2, lettera a), consiste nelle seguenti prove  deliberate  dalle
commissioni d'esame, la cui  partecipazione  costituisce  obbligo  di
servizio per il personale docente, formate secondo i criteri definiti
con il decreto di cui al comma 7 adottato di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze: 
    a) tre prove scritte, di cui la prima in italiano  riguardante  i
risultati di apprendimento relativi  all'asse  dei  linguaggi  ovvero
all'asse storico-sociale; la seconda in una  delle  lingue  straniere
indicate nel Patto formativo  individuale;  la  terza  riguardante  i
risultati di apprendimento relativi all'asse matematico; 
    b) la specifica prova  scritta  a  carattere  nazionale,  di  cui
all'articolo 11, comma 4-ter, del  decreto  legislativo  19  febbraio
2004, n. 59, cosi' come modificato  dall'articolo  1,  comma  4,  del
decreto-legge   7   settembre   2007,   n.   147,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176; 
    c) un colloquio pluridisciplinare teso ad accertare le competenze
relative ai risultati di apprendimento attesi in esito  al  percorso,
tenuto conto del Patto formativo individuale, in modo da  valorizzare
le competenze comunque acquisite nei contesti formali, non formali ed
informali. 
  4. L'ammissione all'esame di Stato di cui al comma  3  e'  disposta
dai docenti del gruppo di livello di cui  all'articolo  7,  comma  1,
lettera a), previo accertamento dell'effettivo svolgimento  da  parte
dell'adulto del percorso personalizzato definito sulla base del Patto
formativo individuale di cui all'articolo 5,  comma  1,  lettera  e),
fermo restando che non possono essere ammessi agli esami  gli  adulti
che non hanno frequentato, per documentati motivi, almeno il  70  per
cento del percorso ivi previsto. 
  5. L'esame di Stato di cui al comma 3 si conclude con  un  motivato
giudizio complessivo redatto dalle commissioni di esame ivi  previste
secondo i criteri determinati con il decreto di cui al comma 7. 
  6. Al termine di ciascun periodo didattico e' previsto il  rilascio
di apposita certificazione, ai sensi dell'articolo 8 del decreto  del
Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122,  redatta  secondo
le linee guida di cui al  comma  7,  che  costituisce  condizione  di
accesso al periodo didattico successivo. Al termine dei  percorsi  di
cui all'articolo 4, comma 1, lettera  c),  e'  altresi'  previsto  il
rilascio di apposita certificazione. 
  7.  Con  uno  o  piu'   decreti   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, avente  natura  non  regolamentare,
sono definiti i criteri di cui ai commi 3 e 5, nonche' le linee guida
per la valutazione e  la  certificazione,  ivi  compresi  i  relativi
modelli.
                               Art. 7 

                    Organi collegiali dei Centri 

  1.  I  Centri  costituiscono  i  loro  organi  di  governo   e   ne
disciplinano il funzionamento  secondo  le  disposizioni  di  cui  al
titolo I del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive
modificazioni, con gli specifici adattamenti di seguito indicati: 
    a) il consiglio di classe e' composto dai docenti del  gruppo  di
livello di cui  all'articolo  5,  comma  1,  lettera  d),  e  da  tre
studenti, eletti dal relativo gruppo; 
    b) il collegio dei docenti  puo'  essere  articolato  in  sezioni
funzionali alla specificita' dell'assetto organizzativo  e  didattico
dei Centri, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica; 
    c) la rappresentanza dei genitori nel  consiglio  di  istituto  e
nella giunta esecutiva e'  sostituita  con  la  rappresentanza  degli
studenti; 
    d) il collegio dei docenti elegge nel proprio ambito il  comitato
per la valutazione del servizio degli insegnanti di cui  all'articolo
11 del citato decreto legislativo n. 297  del  1994,  assicurando  la
rappresentanza di ciascuna delle due tipologie di docenti in servizio
nei Centri. 
  2. Fino alla costituzione del consiglio di istituto e della  giunta
esecutiva  le  relative  funzioni   sono   svolte   dal   commissario
straordinario nominato dal direttore generale dell'ufficio scolastico
regionale senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
                               Art. 8 

                  Gestione amministrativo-contabile 

  1. Per la gestione amministrativo-contabile dei Centri si applicano
le norme contenute nel decreto del Ministro della pubblica istruzione
1° febbraio 2001, n. 44, e successive modificazioni. 
  2. Il riscontro di regolarita' amministrativa e contabile presso  i
Centri e' effettuato da due revisori dei conti nominati ai sensi  del
regolamento di cui al comma 1 come modificato dall'articolo 1,  comma
616, della legge 27 dicembre 2006,  n.  296,  fermo  restando  che  i
Centri devono  essere  inseriti  in  ambiti  territoriali  scolastici
esistenti.
                               Art. 9 

                         Dotazioni organiche 

  1. A partire dall'anno scolastico 2013-2014, la dotazione  organica
dei Centri ha carattere  funzionale  ed  e'  definita,  in  relazione
all'assetto didattico ed organizzativo di cui agli articoli  4  e  5,
sulla base dei dati comunicati dal dirigente scolastico del centro al
competente ufficio scolastico regionale con  riferimento  alla  serie
storica degli alunni scrutinati, in  relazione  ai  percorsi  di  cui
all'articolo 4, lettere a) e c). 
  2. L'organico di cui al comma 1 e' determinato, nell'ambito  e  nei
limiti degli organici definiti a legislazione vigente, con  l'annuale
decreto  interministeriale  adottato  dal  Ministro  dell'istruzione,
dell'universita'  e  della  ricerca,  di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e  delle  finanze,  con  riferimento  al  rapporto  non
superiore a 10 docenti ogni  160  studenti,  individuato  sulla  base
dell'organico  gia'  previsto  dall'articolo  4  dell'ordinanza   del
Ministro della pubblica istruzione 29 luglio 1997, n. 455,  ai  sensi
dell'articolo 9, comma 4, del decreto  del  Ministro  della  pubblica
istruzione  in  data  25  ottobre  2007,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n.  3  del  4  gennaio  2008,  fermo  restando  l'obiettivo
complessivo di riduzione delle dotazioni organiche previsto dal Piano
programmatico predisposto ai sensi dell'articolo  64,  comma  3,  del
decreto-legge n. 112 del 2008, anche in relazione a  quanto  disposto
dall'articolo 19 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. 
  3. A partire dell'anno scolastico 2013-2014 la  dotazione  organica
delle istituzioni scolastiche di cui  all'articolo  4,  comma  6,  e'
definita per i percorsi di secondo livello, di  cui  all'articolo  4,
comma  1,  lettera  b),  in  relazione   all'assetto   didattico   ed
organizzativo di cui  agli  articoli  4  e  5,  tenuto  conto  che  i
rispettivi quadri orari sono pari al 70 per cento di quelli  previsti
dai corrispondenti ordinamenti, sulla base dei  dati  comunicati  dal
dirigente  scolastico  dell'istituzione  scolastica   al   competente
ufficio scolastico regionale con riferimento alla serie storica degli
alunni scrutinati, di quelli ammessi agli esami  finali,  nonche'  di
quelli che hanno conseguito una certificazione relativa ai  saperi  e
alle  competenze  previsti   per   l'assolvimento   dell'obbligo   di
istruzione, di cui al regolamento emanato con  decreto  del  Ministro
della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. 
  4. L'organico di cui al comma 3 e' determinato, nell'ambito  e  nei
limiti degli  organici  definiti  a  legislazione  vigente,  mediante
l'annuale   decreto   interministeriale   adottato    dal    Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle  finanze  fermo  restando  l'obiettivo
complessivo di riduzione delle dotazioni organiche previsto dal Piano
programmatico predisposto ai sensi dell'articolo  64,  comma  3,  del
decreto-legge n. 112 del 2008, anche in relazione a  quanto  disposto
dall'articolo 19 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. 
  5. A partire dall'anno scolastico 2013-2014, la dotazione  organica
del personale amministrativo e ausiliario e' definita, nei limiti  di
organico disponibile a legislazione vigente, determinato in relazione
agli indici previsti dal regolamento emanato ai  sensi  dell'articolo
64, comma 4, lettera e), del decreto-legge n.  112  del  2008;  ferma
restando la dotazione organica del personale ATA a livello  regionale
definita ai sensi del suddetto regolamento, il direttore dell'ufficio
scolastico regionale puo' assegnare ai Centri unita' di personale del
profilo di assistente tecnico ovvero, in  alternativa,  prevedere  la
stipula di accordi tra le  istituzioni  scolastiche  interessate  per
collaborazioni plurime. 
  6. Il decreto di cui al comma 2 contiene anche  i  criteri  per  la
determinazione degli  organici  nella  fase  di  passaggio  al  nuovo
ordinamento di cui al presente regolamento.
                               Art. 10 

                Monitoraggio e valutazione di sistema 

  1. I percorsi di istruzione di cui  al  presente  regolamento  sono
oggetto   di   costante   monitoraggio   da   parte   del   Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca,  anche  attraverso
l'Istituto  nazionale  di  documentazione,  innovazione   e   ricerca
educativa. 
  2. I risultati di apprendimento dei percorsi  di  cui  al  presente
regolamento  sono  oggetto  di   valutazione   periodica   da   parte
dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo e di
istruzione. 
  3. Il Ministro presenta al Parlamento, ogni tre anni,  un  apposito
rapporto sui risultati del monitoraggio sui percorsi di istruzione di
cui al presente regolamento e  della  valutazione  dei  risultati  di
apprendimento.
                               Art. 11 

         Disciplina transitoria, abrogazioni e norme finali 

  1. L'attuazione del nuovo assetto  organizzativo  e  didattico  dei
Centri e' graduale e, per l'anno 2012-2013,  si  realizza  attraverso
progetti assistiti a livello nazionale senza nuovi e maggiori oneri a
carico della  finanza  pubblica.  Tutti  i  Centri  territoriali  per
l'educazione degli adulti di cui  all'ordinanza  del  Ministro  della
pubblica istruzione 29 luglio 1997, n. 455, e i corsi serali  per  il
conseguimento di diplomi di istruzione secondaria  superiore  di  cui
all'ordinamento previgente cessano di funzionare il 31 agosto 2015. 
  2. A partire dall'anno scolastico 2013-2014,  le  disposizioni  del
presente regolamento si applicano alle classi prime, seconde, terze e
quarte dei  corsi  serali  dell'istruzione  tecnica,  dell'istruzione
professionale e dei licei artistici, al fine di rendere conformi  gli
ordinamenti dei corsi serali con quelli dei corsi  diurni  in  vigore
per le citate quattro classi dall'anno scolastico 2013-2014. 
  3. La composizione degli organi collegiali di cui all'articolo 7 si
applica ai Centri istituiti e funzionanti a partire dal 1°  settembre
2013. 
  4. Sono abrogate le disposizioni contenute all'articolo 5, comma 2 (*),
lettera d), e agli articoli 137 e  169  del  decreto  legislativo  16
aprile 1994, n. 297. E', altresi', abrogata ogni  altra  disposizione
non  legislativa  comunque  incompatibile  con  quelle  del  presente
regolamento. 
  5. Il presente regolamento entra in vigore il giorno  successivo  a
quello  della  sua  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale   della
Repubblica italiana. 
  6. Dall'attuazione del presente  regolamento  non  devono  derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 
  7. Il riscontro di regolarita' amministrativa e  contabile  di  cui
all'articolo 8, comma 2, e' effettuato a partire dall'anno scolastico
in cui e' riconosciuta l'autonomia a ciascun  centro.  A  tale  fine,
l'ufficio scolastico regionale territorialmente  competente  provvede
entro 30 giorni dalla costituzione di un nuovo centro  ad  assegnarlo
ad un pre-esistente ambito territoriale scolastico. 
  8. Ai Centri territoriali per l'educazione degli adulti e ai  corsi
serali per il conseguimento di titoli di studio di cui al comma 1  si
applicano le disposizioni previste dagli articoli 3 e 9. 
  9. L'istituzione dei Centri avviene esclusivamente in  presenza  di
una  corrispondente  riduzione  di  ulteriori  autonomie  scolastiche
rispetto  all'obiettivo  complessivo  di  riduzione  delle  autonomie
previsto dal Piano programmatico predisposto ai  sensi  dell'articolo
64, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, aggiuntiva rispetto a
quella determinatasi per effetto  delle  disposizioni  contenute  nel
comma 5 dell'articolo 19 del decreto-legge  6  luglio  2011,  n.  98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio  2011,  n.  111,
nonche' fermo restando il conseguimento dell'obiettivo finanziario di
cui all'articolo 1 del decreto Presidente della Repubblica  20  marzo
2009, n. 81. Sono fatti salvi i Centri gia' istituiti senza  nuovi  o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica, per l'anno scolastico
2009/2010 ai sensi del citato decreto  del  Ministro  della  pubblica
istruzione 25 ottobre 2007, previsto in applicazione dell'articolo 1,
comma 632, della legge 27  dicembre  2006,  n.  296,  fermo  restando
quanto previsto dall'articolo 2, comma 1. 
  10. Il passaggio al nuovo ordinamento e' definito da  linee  guida,
approvate con decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'
e della ricerca, di concerto con il Ministro  dell'economia  e  delle
finanze, a sostegno  dell'autonomia  organizzativa  e  didattica  dei
Centri,  con  particolare  riferimento  all'applicazione  del   nuovo
assetto didattico  dei  percorsi  di  primo  e  secondo  livello  con
l'adattamento dei piani di studio di cui ai regolamenti emanati con i
citati decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  numeri
87, 88 e 89, ai criteri e alle modalita'  per  la  definizione  degli
strumenti di flessibilita' di cui all'articolo  4,  comma  9,  ed  e'
accompagnato da misure nazionali di sistema per  l'aggiornamento  dei
dirigenti, dei docenti e  del  personale  amministrativo,  tecnico  e
ausiliario dei Centri con le risorse umane, finanziarie e strumentali
disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per
la finanza pubblica. 
  11. La regione autonoma Valle d'Aosta e  le  province  autonome  di
Trento  e  di  Bolzano  provvedono  alla   finalita'   del   presente
regolamento nell'ambito delle competenze ad esse spettanti  ai  sensi
dello Statuto speciale e  delle  rispettive  norme  di  attuazione  e
secondo quanto disposto dai rispettivi ordinamenti. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 

    Dato a Roma, addi' 29 ottobre 2012 

                             NAPOLITANO 

                                  Monti, Presidente del Consiglio dei
                                  Ministri 

                                  Profumo, Ministro  dell'istruzione,
                                  dell'universita' e della ricerca 

                                  Grilli,  Ministro  dell'economia  e
                                  delle finanze 

Visto, il Guardasigilli: Severino

Registrato alla Corte dei conti il 15 febbraio 2013
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, del MIBAC, del Min. salute e del Min. lavoro, registro n. 2, foglio n. 164

(*) AVVISO DI RETTIFICA (GU n.102 del 3-5-2013)
Comunicato relativo al decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, concernente: «Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.». (Decreto del Presidente della Repubblica pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 47 del 25 febbraio 2013). (13A03930)

Nota 29 ottobre 2012, Prot. MIURAOODGOS n. 7034

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Uff.II

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

 

Oggetto: Gruppo di Lavoro per la conoscenza della storia degli Esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia – Iniziative A.S. 2012-2013

 

Decreto-Legge 29 ottobre 2012, n. 185

Decreto-Legge 29 ottobre 2012, n. 185
(in GU n. 254 del 30-10-2012 )

Disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici. (12G0207)

 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012;

Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di emanare misure finalizzate a salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 ottobre 2012;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione;

Emana

il seguente decreto-legge:

 

Art. 1

1. Al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012 e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, l’articolo 12, comma 10, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e’ abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2011. I trattamenti di fine servizio, comunque denominati, liquidati in base alla predetta disposizione prima della data di entrata in vigore del presente decreto sono riliquidati d’ufficio entro un anno dalla predetta data ai sensi della disciplina vigente prima dell’entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10, e, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme gia’ erogate in eccedenza. Ai maggiori oneri derivanti dal presente comma valutati in 1 milione di euro per l’anno 2012, 7 milioni di euro per l’anno 2013, 13 milioni di euro per l’anno 2014 e in 20 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, si provvede:

a) quanto a 1 milione di euro per l’anno 2012 mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;

b) quanto a 7 milioni di euro per l’anno 2013, a 13 milioni per l’anno 2014 e a 20 milioni annui a decorrere dal 2015, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell’ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per 7 milioni di euro per l’anno 2013 e l’accantonamento relativo al Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca per 20 milioni di euro a decorrere dal 2014.

2. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.

3. I processi pendenti aventi ad oggetto la restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base contributiva utile prevista dall’articolo 11 della legge 8 marzo 1968, n. 152, e dall’articolo 37 del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032, si estinguono di diritto; l’estinzione e’ dichiarata con decreto, anche d’ufficio; le sentenze eventualmente emesse, fatta eccezione per quelle passate in giudicato, restano prive di effetti.

 

Art. 2

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara’ presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

 

Dato a Roma, addi’ 29 ottobre 2012

 

NAPOLITANO

 

Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

Grilli, Ministro dell’economia e delle finanze

Patroni Griffi, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione

 

Visto, il Guardasigilli: Severino

Nota 29 ottobre 2012, Prot. MIURAOODGOS n. 7033

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

– Ufficio II –

 

Ai Direttori Generali

degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico

per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico

per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole

delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico

per la scuola in lingua tedesca

di Bolzano

 

Oggetto: Olimpiadi di Scienze Naturali A.S. 2012-2013

 

L’A.N.I.S.N. – Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali – organizza la XI edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. La competizione è nata nell’intento di stimolare l’interesse degli studenti nei confronti delle Scienze Naturali, al fine di favorire il confronto tra realtà scolastiche diverse in ambito nazionale e internazionale e costituire per gli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni, l’attitudine per lo studio e la comprensione dei fenomeni naturali.

L’iniziativa è rivolta agli studenti di tutti gli indirizzi della Scuola Secondaria di II grado. E’ possibile aderire all’iniziativa entro il 28 febbraio 2013.

Per ulteriori informazioni si allega il Regolamento.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

————–

Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali

Olimpiadi delle Scienze Naturali 2013
Olimpiadi Internazionali di Biologia e Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra

Per l’anno scolastico 2012/13 l’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali, organizza la undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. L’iniziativa, rivolta a tutti gli indirizzi della scuola secondaria superiore, è patrocinata dal Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, e lo scorso anno ha visto la partecipazione di più di 400 scuole superiori distribuite sull’intero territorio nazionale.

Le Olimpiadi delle Scienze Naturali perseguono i seguenti obiettivi:

  • fornire agli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi naturali;
  • realizzare un confronto tra le realtà scolastiche delle diverse regioni italiane;
  • individuare nella pratica un curricolo di riferimento per le scienze naturali, sostanzialmente condiviso dalla variegata realtà delle scuole superiori italiane;
  • confrontare l’insegnamento delle scienze naturali impartito nella scuola italiana con l’insegnamento impartito in altre nazioni, in particolare quelle europee;
  • avviare, alla luce del confronto effettuato con realtà scolastiche estere, una riflessione sugli eventuali aggiustamenti da apportare al curricolo di riferimento.

La partecipazione alle Olimpiadi delle Scienze Naturali assume un particolare significato anche in considerazione dei seguenti aspetti:
1) L’Anisn è un soggetto accreditato al fine dell’individuazione delle iniziative per la valorizzazione delle eccellenze riguardanti gli studenti dei corsi di istruzione secondaria superiore delle scuole statali e paritarie (decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262 e DDG 25 febbraio 2010 e DM n. 16 del 17 luglio 2012). L’elenco degli studenti vincitori delle Olimpiadi delle Scienze Naturali inseriti nell’Albo Nazionale è consultabile all’indirizzo: http://www.indire.it/eccellenze/.
2) L’Italia partecipa sia alle Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO – International Biology Olympiad) sia alle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO – International Earth Science Olympiad). Per le Olimpiadi internazionali di biologia concorrono solo gli studenti iscritti alla categoria triennio, per quelle di Scienze della Terra solo quelli iscritti alla categoria biennio. Nella precedente edizione la squadra italiana ha vinto due medaglie di argento e due di bronzo alle IBO e due medaglie di bronzo alle IESO.

Lo strumento utilizzato per lo svolgimento delle selezioni regionali delle Olimpiadi di Scienze è una prova scritta costituita da un questionario articolato in domande strutturate, da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Le batterie di quesiti sono costituite da domande a scelta multipla a 5 alternative, ma potranno contenere anche alcune domande aperte a risposta univoca. La prova utilizzata per la selezione nazionale è simile a quella regionale, ma potrà contenere anche alcune domande di tipo aperto al fine di saggiare le capacità logico-argomentative degli studenti. Sono previste due distinte categorie per il biennio e per il triennio. La prova per il biennio consisterà in quesiti di scienze della Terra e di scienze della vita, quella per il triennio in domande di biologia. Poiché da quest’anno le Scienze della Terra sono entrate a far parte anche nei programmi del secondo biennio dei licei, gli studenti che parteciperanno alla gara nazionale del triennio svolgeranno a livello sperimentale anche alcuni quesiti di tale disciplina.

Alcuni esempi di prove utilizzate per le selezioni regionali e per la selezione nazionale degli anni precedenti sono reperibili nel sito:

http://www.anisn.it/olimpiadi_prove.php .
Lo svolgimento delle Olimpiadi delle Scienze Naturali si articolerà nelle seguenti fasi:

a) fase d’istituto: da effettuare entro il 10 marzo 2013 utilizzando materiale specificamente predisposto dai docenti dell’istituto.

b) fase regionale: si effettuerà martedì 19 marzo 2013 contemporaneamente in tutta Italia, generalmente in un’unica sede per ogni regione. Ad essa saranno ammessi gli studenti primi classificati di ogni istituto di quella regione. Sezione speciale biennio tecnici e professionali: allo scopo di favorire la partecipazione degli studenti dei tecnici e dei professionali, indirizzi nei quali lo studio delle scienze naturali è previsto in misura più ridotta al solo primo biennio, per la categoria biennio a livello regionale verranno premiati gli studenti dei tecnici e dei professionali che hanno riportato il punteggio più alto nella graduatoria regionale biennio.

c) fase nazionale: si svolgerà dal 3 al 5 maggio 2013 e riguarderà i primi classificati in ogni regione. La gara nazionale sarà disputata sabato 4 maggio 2013, con inizio presumibile alle ore 10.00. I primi classificati a livello nazionale saranno premiati nel corso della stessa manifestazione.

d)  seleziona fase internazionale IBO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria triennio svolgeranno una prova pratica di biologia i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IBO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.

e)  seleziona fase internazionale IESO: al fine di valutare non solo le competenze teoriche ma anche quelle pratiche, durante la fase nazionale gli studenti classificatisi ai primi posti della categoria biennio potranno svolgere una prova pratica di Scienze della Terra i cui risultati saranno valutati insieme a quelli della prova teorica ai fini della individuazione dei 10 studenti da premiare con uno stage di preparazione alle IESO e dei 4 studenti che costituiranno la squadra italiana per la fase internazionale.

f) fase di allenamento alle gare internazionali: riguarderà 10 studenti sia per le Olimpiadi Internazionali di Biologia, sia per le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra. I 10 studenti selezionati frequenteranno una settimana di preparazione residenziale intensiva sia su approfondimenti teorici che attività sperimentali. Il periodo di svolgimento è previsto tra la seconda metà di maggio e la fine dell’anno scolastico (Biologia) o la fine del mese di luglio ed i primi di settembre (Scienze della Terra) .

g) fase internazionale: per le Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO) si svolgerà a Berna, in Svizzera, dal 14 al 21 luglio 2013; per le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO) in India probabilmente nel mese di ottobre 2013. In entrambi i casi la delegazione italiana sarà costituita dai 4 studenti e da due docenti accompagnatori, responsabili delle traduzioni in lingua italiana delle prove teoriche e sperimentali. Eventuali notizie sulle gare internazionali saranno reperibili nel nostro sito: www.anisn.it.

E’ possibile aderire all’iniziativa entro il 28 febbraio 2013 compilando il form reperibile all’indirizzo www.anisn.it o la scheda di adesione (Allegato 1). Quest’ultima va inviata per e-mail, insieme con la copia della ricevuta dell’avvenuto versamento, all’indirizzo di posta elettronica del responsabile regionale della regione in cui ha sede la scuola (Allegato 2). Alternativamente è possibile inviare la scheda per posta. Si allega al presente bando (Allegato 3) anche una lettera di accompagnamento.

Le scuole che aderiranno all’iniziativa dovranno iscriversi all’ANISN versando la quota associativa di euro 60,00 (sessanta/00) mediante bollettino sul c.c. postale n. 56852122 intestato ad Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali OnLine, o in alternativa sul c.c. bancario Poste Italiane BancoPostaImpresaOnline IBAN IT39O0760114000000056852122. Il termine per l’effettuazione del versamento è improrogabilmente fissato al 28 febbraio 2012. Limitatamente all’anno di partecipazione alla gara, la quota dà diritto a ricevere la rivista dell’associazione “Le Scienze Naturali nella scuola” contenente le informazioni sulle iniziative promosse dall’ANISN a livello nazionale1.

A cura dei responsabili regionali dell’ANISN, alle scuole aderenti saranno fornite via e-mail tutte le notizie necessarie per la partecipazione alla gara.

Roma, 15 ottobre 2012

per il gruppo di coordinamento nazionale: Prof. Vincenzo Boccardi

1 Si precisa che il conto corrente bancario indicato è rispondente a quanto richiesto dall’art.3 comma 7 della Legge n.136/2010 in materia di esistenza di conto corrente dedicato ad ordini/contratti pubblici; il versamento della quota si configura come iscrizione dell’istituzione scolastica all’Associazione: pertanto non viene emessa fattura e fa fede la relativa ricevuta del versamento. Le scuole saranno considerate soci collettivi nazionali ANISN (cfr. art. 4 dello Statuto ANISN http://anisn.it/archivio_documenti.php) con esclusione di quanto previsto all’art. 9; l’ANISN non ha obbligatorietà di emissione del DURC, non avendo dipendenti né altri obblighi contributivi e/o previdenziali.

Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali

Allegato 1

OLIMPIADI DELLE SCIENZE NATURALI 2013

SCHEDA INFORMATIVA SCUOLA __________ _________________________ (da inviare al referente regionale ANISN via e-mail o posta prioritaria)

Dati scuola iscritta

(obbligatorio)

Codice scuola Denominazione

Recapito (comprensivo del Comune e della Provincia) Tel. – Fax – e-mail

Dati docente referente (obbligatorio)

Cognome e Nome Tel. – e-mail Recapito

I dati saranno mantenuti riservati ed utilizzati unicamente per comunicazioni relative allo svolgimento delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2013.

Copia ricevuta versamento c.c.p. (obbligatorio)

N.B.: Le schede pervenute ai referenti regionali prive della copia del versamento non saranno prese in considerazione.

I mandati di pagamento non costituiscono prova dell’avvenuto pagamento.

(Inserire qui la copia in formato jpg della ricevuta del versamento)

La scuola parteciperà alle Olimpiadi di Scienze Naturali per la categoria:

( ) biennio
( ) triennio
( ) biennio e triennio

Inviare la scheda informativa per e-mail all’indirizzo di posta elettronica del responsabile regionale dopo l’effettuazione del versamento, e non oltre il 28 febbraio 2013. In essa va inserita copia in formato jpg dell’avvenuto versamento della quota di iscrizione di euro 60,00 (sessanta/00) sul c.c.p. n. 56852122 intestato ad Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali OnLine. Alternativamente la scheda informativa può essere inviata al responsabile regionale per posta prioritaria (in questo caso allegare fotocopia cartacea della ricevuta del versamento).

Per ogni altra esigenza si prega di contattare la segreteria nazionale (Prof. Emanuele Piccioni – Via San Fortunato, 5 – 06081 – Assisi (PG) – e-mail: olimpiadisegreteria@tiscali.it – Tel.: 075/815154), o il responsabile nazionale (Prof. Vincenzo Boccardi, Via Nuova Bagnoli, 714 – 80124 Napoli – e-mail boccardiv@yahoo.it – Tel.: 081/570.13.40).

Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali

Allegato 2 – RESPONSABILI REGIONALI AI QUALI INVIARE LA SCHEDA DI ADESIONE

Regione

Nome del responsabile

Indirizzo di posta elettronica cui inviare la scheda e telefono

Indirizzo

Abruzzo

Cristina Salciccia

cristinasalciccia@virgilio.it

0863/41.68.59

Via Opi, 1
67051 – Avezzano (AQ)

Basilicata

Rosanna Musolino

rosannamusolino@yahoo.it

0971/444226

Via Sanremo, 201 85100 – Potenza

Calabria

Maria Cosentino

mariellacosentino21@libero.it

0962/93.40.76 320/452.08.07

Via Astilo, 130
88900 – Crotone (CS)

Campania 1 (Napoli e Caserta)

Sofia Sica

sosica@tin.it

081/239.67.99 347/49.51.321

Via Giulio Cesare, 125 – Scala F 80125 – Napoli

Campania 2 (Avellino, Benevento e Salerno)

Rossana Rosapepe

rossanarosapepe@gmail.com

089/79.14.71 333/41.37.626

Via E. Bottiglieri, 17/6 – 80134 Salerno

Emilia Romagna

Lorenzo Lancellotti

lorenzo.lancellotti@gmail.com

Via Galletti 1/2, 40134, Bologna

051/9917835 339/8039532

Friuli Venezia Giulia

Elide Catalfamo – Eva Godini

eva.godini@alice.it anisnfvg@libero.it 333/1312210

Prof. Eva Godini – Lic. Sc. “G. Galilei” – Via Mameli, 4 – 34100 Trieste;
oppure:

ANISNFVG: c/o E. Catalfamo Via S. Giovanni, 14/C
34015 – Muggia (TS)

Lazio

Paola d’Antoni

065135648@iol.it

064/55.52.970 392/791.51.92

Via Spoleto, 22 00182 – Roma

Liguria

Anna Pitto

annapitto@gmail.com

010 / 26.72.70 338 / 371.94.03

Via Lomellini 5/1a 16124 – Genova

Lombardia

Rosanna La Torraca

rosanna.latorraca@alice.it

0331/50.01.41 338 / 50.96.284

Via Ponchiroli, 10
21053 – Castellanza (VA)

Marche

Daniele Sordoni

daniele.sordoni@virgilio.it

071/28.64.146 339/576.57.11 339/16.79.105

IC “G. Padalino” – Via Lanci 2 61032 Fano (PU)

Molise

Anna Rita Massarella

annaritamassarella@hotmail.it

0874/69.92.74 338/964.51.30

Via Liguria, 61 86100 – Campobasso

Piemonte

Agata Conti

agata.conti@libero.it

011/70.42.40

I.P.S.I.A. “G. Plana” Piazza di Robilant, 5 10141 – Torino
Tel. 011/331005;
Fax: 011/3855472

 

Puglia

Luciana Daddabbo

dl59@libero.it

080/67.48.98 333/717.39.38

Via Francesco Lapenna, 47 70010 Casamassima (BA)

Sardegna Sud (Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano)

Maria Cristina Mereu

mariacristina.mereu@gmail.com. 070/42.460
338 / 632.38.93

Via Cavalcanti, 2 09128 – Cagliari

Sardegna Nord (Sassari, Olbia Tempio, Nuoro)

Costantina Cossu

c.tina@tiscali.it

079 / 97.46.88 339 / 46.93.162

Via P. Enrico, 17 07041 – Alghero

Sicilia occidentale (Agrigento, Enna, Palermo, Trapani)

Salvatore Stira

salvo.stira@tiscali.it

340/685.58.16

Via Cataldo Parisio, 13 90145 – Palermo

Sicilia orientale (Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa)

Cetty D’Arrigo

cettyneh@tin.it

090/69.53.86 389/27.76.734

Via Catania – Residence Villa Dante,
corpo A, scala D
98124 – Messina

Toscana

Isabella Marini

marini.isabella@gmail.com

050/53.19.11 339/161.62.91 392/7125751

Via Ugone Visconti n.14 – 56122 Pisa

Trentino Alto Adige

Michela Giuliani

michela.giuli@alice.it

0461/923197

Istituto Tecnico Tecnologico “Michelangelo Buonarroti” via Brigata Acqui N°15 38122 Trento

Umbria

Gabriela Gabrielli

gabrielli.gabri@gmail.com

347/30.69.240 075/80.02.663

Via Migno, 11
06083 – Bastia Umbra (PG)

Valle d’Aosta

Susanna Occhipinti

s.occhipinti@regione.vda.it

016 / 52.75.883 339 / 42.33.141 fax 0165 275888

Assessorato Istruzione e Cultura – Regione Autonoma Valle d’Aosta – Via S. Martin de Corléans, 250 – 11100 – Aosta

Veneto

Pierpaola Setti

anisn.veneto@gmail.com

349/6438825 041/27.50.840

Museo di Storia Naturale 30125 – Fondaco dei Turchi – Venezia

Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali

Allegato 3

“Il gioco è un esempio di interazione e integrazione delle diversità. L’incontro fra sistemi differenti di regole (giochi, appunto) non implica una scelta esclusiva, ma una sintesi inclusiva, irriducibile agli elementi precedenti e proprio per questo semplice ed efficiente”. (Gregory Bateson, “ Questo è un gioco”, Milano, R. Cortina, 1996.)

Care Colleghe e cari Colleghi, siamo oramai giunti alla undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, un’iniziativa che si fonda sulla volontà di tanti insegnanti e studenti di “mettersi in gioco”, di “essere squadra”. La partecipazione alla gara può costituire inoltre un ingrediente fondamentale della relazione educativa, inducendo la cooperazione non solo tra i docenti, ma anche tra gli allievi, come ci ricorda la definizione che Gregory Bateson dà del gioco.

Le prove sono il frutto dell’esperienza nell’insegnamento e nella ricerca didattica maturata negli anni dagli stessi docenti in seno all’Anisn. Quelle della scorsa edizione sono state preparate da Vincenzo Boccardi, Luigi D’Amico, Paola D’Antoni, Concetta De Bellis, Fortunata Ferrara, Eva Godini, Roberto Greco, Daniela Mancaniello, Isabella Marini, Emanuele Piccioni. Le domande tentano di veicolare nella scuola lo spirito della ricerca, il suo habitus e la sua stessa creatività, prevedendo un approccio allo studio dei fenomeni secondo diversi punti di vista, incrociando le discipline per leggere i loro diversi contributi e allenando il pensiero divergente in un’ottica di de/ricostruzione del “senso” del fenomeno esaminato. Nel sito dell’associazione (www.anisn.it) troverete, insieme con il nuovo bando, le prove delle precedenti edizioni, alcune linee guida ed i principi ispiratori per la formulazione, la struttura ed il formato dei quesiti.

I vincitori della scorsa edizione, premiati nel corso di una manifestazione che si è svolta dall’ 11 al 13 maggio 2012 a Castellammare di Stabia (Napoli) nella splendida cornice dell’Istituto Internazionale Vesuviano per l’Archeologia e le Scienze Umane, sono stati per il triennio Alessandro Di Fabio, dell’Abruzzo e Simone Potenti, della Toscana, entrambi “medaglia d’oro”, e Giorgio Bianchini, della Puglia, e Raffaele Sarnataro, della Campania, entrambi “medaglia di bronzo”. La “medaglia d’oro” per il biennio è andata invece al veneto Matteo Vajente, seguito da Francesca Corti, dell’Umbria, (“medaglia di argento”), e da tre studenti a pari merito (“medaglia di bronzo”): Antonio Cusano (Campania), Pasquale Miglionico (Puglia) e Lorenzo Terenzi (Umbria). I premi sono stati microscopi, libri e altre attrezzature scientifiche.

Ma insieme con gli studenti hanno vinto anche le scuole e i docenti, che ringraziamo per aver raccolto una sfida che ha consentito ai ragazzi di vincere: per il triennio il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Pescara, l’ITC Pacini di Pistoia, il Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce e il Liceo Scientifico “V. Cuoco” di Napoli; per il biennio il Liceo Scientifico “Nicolò Tron” di Schio (Vi), il Liceo Scientifico “Marconi” di Foligno, l’I.I.S. “Telesi@” di Telese Terme (BN) e il Liceo Scientifico/Ling. “Federico II di Svevia” di Altamura.

10 studenti del triennio sono stati premiati con una settimana intensiva di preparazione alle Olimpiadi Internazionali di Biologia, organizzata a Castellammare di Stabia, al termine della quale quattro di loro, Alessandro Di Fabio (Liceo Scientifico “L Da Vinci”, Pescara), Giorgio Bianchini (Liceo Scientifico “Banzi Bazoli”, Lecce), Simone Potenti (ITC Pacini, Pistoia) e Aldo Gorga (Liceo Scientifico “F. Severi”, Salerno) accompagnati dalla presidente dell’ANISN, Prof. Anna Pascucci, e dalla Prof. Isabella Marini, hanno partecipato a Singapore al concorso internazionale. Ben due le medaglie di argento, assegnate ai primi due studenti della squadra italiana, e due bronzi agli altri due studenti: un risultato davvero importante!

Settimana intensiva di preparazione, questa volta alle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra, anche per 10 studenti del biennio, organizzata a luglio presso l’Università di Camerino. Quattro di loro, Matteo Vajente (Liceo Scientifico “Nicolò Tron”, Schio (VI), Antonio Cusano (I.I.S. “Telesi@”, Telese Terme (BN), Lorenzo Terenzi (Liceo Scientifico “Marconi”, Foligno) e Andrea Ferrando (Liceo Scientifico “C. D. Cassini”, Genova), accompagnati dai Prof. Susanna Occhipinti e Sonia Manaresi, hanno partecipato a Buenos Aires, in Argentina, al concorso internazionale. Due le medaglie di bronzo vinte da Antonio Cusano e Lorenzo Terenzi.

Dallo scorso anno le Olimpiadi si sono arricchite anche del nuovo progetto Young Biologist on stage che vede come protagonisti gli ex studenti vincitori delle Olimpiadi Internazionali di Biologia, ora allievi delle migliori università italiane, che cooperano in azioni di supporto on line ed in presenza per gli studenti e partecipano alla gara nazionale ed internazionale.

Ci sembra che i motivi per “mettersi in gioco”, partecipando alla undicesima edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, possono essere davvero tanti. Nel salutarvi cordialmente, vi auguriamo buon lavoro.

Roma, 15 ottobre 2012

Vincenzo Boccardi, Anna Pascucci e Emanuele Piccioni

Nota 29 ottobre 2012, Prot. n. 7031

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Segreteria del Direttore

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali Loro Sedi

 

Al Sovrintendente Scolastico per La Provincia di Bolzano

 

Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento

 

All’Intendente Scolastico per La Scuola in Lingua Tedesca Bolzano

 

All’Intendente Scolastico per La Scuola delle Località Ladine Bolzano

 

Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle D’Aosta Aosta

 

Agli Uffici Scolastici Provinciali LORO SEDI

 

e p.c.

 

Al Gabinetto Del Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Sede

 

Al Dipartimento per l’Istruzione Sede

 

All’Assessore all’Istruzione e Cultura Della Regione Autonoma della Valle D’Aosta Aosta

 

All’Assessore ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia Palermo

 

Ai Presidenti delle Giunte Provinciali delle Province Autonome di Bolzano e Trento

 

Oggetto: Regolamento delle Olimpiadi Nazionali di lingue e civiltà classiche , seconda edizione, Napoli 2013

 

Nel quadro delle azioni per la Promozione e lo sviluppo della Cultura classica, questa Direzione Generale, ha emanato il Regolamento per la seconda edizioni delle Olimpiadi Nazionali delle lingue e delle civiltà classiche che si svolgeranno a fine maggio nella città di Napoli.

 

Alla prima edizione (Venezia, 24-27 maggio 2012), che ha ricevuto il riconoscimento dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, hanno partecipato centinaia di studenti, selezionati nei numerosi certamina che si sono disputati in tutte le regioni del Paese.

 

Per la comunità scolastica le Olimpiadi Nazionali, che verranno bandite tutti gli anni, rappresentano una occasione per valorizzare e supportare, sul piano culturale e didattico, l’impegno di studenti, docenti e dirigenti scolastici per la promozione e lo sviluppo della Cultura classica.

 

Il progetto, sostenuto da insigni studiosi, che costituiscono il Comitato istituzionale dei Garanti per la cultura classica, mira a rinsaldare il rapporto, l’interazione e il confronto tra il mondo accademico e la scuola. Una delle condizioni irrinunciabili per rinnovare, nei licei, i percorsi didattici e le metodologie per lo studio del mondo classico, delle sue lingue, della sua letteratura e della sua storia.

 

Al successo delle Olimpiadi Nazionali delle lingue e delle civiltà classiche concorrono diversi soggetti: i docenti di classe, i dirigenti delle Istituzioni scolastiche, i soggetti promotori dei certamina. A tutti loro va riconosciuto il merito per la preparazione e la selezione dei candidati in grado di affrontare le prove nelle tre sezioni di gara, traduzione dal greco o dal latino con commento e interpretazione, analisi e commento di testimonianze della civiltà latina o greco-latina (Regolamento, art. 6). Pertanto le diverse fasi, che precedono la manifestazione conclusiva e la selezione dei concorrenti per le Olimpiadi nazionali, sono decisive.

 

A tal fine si invitano le SS.LL. a sollecitare i Comitati Olimpici Regionali di cultura classica, costituti e già operanti presso gli USR, affinché predispongano tutte le azioni necessarie per:

Aggiornare il censimento, avviato nell’a.s. 2011/2012, dei Certamina promossi in ciascuna regione;

Promuovere la diffusione tra le Istituzioni scolastiche dei bandi dei Certamina promossi a livello locale e nazionale;

Sollecitare le Istituzioni scolastiche a promuovere e a favorire la partecipazione degli studenti ai diversi Certamina;

Predisporre modalità e tempi per far confluire i dati degli studenti vincitori dei certamina a questa Direzione Generale, nel rispetto delle scadenze e delle procedure indicate dal Bando delle Olimpiadi Nazionali delle lingue e delle civiltà classiche di prossima emanazione.

 

Si pregano le SS.LL. di dare diffusione della presente nota alle Istituzioni scolastiche interessate del territorio di competenza, tenendo comunque conto che la stessa verrà inserita nel sito web del MIUR

 

Si ringrazia per la collaborazione.

 

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela PALUMBO

————

Prot. n. 0006746 – 18 ottobre 2012

Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche

Regolamento

Articolo 1

La Direzione Generale per gli Ordinamenti e l’Autonomia Scolastica indice annualmente le Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche, suddivise in tre sezioni: Lingua Greca, Lingua Latina, Civiltà Classiche.

Articolo 2

Le Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche sono da considerarsi a pieno titolo attività scolastica.

Articolo 3

Le Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche si disputano, di norma, l’ultima settimana del mese di Maggio.

Articolo 4

L’iscrizione alle Olimpiadi Nazionali delle Lingue e Civiltà Classiche è riservata agli studenti che frequentano gli ultimi due anni dei Licei nelle scuole italiane e nelle scuole italiane all’estero, migliori classificati nei certamina, censiti e selezionati dai Comitati Olimpici costituiti presso gli Uffici Scolastici Regionali.

Nel Bando annuale saranno specificati i criteri di ammissione dei concorrenti.

Articolo 5

L’iscrizione dei concorrenti dovrà essere effettuata dai comitati organizzatori dei diversi certamina, per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale competente per territorio, nel rispetto dei termini previsti dal Bando annuale. L’iscrizione alle Olimpiadi Nazionali è gratuita. Le domande di partecipazione, riservate agli studenti che posseggono i requisiti previsti dall’art. 4 e come specificati dal Bando annuale, vistate dal Dirigente Scolastico, devono essere inviate dalle scuole o dagli organizzatori dei certamina ai Comitati Olimpici Regionali del territorio di riferimento.

Articolo 6

Le prove delle Olimpiadi consistono:

  • Per la sezione Lingua Greca, nella traduzione di un passo di prosa o di poesia greca accompagnato da un commento strutturato;
  • Per la sezione Lingua Latina, nella traduzione di un passo di prosa o di poesia latina accompagnato da un commento strutturato;
  • Per la sezione Civiltà Classiche in un lavoro di interpretazione, analisi e commento di testimonianze della civiltà latina o greco-latina.

Articolo 7
Ciascuna prova avrà la durata di cinque ore. Ogni tentativo di plagio o di ricorso a sussidi diversi dai vocabolari comporta l’immediata esclusione dalle Olimpiadi.

Articolo 8

Le prove per le Olimpiadi sono scelte dal Comitato Nazionale dei Garanti.

Gli elaborati degli studenti sono valutati dal Comitato Olimpico di Valutazione, costituito dal Comitato Tecnico Operativo Nazionale e da tre docenti universitari designati dal Comitato Nazionale dei Garanti. Le decisioni del Comitato Olimpico di Valutazione sono definitive e insindacabili.

Articolo 9

I premi sono assegnati al primo, al secondo e al terzo classificato di ogni sezione e consistono rispettivamente: in una medaglia d’oro, d’argento e di bronzo, accompagnate da un assegno.

Ai vincitori di ogni sezione è offerta la possibilità di compiere un’esperienza significativa in un centro o in una struttura prestigiosa nel campo della ricerca e della promozione della cultura classica.

Il quarto e il quinto classificato per ciascuna sezione ricevono una particolare menzione d’onore. Sono altresì attribuite, a discrezione del Comitato Olimpico di Valutazione, eventuali segnalazioni di merito.

Articolo 10

I concorrenti assumono l’impegno di essere presenti alla cerimonia di premiazione. L’eventuale assenza deve essere motivata.

Eventuali premi in denaro saranno assegnati esclusivamente per il tramite delle scuole di appartenenza.

A ciascun partecipante verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Articolo 11

Conclusa la valutazione delle prove nel rispetto dell’anonimato dei concorrenti, il Comitato Olimpico di Valutazione definisce la graduatoria di merito per ciascuna delle sezioni (Lingua greca, Lingua latina, Civiltà classiche). Successivamente alla definizione della graduatoria per ciascuna delle sezioni, il Comitato Olimpico di Valutazione abbina le prove con i nominativi dei concorrenti. Nel corso della cerimonia di premiazione sono presentati al pubblico i tre vincitori, i destinatari delle due menzioni d’onore nonché, eventualmente, i destinatari delle segnalazioni di merito. È data motivazione dei premi e delle menzioni.

Articolo 12

Gli studenti dovranno presentarsi all’accreditamento muniti di idoneo documento, nel giorno e nell’ora fissata, pena l’esclusione.

Articolo 13

Le spese di viaggio e di soggiorno degli studenti partecipanti sono a carico dell’Ammini- strazione Scolastica Centrale. Le spese di viaggio e di soggiorno degli accompagnatori non sono a carico dell’Amministrazione.

Gli studenti concorrenti viaggiano e soggiornano sotto la responsabilità propria, se maggiorenni, o degli accompagnatori, se minorenni, intendendosi comunque esonerato da ogni responsabilità di vigilanza sia il Comitato Istituzionale dei Garanti per la Cultura Classica sia il Comitato Tecnico Operativo Nazionale.

Articolo 14

Con la presentazione della domanda di iscrizione, lo studente accetta incondizionatamente tutte le norme del presente regolamento e, in particolare, quella di cui agli Articoli 8, 9, 10, 11.

 

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Carmela Palumbo