STOP AL BANDO DEL COMUNE DI TORINO

IL RICORSO PROMOSSO DALLA CUB SCUOLA OTTIENE LO STOP AL BANDO DEL COMUNE DI TORINO PERCHÈ NON RISPETTA LE ABILITAZIONI E IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO!

Il bando del comune di Torino mira alla costituzione di una graduatoria per le supplenze temporanee nei nidi e nelle scuole materne ma non rispetta i titoli abilitanti conseguiti con l’esame di Stato di Scuola Magistrale ed Istituto Magistrale entro l’anno 2001/2002; si crea così una discriminazione ai danni di questi lavoratori che vengono posti in posizione sfavorevole, rispetto a coloro che hanno seguito i percorsi di formazione successivi al 2001/2002. Tra l’altro si tratta di una discriminazione che ha maggiore effetto su colleghi e colleghe già in servizio precario presso i servizi educativi del comune di Torino negli anni passati.

Il sindacato CUB SUR ha incaricato lo Studio Legale Longhin della difesa  delle lavoratrici e dei lavoratori diplomati sulla base di una tesi semplice ed evidente: i titoli di studio citati sopra sono abilitanti in via permanente e siamo di fronte ad un diritto acquisito.

Questa tesi ha avuto l’ultimo riconoscimento nella seduta della VII Commissione Cultura della Camera del 6 febbraio, in cui tutti i componenti hanno convenuto sul carattere abilitante dei titoli rilasciati dall’ISTITUTO MAGISTRALE fino al 2001/02; lo stesso MIUR, rappresentato dalla Dott.ssa Ugolini, aveva riconosciuto la bontà della nostra posizione.

Durante il percorso di formazione del bando avevamo avvisato il Comune di Torino del rischio di invalidazione del bando stesso e avevamo invitato i dirigenti competenti ad ascoltare le ragioni nostre e dei lavoratori discriminati; siamo stati ricambiati con la più immotivata e ottusa ostinazione.

Il tribunale amministrativo riconosce oggi le nostre motivazioni e, dopo lo stop definitivo al concorso per dirigenti, impone al Comune lo stop temporaneo sul bando per i precari.

Sarà forse il caso di riflettere sull’operato di alcuni dirigenti?

Per la CUB SUR
Giulia Bertelli

Graduatorie d’istituto per l’individuazione del personale in soprannumero

E’ illegittimo il comportamento dei dirigenti scolastici che predispongono le graduatorie d’istituto per l’individuazione del personale in soprannumero prima della pubblicazione del contratto sulla mobilità a.s. 2013/14.

 

Continuano a pervenire nelle sedi del sindacato SAB, richieste di chiarimenti riguardanti la compilazione delle schede per la formulazione delle graduatorie interne d’istituto per l’individuazione dei docenti e personale ATA soprannumerari a.s. 2013/14.

Nel merito, il SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, nonostante reiterati interventi e richiami nei decorsi anni scolastici, è costretto, nuovamente, a denunciare l’illegittimità del comportamento di alcuni dirigenti scolastici che, non curanti delle disposizioni contrattuali vigenti, formulano le predette graduatorie prima della pubblicazione del contratto sulla mobilità che disciplina modo e termini per dette operazioni incidenti, profondamente, sulle posizioni giuridiche dei soprannumerari e prima della scadenza delle iscrizioni degli alunni prevista per il 28/02/2013.

In particolare, in attesa del nuovo contratto che, sebbene firmato in ipotesi, dovrà essere avallato dal Ministero della Funzione Pubblica che ha già richiesto modifiche alla relazione tecnica allegata alla pre-intesa  e solo dopo sarà reso esecutivo.

Il Contratto vigente, ma anche l’ipotesi del nuovo, prevede, all’art. 21 comma 4 per i docenti della scuola dell’infanzia e primaria, all’art. 23 comma 3 per i docenti di scuola di I e II grado e all’art. 48 comma 5 per il personale ATA, che “i dirigenti scolastici, entro (e non prima) i 15 gg successivi alla scadenza delle domande di trasferimento (termine ancora non fissato), formulano e pubblicano all’albo le graduatorie d’istituto per l’individuazione dei perdenti posto sulla base dei punteggi previsti dalle tabelle allegate al contratto”.

Alla data odierna, non esistono ancora, perché non pubblicati, né il contratto, né le nuove tabelle di riferimento, che potrebbero variare rispetto alle precedenti, sia come valutazione dei titoli e servizi, sia per l’esclusione dalle graduatorie dei beneficiari di precedenze quali quelli in possesso di legge n. 104/92, amministratori degli enti locali, ecc.., né la data di scadenza dei termini di presentazione delle domande dalla quale far decorrere i 15 gg., anche perché è stato variato il campo di applicazione del sistema delle precedenze con l’introduzione del comma 3 all’art. 7.

Alla luce di quanto sopra, i dirigenti scolastici non possono formulare e pubblicare ora le graduatorie per l’individuazione dei perdenti posto, per non essere coerenti e conformi al nuovo contratto sulla mobilità, tranne che vogliano creare, comunque, contenzioso che, con la tempistica imposta e riportata nel contratto: 15 giorni successivi alla scadenza dei termini di presentazione delle domande di trasferimento, si è cercato di eliminare. Tale termine, né prima, né dopo, è perentorio

Giova ancora segnalare che nella premessa alle note allegate alle tabelle di valutazione dei titoli, è detto chiaramente che “nella valutazione dei titoli vengono considerati quelli posseduti entro il termine previsto per la presentazione delle domande di trasferimento”, es. nascita di figli, dottorato, corsi di perfezionamento, ecc…. .

Per il SAB è auspicabile il rispetto perentorio delle scadenze e modalità, al fine di non ingenerare false aspettative di chi possiede titoli o precedenze non più valutabili e riconoscibili dal nuovo contratto sulla mobilità, la cui pubblicazione è ancora in alto mare.

F.to Prof. Francesco SOLA

Segretario Generale SAB

OK VIA LIBERA ACCORDO SU SCATTI. ORA TEMPI RAPIDI

SCUOLA, GILDA: OK VIA LIBERA ACCORDO SU SCATTI. ORA TEMPI RAPIDI

“Finalmente il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’accordo sugli scatti di anzianità 2011. Speriamo che in pochi giorni si possa andare all’Aran e che, quindi, i docenti possano a breve riscuotere, compresi gli arretrati”. Lo dice in una nota, Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, all’indomani dell’approvazione in Cdm del provvedimento.
Il sindacalista sottolinea, quindi, l’importanza dell’ulteriore passo avanti “in questo percorso che ha visto la Gilda in prima fila insieme alle altre sigle che hanno condiviso, con la stessa determinazione, la battaglia al fianco di chi lavora nel mondo della scuola”.

TFA SPECIALI

TFA SPECIALI

Dopo le classi di concorso, anche i TFA speciali vivranno la loro approvazione definitiva con il nuovo Governo che scaturirà dalle prossime elezioni politiche.

 

L’Anief coglie l’occasione per invitare i responsabili alla revisione finale del testo che modifica il D.M. 249/2010 ad apportare alcune modifiche fondamentali: i 360 giorni minimi per l’accesso ai corsi, anziché le tre supplenze annuali da almeno 180 giorni ciascuna; l’accesso aperto anche al personale di ruolo soprannumerario, in particolare agli Itp e ai dottori di ricerca; l’apertura anche per tutti i precari interessati che hanno già un’abilitazione. In caso contrario, il sindacato è pronto a ricorrere in tribunale.

 

Sui Tfa speciali, Anief sostiene che occorrono alcune modifiche finali indispensabili. Le quali permetterebbero di avviare i tirocini abilitanti senza escludere del personale che ha comunque fatto esperienza e sviluppato conoscenze, competenze e capacità. Vale la pena ricordare che l’apertura a coloro che hanno svolto 360 giorni di servizio, significa confermare lo stesso requisito richiesto in occasione dei precedenti corsi abilitanti del 1999 e del 2004. E siccome le leggi che regolano il reclutamento non sono cambiate, non si attuerebbe alcuno “strappo”.

 

L’accesso ai Tfa speciali deve inoltre essere consentito agli oltre 8.000 docenti oggi in soprannumero: lo Stato deve dare loro la possibilità di poter accedere, sempre se in possesso del titolo utile, ad una nuova abilitazione e senza costi aggiuntivi. Ed essere in tal modo più facilmente “collocabili”, già in vista del prossimo anno scolastico. La maggior parte di loro, infatti, si trova nella posizione di soprannumerarietà (molti sono insegnanti tecnico pratici) a seguito dei tagli draconiani e delle riforme riduci-organici volute dai Governi che si sono succeduti negli ultimi 3-4 anni.

 

Contestualmente, il ministro deve necessariamente permettere l’iscrizione ai Tfa speciali anche a coloro che hanno conseguito il dottorato di ricerca. Si tratta di una possibilità che era stata ritenuta fattibile nelle versioni iniziali del testo oggi approvato alla Camera. Ma poi nelle versioni successive se ne sono perse le tracce. L’Anief non ne comprende il motivo: se i dottori di ricerca hanno titolo ad essere inseriti nei ruoli dirigenti dello Stato, non può essere loro negato di poter fare gli insegnanti.

 

Il nostro sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief – intende dunque cogliere l’occasione del ricambio parlamentare, per rivolgersi al nuovo Governo e dirgli di fare in modo che il decreto sui Tfa speciali contenga dei requisiti di accesso basati su delle effettive pari opportunità da parte dei candidati partecipanti. Nei confronti dell’intero comparto Scuola, sarebbe un approccio davvero positivo. Che eviterebbe sul nascere l’avvio di una nuova stagione di ricorsi al giudice”.

15/02/2013 – Obiettivo/Azione H.2 Avvio delle attività formative in Calabria, Campania, Sicilia

Oggetto: PON FSE “Competenze per lo sviluppo” – Obiettivo/Azione H.2 “Percorsi di formazione sulle procedure di acquisto della PA in ottemperanza alle direttive europee e comunque finalizzate a promuovere la trasparenza dell’azione amministrativa e la legalità” Progetto “Sviluppo delle competenze dei dirigenti scolastici e dei DSGA nella programmazione e gestione di attività e progetti: formazione e social networking” nelle Regioni Obiettivo Convergenza. Avvio delle attività formative in Calabria, Campania, Sicilia e apertura iscrizioni sul sistema informativo.

Circolare n. 1904 del 12 febbraio 2013

15/02/2013 – Autorizzazione dei progetti e Impegno di spesa ai sensi della Convenzione stipulata tra O.I. MIUR e AdG PO FESR della Regione Puglia

Oggetto: PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” – Circolare straordinaria prot. n. 5685 del 20/4/2011 attuativa del piano di accelerazione della spesa relativa alla Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 ex Delibera Cipe n. 1/2011. Autorizzazione dei progetti e Impegno di spesa ai sensi della Convenzione stipulata tra O.I. MIUR e AdG PO FESR della Regione Puglia.

Autorizzazioni Puglia e comunicazione all’USR Puglia

Università, anticipati a luglio i test

da Repubblica.it

Università, anticipati a luglio i test

Polemica per la decisione del ministro profumo di far svolgere prima del solito le prove per poter accedere ai corsi a numero chiuso. Un anticipo che metterà in crisi i diplomandi e anche coloro che hanno programmato i corsi di preparazione per i test

di SALVO INTRAVAIA

I TEST per l’ammissione ai corsi a numero chiuso a livello nazionale si svolgeranno a luglio. A pochi giorni dalle elezioni, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, anticipa di un mese e mezzo le date dei test di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso. Anziché a settembre, com’è stato finora da quando esistono i test di accesso, per essere ammessi alla facoltà di Medicina, e ad Odontoiatria, i test si svolgeranno il 23 luglio. E a seguire, tutti gli altri: Veterinaria il 24 luglio, Architettura il 25 luglio e soltanto le Professioni sanitarie il 4 settembre. I test di Medicina in lingua inglese si svolgeranno addirittura il 15 aprile.

Test nel mese di aprile che scatteranno dal 2014: 8 aprile per Medicina ed Odontoiatria, 9 aprile per medicina veterinaria, 10 aprile 2014 per Architettura e 3 settembre per le Professioni sanitarie. Un anticipo a sorpresa, quello di Profumo, che metterà in crisi i diplomandi e anche coloro che hanno programmato i corsi di preparazione per i test. Gli studenti delle scuole superiori, infatti, una volta archiviata la pratica della maturità dedicano l’intero periodo estivo allo studio delle materie oggetto dei test. Il motivo di questo anticipo è contenuto nella asettica comunicazione apparsa oggi sul sito del Miur.

“Al fine di offrire adeguata informativa agli studenti interessati e di permettere agli atenei di procedere nella predisposizione delle opportune misure organizzative legate allo svolgimento delle prove, si

comunicano le date di effettuazione dei test per l’anno accademico 2013/2014″. Per gli studenti dell’Unione degli universitari si tratterebbe di “un altro blitz del ministro Profumo” a pochissimi giorni dalle elezioni. “Scandaloso il calendario dei test di ammissione che si terranno a luglio ed ad aprile”, tuonano dall’Udu.

“Stabilire l’inizio delle prove per i test di ammissione a luglio è un ulteriore ostacolo all’accesso all’università”, dichiara Michele Orezzi, coordinatore dell’Udu. “Non solo gli studenti dovranno prepararsi a sostenere un test d’ingresso su materie che possibilmente non hanno mai nemmeno studiato, inoltre avranno pochissimo tempo a disposizione per farlo in quanto saranno impegnati, almeno fino alla prima metà di luglio, a sostenere gli esami di maturità. E’ un altro palese attacco al diritto allo studio e all’accesso alla formazione per migliaia di studenti”.

“Il Ministro Profumo  –  continua Orezzi  –  non si smentisce nemmeno da dimissionario. Dopo il tentativo di far passare il decreto sul diritto allo studio, che di fatto annienta i diritti degli studenti meritevoli ma privi di mezzi, in sordina senza il coinvolgimento degli studenti, adesso sferra un altro attacco agli studenti. Questa calendarizzazione è un ulteriore percorso ad ostacoli per migliaia di studenti che, dopo le scuole superiori, vogliono intraprendere un percorso universitario e la cosa più grave è che il Miur cambia ancora una volta le regole in corsa e senza un minimo di preavviso e concertazione con gli studenti”.

Università, test anticipati a luglio

da La Stampa

Università, test anticipati a luglio

In rete la protesta degli studenti: “Sono troppo vicini alla maturità”
roma

Una fine legislatura di bisticci tra Profumo e gli studenti. Dopo i contrasti sul decreto per il diritto allo studio, ora a surriscaldare il clima è la decisione del ministro di anticipare di un mese e mezzo le date dei test di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso. Anziché a settembre, come da tradizione, le prove per essere ammessi a Medicina e Odontoiatria si svolgeranno il 23 luglio (quelle per i corsi in inglese, che il ministro spera possano essere avviati anche in altre facoltà, il 15 aprile). E a seguire, tutte le altre (Veterinaria il 24 luglio, Architettura il 25 luglio e soltanto le Professioni sanitarie il 4 settembre). Non solo. Nell’anno accademico 2014-2015 i test verranno ulteriormente anticipati, ad aprile.

 

La novità non è piaciuta affatto agli studenti che non esitano a definirla «scandalosa» e a dichiararsi «sconvolti». Profumo ha spiegato che «l’anticipo è stato deciso per venire incontro alle esigenze dei ragazzi». Ma le associazioni studentesche promettono battaglia: «siamo pronti a mobilitarci con ogni mezzo perché il calendario venga rivisto e le date posticipate» minacciano Unione degli universitari e Rete degli studenti.

«Stabilire i test di ammissione a luglio è – sostiene il coordinatore dell’Udu, Michele Orezzi – un ulteriore ostacolo all’accesso all’università. Non solo gli studenti dovranno prepararsi a sostenere un test d’ingresso su materie che possibilmente non hanno mai nemmeno studiato, inoltre avranno pochissimo tempo a disposizione per farlo in quanto saranno impegnati, almeno fino alla prima metà di luglio, a sostenere gli esami di maturità. È un altro palese attacco al diritto allo studio». «Non comprendiamo – afferma la Rete della conoscenza – come si possa anticipare di un mese la data dei test di medicina. Ci domandiamo come potranno prepararsi gli studenti che in molti casi hanno terminato le prove di maturità da una settimana. C’è quindi il rischio che migliaia di studenti non possano partecipare al test o non riescano a prepararsi in tempo».

 

Il ministero difende però le sue scelte sottolineando innanzitutto che i test sono attitudinali e relativi per lo più a quello che si è appreso fino a quel momento. Calendarizzare ad aprile il test per i corsi di Medicina in lingua inglese consente – spiegano a viale Trastevere – di essere competitivi a livello internazionale, permettendo agli studenti stranieri di partecipare in numero e qualità superiore. Il periodo è, infatti, analogo a quello solitamente scelto dagli altri Paesi per programmare i test di ammissione nei propri atenei. E pure per quanto riguarda le altre prove, l’anticipo a luglio è il segnale di una maggiore attenzione alle esigenze dei ragazzi: consente un avvio più regolare dell’anno accademico, anche alla luce dello scorrimento delle graduatorie; permette agli studenti che non passano la selezione di poter scegliere con attenzione un eventuale altro corso di studi non a numero chiuso e a chi supera i test una migliore organizzazione logistica in caso di spostamento in una città diversa dalla propria (alloggio, trasporti ecc…). Da viale Trastevere si fa notare pure che in questo modo si allinea l’anticipo della prova per il 2013-2014 all’entrata in vigore della cosiddetta «norma Fioroni», in stand by da anni, che prevede la valorizzazione dei risultati scolastici ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato attraverso l’attribuzione di 10 punti su 100 alla qualità del percorso scolastico (una parte dei 10 punti sarà attribuita in relazione al voto di diploma).

 

In sintonia con viale Trastevere gli studenti dell’Udc: «questa anticipazione evita anche l’assurda situazione che si verifica a ogni inizio di anno accademico quando, a lezioni avviate, vi sono studenti che rientrano nei corsi attraverso lo scorrimento delle graduatorie». Ma quattro studenti su cinque, secondo un sondaggio `a caldo´ svolto da Skuola.net, sono comunque contrari.

Iscrizioni on line, Miur: superata quota un milione

da La Stampa

Iscrizioni on line, Miur: superata quota un milione

Premiato Diego, 5 anni è il milionesimo studente iscritto

Proseguono le iscrizioni on line alle scuole italiane: superata quota un milione di iscritti. E il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo premia Diego, il milionesimo studente iscritto.

 

Ieri al Miur è stato fatto il punto sulla procedura telematica. «Proseguono con successo le iscrizioni on line per le prime classi della scuola primaria e secondaria di I e II grado», ha sottolineato il ministero.

La procedura, «una novità assoluta per il mondo della scuola», coinvolge circa 1,7 milioni di studenti ed è iniziata il 21 gennaio e si concluderà il 28 febbraio.

 

Dopo il boom di accessi al sito internet del ministero, registrato nelle prime ore dal lancio del meccanismo di iscrizione telematica, l’invio delle domande – ha spiegato il Miur – si è fatto più regolare e ha consentito, progressivamente, l’acquisizione di un numero sempre maggiore di iscrizioni. E’ stata raggiunta la quota di un milione di iscritti, una cifra che ieri mattina è stata superata arrivando a quasi 1 milione e 100 mila iscrizioni inviate.

 

Il ministro Francesco Profumo ha inoltre premiato il milionesimo studente iscritto on line: si chiama Diego e ha 5 anni. Vive a Fabbriche di Vallico, un piccolo centro montano in provincia di Lucca, e a settembre inizierà il suo percorso scolastico frequentando la classe prima della primaria del suo paese. Ad inviare l’iscrizione, come in tanti altri casi, sono stati i genitori con i quali il ministro Francesco Profumo si è collegato in diretta dal Miur, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sulle iscrizioni on line ancora in corso. Per Diego e la sua futura classe il ministero ha riservato un premio: una visita guidata a Roma, nei luoghi istituzionali della Capitale, tra cui il Palazzo del Quirinale.

 

Tra le curiosità, fornite in diretta durante la conferenza stampa dall’unità operativa al lavoro sulle iscrizioni on line, il caso dell’iscrizione, da parte di una famiglia residente nelle Marche, di 5 gemelli ad una prima classe della primaria.

Scatti di anzianità, il Cdm approva l’accordo: soldi in busta paga già dal mese di marzo?

da Tecnica della Scuola

Scatti di anzianità, il Cdm approva l’accordo: soldi in busta paga già dal mese di marzo?
di A.G.

A darne notizia è la Cisl Scuola. Che sottolinea: ora manca solamente il passaggio del provvedimento alla Corte dei Conti. Il segretario Francesco Scrima: un altro importante risultato per i lavoratori della scuola.
Il 15 febbraio il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’accordo per recuperare gli scatti di anzianità. Manca ora solo il passaggio alla Corte dei Conti. Che se arriverà nel volgere di pochi giorni, potrebbe consentire la piena operatività dell’accordo (lo sblocco degli aumenti automatici dello stipendio per coloro che sono passati di “gradone” nell’anno 2011) già dal prossimo mese di marzo.
A darne notizia è Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, che ha ricordato come l’accordo fosse arrivato in un momento storico particolarmente difficile. “In una situazione di difficoltà pesanti sul piano economico e di grande incertezza politica – ha detto Scrima – la determinazione a giocare fino in fondo il proprio ruolo negoziale ha portato la Cisl Scuola, insieme ai sindacati che hanno condiviso il suo impegno (Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda degli Insegnanti n.d.r.), a ottenere un altro importante risultato per i lavoratori della scuola”.
Un risultato che, in effetti, ha permesso anche quest’anno al comparto scuola di aggirare il blocco degli aumenti automatici in busta paga previsto, tranne qualche eccezione, per tutto il pubblico impiego. Un accordo che per essere sovvenzionato è dovuto ricorrere anche ad una parte di risorse da destinare al Mof. Scrima ricorda, a tal proposito, di avere tuttavia “scelto di dare priorità, in questo momento, alla salvaguardia di un importante elemento della retribuzione fondamentale. Lo abbiamo fatto in modo trasparente, assumendoci la responsabilità delle scelte necessarie. È il nostro modo di essere e fare sindacato, dare ai lavoratori le risposte possibili e non vuote parole”. Ancora una volta, ogni riferimento ai sindacati antagonisti appare più che evidente…

La Flc-Cgil monitora il dimensionamento scolastico

da Tecnica della Scuola

La Flc-Cgil monitora il dimensionamento scolastico
di P.A.
Confusione e incertezze nel piano di dimensionamento scolastico per causa manifesta dell’assenza di un quadro normativo chiaro del Governo e di una seria programmazione che coopti i soggetti interessati e che si basi sulle effettive esigenze educative-didattiche del territorio.
Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’indagine che Flc-Cgil ha promosso in materia di dimensionamento scolastico presso i territori regionali.
Un quadro molto frammentato e disomogeneo,mentre appare chiaro che la gran parte delle Regioni si è mossa autonomamente e ha già approvato, a parte 4 regioni, il piano di dimensionamento per l’a.s. 2013/2014.
In ogni caso, continua la Flc dal suo osservatorio, non si è realizzato un vero confronto coi soggetti interessati e, salvo limitate eccezioni, non vi è stato un vero confronto con le Organizzazioni Sindacali.
Ogni regione così pare procedere per proprio conto, tanto che sono solo 5 le Amministrazioni che hanno utilizzato il parametro medio dei 900 alunni per la costituzione delle scuole, così come previsto nella bozza di intesa Stato-Regioni, mentre le altre hanno utilizzato parametri diversi anche superiori ai 900 (e perfino con 1600) alunni con gli effetti che si possono immaginare.
In molte Regioni è prevista addirittura un’ulteriore riduzione del numero delle scuole autonome, nonostante abbiano già scuole dimensionate secondo la media dei 900 alunni.
Infine, pressoché in tutte le Regioni, nonostante i nuovi piani di dimensionamento, continuano ad essere presenti scuole sottodimensionate.
Ora, l’assenza di regole e riferimenti chiari e condivisi rischiano di ricadere pesantemente sulla qualità e sulla validità delle operazioni di riorganizzazione della rete scolastica che molte Regioni comunque hanno deciso di portare avanti. Rimane tuttavia sempre in sospeso, dice la Flc, la possibilità che molte operazioni possano essere messe in discussione in sede legale laddove gli Enti locali, l’utenza, il personale ravvisassero una lesione dei propri diritti in base ai principi della sentenza della Corte Costituzionale del giugno scorso.
La mancanza di una governance efficace, sostiene ancora Flc, di una scelta strategica che investe tutti i soggetti che hanno un compito educativo, finisce per penalizzare solo il diritto sociale all’istruzione.
Altra materia delicata è quella relativa alla istituzione dei CPIA il cui numero di 55 contenuto nella Bozza non approvata dalla Conferenza rimane largamente lontano dalle esigenze dei territori, e ciò emergerà ancor di più quando tutte le Regioni avranno avanzato le loro richieste.

Profumo su regolamento valutazione: vedremo…

da tuttoscuola.com

Pd e Flc-Cgil chiedono il rinvio a dopo le elezioni
Profumo su regolamento valutazione: vedremo…
 

Il ministro Profumo prende tempo sulla questione del varo definitivo del regolamento sulla valutazione.

Sono partito questa mattina presto per Bruxelles, quindi non ho ancora avuto modo di fare un’analisi attenta di quelle che sono le osservazioni” da parte della commissione del Senato “in cui ci sono rappresentanti del Pd” (che avevano espresso parere negativo sullo schema di regilamento, ma erano rimasti in minoranza, ndr). Quindi, ha assicurato il ministro Profumo a margine del Consiglio Ue educazione in corso a Bruxelles, “sarà mio impegno al rientro fare un’analisi e sulla base di quella vedere come procedere”.

Sulla questione c’è anche una dura presa di posizione della Flc-Cgil, che chiede al Ministro “un atto di dignità istituzionale: fermi il regolamento sul sistema nazionale di valutazione e blocchi i bandi per la nomine Indire e Invalsi”.

Non condividiamo”, dichiara il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, “il nanismo scientifico e l’irresponsabilitaà che ammanta la bozza di regolamento Profumo e soprattutto non condividiamo questa operazione di potere contro la scuola pubblica”. Il riferimento è alla nomina dei vertici degli istituti preposti al Servizio Nazionale di Valutazione, Invalsi e Indire, collegata al varo definitivo al regolamento, tecnicamente possibile anche prima delle elezioni, avendo le commissioni parlamentari espresso il ptevisto parere.

Ocse: l’Italia spende molto, ma male

da tuttoscuola.com

Ocse: l’Italia spende molto, ma male
 

Il sistema scolastico italiano, avverte l’Ocse nel rapporto “Going for Growth”, appena pubblicato, produce “scarsi risultati nonostante l`elevato livello di spesa e dovrebbe fare di più per offrire migliori opportunità di formazione alle persone scarsamente qualificate“.

Nella scheda sull’Italia contenuta nel citato rapporto , l’ente parigino raccomanda di “continuare a migliorare la valutazione nella scuola secondaria cercando di convincere gli insegnanti dei suoi benefici“.

Bisogna inoltre “ampliare l’offerta di formazione professionale postsecondaria. Aumentare le tasse universitarie e introdurre un sistema di prestiti per studenti con rimborso condizionato al reddito“.

L’indicatore dell’elevato livello di spesa utilizzato dall’Ocse non è costituito, evidentemente,  dalla percentuale della spesa per l’istruzione sul PIL, che in Italia è notoriamente inferiore alla media Ocse, ma dalla spesa per alunno, che è superiore (esclusa l’università).

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 40

 

 

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 40 del 16-2-2013

Sommario

LEGGI COSTITUZIONALI

 


LEGGE COSTITUZIONALE 7 febbraio 2013, n. 1


Modifica dell’articolo 13 dello Statuto speciale della regione
Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio
1963, n. 1. (13G00049)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 17 ottobre 2012


Ammissione al finanziamento di progetti di cooperazione
internazionale. (Prot. 698/Ric). (13A01473)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 2

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 11 gennaio 2013


Permesso di commercio parallelo del prodotto fitosanitario EMI 48,
proveniente dalla Grecia ed ivi autorizzato con la denominazione
ETHREL 48 SL. (13A01121)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 16

 

 

 


DECRETO 11 gennaio 2013


Permesso di commercio parallelo del prodotto fitosanitario COLIAGREN,
proveniente dalla Germania ed ivi autorizzato con la denominazione
CORAGEN. (13A01122)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 31 gennaio 2013


Variazione della denominazione delle sorgenti ed attribuzione della
denominazione alla relativa miscela dell’acqua minerale «Levico
Casara» in comune di Levico Terme. (13A01362)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 20

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 24 gennaio 2013


Sostituzione di un componente della commissione provinciale per
l’integrazione del salario a favore dei lavoratori agricoli a tempo
determinato presso l’INPS di Pisa. (13A01297)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 20

 

 

 


DECRETO 24 gennaio 2013


Sostituzione di un componente della commissione provinciale INPS e
delle commissioni speciali di Pisa. (13A01298)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 29 gennaio 2013


Sostituzione di un componente della commissione provinciale di
conciliazione di Frosinone. (13A01367)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 29 gennaio 2013


Ricostituzione della commissione CISOA, per il trattamento
sostitutivo della retribuzione in favore dei lavoratori agricoli
della provincia di Latina. (13A01370)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 22

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

 


DECRETO 1 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio provinciale di Olbia-Tempio. (Decreto n.
31). (13A01415)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 23

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Reiezione di una istanza di individuazione come associazione di
protezione ambientale ai sensi dell’articolo 13 legge 8 luglio 1986,
n. 349, e successive modificazioni. (13A01368)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 24

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario ad azione immunologica «Hatchpak
Avinew». (13A01117)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Easiseal» 2,6 g sospensione intramammaria per bovini
(bovine da latte). (13A01118)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Tempora» 10, 50 e 100 mg. (13A01119)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Carprogesic» 50mg/ml soluzione iniettabile per cani e
gatti. (13A01120)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 106/12/OO.CC. adottata dal consiglio
di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza e assistenza
dei dottori commercialisti in data 4 settembre 2012. (13A01361)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’Organismo SGM srl, in San Mariano di
Corciano, ad effettuare la valutazione di conformita’ alla direttiva
89/106/CEE dei prodotti da costruzione. (13A01363)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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COMUNICATO


Estensione dell’autorizzazione all’Organismo ABICert S.a.s., in
Ortona, ad effettuare la valutazione di conformita’ alla direttiva
89/106/CEE per altri prodotti da costruzione. (13A01364)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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COMUNICATO


Estensione dell’abilitazione all’Organismo ECAMRICERT srl, in Monte
Malo, ad effettuare la valutazione di conformita’ alla direttiva
89/106/CEE dei prodotti da costruzione. (13A01365)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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COMUNICATO


Modalita’ di richiesta e rilascio del certificato di cui alla
Convenzione Bunker Oil 2001 nonche’ alla Convenzione in materia di
inquinamento da idrocarburi c.d. CLC 1992, da parte di CONSAP.
(13A01414)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica alla circolare 27 dicembre 2012, n. 107,
concernente la normativa per l’ammissione ai contributi statali
previsti dall’articolo 8 della legge 17 ottobre 1996, n. 534, recante
«Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni
culturali». (13A01369)


(GU n.40 del 16-2-2013

)

 

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