Il significato dell’arte quantistica in una società di trasformazione

Il significato dell’arte quantistica in una società di trasformazione

Paolo Manzelli

“quARte” in Facebook : https://www.facebook.com/groups/431161846963599/?fref=ts

E’ noto come il significato generale di arte nel corso del tempo subisca una trasformazione graduale delle forme di espressione artistica ( pittorica, musicale, estetica..ecc) mentre tale cambiamento diventa radicale durante le epoche di rapido cambiamento sociale e produttivo.

–Nella sua accezione odierna, la contemporaneita’ dell’ arte quantistica consiste nel fatto che essa è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni associate a messaggi concettuali che si integrano con il cambiamento del pensiero scientifico e tecnologico.

Pertanto diversamente dai canoni della espressione estetica che sono stati in voga nella ormai obsolescente societa’ industriale, oggi l’ arte quantistica assume un valore di indicatore della rinnovata esigenza di creativita’ sociale ed economica, mentre viceversa in precedenza la espressione artistica e’ stata caratterizzata da una comunicazione di sentimenti ed emozioni piu strettamete correrlabili alla individualita’ ed interiorita’ umana , in una visione egocentrica focalizzata sulla originalita’ espressiva del singolo artista.

Diversamente l’ arte quantistica si rispecchia e si attiva nelle comunicazione delle nuove esigenze sociali ed in tal senso diventa un catalizzatore delle opportunita’ di radicale cambiamento, sia della scienza che dell’ arte, in quanto si associa alle nuove opportunita’ di innovazione tecnologica della comunicazione. Quest’ultime infatti sono il fulcro di condivisione cognitiva della societa della informazione diffusa ed interattiva che con gradualita’ sta avanzando verso una ristrutturazione produttiva della bio-economia, nell’ ambito strategia di sviluppo innovativo della eco-economia del benessere.

L’ arte quantistica in stretta collaborazione con le tecnologie di comunicazione della Realta Aumementata , si propone e si predispone pertanto dl dare sviluppo a una nuova frontiera dal rinnovamento artistico sulla base di un movimento che si evolve perseguendo nuove forme di espressione artistico-scientifica ,che si innestano nel processo delle nuove tendenze artistiche, emergenti a partire della meta del secolo scorso. (1)

Le nuove forme espressive del movimento dell’ arte quantistica si differenziano notevolmente dalle precedenti tendenze di rinnovamento proprio in quanto l’ arte quantistica, nell’ ambito del progetto “quARte” ,tende simultaneamente ad invertire il proprio rapporto con il mercato dell’ arte. Infatti tradizionalmente il consumo e la gestione mercantile dell’ arte e’ stata mediata dalla presenza di tutta una serie di affaristi, quali il critico, il gallerista , il mercante , il collezionista-rivenditore ecc.. che nell’ insieme hanno agito come intermediari con il risultato di deprimere l’ intrinseco ed autentico valore della creativita’ e della ispirazione artistica mercanteggiandola secondo criteri validi per generare business anziche’ cultura. L’ arte quantistica va pertanto considerata come una un movimento fruttuoso di risorse capaci di autogestione per tutelare la diversita’ creativa in un contesto di marketing territoriale ovvero tematico che si proietta oltre la dimensione di sfruttamento mercantile dell’ artista e della sua creativita’ individuale e collettiva.

Diversamente da cio’ nel progetto- Programma “quARte” l’ Arte Quantistica e la Realta’ Aumentata, divengono protagonisti della gestione del marketing e della promozione di eventi culturali e scientifici tesi a valorizzare e promuovere il miglioramento della qualita della vita , configurandosi in tal modo come il “Driver-di Comunicazione” delle strategie di cambiamento delle eco-economia , necessarie al rinnovamento contemporaneo dello sviluppo della futura societa della conoscenza . Paolo Manzelli 25/05/2013 Firene

Paolo Manzelli BIBLIO su Movimenti Artistici 1950//2000

(1) – http://www.italica.rai.it/galleria/dizionario/

La missione del ministro Carrozza: “Riforma Gelmini da cambiare”

da La Nazione

La missione del ministro Carrozza: “Riforma Gelmini  da cambiare”

Tra le priorità il precariato nella scuola. L’intervista

di Gugliemo Vezzosi

Pisa, 1 maggio 2013 –  DALLA Scuola Superiore Sant’Anna, dove fino a pochi mesi fa era rettore di una delle istituzioni simbolo dell’eccellenza italiana, alla guida del dicastero di viale Trastevere. Maria Chiara Carrozza, pisana, 48 anni, ordinario di bioingegneria e robotica, eletta a febbraio alla Camera come capolista del Pd in Toscana, concittadina e amica del premier Enrico Letta, si è insediata ieri al Ministero dell’Istruzione e dell’Università. In serata il rientro a Pisa, in treno, per lo stop del primo maggio.

Dunque ministro, come è andato il passaggio delle consegne con Francesco Profumo?

«Molta emozione. Ho pensato subito alle tante personalità che si sono succedute in quelle stanze. Voglio studiare bene chi erano i miei predecessori».

Sono stati giorni intensi. «Sì, ma non per la vita che cambia all’improvviso. Soprattutto per lo sgomento dovuto alla sparatoria di domenica, mentre il governo giurava al Quirinale. Siamo stati informati solo più tardi, al brindisi. Sono scossa: è un po’ come se quei carabinieri avessero preso i proiettili al posto nostro».

Veniamo all’Università: qual il modello vincente della cuola Sant’Anna esportabile livello nazionale? «Senza dubbio la collegialità. ’idea che si è tutti parte di un’unica quadra e non si fanno mai le cose da soli, ma insieme».

Ma per valorizzare ricerca, competenze e merito servono risorse. E tante…

«E ancora collegialità. Anche nel governo. I problemi della scuola e dell’università non saranno solo del mio Ministero, ma di tutto l’esecutivo. Se ragioniamo così riusciremo ad affrontare le difficoltà e a fare, spero, qualcosa di utile».

Di cosa è malata l’Università italiana? «Sconta i troppi tagli di questi anni, continui e pesantissimi. Il blocco del turn over del personale ha inoltre avuto come conseguenza il mancato rinnovamento della classe docente. Così l’università è invecchiata e si è impoverita».

Riforma Gelmini da buttare o cambiare? «Da riformare a sua volta. Ha introdotto troppa burocrazia. Va semplificata».

Giovani e accesso alla carriera universitaria: solo un miraggio? «È un momento difficile, è vero, masono motivata a creare le condizioni per favorire il reclutamento nell’Università, che va assolutamente ringiovanita. Saranno però determinanti voglia, motivazione e qualità: chi prende questa strada sappia che dovrà essere disponibile a spostarsi e a fare esperienza in Italia e anche all’estero».

Stesso discorso vale per la scuola, che fa i conti col precariato… «Lo so bene, abbiamo ricevuto anche raccomandazioni a livello europeo per risolvere il problema. Non voglio fare annunci, preferisco dire le cose una volta fatte».

Un ministro donna e per di più giovane. Un bel segnale. «Il premier Letta è andato nella giusta direzione, la presenza femminile nel governo c’è. Ma si poteva fare anche di più: le donne non sono mai abbastanza».

Le famiglie preferiscono il tempo pieno

da Repubblica.it

Le famiglie preferiscono il tempo pieno

E’ quanto emerge dai dati sulle iscrizioni online chiuse il 28 febbraio scorso: le 40 ore settimanali richieste in oltre 196mila casi. Ma solo una parte riuscirà a ottenerle

Famiglie italiane all’assalto del tempo pieno a scuola. Ma soltanto una parte riesce ad ottenerlo. Gli altri devono accontentarsi delle altre formule previste dall’ordinamento scolastico italiano: 27 e 30 ore a settimana. E le 24 ore, inaugurate dalla riforma Gelmini col palese obiettivo di tagliare più cattedre possibile, anche quest’anno sono state gettonate da una minoranza. Le prime iscrizioni online, lanciate dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, hanno decretato la netta preferenza, almeno all’elementare, per le 40 ore di lezione settimanali: mattinata di studio, pausa pranzo e pomeriggio di attività didattiche meno impegnative per gli scolari. Alla scuola media invece i genitori preferiscono che i figli tornino a casa dopo un’intera mattinata di studio a scuola.
I dati messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione dopo la chiusura delle iscrizioni, lo scorso 28 febbraio, parlano chiaro. Su cento famiglie che hanno iscritto i figli in prima elementare nella scuola statale ben 38 hanno segnato la casella del tempo pieno. Oltre 196mila famiglie vorrebbero che i propri figli rimanessero a scuola per otto ore giornaliere e che a fine giornata avessero anche svolto almeno una parte della valanga di compiti che i bambini della scuola primaria si ritrovano sul groppone ogni pomeriggio. Ma quest’anno sono soltanto 176mila i bambini delle statali che frequentano la prima elementare a tempo pieno. Se quindi l’organico dovesse essere confermato almeno 20mila famiglie rimarranno delusi.
E se – per permettere alle attuali prime di diventare il prossimo anno seconde a tempo pieno – l’organico si dovesse contrarre, le famiglie che dovranno rinunciare al tempo lungo saranno ancora di più. Quelle che hanno invece optato per la formula con 30 ore a settimana sono 31 su cento e 28 su cento quelle che si accontentano di 27 ore di lezioni settimanali. La prima opzione – le 24 ore a settimana, che si tradurrebbero in 4 ore di lezione al giorno oppure in una più comoda settimana corta senza scuola il sabato – non è neppure presa in considerazione dalle mamme e dai papà italiani: l’ha scelta appena il 2,7 per cento delle famiglie.
Ma la richiesta di tempo pieno, con tutta probabilità, è superiore a quel 38 per cento emerso dalle iscrizioni dello scorso mese di febbraio. Perché l’opzione era presente soltanto nelle scuole dove funzionano già alcune classi a tempo pieno. In quelle in cui questa modalità non è stata attivata non è possibile sceglierla. E se una famiglia ha iscritto il proprio figlio in una scuola elementare dove manca del tutto il tempo pieno dovrà accontentarsi di 30 o 27 ore a settimana di lezione.
Le oltre 24 mila famiglie che hanno iscritti i propri figli in un istituto non statale preferiscono invece evitare il tempo pieno: lo scelgono 18 su cento, contro le 53 che optano per le 30 ore e le 23 che preferiscono 27 ore a settimana. Il tempo prolungato – di 36 o 40 ore settimanali – alla scuola media è stato indicato soltanto dal 16 per cento delle famiglie italiane. Per tutte le altre, cinque ore di lezione al giorno e a casa.

Bando per esperti in valutazione: più di 5mila domande all’Invalsi

da Tecnica della Scuola

Bando per esperti in valutazione: più di 5mila domande all’Invalsi
di R.P.
Molte più domande di quelle attese. Presso la sede dell’Istituto si sta esaminando la documentazione. La commissione per la selezione dei candidati si riunirà a partire dalla metà di maggio.
Si sono chiusi i termini per la presentazione delle candidature per posti di esperti in valutazione presso l’Invalsi. Gli esperti verranno utilizzati dall’istituto per le attività del progetto Vales di altri eventuali progetti che saranno avviati nei prossimi anni. Le domande pervenute sono davvero tante, 5436 per l’esattezza. Per il profilo A1 (dirigenti scolastici) le domande sono 1648, mentre 1587 sono quelle per il profilo A2 (esperti della scuola in pedagogia e didattica). Per il profilo B1 (esperti di ricerca) le candidature sono 179 e per il profilo B2 (esperti in organizzazione) 210. Infine ci sono anche 688 domande per il profilo C (esperti in osservazione in classe). A Frascati, nella sede dell’Invalsi, si sta già lavorando per controllare le domande e la documentazione allegata.
Verso la metà di maggio dovrebbe essere convocata la commissione che si occuperà della valutazione delle candidature. Il lavoro sarà lungo e complesso proprio perché le domande presentate sono state molte di più di quelle che ci si aspettava. Evidentemente nel mondo della scuola il rifiuto della valutazione e delle prove Invalsi non è poi così diffuso e generalizzato e c’è chi osserva che forse se il Ministro colloquiasse un po’ di più con insegnanti e dirigenti scolastici le proteste sarebbero molto più deboli. Intanto va rilevato che Cobas e movimenti di base hanno già chiesto al neo-ministro Carrozza di sospendere la rilevazione programmata per i prossimi giorni. E’ difficile, per non dire impossibile, che la richiesta venga presa in considerazione ma in molti sperano che Maria Chiara Carrozza apra almeno il confronto con il mondo della scuola sulla questione della valutazione.

Fuga di notizie e 976 quesiti errati nella preselettiva del concorso a Ds?

da Tecnica della Scuola

Fuga di notizie e 976 quesiti errati nella preselettiva del concorso a Ds?
di Aldo Domenico Ficara
Relativamente alla fuga di notizie risulterebbe che Google avrebbe memorizzato una cache3 dei documenti rispettivamente con le date del 6 luglio 2011 e 12 luglio 2011, correlate alla batteria dei 5.663 quesiti a risposta multipla da cui avrebbero dovuto essere estrapolate le 100 domande da sottoporre ai candidati nella prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici.
Ciò significa che le due batterie erano scaricabili da Internet già in quelle date, a beneficio di pochi eletti che hanno potuto iniziare la preparazione con quasi due mesi d’anticipo rispetto alla pubblicazione ufficiale avvenuta in data 01.09.2011. In relazione a questo punto la sentenza del Tar del Lazio dice che le articolate osservazioni appaiono generiche ovvero soggettivamente opinabili. Inoltre sempre la parte ricorrente sostiene che ben 976 quesiti erano errati il che dimostra come la prima fase di elaborazione dei test preselettivi è stata connotata da difetto di istruttoria e opacità in ordine alla nomina della commissione di esperti ed ai criteri di predisposizione dei quesiti riconosciuta (dal Miur) erroneità di un quinto delle domande divulgate per la preparazione alla prova preselettiva, con la tardiva correzione degli errori, per di più resa nota attraverso semplici pubblicazioni web. Quindi i candidati che hanno avuto a disposizione poco più di 40 giorni per studiare e memorizzare la batteria dei quesiti, sarebbero stati fuorviati e costretti a studiare 1/5 delle domande sbagliate. A tal proposito la sentenza del Tar del Lazio afferma che la tesi di parte ricorrente non è condivisibile. Ed invero osserva il collegio che la brevità del tempo occorrente ai candidati per la preparazione della prova preselettiva e la circostanza della asserita tardiva comunicazione delle indicate 900 domande risultate errate non è idonea ad invalidare la procedura e lo svolgimento della prova preselettiva dato che le asserite circostanze fattuali, correlate ad eventi anteriori allo svolgimento procedimentale della prova medesima, non riverberano sulla par condicio dei candidati posti tutti sullo stesso piano agli effetti dell’accertamento del grado di professionalità e preparazione. Pertanto sulla base di queste considerazioni il Tar anche per questi due motivi aggiunti respinge il ricorso. Per leggere per intero la sentenza

Se l’alunno va in crociera durante il periodo scolastico al suo rientro deve presentare certificato medico

da Tecnica della Scuola

Se l’alunno va in crociera durante il periodo scolastico al suo rientro deve presentare certificato medico
di Lucio Ficara
Capita spesso che, per poca attenzione verso gli atti burocratici o per pura dimenticanza, il docente non chieda, dopo un’assenza prolungata oltre i 6 giorni, il certificato medico che attesti la non presenza di malattie in atto
Bisogna ricordare per non incorrere in errori, che il docente deve responsabilmente, in qualità di lavoratore, prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Questo, infatti, viene ricordato e sottolineato annualmente, in occasione dei corsi di formazione sulla sicurezza, seguiti obbligatoriamente da tutto il personale scolastico. In tali occasioni gli esperti formatori citano sempre il d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 dove all’art. 20 è chiaramente spiegata la responsabilità del lavoratore su questioni di sicurezza e salute nell’ambiente di lavoro. Per i docenti, rispetto ad altri lavoratori, la questione è ancora più delicata, in quanto la loro incuria od omissione di azioni volte alla sicurezza e alla salute, potrebbero ricadere su bambini o giovani ragazzi.
Per essere chiari facciamo un esempio che possa rendere efficacemente l’idea. Se un alunno in un periodo scolastico, decide di andare per sette giorni in crociera o a farsi una settimana bianca, al suo rientro a scuola, il docente deve chiedere obbligatoriamente il certificato medico, in cui si attesti, a prescindere dal fatto che è risaputa la motivazione della sua assenza, la non presenza di malattie in atto. La mancanza di questa azione burocratica è considerata a tutti gli effetti un’omissione di un atto dovuto ed imposto dalla legge da parte del docente. Infatti il richiedere questa certificazione è un atto di tutela per la sicurezza della salute di tutti gli altri alunni. Un altro caso in cui nessun docente chiede il suddetto certificato, è quando un alunno si assenta il giorno precedente ad una lunga vacanza, come per esempio quella di Natale, e poi rientra dopo quindici giorni. Chi può garantire che quell’alunno non abbia contratto, in quel periodo, qualche malattia insidiosa? Chi stabilisce, nel caso sia stato realmente malato, che al suo rientro risulta guarito? Questi interrogativi sembrano delle banalità, e lo sono fintantoché non accade il caso imprevisto e imponderabile, in cui un alunno che è stato incurantemente accettato dal docente in classe, dopo un periodo di assenza superiore ai 5 giorni, e senza la richiesta di certificato medico, provoca danno alla salute di altri alunni della scuola. Bisogna ricordare che per effetto della su citato d.lgs. n. 81/2008, il docente risulta responsabile, in qualità di delegato dal dirigente, nel riammettere in classe l’alunno che si è assentato prolungatamente. Per questo motivo il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di accertare, attraverso certificazione medica, l’attuale stato di salute dell’alunno rientrante ed annotarlo con precisione sul registro di classe.

Confermato il “plico telematico” per i prossimi Esami di Stato

da Tecnica della Scuola

Confermato il “plico telematico” per i prossimi Esami di Stato
di Lara La Gatta
Nell’O.M. n. 13 del 24 aprile 2013 tutte le indicazioni per le commissioni, le date delle prove e i verbali d’esame. Pubblicato anche il decreto per le sezioni ad opzione internazionale spagnola
Come per lo scorso anno scolastico, per la prossima sessione degli esami di Stato a conclusione del secondo ciclo di istruzione è confermato il progetto di semplificazione, finalizzato alla trasmissione per via telematica delle prove, denominato “plico telematico”, contenente i testi della prima e della seconda prova scritta (nonché, quando prevista, della quarta prova scritta). Ciascuna sede di esame diviene dunque destinataria del “plico telematico”, documento digitale, protetto con procedimenti di cifratura. A tal fine, il dirigente scolastico deve garantire la dotazione tecnica indispensabile e almeno un “referente di sede”.
La precisazione, come anticipato in un precedente articolo pubblicato sul sito, è contenuta nell’annuale ordinanza ministeriale sugli esami di Stato (O.M. n. 13 del 24 aprile 2013), contenente “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di II grado nelle scuole statali e non statali”.
La prima data da ricordare per le istituzioni scolastiche è il 15 maggio, termine entro il quale i consigli di classe dell’ultimo anno di corso devono elaborare, per la commissione d’esame, un apposito documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso.
Si tratta di un documento nel quale sono indicati i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.
Per quanto concerne, in particolare, gli istituti professionali, considerato per il corrente anno scolastico 2012/2013 quanto previsto dall’art. 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87, il documento deve recare specifiche indicazioni sul profilo e sulle competenze acquisite dagli allievi con riferimento alle esperienze, condotte sia nella classe IV che nella classe V, in alternanza scuola-lavoro. Le commissioni d’esame terranno conto di tali attività ed esperienze, ai fini dell’accertamento di conoscenze, competenze e capacità, in particolare per la configurazione della terza prova e nella conduzione del colloquio.
Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori.
Una volta redatto e approvato, il documento deve essere immediatamente affisso all’albo dell’istituto e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può estrarne copia.
Sempre entro il 15 maggio deve anche pervenire all’istituto sede di esame la documentazione relativa ai crediti formativi da parte dei candidati esterni. È ammessa l’autocertificazione nei casi di attività svolte presso pubbliche amministrazioni.
Qualora gli esami preliminari inizino prima del 15 maggio, i candidati esterni devono essere opportunamente informati perché possano presentare gli eventuali crediti formativi prima della data fissata per l’inizio degli esami stessi.
Il calendario degli Esami
Le altre date da ricordare: • 17 giugno 2013 alle ore 8,30: il Presidente e i commissari esterni delle due classi abbinate, unitamente ai membri interni di ciascuna delle due classi, si riuniscono, in seduta plenaria, presso l’istituto di assegnazione; • prima prova scritta: mercoledì 19 giugno 2013, ore 8.30; • seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica: giovedì 20 giugno 2013, ore 8.30. Per gli esami nei licei artistici e negli istituti d’arte lo svolgimento della seconda prova continua, con esclusione del sabato, nei due giorni feriali seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti.  • terza prova scritta: lunedì 24 giugno 2013, ore 8.30: ciascuna commissione, entro il giorno di venerdì 21 giugno, definisce collegialmente la struttura della terza prova scritta, in coerenza con il documento del consiglio di classe.Contestualmente, il Presidente stabilisce, per ciascuna delle commissioni, l’orario d’inizio della prova, dandone comunicazione all’albo dell’Istituto o degli eventuali istituti interessati. Non va, invece, data alcuna comunicazione circa le materie oggetto della prova. Il 24 giugno ogni commissione predispone collegialmente il testo della terza prova scritta, sulla base delle proposte avanzate da ciascun componente; proposte che ciascun componente deve formulare in numero almeno doppio rispetto alla tipologia o alle tipologie prescelte in sede di definizione della struttura della prova. La Commissione, in relazione alla natura e alla complessità della prova, stabilisce anche la durata massima della prova stessa. Per i licei artistici e gli istituti d’arte la prova può svolgersi anche in due giorni. Per i licei artistici e gli istituti d’arte le relative commissioni definiscono collegialmente la struttura della terza prova scritta entro il giorno successivo al termine della seconda prova scritta. La terza prova scritta inizia il giorno successivo alla definizione della struttura della prova medesima; • quarta prova scritta: martedì 25 giugno 2013, ore 8.30. Tale prova si effettua nei licei ed istituti tecnici presso i quali è presente il progetto sperimentale ESABAC e nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola e tedesca.
Durante la riunione plenaria o in una successiva, appositamente convocata, le commissioni definiscono la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe/commissione e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi/commissioni e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni ed interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. In tale occasione deve anche essere determinata la data di pubblicazione dei risultati, che deve essere unica per le due classi/commissioni.
Del diario dei colloqui, il Presidente della commissione dà notizia mediante affissione all’albo dell’istituto sede di esame.
Le prove suppletive
Le date delle prove suppletive sono invece: • prima prova scritta suppletiva:  lunedì 1 luglio 2013 alle ore 8.30;  • seconda prova scritta suppletiva: 2 luglio 2013, con eventuale prosecuzione, per gli esami nei licei artistici e negli istituti d’arte • terza prova scritta suppletiva: nel secondo giorno successivo all’effettuazione della seconda prova scritta suppletiva.  • quarta prova scritta, per gli istituti interessati: nel giorno successivo all’effettuazione della terza prova scritta. Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, ad eccezione del sabato; in tal caso le stesse continuano il lunedì successivo.
L’eventuale ripresa dei colloqui, per le commissioni che li abbiano interrotti perché impegnate nelle prove suppletive, avviene il giorno successivo al termine delle prove scritte suppletive. Qualora tra due prove suppletive il giorno intermedio sia sabato, in tale giorno le commissioni riprendono i colloqui interrotti per l’espletamento della prova scritta suppletiva.
Infine, le operazioni intese alla valutazione finale e alla elaborazione dei relativi atti iniziano subito dopo la conclusione dei colloqui di ciascuna classe/commissione.
Sezioni ad opzione internazionale spagnola
Nella stessa data il Miur ha pubblicato anche il D.M. n. 331 del 24 aprile 2013 contenente Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni ad opzione internazionale spagnola funzionanti presso istituti statali e paritari
L’esame consiste in quattro prove scritte e un colloquio. In particolare, la quarta prova scritta, in lingua spagnola, si articola in due parti riguardanti, rispettivamente, la Letteratura spagnola e la Storia, veicolata in spagnolo.

Messaggio MEF 2 maggio 2013, n. 60

Ministero dell’Economia e delle Finanze
DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
DIREZIONE CENTRALE DEI SISTEMI INFORMATIVI E DELL’INNOVAZIONE

Messaggio MEF 2 maggio 2013, n. 60

OGGETTO: Assegno per nucleo familiare – interventi anno 2013.

La normativa vigente prevede che la domanda di rideterminazione dell’assegno al nucleo familiare possa essere presentata all’Ufficio Responsabile del trattamento economico, non appena il dipendente è in possesso dei redditi complessivi relativi all’anno precedente.
Analogamente a quanto operato gli scorsi anni, a decorrere dal 1° luglio 2013, è prevista la sospensione automatica del pagamento di tutti gli assegni per nucleo familiare impostando come reddito familiare l’importo di € 1.000.001,00, escludendo eventuali situazioni già aggiornate con i redditi 2012.
Il personale interessato, riceverà un apposito messaggio nell’area riservata del portale NoiPA, a decorrere dal mese di maggio, con l’invito a ripresentare al più presto la domanda dell’assegno al nucleo familiare valida dal 1° luglio.
Si rammenta che, nel modello di domanda disponibile sul sito “NoiPA”, nella sezione “Modulistica”, vanno indicati i redditi percepiti nell’anno 2012, compresi i redditi a tassazione separata (presenti nei campi 351 e 353 del modello CUD/2013). Tali redditi possono essere desunti dal modello CUD/2013, dal modello 730/2013 o dal modello Unico 2013.
Si chiede la collaborazione di tutti gli Uffici Responsabili del trattamento economico nel dare massima priorità alle segnalazioni per assegno al nucleo familiare al fine di evitare disagi all’utenza.

IL DIRIGENTE
Roberta LOTTI

Nota 2 maggio 2013, AOODGSC Prot. n. 2807

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Direzione Gcnerale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione c la Comunicazione
Ufficio VI
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
p.c. Al Capo Dipartimento per l’Istruzione
Lucrezia Stellacci
SEDE
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni ordine e grado
LORO SEDI

OGGETTO: Trasmissione delle “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma”, di cui all’ Accordo in Conferenza Unificata del 18 novembre 2010.

Con l’Accordo in Conferenza Unificata del 18 novembre 2010, recante “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma” (G. U. del 13 gennaio 2011, n. 9SG ) è stata richiamata l’attenzione delle Istituzioni, in primis del Ministero dell’ Istruzione, sull’importanza di garantire aria sana a tutti i minori, specialmente agli allergici e asmatici, nelle aule scolastiche. Alcuni studi condotti in Europa hanno dimostrato, infatti, che l’asma, di cui soffrono bambini ed adolescenti, sia associata a numerosi fattori presenti nell’ambiente scolastico, fra cui l’umidità, le muffe, i composti organici volatili, la formald eide, gli allergeni e i batteri. Altro dato rilevato da queste ricerche è l’influenza negativa che la cattiva qualità dell’aria e le condizioni microclimatiche non ottimali possono avere sulla performance scolastica di questi allievi.
Le indicazioni riportate nell’ Accordo, che si allega, non solo forniscono elementi conoscitivi sui principali fattori di rischio presenti nell’ aria degli edifici scolastici, ma delineano anche un quadro integrato di interventi da realizzare nelle scuole per limitare il contatto dei minori allergici con i fattori di rischio più gravi.
Per facilitare l’attuazione del provvedimento richiamato, la GARD Italia, componente italiana dell’ Alleanza Globale contro le Malattie Respiratorie croniche, promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha istituito nel marzo 2010, presso il Ministero della Salute, un Gruppo di lavoro ad hoc, denominato Gruppo GARD Progetto n. 1 “Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie ed allergiche”, composto da esperti nazionali ed europei e rappresentanti di varie istituzioni. Tale Gruppo, nell’ ambito del suo mandato, ha elaborato il documento tecnico “La qualità dell’ aria nelle scuole e i rischi per malattie respiratorie e allergiche. Quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione”. Il documento, che si allega alla presente, fornisce ulteriori elementi di conoscenza sulla qualità dell’ aria nelle scuole oltre a una serie di raccomandazioni e proposte operative, utili soprattutto alle autorità scolastiche ed a tutto il personale della scuola, finalizzate a promuovere salute e benessere nella scuola e, in primo luogo, a ridurre i principali fattori di rischio ambientali dannosi per la salute dei nostri studenti.
Si raccomanda, pertanto, la massima diffusione tra le scuole di ogni ordine e grado delle allegate Linee guida e si confida nella consueta fattiva collaborazione di codesti Uffici Scolastici Regionali.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna Boda

Accordo CSR 7 febbraio 2013, n. 55
“Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento ad aria”.

LA QUALITÀ DELL’ARIA NELLE SCUOLE E RISCHI PER MALATTIE RESPIRATORIE E ALLERGICHE
Quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione
Gruppo Lavoro GARD-I Progetto n°1 ”Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche”

Nota 2 maggio 2013, Prot. n. 1018

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,
Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per gli studi la statistica e i sistemi informativi
Ufficio III

Ai Dirigenti scolastici delle scuole secondarie di II grado statali
Ai Responsabili delle scuole secondarie di II grado paritarie
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali
AI Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola m lingua italiana di Bolzano
All’ Intendente Scolastico per la scuola m lingua tedesca di Bolzano
All’ Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta

Oggetto: Modalità di invio delle tracce delle prove scritte degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di II grado.

Con la presente nota si richiamano le informazioni ed istruzioni operative inerenti la trasmissione per via telematica dei testi delle prove d’esame dell’anno scolastico 2012-2013 (c.d. “Plico Telematico”).

Referenti di sede per la gestione del plico telematico

Come per il precedente anno scolastico, il “plico telematico”, che contiene i testi della prima e della seconda prova scritta (nonché, ove prevista, della quarta prova scritta), è destinato ad ogni singola commissione operante nelle istituzioni scolastiche, statali e paritarie (nonché alle residue istituzioni legalmente riconosciute sede d’esame).

Perché il “plico telematico” possa pervenire a destinazione nei modi e nei tempi stabiliti, si richiede che ogni istituzione scolastica, che sia sede di una o più commissioni e/o di una o più classi-commissione, individui e comunichi al MIUR, tramite il sistema informativo (SIDI), tanti referenti di sede quante sono le sedi scolastiche, facenti capo all’istituzione scolastica, in cui si svolgono fisicamente gli esami (sede centrale, succursali, sede/i coordinata/e ecc.).

Individuazione dei referenti di sede

Le modalità di individuazione del referente di sede sono invariate rispetto all’anno scolastico 2011/12. Il referente o i referenti sono scelti dal dirigente scolastico della istituzione scolastica statale (o dalla analoga figura apicale della scuola paritaria) tra il personale docente e/o il personale non docente con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata annuale; tale personale deve essere in possesso di basilari competenze informatiche (accesso a Internet, scarico files, lettura e archiviazione files, collegamento con stampante e stampa documenti). Il docente eventualmente individuato come referente di sede non può partecipare alle operazioni d’esame né come presidente né come commissario esterno. Allo scopo di fare fronte ad eventuali emergenze, il dirigente scolastico può individuare uno o due referenti in più di quelli strettamente necessari (uno per ogni sede scolastica).

Le istituzioni scolastiche statali e paritarie (comprese le residuali istituzioni legalmente riconosciute sede d’esame) assicurano la presenza di almeno una postazione di lavoro in ciascuna delle predette sedi.

La postazione di lavoro consiste di un Personal computer (laptop o desktop) con i seguenti requisiti minimi:

– sistema operativo Windows XP, o Windows Vista, o Windows 7;

– Acrobat Reader 9 installato;

e di una stampante laser ad esso collegata, per la stampa dei testi delle prove, in grado di stampare almeno 8 ppm in formato A4 con una risoluzione in bianco e nero di almeno 300 DPI.

Laddove nella medesima sede d’esame operi più di una commissione o classe-commissione, il dirigente scolastico valuta l’opportunità di allestire più di una postazione di lavoro in modo da parallelizzare le operazioni di stampa dei testi per ciascuna commissione o classe-commissione.

Il referente o i referenti di sede assicurano la predisposizione e il funzionamento della o delle postazioni di lavoro nella sessione ordinaria d’esame e nelle eventuali sessioni suppletiva e straordinaria.

Il nominativo del referente di sede (o dei referenti di sede), individuato dal capo dell’istituto statale o paritario, dovrà essere comunicato al sistema informativo del MIUR (SIDI) attraverso specifiche funzioni informatiche, così come indicato nella nota n. 884 del 12 aprile 2013. L’utilizzo delle credenziali SIDI consentirà di autenticare il referente di sede e di accertare la sua abilitazione ad accedere ai dati del plico telematico.

Per le istituzioni scolastiche statali escluse quelle delle province autonome di Aosta, Trento e Bolzano, l’operazione di comunicazione al SIDI del nominativo o dei nominativi di cui sopra, deve essere effettuata dal dirigente scolastico dell’istituto statale interessato o dal DSGA, se espressamente delegato dal dirigente.

Per quanto attiene alle scuole paritarie e legalmente riconosciute, il soggetto (o i soggetti) identificato(i) dal coordinatore scolastico deve presentare, al dirigente dell’ambito territoriale competente, il documento da cui si evince la nomina a referente di sede conferita dal coordinatore scolastico. Il documento di nomina, timbrato e firmato dal coordinatore scolastico, deve riportare i dati identificativi del coordinatore scolastico e del referente di sede, i loro codici fiscali ed il codice fiscale / partita IVA dell’istituto; esso deve essere corredato da un documento valido di identità del soggetto che lo presenta. Il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, accertata l’esistenza e la validità in corso del decreto di parità (ovvero il riconoscimento legale e la circostanza di essere sede d’esame per l’anno in corso), verificata la validità dei documenti presentati e l’identità della persona, autorizza il referente della sicurezza a comunicare al sistema informativo il codice fiscale del referente di sede abilitato ad accedere al plico telematico. Ai fini delle opportune verifiche, da parte dei responsabili dell’istituto paritario o legalmente riconosciuto, effettuata l’abilitazione la procedura invierà anche una e-mail all’indirizzo di posta della scuola del referente di sede appena abilitato.

I dirigenti provinciali e i referenti della sicurezza degli uffici scolastici di Trento e di Bolzano effettueranno analoghe operazioni sia per comunicare al SIDI i nominativi dei referenti di sede delle scuole statali, sia per quelli delle scuole paritarie e legalmente riconosciute. Il referente provinciale di Aosta, che deve effettuare le medesime operazioni per le scuole statali e paritarie della provincia, per comunicare i nominativi dei referenti al SIDI, a cui non è abilitato ad accedere, si avvale della collaborazione dell’ufficio territoriale di Torino.

Infine, per le scuole non presenti nell’ Anagrafe SIDI (scuole militari o scuole annesse a convitti e conservatori) l’abilitazione al profilo di referente plico telematico dovrà essere effettuata dai Referenti della Sicurezza degli Uffici Territoriali (provinciali e regionali).

Funzionamento del plico telematico

Il referente di sede o, in caso di più sedi, i referenti di sede, abilitati a gestire il plico telematico con le modalità sopra riportate, attraverso un’apposita area riservata del SIDI, accedono, nell’arco temporale stabilito dal Ministero, ad una funzione che consente di scaricare il “plico telematico” contenente i “temi d’esame” criptati relativi alla commissione o alle commissioni operanti presso tutte le sedi d’esame dell’Istituzione Scolastica di cui sono stati nominati referenti.

La funzione guida l’utente nell’esecuzione delle verifiche finalizzate ad accertare la corretta esecuzione del processo. La medesima funzione consente anche di ottenere la password di istituto di cui ai paragrafi successivi.

Per decifrare il contenuto del plico è necessario poter disporre contemporaneamente e congiuntamente di due chiavi: la prima chiave, la cosiddetta password di istituto, è unica per istituzione scolastica; l’altra chiave, denominata chiave ministero, distinta tra prima, seconda e quarta prova, sarà resa nota solo la mattina in cui si svolgerà la relativa prova scritta.

La password di istituto dovrà essere conservata per poter essere utilizzata per l’apertura del plico. Essa però, a differenza dello scorso anno, è unica per tutti i referenti di sede del medesimo istituto e non sarà quindi più necessario individuare un “referente primario”. L’eventuale utilizzo anticipato di tale password non consentirà comunque di decifrare i testi contenuti nel “plico telematico” poiché, fino alla data di effettivo svolgimento delle prove scritte d’esame, non sarà disponibile la chiave ministero, necessaria per la decrittazione.

Il dirigente scolastico o il capo di istituto paritario assicurano la conservazione della password e danno disposizioni affinché al personal computer o ai personal computers nei quali saranno installati i “plichi telematici” possa o possano accedere solo il referente o i referenti di sede. E comunque vietata l’installazione dei “plichi telematici” su apparecchiature informatiche diverse dai personal computers da utilizzare per la stampa dei testi delle prove.

Prove per candidati con disabilità visive

Dal corrente anno scolastico, all’interno del plico saranno anche disponibili, nel formato e con le caratteristiche richieste dalle singole scuole, le prove per i candidati con disabilità visive. Le prove saranno contraddistinte in modo tale da essere facilmente individuabili all’interno del plico telematico. Sarà compito del Referente in accordo con la Commissione effettuare il download della prova e, se necessario, procedere al salvataggio su supporto magnetico in modo che la prova possa essere fruita sulla postazione a disposizione del candidato. Sulle postazioni devono essere disponibili i prodotti e gli strumenti coerenti con la specifica richiesta: sintetizzatori vocali, windows media player, word 97-2003. Eventuali esigenze particolari verranno esaminate caso per caso su segnalazione puntuale da parte dell’istituto o della commissione.

Le prove richieste in formato Braille cartaceo dovranno essere ritirate presso l’Amministrazione Centrale, con modalità che saranno successivamente comunicate.

Prove per candidati ricoverati e/o presso case di reclusione

Dal corrente anno scolastico il plico telematico dovrà essere utilizzato anche per i candidati che svolgono l’esame presso sezioni carcerarie e ospedaliere. I Dirigenti Scolastici e i Responsabili delle Istituzioni scolastiche Paritarie, di concerto con le Direzioni Regionali competenti, si organizzeranno per consentire a tali candidati di sostenere le prove scritte utilizzando il plico telematico. Solo in casi eccezionali, debitamente documentati, sarà possibile richiedere tramite l’USR di riferimento un apposito plico cartaceo.

Il giorno dell’esame

La mattina dell’esame, prima dell’ora fissata per l’inizio della prova (ore 8.30), il presidente o i presidenti delle commissioni (o i rispettivi delegati) si recano nel luogo nel quale sono state allestite la o le postazioni di lavoro contenenti i “plichi telematici”. Il referente di sede attiva, per ciascuna postazione di lavoro, l’applicazione (contenuta in ogni “plico telematico”) che consente di decriptare i testi delle tracce. L’attivazione avviene mediante inserimento del codice istituto e della Password dì istituto. Il referente di sede e il presidente di commissione accedono quindi alla chiave ministeriale, pubblicata attraverso i canali che saranno scelti e indicati al momento opportuno dal Ministero. L’inserimento della chiave ministero consentirà di decriptare il testo.

Per la prima prova scritta l’applicazione prospetta, se non ci sono prove speciali, una sola possibilità (P000 – Italiano). Per la seconda prova scritta, nel caso di commissioni con classi che seguono differenti indirizzi di studio, il sistema prospetta le diverse seconde prove assegnate a ciascun indirizzo di studi. È sufficiente selezionare le prove occorrenti e cliccare sul pulsante apri o salva. A differenza dello scorso anno, infatti, è possibile stampare la prova dopo averla aperta o dopo averla salvata in locale in modo da consentire la gestione delle prove speciali.

Il presidente può delegare al referente di sede l’esecuzione delle operazioni sopra descritte, che devono comunque svolgersi sotto la sua vigilanza. Alle operazioni assistono i rappresentanti dei candidati (almeno due per ciascuna classe commissione).

Il ruolo degli Uffici Scolastici Territoriali

Gli Uffici scolastici regionali, in analogia con quanto predisposto lo scorso anno, costituiscono nuclei tecnici di supporto ai dirigenti scolastici e ai referenti di sede. Il Ministero, a sua volta, metterà a disposizione una task force dedicata a supportare i predetti nuclei territoriali durante le fasi operative del processo.

Ogni ufficio scolastico regionale sarà dotato di un plico telematico contenente tutte le prove che coprono il fabbisogno delle scuole della Regione.

Sperimentazione del processo

Anche per questo anno scolastico sarà effettuata una sperimentazione consistente nelle simulazioni della gestione del “plico telematico”; essa sarà effettuata nel mese di maggio 2013 e riguarderà obbligatoriamente ciascuna sede scolastica coinvolta negli esami di Stato 2013. Preventivamente dovranno essere individuati e comunicati al SIDI i nominativi di tutti i referenti di sede coinvolti nell’operazione. I referenti di sede individuati saranno impegnati sia nella fase di sperimentazione sia nelle operazioni relative alla produzione dei temi d’esame delle sessioni ordinaria ed eventuali suppletiva e straordinaria 2013.

Con successive note saranno fornite apposite istruzioni operative, con particolare riguardo alla formazione e attivazione dei nuclei tecnici di supporto presso gli Uffici scolastici regionali, alle modalità di messa a disposizione del plico regionale e alla tempistica con cui si svolgeranno le simulazioni.

I dirigenti scolastici segnaleranno tempestivamente ai competenti Uffici scolastici regionali eventuali carenze di disponibilità della dotazione tecnica minima necessaria allo svolgimento del processo o eventuali specifiche esigenze che saranno trattate puntualmente.

Le presenti indicazioni e istruzioni si intendono rivolte anche ai coordinatori delle attività didattiche delle istituzioni scolastiche paritarie e delle residue istituzioni scolastiche legalmente riconosciute: a tal proposito, si invitano gli Uffici scolastici regionali a porre particolare attenzione nella verifica ed integrazione dei dati anagrafici (indirizzo, telefono, fax, email) delle scuole in “Anagrafe scuole non statali”.

Si confida nella consueta disponibilità e collaborazione di quanti in indirizzo, ai fini di una piena attuazione ed in continuità con la positiva esperienza dello scorso anno.

Il Dirigente
Paolo De Santis

Rassegna Stampa 1 – 2 maggio 2013

IN  PRIMO  PIANO

 
   
Giorno/Resto/Nazione  del  01-05-2013  
Int. a M.Carrozza: LA MISSIONE DEL MINISTRO CARROZZA “RIFORMA GELMINI DA CAMBIARE” (G.Vezzosi) [solo_testo] pag. 8  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  01-05-2013  
CONCORSO PRESIDI ANNULLATO IL CONSIGLIO DI STATO RINVIA [solo_testo] pag. 6  
il Giornale – ed. Milano  del  01-05-2013  
SUPPLENTI, STOP ALLA CHIAMATA DIRETTA (S.Coppetti) [solo_testo] pag. 6  
la Repubblica – ed. Milano  del  01-05-2013  
UNIVERSITA’ PARALIZZATA ARRIVA IL NUOVO MINISTRO (A.Corica) [solo_testo] pag. 6  
   

MINISTRO

 
   
il Messaggero  del  01-05-2013  
IL NEOMINISTRO: RICERCA E INNOVAZIONE (A.cam.) [solo_testo] pag. 16  
L’Unita’  del  01-05-2013  
PIU’ DONNE NEL GOVERNO PER NOI UN GRANDE RISULTATO (F.Izzo) [solo_testo] pag. 18  
Italia Oggi  del  01-05-2013  
Int. a P.Ichino: SPERO NEI 40-50ENNI AL GOVERNO (G.Pistelli) [solo_testo] pag. 4  
OGGI  del  08-05-2013  
CHI SONO LE MAGNIFICHE SETTE DONNE DEL GOVERNO? [solo_testo] pag. 12/13  
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  01-05-2013  
AUGELLO SI CONGRATULA: “LETTA E CARROZZA, GRANDI RISORSE” [solo_testo] pag. 3  
   

MINISTERO

 
   
la Stampa  del  01-05-2013  
IL FUTURO E’ DI CHI SI SPECIALIZZA (W.Passerini) [solo_testo] pag. 1  
La Provincia Frosinone  del  01-05-2013  
“UN’EMOZIONE INDESCRIVIBILE” (A.Simone) [solo_testo] pag. 24  
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013  
CITTA’ SCIENZA: VINCE LA SOLUZIONE MISTA (S.Di meo) [solo_testo] pag. 34  
la Repubblica – ed. Napoli  del  01-05-2013  
SOLUZIONE MISTA PER RICOSTRUIRE LA NUOVA CITTA’ DELLA SCIENZA (B.De fazio) [solo_testo] pag. 3  
la Prealpina  del  01-05-2013  
CONCORSO PRESIDI:FUMATA NERA E PROTESTE [solo_testo] pag. 11  
il Gazzettino  del  01-05-2013  
COBAS, TRE GIORNI DI SCIOPERO CONTRO I TEST INVALSI (M.fus.) [solo_testo] pag. X  
la Repubblica – ed. Bologna  del  01-05-2013  
“SCUOLA PUBBLICA PER TUTTI”, I REFERENDARI FANNO IL PIENO (E.Capelli) [solo_testo] pag. 7  
la Stampa  del  01-05-2013  
“MAGGIORI CONTROLLI NELLE SCUOLE MATERNE” (M.Martinengo) [solo_testo] pag. 42  
il Giornale – ed. Milano  del  01-05-2013  
SPORT PER I GIOVANI, 4OMILA STUDENTI ALL’ARENA (L.Rota) [solo_testo] pag. 6  
Giornale di Sicilia  del  01-05-2013  
INSEGNAVA SENZA TITOLO: RESTITUIRA’ GLI STIPENDI (A.Meli) [solo_testo] pag. 8  
Corriere della Sera  del  01-05-2013  
GRADUATORIA UNICA PER I TEST UNIVERSITARI COSI’ SI PREMIANO STUDENTI E ATENEI (S.Blanco) [solo_testo] pag. 34  
Il Secolo XIX  del  01-05-2013  
UNIVERSITA’, IL VALZER DEI TEST D’INGRESSO ULTIMA BEFFA DI PROFUMO (R.Fedi) [solo_testo] pag. 1  
la Stampa  del  01-05-2013  
COME CAMBIANO I TEST DI ACCESSO? (M.Ternavasio) [solo_testo] pag. 44  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  01-05-2013  
SINERGIE UNIVERSITARIE (S.Harari) [solo_testo] pag. 1  
il Messaggero  del  01-05-2013  
IL TAR CONDANNA L’ATENEO DI PAVIA A RESTITUIRE TASSE PER DUE MILIONI (A.Campione) [solo_testo] pag. 16  
il Giorno – ed. Milano  del  01-05-2013  
CON LO STOP ALLE MATRICOLE L’ATENEO PERDE TRE MILIONI [solo_testo] pag. 4/5  
Il Fatto Quotidiano  del  01-05-2013  
FONDAZIONE SAN RAFFAELE PAGA UNO SOLTANTO (A.Mascali) [solo_testo] pag. 11  
il Giorno  del  01-05-2013  
E NELL’ATENEO CRESCE LA RABBIA MILLE AL CORTEO (T.Fiammetta) [solo_testo] pag. 16  
Italia Oggi  del  01-05-2013  
DEL DEBBIO SU RETE 4 CERCA DI FAR DIMENTICARE FEDE (F.Tiraboschi) [solo_testo] pag. 19  
Italia Oggi  del  01-05-2013  
RISIKO AGRICOLO (L.Contri) [solo_testo] pag. 34  
Corriere della Sera  del  01-05-2013  
CACCIA GROSSA AL BOSONE DI HIGGS (G.Caprara) [solo_testo] pag. 31  
OGGI  del  08-05-2013  
BASTA UNA FIRMA PER AIUTARE CHI HA PIU’ BISOGNO (N.Gavioli) [solo_testo] pag. 107  
TST Tutto Scienze e Tecnologie(La Stampa)  del  01-05-2013  
LA PROTESI D’ANCA DIVENTA ETERNA PROTOTIPO ITALIANO SBARCA NEGLI USA (V.Arcovio) [solo_testo] pag. 5  
il Mattino  del  01-05-2013  
VASCHE E OCHE INQUINANO SIGILI AL CENTRO RICERCHE (T.Limatola) [solo_testo] pag. 42  
la Stampa  del  01-05-2013  
UN VIRUS MODIFICATO PUO’ RIPARARE IL CUORE MA A CHE PREZZO? (C.Gallo) [solo_testo] pag. 22  
la Repubblica  del  01-05-2013  
IL CACCIATORE DI PENSIERI SVELA I FANTASMI DELLA MENTE (M.Vincenzi) [solo_testo] pag. 32  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E SOCIETA’

 
   
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013
IL GOVERNO SBANDA SULL’IMU POI OTTIENE LA FIDUCIA AL SENATO (L.Palmerini) [solo_testo] pag. 2
la Repubblica  del  01-05-2013
Int. a G.Delrio: “POTREMO RIDURLA E ELIMINARLA PER I PIU’ POVERI MA LA RESTITUZIONE NEL PROGRAMMA NON C’E'” (L.Grion) [solo_testo] pag. 2
il Messaggero  del  01-05-2013  
SOTTOSEGRETARI E PRESIDENZE, LA CARICA DI ESCLUSI & DELUSI (M.Ajello) [solo_testo] pag. 2  
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013  
PAGAMENTI PA, PIATTAFORMA IN TILT (G.Trovati) [solo_testo] pag. 17  
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013  
CONTROLLI “AL PASSATO” SULLE REGIONI (G.tr.) [solo_testo] pag. 17  
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013  
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE A QUOTA 38,4 PER CENTO (Cl.t.) [solo_testo] pag. 7  
il Sole 24 Ore  del  01-05-2013  
CONTRATTI DI DISPONIBILITA’ FLOP (A.Arona) [solo_testo] pag. 36  
Corriere della Sera  del  01-05-2013  
ITALIACAMP PORTA NEGLI USA IDEE E PROGETTI DEI GIOVANI (A.Della rocca) [solo_testo] pag. 20  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  01-05-2013  
RADDOPPIATI GLI UNDER 30 CONTADINI CONFAGRICOLTURA: “RITORNO ALLA TERRA” (L.De cicco) [solo_testo] pag. 34  
la Repubblica  del  01-05-2013  
UNA RICETTA PER IL WELFARE (C.Saraceno) [solo_testo] pag. 1  
il Mattino  del  01-05-2013  
PRIMO MAGGIO MUSEI STATALI APERTI E GRATUITI (E.r.) [solo_testo] pag. 34  
Corriere della Sera  del  01-05-2013  
LA TV SPECCHIO D’ITALIA UNA GRAMMATICA DEI NOSTRI MITI COLLETTIVI (V.Trione) [solo_testo] pag. 30  
   
   
 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 101

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 101 del 2-5-2013

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 19 aprile 2013


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro
poliennali 2,60%, indicizzati all’inflazione europea, con godimento
15 marzo 2007 e scadenza 15 settembre 2023, ventiseiesima e
ventisettesima tranche. (13A03797)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO 19 aprile 2013


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei certificati di
credito del Tesoro «zero coupon», con decorrenza 31 gennaio 2013 e
scadenza 31 dicembre 2014, settima e ottava tranche. (13A03798)

 

 

Pag. 3

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 25 marzo 2013


Integrazione al decreto 21 aprile 2011 relativo all’elenco di
prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva rame revocati ai
sensi dell’articolo 2, commi 2 e 3 del decreto 15 settembre 2009 di
iscrizione della sostanza attiva stessa nell’allegato I del decreto
legislativo 17 marzo 1995, n. 194. (13A03761)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 26 marzo 2013


Elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva
«composti del rame» revocati ai sensi dell’articolo 3, commi 2 e 4
del decreto 15 settembre 2009 di recepimento della direttiva
2009/37/CE della Commissione del 23 aprile 2009. (13A03764)

 

 

Pag. 7

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 12 aprile 2013


Iscrizione di varieta’ ortive nel relativo registro nazionale.
(13A03762)

 

 

Pag. 15

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 8 marzo 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Gaia societa’ cooperativa
societa’ agricola», in Montemilone e nomina del commissario
liquidatore. (13A03734)

 

 

Pag. 16

 

 

 


DECRETO 8 marzo 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Labor societa’
cooperativa», in Miglianico e nomina del commissario liquidatore.
(13A03735)

 

 

Pag. 16

 

 

 


DECRETO 9 aprile 2013


Revoca del decreto 30 gennaio 2013 nella parte relativa allo
scioglimento della «Speranza prima – soc. coop. edilizia a r.l.», in
L’Aquila. (13A03733)

 

 

Pag. 17

 

 

 


DECRETO 17 aprile 2013


Autorizzazione al rilascio di certificazione CE alla societa’
Eurofins Modulo Uno S.p.A., in Torino, ad operare in qualita’ di
Organismo notificato per la certificazione CE ai sensi del decreto
legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 di attuazione della direttiva
89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, relativa ai
dispositivi di protezione individuale. (13A03763)

 

 

Pag. 18

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 21 dicembre 2012


Adempimenti concernenti la ricognizione degli interventi di messa in
sicurezza delle scuole finanziati a carico del Fondo sviluppo e
coesione (FSC) con le delibere CIPE n. 32/2010 e n. 6/2012. (Delibera
n. 148/2012). (13A03796)

 

 

Pag. 20

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale del
progetto di installazione di una nuova caldaia ausiliaria presso la
centrale termoelettrica sita nel comune di Rizziconi. (13A03774)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale del
progetto di installazione di una nuova caldaia ausiliaria presso la
centrale termoelettrica sita nel comune di Sparanise. (13A03775)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale del
progetto di modifica dell’impianto di IGCC – modifica del ciclo
combinato CCPP a gas naturale del sito industriale di Falconara
Marittima. (13A03776)

 

 

Pag. 26