Sicurezza di carta, giustizia di ferro

Sicurezza di carta, giustizia di ferro

Crollo al Liceo DARWIN di Rivoli (TO), la sentenza di appello condanna anche tre insegnanti addetti alla sicurezza.

La recente sentenza di appello sul crollo verificatosi nel 2008 al Liceo di Rivoli è stata, come è noto, molto severa con il personale della scuola.

Sono stati infatti condannati a pene detentive, oltre a tre funzionari della Provincia di Torino, anche tre docenti che a vario titolo erano addetti alle attività di prevenzione infortuni.

E’ nostra abitudine rispettare tutte le sentenze, ma questo non ci esime nel caso specifico dal sollevare alcuni interrogativi:

1. è pacifico che della sicurezza statica degli edifici scolastici debbano occuparsi in primo luogo gli Enti Locali proprietari, che ne hanno le competenze ed i mezzi, oltre che il titolo. Per quale motivo una condanna di gravità praticamente identica è stata inflitta a personale della scuola che non ha i poteri di intervento né le risorse per farlo?

2. nel Liceo Darwin le cause del crollo erano nascoste dietro una controsoffittatura installata tempo prima proprio dall’Ente Locale. Cosa avrebbero dovuto fare i docenti condannati: procedere loro – sostituendosi ai servizi tecnici della Provincia – ad indagini diagnostiche o ad ispezioni invasive della struttura? con quali fondi e con quale competenza giuridica ad operare su beni altrui?

3. c’è da chiedersi con quale serenità possano da ora in avanti dedicarsi al proprio lavoro dirigenti ed addetti ai servizi di protezione delle scuole, stretti fra l’impossibilità pratica di intervenire sui fattori reali di rischio e l’obbligo giuridico di rispondere comunque per fatti che sfuggono alla loro disponibilità.

Ci sarà un terzo grado di giudizio in Cassazione e l’Anp confida in un vaglio più realistico del bilanciamento fra responsabilità giudiziarie e reali poteri di intervento. Non è individuando, dopo le tragedie, un responsabile purchessia che si fa prevenzione reale; e neppure si rende giustizia sostanziale alle vittime.

Da parte nostra, come principale associazione dei dirigenti delle scuole, abbiamo deciso di dare un contributo fattivo alla questione sicurezza, avviando a livello nazionale un consistente piano di formazione autofinanziato, dedicato a tutti i nostri iscritti e finalizzato ad incrementarne le competenze in materia.

Nei limiti, non superabili, nei quali ci troviamo ad operare, questo vuol essere un contributo reale alla sicurezza delle scuole che ci sono affidate.

La “sicurezza di carta” uccide: lo abbiamo denunciato mille volte. Ed uccide due volte: non rendendo sicure le nostre scuole e sacrificando, prima e dopo gli incidenti, le persone sbagliate.

E’ ora di abbandonare la strada degli interventi meramente sanzionatori, che si sono dimostrati troppe volte inefficaci, e di agire concretamente.

Pagamento ferie non fruite nell’a.s. 2012/2013

Pagamento ferie non fruite nell’a.s. 2012/2013: illegittima la detrazione dei giorni di sospensione delle lezioni

Per la quantificazione delle ferie dei supplenti nell’anno scolastico 2012/13 non possono essere sottratti dal computo i giorni di sospensione delle lezioni. Si tratterebbe di una posizione chiaramente in contrasto con le indicazioni comunitarie e con la giurisprudenza nazionale. ANIEF pronta a diffidare l’amministrazione per conto dei propri iscritti che non hanno ancora ricevuto il pagamento delle ferie o che hanno subito la decurtazione del pagamento sostitutivo. Invia la scheda dati a ferie@anief.net per attivare la procedura.

Molti dirigenti scolastici ritenevano ormai chiusa la questione della monetizzazione delle ferie non godute nell’anno scolastico 2012/13 dal personale precario, tant’è che sono già numerosi i supplenti hanno ottenuto la liquidazione delle ferie non fruite secondo quanto stabilito dal CCNL e quindi in disapplicazione, fino al 1° settembre 2013, di quanto previsto dalla spending review.

 

Ma in seguito alla nota del 4 settembre 2013, con la quale il Ministero dell’Economia ha comunicato alla Ragioneria territoriale dello Stato che per quantificare le ferie da pagare al supplente occorre detrarre i giorni di sospensione delle lezioni, alcuni DS stanno procedendo a ricalcolare le ferie già liquidate e quelle ancora da liquidare.

 

In base a questa originale interpretazione del MEF bisognerebbe scorporare, ad esempio, i giorni di lavoro effettivamente svolti a scuola dalle vacanze di Natale e di Pasqua, ma anche da ogni eventuale sospensione della didattica per l’organizzazione di attività non prettamente scolastico-formative. Come l’attivazione dei seggi elettorali o lo svolgimento di pubblici concorsi.
ANIEF reputa che questa scelta del Ministero dell’Economia, derivante da un’interpretazione estrema dell’art. 54 della Legge n. 228/12, sia in palese contrasto con la Direttiva Comunitaria n. 2033/88, oltre che con la giurisprudenza nazionale, secondo la quale, al fine dalla quantificazione corretta dei giorni di ferie da assegnare ad ogni lavoratore non di ruolo, va necessariamente computato l’intero periodo lavorativo svolto. Fermo restando che in tutti quei casi in cui i giorni di ferie non sono stati fruiti, queste vanno necessariamente quantificate e pagate secondo la formula della modalità sostitutiva.

 

Anche i giorni di sospensione delle lezioni incidono, dunque, sulla quantità delle ferie da monetizzare ai supplenti temporanei in servizio nell’anno scolastico 2012/13. “Quanto indicato dal Mef alle ragionerie dello Stato – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – non solo appare in evidente contrasto con il dispositivo previsto in Europa. Ma anche con le varie decisioni assunte dal giudice nazionale su casi simili: in passato, ad esempio, è stato stabilito che non si può ridurre il monte ore delle ferie da far percepire ai lavoratori della scuola sottraendo dal computo il numero di giorni che il dipendente ha passato nello stato di malattia. Ora, per estensione, lo stesso ‘metro’, va applicato a coloro che al termine dell’anno scolastico chiedono all’amministrazione – conclude Pacifico – di veder monetizzare i propri giorni di ferie non godute”.

Per questo motivo, ANIEF ha predisposto a beneficio dei propri iscritti una procedura di diffida che potrà essere attivata da tutti coloro che non hanno ancora ricevuto il pagamento delle ferie non fruite nello scorso anno scolastico, ma anche da coloro che hanno subito la decurtazione del pagamento a causa dello scorporo dei giorni di sospensione delle lezioni.

 

Per attivare la procedura il modello è sufficiente inviare a a ferie@anief.net la scheda dati, in modo che ANIEF possa provvedere a diffidare l’amministrazione ad adempiere. In caso di esito negativo della diffida, verranno fornite indicazioni per ricorrere al giudice del lavoro e ottenere il pagamento di quanto spettante.

 

ANIEF, inoltre, fornirà a breve anche indicazioni per l’impugnazione della norma – dai dubbi profili di costituzionalità – che, a partire da questo anno scolastico, prevede che il personale scolastico debba fruire delle ferie durante i periodi di sospensione delle lezioni.

 

Scarica la scheda dati da inviare ad ANIEF

 

Un libro a tre piste

Un libro a tre piste

di Maurizio Tiriticco

tifo_per_il_barcellonaMassimo Di Menna, Luigi Nardo, Ettore Vitale, Tifo per il Barcellona, pp. 104, € 18,00, Tullio Pironti editore, Roma, 2013

Quante ricerche, oggi, sui nuovi mezzi della comunicazione! E su quanto possano implementare i messaggi che con essi sono veicolati! E non c’è nessuno che non sappia o abbia sentito dire che il mezzo è il messaggio: quella rivoluzione che McLuhan annunciò fin dal lontano 1967, ma che pochi o nessuno hanno completamente tradotto in nuove forme di comunicazione. I libri sono sempre quello che sono, la Tv idem e così via! Potremmo anche aggiungere tutte le diavolerie offerte oggi dal web, dai cellulari o dai social network! Ma sono più divertissement che veri e propri “mezzi/messaggi”.

Perché le virgolette? Perché, contrariamente a quanto si è da sempre pensato, che cioè ciò che conta è il messaggio e che il mezzo è ininfluente, il nostro McLuhan ha dimostrato che non è affatto così e che ogni mezzo non solo condiziona il messaggio, ma lo caratterizza anche e lo sostanzia nei suoi contenuti comunicativi! Un mezzo “altro” produce un messaggio “altro”! Negli stessi anni gli analitici inglesi scoprivano la “corposità” stessa del linguaggio! Altro che parole parole parole! Che differenza corre tra un “ti amo” e un “ti condanno a morte”? Sono solo parole? E Carlo Levi ci ha insegnato che “le parole sono pietre”. Fare tesoro di queste intuizioni, di queste nuove realtà che hanno investito il mondo della comunicazione, è o sarebbe indispensabile, anche se non è cosa facile!

Confesso di essere rimasto stupito e sconcertato quando ho avuto il primo impatto con il Tifo per Bercellona! Mi aspettavo la presentazione di sempre: una presidenza con gli amici dell’autore, i complimenti di rito, qualche intervento benevolo e l’autore che gongola e ringrazia! Poi la corsa alla dedica autografa. E qualche pasticcino che chiude sempre in bellezza! Ebbene, niente di tutto questo! Ma i pasticcini c’erano! Un’altra cosa? Un altro mondo? Un altro libro? O meglio un libro “altro?” Proprio così! Un libro “altro”! Tre autori, tre linguaggi, tre piste! Il testo descrittivo/argomentativo, il testo narrativo/informativo, le immagini, per illustrare, far ricordare, sottolineare, enfatizzare! Ma pur sempre un unico oggetto!

Non siamo abituati a testi, o meglio ad ipertesti cartacei di questo tipo e confesso che – nonostante la mia pretesa preparazione in teorie dell’informazione e della comunicazione – ho fatto un po’ di fatica a capire… dopo un primo difficile impatto! Una scelta coraggiosa, che farà scuola certamente. In genere un recensore va subito alla pagina 1! Con il libro in questione non mi sono comportato così! Ho capito che l’oggetto fisico è importante, il suo peso, i colori della copertina… E’ un libro quadrato con cerchi multicolori a spirale su di una copertina scura: linee rette e linee curve, quanto basta per sollecitare un lettore, anzi un fruitore, un po’ smaliziato, quale penso di essere, a pensare che il volume vuole impegnare i due emisferi del nostro cervello, quello sinistro blu e quello destro rosso: quello delle indispensabili informazioni e quello delle altrettanto indispensabili emozioni! Inoltre un titolo in totale divergenza! Insomma quel poesia e non poesia crociane che una buona volta si coniugano insieme!

Trent’anni della storia della nostra scuola, o meglio trent’anni della nostra storia, perché la scuola è la popolazione intera che apprende e cresce, e che fa la cultura del nostro Paese, cultura in senso lato, ovviamente! E che si intreccia con la storia di noi tutti. Quindi avanza la colonna portante di Massimo Di Menna, che traccia il filo rosso dei governi e dei governati, delle trattative e dei contratti, con richiami colti: i limiti del relativismo, la necessità dell’evoluzionismo, gli auspici per un Europa dei popoli in un contesto laico e democratico. Il sindacato non è solo contrattazione, se è sindacato avanzato e responsabile. La strategia minuta del contrattare non può non discendere da una visione alta di quello che un sistema educativo di istruzione e formazione è e deve essere, oggi e domani.

E alla colonna portante dell’argomentazione si affianca il piombo della narrazione meticolosa, anno dopo anno, dei fatti salienti, non solo della scuola, ma dell’intero mondo da cui il vero e produttivo insegnare/apprendere non può mai prescindere. Il giornalista Luigi De Nardo attende ottimamente a questo gravoso e puntuale compito di ritrovare costantemente tutte le maglie che legano il fatto scuola ai fatti della vicenda storica, politica e sociale.

E pagina dopo pagina le illustrazioni curate da Ettore Vitale, ora narrative, i manifesti, i volantini, le copertine di pubblicazioni colte, e tante immagini, sempre fortemente conative, un Pertini montanaro, la Sofia Loren de “La Ciociara”, Dario fo, Falcone e Borsellino, i Mondiali di calcio e l’aquilone che torma a volare su Kabul. Tutto ci si sfila davanti a rinforzare le informazioni date dalla colonna portante di Di Menna.

“La simbologia del filo… è legata alla specificità della scuola”, ci dice Vitale. E’ una simbologia che concorre alla costruzione di un libro come “spazio aperto”. Sono saggi insegnamenti che ci vengono da lontano, dall’Opera aperta di Eco, dalla visione strutturalista di un Escarpit o dalle avvincenti e seduttive intuizioni di un Roland Barthes. “In uno spazio aperto – scrive Vitale – gli elementi grafici e le lettere assumono l’aspetto di figure integrate nell’ambiente. Le lettere, che con la loro combinatoria formano la scrittura e la comunicazione della conoscenza”…. Il filo che non solo consente di attraversare il susseguirsi dei fatti, ma di costruire costantemente un “collegamento tra passato e presente e presente e futuro… tra tradizione e innovazione… il filo come tessitura del sapere”.

In conclusione, al di là del valore intrinseco dell’opera, che consente a ciascuno di noi di ripercorrere la storia della nostra scuola mai scollegata dalla nostra storia complessiva, penso che il volume possa essere inteso anche come un libro laboratorio. Un libro nuovo, capace di dire molto di più di quanto ci raccontano quelli a cui siamo abituati, pagina dopo pagina, rigo dopo rigo, un inizio e una fine. Nel libro dei nostri tre amici è difficile trovare un inizio e una fine… è un libro aperto nel tempo, come aperta quella scuola che viene da lontano, implementa il presente e… dovrebbe costruire il nostro futuro!

Il TAR afferma il diritto al sostegno anche per gli anni successivi

Il TAR afferma il diritto al sostegno anche per gli anni successivi

di Salvatore Nocera

            Il TAR Palermo con la sentenza n. 1850 del 24 Settembre 2013 ha affermato il diritto alle deroghe anche per gli anni successivi.

Il ricorrente aveva proposto il ricorso per ottenere le deroghe nel rapporto uno ad uno di sostegno a fine anno scolastico e l’Avvocatura dello Stato sosteneva che pormai fosse venuto meno l’attuale interesse alla decisione, essendo ormai alla fine dell’anno scolastico.

Invece il TAR ha ritenuto sussistente l’interesse attuale del ricorrente, dal momento che sino a quando non cambierà la situazione di salute dell’alunno e conseguentemente il numero di ore di sostegno richieste, persiste l’interesse ad ottenere il massimo possibile delle ore di sostegno.

Ecco un passaggio della decisione:

 

“L’accertamento del diritto è infatti propedeutico alla prestazione richiesta, ma – anche per tale relazione di propedeuticità – è cosa diversa da essa, sicché il venir meno dell’interesse alla singola prestazione non determina il venir meno all’interesse a che il diritto venga affermato e riconosciuto in sede giurisdizionale: anche in relazione all’effetto conformativo di tale riconoscimento sulle future condotte dell’amministrazione, qualora non mutino i citati elementi di fatto su cui il riconoscimento medesimo si fonda.”

 

Inoltre la sentenza pone in luce che nel caso trattato, il ricorrente aveva chiesto il risarcimento dei danni subiti a causa del ritardo, non solo di natura patrimoniale , ma anche non patrimoniale.

Conseguentemente c’era un’ulteriore ragione per decidere la controversia anche se l’anno scolastico era quasi finito.

 

 

OSSERVAZIONI

 

La decisione è interessante, non tanto per la riaffermazione del diritto alle deroghe, tema ormai pacifico in Giurisprudenza, quanto per l’affermazione del diritto a tali deroghe sino a quando non cambieranno le condizioni di salute e quindi le richieste didattiche dell’alunno.

Resta però da osservare come tutta la Giurisprudenza sia ormai orientata a fondare le proprie decisioni sul concetto di gravità derivante da una certificazione sanitaria dalla quale discende la necessità di ore di sostegno in deroga.

Questa deriva sanitaria , o , se vogliamo, didattica derivante da cause sanitarie, ritiene come unica risorsa compensativa alla disabilità il massimo delle ore di sostegno, senza tener conto di altre  situazioni che gli ICF definirebbero come “ contesto ambientale”. Ci si intende riferire soprattutto alla presenza di docenti curricolari che sono la risorsa principale all’inclusione scolastica, purchè formati, nonché al numero non alto di alunni in classe, che consente ai docenti curricolari di lavorare didatticamente con l’alunno con disabilità.Ovviamente i docenti curricolari, secondo la legge, debbono essere aiutati in tale compito dai docenti specializzati per il sostegno, i quali sono definiti proprio di “ sostegno” per sostenere la risorsa principale ( docenti curricolari ) nell’inclusione.

Purtroppo però il Ministero dell’Istruzione non sarà mai in grado di dimostrare che i docenti curricolari sono preparati per assumersi , in via principale,il compito dell’inclusione a livello didattico; infatti essi mancano per legge sia di una formazione iniziale che obbligatoria in servizio, sulle didattiche inclusive.Inoltre la disposizione contenuta nell’art 5 comma 2 del dpr n. 81/09 circa il tetto massimo di 20 alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità, viene quasi mai rispettato dalle autorità scolastiche.

Conseguentemente di fatto i docenti curricolari delegano ai soli docenti per il sostegno l’inclusione scolastica e quindi la Magistratura prende atto di ciò accogliendo tutte le richieste di deroghe avanzate dai genitori.

Di qui la conseguenza  che il Ministero perderà tutti i ricorsi al TAR, fino a quando non garantirà agli alunni con disabilità docenti curricolari preparati e classi non numerose.

Se il Ministero ritiene di risparmiare non formando i docenti curricolari, non si rende conto che si espone a spese ben maggiori per le continue e certe condanne al risarcimento dei danni anche non patrimoniali ed alla rifusione delle spese.

Più risorse e legame col mondo del lavoro. La Camera approva il decreto Istruzione

da Repubblica.it

Più risorse e legame col mondo del lavoro. La Camera approva il decreto Istruzione

L’aula della Camera ha approvato oggi il decreto Istruzione che prevede un ampio ventaglio di interventi per scuola, università e ricerca. l provvedimento passa ora all’esame del Senato. Carrozza: “Dopo anni di tagli finalmente si torna a investire”

ROMA – Un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato del personale della scuola, la rideterminazione della dotazione organica dei docenti di sostegno, risorse per andare incontro alle esigenze di trasporto degli studenti delle scuole medie e superiori. Con 195 voti favorevoli, la Camera ha approvato il decreto legge di misure urgenti in materia di istruzione. Sette i voti contrari, 78 gli astenuti. Il Senato dovrà convertirlo in via definitiva entro il 12 novembre.

“Finalmente si torna a investire”. “E’ un primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti”, ha detto, subito dopo il via libera, il ministro Maria Chiara Carrozza. “Dopo anni di tagli, finalmente si ricomincia a investire e c’è una forte spinta da parte del Parlamento perchè si investa di più”.

“Ci siamo concentrati – ha detto ancora Carrozza – su alcuni temi su cui non erano necessarie grandi risorse, come il welfare per studenti o le borse di studio per gli istituti musicali. Certo sono poche risorse ma arrivano dopo anni di tagli. Sul welfare abbiamo messo risorse che andranno a sostenere le regioni per diminuire il costo dei trasporti per gli studenti. Ci siamo occupati anche dei libri, con i libri digitali ed il comodato d’uso. Sono cose – conclude – che toccano tanti temi della scuola, dimenticarsene alcuni vuol dire lasciare fuori dei comparti”.

Più collegamento col mondo del lavoro. Durante l’esame parlamentare sono state apportate numerose modifiche e inseriti nuovi contenuti finalizzati a rafforzare il collegamento fra scuola, università e mondo del lavoro. Tra le modifiche più significative c’è senz’altro anche quella relativa al tanto contestato bonus maturità: durante l’esame parlamentare è stato introdotto, infatti, un meccanismo di immatricolazione in soprannumero per i candidati che hanno sostenuto lo scorso settembre i test di ammissione e che non si sono collocati, a causa della prevista abrogazione del bonus, in posizione utile in graduatoria (art. 20). Tra le altre novità, l’nsegnamento della lingua inglese dall’asilo, l’insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri, lo sviluppo delle strutture di accoglienza per gli studenti e la graduale abolizione dei libri di scuola stampati attraverso il passaggio ai testi digitali.

Sono previsti, inoltre, interventi sul personale scolastico (inclusi i dirigenti), sui libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, con la possibilità per le scuole di elaborare materiali didattici digitali da utilizzare come libri di testo), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti e il rilancio dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Guerra al fumo e alle mafie. Attenzione anche alla salute – il divieto di fumo viene esteso anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di pertinenza degli istituti (off limits pure la sigaretta elettronica) – e all’orientamento degli studenti: sono infatti stati stanziati 6,6 milioni per avviare, dal quarto anno delle superiori e all’ultimo anno delle medie, l’orientamento degli studenti. E’ prevista un’ora in più di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale e lo studio dei primi rudimenti della lingua inglese già nella scuola dell’infanzia.

Approvati, infine, un emendamento in base al quale il 3% delle somme confiscate alle mafie verrà destinato al finanziamento di nuove borse di studio e un altro che riporta la durata delle specialità mediche in linea con gli standard europei e prevede la riorganizzazione di tutte le scuole di specializzazione, in modo da ottimizzare l’iter formativo dei medici.

Anief: “Nuova beffa per i docenti precari”. “Anche la Camera dei Deputati delude
le aspettative del personale precario della scuola”, ha commentato l‘Anief, Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori. Il decreto legge n.104 prevede l’assunzione di 60 mila precari ma “a costo zero” e in tre anni. Per quest ragione, l’organizzazione sindacale lamenta che “alla scarsità di posti vacanti e disponibili, visto che sarebbero quasi il doppio quelli che si sarebbero dovuti accordare, si è aggiunta oggi la grave decisione di non accompagnare il provvedimento con un’adeguata copertura finanziaria. Al contrario di quanto accadde l’ultima volta, nel 2006, a tutti i docenti che verranno assunti nel triennio 2014-2016, si chiede di rimanere fermi allo stipendio base, senza progressioni di carriera, equiparando per ben 8 anni consecutivi la loro busta paga a quella dei precari”.

“Siamo di fronte ad un ricatto e a uno sfruttamento lavorativo – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – al quale nessun cittadino europeo dovrebbe essere sottoposto. Secondo quanto indicato dall’Unione europea, infatti, le necessità legate ai finanziamenti statali non possono essere considerate imperative, perché violano chiaramente il diritto all’equo stipendio dei lavoratori. Questo decreto, inoltre, delude le attese riguardanti i portatori di handicap”.

Meno garanzie per i disabili. Sempre tra i punti approvati dalla Camera, infatti, si prende atto della rimodulazione del numero di alunni con disabilità e della necessità di incrementare del 30% l’organico di diritto dei docenti di sostegno. “Anche in questo caso, però, si poteva fare molto meglio – continua Pacifico – perché per gli alunni con disabilità ci saranno meno garanzie: rimane in vita sia il problema dei tanti posti in ‘deroga’, con decine di migliaia di docenti a supporto degli alunni portatori di handicap gravi che rimangono precari, sia quello della riduzione del numero di posti di sostegno rivolti – conclude – agli alunni con handicap meno gravi”.

Il problema dei precari. Rimangono infine al palo tutti i 30mila insegnanti precari che lo Stato ha provveduto a selezionare, formare e abilitare, tramite concorso a cattedra o attraverso i Tfa ordinari: non saranno accolti nelle stesse graduatorie dove invece si trovano oggi i loro colleghi precari, allo stesso modo vincitori di procedure concorsuali o formati tramite analoghi percorsi universitari.

La Camera approva il Dl Istruzione

da Corriere della Sera

Ora il passaggio in Senato. Il decreto va convertito entro l’11 novembre

La Camera approva il Dl Istruzione

Il ministro Carrozza: «Dopo anni di tagli, finalmente si ricomincia a investire». Il voto: 195 favorevoli,  7 contrari

Via libera dell’aula della Camera in prima lettura al decreto Carrozza  su istruzione, università e ricerca. La Camera ha approvato il decreto Istruzione con 195 voti favorevoli, sette i contrari. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11 novembre. «Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a investire e c’è una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più», ha detto, subito dopo il via libera della Camera, il ministro Maria Chiara Carrozza sottolineando che manca ancora il passaggio al Senato.  «È il primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti», che a proposito del fatto di non aver messo la fiducia ha parlato di «scelta giusta, anche se ha comportato di discutere molte ore». «Credo – ha detto – che tutte le forze politiche abbiano mostrato interesse per il mondo della scuola. Alla fine si sono astenute anche le opposizioni e questo mi sembra un grande passo in avanti nell’interesse della scuola». «Ci sono stati – ha ammesso il ministro – un po’ di problemi sulle coperture anche con visioni diverse, ma in generale quello che è stato chiesto è un maggiore investimento nella scuola, quindi non c’era di principio una contrarietà a quello che si proponeva in questo decreto, ma la voglia di fare di più».

I PROVVEDIMENTI – Tra i provvedimenti approvati, un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato del personale della scuola, la rideterminazione della dotazione organica dei docenti di sostegno, risorse per andare incontro alle esigenze di trasporto degli studenti delle scuole medie e superiori. Durante l’esame parlamentare sono state apportate numerose modifiche e sono stati inseriti nuovi contenuti che, in particolare, intendono rafforzare il collegamento fra scuola e università e mondo del lavoro. Tra le modifiche più significative c’è  anche quella relativa al tanto contestato bonus maturità: durante l’esame parlamentare è stato introdotto, infatti, un meccanismo di immatricolazione in soprannumero per i candidati che hanno sostenuto lo scorso settembre i test di ammissione e che non si sono collocati, a causa della prevista abrogazione del bonus, in posizione utile in graduatoria (art. 20). Sono previsti, inoltre, interventi sul personale scolastico (inclusi i dirigenti), sui libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione con la possibilità per le scuole di elaborare materiali didattici digitali da utilizzare come libri di testo), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti e il rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Attenzione anche alla salute a scuola – il divieto di fumo viene esteso anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di pertinenza degli istituti (off limits pure la sigaretta elettronica) – e all’orientamento degli studenti – sono stanziati 6,6 milioni per avviare dal quarto anno delle superiori e all’ultimo anno delle medie l’orientamento degli studenti. È prevista un’ora in più di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale e lo studio dei primi rudimenti della lingua inglese già nella scuola dell’infanzia. Approvati, infine, un emendamento proposto da Sel in base al quale il 3% delle somme confiscate alle mafie verrà destinato al finanziamento di nuove borse di studio e un altro che riporta la durata delle specialità mediche in linea con gli standard europei e prevede la riorganizzazione di tutte le scuole di specializzazione in modo da ottimizzare l’iter formativo dei medici.

«NON SI TOGLIE MA SI METTE» – Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd, in una nota ha affermato: «Finalmente nella scuola italiana c’è il segno più. Non si toglie ma si mette: oltre 400 milioni di euro che rappresentano un importante cambio di passo. L’approvazione del decreto istruzione segna finalmente una netta inversione di tendenza rispetto ai pesanti tagli subiti negli anni scorsi. Torniamo ad investire su un settore fondamentale per guardare al futuro con maggiore fiducia».

REAZIONI – Il decreto, sofferto, fotografa la scuola al tempo della crisi, ma «Scelta civica ha contribuito ad orientarlo verso la qualità rispetto alla quantità», ha affermato Milena Santerini, capogruppo di Scelta civica in commissione Cultura e istruzione della Camera. Elena Centemero, capogruppo del Pdl in Commissione cultura alla Camera dei Deputati ha dichiarato: «Il Pdl ha votato per senso di responsabilità il Dl 104, un provvedimento che non ci convince fino in fondo, anche sul fronte delle coperture finanziarie, ma che contiene molte nostre importanti battaglie, come quella sull’ammissione in soprannumero degli studenti universitari penalizzati dall’eliminazione in corsa del bonus maturità, lo status di studente in alternanza, il rafforzamento di tirocinio, stage e apprendistato di alta formazione e la graduale introduzione del ruolo unico per i docenti di sostegno».

PRECARI – Negativi i commenti dell’Anief: «Anche la Camera dei Deputati delude le aspettative del personale precario della scuola», afferma l’associazione in una nota, commentando l’approvazione del decreto  che, tra le altre novità, prevede l’assunzione di 60 mila precari ma «a costo zero» e in tre anni. L’organizzazione sindacale lamenta che «alla scarsità di posti vacanti e disponibili, visto che sarebbero quasi il doppio quelli che si sarebbero dovuti accordare, si è aggiunta oggi la grave decisione di non accompagnare il provvedimento con un’adeguata copertura finanziaria. Al contrario di quanto accadde l’ultima volta, nel 2006, a tutti i docenti che verranno assunti nel triennio 2014-2016, si chiede di rimanere fermi allo stipendio base, senza progressioni di carriera, equiparando per ben 8 anni consecutivi la loro busta paga a quella dei precari». «Siamo di fronte ad un ricatto e a uno sfruttamento lavorativo – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – al quale nessun cittadino europeo dovrebbe essere sottoposto».

Carrozza: il bonus maturità non ci sarà nel 2014

da LaStampa.it

Carrozza: il bonus maturità non ci sarà nel 2014

 È stato reintrodotto solo per quest’anno

 Sugli erasmus in azienda il ministro ha spiegato che«sono tirocinii che devono essere regolamentati durante il periodo curriculare. Periodi di alternanza scuola-lavoro , università -lavoro che servono ad indirizzare gli studenti verso l’approdo alla professione, con esperienze importanti utili per il loro futuro».

Decreto scuola, sorride Carrozza per il sì della Camera: primo passo importante

da Tecnica della Scuola

Decreto scuola, sorride Carrozza per il sì della Camera: primo passo importante
di A.G.
Il Ministro: c’é una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più, non ricorrere alla fiducia è stata una scelta giusta anche se ha comportato di discutere molte ore. Soddisfatto pure il nuovo relatore Manuela Ghizzoni (Pd): buon lavoro ampiamente condiviso. Quello uscente, Giancarlo Galan (Pdl): abbiamo votato a favore, noi siamo leali. Ma alla Lega Nord non va giù l’aumento delle accise sulla birra per finanziare il D.L..
“Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a investire e c’é una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più. E’ il primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti”. Così il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha commentato il decreto scuola approvato nella serata del 31 ottobre dall’Aula della Camera. Per il Ministro, quella di far esprimere tutti gli onorevoli è stata “scelta giusta, anche se ha comportato di discutere molte ore”. “Credo – ha detto – che tutte le forze politiche abbiano mostrato interesse per il mondo della scuola. Alla fine si sono astenute anche le opposizioni e questo mi sembra un grande passo in avanti nell’interesse della scuola”.
“Ci sono stati – ha ammesso il Ministro – un po’ di problemi sulle coperture anche con visioni diverse, ma in generale quello che e’ stato chiesto é di un maggiore investimento nella scuola, quindi non c’era di principio una contrarietà a quello che si proponeva in questo decreto, ma la voglia di fare di più. E quindi c’e’stato l’impegno del Governo a fare tutto il possibile a partire dalla legge di stabilità per dare questo ‘di più’. Quindi sono venuti fuori i temi sui quali viene chiesto al Governo di impegnarsi di più”.
Carrozza ha però anche sottolineato come il provvedimento sia stato portato a casa alla Camera, ma manca ancora il passaggio al Senato. Per poi concludere rispondendo a coloro che “hanno osservato che sarebbe stato meglio concentrasi su pochi obiettivi: ci siamo concentrati su alcuni temi – ha ribattuto il responsabile del Miur – su cui non erano necessarie grandi risorse. Per cui alla fine i temi sono tanti, ma, ad esempio, welfare studentesco e borse di studio per gli istituti musicali sono interventi per i quali occorrevano poche risorse, ma quelle poche fanno davvero la differenza dopo anni di tagli”.
Parole di soddisfazione sono state pronunciate anche da Manuela Ghizzoni, deputata del Pd e relatrice del testo, secondo la quale “il Dl Istruzione è un buon provvedimento, con cui governo e Parlamento finalmente invertono davvero la tendenza degli anni precedenti e scelgono di investire nella scuola e nell’università”. Ghizzoni ha aggiunto che “è stato fatto un buon lavoro che ha portato ad una ampia condivisione, pur con accenti diversi come mostra la scelta di astensione da parte di Sel e M5S. Questo decreto non aveva l’ambizione di risolvere tutti insieme i problemi della scuola ma è sicuramente una prima risposta positiva. Ora sta alla responsabilità della politica proseguire sulla strada tracciata”.
Il D.L. 104 ha avuto il sostegno, seppure sofferto, anche del Popolo delle libertà. “Il Pdl – ha spiegato Elena Centemero, capogruppo del Pdl in Commissione cultura alla Camera – ha votato per senso di responsabilità il Dl scuola, un provvedimento che non ci convince fino in fondo, anche sul fronte delle coperture finanziarie, ma che contiene molte nostre importanti battaglie, come quella sull’ammissione in soprannumero degli studenti universitari penalizzati dall’eliminazione in corsa del bonus maturità, lo status di studente in alternanza, il rafforzamento di tirocinio, stage e apprendistato di alta formazione e la graduale introduzione del ruolo unico per i docenti di sostegno”.
Alla fine, anche il relatore dimissionario del decreto scuola, Giancarlo Galan (Pdl) ha votato a favore del decreto. “Ci sono sufficienti motivi per votare contro” il Dl istruzione “ma noi siamo uomini e donne leali” e dunque “non mancherà il sostegno della nostra parte politica” al provvedimento, ha detto Galan intervenendo in aula alla Camera dopo che le sue parole erano state coperte dalle proteste di qualche colleghe dell’Aula. L’ex governatore del Veneto ha indicato come aspetto peggiore del Decreto l’articolo 25 sulle coperture finanziarie e come miglior contributo quello di aver restituito un po’ di certezza di regole agli studenti (il riferimento è al bonus maturità). “La scuola – ha comunque osservato Galan – avrebbe meritato di piu'”.
Le critiche di Galan sono anche quelle della Lega Nord. Che ha osteggiato il D.L. sino alla votazione compresa. “La Lega é contraria a questo provvedimento”, ha detto l’esponente del Carroccio Gianluca Buonanno tirando fuori una bottiglia di birra che intende ‘regalare’ con polemico riferimento all’aumento delle accise sulla birra previste per ‘coprire’ finanziariamente il decreto.

DL 104: la Camera ha votato

da Tecnica della Scuola

DL 104: la Camera ha votato
di R.P.
La Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2013 n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca
Giornata campale alla Camera che nella serata del 31 ottobre ha approvato la conversione in legge del DL 104 “La scuola riparte”. Soddisfatti sia il ministro Carrozza sia le forze politiche, anche il M5S si attribuisce qualche merito soprattutto per alcuni emendamenti che all’ultimo momento sono stati inseriti nel testo definitivo del provvedimento. L’Anief osserva che il piano triennale di immissioni in ruolo non ha copertura finanziaria tanto è vero che per 8 anni i precai che verranno assunti rimarranno senza progressioni di carriera e con lo stipendio dei supplenti. Inoltre “aumentano i posti di sostegno complessivi, ma rimangono tanti posti in ‘deroga’ e si riducono quelli per i disabili meno gravi e vengono anche lasciati fuori dalle graduatorie 30mila docenti selezionati e ritenuti idonei dallo Stato per insegnare”. Marcello Pacifico, presidente Anief, non ha dubbi: “I provvedimenti approvati oggi dall’Aula della Camera deludono le attese, così si calpestano i diritti dei lavoratori e degli alunni disabili”. Ulteriori notizie nelle prossime ore.

DL 104. La Camera approva

da tuttoscuola.com

DL 104. La Camera approva

 L’Assemblea della Camera ha approvato il decreto Istruzione con 195 voti favorevoli, 7 contrari, 78 astenuti e 349 assenti.

Ora il provvedimento passerà all’esame del Senato e dovrà essere convertito entro il 12 novembre.

E’ il primo passo importante Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti”.

Lo ha detto, subito dopo il via libera della Camera al Dl Istruzione, il ministro Carrozza sottolineando come “il provvedimento sia stato portato a casa alla Camera ma manca ancora il passaggio al Senato“.

Sì della Camera al decreto scuola. Dal divieto di fumo all’alternanza scuola-lavoro: ecco tutte le misure

da Il Sole 24 Ore

Sì della Camera al decreto scuola. Dal divieto di fumo  all’alternanza scuola-lavoro: ecco tutte le misure

di Vittorio Nuti

Via libera della Camera in prima lettura al decreto Carrozza su istruzione, università e ricerca. I sì sono stati 195, sette i no. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11 novembre. Ecco alcune delle misure approvate dall’Aula di Montecitorio, ripartite in “disposizioni per gli studenti e le famiglie” e “disposizioni per le scuole”.

DISPOSIZIONI PER GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE Fondi per la mobilità degli studenti Il capo I del decreto legge raccoglie una serie di disposizioni destinate ad agevolare studenti e famiglie impegnate nel percorso di istruzione. Tra questi, lo stanziamento di 15 mln di euro per favorire la mobilità degli studenti (benefici per l’accesso al trasporto pubblico da parte degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado). I contributi erogati dalle regioni sono esclusi dal Patto di stabilità interno. Altri fondi sono destinati poi ad incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti universitari, da ripartire tra le regioni.

Portale web per l’orientamento Il decreto dispone l’invio da parte del Miur a tutti gli studenti di un opuscolo informativo sulle borse di studio universitarie, nonché gli indirizzi web di tutti gli organismi regionali per il diritto allo studio e, piu’ in generale, la creazione di un portale telematico attraverso il quale gli studenti dell’ultimo biennio della scuola superiore possono chiedere di ricevere sul proprio indirizzo di posta elettronica le informazioni riguardanti le iniziative di orientamento e le modalità di accesso agli interventi regionali per il diritto allo studio.

Divieto di fumo Il decreto estende il divieto di fumo alle aree all’aperto delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione, e introduce il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi e all’aperto. Per la violazione dei divieti è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, i cui proventi dovranno essere utilizzati per attività formative finalizzate all’educazione alla salute.

Geografia per gli istituti tecnici Ai fini di potenziare l’offerta formativa della scuola italiana, il decreto introduce, a partire dall’anno scolastico 2014/2015, un’ora (settimanale) di insegnamento di “geografia generale ed economica” in una classe del primo biennio degli istituti tecnici e professionali.

Regolamento per l’alternanza scuola lavoro Un regolamento ministeriale da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto dovrà definire i diritti e dei doveri degli studenti dell’ultimo biennio della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il regolamento ridefinirà anche le modalità di applicazione agli studenti impegnati in stage, tirocini o alternanza scuola-lavoro, delle disposizioni in materia di tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Contenimento spesa testi scolastici Per calmierare la spesa delle famiglie per l’acquisto di testi e strumenti didattici, il decreto intervene innanzitutto sulle regole per l’adozione dei libri di testo. In particolare, il Dl stabilisce che l’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado è facoltativa, e autorizza il collegio dei docenti ad indicare testi consigliati (oltre a quelli adottati) solo se questi rivestono carattere di approfondimento o monografico. Per l’a.s. 2013-2014. non potrà invece essere preclusa allo studente la possibilità di avvalersi di libri di testo anche nelle edizioni precedenti, purché conformi alle Indicazioni nazionali.

Pratica sportiva Per prevenire la dispersione scolastica, il decreto introduce disposizioni per la promozione della pratica sportiva. In particolare, “si provvede alla possibilità” di inserire l’attività motoria nel piano dell’offerta formativa extracurricolare.

Stage in azienda L’articolo 8-bis, inserito durante l’esame in sede referente, prevede l’adozione dal 31 gennaio 2014 di percorsi di orientamento e di piani di intervento finalizzati alla realizzazione di tirocini formativi presso imprese o enti pubblici per gli studenti delle quarte classi delle scuole secondarie di secondo grado, con priorità per quelli degli istituti tecnici e degli istituti professionali.

Durata permessi di soggiorno per corsi di studio Per quanto riguarda i permessi di soggiorno per la frequenza a corsi di studio o per formazione, il decreto prevede la sua estensione all”intero periodo del corso frequentato, anziché per un singolo anno, rinnovabile di anno in anno.

Divieto costituzione Its Eliminato il divieto di costituzione di più di un Istituto tecnico superiore in ogni regione per la medesima area tecnologica e relativi ambiti.

DISPOSIZIONI PER LE SCUOLE Mutui regionali per edilizia scolastica Il decreto autorizza le regioni interessate a stipulare mutui trentennali per il finanziamento di interventi in materia di edilizia scolastica. I pagamenti effettuati dalle stesse regioni per l’attuazione degli interventi di edilizia scolastica, finanziati con la stipula dei mutui in oggetto, sono esclusi dal patto di stabilità interno.

Adeguamento antincendio scuole Il ministro dell’Interno, con propri decreto, dovrà aggiornare la normativa tecnica antincendio per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e universitari individuando le prescrizioni per l’adeguamento, da realizzare entro il 31 dicembre 2015.

Connessione wireless delle scuole Il decreto stanzia complessivamente 15 milioni di euro (anni 2013 e 2014) per permettere alle scuole la realizzazione e la fruizione della connettività wireless, consentendo agli studenti l’accesso ai materiali didattici e ai contenuti digitali.

Dirigenti scolastici Il provvedimento Scuola e università aggiorna i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione fra le regioni.

Integrazione Anagrafe studenti Introdotti criteri per assicurare l’integrazione dell’anagrafe nazionale degli studenti e delle anagrafi regionali degli studenti nel sistema nazionale delle anagrafi degli studenti entro l’a.s. 2013-2014. Le modalità di integrazione sono definite prevedendo la funzione di coordinamento del MIUR e acquisendo il parere del Garante per la privacy.

Piano di assunzione personale docente e Ata Prevista la definizione, con decreto interministeriale, di un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA e la rideterminazione della dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno e l’autorizzazione all’assunzione di ulteriori unità di personale a decorrere dall’a.s. 2013/2014.

Formazione personale scolastico Autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per il 2014, da utilizzare per iniziative di formazione obbligatoria del personale scolastico.

ALTRE DISPOSIZIONI Abolizione “Bonus maturità” Abolito il cosiddetto “bonus maturità” per l’accesso ai corsi di laurea ad accesso programmato. Il Dl, come emendato alla camera, prevede però un meccanismo di immatricolazione in sovrannumero per quei ragazzi che hanno partecipato ai test, e sarebbero entrati se avessero potuto conteggiare il bonus.

Consiglio direttivo Anvur Il Dl Scuola e università modifica anche la procedura di nomina dei componenti del consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).

Copertura e accise sugli alcolici L’articolo 25 del Dl interviene in materia di accisa, disponendo aumenti scadenzati (dal 10 ottobre 2013, dal 1° gennaio 2014 e dal 1° gennaio 2015) delle aliquote di accisa relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all’alcole etilico.

Imposte di registro trasferimenti immobiliari Attraverso una novella all’articolo 10 del Dlgs n. 23/2011 (il cosiddetto federalismo municipale), il provvedimento modifica alcuni aspetti che concorrono alla determinazione, con decorrenza dal 1° gennaio 2014, delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, relativamente ai trasferimenti immobiliari.

Rifinanziamento Fispe Disposto infine il rifinanziamento del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (Fispe).

Il progetto Libr@ alla luce del DL 104/2013 e del DM sui libri di testo

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di CADEO e PONTENURE

Il progetto Libr@ alla luce del DL 104/2013 e del DM sui libri di testo

Libr@ é il progetto didattico dell’Istituto comprensivo di Cadeo e Pontenure per avviare la
scuola secondaria di primo grado ad una graduale integrazione di libri di testo e strumenti
tecnologici (tablet iPad) nell’insegnamento/apprendimento quotidiano.
La progettazione é durata un anno scolastico (2012/2013) con una dozzina di incontri tra collegi
docenti, consigli di istituto, assemblee con i genitori, audit con editori. Nelle prime classi della
secondaria di primo grado é attiva dal 1 settembre 2013. Nell’anno scolastico 2013/2014 sono
coinvolte 6 classi, 2 comuni, 140 ragazzi e famiglie, 20 docenti.
Un’analisi attenta delle scelte progettuali operate rivela una forte consonanza con il DL 104/2013
(c.d. Decreto Istruzione riparte) e il DM 781 del 27/09/2013 (c.d. Decreto sui libri di testo).
Queste, in sintesi, le indicazioni dei 2 decreti:
A. Liberalizzazione delle adozioni dei libri di testo sancito dal collegio docenti, contenimento e
taglio del tetto di spesa
B. Azioni di comodato d’uso per agevolare le famiglie in difficoltà economica e garantire il diritto
allo studio
C. Adozione di libri di testo dell’editoria scolastica in cartaceo e digitale
D. Adozione di libri di testo dell’editoria scolastica in solo digitale
E. Adozione di risorse digitali autoprodotte dai docenti
F. Wireless nelle classi
G. Formazione anche tecnologica dei docenti
H. Didattica laboratoriale
I. Politiche per l’inclusione, la lotta al disagio ed alla dispersione scolastica
J. Utilizzo di portali per la comunicazione e l’aggregazione di risorse digitali
Queste, nel dettaglio e in parallelo, le scelte operate per Libr@:
1) Liberalizzazione delle adozioni dei libri di testo sancito dal collegio docenti,
contenimento e taglio del tetto di spesa: in collegio docenti è stato deliberato un taglio del 50
per cento sul tetto delle adozioni sia per la prima classe che nei 3 anni complessivi del corso di
studio;
2) Azioni di comodato d’uso per agevolare le famiglie in difficoltà economica e garantire
il diritto allo studio: alle famiglie è stato chiesto di comprare il tablet (ipad, che così è
strumenti davvero personale)) previo finanziamento della nostra banca cassiera (CARIPARMA) di
500 euro in 12 rate a tasso zero. Ai non abbienti ci pensa la scuola con comodato d’uso dei tablet
acquistati con nostre economie e un finanziamento sociale della banca. Nella quota assicurativa
obbligatoria della scuola sono stati previsti i rischi legati a furto e danneggiamento;
3) Adozione di libri di testo dell’editoria scolastica in cartaceo e digitale: si è adottato
nelle materie di riflessione e rielaborazione (Italiano, storia, matematica, scienze, lingue) il libro
cartaceo con il libro digitale/app (modello b del DM libri di testo). Si tratta di edizioni prime o
uniche vista la novità dell’esperienza. 4 libri di Mondadori, 1 di Zanichelli, 1 di RCS/Oxford; gli
editori forniscono formazione e assistenza gratuita in un clima di assoluta collaborazione;
4) Adozione di libri di testo dell’editoria scolastica in solo digitale: per una materia,
tecnologia, è stato adottato il libro in formato digitale/app (di Capitello editore, rappresentando
così anche i piccoli editori);
5) Adozione di risorse digitali autoprodotte dai docenti: per le altre materie più legate a
laboratorialità o ad apprendimenti per scoperta (educazione artistica, geografia, educazione fisica,
religione, educazione musicale) vi sono risorse autoprodotte ma in digitale (si va dall’ebook alla
raccolta di link, fatto dai docenti insieme, singolarmente, da docenti e studenti, a seconda del
caso);
6) Wireless nelle classi: entrambi i plessi sono stati dotati di internet sostenibile (in ognuna
delle 2 sedi con 90 accessi contemporanei) con banda larga, fornita dai 2 comuni, Cadeo e
Pontenure, che hanno investito in un ponte radio, sostenendo le minime spese di antenna e
router interno. La scuola ha fornito gli access point in base alle esigenze architettoniche. La rete é
quella pubblica di Lepida della regione Emilia-Romagna. La registrazione é individuale e
l’autenticazione garantita dai genitori. E’ stata coinvolta la Polizia postale per interventi
informativi e di prevenzione su tutti gli studenti coinvolti e sulle famiglie;
7) Formazione anche tecnologica dei docenti: come preparazione tecnologica e
metodologica, nell’anno scolastico 2012/2013, è stato realizzato un cammino di 20 incontri di
formazione docenti documentato su youtube, aperto a tutte le scuole di base della provincia, con
fondi MIUR; come accompagnamento ne é in corso uno analogo per quest’anno su LIM, tablet,
discipline, risorse digitali, finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano;
8) Didattica laboratoriale: la laboratorialità è una delle scelte già operanti nel Piano dell’Offerta
Formativa dell’istituto per la scuola secondaria di primo grado. Nel curricolo di tutti gli studenti
all’interno del tempo prolungato di 36 ore vi é la possibilità di partecipare ad attività
transdisciplinari ed interdisciplinari a classi aperte (denominate laboratori, studenti di prima,
seconda e terza nello stesso gruppo classe) valutate come competenze trasversali. A questo,
dall’anno scolastico 2012/2013 si è aggiunto l’impiego di nuovi ambienti di apprendimento
(ambiente per apprendimenti informali “ipuff”, ambiente per apprendimenti esperienziali e
collaborativi “sala Mondrian”, laboratorio collaborativo di scienze “Dire, fare, pensare”) dove si
sperimentano didattiche secondo scelte orizzontali (docenti che si scambiano le classi) e verticale
(primaria e secondaria che lavorano insieme secondo dinamiche di peer tutoring);
9) Politiche per l’inclusione, la lotta al disagio ed alla dispersione scolastica: la scuola è
anche CTS, (Centro territoriale di supporto alla disabilità). Ciò permette che 2 azioni, entrambe di
formazione dei docenti e di costruzione di percorsi didattici, accompagnino Libr@ e ne informino
l’esperienza: “ipad e autismo” e “ipad e DSA”. Grazie all’utilizzo dello stesso device inclusivo da
parte di tutta la classe, gli strumenti compensativi permettono una didattica individuale secondo
le esigenze dei vari Bisogni Educativi Speciali. Le attività sull’inclusione sono finanziate dal MIUR,
dalla Provincia di e Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Completano il quadro
l’esperienza di apertura estiva per gli studenti stranieri e l’apertura della scuola (é assicurato
tempo pieno e tempo prolungato a tutti gli studenti) tutti i giorni anche nel pomeriggio;
10) Utilizzo di portali per la comunicazione e l’aggregazione di risorse digitali: come
strumenti di servizio e di didattica sono presenti: un sito www.istitutocomprensivocadeo.it, una
community di nostri docenti che lavora pressoché quotidianamente su uno spazio google.edu
messo a disposizione dall’USR per allinearsi sulle scelte del progetto e, soprattutto, un registro
elettronico, Scuolaviva di Spaggiari, che è anche repository di contenuti didattici allineando le
attività dei docenti con il diario digitale (ma è anche in dotazione l’analogo cartaceo) degli
studenti.
In ultimo, come trama di tutte le scelte, animata dall’autonomia di ricerca e sperimentazione del
POF, si evidenzia la partecipazione in forma più o meno onerosa di tutta la comunità (genitori,
enti locali, fondazione, istituto cassiere) alla progettazione di Libr@, anche in chiave di riduzione
del digital divide: 140 accessi digitali in due paesi di 5000 abitanti rappresentano un’importante
risorsa anche per favorire la partecipazione delle famiglie al processo di innovazione, all’uso delle
aree pubbliche wifi e dei servizi comunali (per esempio, dal 1 gennaio prossimo la gestione dei
ticket per le mense scolastiche sarà digitalizzata).
Al fianco di tale partecipazione del territorio va segnalata anche quella delle aziende (provider di
servizi, editori, ecc.) che hanno partecipato sotto varie forme e con vari contributi alla
realizzazione degli obiettivi del progetto che si disegna, così, come un progetto plurale e
partecipato.

Paolo Virzì, Tutti i santi giorni

Nota di commento essenziale al film di Paolo Virzì:”Tutti i santi giorni” (del 2012) –
di Gianfranco Purpi –

…Questa pellicola di cinema d’autore incantevole … propone in orizzonte linguistico/interpretativo di sequenze fattuali descrittivamente storicistiche e di autenticità esistenziale meravigliosamente essenziale, … la storia filmica di due “ragazzi/amanti” narrata con pregevole neorealismo espressionista e addirittura il più possibile immanente ed intrinseca alle vicissitudini della vita familiare vissuta e concepita senza alcuna predestinazione di senso artefatto o aprioristicamente ermeneutico e teleologico, …nè dalla volontà del Regista e nemmeno dalla immensa strabiliante carica narrativa dei protagonisti !
…Fra di essi,Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi. Lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio.
La mattina presto, quando Guido torna dal lavoro, la sveglia con la colazione e finiscono col far l’amore.
Una romantica storia d’amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d’origine che non potrebbero essere piú distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato di un figlio che non viene non mette in moto conseguenze imprevedibili.

Questo è l’ultimo Film di Paolo Virzì (2012) , intitolato : “Tutti i santi giorni” ( Italia, 2012 ), con attori principali Luca Marinelli; Thony; Micol Azzurro; Claudio Pallitto; Stefania Felicioli; Franco Gargia!

E’ così,in questa prospettiva cinematografica da vita vissuta cruda , volontaristica fino allo spasimo,…e storicamente tribolata e dialetticamente complessa,…che lo stesso film rivela la veracità e anche la romanticità di un amore “per tutta la vita”,…che purtuttavia attraversa tutte le strade spinose dei problemi quotidiani dell’esistenzialità problemica e veracemente umorale e fenomenologica …di due personaggi focali di una coppia di giovani assolutamente eterogenea,…e di tutti gli altri soggetti di cornice interattiva; … rappresentando mirabilmente ed emblematicamente anche la complessità spesso percepita quale conflittualità insolubile e distruttiva …di un uomo e una donna di rispettive identità coniugali oggettivamente oppositive e antinomiche,…eppure forse proprio questo (…anzi proprio per questo!)…calamitate eternamente e aporeticamente (…e sempre su di un piedistallo di voglia etica angosciante e di una storicisticamente dialogica contrapposizione di scelte,…a volte vellutato e a volte rabbioso,…di non mettere mai in discussione la ricercata reale entità loro di affanni e tormenti angosciati e di introspezione coscienziale , … proprio per la trascendentale prassica consapevolezza ed epistemica volontà di sapere sempre il …cosa significa “vivere”…per loro singolarmente e in dualità genetica originale) !

… Ciò, dunque , al di sopra e al di là di ogni sofferenza e di ogni patimento di contingenza fatalisticamente sfortunata o follemente goduta,…e di una brama costante di lettura cristallina delle loro identità testardamente coscienzializzate …sempre pronte a mettersi in discussione ed a farsi una ragione di amore puro …nell’imboccare i viali di ogni loro cambiamento di dicotomia fattuale personalizzante (…allo stesso tempo, moralmente convinta di spregiudicatezza preponderante e sublimante …e di consapevolezza stoica nel voler e dover remare in un mare di naufragio ondoso grazie a cui soltanto sono ben consci che potranno trovare come da sempre per sempre…il loro vero amore e la loro cristallina felicità primitiva !)…

Peraltro,…reagendo costruttivamente,…alla fine,…all’angoscia ed alla sofferenza dilaniante di non potere avere un figlio/figlia ,…peraltro da entrambi immensamente bramato/a…pur senza mai farne la prima ragione di coppia ,… e comunque con la continua testarda e criticistica emozionalità etico/affettiva e…psico/biologica…di amarsi alla follia senza mai aver paura di potersi per questo distruggere e distruggersi…o di rinunciare alla proprio veracità da non rinnegare mai e poi mai!

…Anzi,al contrario…sempre convinti,al postutto ,…e in dialettica infinitamente aspra e massimamente pulsionale (…anche all’indirizzo di ogni soggetto di famiglia allargata genitoriale),…di non potersi non amare…”tutti i santi giorni”…che sono davvero “santi” per loro e credo per tutti voi e noi…,sia nelle gioie da matti che nelle rinuncie alla fine sacrificanti con divina e cristologica felicità di non dirsi mai “mi spiace”,…in una rara “Love Story” di questo Post Moderno invece sovente con valori deboli e scoloribili facilmente!…

E questo…consente , allo spettatore, …di godere di una colonna sonora da fiaba delicata e di velluto amorevole,…che è anche la colonna sonora costante (…anche per gli stessi protagonisti di coppia,nella tessitura agitata della trama della storia del film!)…del talento vocale fatato e della poesia musicale sublime di Antonia,…che mi pare costituisca sotterraneamente (anche se non più di tanto!)…sorgente e fuoco per continuare a vivere un amore esistenzialmente eterno…e storico…,allo stesso tempo e per lo stesso motivo (…da “poterci contare” in incessante “I Care”,…vada come vada!)…

 

http://www.youtube.com/watch?v=8VraYlEN2Tc