Scuola e mutamenti antropologici

Scuola e mutamenti antropologici

di Agostina Melucci

 

Sintesi   

La domanda “chi è l’uomo” va ulteriormente riformulata per effetto della globalizzazione, dell’informatizzazione e degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie: non “chi è l’uomo?”, ma chi o che stia diventando, come si evolvano le sue strutture di pensiero, il modo di sentire e di agire.

Quello dell’Occidente non sarà un tramonto e la scuola italiana, storico nucleo di quella europea, sta operando per trasmettere ai giovani la sua gamma di identità e di luce. Insegna ai giovani a navigare nell’ipercomplessità senza fare naufragio; essi avranno dai loro insegnanti costellazioni di saperi, di miti e di valori a orientarli nel loro tragitto.

 

Superare, ma non solo retoricamente, l’universalizzazione unilaterale

Nei suoi tre millenni di storia, l’Occidente (così pure l’Oriente) ha pensato l’uomo principalmente all’interno dei propri confini ideali o politici. Fuori di questi stavano al tempo dell’impero romano i “barbari”, poi, nei successivi quindici secoli, si diffusero idee di uomo in cui si attribuivano valori graduati sulla somiglianza al modello occidentale.   Si trattava e ancora in parte si tratta di una universalizzazione unilaterale che oggi -nel tempo della pluralità, della complessità, della cibernetica e della biologia del DNA- non rende più ragione dell’uomo, della donna e del loro posto nel mondo. Nella mutazione del mondo un nuovo reale antropico si sta formando e attende pertanto una nuova antropologia che interpreti l’essenza (struttura trasformazionale) dell’uomo negli scenari di questo inizio di millennio.

La tradizionale “coperta occidentale” non copre più il tutto: basti pensare a culture nobili e antichissime, più antiche dell’occidente stesso, come quella cinese e indiana. Inoltre la scrittura su carta, spazio di  addensamento e di stabilizzazione dell’antropologia occidentale, è in misura sempre maggiore sostituita  da immagini o scritture che vengono agitate negli scenari sempre più dinamici e spesso contratti e convulsi dell’universo informatico e elettronico in genere, una realtà sempre meno virtuale.

Il che porta a riconsiderare la fondazionalità teleologica: comporta, per portare un solo esempio, l’inversione della priorità tra democrazia e centri di potere economico globale e i suoi effetti sull’umano.

 

Chi/che stiamo diventando

La vexata quaestio filosofico-pedagogica “chi è l’uomo?” deve dunque oggi essere riformulata tenendo conto della globalizzazione e delle tecnologie invasive dell’umano, nel mondo delle cose come di quello delle idee; nozioni come quelle di identità, territorio, autorità, diritti umani vanno ripensate. La stessa coscienza dell’esistente umano deve necessariamente essere articolata entro un tessuto relazionale assai più esteso e dai tempi di comunicazione molto più veloci ma, forse, dall’arco intenzionale assai più ristretto nel tempo e troppo ravvicinatamente connesso alle contingenze immediate del pensare e dell’operare.   Singoli e collettività diventano quel che diventano a seconda di quel che vuole la componente buona del vento attivato dall’insieme di quel che ci sospinge e di quel che attrae.

Ne consegue che la domanda “chi è l’uomo” va ulteriormente riformulata: non “chi è l’uomo”, ma chi o cosa stia diventando, come si evolvano le sue strutture di pensiero, il suo modo  di sentire e di agire.  Nonché quanto sia possibile curare la coerenza nell’indirizzare a un fine che trascenda le singolarità culturali senza svalorizzarle, come invitare a percorrere l’Intero e a soffermarsi con l’anima alle soglie della singolarità delle singolarità: la trascendenza del Mistero, il suo tralucere fra le trasformazioni del mondo.

 

Singolarità culturali e pluralità

L’idea di uomo è tendenzialmente universale; di fatto non sempre lo è. E più spesso non è “versus unum”; è “e pluribus versus plura”. La coscienza e la scienza dell’Intero non sono facili come la frammentazione disciplinare. Ma proprio per questo, forse, sono in crisi le scienze europee e l’idea ebraico-cristiana di Dio, del punto onde si originano e ove –attraversati tutti gli spazi e i tempi- convergono tutte le direzioni di senso. Ma con due parole (DEUS TRINITAS) la teoria della Trinità, assai presente nel pensiero ortodosso, ci soccorre nel richiamare l’unità nella pluralità. Un ceppo teologico occidentale ma vicino all’Oriente fa sì che la singolarità conviva con la pluralità, lo splendore policromatico (il Figlio) con la sorgente di ogni luce (il Padre).

Come non viene dall’uno, tale idea di uomo ad unum non è nemmeno di per sè diretta, ove non intervenissero forme di pensiero trascendentali come la religione, il diritto, la pedagogia e le stesse scienze del mondo fisico. Le stesse scienze che riteniamo universali sono comunque pensate nel quadro della cultura occidentale, pensate nelle sue lingue, generate nel grembo dell’intera sua storia, intenzionate a ulteriorità secondo il suo spettro intenzionale.

Come l’astrofisica si accorge in questi anni che il nostro universo è probabilmente solo uno dei tanti, e l’uomo solo una (probabilità vicina alla certezza) delle tante specie intelligenti che abitano l’universo degli universi, l’intero della nostra tradizione culturale scopre in questi anni di non essere più l’Intero ma la parte pur luminosissima di un campo di interi più grande.

 

Pluralità di sintagmi ed esigenza di unitarietà

Il pensiero egemone si  è finora prodotto secondo  le sintassi delle lingue neolatine o anglosassoni, sintassi che,  pur differenti, erano comunque  compatibilizzate e in parte raccordate da due millenni di convivenza. Anche se ancora (ma siamo appena agli inizi del processo di globalizzazione e di informatizzazione del pensare) la struttura occidentale appare prevalente; sempre più entreranno nelle linee fondazionali del pensiero le sintassi di lingue che sono state parlate e soprattutto scritte da un tempo maggiore delle nostre, spesso in una pluralità di sintagmi che, non controllati, potrebbero accendere conflitti non solo teorici.

Queste interazioni, comprendenti anche sintassi “aliene” e “processate” secondo tecnologie sempre più potenti, trasformeranno le visioni religiose, scientifiche, etiche, estetiche, pedagogiche dell’uomo d’Occidente, trans-formeranno l’uomo, verso un uber-mensh probabilmente non nietzchiano in quanto innestato anche fuori dai riferimenti e della platea di quella profezia di fine Ottocento.  Anche se dobbiamo all’autore di Così parlò Zarathustra  la ripresa della pulsione profetica della soggettualità occidentale.

La forza economica dell’impero cinese o della galassia indiana e del mondo arabo e il numero dei loro abitanti, unite alla progressiva decorporeizzazione dell’agire intenzionale dell’uomo trans-formeranno la faccia, il volto, la visione e l’anima dell’uomo. E con esse l’antropologia che tenta di conoscerli, la pedagogia che –in quanto scienza e scienza eminentemente filosofica- è intesa ad educarli, la letteratura che cerca di raccontarne l’avventura.

 

Estendere il raggio dello sguardo

Chi scrive non conosce in modo approfondito le strutture linguistiche, etiche ed estetiche degli universi culturali che stanno per emanciparsi, forse per fuoriuscire dall’egemonia occidentale; debole anche la sua conoscenza delle scienze che intervengono nella trans-umanizzazione (cibernetica, neuroscienze…) e forse daranno fra qualche decennio origine a qualcosa che oggi indichiamo come “post-umano”. Pertanto non conosce il loro agire sulle direzioni di senso che l’idea di uomo potrà assumere, cosa peraltro assai difficile anche per una vera esperta di altre culture e delle scienze del mondo fisico. La cosa certa è che questa idea antropologica che abbiamo coltivato in tremila anni sta per mutare radicalmente in quanto dovrà riposizionarsi su una pluralità di fenomeni e di radici, ovvero di tradizioni e intenzionalità culturali; dovrà seguire percorsi incerti attivati da campi, gravitazionali e antigravitazionali, di storie tanto nostre quanto altre-da-noi per origine e/o destinazione .

L’Occidente, l’uomo occidentale non sono un’astrazione: io appartengo alla storia dell’Occidente e del relativo sentire e pensare noi stessi e il mondo; io, come ciascuno dei nati e cresciuti in questa terra posta fra l’Atlantico e gli Urali, fra il Mediterraneo e il Polo Nord, sono l’Occidente. Non credo che quello dell’Occidente sarà un tramonto e faccio il possibile per trasmettere ai giovani il suo spettro di identità e di luce, in quella particolare cromaticità che la scienza, la religione e la pedagogia d’Occidente hanno proiettato sull’essere e sull’esistere dell’uomo. Che abbiano fiducia -se non proprio fede- nell’uomo, in quel che è e in quel che sta diventando! Che il nostro mondo, a partire da noi persone di scuola, abbia fede nei giovani, anche nel loro fuoriuscire dal nostro pensare e dai nostri progetti!

 

Contingenza e costellazioni perenni (o quasi)

Non facciamoci zittire dal chiasso. Il rumore del mondo globalizzato è forte ma i nostri giovani diverranno uomini o donne essenzialmente (generativamente, trasformazionalmente) secondo le indicazioni che provengono dalla tradizione e dell’intenzionalità di cultura che loro sapremo porgere.

Ne avranno bisogno. Servono identità culturali agili e aperte alla relazione, non chiuse in difesa di presunte certezze ma rese dai loro studi sicure di sé e su questa base aperte a un pensare nuovo. E forti di animo, coraggiosi poiché i nostri giovani dovranno attraversare campi di conflitto di dimensioni e intensità imprevedibili, essere capaci di negoziazioni che potrebbero eccedere la loro capacità di sostenerle. Per questo cerco, la scuola italiana ed europea cerca, di comunicare loro la forza e l’orgoglio della eredità occidentale e adeguati strumenti, anche informatici, per navigare nell’ipercomplessità senza fare naufragio. La loro navigazione, criticamente connessa a quella dell’epoca, probabilmente non sarà tranquilla, ma essi avranno dai loro genitori e insegnanti costellazioni di saperi, di miti e di valori a orientarli nel loro tragitto. Non costellazioni di stelle fisse (nemmeno Dio è più immobile), ma configurazioni relativamente stabili operate dalle scienze a partire dell’osservare da lontano i veloci movimenti del contesto. Visti da lontano i movimenti anche velocissimi sono componibili in riferimenti dall’evoluzione tanto lenta da farli sembrare stabili. O comunque affidabili.

Il far cenno degli insegnanti e dei loro dirigenti, ispettori e persino provveditori che detengano la statura umana e la scienza dei veri Maestri (e sono tanti!) trascende la contingenza temporale e i documenti ufficiali dell’epoca, essendo il presupposto dell’accennare una serrata critica del presente; l’indicazione autentica non ha obiettivi determinati, orienta all’impensato, al venturo. I Maestri possono farlo, checché ne dicano ricerche commissionate dagli oligopoli o dalle loro organizzzazioni, poichè hanno contemplato le costellazioni del conoscere. Poiché possiedono le strutture evolutive delle scienze e hanno ascoltato, narrato e reinventato i miti fondazionali dell’Occidente, studiato quelli dell’Oriente rivolgendo i primi insieme ai secondi in nuclei ermeneutici di quel che ci attende. Per ciò li versano in cenni magistrali, ovvero costruttivi del mondo venturo.

 

Bibliografia essenziale

G. Gentile Teoria generale dello spirito come atto puro (1916), letto in Opere filosofiche, Garzanti, 1991

E. Husserl La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale (1938), ed. Il Saggiatore, Milano 1987

I. Mancini L’Ethos dell’Occidente, Marietti,  1990

S. Sassen Territorio, autorità, diritti. Assemblaggi dal Medioevo all’età globale, B. Mondadori, 2008

Le riviste su carta Encyclopaideia (BUP, Bologna) e Antropologica e la rivista digitale Paedagogica

 

Attività Invalsi

Al Dott. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento Istruzione
Alla Dott.ssa Sabrina Bono
Capo Dipartimento Bilancio
Alla Dott.ssa Carmela Palumbo
Direttore Ordinamenti scolastici
Al Dott. Paolo Sestito
Presidente dell’Invalsi
Alla dott.ssa Lucrezia Stellaci
Direttore generale Invalsi

Oggetto: Attività Invalsi

A conclusione della seconda settimana formativa rivolta dall’Invalsi ai docenti ed ai dirigenti scolastici per fornire competenze specifiche ai componenti dei nuclei di valutazione esterna del progetto Vales, a cui 300 scuole hanno volontariamente chiesto di aderire, sono pervenute alla UIL scuola numerose segnalazioni inerenti problematiche che necessitano di un intervento chiarificatore urgente da parte del ministero dell’istruzione.
Le questioni più urgenti riguardano l’assenza di indicazioni per i dirigenti scolastici i quali non sottoscrivono le autorizzazioni a svolgere l’incarico di valutatore richieste da Invalsi, il quale a sua volta non si è curato di creare le condizioni con cui tale impegno possa essere svolto, compatibilmente con le esigenze di servizio. La situazione sta creando inutili frizioni tra docenti e dirigenti con effetti che rischiano di annullare tutto lo sforzo fin qui realizzato, con pessime ricadute sul sistema, aggravate dalla provenienza contrattuale delle risorse economiche spese in assenza di una sede stabile di confronto con le organizzazioni sindacali sulle modalità organizzative dei corsi, sui criteri selettivi e quant’altro.
Anche in presenza delle autorizzazioni nessuno si è curato di verificare le condizioni per le quali i docenti possano fruire dei permessi necessari allo svolgimento delle visite di valutazione, che potrebbero impegnarli per più di due sessioni di durata variabile e comunque superiore alla singola giornata lavorativa.
Dopo un percorso di valutazione passato dalla presentazione di titoli e di Curriculum vitae, al superamento di test d’ammissione, alla formazione di durata settimanale su base residenziale non si ha la certezza di poter concretizzare l’incarico.
Altro tema attiene all’erosione di tutti i permessi per la formazione previsti dall’art.64 del vigente CCNL; né l’istituto né il MIUR hanno favorito la partecipazione ai corsi già richiamati attraverso, ad esempio, la loro collocazione in periodi dell’anno non coincidenti con l’attività didattica, invalidando la possibilità di partecipare ad ulteriori eventuali iniziative né prevedendo risorse aggiuntive per riconoscere l’impegno professionale derivante, sia dalla formazione che dallo svolgimento della funzione valutativa, che rende ancor più onorevole la volontà dei corsisti di svolgere l’attività.
Sulle problematiche richiamate, la UIL scuola nell’incontro del 9 ottobre 2013 ha già posto con forza la mancanza di coinvolgimento delle scuole e del personale nelle determinazioni dell’istituto ed un approccio fondato sulla trasparenza.
E’ compito del MIUR comporre gli interessi dei diversi soggetti in campo.
La UIL rinnova la richiesta di un incontro urgente con il ministro per l’avvio di un confronto complessivo su tutte le questioni della valutazione di sistema.
Restando in attesa di cortese riscontro si porgono

Cordiali saluti
Massimo Di Menna
Segretario generale

Acquisti a scuola: Consip – M.E.P.A. – M.E.P.I.

Sezione provinciale A.N.DI.S. Salerno

 

 

Attività di formazione per i Dirigenti Scolastici

 

Facciamo il punto su…

Acquisti a scuola: Consip – M.E.P.A. – M.E.P.I.

e

La “compliance” a scuola: , l’adozione di modelli organizzativi a presidio della legalità

 

Giovedì 14 novembre – ore 15,30

c/o Scuola Secondaria di 1° grado “Fresa-Pascoli” 

Viale Europa, 76 – Nocera Superiore (SA) – 081/933111

L’ANDIS di Salerno propone un pomeriggio di formazione/riflessione sulle problematiche relative agli acquisti in rete ed alla corretta applicazione delle norme relative ai pagamenti della Pubblica amministrazione, nonché sul problema della “compliance” nella scuola.

 

 

PROGRAMMA

                                                        

Ore 15.30

Registrazione partecipanti

 

Ore 15.45

Interventi di saluti

 

Ore 16.00

Relazione

“Gli acquisti a scuola tra il passato ed il futuro: Consip – M.E.P.A. – M.E.P.I.”

dott. V. De Prisco – Consulenti Associati sas

 

Ore 17.00

Coffee break

 

Ore 17.15

La “Compliance” a scuola

dott. V. De Prisco – Consulenti Associati sas

 

Ore 18.15

Question time

 

Ore 18.45

Conclusioni

La partecipazione all’iniziativa è libera e gratuita e consente l’esonero dal servizio a dirigenti scolastici e docenti delle scuole di ogni ordine e grado in quanto l’A.N.Di.S. è soggetto qualificato per la formazione del personale della scuola (D.M. 7/12/2005). Su richiesta sarà rilasciato attestato di partecipazione.

La legislazione scolastica

Evento: seminario sulla legislazione scolastica organizzato da Anief ed Eurosofia

13 novembre 2013, ore 9-14, per la prima volta in contemporanea, nelle sedi dell’Università Pegaso, video-conferenza di Marcello Pacifico a Roma (Palazzo Bonadies, Via S. Pantaleo, 66), Napoli (Piazza Trento e Trieste, 48) e Palermo (Palazzo Mazzarino, via Maqueda, 383). Partecipa e aggiornati. Previsto l’esonero dal servizio. Interventi sul DL 104/13, Blocco del Contratto, Precariato, Reclutamento, Merito, Mobilità.

ANIEF IN COLLABORAZIONE CON EUROSOFIA

 

Seminario di studio su

“La legislazione scolastica”

 

 

nelle sedi dell’Università Telematica Pegaso di

 

ROMA (Palazzo Bonadies Lancellotti, Via di S. Pantaleo, 66)

 

NAPOLI (Piazza Trento e Trieste, 48)

 

PALERMO (Palazzo Mazzarino, via Maqueda, 383)

 

Mercoledì 13 novembre 2013

Dalle ore 09:00 alle ore 14:00

 

 

Interviene in video-conferenza

il presidente nazionale Anief e segretario organizzativo della Confedir,

dott. Marcello Pacifico

 

Moderano

prof.ssa Teodora Carlino, prof.ssa Elena Duccillo, prof. Stefano Cavallini

 

Previsto l’esonero dal servizio

 

 

ARGOMENTI TRATTATI

La scuola autonoma

–          Il dimensionamento della rete tra vecchi e nuovi criteri

–          La spending review e la razionalizzazione delle spesa

–          La vice-dirigenza e le mansioni superiori

–          La valutazione e la formazione

–          L’Europa e l’istruzione

 

La privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego

–          Contratti a termine, mensilità estive, ferie, stipendio iniziale e stabilizzazione

–          CCNL e blocco stipendiale, dall’anzianità alla prestazione per merito

 

–          Le novità introdotte per i neo-assunti su trasferimenti e carriera

–          TFS-TFR, il sistema previdenziale e la pensione

–          La mobilità volontaria e coatta, tra riconversione e licenziamento

 

Focus

–          Decreto Legge n. 104/2013

–          Le leggi approvate nella XVII legislatura

–          Excursus normativo sulle leggi approvate nella XVI legislatura

 

Le procedure concorsuali

–          TFA ordinario, PAS speciale, Sostegno

–          Concorso a cattedra, vincitori e idonei

–          Concorso a dirigente scolastico

 

Il seminario, organizzato da soggetto qualificato per la formazione del personale della Scuola, dà diritto all’esonero dal servizio a docenti, dirigenti e personale ATA ai sensi della normativa vigente.

 

Ai partecipanti sarà rilasciato il certificato di partecipazione.

Concorso a cattedra: confermata dal Governo l’assenza di posti per le assunzioni dei vincitori

Concorso a cattedra: confermata dal Governo l’assenza di posti per le assunzioni dei vincitori

Un ordine del giorno bipartisan approvato dal Governo lo impegna a prolungare oltre il biennio la validità delle graduatorie di merito stilate per le assunzioni dei vincitori, visto che soltanto il 25% rispetto ai posti banditi è stato assunto il 1 settembre 2013. Anief ribadisce la volontà di ricorrere per garantire entro i termini previsti dal bando l’assunzione a tempo determinato. Scrivi a tutti.inruolo@anief.net

Agli onorevoli proponenti, infatti, sembra che non siano stati sufficienti le dichiarazioni a stampa rilasciate dal ministro, considerato che il concorso prevedeva la copertura dei posti vacanti e disponibili nel biennio e preso atto della scomparsa di tali posti e del ritardo nella pubblicazione delle graduatorie. Anief lo aveva denunciato per tempo e per questo ha avviato le procedure per l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i vincitori del concorso con ricorsi individuali al giudice del lavoro. Non è possibile vincere un concorso autorizzato dalla Presidenza del Consiglio e dover aspettare anni perché il posto non c’è più. Pacta servanda sunt.

L’ordine del giorno approvato dal Governo come impegno.

La Camera,

premesso che:

il 31 agosto scorso è scaduto il termine per l’immissione in ruolo a partire dall’anno scolastico 2013/2014 dei vincitori del concorso docenti 2012, ma nelle regioni Lazio e Toscana nessuno dei potenziali vincitori ha avuto l’immissione in ruolo poiché le cattedre da assegnare alle graduatorie di merito sono state già conferite alle graduatorie dei concorsi del 1990 e 1999 o, in assenza di graduatorie di merito dei vecchi concorsi, assegnate interamente alla graduatoria ad esaurimento, senza aver previsto alcun accantonamento di posti per i vincitori del concorso 2012 che avrebbero avuto diritto alla nomina già dal corrente anno scolastico;
parrebbero insoddisfacenti le soluzioni parziali attribuite al Ministero annunciate dalla stampa in questi ultimi giorni, per cui ci si accingerebbe a prolungare a tre anni la validità delle graduatorie del concorso 2012 e/o di assumere i vincitori fra un anno ma con anzianità dal 2013,

impegna il Governo:

ad adottare provvedimenti normativi o amministrativi affinché le graduatorie relative ai concorsi docenti per titoli ed esami abbiano validità triennale e assicurino l’esaurimento del contingente di posti assegnato dal bando e nel caso in cui, al termine del triennio, permangano posti da assegnare, i medesimi siano coperti attraverso lo scorrimento delle graduatorie;
ad adottare provvedimenti normativi affinché nel caso in cui, allo scadere del triennio, residuino vincitori, sia assicurata la tutela degli interessati ai fini dell’immissione in ruolo.
9/1574-A/61Baldelli, Centemero, Coscia.

Scuola e famiglia si parlano con la carta. Il web ancora non ce la fa, mancano i soldi

da Repubblica.it

Scuola e famiglia si parlano con la carta. Il web ancora non ce la fa, mancano i soldi 

La mancanza di risorse economiche ha finora impedito alle scuole di investire adeguatamente in tecnologia. Ancora eccessivo l’uso della carta. Gli insegnanti sono consapevoli dell’importanza del digitale ma ancora ricorrono a strumenti poco interattivi. L’Anp: “I metodi tradizionali sono poco coinvolgenti per gli studenti”

Ancora troppa carta, troppe circolati scritte e consegnate a mano, poca dimestichezza con la tecnologia, pochi computer, poca copertura wi-fi. E’ questo il quadro che emerge da un’indagine sulla comunicazione tra scuola e famiglie realizzata da Kion, società del Cineca specializzata in tecnologia per la didattica, coinvolgendo 420 presidi di istituti di ogni ordine e grado.

Dalla ricerca è emersa molta consapevolezza dell’importanza della tecnologia ma poca dimestichezza con essa. E il problema, spesso, ha una corrispondenza biunivoca, perché riguarda sia gli insegnanti che le famiglie degli alunni.

L’indagine. Stando ai risultati, quasi tutti i dirigenti (97%) sono al corrente della legge (135/2012) che prevede, oltre all’obbligo di introduzione del registro elettronico, anche l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico per l’anno 2013-2014, e ben conoscono l’impatto positivo della comunicazione digitale scuola-famiglia, capace di “avvicinare docenti e genitori” (secondo il 32%) o di “fare maggiore chiarezza” (34%). Tuttavia, accanto a modalità di comunicazione “prevalentemente cartacee” (31%), l’uso della tecnologia digitale è ancora limitato e il 69% degli intervistati ricorre alla “comunicazione digitale” (il 46% insieme alla carta, il 23% in “modo prevalente”) utilizzando il sito web della scuola (48%) e la posta elettronica (40%), con percentuali minori per sms (8%) e gestionali per la scuola (2%). “E’ un approccio – spiegano i ricercatori – che resta ancoràto a uno schema in cui la scuola è il soggetto ‘erogatore di comunicazioni’ a cui l’utente deve adeguarsi, senza una logica di reciprocità e di personalizzazione”.

Situazione disomogenea. “La situazione delle scuole italiane – spiega Licia Cianfriglia, vicepresidente ANP – Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola – è disomogenea: ci sono istituti ad un livello molto avanzato, punte di eccellenza che hanno aumentato la dotazione tecnologica anche grazie a progetti finanziati dal Miur o da aziende, e molte altre  indietro nell’acquisizione degli strumenti, spesso a causa di mancanza di risorse economiche”.

A monitorare la situazione ci pensa costantemente l’Osservatorio Tecnologico del MIUR e, stando alle ultime ricerche, uno dei problemi più sentiti dai dirigenti è la scarsa utilizzazione delle risorse tecnologiche per la didattica, laddove esistenti. “Sempre più insegnanti – continua Cianfriglia – usano il personal computer per le attività connesse all’organizzazione del lavoro e alla progettazione della didattica, ma ancora pochi usano adeguatamente le nuove tecnologie in classe. Il metodo didattico più diffuso è quello tradizionale, spesso ritenuto poco coinvolgente dagli studenti. E’ necessario un forte investimento, soprattutto sulla formazione degli insegnanti”.

Nelle scuole, ormai tutto viene scritto in forma digitale, dai documenti amministrativi, alle comunicazioni alle famiglie, alle circolari interne dirette al personale. La pubblicazione formale di documenti all’albo avviene per legge sul sito web, di cui sono dotate tutte le scuole. “Tuttavia – conclude Cianfriglia – non si è ancora abbandonata la pratica di realizzare e archiviare copie cartacee di ogni cosa. E’ necessario procedere gradualmente, ma con decisione, ad una completa dematerializzazione”.

Ecco perché Fondazione Telecom Italia e l’Anp hanno dato il via  alprogetto triennale “Innovative Design dei processi educativi  scolastici”, nato nel 2012 e rivolto a 100 docenti selezionati  in  97  Istituti  distribuiti  sul  territorio  nazionale, rappresentativi di  tutte le discipline, i livelli e gli ordini scolastici. In particolare,  il progetto punta a formare realtà scolastiche con competenze digitali  non omogenee e necessità differenti, attraverso una piattaforma web  univoca e trasparente e l’utilizzo condiviso di strumenti innovativi in  classe, come, ad esempio, la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale).

Mancano i soldi per la “rivoluzione tecnologica”. “Premesso che parlo solo per la mia scuola – spiega Adriana Piccigallo, vicepreside del Liceo delle scienze umane Carducci di Pisa – posso dire che siamo attrezzati con laboratori di informatica, due aule LIM e un PC portatile per ogni classe, tutto in diretta conseguenza dell’introduzione del registro elettronico, sia di classe che del docente. L’introduzione dei tablet al posto dei libri, purtroppo, però, è ancora cosa lontana. Non abbiamo risorse economiche, né ora, né in prospettiva, per attuare quella “rivoluzione tecnologica” auspicata dall’ex Ministro Profumo”.

“La nostra scuola ha aule cablate e dotate di LIM, le comunicazioni alle famiglie vengono fatte tramite sms o via email, gli scrutini sono digitali da anni, e le comunicazioni di ambito generale vengono fatte attraverso il sito web – spiega spiega Annunziata Campolattano, dirigente scolastico del liceo scientifico Francesco Saverio Nitti di Napoli – ma questo non è sufficiente a colmare il ‘digital devide’. Le scuole non sono pienamente dotate della strumentazione necessaria”.

Insegnanti e genitori poco moderni. La colpa, però, non è solo della mancanza di fondi. Gli insegnanti, spiega ancora la vocepreside dell’istituto pisano, sono spesso piuttosto scettici di fronte alle novità, più che mai se si tratta di innovazioni tecnologiche. “Cercano di trovare tutti i difetti possibili – continua Piccigallo – e tendono a sottolinearne gli aspetti negativi, piuttosto che quelli positivi. Ma alla fine si adattano. Basta andare con gradualità nel proporre innovazioni. Quando sono arrivata in questa scuola, si scrivevano ancora gli scrutini ed i verbali a mano!”.

Un problema a parte è inoltre rappresentato dai genitori. “Molto dipende dalla classe sociale di appartenenza:  livello sociale più basso per la maggior parte dei casi corrisponde a  livello di informatizzazione più basso”, spiega Piccigallo. “Spesso gli insegnanti non sanno usare gli strumenti a disposizione e, in  generale, il livello di tecnologizzazione delle famiglie è basso. Pochi genitori usano quotidianamente il pc o lo smartphone – conclude Campolattano – mentre il tablet è appannaggio solo di coloro che lo usano nell’ambito della propria professione”.

Partono i corsi di specializzazione, per gli atenei è un vero business

da Tecnica della Scuola

Partono i corsi di specializzazione, per gli atenei è un vero business
di Alessandro Giuliani
A sostenerlo è l’Anief. Che stima in almeno 20 milioni di euro il contributo che verrà versato alle università organizzatrici tra tassa di preselezione (tra i 110 e i 200 euro per ogni aspirante corsista) e contributo per la frequenza (quasi 3mila euro). Ironico Marcello Pacifico, presidente del sindacato autonomo: i futuri docenti dei ragazzi disabili usati come ‘bancomat’ in cambio di un probabile posto fisso.
Almeno 20 milioni di euro starebbero per essere versati nelle casse degli atenei italiani incaricati dello svolgimento dei corsi di specializzazione rivolti a 6.398 già abilitati. Il calcolo è stato fatto dall’Anief, dopo che alcuni atenei, come l’Università della Calabria e l’Università Carlo Bo di Urbino hanno pubblicato il bando di concorso comprendente i costi per la frequenza, pari rispettivamente a 2.700 e 2.800 euro. Il sacrificio chiesto ai futuri docenti di sostegno permetterà di far incassare agli atenei, ha stimato l’associazione sindacale, una cifra vicina ai 18 milioni di euro. A cui vanno aggiunti almeno altri 3 milioni derivanti dal “contributo” richiesto ai 20mila candidati (a tenersi “bassi”, stimando il triplo dei candidati rispetto ai posti messi a concorso) che tenteranno di accedere ai corsi attraverso i test e le prove preselettive: ad ogni aspirante alla frequenza del corso di sostegno, ricorda sempre il sindacato autonomo, viene chiesta una quota di partecipazione che va tra i 110 e i 200 euro. “Anche in questo caso – scrive l’Anief – si tratta di cifre sproporzionate. Oltre che immotivate, che tra l’altro le stesse università specificano nei bandi di concorso di ‘non restituire in alcun caso’”.
“Ancora una volta i docenti della scuola diventano strumento per fare business a vantaggio dell’amministrazione organizzatrice: invece di mettere nelle condizioni migliori i tanti docenti già abilitati che nell’anno accademico 2013/14 stanno scegliendo di specializzarsi nel delicato ruolo di sostegno agli alunni disabili e con limiti di apprendimento, si costringono a pagare cifre irragionevoli”.
Si tratta di importi notevoli, addirittura superiori a quelli già chiesti ai docenti precari per abilitarsi attraverso i Tfa ordinari: nel 2012 sempre la Carlo Bo di Urbino chiedeva, a tale scopo, 300 euro in meno, 2.500 euro contro gli attuali 2.800 euro. Una cifra spropositata. Che non può essere giustificata, come indicato nei bandi, dalla presenza della tassa regionale per il diritto allo studio, dal libretto, dall’assicurazione, dalla marca da bollo e dal contributo per svolgere i tirocini.
Guarda caso – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – questa decisione di trasformare in ‘bancomat’ i futuri docenti di sostegno dei nostri alunni con bisogni speciali, si materializza giusto qualche settimana dopo il varo da parte del Governo del massiccio piano di assunzioni in ruolo di questa tipologia di insegnanti: nel prossimo triennio, infatti, sono previste 27mila collocazioni degli attuali posti di sostegno in deroga nell’organico di diritto. Con la successiva stabilizzazione di buona parte del personale specializzato che vi farà parte”.
Davanti ad una prospettiva del genere, le università hanno pensato bene di alzare il tiro delle richieste: a fronte della possibilità di essere assunti dallo Stato, è il ragionamento evidentemente fatto degli atenei, i candidati possono anche affrontare spese extra. È tutto dire che la tassa per tentare i test di accesso in alcuni casi sia quasi raddoppiata rispetto a quella di un anno fa per i Tfa ordinari.
Ma forse non ci si è resi conto – continua Pacifico – che per partecipare alle selezioni per diventare insegnante di sostegno le università stanno ormai chiedendo ai candidati fino a quattro volte di quanto si chiede per diventare oggi magistrati, avvocati o notai: tutte professioni, peraltro, non certo scevre dal business legato sempre all’accesso. Ma evidentemente si sta perdendo ogni logica. Basta dire che solo alcuni giorni fa la VII Commissione della Camera, relatore Giancarlo Galan (PdL), grazie ad una maggioranza trasversale ha approvato un emendamento che permette di far insegnare sostegno a docenti non specializzati, ma in possesso del solo master o del perfezionamento in pedagogia speciale: potranno vedersi attribuito l’incarico annuale tramite graduatorie di istituto, senza aver mai svolto quel corso specifico che nelle prossime settimane partirà per i 6.400 ‘fortunati’ usati come foraggiatori del sistema”.

D.L. 104, la stroncatura delle associazioni degli studenti

da Tecnica della Scuola

D.L. 104, la stroncatura delle associazioni degli studenti
di A.G.
Secondo Udu e Rete degli studenti col decreto in via di approvazione al Senato sono 211 i milioni che mancano per avere una copertura totale delle borse: migliaia di studenti idonei non beneficeranno di alcun supporto. Manca una legge nazionale per il diritto allo studio che definisca i Livelli essenziali di prestazione forniti da ogni Regione.
Ancora malumori per l’approvazione del D.L. 104 alla Camera. Alla vigilia dell’esame in Senato, dove il decreto dovrebbe essere convertito in legge, stavolta senza modifiche, con un comunicato congiunto l’Unione degli universitari e la Rete degli studenti sostengono che il provvedimento “non rappresenta nemmeno lontanamente l’inversione di rotta rispetto alle politiche di austerity portate avanti dall’Europa su scuola e università in questi anni”.
“In base alle nostre proiezioni – sostengo le associazioni studentesche della scuola e dell’università – con il D.L. sono 211 i milioni che mancano per avere una copertura totale delle borse, migliaia gli studenti idonei non beneficiari e nessuna la risposta da parte del Governo” spiegano le associazioni studentesche sollecitando “un investimento reale su scuola e università perché è l’istruzione l’unica via per ripartire”.
“E’ assurdo e vergognoso – incalza Gianluca Scuccimarra Cordinatore dell’Unione degli Universitari – che la tassa regionale a carico degli studenti rappresenti il principale introito dei fondi per il diritto allo studio: in base alle nostre proiezioni per il 2014, infatti, almeno 220 milioni di euro su un totale di 420 milioni provengono dalla tassa regionale a fronte dei 112.800 milioni provenienti dal fondo statale per il diritto allo studio. L’incidenza della tassa regionale è aumentata dal 2008 del ben 17% prova concreta che lo Stato non ha la volontà di investire sull’istruzione”.
 E alle scuole superiori , fa notare Daniele Lanni, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi, “la situazione migliora minimamente. Non esiste una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca a tutti gli studenti di tutte le regioni servizi minimi. Noi da anni chiediamo una legge nazionale per il diritto allo studio che definisca i Lep (livelli essenziali di prestazione) che ogni regione debba fornire obbligatoriamente”.
“La copertura prevista delle borse di studio con questo D.L. – conclude Scuccimarra – è al 65,53% ciò significa che la figura tutta italiana degli idonei non beneficiari di borsa rimane: in Italia ci sono più di 58.000 studenti che in base al dettato costituzionale dovrebbero essere tutelati dal punto di vista economico per raggiungere i gradi più alti dell’istruzione e non lo sono perché lo Stato non ha il coraggio di scegliere e puntare su scuola e università, gli unici strumenti che potrebbero farci ripartire veramente”.

Pietre miliari della innovazione concettuale nel terzo millennio

Pietre miliari della innovazione concettuale nel terzo millennio

Paolo Manzelli <egocreanet2012@gmail.com>

La conferenza Exibition di Pietra Santa (09-Nov.2013) e da considerarsi una Pietra Miliare, dello Sviluppo del Progetto “quARte” , il quale si propone di sviluppate una nuova dimensione concettuale dell’ arte e della scienza quantistica e della realta aumentata del terzo Millennio. (1)

Uno dei concetti messi in nuova luce nella confeenza-exibition di Pietrasanta, (Premiata dalla Medaglia Di Rappresentanza per la innovazione culturale dal Presidente della Repubblica), e’  il seguente:

 

“IL MONDO MACROSCOPICO CHE OSSERVIAMO E’ IN VERO UNA  UTILE ILLUSIONE IN QUANTO CIO’ CHE PERCEPIAMO E’  COSTRUITO CEREBRALMENTE COME UNO SCENARIO ANTICIPATIVO DELLA PREVISIONE DELLE POSSIBILI INTERAZIONI QUANTISTICHE DEL NOSTRO MUOVECI NELL’AMBIENTE. –> QUANTO SOPRA  SIGNIFICA CHE LA SENSAZIONE PERCETTIVA VIENE ELABORATA DEL CERVELLO CON MODALITA QUANTISTICHE CHE RISULTANO IN UNA PREVISIONE DEL FUTURO DELLE POSSIBILI NOSTRE INTERAZIONI NELL’ AMBIENTE”. (2)

Il cervello quantico (Quantum Brain) crea lo scenario probabilistico della realtà dinamica che osserviamo , sulla base della comunicazione quantistica della informazione che si attua per la diffusione alle sinapsi cerebrali di fenomeni “entanglement quantistico” prodotti da neurotrasmettitori  confinati nelle fessure  delle nano-sinapsi. La comunicazione quantistica coerente prodotta nelle nano-sinapsi attiva  tutte le sensazioni che coscientemente percepiamo nella attivita diurna della vita ,ma anche durante l’ attivita  onirica ( sogno Rem = Rapid Eye Movement); cosi possiamo dire in vero che le manifestazioni sensoriali ci danno informazioni solo probabilistiche ed a volte ingannevoli di ciò che  udiamo ,odoriamo , gustiamo  e vediamo. (3)

<– Tale punto di vista innovativo condiviso nel Programma “quARte” , e’ diametralmente diverso rispetto al tradizionale concepire la percezione umana entro una riduzionista logica “meccanica- quantitativa” nella quale si ritiene che ad es la visione cerebrale , sia un semplice fotogramma ovvero un filmato del presente.           La nuova concezione quantistica della percezione umana , tende pertanto a favorire e stimolare una rinnovata dimensione innovativa della creativita’ nelle espressioni artistiche e scientifiche in ogni loro forma, che certamente sara’ piu’ cosciente, esercitandosi sulla base della nuova dimensione cognitiva che asserisce che cio’ che percepiamo e il costrutto mentale quantistico che come tale prelude al futuro probabile del comportamento umano nell’ ambiente. (4)

La Teoria del “Quantum Brain (QBT)” rappresenta una concezione innovativa che e’ stata ri-eleborata da molti punti di vista dei relatori e dal dialogo della Conferenza-exibition di Pietrasanta ,ed e’ pertanto un risultato collaborativo, che possiamo considerare un elemento tangibile di creativita’ concettuale che si articolera’ delle varie forme di espressione innovativa nel futuro piu’ prossimo della innovazione cognitiva dell’ arte e della scienza. (5)  Pertanto il network di artisti e scienzati “quARte” si propone di sviluppare e disseminare la QBT con future attivita’ di arte e scienza quantistica e di tecnologia della comunicazione in Realta Aumentata.  àNB. la prossima Iniziativa e Prevista tenersi presso la Universita la Sapienza in Roma il 26/27 Giugno c/o l’ Aula Magna della Universita la Sapienza di Roma che verra  co-organizzata da Egocreanet e dal MUSIS )

Le motivazioni del Programma “quARte-2014” saranno pertanto dedicate alla promozione sociale delle prospettive di una nuova visione quantistica della qualita’ delle vita e dell’ ambiente nella futura societa’ della conoscenza . L’ obbiettivo fondamentale sara’ pertanto quello di sviluppare una strategia cognitiva e culturale per effettuare la transizione tra una visione meccanica del mondo concepita come moltitudine di oggetti separati, ad una visione quantistica di un tutto “olistiico e indivisibile”. perche generata da una visione di  relazioni dinamiche probabilistiche che coinvolgono simultaneamente materia energia ed informazione         Tale trasformazione concettuale e di ampia estensione cognitiva verra’ finalizzata nel aggregare una rete di orizzonti trans-disciplinari tra scienza ed arte quantistiche e la realta’ aumentata fondati sulla consapevolezza condivisa dell’interrelazione ed interdipendenza di tutti i fenomeni: fisici, biologici, psicologici, sociali e culturali e spirituali. Le grandi linee di questa nuova cornice paradigmatica sono ormai in via di una piu’ complessa elaborazione capace di incidere su nuovi modi di pensare e di creare interazioni cognitive innovative tra le persone e l’ambiente per la salvaguardia della vita e della sua bio-diversita che altrimenti stiamo distruggendo. Di fatto osserviamo che una “intelligenza biologica naturale” tende  sistematicamente a colpire la aberrazione mentale causata dal riduzionismo meccanico della scienza e della produzione  che e stato concepito e sviluppato nel quadro della competitività economica della societa’ industriale che oggi e’ ormai in fase di completa obsolescenza cognitiva che e la  causa prima della piu’ completa deprivazione e decrescita della coscienza umana.

Infine l’ idea fondante della nuova iniziativa del Progetto “quARte-2014” sara quella  di armonizzare rinnovate concezioni della percezione umana in un nuovo paradigma di sviluppo sociale e culturale che risponda alle esigenze di un futuro Rinascimento eco-ecologico della “creativita’ del pensiero olistico” per superare definitivamente l’ epoca delle logiche riduzioniste “meccaniche” e per favorire lo sviluppo di migliori opportunita’ di sviluppo viste in relazione ad unna netta crescita del benessere nella qualita’ della vita e dell’ambiente in cui viviamo .

Paolo Manzelli 17/ NOV/2013

BIBLIO-ON-LINE

(1)   http://www.caosmanagement.it/52-quantum-art-science-augmented-reality

(2)   http://www.caosmanagement.it/n67/art67_03.html

(3)   http://www.nanopaprika.eu/forum/topics/quantum-brain-and-nano-synapses?commentId=1612324%3AComment%3A229726&xg_source=activity

(4)   http://gsjournal.net/Science-Journals/Research%20Papers-Biology%20/%20Medicine/Download/3184

(5)   http://www.caosmanagement.it/n77/art77_02.php

Una sorta di razzismo al contrario

Una sorta di razzismo al contrario

di Vincenzo Andraous

Ho assistito ad una zuffa tra due automobilisti, uno bianco e l’altro nero, qualche parolaccia, un digrigno di denti, eppoi via ognuno per la propria strada.

E’ andata bene mi sono detto, nessuno si è fatto male, i tribunali italiani notoriamente congestionati da tonnellate di carta vecchia e cause decennali ancore aperte, hanno evitato un sovraccarico dibattimentale.

Di per se la violenza verbale usata da entrambi non è stata la causa che ha messo in moto la mia attenzione o preoccupazione, in fin dei conti accade ben di peggio persino nei salotti bene oppure negli spazi agguerriti di qualche trasmissione televisiva che ha un bisogno disperato di fare audience.

Una discussione come tante, un diverbio per futili motivi, ma in questa scenetta c’era da attenzionare altro rispetto alla fisicità dei contenuti.

C’era “altro” a fare la differenza, a creare un confine sempre più simile a un recinto di filo spinato, infatti il cittadino nero inveiva nei riguardi dell’altra persona, perché a suo parere, l’uomo bianco non ammetteva di avere torto, urlava e usava le parole come sassi, andava in scena una sorta di razzismo al contrario, a tal punto da passare dalla ragione al torto, se mai questa fosse stata dalla sua parte.

Non si tratta di dare addosso a qualcuno perché ha la pelle diversa dalla mia, io non ce l’ho con i cinesi, i coreani, gli asiatici, perché mangiano i cani, io ce l’ho e di brutto anche, con tutti quelli che uccidono i cani e se li mangiano anche, mi pare diversa la sostanza.

L’avversario dalla pelle chiara a sua volta additava lo straniero per arrogante e violento, fino ad apostrofarlo “brut negher”, insomma tra un bianco di merda e un negher di cacca, a più riprese si sono avvicinati e allontanati, fortunatamente senza fare uso delle mani o di altri corpi contundenti.

Chi dei due stava cavalcando la tigre? Ho seguito l’alterco  con una certa urticanza, perché davvero veniva voglia di prenderli a calci nel sedere entrambi, ma per evitare ulteriori dinamiche razziste-globalizzanti, ho desistito da ogni intervento, in controtendenza con la pratica del “vale tudo” appena recitata.

La ragione stava chiaramente dalla parte del conducente che circolava al centro della propria carreggiata, il torto aveva domicilio in chi era posteggiato sbracatamente in doppia fila.

Eppure l’ovvietà della norma infranta, del codice della strada, dell’educazione civica intesa come equilibrio e rispetto di atteggiamenti e comportamenti, soccombevano all’esposizione delle parole brandite come clave, per l’inossidabilità di culture sideralmente distanti, per la violenza insita in ogni forma di incomunicabilità, di conflittualità persistente derivante dal percepire l’altro come un pericolo, una minaccia, un portatore di ulteriore limitatezza umana, un invasore della propria libertà.

Esiste e come il razzismo, permane e progredisce anche una sorta di razzismo al contrario, di illegittima autodifesa, ricercando una provocazione insopportabile a scatenare una reazione anche violenta e qualche volta incontrollata, si comunica sempre più sbrigativamente, in modo tendenzialmente emotivo e spesso violento, per cui chi sta nello spazio del rispetto reciproco, per una sua impreparazione educazionale, per una incapacità a gestire il proprio self-control, si ritrova a pagare un dazio non voluto né cercato, ma soccombente rispetto ai propri diritti calpestati.

Gran brutta bestia il razzismo, ancora peggio se strumentalizzato, fino a farlo diventare una uscita di emergenza per i soliti furbi, siano essi residenti, resistenti, o imparentati con un qualche diritto di cittadinanza.

Rassegna Stampa 4 novembre 2013

in primo piano

 
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013
SCUOLA-LAVORO, SI RAFFORZANO GLI STAGE (F.Barbieri/C.Tucci) [solo_testo] pag. 21
L’Unita’  del  04-11-2013
UNIVERSITA’: TAGLI AL MERITO, TUTTI CONTRO TUTTI (L.Cimino) [solo_testo] pag. 10
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013
LE TASSE UNIVERSITARIE DRIBBLANO I TETTI (G.Trovati) [solo_testo] pag. 7
la Repubblica  del  04-11-2013
IL PAESE CHE PERDE I SUOI GIOVANI (I.Diamanti) [solo_testo] pag. 1
L’Unita’  del  04-11-2013
I FALSARI DELLA RICERCA (P.Greco) [solo_testo] pag. 1
 

ministro

 
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013
FAVORIRE VINGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO [solo_testo] pag. 18
la Nazione – ed. Pisa  del  04-11-2013
CORDOGLIO AL MINISTRO CARROZZA [solo_testo] pag. 2
Italia Oggi Sette  del  04-11-2013
SU/GIU’ [solo_testo] pag. 39
La Provincia (CO)  del  04-11-2013
“SCUOLA: VALE LA PREPARAZIONE NON LA QUALIFICA” [solo_testo] pag. 8
 

ministero

 
il Giornale – ed. Milano  del  04-11-2013
CITTA’ INTELLIGENTE, IN ARRIVO 70 MILIONI [solo_testo] pag. 9
Corriere della Sera – ed. Milano  del  04-11-2013
IL MINISTERO FINANZIERA’ 5 PROGETTI TECNOLOGICI PRESENTATI DAL COMUNE [solo_testo] pag. 2
il Giorno  del  04-11-2013
PREMI AI BAR VIRTUOSI E PIU’ DISTANZA DALLE SCUOLE (St.con.) [solo_testo] pag. 17
il Giornale di Napoli  del  04-11-2013
RAI NELLA SCUOLA DI BOSCOTRECASE, LA RABBIA CORRE SU FACEBOOK [solo_testo] pag. 9
Il Secolo XIX  del  04-11-2013
SCUOLE GENOVESI, VIETATO LAVARSI I DENTI/”PRASSI CORRETTA, NORMA DA RIVEDERE” (D.Grillo) [solo_testo] pag. 19
La Provincia – Ed. Sondrio  del  04-11-2013
IL LICEO BREVE NON PIACE IN PROVINCIA “NON APPARTIENE AL NOSTRO SISTEMA” (D.Lucchini) [solo_testo] pag. 11
l’Eco di Bergamo  del  04-11-2013
SCUOLA: BERGAMO “PROMUOVE” IL LICEO DI 4 ANNI [solo_testo] pag. 15
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  04-11-2013
“PARCHEGGIO IMPOSSIBILE: SIAMO TANTI, CI ASCOLTINO” [solo_testo] pag. 47
la Repubblica  del  04-11-2013
PRETTY BABY (C.De gregorio) [solo_testo] pag. 23/25
la Repubblica  del  04-11-2013
MINORENNI IN VENDITA SUL WEB E’ IL NUOVO SFUTTAMENTO 2.0 (V.Polchi) [solo_testo] pag. 25
Corriere della Sera  del  04-11-2013
IL DISAGIO DEI RAGAZZI AI TEMPI DELLA RETE (D.Maraini) [solo_testo] pag. 1
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013
ORGANICI “CONGELATI” NEGLI ATENEI MERIDIONALI (G.tr.) [solo_testo] pag. 7
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013
COSI’ IL CONTO AGLI STUDENTI RIMANE L’UNICA LEVA (D.Checchi) [solo_testo] pag. 7
il Giornale – ed. Milano  del  04-11-2013
POLITECNICO, UNA FESTA LUNGA 150 ANNI (L.Baldrighi) [solo_testo] pag. 9
Italia Oggi Sette  del  04-11-2013
IN CONDOMINIO LA GESTIONE E’ 2.0 [solo_testo] pag. 40
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  04-11-2013
MBA SEMPRE VINCENTI LA MAPPA AGGIORNATA PER FARE IL SALTO DI CARRIERA (B.Millucci) [solo_testo] pag. 36/37
Il Fatto Quotidiano  del  04-11-2013
UBNIVERSITA’ DI SCANDALI AL TEMPO DI CROCE (A.Marini) [solo_testo] pag. 17
Italia Oggi Sette  del  04-11-2013
IN STAGE ALL’ESTERO (F.Grossi) [solo_testo] pag. 40
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  04-11-2013
PROFESSIONI, LOTTA CONTINUA TRA CHI HA L’ORDINE E CHI NO (D.Autieri) [solo_testo] pag. 38
Corriere della Sera  del  04-11-2013
Int. a G.Mozzoni crespi: CRESPI-VERONESI, AMICI CONTRO SUGLI OGM “UMBERTO SBAGLIA E IL SUO SI’ MI RATTRISTA” (P.Conti) [solo_testo] pag. 31
Corriere Adriatico  del  04-11-2013  
NUVOLE INFORMATICHE LE MARCHE VOLANO COI FONDI MINISTERIALI [solo_testo] pag. 4  
la Repubblica  del  04-11-2013
Int. a L.Bonizzi: NELLE MALATTIE DEGLI ANIMALI IL SEGRETO PER CURARE GLI UOMINI (E.Dusi) [solo_testo] pag. 27
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  04-11-2013  
LA VIA DIGITALE PER CRESCERE GRAZIE ANCHE ALLA NUVOLA NASCE IL LABORATORIO DEL FUTURO [solo_testo] pag. 44/45  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  04-11-2013  
UN TOUCH PER PRODURRE LAVORO IN CAMPANIA IL PRIMO PASSO [solo_testo] pag. 44/45  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  04-11-2013
CHILOMETRO ZERO, NON SEMPRE E’ FATTIBILE (W.Galbiati/P.d.m.) [solo_testo] pag. 31
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  04-11-2013  
L’AGRICOLTURA MACINA NUOVI RECORD MA DILAGANO TRUFFE AL MADE IN ITALY (V.Gualerzi) [solo_testo] pag. 32/33  
la Stampa  del  04-11-2013  
GIOVANI RICERCATRICI CON L’OREAL [solo_testo] pag. 24  
Giorno/Resto/Nazione  del  04-11-2013
CELLULE DAI METEORITI L’ESPERIMENTO E’ ITALIANO [solo_testo] pag. 20
   

pubblica  amministrazione  e  societa’

 
   
la Stampa  del  04-11-2013  
IL TESORO: LE TASSE SONO IN CALO (M.Sodano) [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera  del  04-11-2013  
OLTRE 11 MILA NUOVI POSTI NEGLI ASILI NIDO CON IL TAGLIO DELLA POLITICA NELLE PROVINCE (S.Rizzo) [solo_testo] pag. 9  
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013  
NORME – DIRIGENZA AI SEGRETARI SENZA NUOVI COSTI (P.Monea) [solo_testo] pag. 10  
Il Fatto Quotidiano  del  04-11-2013  
MEZZA REGIONE INDAGATA, MA RESTA IN CARICA (F.Sansa) [solo_testo] pag. 9  
Corriere della Sera  del  04-11-2013  
BONUS GIOVANI, IL DUELLO LETTA-GRILLO (M.Sensini) [solo_testo] pag. 5  
il Giornale  del  04-11-2013  
DISOCCUPATI BOOM: IN SEI ANNI SONO 1,2 MILIONI IN PIU’ (L.Verlicchi) [solo_testo] pag. 3  
la Stampa  del  04-11-2013  
PARTE DAI GIOVANI UNA NUOVA VOGLIA D’IMPRESA COSI’ CRESCONO MANIFATTURE E NEO-ARTIGIANI (W.p.) [solo_testo] pag. 24  
L’Unita’  del  04-11-2013  
Int. a G.Milana: PESCA, SETTE MILIARDI PER I GIOVANI E LA SOSTENIBILITA’ (C.Attianese) [solo_testo] pag. 14  
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013  
PER DARE VALORE AL TURISMO UN PIANO IN CINQUE MOSSE (A.Cherchi) [solo_testo] pag. 11  
il Messaggero  del  04-11-2013  
TUTTI INTERCETTATI LO HA AMMESSO ANCHE IL MINISTRO (A.Campi) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  04-11-2013  
SE ANCHE IL CARCERE DIVIDE I RICCHI DAI POVERI (C.Saraceno) [solo_testo] pag. 22  
Corriere della Sera  del  04-11-2013  
PIU’ VISITATORI E BIGLIETTI VENDUTI, I MUSEI RESISTONO ALLA RECESSIONE (L.Salvia) [solo_testo] pag. 31  
il Sole 24 Ore  del  04-11-2013  
NUOVO ESILIO (DA EVITARE) PER DANTE (M.Giro) [solo_testo] pag. 14  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Circolare USR Lazio 4 novembre 2013, n. 7, AOODRLA Prot. n. 33372

Ministero dell ‘Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del Lazio
Ai Dirigenti dell’USR Lazio
Dott.ssa Maria Rita Calvosa
Dirigente dell’Ufficio XII
Dott.ssa Mariangela Caturano
Dirigente Uff. III
Dott.ssa Graziella Del Rosso
Dirigente dell’Ufficio XIII
Dott.ssa Anita Francini
Dirigente dell’Ufficio XIV
Dott. Mario Mandarelli
Dirigente dell’Ufficio XI
e, p.c. Alle OO.SS. del Comparto Scuola
Loro Sedi

Circolare USR Lazio 4 novembre 2013, n. 7, AOODRLA Prot. n. 33372

OGGETTO: Conferenze di Servizio sulla inclusione scolastica degli alunni con disabilità nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del Lazio.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 258

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 28 ottobre 2013


Differimento dei termini per la presentazione delle certificazioni di
rendiconto al bilancio 2012 delle amministrazioni provinciali, dei
comuni, delle comunita’ montane, unioni di comuni. (13A08817)

 

 

Pag. 1

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 29 luglio 2013


Modifiche ed aggiornamenti alla Classificazione Nazionale dei
Dispositivi medici (CND) di cui al decreto 20 febbraio 2007.
(13A08701)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO 10 ottobre 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio, secondo riconoscimento
reciproco, del prodotto fitosanitario «Fungusclear Ultra». (13A08700)

 

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO 14 ottobre 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio, secondo riconoscimento
reciproco, del prodotto fitosanitario «Maxcel 2 SL». (13A08698)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 14 ottobre 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio, secondo riconoscimento
reciproco, del prodotto fitosanitario «Clinic Pronto PPO». (13A08699)

 

 

Pag. 8

 

 

 


DECRETO 14 ottobre 2013


Modifica del decreto 30 settembre 2013 di adeguamento delle
autorizzazioni all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari
contenenti le sostanze attive clothianidin, thiamethoxam e
imidacloprid, in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) n.
485/2013 della Commissione del 24 maggio 2013. (13A08714)

 

 

Pag. 11

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 4 settembre 2013


Agevolazioni in favore di programmi di sviluppo sperimentale
finalizzati alla realizzazione di innovazioni di prodotto e/o di
processo per il consolidamento e il recupero di competitivita’ delle
imprese operanti nei Comuni del distretto-comparto del mobile
imbottito. (13A08685)

 

 

Pag. 11

 

 

 


DECRETO 18 ottobre 2013


Termini e condizioni per un servizio di peak shaving, durante il
periodo invernale dell’anno termico 2013-2014. (13A08697)

 

 

Pag. 17

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

UNIVERSITA’ TELEMATICA «E-CAMPUS»

 


DECRETO 14 ottobre 2013


Modificazioni allo Statuto. (13A08762)

 

 

Pag. 19

 

 

CIRCOLARI

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


CIRCOLARE 23 ottobre 2013, n. 3519


Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di contratti di
sviluppo per la realizzazione di iniziative industriali, con
priorita’ nei settori della logistica e alimentare, nel territorio
dei Comuni ricadenti nel distretto del mobile imbottito della Murgia.
(13A08724)

 

 

Pag. 27

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A.

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla istituzione della nuova tipologia di libretti
nominativi giudiziari vincolati e alla variazione dei tassi di
interesse offerti sui libretti nominativi giudiziari del Risparmio
Postale. (13A08766)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 


COMUNICATO


Assegnazione di contributi ex fondi CIPE di cui al decreto
interministeriale del Ministero dei beni e delle attivita’ culturali
e del turismo e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 28
marzo 2013. (13A08765)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Riesame dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata per
l’esercizio della centrale di compressione gas della societa’ Snam
Rete Gas S.p.A., in Messina. (13A08726)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 22
ottobre 2013 (13A08807)

 

 

Pag. 36

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 23
ottobre 2013 (13A08808)

 

 

Pag. 36

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 24
ottobre 2013 (13A08809)

 

 

Pag. 37

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 25
ottobre 2013 (13A08810)

 

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’organismo «Sidel Med S.p.a.», in
Mercato San Severino, ad effettuare verifiche periodiche e
straordinarie di impianti di messa a terra di impianti elettrici.
(13A08692)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’organismo «Tecnica S.r.l.», in Sanremo,
ad effettuare verifiche periodiche e straordinarie di impianti di
messa a terra di impianti elettrici. (13A08693)

 

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’organismo «Equa S.r.l.», in Fontaneto
D’Agogna, ad effettuare verifiche periodiche e straordinarie di
impianti di messa a terra di impianti elettrici. (13A08694)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’organismo «Atef S.r.l.», in Bari, ad
effettuare verifiche periodiche e straordinarie di impianti di messa
a terra di impianti elettrici. (13A08695)

 

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’organismo «Isi S.r.l.», in Canicatti’,
ad effettuare verifiche periodiche e straordinarie di impianti di
messa a terra di impianti elettrici. (13A08696)

 

 

Pag. 39

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 21 ottobre 2013


Ripartizione, in capitoli ed articoli, delle unita’ di voto
parlamentare disposte dalla legge di approvazione delle disposizioni
per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle
Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2013. (13A08687)

 

(Suppl. Ordinario n. 74)