NEO-ASSUNTI

NEO-ASSUNTI – La riduzione dell’obbligo di permanenza nella provincia da 5 a 3 anni è una vittoria del sindacato, ma non basta

 

Anief continuerà la battaglia per ripristinare quanto previsto dalla Legge 124/99 denunciando la violazione dell’articolo 8 della CEDU: l’assegnazione provvisoria va concessa fin dopo il primo anno di servizio.

 

È una vittoria a metà quella conseguita dall’Anief a proposito della riduzione di due anni dell’obbligo di permanenza nella provincia da parte dei docenti neo assunti nel comparto scuola a partire dal 2011. Il sindacato, sostenitore dell’emendamento PD alla Legge 128/2013, che ha generato il ritorno ai tre anni di obbligo di servizio anziché cinque, si è impegnato sino all’ultimo per permettere l’assegnazione provvisoria già dopo il primo anno immissione in ruolo. Come, del resto, previsto dalla Legge 124 del 1999.

 

L’aspetto positivo è che viene in tal modo finalmente superata quella illegittima norma imposta dalla Lega nel maggio 2011, attraverso cui si era solo tentato di dissuadere migliaia di precari che, pur di svolgere la professione di docente, avevano dato la loro disponibilità a scegliere una provincia lontana da casa, anche a diverse centinaia di chilometri. Le “avvisaglie”, contro questo provvedimento, si erano avute già con la sentenza della Consulta, ottenuta sempre dall’Anief, sul diritto al trasferimento dei precari.

 

Ora si ritorna ai 3 anni. Ma non finirà qui. Il sindacato, infatti, sulla questione continua a depositare ricorsi presso il tribunale del lavoro per la violazione dell’articolo 8 della CEDU, la Convenzione dei diritti dell’uomo. Ma anche per la non applicazione di diversi articoli della Costituzione italiana. L’obbligo di permanenza dei neo assunti, che non rientrano nelle categorie protette – gravi motivi di salute, figli piccoli, assistenza a disabili – , diventa inoltre davvero anacronistico dal momento che si sta discutendo sempre più seriamente sulla necessità di abolire le province. E assume contorni grotteschi quando si nega l’assegnazione provvisoria annuale anche qualora vi fossero “cattedre” e posti liberi nella provincia di residenza del richiedente.

 

Come noto, tutta ha origine dall’applicazione del CCNI del 29 febbraio, 13 luglio e 6 dicembre 2012. Oltre che dell’approvazione dell’art. 9, c. 21 della Legge 106/2011. Attraverso quest’ultimo articolo si è stabilito, in particolare, che “il personale docente, assunto a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore della legge, nell’anno scolastico 2011/12 o successivi, non può partecipare ai trasferimenti per altra provincia per un quinquennio a far data dalla decorrenza giuridica della nomina in ruolo”. Una norma che, peraltro, è sembrata sin dal primo momento lacunosa nella sua estensione, lasciando aperto più di uno spiraglio per i passaggi di cattedra e di ruolo di tipo interprovinciale.

 

Come sindacato – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – abbiamo sempre ricordato che lo Stato ha il dovere di adottare tutte le misure necessarie al rispetto della vita familiare e alle relazioni tra gli individui appartenenti a una famiglia. È bene ricordare che per essere adeguate queste misure atte a riunire, ad esempio, un genitore con il proprio figlio, devono essere prese rapidamente. Perché il passare del tempo può avere delle conseguenze irrimediabili nelle relazioni affettive tra un bambino e il suo genitore. In questi casi, chi è artefice immotivatamente del distacco forzato può essere imputato dei danni morali, che nelle ultime cause – conclude Pacifico – sono stati quantificati in 15mila euro più le spese di giudizio sostenute dal ricorrente nelle giurisdizioni interne”.

 

Tutti i docenti e Ata di ruolo assunti a partire del 1° settembre 2011 interessati ad anticipare l’assegnazione provvisoria già dal primo anno di servizio possono continuare a chiedere chiarimenti o informazioni sulle istruzioni operative da adottare scrivendo a trasferimentidiruolo@anief.net.

Ricerca, Carrozza firma il bando 2013 del ‘Programma Montalcini’

da Tecnica della Scuola

Ricerca, Carrozza firma il bando 2013 del ‘Programma Montalcini’
di A.G.
Il Ministro vara una nuova tornata di 24 contratti per giovani ricercatori che operano all’estero stanziando 5 milioni di euro. Le domande, che potranno essere inviate solo dopo la pubblicazione del bando in GU, saranno esaminate da una commissione presieduta dal presidente della Crui e da qualificati esperti.
È stato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza a firmare il bando 2013 del Programma per giovani ricercatori intitolato a Rita Levi Montalcini: un progetto che vara una nuova tornata di 24 contratti destinati ad attrarre studiosi italiani e stranieri che operano all’estero stanziando 5 milioni di euro. A renderlo noto è stato il 23 dicembre il ministero dell’Istruzione, precisando che il bando, che è stato inviato per la registrazione alla Corte dei Conti per essere successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito del Miur, anticipa una parte delle misure che saranno adottate nel 2014, che dovrà essere, ha spiegato il ministro Carrozza, l’anno dei giovani ricercatori.
Le domande degli interessati, che potranno essere inviate solo dopo la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, saranno esaminate da una commissione, presieduta dal presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane), e da qualificati esperti. I vincitori potranno indicare la sede dove intendono svolgere il loro progetto di ricerca e dove saranno assunti con contratto triennale da ricercatore. Grazie alla nuova impostazione voluta dal ministro Carrozza, entro la fine del triennio, conclude la nota, coloro che nel frattempo avranno conseguito l’abilitazione all’insegnamento potranno essere inquadrati come professori associati anche grazie al consolidamento del finanziamento Miur. Obiettivo: favorire il rientro dei cervelli garantendo il necessario ricambio di un corpo docente tra i più anziani del vecchio Continente.

Pillole del Sapere, chiesto il processo a Roma per tre dirigenti e funzionari Miur

da Tecnica della Scuola

Pillole del Sapere, chiesto il processo a Roma per tre dirigenti e funzionari Miur
di A.G.
Il cerchio si stringe sull’ex capo del dipartimento Programmazione e gestione delle risorse, Giovanni Biondi, sull’allora direttore generale Massimo Zennaro e sul direttore dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica Antonio Giunta La Spada. L’accusa del pm è abuso d’ufficio: i video di tre minuti predisposti per le scuole sarebbero stati acquistati dal Miur presso aziende “amiche” ad un prezzo ritenuto più che maggiorato. Per una spesa pubblica complessiva di centinaia di milioni di euro.
La vicenda delle “Pillole del Sapere”, divenuta di dominio pubblico dopo un servizio giornalistico trasmesso lo scorso novembre su Rai Tre nel corso del programma ‘Report’, si tinge di un altro probabile colpo di scena: secondo l’agenzia Ansa sarebbero tre, fra dirigenti e funzionari pubblici, a rischiare di finire sotto processo a Roma per abuso d’ufficio. Il motivo sarebbe quello dei presunti illeciti legati alla gestione dei fondi del Miur destinati ad un programma didattico multimediale di cui avrebbero dovuto fruire gli studenti.
Il pm, Roberto Felici, riporta ancora l’agenzia di stampa, ha chiesto il processo per l’allora capo del dipartimento Programmazione e gestione delle risorse del Miur, Giovanni Biondi, per l’ex direttore generale Massimo Zennaro e per il direttore dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica Antonio Giunta La Spada.
L’accusa fa riferimento all’ assegnazione, nel 2010, dell’appalto per le cosiddette ‘Pillole del sapere’, video di tre minuti predisposti per le scuole ed acquistati dal Miur ad un prezzo ritenuto più che maggiorato. L’inchiesta della procura aveva preso le mosse da un dossier anonimo che segnalava l’esistenza di una presunta ‘cricca’ del ministero che in cambio di tangenti ed altre utilità avrebbe gestito, all’interno del Miur, appalti destinati ad aziende “amiche”. Le indagini avrebbero poi appurato un giro d’affari, dietro alla produzione delle “pillole” di centinaia di milioni di euro. Tanto che anche la Corte dei Conti del Lazio ha avviato accertamenti sulla gestione dei fondi pubblici.
Due degli indagati, Giovanni Biondi e Massimo Zennaro, hanno espresso su questa testa giornalistica la loro innocenza. Se la vicenda, come sembra, dovesse avere un epilogo nei tribunali della Repubblica, stavolta dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti direttamente ai giudici.

Cessazioni dal servizio dal 1° settembre 2014

da Tecnica della Scuola

Cessazioni dal servizio dal 1° settembre 2014
di Lara La Gatta
Entro il 7 febbraio le domande di collocamento a riposo per compimento del limite massimo di contribuzione, di dimissioni volontarie dal servizio e di trattenimento in servizio, oltre che di trasformazione del rapporto da tempo pieno a part-time per i “quota 96”. Recesso dei Dirigenti scolastici entro il 28 febbraio 2014
Con la nota prot. n. 2855 del 23 dicembre 2013 il Miur ha trasmesso il D.M. 1058 del 23/12/2013 che fissa la data entro la quale il personale della scuola può presentare domanda di cessazione dal servizio, oltre che illustrare i requisiti necessari per poter andare in pensione dal 1° settembre 2014.
La presentazione delle domande (e le revoche delle stesse) dovrà avvenire esclusivamente tramite la procedura web POLIS “istanze on line”, relativa alle domande di cessazione, per cui eventuali domande già presentate in forma cartacea devono essere riprodotte con la suddetta modalità. Solo al personale in servizio all’estero è consentito presentare l’istanza anche con modalità cartacea, così come il personale della province di Trento, Bolzano ed Aosta, dovrà presentare le domande in
formato cartaceo direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che provvederà ad inoltrarle ai competenti Uffici territoriali.
Quanto sopra vale per i Dirigenti scolastici, il personale docente, educativo ed A.T.A. di ruolo, compresi gli insegnanti di religione.
Il sistema POLIS va utilizzato, per la comunicazione dei dati necessari, anche da parte di coloro per i quali opera il recesso dell’Amministrazione dal contratto.
Invece, le domande di pensione devono essere inviate direttamente all’Ente Previdenziale, sempre in modalità telematica.
È fissato al 7 febbraio 2014 il termine finale per l’invio delle istanze tramite Polis di collocamento a riposo per compimento del limite massimo di contribuzione, di dimissioni volontarie dal servizio e di trattenimento in servizio. Il medesimo termine del 7 febbraio 2014 vale anche per coloro che manifestino la volontà di cessare prima della data finale prevista da un precedente provvedimento di permanenza in servizio. Tutte le predette domande valgono, per gli effetti, dal 1° settembre 2014.
Sempre entro la medesima data del 7 febbraio 2014 gli interessati hanno la facoltà di revocare le suddette istanze, ritirando, tramite POLIS, la domanda di cessazione precedentemente inoltrata.
Il termine del 7 febbraio 2014 deve essere osservato anche da coloro che, avendo diritto alla cessazione per aver raggiunto la “quota 96” entro il 31 dicembre 2011 e non avendo compiuto ancora i 65 anni di età chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico, purché ricorrano le condizioni previste dal decreto 29 luglio 1997, n. 331 del Ministro per la Funzione Pubblica. La medesima possibilità sussiste per coloro che hanno i requisiti per la pensione anticipata (41 anni e 6mesi per donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini) e non hanno ancora conseguito i requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia.
Il termine per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio dei dirigenti scolastici del 28 febbraio è previsto dall’art. 12 del C.C.N.L. 15 luglio 2010 dell’area V della dirigenza. Il dirigente scolastico che presenti comunicazione di recesso dal rapporto di lavoro oltre il termine di cui sopra non potrà usufruire delle particolari disposizioni che regolano le cessazioni del personale del comparto scuola.

Rete degli Studenti: sperimentazione liceo a quattro anni deve essere parte di una ristrutturazione organica dei cicli

da Tecnica della Scuola

Rete degli Studenti: sperimentazione liceo a quattro anni deve essere parte di una ristrutturazione organica dei cicli
di Aldo Domenico Ficara
Da parte della Rete degli Studenti si è dimostrato tutta l’apertura possibile verso questo tipo di soluzione, purché sia parte di una ristrutturazione organica dei cicli e in particolare della didattica
Sulla sperimentazione del liceo a quattro anni, il portavoce nazionale della Rete degli Studenti, in una recente intervista ha affermato che la sua associazione un mese fa al forum degli studenti si è confrontata col Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. La Rete degli Studenti esprime invece la propria contrarietà alla sperimentazione se l’obiettivo è soltanto quello di far saltare posti di lavoro comprimendo il programma da cinque a quattro anni. In relazione a quanto detto è già stata richiamata l’attenzione del Ministero su una sperimentazione, svolta con successo nell’Istituto Tecnico‘Pascal’ di Reggio Emilia, riguardante il biennio unitario, che ha fatto meno clamore di quella del liceo a quattro anni, ma che secondo la Rete degli Studenti è meritevole di maggiore attenzione per gli effetti positivi che sarebbe in grado di produrre. A tal proposito, per comprendere meglio la posizione di questa associazione studentesca, si ricorda che la Rete degli Studenti Medi è stata fondata il 4 ottobre 2008 a Frascati ed è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.  È un’organizzazione apartitica che si definisce “sindacato studentesco e che nasce dalla fusione di tre diversi soggetti politici affermatisi nella realtà studentesca degli anni duemila: • Rete Degli Studenti (ReDS) nata nel 2007 da una scissione dell’Unione degli Studenti (UdS); • Idee Studentesche In Movimento (ISIM) rete di associazioni studentesche che riunisce le basi locali fuoriuscite dall’UdS a seguito dei falliti tentativi di riconciliazione tra la medesima e la ReDS; • Studenti di Sinistra, l’organizzazione studentesca facente riferimento al partito dei Democratici di Sinistra prima della sua confluenza nel Partito Democratico. La Rete collabora con l’Unione degli Universitari e condivide con essa un patto di lavoro con la CGIL ereditato dalla ReDS, di cui in precedenza aveva beneficiato l’UdS (fino alla sospensione da parte della CGIL avvenuta nel 2006).

Renzi: “La scuola è un valore assoluto”

da Tecnica della Scuola

Renzi: “La scuola è un valore assoluto”
di Pasquale Almirante
Matteo Renzi, sindaco di Firenze e segretario generale del Pd, a “Che tempo che fa” di ieri sera alla Rai, ha detto pure che:” 
bisogna scatafasciare il programma delle scuole medie. Vorrei ridare autorevolezza al ruolo dell’insegnante”
E si può essere d’accordo o meno sulla sua visione politica, ma, a nostra memoria, mai un esponete politico, che si è candidato a governare l’Italia, si era espresso con tale precisione e quel pizzico di competenza speranzosa sui problemi della scuola, a parte magari i luoghi comuni, già sentiti, sul tipo che la scuola sia uno dei punti centrali del rinnovo della società e che i prof siano il punto centrale della svolta e cha a loro occorre dare autorevolezza. Luoghi comuni perché li abbiamo già ascoltati ripetere a parecchi politici negli anni, ma solo come pappagallesca tiritera per dire che la questione istruzione andrebbe finalmente affrontata e risolta, a prescindere poi dalla loro effettiva conclusione. E proprio per sottolineare questo diverso accento sull’istruzione, ha detto ancora: “Vorrei coinvolgere le famiglie e gli assessori alla scuola. I ragazzi vanno avvicinati alla cultura, al cinema, a internet, alla bellezza del vivere in modo diverso dai programmi di oggi. Però bisogna investire nell’edilizia scolastica. E per fare questo ci vogliono investimenti”. E se Pierluigi Bersani cinguettava in campagna elettorale che gli insegnanti “sono eroi”, Renzi ha detto che non vanno trattati così come oggi viene fatto: “Vorrei coinvolgere famiglie, assessori, insegnanti. Vorrei ridare autorevolezza e credibilità agli insegnanti. L’insegnante non è un numerino da pagare alla fine del mese. Sono convinto che Italia ci sono tanti insegnanti che vorrebbero essere pagati di più, ma soprattutto verrebbero sentirsi dire grazie. Invece non si vuole bene all’insegnante come educatore. Quando si va al ricevimento si dà ragione ai figli, non all’insegnante.” Ma in modo particolare, non ci ricordiamo, compreso il discorso di Bertinotti alla sua nomina di presidente della Camera col Governo Prodi, un riferimento così preciso alla condizione della scuola, in termini di riforma vera e propria, compresi dei riferimenti alla didattica: “E poi vorrei riformare la scuola in un orizzonte di vent’anni, a partire dalle scuole medie dove sono intrappolati nei banchi a sentire un programma che poi risentiranno alle superiori. Il vero problema è la scuola media: bisogna scatafasciare il programma delle scuole medie sapendo che i ragazzi oggi sono pieni di informazioni ma in difficoltà di comprensione”. Ed ecco infatti subito dopo riprende un nodo che poi spunta anche nei risultati dell’Ocse Pisa, quello ciò della incapacità dei nostri alunni a riassumere in poche parole concetti e narrazioni, mentre occorrerebbe stimolarli al ragionamento: “I ragazzi vanno su internet, hanno miliardi di informazioni. Devono dimostrare di aver capito di saper riassumere e dimostrare di saper rielaborare”. Sarà passato forse, prima di recarsi in Tv, a ripetizione dalla moglie, che è insegnante, sarà che avrà fatto un corso di recupero accelerato, sta di fatto che è andato nel segno di due questione assai dibattute: che la scuola media è l’anello debole del nostro sistema di istruzione e che bisogna recuperare un nuovo medo di fare didattica. Vedremo in seguito

Che differenza c’è tra trasferimento e mobilità?

da Tecnica della Scuola

Che differenza c’è tra trasferimento e mobilità?
di Lucio Ficara
Apparentemente sembrano sinonimi, ma secondo l’articolato contrattuale ci sono alcune differenze signficative.
Quando si parla di mobilità del personale docente si usano termini come trasferimento, mobilità professionale o ancora mobilità territoriale, pensando che siano modi diversi per significare la stessa cosa. Invece per burocrati ed esperti  che  redigono il contratto di mobilità del personale docente, ogni termine ha un significato specifico che si differenzia dagli altri. Per cui tecnicamente c’è una certa differenza fra “trasferimento” e “mobilità”. Pensiamo ad esempio all’art.4 dell’ipotesi di contratto sulla mobilità del 17 dicembre 2013, in cui le operazioni di mobilità del personale docente si dividono in tra fasi. La prima è quella dei trasferimenti nell’ambito del comune; la seconda fase è quella dei  trasferimenti tra comuni della stessa provincia; la terza fase, infine, è quella della mobilità professionale e mobilità territoriale interprovinciale. Come si può notare, il termine trasferimento è usato esclusivamente per le prime due operazioni, mentre per la terza operazione si parla di mobilità. In sostanza si considera trasferimento lo spostamento di un docente da una scuola ad un’altra dello stesso comune o al massimo della stessa provincia, ma sempre nello stesso ordine d’istruzione e nel caso delle scuole secondarie di primo e secondo grado, anche nella stessa classe di concorso; si utilizza il termine mobilità professionale o mobilità territoriale interprovinciale, per indicare passaggi di cattedra, passaggi di ruolo o anche semplicemente, mantenendo  stesso ordine di scuola e classe di concorso, il cambio di provincia di titolarità. La differenza terminologica fra trasferimento e mobilità  trova applicazione nell’art.8 dell’ipotesi del CCNI sulla mobilità; infatti nell’art.8 riferito all’assistenza ai familiari disabili è scritto che il personale scolastico  (parente, affine o affidatario) che intende assistere il familiare ai sensi dell’art. 33, commi 5 e 7, della legge n. 104/92, in qualità di referente unico, non è destinatario di una precedenza nell’ambito delle operazioni di mobilità; l’art.8 prosegue dando la possibilità al personale che deve assistere un familiare disabile, di partecipare alle operazioni di utilizzazione e/o di assegnazione provvisoria, usufruendo della precedenza che verrà disposta dal CCNI sulla mobilità annuale. È importante evidenziare che, mentre per la mobilità della terza fase di cui all’art. 4 già citato, non è consentito fruire della precedenza per assistere il familiare disabile, questo invece è possibile, sempre ai sensi dell’art. 33 commi 5 e 7, della legge 104/92 e per l’art. 7 dell’ipotesi di mobilità, per i trasferimenti limitatamente alla I e II fase al solo figlio individuato come referente unico che presta assistenza al genitore disabile in situazione di gravità. Soltanto nel caso specifico di genitori anche adottivi a cui è riconosciuta l’applicazione dell’art. 33 comma 5 e 7, questa è applicabile nella I fase solo tra distretti diversi dello stesso comune e nella II e III fase. Anche la disponibilità dei posti messi a disposizione nei trasferimenti e nella mobilità sono differenti. Infatti mentre per i trasferimenti della prima e seconda fase si agisce sul 100% delle cattedre disponibili, per  la mobilità professionale e territoriale interprovinciale, i posti disponibili per tali operazioni di mobilità del personale docente, avvengono attraverso l’attribuzione di aliquote paritetiche ad entrambe le tipologie di mobilità; ciascuna di tali operazioni è effettuata sulla metà del 50% delle disponibilità destinate alla mobilità territoriale provinciale e residuate dopo tale mobilità, fatti salvi gli accantonamenti richiesti e la sistemazione del soprannumero provinciale considerando distintamente le diverse tipologie di posto comune o sostegno. Quindi pur essendo trasferimento e mobilità sinonimi, differiscono tangibilmente nella sostanza contrattuale.

Carrozza firma il bando 2013 ‘Montalcini’

da tuttoscuola.com

Carrozza firma il bando 2013 ‘Montalcini’

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha firmato il bando 2013 del Programma per giovani ricercatori intitolato a Rita Levi Montalcini che vara una nuova tornata di 24 contratti destinati ad attrarre studiosi italiani e stranieri che operano all’estero stanziando 5 milioni di euro.

Il bando, che è stato inviato per la registrazione alla Corte dei Conti per essere successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito del Miur, anticipa una parte delle misure che saranno adottate nel 2014, che dovrà essere, ha spiegato il ministro Carrozza, l’anno dei giovani ricercatori. Le domande degli interessati, che potranno essere inviate solo dopo la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, saranno esaminate da una commissione, presieduta dal presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane), e da qualificati esperti.

I vincitori potranno indicare la sede dove intendono svolgere il loro progetto di ricerca e dove saranno assunti con contratto triennale da ricercatore. Grazie alla nuova impostazione voluta dal ministro Carrozza, entro la fine del triennio coloro che nel frattempo avranno conseguito l’abilitazione all’insegnamento potranno essere inquadrati come professori associati anche grazie al consolidamento del finanziamento Miur. Obiettivo: favorire il rientro dei cervelli garantendo il necessario ricambio di un corpo docente tra i più anziani d’Europa.

Letta: L’Italia deve ripartire dalla scuola

da tuttoscuola.com

Letta: L’Italia deve ripartire dalla scuola

”Per la prima volta alla voce istruzione non c’e’ stato alcun segno meno. Sono primi passi e ce ne vogliono sicuramente molti di piu’, ma andremo sicuramente in quella direzione”.

E’ la rotta che il governo intende seguire sul fronte dell’istruzione, della scuola e della ricerca.

A indicarla il premier, Enrico Letta, nella consueta conferenza stampa di fine anno con i giornalisti parlamentari.

”Non parliamo necessariamente di riforma con la ‘r’ maiuscola, si tratta di fare tutti i passi necessari, di porre quei tasselli che riescono a sbloccare i nodi”, spiega il presidente del Consiglio.

”La ricostruzione del Paese passa attraverso le sue fondamenta e tra le fondamenta c’e’ l’istruzione”.

‘Gruppo di Firenze’: Carrozza delegittima i prof

da tuttoscuola.com

‘Gruppo di Firenze’: Carrozza delegittima i prof

‘Il ‘Gruppo di Firenze’, noto per i suoi appelli alla serietà degli studi e a non copiare, ha immediatamente reagito all’invito rivolto dal ministro Carrozza ai prof (ma fatto di fronte a una platea di studenti) con una lettera aperta nella quale rimprovera al titolare di viale Trastevere di essersi rivolta “per la seconda volta in pochi mesi (…) a una platea di studenti in modo tale da delegittimare gli insegnanti ai loro occhi. A settembre li invitò addirittura a ribellarsi ‘ai genitori, ai prof, alla scuola’; ieri a chiedere ai professori di dare meno compiti per le vacanze; e naturalmente ha riscosso in ambedue i casi un’ovazione“.

Il gruppo fiorentino chiede polemicamente alla pisana Carrozza (chissà se ci sono echi di storiche controversie regionali…) se “quanto ai compiti, è proprio sicura di conoscere meglio di chi ci lavora le esigenze di ogni singola classe e di ogni singolo allievo” e se non sia invece “corretto lasciar decidere ai docenti ‘in scienza  e coscienza’ se dare pochi, molti o nessun compito e se debba trattarsi di leggere un libro, di scrivere un testo o di ripassare un argomento“.

Con simili messaggi, prosegue la lettera,  “Lei, il Ministro dell’Istruzione, si pone come difensore dei ragazzi nei confronti di una scuola che ai suoi occhi sarebbe oppressiva; e così incoraggia in loro atteggiamenti di contrapposizione e di sfiducia verso i docenti, invece di invitarli alla serietà dell’impegno“, cavallo di battaglia del Gruppo di Firenze fin dalla sua nascita.

Ben diverse, sottolinea il Gruppo, sono state le parole rivolte dal presidente Obama agli studenti nel 2009: “Possiamo avere gli insegnanti più appassionati, i genitori più attenti e le scuole migliori del mondo: nulla basta se voi non tenete fede alle vostre responsabilità. Andando in queste scuole ogni giorno, prestando attenzione a questi maestri, dando ascolto ai genitori, ai nonni e agli altri adulti, lavorando sodo, condizione necessaria per riuscire”.

Conclusione ‘obamiana’: “La scuola ha estremo bisogno di un governo che le assicuri non solo le necessarie risorse, ma anche il sostegno morale di chi è consapevole dell’importanza e della difficoltà del suo compito“.

Fondi Miur: chiesti 3 rinvii a giudizio per abuso d’ufficio

da tuttoscuola.com

Fondi Miur: chiesti 3 rinvii a giudizio per abuso d’ufficio

La procura di Roma chiede di processare tre alti funzionari pubblici per le presunte irregolarità nella gestione dei fondi del ministero dell’Istruzione destinati alla ricerca e legati a prodotti didattici multimediali.

I nomi che si fanno sono importanti. Il pm Roberto Felici ha infatti chiesto il rinvio a giudizio dell’ex capo del dipartimento Programmazione e gestione delle risorse del Miur, Giovanni Biondi, dell’ex direttore generale Massimo Zennaro e di Antonio Giunta La Spada, direttore dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica.

L’accusa è quella di abuso d’ufficio in relazione all’assegnazione nel 2010 dell’appalto per le ‘Pillole del sapere’, i video di 3 minuti ognuno destinati alle scuole e comprati dal dicastero a un prezzo ritenuto più che maggiorato. Nelle prossime settimane ci sarà l’udienza preliminare.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 301

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 301 del 24-12-2013

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 ottobre 2013


Rideterminazione delle compartecipazioni regionali all’imposta sul
valore aggiunto e all’accisa sulle benzine e delle aliquote
dell’addizionale regionale all’IRPEF, per l’anno 2012, ai sensi
dell’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 18 febbraio 2000,
n. 56. (13A10447)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 19 dicembre 2013


Modalita’ applicative per l’attribuzione alla Regione Siciliana delle
spettanze riconosciute dall’articolo 37 del regio decreto legislativo
15 maggio 1946, n. 455, convertito in legge costituzionale 26
febbraio 1948, n. 2, recante l’approvazione dello Statuto. (13A10493)

 

 

Pag. 4

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 15 novembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Linea Rossa societa’
cooperativa», in Santa Maria di Sala e nomina del commissario
liquidatore. (13A10365)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 15 novembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Pane e Vino societa’
cooperativa», in Pescantina e nomina del commissario liquidatore.
(13A10366)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 15 novembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «La Piramide soc. coop. a
r.l. in liquidazione», in Verona e nomina del commissario
liquidatore. (13A10367)

 

 

Pag. 7

 

 

 


DECRETO 15 novembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Societa’ cooperativa Dea
Diana Meeting Coop. sociale a r.l. in liquidazione», in Diano Marina
e nomina del commissario liquidatore. (13A10368)

 

 

Pag. 8

 

 

 


DECRETO 15 novembre 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Emporio dei servizi
Adriatico societa’ cooperativa con sigla EDS Adriatico Coop.», in
Savignano sul Rubicone e nomina del commissario liquidatore.
(13A10369)

 

 

Pag. 8

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale veterinario
«Ceftionil, 50 mg/ml», sospensione iniettabile per suini e bovini.
(13A10348)

 

 

Pag. 9

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato concernente il medicinale per uso veterinario «Gonasin»
(13A10352)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Cydectin» 0.5% Soluzione Pour-on per
bovini. (13A10353)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio della
premiscela per alimenti medicamentosi «Gabbrocet 20%» 200 mg/g, per
suini. (13A10354)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Cydectin LA» 20 mg/ml soluzione
iniettabile per ovini. (13A10355)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Rispoval Marker Vivo Attenuato».
(13A10356)

 

 

Pag. 11

Rassegna Stampa 24 dicembre 2013

in primo piano

 
   
Italia Oggi  del  24-12-2013  
AL VIA L’ESODO DAL NORD AL SUD (C.Forte) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
STABILITA’ PER LA PARITA’ [solo_testo] pag. 38  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
UNIVERSITA’, COSI’ SALTA IL NUMERO CHIUSO (G.Candeloro) [solo_testo] pag. 37  
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013  
BONUS FISCALE PER LA RICERCA E LO SVILUPPO (A.Sacrestano) [solo_testo] pag. 23  
   

ministro

 
   
il Mattino  del  24-12-2013  
RICERCA, 5 MILIONI PER GLI STUDIOSI ITALIANI [solo_testo] pag. 9  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
VENETO ED EMILIA DETENGONO PROF, PRESIDE E CLASSE DELL’ANNO [solo_testo] pag. 38  
Libero Quotidiano  del  24-12-2013  
TUTTI IN CARROZZA [solo_testo] pag. 5  
   

ministero

 
   
Popotus (Avvenire)  del  24-12-2013  
PER NATALE MENO COMPIUTI. LO DICE IL MINISTRO [solo_testo] pag. 3  
Corriere Romagna di Rimini e San Marino  del  24-12-2013  
“AGLI STUDENTI PIU’ STIMOLI, NON MENO COMPITI” [solo_testo] pag. 5  
La Voce di Romagna Rimini  del  24-12-2013  
ORIENTARE I PASSI VERSO IL FUTURO [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  24-12-2013  
SPECIALE-PUNTARE SUGLI ESTREMI O INNOVATORI O VESTALI (W.Passerini) [solo_testo] pag. IX  
la Stampa  del  24-12-2013  
SPECIALE-ECCO I DIECI TREND CHE CI GUIDERANNO (G.Riotta) [solo_testo] pag. II  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
MAI ARTIGIANO, MEGLIO DISOCCUPATO [solo_testo] pag. 38  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
CREATIVITA’, PROFESSIONE VINCENTE (E.Micucci) [solo_testo] pag. 38  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
COSI’ IL TAR RISCRIVE LA RIFORMA GELMINI, I CONCORSI, LE CLASSI (G.Candeloro) [solo_testo] pag. 35  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
PENSIONI, ORA E’ CACCIA AI TITOLI (N.Mondelli) [solo_testo] pag. 36  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
FORNERO ANCHE PER LA CLASSE ’52 (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 37  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
LA PROTESTA DEGLI EX LSU UN RITO DI FINE ANNO (F.Bastianini) [solo_testo] pag. 36  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
OPZIONI POSSIBILI, MA PER L’ULTIMA VOLTA (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 36  
Italia Oggi  del  24-12-2013  
DOCENTI CON PRECEDENZA, SPUNTA IL VINCOLO DEL COMUNE (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 37  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  24-12-2013  
“APPALTO AL MIUR, 3 DIRIGENTI A PROCESSO” (F.fia.) [solo_testo] pag. 5  
L’Unita’  del  24-12-2013  
LE VITTIME DELLE CLASSIFICHE (G.Ferroni) [solo_testo] pag. 1  
il Mattino  del  24-12-2013  
“COSI’ CI SI GIOCA IL FUTURO” [solo_testo] pag. 9  
il Mattino  del  24-12-2013  
“CAPACITA’ CRITICA MORTIFICATA DAI QUIZ” (Fa.co.) [solo_testo] pag. 9  
il Mattino  del  24-12-2013  
Int. a V.Sermonti: “CON IL TEST INVALSI SCUOLA PIU’ DESOLANTE” (F.Coscia) [solo_testo] pag. 9  
Corriere della Sera  del  24-12-2013  
CULTURA ANTIMAFIA, SERVE PIU’ CONCRETEZZA (E.Galli della loggia) [solo_testo] pag. 47  
Corriere della Sera  del  24-12-2013  
REGGIO CALABRIA SENZA ASILI NIDO PAROLE E POCHI FATTI SU GIOVANI E DONNE (G.Fregonara) [solo_testo] pag. 47  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  24-12-2013  
PERIZIA ASL SULL’AMIANTO NELLE AULE [solo_testo] pag. 7  
il Giornale – ed. Milano  del  24-12-2013  
DALLA PROVINCIA 1,6 MILIONI PER GLI STUDENTI SORDI E CIECHI [solo_testo] pag. 6  
la Voce Repubblicana  del  24-12-2013  
IL MUSEO FATTO DAGLI ALUNNI (G.Testa) [solo_testo] pag. 3  
la Nazione – Cronaca di Firenze  del  24-12-2013  
GLI STUDENTI DEL SAFFI APRONO UN RISTORANTE [solo_testo] pag. 15  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  24-12-2013  
EX MATTATOIO, ANCORA STALLE E DEGRADO NELLA “CITTA’ DELL’ARTE” (P.Boccacci) [solo_testo] pag. 4  
il Giornale  del  24-12-2013  
ALLA RICERCA DELL’IMPOSSIBILE ECCO LE MAPPE DEL PARADISO (A.Fezzi price) [solo_testo] pag. 27  
Giorno/Resto/Nazione  del  24-12-2013  
STAMINA, INDAGATI ANCHE IN OSPEDALE I PM : “I MALATI NON MIGLIORANO” (B.Bertuccioli) [solo_testo] pag. 15  
la Repubblica  del  24-12-2013  
Int. a B.Lorenzin: “UN ERRORE PORTARE LA CURA IN UNA STRUTTURA PUBBLICA” (M.Bocci) [solo_testo] pag. 21  
la Stampa  del  24-12-2013  
DIETRO STAMINA UN PIANO CONTRO L’ITALIA (E.Cattaneo) [solo_testo] pag. 3  
Il Fatto Quotidiano  del  24-12-2013
Int. a R.Levi montalcini: “LA MIA VITA TUTTA INTUITO E NIENTE POTERE E NEMMENO MARITO”/ LA MENTE INFINITA, DAL NOBEL A PALAZZO (E.Biagi) [solo_testo] pag. 10/11
Corriere della Sera  del  24-12-2013  
IN DUEMILA PASSI (20 MINUTI DI STRADA) L’ELISIR DI LONGEVITA’ (E.Tebano) [solo_testo] pag. 31  
Corriere della Sera  del  24-12-2013  
MELE E CAMMINATE QUANDO LA MEDICINA “USA” GLI STILI DI VITA (S.Harari) [solo_testo] pag. 31  
     

pubblica  amministrazione  e  societa’

   
     
la Repubblica  del  24-12-2013    
MERKEL: UNITI O L’EURO DERAGLIA (F.Fubini) [solo_testo] pag. 1    
la Repubblica  del  24-12-2013    
I LEGISLATORI DEL FUTURO (B.Spinelli) [solo_testo] pag. 1    
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013    
RISPETTARE L’ITALIA (R.Napoletano) [solo_testo] pag. 1    
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013    
IL PRIMATO INDUSTRIALE ITALIANO (M.Fortis) [solo_testo] pag. 1    
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013    
UN’OCCASIONE SPRECATA PER FARE INNOVAZIONE [solo_testo] pag. 16    
Corriere della Sera  del  24-12-2013    
LA MANOVRA E’ LEGGE CON TRE MILIARDI IN PIU’ (A.Baccaro) [solo_testo] pag. 2    
L’Unita’  del  24-12-2013    
GOOGLE TAX QUANTA INGENUITA’ (V.Visco) [solo_testo] pag. 1    
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013    
RIFORME E OCCUPAZIONE LE PRIORITA’ 2014 (A.Marini) [solo_testo] pag. 2    
il Messaggero  del  24-12-2013    
Int. a P.Grasso: GRASSO: “IL SENATO E’ DA CAMBIARE NEL 2014 LA RIFORMA DELLE CAMERE” (M.Ajello) [solo_testo] pag. 1    
Corriere della Sera  del  24-12-2013    
PENSIONI, TUTTI I CONTEGGI SUI MINI AUMENTI E DA 90 MILA EURO L’ANNO SCATTANO I TAGLI (D.Comegna) [solo_testo] pag. 3    
il Giornale  del  24-12-2013    
NEI MINISTERI I PIU’ PAGATI D’EUROPA (F.De feo) [solo_testo] pag. 9    
il Sole 24 Ore  del  24-12-2013    
OBBLIGO DI PUBBLICARE LE SCADENZE SUL WEB (A.Sacrestano) [solo_testo] pag. 23    
la Stampa  del  24-12-2013          
L’ITALIA DELLA SOLITUDINE UNA FAMIGLIA SU TRE E’ COMPOSTA DA SINGLE (R.Masci) [solo_testo] pag. 19          
la Repubblica  del  24-12-2013          
L’ITALIA SI IPOTECA LO STIPENDIO “CESSIONE DEL QUINTO” SU DEL 2,4% NEL 2013 UNICO CREDITO IN CRESCIT (A.Ananasso) [solo_testo] pag. 31          
Libero Quotidiano  del  24-12-2013            
PADRI SEPARATI E POVERTA’ LA LEGGE INTERVENGA PRIMA CHE SIA TARDI (B.Ferraro) [solo_testo] pag. 12            
Avvenire  del  24-12-2013          
Int. a F.Bubbico: BUBBICO: “OGGI SVUOTIAMO LAMPEDUSA” (V.Spagnolo) [solo_testo] pag. 12          
la Stampa  del  24-12-2013        
“IL VIDEO CHOC TERRIBILE MA QUI I LAVORATORI SONO ANGELI” (K.Chaouki) [solo_testo] pag. 7        
Corriere della Sera  del  24-12-2013      
UN SECOLO FA IN AMERICA QUELLA VIGILIA DI SANGUE NEI LOCALI DELL’ITALIAN HALL (G.Stella) [solo_testo] pag. 45      
     
     
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Decreto Direttore Generale 24 dicembre 2013, n. 586

Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione, la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio

Decreto Direttore Generale 24 dicembre 2013, n. 586

Riparto relativo al programma di azioni per l’incremento dell’offerta formativa per gli alunni ospedalizzati e a domicilio, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 11.10.2013 n.821. E.F.2012: €.2.470.000,00

Avviso 24 dicembre 2013, AOODGPFB Prot.n.9922

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione
Direzione Generale per la Politica Finanziaria ed il Bilancio
Ufficio VII

Alle Istituzioni Scolastiche Statali
E, pc.
Agli UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
competenti per territorio
Ai revisori dei Conti delle Istituzioni Scolastiche
LORO SEDI

OGGETTO: Supplenze brevi e saltuarie

Si comunica che in data odierna si è provveduto a caricare su ciascun POS di ciascuna scuola gli importi per i pagamenti su “cedolino unico” delle supplenze brevi e saltuarie dei contratti rilevati alla data del 15.12.2013 per prestazioni rese sino al 31 dicembre 2013 e per supplenze da pagare a partire da gennaio 2014 come da assegnazione del PA 2014.
Con apposita comunicazione si forniranno i dettagli finanziari a ciascuna scuola, che pertanto può procedere agli adempimenti su NoiPA necessari ai relativi pagamenti.
Si coglie l’occasione per formulare gli auguri di buone feste

IL DIRIGENTE
Elisabetta Davoli