Certificato antipedofilia: Lettera al Ministro

Sig. Ministro Stefania Giannini

La diffusione della notizia della imminente entrata in vigore del D.Lgs. 39/2014 sta provocando tra i dirigenti scolastici italiani comprensibili sentimenti di preoccupazione e di rabbia.

In assenza di qualsiasi chiarimento da parte del MIUR, i dirigenti scolastici si ritrovano in una situazione di assoluta incertezza di fronte all’applicazione di una norma di così vasta portata, che riguarda circa un milione di lavoratori e che individua i datori di lavoro a rischio di pesanti sanzioni pecuniarie in caso di inadempienza.

Il Ministero chiarisca con tempestività se i dirigenti scolastici:

  • sono tenuti a richiedere alle Procure della Repubblica , dopo aver acquisito il consenso di docenti e ATA interessati, la verifica del certificato penale  per i reati di cui all’art.2 del  D. LGS. n.39 del 4 marzo 2014;
  • possono limitarsi a richiedere agli interessati un’autocertificazione  circa l’esistenza di condanne per i reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori
  • dovranno imputare gli elevati costi delle certificazioni al già magro finanziamento per dotazione ordinaria.

Distinti saluti.

 

Il Presidente nazionale

Prof. Paolino Marotta

Giovani dimenticati anche dalla stampa

GIOVANI DIMENTICATI ANCHE DALLA STAMPA

di Umberto Tenuta

I giovani, dimenticati anche dalla stampa!

 

Leggo i comunicati ANSA, leggo le riviste , leggo i quotidiani.

Notizie di politica, di sport, di economia, di arte, e che più ne ha più ne trova.

All’educazione dei giovani qualche scarno riferimento, tranne le riviste specializzate che solo gli specialisti, in verità alquanto scarsi, leggono.

Eppure l’evento educazione è primario, è l’evento che tutti precede, che tutti condiziona.

Non ci sono politici, se non c’é educazione, non ci sono sport se non c’è educazione, non ci sono artisti se manca l’educazione…

L’uomo nasce ignudo!

Deve vestirsi di cultura.

È la cultura che lo fa l’uomo.

E la cultura ciascun figlio di donna se la deve cucire addosso, dentro il corpo, dentro il cuore, dentro la mente.

E questo non può farlo da solo.

Ha bisogno di qualcuno che lo aiuti!

Aiutare ad alimentarsi, aiutare a crescere, aiutare a diventare adulto, questo è il compito dell’educazione.

Se uomini si diventa solo attraverso l’educazione, come dice Kant, allora non c’è evento cosmico più grande dell’educazione.

E perciò ne deve parlare Internet, ne deve parlare la televisione, ne deve parlare la stampa, ne debbono parlare le riviste settimanali, quindicinali, mensili.

Coloro che ne parlano sono pochi e pochissimi sono anche coloro che li ascoltano.

Se oggi c’è un problema occupazionale dei giovani, se oggi c’è un problema comportamentale dei giovani, se oggi c’è un disagio dei giovani, se oggi c’è un’emergenza giovanile, allora la prima cosa da fare è occuparsi dell’educazione dei giovani, nella famiglia, nella società, ma anche e forse soprattutto nlla scuola, alla quale il compito dell’educazione dei giovani viene primariamente affidato.

E parlare dell’educazione dei giovani non significa solo parlare della casa della scuola, ma anche e soprattutto, e primariamente, significa occuparsi di chi la scuola fa e di come la scuola si fa.

Più di un quarto della vita dell’uomo è dedicato alla sua formazione.

Quanto è produttivo questo tempo?

Domandiamocelo!

Poniamolo al centro dell’attenzione anche dalla stampa mensile, settimanale, quotidiana.

Nulla dies sine linea.

Nessun giorno senza che la stampa si occupi di educazione e di scuola!

La scuola la fanno i docenti ed i docenti dovrebbero essere coordinati dai dirigenti scolastici.

Se ne prenda cura anche la stampa!

Sappiamo che nel processo educativo dei giovani il ruolo primario è quello svolto dalla famiglia e, poi, anche e forse soprattutto dalla scuola.

Ma scuola e famiglia non possono non tener conto che educa la società tutta.

Nelle riviste specialistiche si parla di società educante, di sistema formativo integrato.

Funziona e come funziona la scuola?

Funziona e come funziona il sistema formativo integrato?

Domandiamocelo!

E cerchiamo risposte, risposte provvisorie, non definitive, in termini probabilistici, perché nulla di definitivo esiste in ogni attività umana, nella musica, nella pittura, nell’architettura, nella fisica, nella chimica, nell’astronomia, nell’astronautica che ci aprirà il varco ad altre terre quando la Terra finirà il suo ciclo vitale.

Le risposte che abbiamo sono estremamente carenti, come dimostra il disagio giovanile che nel sistema formativo integrato trova il suo terreno di coltura.

Basti pensare al ruolo passivo che nella scuola soffrono gli studenti.

Il docente ordina di restare immobili e gli studenti stanno inchiodati sulle sedie dei banchi biposti.

Il docente ordina il silenzio e gli studenti chiudono la bocca.

Il docente parla, fa lezione, espone, dimostra, presenta, ordina che cosa scrivere e come scriverlo, e gli studenti eseguono.

Eppure chi ha studiato un poco i problemi educativi sa che nell’apprendimento i soggetti svolgono un ruolo attivo, non sono insegnati ma apprendono, ricercano, riscoprono, inventano.

Non solo!

Sappiamo anche che per inventare, scoprire… occorre voler inventare, volere scoprire…

Il problema della motivazione è il primum dei processi formativi.

Nella scuola quale cura viene dedicata alla motivazione?

Quanto tempo alla motivazione, quanto tempo alla proposta di itinerari di ricerca, quanto tempo all’impegno cooperativo di ricerca dei giovani, quanto tempo alla sintesi magistrale, quanto tempo alla verifica dei risultati educativi, dell’attività educativa proposta dai docenti ed eseguita dagli studenti?

Avevo sete e tu mi hai dissetato.

Avevo fame e tu mi ha sfamato.

Ma avevano fame, ma avevamo sete gli studenti, tutti gli studenti, anche quelli dell’ultima fila di banchi, là, agli angoli estremi dell’aula?

Quali cibi abbiamo dato ai giovani?

I cibi precotti, i cibi omogeneizzati, i cibi liofilizzati?

I riassunti di storia, di geografia, di botanica, di zoologia, di fisica, di grammatica, di poesie finanche!

E quali strumenti utilizzano gli studenti a scuola rispetto a quelli di casa, ove hanno a disposizione la Televisione, il Cellulare, Internet, i Tablet, i campi sui quali correre, le pianure, i monti, i fiumi, i laghi, i mari da esplorare?

A teatro recita Gassman, e a scuola la poesia il docente spiega, verso dopo verso, e gli studenti imparano a memoria, traducono in prosa.

Insomma, i problemi della scuola non mancano, i problemi dell’educazione non mancano.

Obbligati a frequentare la scuola sono tutti, ma gli eletti sono pochi, molto spesso per diritto di nascita, ed a casa assistiti dal pedagogo, dalla madre, dalla nonna o zia che sia.

Se poi nella società si verificano certi eventi, domandiamoci dove e perché questi eventi potevano essere prevenuti.

Che l’educazione dei giovani sia cosa primaria non dovrebbe essere cosa di secondaria considerazione da parte di tutti, compresa la stampa.

Non dimentichiamo i giovani, non dimentichiamo i loro problemi, non dimentichiamo la scuola!

Occupiamoci di scuola anche sulla stampa quotidiana, settimanale, quindicinale, mensile!

Anche perché i libri stampati che si occupano di educazione e di scuola non mancano ma pochi, troppo pochi −anche tra gli addetti ai lavori− li leggono!

Scuola, il governo ratifica 13mila assunzioni di personale amministrativo e docenti di sostegno

da Il Sole 24 Ore

Scuola, il governo ratifica 13mila assunzioni di personale amministrativo e docenti di sostegno

Claudio Tucci

Il consiglio dei ministri ratifica le assunzioni di docenti di sostegno e Ata, il personale amministrativo, già concordate dal Miur con Funzione pubblica e Mef. Complessivamente, il governo autorizza il ministero dell’Istruzione, per la copertura di posti effettivamente vacanti e disponibili, 13.556 assunzioni a tempo indeterminato.

La ripartizione Più precisazione si ratificano le assunzioni di 5.336 Ata per l’anno scolastico 2012/2013. Altre 3.730 Ata per il 2013-2014. Si accende l’ok anche all’assunzione di 4.447 docenti da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l’anno scolastico 2013/2014, prima tranche del piano triennale di stabilizzazioni di docenti di sostegno previsto dal decreto Carrozza. A chiudere il conto, il governo autorizza pure l’assunzione di 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, due direttori ed un collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (il cosiddetto settore Afam)

Certificato antipedofilia: allarme eccessivo

da Tecnica della Scuola

Certificato antipedofilia: allarme eccessivo
di Reginaldo Palermo
Le nuove disposizioni vanno lette con attenzione e messe a confronto con tutte le altre norme in vigore (per esempio quelle sull’autocertificazione)
Sta creando più di una polemica il decreto legislativo n. 39 del 4 marzo scorso in materia di abuso di minori. I problemi maggiori riguardano l’articolo che introduce una nuova disposizione nel vecchio DPR 313/2002 che detta norme in fatto di casellario giudiziale. La nuova disposizione stabilisce che “il certificato penale del casellario giudiziale di cui all’articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori“ precisando che il mancato adempimento a questo obbligo comporta per il datore di lavoro una sanzione pecuniaria piuttosto pesante. Va però detto che il decreto in questione non cancella altre norme correlate che restanto quindi pienamente in vigore. Per esempio, continuano ad essere pienamente valide tutte le norme in materia di autocertificazione. A nostro parere, la nuova disposizione vuole consentire anche al datore di lavoro di privato di poter richiedere agli uffici giudiziari il certificato del casellario giudiziale che, contenendo dati sensibili, non potrebbe essere richiesto da altri tranne che dal diretto interessato. C’è poi da dire che il certificato in questione, ove richiesto da un privato cittadino, anche se dipendente pubblico, non può essere usato nei rapporti con la pubblica amministrazione, secondo quanto stabilito dalla legge 183/2011 (anzi tali documenti devono ormai riportare la dicitura “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”). E questo spiega ancora meglio per quale motivo il nuovo decreto dica che i certificati vengono richiesti dal datore di lavoro (e non dal dipendente). In ogni caso, per i dipendenti pubblici il problema non si pone del tutto; nella scuola per esempio, anche i supplenti temporanei – all’atto del primo incarico – devono dichiarare di essere in possesso dei requisiti per l’accesso all’impiego, tra i quali vi è anche quello di avere la “fedina penale” pulita. Sta poi all’Amministrazione effettuare i controlli a campione previsti dalla legge, richiedendo appunto al Tribunale il certificato originale. E’ vero che il certificato del casellario giudiziale ha validità 6 mesi, ma è anche altrettanto vero che gli Uffici giudiziari hanno comunque l’obbligo di trasmettere alla Pubblica Amministrazione ogni notizia riguardante condanne o rinvii a giudizio relativi ai dipendenti pubblici. Insomma, nel concreto, ci sembra di poter ragionevolmente affermare che il recente decreto legislativo 34 non impone nuovi obblighi per le scuole che però, d’ora innanzi, dovranno prestare maggiore attenzione nei rapporti con il personale esterno e volontario.

I prof di spagnolo scrivono al Ministro: perchè si dimentica di noi?

da Tecnica della Scuola

I prof di spagnolo scrivono al Ministro: perchè si dimentica di noi?
di A.G.
In 280 chiedono a Giannini come parlando della centralità dello studio delle lingue straniere a scuola, abbia citato solo l’inglese e il francese: le vogliamo ricordare che con 500 milioni di ispanofoni, lo spagnolo è la terza lingua più parlata al mondo, dopo il cinese mandarino e l’inglese ed è, insieme all’arabo, una delle lingue in più rapida espansione. Attesa la replica chiarificatrice del responsabile del Miur.
Perché il ministro Giannini parla solo dell’importanza di apprendere la lingua inglese e francese, dimenticando quella spagnola? A chiederlo, a nome dei docenti della lingua ‘dimenticata’, è un folto gruppo di insegnanti di spagnolo, ben 280 tra scuola e università: chiedono perché, il responsabile del Miur, parlando della centralità dello studio delle lingue straniere a scuola, abbia recentemente citato solo l’importanza dell’inglese e del francese.
Hanno preso carta e penna per ricordare al Ministro che ci sono anche loro e che sarebbe opportuno prevedere che, dalle elementari, le famiglie possano scegliere anche l’idioma da loro insegnato. “Noi docenti di Lingua Spagnola siamo tutti molto motivati, e non possiamo accettare – scrivono i docenti di spagnolo nella lettera indirizzata alla titolare del dicastero di viale Trastevere – giudizi sommari e sprezzanti sull’operato nostro e dei nostri colleghi, a maggior ragione se vengono da chi delle difficili condizioni in cui la nostra attività si svolge porta per intero la responsabilità. Ciò detto, notiamo che le Sue riflessioni prendono in considerazione solo lo studio del francese e dell’inglese e Le vogliamo quindi ricordare che: con 500 milioni di ispanofoni, lo spagnolo è la terza lingua più parlata al mondo, dopo il cinese mandarino e l’inglese ed è, insieme all’arabo, una delle lingue in più rapida espansione: la quarta più grande città ispanofona del mondo è Los Angeles, New York è sostanzialmente bilingue; con 21 paesi di lingua ispanica, lo spagnolo è la seconda madrelingua al mondo; lo spagnolo è lingua ufficiale delle Nazioni Unite; dal 2004 lo spagnolo fa parte dell’offerta curricolare della scuola secondaria di primo grado dove ha ottenuto grande successo e gradimento visto che in 10 anni gli studenti della lingua di Cervantes si sono quadruplicati; a fronte della crescente richiesta, in molte province italiane le graduatorie per le nostre Classi di Concorso sono esaurite da almeno un paio di anni, e molte cattedre di diritto sono affidate a docenti delle graduatorie di Istituto. Dopo l’inglese, riteniamo giusto – proseguono i docenti – che a genitori e studenti sia data libera scelta sulle altre lingue da studiare. Chiediamo quindi che questa libera scelta sia tutelata inserendo l’insegnamento dello spagnolo già dalle elementari e ampliandone l’orario nella scuola secondaria: in questo modo, in 14 anni di studio opportunamente guidato, lo studente italiano potrebbe acquisire un ottimo livello di produzione e comprensione dello spagnolo scritto e orale. A questo fine, la cosa migliore sarebbe che il docente italiano laureato in lingue potesse essere sempre affiancato da un lettore madrelingua”.
Ora si attende la replica del Ministro. Che, considerato l’interesse per le lingue straniera, non tarderà ad arrivare. Chiudendo sul nascere una polemica di cui nessuno a bisogno.

Certificato antipedofilia, il Miur faccia chiarezza

da Tecnica della Scuola

Certificato antipedofilia, il Miur faccia chiarezza
di Alessandro Giuliani
A chiederlo è il segretario generale della Uil-Scuola, Massimo Di Menna: in poche ore il sindacato ha ricevuto molte telefonate dalle scuole perché c’è preoccupazione che in assenza di un tempestivo chiarimento da parte del Ministero ci possano essere dirigenti scolastici che richiedano al casellario giudiziario certificati antipedofilia per tutto il personale, insegnanti e bidelli.
Il Miur deve fare chiarezza sulla questione del certificato antipedofilia, che potrebbe essere richiesto anche  per gli operatori scolastici. A chiederlo è stato il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, riferendosi alla norma contenuta nel Decreto legislativo 39 del 4 marzo 2014 attuativo di una Direttiva Comunitaria relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
La nuova norma prevede che qualunque datore di lavoro che impiega una persona per lo svolgimento di attività professionali o volontarie che comportino contatti diretti e regolari con minori deve richiedere il certificato penale del casellario giudiziale. Se non lo fa è soggetto a una sanzione, ossia al pagamento di una somma da 10.000 a 15.000 euro. “Riceviamo da stamani – spiega Di Menna – molte telefonate dalle scuole perché c’è preoccupazione che in assenza di un tempestivo chiarimento da parte del ministero ci possano essere dirigenti scolastici che richiedano a tappeto certificati antipedofilia a tutto il personale, insegnanti e bidelli. E’ ovvio – aggiunge il sindacalista – che la materia deve vedere per la scuola una sua specifica regolamentazione. Il ministero non può ignorare la questione e non può lasciare le scuole in una situazione di incertezza che rischia di creare tensioni tra il personale”.

Insomma, il Ministero dell’Istruzione non può ignorare questa situazione. Ma occorre che dia il prima possibile indicazioni su come debbano comportarsi dirigenti scolastici, docenti e Ata della scuola.

Studenti, arriva la sospensione alternativa sottoforma di volontariato

da Tecnica della Scuola

Studenti, arriva la sospensione alternativa sottoforma di volontariato
di A.G.
Perde quota l’allontanamento classico dai banchi che tiene gli alunni lontani da scuola: in un istituto superiore di Rapallo gli allievi potranno ‘scontare’ la punizione inflitta dal Consiglio di Classe frequentando associazioni cittadine. Il progetto si chiama VolontariaMente e prende avvio dopo tre mesi di sperimentazione. Il patto educativo, già attivo negli Stati Uniti, sembra funzionare. Entusiasta il ds: la scuola deve aprirsi al territorio.
Sono lontani i tempi della sospensione che teneva gli alunni semplicemente lontani dai banchi di scuola. Da qualche anni ha preso piede la punizione alternativa, spesso all’interno degli istituti, con l’intento di far rendere comunque educative le ore di allontanamento delle lezioni attraverso l’assolvimento di impegni utili alla scuola: spesso si impegnano i ragazzi sospesi, infatti, a fare le pulizie scolastiche, a sistemare le biblioteche oppure a tenere in ordine i laboratori.
Ora giunge notizia che gli studenti di un istituto superiore di Rapallo potranno ‘scontare’ la loro sospensione prestando servizio come volontari in varie associazioni cittadine. Il progetto si chiama VolontariaMente e prende avvio dopo tre mesi di sperimentazione.
Il patto educativo, già attivo negli Stati Uniti e unico nel suo genere nel Tigullio, sembra funzionare: nel periodo di sperimentazione, i quattro ragazzi sospesi che hanno svolto volontariato, non solo hanno migliorato il proprio comportamento dopo il rientro a scuola, ma si sono anche avvicinati all’ associazione in cui hanno prestato servizio e l’organizzazione si è detta molto soddisfatta dei giovani presi in carico.
“Su settecento ragazzi, abbiamo circa una quarantina di punizioni disciplinari – ha spiegato Mariabianca Barberis, il dirigente scolastico – e sono tutte per il mancato rispetto dei regolamenti scolastici. L’idea d’impiegare gli studenti, d’accordo con i genitori, è venuta l’anno scorso partecipando come istituto alla festa del volontariato di Rapallo. La scuola deve aprirsi al territorio perché i ragazzi un domani entreranno in questa società che devono imparare a conoscere”.

Ma nella scuola chi dovrà richiedere i certificati penali? E chi li pagherà?

da Tecnica della Scuola

Ma nella scuola chi dovrà richiedere i certificati penali? E chi li pagherà?
di P.A.
Sereni, a pagare i certificati sarà la scuola, visto che l’obbligo di richiederli è fatto al datore di lavoro
Per i supplenti temporanei il datore di lavoro è il preside. Stesso discorso, almeno per quanto riguarda la sicurezza, per i supplenti annuali e i per docenti di ruolo. Lo chiarisce, come abbiamo già anche noi specificato, anche Repubblica che sottolinea: “il dirigente scolastico che fra tre giorni non avesse provveduto a richiedere i certificati del casellario giudiziario di tutti gli insegnanti e di tutti i bidelli della scuola, se colto in fallo da un eventuale controllo, rischia una sanzione amministrativa che oscilla tra i 10mila e i 15mila euro. Restano comunque mille dubbi sull’applicazione della norma, almeno a scuola. Il personale tecnico e amministrativo è anch’esso soggetto alla norma? Quanto costerà ai dirigenti scolastici richiedere tutte le certificazioni in questione? E’ previsto un finanziamento ad hoc o i dirigenti scolastici saranno costretti ad aumentare il “contributo volontario” richiesto alle famiglie? Forse una circolare esplicativa del ministero dell’Istruzione potrebbe aiutare i presidi che da lunedì vivranno con la scure sulla testa dei controlli antipedofili. L’ennesima tegola sulla testa degli ignari dirigenti scolastici italiani che ormai da qualche anno sono i capri espiatori di tutte le inefficienze che si verificano nella scuola italiana”.

Ok Cdm assunzioni tempo indeterminato personale Ata e sostegno

da Tecnica della Scuola

Ok Cdm assunzioni tempo indeterminato personale Ata e sostegno
di P.A.
Lo si evince dal resoconto del Consiglio dei Ministri di oggi. Previste, tra le altre, assunzioni a tempo indeterminato per 5.336 e 3.730 unità di personale Ata, rispettivamente, per gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014.
Su proposta del ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione, Maria Anna Madia e del ministro dell’economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei ministri ha autorizzato,il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per la copertura di posti effettivamente vacanti e disponibili, le seguenti assunzioni tempo indeterminato. E’ quanto si legge nella nota di palazzo Chigi al termine del Cdm. 5.336 e 3.730 unità di personale ATA, rispettivamente, per gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014; 4.447 unità di personale docente da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l’anno scolastico 2013/2014; 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, 2 direttori ed 1 collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

Giannini: La valutazione è fondamentale per la scuola

da tuttoscuola.com

Giannini: La valutazione è fondamentale per la scuola

Scuola, università e accesso al mondo del lavoro, questi sono i temi principali affrontati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini in una intervista al programma televisivo di Rai Educational “Gap”.

Per quello che riguarda la scuola, Giannini ha parlato delle prove Invalsi, evidenziando come queste siano uno strumento utile per valutare sia il livello di preparazione degli studenti che il lavoro dei professori. “A scuola si fanno due cose fondamentali, si insegna e si impara. La valutazione degli alunni è lo strumento indiretto ma anche molto naturale ed efficace per valutare il lavoro dei professori. Se voglio capire se un insegnante insegna bene, devo vedere come imparano gli studenti. È un principio banale, però va applicato. E qualche volta il sistema resiste. E resiste, non perché i professori non si vogliano fare valutare, resiste perché c’è una cultura della non-valutazione colpevole di aver cagionato un appiattimento del ruolo dell’insegnante. Se oggi un ragazzo è molto bravo negli studi, raramente pensa di fare l’insegnante. E questo, non perche l’insegnamento non appassioni, ma perche questo ruolo è ormai categorizzato nella nostra società come un ruolo di serie B. E questo va ribaltato perché è invece un ruolo fondamentale per la crescita della nostra società. E come si fa? Si restituiscono alla scuola quegli strumenti che altri Paesi hanno. “Autonomia, responsabilità, valutazione”, è un triangolo che consente di riportare il ruolo dell’insegnante allo stesso livello del ruolo di altre, importanti e dignitosissime, figure dirigenziali dello Stato“.

Il ministro ha anche riflettuto sulla necessità dell’ora di educazione civica intesa, non come mero approccio alle istituzioni della Repubblica, ma come cultura trasversale del vivere civile. “Ci devono essere due momenti distinti – spiega il Ministro Giannini – uno è quello dottrinale, i ragazzi italiani escono dalla scuola senza avere una minima introduzione efficace a contenuti istituzionali di base. Non studiano la forma dello stato, non studiano la costituzione nella sua architettura tematica. Il tutto è affidato a una preparazione o individuale o spontaneistica o di contesto, che non tutti i ragazzi hanno. E questa è la prima parte che va reintrodotta in forme moderne. L’altro momento riguarda il contesto, cioè abituarsi all’idea di come si deve essere cittadini, introdurre una cultura dei comportanti che nel contesto sociale si devono tenere. E forse questa è un’emergenza italiana. La forma del rispetto istituzionale, che è venuta meno, è un campanello d’allarme che ci arriva da tanti insegnanti e che deve essere ripristinata. Questo – conclude – non si fa con l’ora di educazione civica ma con una serie di strumenti che sono, si’ dentro la scuola, ma anche all’esterno. C’è un aspetto educativo che fa parte della famiglia, ed è un circuito virtuoso che va ripristinato”.

L’intervista integrale andrà in onda su Rai Educational, Rai Scuola – ch. 54 del Digitale terreste e ch.23 Tivu’Sat sabato 5 aprile alle ore 20.21, ed in replica su Rai3 martedì 8 aprile alle 01.10.

Lo Snals da Salisburgo: priorità per scatti e contratto

da tuttoscuola.com

Lo Snals da Salisburgo: priorità per scatti e contratto

Definitiva soluzione del recupero degli scatti di anzianità, su cui incalzeremo il governo per l’emanazione dell’atto d’indirizzo per consentire il più celermente possibile la sottoscrizione all’Aran dell’accordo, e tempestiva apertura del confronto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro“. Questi i due obiettivi che si pone lo Snals-Confsal, il sindacato autonomo guidato da Marco Paolo Nigi, che in questi giorni ha riunito a Salisburgo – una singolare scelta logistica – il suo Consiglio generale.

Al tavolo contrattuale lo Snals-Confsal porrà due condizioni pregiudiziali. “La prima – spiega Nigi – è quella dell’aumento della massa salariale per un adeguamento delle retribuzioni di tutto il personale della scuola. La seconda condizione è l’apertura della sessione negoziale sia sulla parte normativa sia su quella economica. Lo Snals-Confsal respinge decisamente ogni pretesa di aprire la trattativa solo sulla parte normativa: è una pretesa illogica“.

Tra le “misure ormai ineludibili” Nigi cita: “organico funzionale, assunzioni, valorizzazione professionale, sostegno alle scuole con risorse finanziarie, con un equo sistema di valutazione e con l’apertura di un serio confronto per il rinnovo dei contratti”.

Ma serve soprattutto “una visione radicalmente nuova cui deve partecipare l’intera categoria della scuola, con uno scatto di orgoglio e di coesione per recuperare spazio e dignità“.

Via libera del Cdm a 13.500 assunzioni nella scuola

da tuttoscuola.com

Via libera del Cdm a 13.500 assunzioni nella scuola

Via libera del Consiglio dei ministri a oltre 13.500 assunzioni a tempo indeterminato nel settore della scuola. Su proposta del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Maria Anna Madia  e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per la copertura di posti effettivamente vacanti e disponibili, le seguenti assunzioni tempo indeterminato:

– 5.336 e 3.730 unità di personale ATA, rispettivamente, per gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014;

– 4.447 unità di personale docente da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l’anno scolastico 2013/2014;

– 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, 2 direttori ed 1 collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

L’assunzione delle 4.447 unità di docenti è la circostanza in cui il Ministero ha dato indicazioni molto discutibili affinché gli Uffici Scolastici Regionali, in caso di eccedenza delle immissioni in ruolo sui vincitori del concorso, diano priorità agli idonei dei concorsi precedenti al 1999 o agli iscritti nelle Gradutorie a esaurimento, a danno degli idonei all’ultimo concorso docenti del 2012. C’è da auspicare che da viale Trastevere arrivino rettifiche circa la disinvoltura con cui viene ignorato il Testo delle disposizioni legislative in materia di istruzione  (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297), che, all’art. 400,  comma 17, recita: “Le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami  restano valide fino all’entrata in vigore della graduatoria relativa al  concorso successivo corrispondente”.

La scuola cambia “verso”?…

2014-03-30 10.15.47

PROGRAMMA

Saluti e Introduzione
Dirigente Scolastico dell’IC “Gallo” 2° Circolo, Prof.ssa Lenella BREVEGLIERI
Sindaco di Noci, Dott. Domenico NISI
Direttore Generale dell’USR per la Puglia, Dott. Franco INGLESE

Interventi

Dott. Giancarlo CERINI, Dirigente Tecnico USR Emilia Romagna, componente del
Nucleo redazionale per la stesura delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, Direttore del bimestrale “Rivista dell’Istruzione”
Gli insegnanti: professionisti dell’apprendimento e della relazione.

Dott. Tommaso MONTEFUSCO, già Dirigente scolastico, Facilitatore INVALSI , esperto
nella valutazione esterna delle scuole e osservatore dei processi di insegnamento e
apprendimento
Quel che si chiede oggi al docente professionista.

Dott. Dario CILLO, Dirigente Scolastico del Polo Professionale “Luigi Scarambone” di
Lecce, fondatore e direttore della rivista telematica “Educazione&Scuola”
L’uso delle ICT nella scuola e le competenze professionali dei docenti.

Dott. ssa Anna Cammalleri, Dirigente Vicario USR Puglia
Il sistema scuola pugliese, punti di forza e debolezze: prospettive.

Dott. ssa Angela D’ONGHIA, Senatrice della Repubblica, Sottosegretario all’Istruzione
Il raccordo fra la scuola ed il mondo del lavoro.

Moderatrice: prof. ssa Vanna D’Onghia

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 80

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 80 del 5-4-2014

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 18 marzo 2014


Integrazione del decreto di riconoscimento del Consorzio tutela vini
Piceni del 4 febbraio 2014 e conferimento dell’incarico a svolgere le
funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del
consumatore e cura generale degli interessi di cui all’articolo 17,
comma 1 e 4, del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61 per la DOCG
«Offida». (14A02672)

 

 

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 17 dicembre 2013


Approvazione del Piano operativo annuale 2013, della ricerca di
sistema elettrico nazionale. (14A02639)

 

 

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DECRETO 17 marzo 2014


Autorizzazione al rilascio di certificazione CE conferito
all’organismo «Ico-Illit S.r.l.», in Foggia, ad operare in qualita’
di Organismo notificato per la certificazione CE, ai sensi della
direttiva 95/16/CE, in materia di ascensori. (14A02663)

 

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 19 marzo 2014


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ di certificazione CE
rilasciata alla «Safety Systems S.r.l.», in Cosenza ad operare in
qualita’ di Organismo notificato ai sensi della direttiva 95/16/CE,
in materia di ascensori. (14A02640)

 

 

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DECRETO 19 marzo 2014


Proroga dell’autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ di verifica
periodica e straordinaria rilasciata alla «Rina Services S.p.A.», in
Genova ad operare in qualita’ di Organismo notificato ai sensi della
direttiva 95/16/CE, in materia di ascensori. (14A02641)

 

 

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DECRETO 19 marzo 2014


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ di certificazione CE
rilasciata alla «E.S.C. Engineering Safety Certification S.R.L.», in
Caltanissetta ad operare in qualita’ di Organismo notificato ai sensi
della direttiva 95/16/CE, in materia di ascensori. (14A02642)

 

 

Pag. 23

 

 

 


DECRETO 19 marzo 2014


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ di certificazione CE
rilasciata alla «Serblok S.r.l.», in Spadafora ad operare in qualita’
di Organismo notificato ai sensi della direttiva 95/16/CE, in materia
di ascensori. (14A02643)

 

 

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 31 marzo 2014


Sostituzione del soggetto responsabile di cui all’ordinanza n. 68 del
28 marzo 2013 recante: “Ordinanza di protezione civile per favorire e
regolare il subentro della Regione Veneto nelle iniziative
finalizzate al superamento della situazione di criticita’ derivante
dagli eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della
Regione Veneto il 26 settembre 2007.”. (Ordinanza n. 161). (14A02731)

 

 

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ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 31 marzo 2014


Interventi urgenti di protezione civile connessi al disinnesco di un
ordigno bellico inesploso nel territorio del comune di Vicenza.
(Ordinanza n. 162). (14A02732)

 

 

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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Comunicato relativo al decreto del Presidente della Repubblica 11
febbraio 2014, concernente lo scioglimento del consiglio comunale di
Joppolo e la nomina della commissione straordinaria per la gestione
dell’ente. (14A02673)

 

 

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COMUNICATO


Nomina della commissione di liquidazione cui affidare la gestione del
dissesto finanziario della provincia di Biella. (14A02694)

 

 

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COMUNICATO


Nomina della commissione straordinaria di liquidazione cui affidare
la gestione del dissesto finanziario del comune di Recale. (14A02705)

 

 

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria rilasciata
alla societa’ «Negozio Fiduciario S.r.l.», in Acquaviva delle Fonti.
(14A02671)

 

 

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RETTIFICHE

 


ERRATA-CORRIGE


Comunicato relativo al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 37,
recante: «Attuazione della direttiva 2011/82/UE intesa ad agevolare
lo scambio transfrontaliero sulle infrazioni in materia di sicurezza
stradale.». (Decreto legislativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
– serie generale – n. 67 del 21 marzo 2014). (14A02752)

 

 

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