Le linee programmatiche del Ministro Giannini

Linee Programmatiche presentate in Parlamento dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini

 

Sciopero scuola infanzia e primaria – 6 e 7 maggio 2014; scuola secondaria – 13 maggio 2014

Sciopero per l’intera giornata di tutto il personale della scuola, il Italia e all’estero, secondo il seguente calendario: scuola dell’infanzia e primaria – 6 e 7 maggio 2014; scuola secondaria di I e II grado – 13 maggio 2014 – proclamazioni

I dipendenti CIRP licenziati ed i corsi PAS

I dipendenti CIRP licenziati ed i corsi PAS partono a Bari ultimi in tutta Italia

 

Una disoccupazione involontaria, oltre che inutile. Questa è da oltre un mese la condizione dei lavoratori precari del CIRP (Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese), senza stipendio e senza immediate prospettive di riassunzione, nonostante ci siano le risorse ed un lavoro necessario da svolgere per i docenti (anch’essi precari!).

 

Si tratta di lavoratori che da oltre un decennio garantiscono l’indispensabile supporto alla gestione delle attività didattiche ed amministrative dei corsi abilitanti all’insegnamento nelle scuole – prima denominati SSIS (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario) e adesso TFA (Tirocini Formativi Attivi) – proponendo uno specifico apporto nell’organizzazione e nella gestione anche dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali), oltre che dei corsi rivolti ai docenti specializzandi di SOSTEGNO e dell’incipiente II Ciclo TFA.

 

L’Organismo di coordinamento delle università pugliesi il 18 marzo 2014 impegnava i Rettori con l’Assessore Sasso a versare quanto dovuto per permettere il rinnovo almeno per quattro mesi, dei contratti di questo personale amministrativo precario (in tutto, 11 unità). Dove reperire le risorse? Sarebbe stata ed è ancora sufficiente una infinitesima frazione di quanto incassato dalle Amministrazioni universitarie con le rette pagate dai futuri Corsisti (2.000.000 di euro).

 

E proprio per questo, nelle scorse settimane, abbiamo assistito ad una commedia con un copione già visto: l’Università di Bari, impegnata a complicare la vicenda, inframezzando dichiarazioni rassicuranti con procedure lunghe, ardite e impercorribili. Senza il collaudato supporto amministrativo degli operatori del CIRP, quindi, i corsi PAS all’Università di Bari sono partiti per ultimi in Italia. E se questa è la storia di una situazione di “stabilità transitoria” che investe l’attuale sistema di abilitazione dei docenti, ci chiediamo cosa potrà mai accadere all’Università di Bari quando andranno a regime i corsi di laurea magistrale per l’insegnamento che includeranno il percorso abilitante (col relativo tirocinio) nel corso di studi.

 

La FLC CGIL chiede che l’Università di Bari mantenga la parola data, rispetti l’accordo assunto per il rinnovo dei contratti del personale amministrativo precario in servizio presso il CIRP. Auspichiamo che la Regione faccia sentire la Sua voce, per impedire il protrarsi di questa drammatica, ingiusta situazione.

 

Giannini al test dei sindacati Ok sugli scatti, l’incognita del merito

da Corriere.it

L’INCONTRO AL MIUR

Giannini al test dei sindacati
Ok sugli scatti, l’incognita del merito

Dopo aver presentato al Senato le linee programmatiche del suo dicastero, il ministro dell’Istruzione oggi si è confrontata con i sindacati sui temi da affrontare

di Valentina Santarpia

Linee programmatiche del governo, personale scolastico e valutazione: eccoli i tre punti all’ordine del giorno dell’incontro fissato per oggi alle 13 tra i sindacati confederali e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: un primo incontro ufficiale, che dietro l’apparente neutralità dei temi da affrontare, nascondeva non pochi nodi da sciogliere. A partire dagli scatti di anzianità e dalla stabilizzazione del personale precario nei prossimi tre anni, per finire con la questione che sta a cuore a tutti: la possibilità di legare l’aumento dei retribuzione dei docenti al merito, facendo entrare a pieno titolo nella scuola italiana il sistema di valutazione. Sul primo punto, il ministro ha annunciato che l’atto di indirizzo per gli scatti degli insegnanti sta per essere sbloccato. «Giudico in modo positivo – ha detto Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola – il fatto che si sia definita la questione dell’anzianità con l’atto di indirizzo all’Aran, fermo da troppi mesi e che potrebbe risolversi già nelle prossime ore». Sul tema del precariato la Giannini, guardando ai prossimi mesi di lavoro, ha chiesto ai sindacati proposte concrete sul tema della formazione e del reclutamento dei docenti. «Il ministro – ha spiegato Di Menna – ci ha detto che è consapevole della problematica ma che la vuole affrontare in modo attento», con la dovuta cautela. Quanto alla questione della valorizzazione della professione insegnante sarà aperta una «fase di ascolto» nelle prossime settimane. «La loro progressione di carriera sarà per me un tema prioritario – ha aggiunto il ministro – insieme all’attuazione del principio dell’autonomia nelle scuole e alla questione della valutazione». Per metà maggio è previsto un nuovo incontro con i sindacati. Infine, il ministro Giannini ha confermato ai sindacati che da settembre partirà il sistema di valutazione, anche se al momento non è stata completata la parte relativa agli ispettori.

«30 mila alunni in più e 3000 insegnanti in meno»

«Va bene premiare il merito- fanno sapere dalla Cgil scuola- ma non si fanno interventi sugli insegnanti per legge, senza passare dal contratto di lavoro, che risale al 2009, e che va assolutamente rinnovato. Se ci sono le condizioni per introdurre dei sistemi meritocratici, ben venga, purché non si tratti dei soliti meccanismi che valgono per pochissimi e lasciano indietro moltissimi, come gli ausiliari tecnici e amministrativi». Anche la Cisl insiste sul fatto che vanno prima risolti i problemi urgenti, come la stabilizzazione dei precari e le posizioni economiche degli Ata, ma non solo: «Dobbiamo affrontare il problema degli organici, non possiamo avere 30 mila alunni in più e 3000 posti da docente in meno», dice il segretario Francesco Scrima, che insiste: «Sul merito il ministro ha parlato troppo, senza dare

Cisl: «Sul merito il ministro ha parlato tanto, senza spiegare »

spiegazioni: che cos’è il merito? Come lo valutiamo? E l’anzianità professionale, che è esperienza,dove va a finire? ». Anche la Uil batte sul tasto dolente del merito, facendo le pulci al testo del ministro: «Prioritaria , dichiara il Ministro, la riflessione sul contratto degli insegnanti : l’incipit rassicurante è azzerato a livello di contenuti e autorevolezza dalla chiosa in modo che la relativa retribuzione non sia più basata solo sull’anzianità. Parallelamente- scrive il sindacato guidato da Massimo Di Menna – si ritiene opportuno affrontare le nuove modalità di reclutamento dei docenti e valutare. Da parte di chi? Sulla base di quali validati criteri di reclutamento? Forse in base agli stessi criteri – se sussistenti – applicati alle nomine dicasteriali?», si chiede la Uil.

Il rischio protesta (su twitter)

Sembra che più che le linee programmatiche, illustrate dal ministro al Senato, a preoccupare i sindacati siano le omissioni programmatiche. Se il ministro infatti parla di voler trasformare la scuola sulla scia della programmazione, della valutazione, dell’internazionalizzazione, secondo i sindacati nel suo programma mancano elementi di impegno per affrontare alcune questioni aperte: come l’attuazione dei regolamenti della scuola media e della scuola superiore, oppure la regolamentazione dell’Invalsi: «La retorica della meritocrazia è un po’ superata- sostiene Gianna

Cigl: «Non esiste un progetto organico, allo stato attuale»

Fracassi, della segreteria nazionale FLC Cgil – Ci interessa di più capire se esiste un progetto organico, e soprattutto se la scuola è destinata a diventare il luogo dell’addestramento ai test oppure il luogo della didattica per eccellenza». I toni non sono proprio da battaglia, ma poco ci manca: «Ormai più che parlare si cinguetta- ironizza Scrima, Cisl – e allora ci mettiamo poco a lanciare una mobilitazione da 800 mila cinguettii per dire la nostra». Incalza Gilda insegnanti: «Finalmente il Ministro Giannini ci ha convocato e ci auguriamo che questo confronto rappresenti l´occasione giusta per affrontare e risolvere i problemi più urgenti riguardanti il personale della scuola. La Fgu chiederà al Ministro di intervenire con urgenza per ripristinare gli scatti di anzianità 2012 e 2013 e predisporre le procedure per le immissioni in ruolo dei precari».

Arriva on line la piattaforma italiana dedicata alle competenze digitali

da La Stampa

Arriva on line la piattaforma italiana dedicata alle competenze digitali

L’iniziativa dell’Anitec è legata al programma europeo «E-skills for Jobs 2014»
roma

Arriva on line la prima piattaforma italiana interamente dedicata alle competenze digitali. A lanciare il portale e il blog è Anitec, l’associazione nazionale delle industrie di informatica, Tlc e elettronica di consumo che ha legato l’iniziativa al programma E-skills for Jobs 2014, fortemente voluto dalla Commissione Europea e di cui l’associazione è coordinatore per l’Italia.

Obiettivo della piattaforma è stimolare attività e progetti rivolti al mondo della scuola, dell’alfabetizzazione digitale e dell’innovazione d’impresa con una piattaforma di discussione che fa perno sul portale www.eskillsforjobs.it . «Si tratta di un portale informativo e di scambio di idee e progetti su quello che è un grande programma formativo europeo e per il quale l’impegno dell’Italia assume particolare rilievo in vista del semestre di presidenza dell’Unione» spiega Cristiano Radaelli, Presidente di Anitec.

«Per il futuro del nostro Paese e di tutta l’Europa -osserva- è necessario accrescere tra i cittadini e in particolare tra i giovani la consapevolezza della necessità di migliorare le proprie competenze di applicazioni e tecnologie digitali». Per Radaelli tutto ciò «permetterà alle persone di migliorare la possibilità di trovare lavoro e avere maggiori opportunità di carriera e alle imprese di avere risorse preparate ed essere più competitive». L’effetto sinergico, è convinto il presidente di Anitec, «produrrà quindi più posti di lavoro e maggiore crescita economica».

Sulla piattaforma digitale verranno postati articoli legati ai vari sviluppi e progetti relativi al programma europeo E-Skills for Jobs 2014, con interventi di esponenti non solo del mondo digitale ma anche delle istituzioni. «Siamo molto contenti -aggiunge- di aver lanciato uno strumento semplice, alla portata di tutti e grazie al quale tutti possono scoprire e partecipare alle iniziative proposte dal programma E-Skills for Jobs 2014».

(Adnkronos)

Scatti, precariato e merito: solo tre parole

da Tecnica della Scuola

Scatti, precariato e merito: solo tre parole
di Pasquale Almirante
Nell’incontro di ieri coi sindacati della scuola, la ministra ha aperto molti usci: dagli scatti di anzianità alla stabilizzazione dei precari agli aumenti retributivi legati al merito. A settembre parte il sistema di valutazione nazionale
Se l’atto di indirizzo per sbloccare gli scatti di anzianità sarebbe in dirittura d’arrivo all’Aran, confermano i sindacati, tanto da essere addirittura visibile a breve, sul tema del precariato la ministra ha chiesto alle organizzazioni sindacali proposte concrete per risolvere in via definitiva la formazione dei docenti e il nodo del reclutamento.
Ne vorrebbe parlare però in modo attento e con le dovute cautele, vista la problematica assolutamente delicata e visti i precedenti, mentre per quanto riguarda la valorizzazione della professione insegnante si dovrebbe aprire nei prossimi giorni una fase di ascolto: “La progressione di carriera sarà per me un tema prioritario, insieme all’attuazione del principio dell’autonomia nelle scuole e alla questione della valutazione”, ha detto Giannini, mentre si profila un nuovo incontro con i sindacati a metà maggio.
In ogni caso la ministra ha confermato che da settembre partirà il sistema nazionale di valutazione, anche se al momento non è stata completata la parte relativa agli ispettori che costituiscono una delle fasi dell’intero sistema.
Rimane senza risposte certe invece il problema del rinnovo del contratto di lavoro, fermo dal 2009, e nebuloso appare il percorso, sia per la stabilizzazione dei precari, e sia per la definizione degli organici che rimangono stabili a fronte dell’aumento degli alunni.

Rinnovo contratto: il Ministro convoca i sindacati per il 14 maggio

da Tecnica della Scuola

Rinnovo contratto: il Ministro convoca i sindacati per il 14 maggio
di R.P.
Ma è chiaro con quale obiettivo. Per dare avvio alla trattativa non bastano le buone intenzioni, sono necessari risorse e atto di indirizzo, di cui – almeno per ora – non c’è alcuna traccia.
Nel corso dell’incontro con le organizzazione sindacali, il ministro Giannini ha annunciato che il prossimo 14 maggio ci sarà una nuova riunione tutta centrata sul tema del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Non è molto chiaro, al momento, che cosa questo significhi: vuol dire forse che il Ministro è già al lavoro per reperire le risorse economiche necessarie ? Ne dubitiamo, anche perché – almeno per ora – la legge è abbastanza chiara: prima del 2015 non ci saranno stanziamenti per aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici. E forse bisognerà aspettare addirittura gli anni successivi.
L’ipotesi più probabile è che il Ministro voglia proporre una sorta di “rimodulazione” dell’utilizzo delle risorse del fondo di istituto o rinviare il tutto alla prossima legge di stabilità, in programma per gli ultimi mesi del 2014.
In ogni caso è difficile che i sindacati accettino tranquillamente l’una o l’altra ipotesi ed è quindi possibile che nelle ultime settimane dell’anno scolastico anche le organizzazioni sindacali rappresentative mettano in atto qualche forma di protesta.
Unica “apertura” concreta del Ministro riguarda l’annuncio sulla firma dell’atto di indirizzo in materia di scatti stipendiali data ormai per imminente (ma è bene ricordare che è da almeno due mesi che il provvedimento viene dato come cosa fatta !).
Intanto, per lunedì 28 Unicobas conferma sia lo sciopero sia la manifestazione nazionale a Roma anche per protestare contro la situazione di stallo che si è ormai creata.

Giannini: “Necessario inaugurare una stagione di programmazione del futuro”

da Tecnica della Scuola

Giannini: “Necessario inaugurare una stagione di programmazione del futuro”
Incontro al Miur tra il titolare del Dicastero di Viale Trastevere e le organizzazioni sindacali.
Il report della riunione della Fgu-Gilda, della Flc-Cgil e della Uil-Scuola
“Alla scuola serve una ‘stagione di programmazione’ delle risorse, ma anche degli interventi necessari per rilanciare la professione insegnante, l’autonomia degli istituti, la valutazione per il miglioramento della qualità del sistema”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, incontrando questa mattina al Miur i sindacati di settore.
“Abbiamo delle emergenze a cui dobbiamo dare delle risposte e lo stiamo facendo – ha spiegato Giannini – ma dobbiamo poi inaugurare una stagione di programmazione sul futuro”.
Il Ministro ha annunciato che l’atto di indirizzo per gli scatti degli insegnanti sta per essere sbloccato. E ha poi chiesto, guardando ai prossimi mesi di lavoro, proposte concrete sul tema della formazione e del reclutamento dei docenti. Sulla valorizzazione della professione insegnante sarà aperta una “fase di ascolto” nelle prossime settimane. “La loro progressione di carriera sarà per me un tema prioritario – ha aggiunto – insieme all’attuazione del principio dell’autonomia nelle scuole e alla questione della valutazione”.
Per metà maggio è previsto un nuovo incontro con i sindacati.

Il report della riunione della Fgu-Gilda, della Flc-Cgil e della Uil-Scuola

Visite specialistiche: questione da Corte Costituzionale?

da Tecnica della Scuola

Visite specialistiche: questione da Corte Costituzionale?
di R.P.
La formulazione della legge è ambigua e rischia di dare l’avvio ad un contenzioso senza fine. Forse sarebbe il caso che il Parlamento provveda al più presto a modificare la norma che è linguisticamente piuttosto contraddittoria.
La questione delle assenze per visite specialistiche rischia di diventare un caso da tribunale, se non addirittura da Corte Costituzionale. Il motivo è presto detto: la formulazione della legge è piuttosto ambigua e non favorisce una interpretazione univoca.
Vediamo perché.
Il decreto legge 101/2013 ha modificato una disposizione del TU 165/2001 in materia di pubblico impiego. Il comma 5 ter dell’articolo 55 septies attualmente in vigore dopo tali modifiche recita:
“Nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici ((il permesso e’ giustificato)) mediante la presentazione di attestazione ((, anche in ordine all’orario,)) rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione ((o trasmessa da questi ultimi mediante posta elettronica))“.
(le parole in grassetto inserite fra doppia parentesi sono appunto state inserite dal DL 101)
Come si può notare la formulazione non è linguisticamente molto limpida: si dice infatti che “nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per ….”, il “permesso” viene giustificato, ecc..
Se il decreto 101 avesse soppresso anche le due parole “per malattia” non ci sarebbero problemi perché la frase sarebbe del tutto chiara: “quando l’assenza riguarda visite specialistiche e così, il permesso va giustificato in un certo modo. Con la logica conseguenza che le assenze per visite specialistiche non sono assimilabili a quelle per malattia.
Ma la formulazione attuale è ben diversa e stabilisce invece che le assenze per visite specialistiche rientrano nelle assenze per malattia, salvo però – subito dopo – precisare che vanno giustificate come permessi.
Insomma, è evidente che nel comma 5 ter c’è abbondante materiale di contenzioso, forse persino di natura costituzionale, visto che quello della salute è un diritto tutelato dalla stessa Costituzione.
Va ricordato che il DL 101 è lo stesso con cui era stata bloccata l’erogazione degli scatti stipendiali dei dipendente della scuola, questione risolta solo con l’approvazione di un successivo provvedimento legislativo.
I “bachi” del decreto legge di fine estate sono dunque più di uno e, per risolverli tutti, sarà forse necessario un riesame approfondito dell’intero provvedimento.

Assenze per visite specialistiche: quali regole?

da Tecnica della Scuola

Assenze per visite specialistiche: quali regole?
di Lucio Ficara
Anche il Miur sposa la tesi secondo cui l’interpretazione del Dipartimento della Funzione Pubblica abrogherebbe di fatto le norme contrattuali. Ovviamente i sindacati non ci stanno.
Quali sono ora le norme che regolano l’assenza del personale scolastico dovuta a visita specialistica?
Continua ancora ad essere vigente il comma 16 dell’art.17 del CCNL scuola 2006-2009 o si deve applicare la circolare n. 2 del 17 febbraio 2014, registrata alla Corte dei Conti il 19 marzo, in cui il Dipartimento della Funzione Pubblica ha fornito indirizzi applicativi sull’art. 55 septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come novellato dall’art. 4, comma 16 bis, del decreto legge 101 del 31/8/2013, per quanto attiene alle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici dei pubblici dipendenti?
I sindacati scuola chiedono al Miur che la circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica su citata non venga presa in considerazione per il personale docente e scolastico in generale, ma per adesso detto personale non è escluso dall’applicazione di questo decreto legge.
Nel frattempo anche il Miur ha condiviso, diramando una circolare interna indirizzata a tutti gli uffici centrali e periferici del suo Dipartimento, le norme applicative del Dipartimento della Funzione Pubblica, disponendo che per l’effettuazione di visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, il personale che lavora negli uffici scolastici centrali e periferici non potrà usufruire, di regola, di assenze per malattia, dovendo invece fruire dei permessi per documentati motivi personali o di istituti contrattuali similari o alternativi come ad esempio i permessi brevi o i riposi compensativi.
Questa presa d’atto del Miur sembra segnare la strada di quanto potrebbe essere deciso anche per insegnanti e personale scolastico.
Resta sempre in piedi la domanda cardine: “Secondo il Miur, le norme contrattuali in materia risultano di fatto abrogate?
Si attendono chiarimenti specifici al riguardo ma da quanto emerge, sembrerebbe che di regola non sarà possibile, nemmeno per insegnanti e personale scolastico, chiedere una giornata di malattia per sottoporsi ad accertamenti clini o visite specialistiche, ma si potrà ricorrere all’assenza per malattia solo se la visita specialistica è concomitante con una situazione di incapacità lavorativa del dipendente, altrimenti anche per gli insegnanti e il personale Ata, si dovrà ricorrere all’istituto del permesso breve o del permesso retribuito per motivi personali.
Per adesso resta il fatto che anche il Miur ha ufficialmente condiviso, con la nota 5181 di ieri, le interpretazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica. Sarà molto difficile che il personale scolastico non venga toccato per nulla dal decreto legge 101 del 31 agosto 2013, che riguarda tutti, nessuno escluso.

Un terzo dei giovani si disperde

da tuttoscuola.com

Commissione Cultura, audizione di Tuttoscuola sulla dispersione
Un terzo dei giovani si disperde

Il 27,9% dei giovani che hanno iniziato un percorso di studi secondari cinque anni fa (a.s. 2009-10) nella scuola statale non lo ha completato.

E’ uno dei dati che sono stati illustrati dal direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra, in occasione dell’audizione sul tema della dispersione scolastica svoltasi questa mattina nella sede della VII commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera.  Nella stessa seduta è stato ascoltato anche l’ex direttore generale del Miur, Mario G. Dutto.

Vinciguerra ha presentato ai membri della commissione, presieduta dalla vicepresidente Ilaria Capua, il dossier sulla dispersione predisposto per l’occasione da Tuttoscuola, che a questo argomento ha da sempre dedicato particolare attenzione e spazio nelle proprie pubblicazioni.

La registrazione audio-video completa dell’evento è disponibile sul sito della Camera al seguente link: http://webtv.camera.it/evento/6304

 

RICORSO TAR LAZIO

LA F.G.U. (FEDERAZIONE GILDA UNAMS) SETTORE A.T.A. DI PALERMO OTTIENE UN RISULTATO IMPORTANTE AL TAR LAZIO.
IN DATA 17 APRILE 2014 E’ STATA PUBBLICATA LA SENTENZA CON LA QUALE IL TAR LAZIO HA ANNULLATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE MIUR RECANTE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DEI PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO ED AUSILIARIO (ATA) DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED EDUCATIVE A  DECORRERE DALL’A.S. 2012/2013 E LA CONSISTENZA DELLA DOTAZIONE ORGANICA RELATIVA ALL’A.S. 2012/2013 (nella parte in cui sono state effettuate le decurtazioni del 25% e del 50% a favore del personale LSU e co.co.co.)

I responsabili sindacali della F.G.U. (Federazione Gilda Unams) settore A.T.A. di Palermo Bruno Agostino, Mannino Domenico e Maranzano Calogero, coadiuvati dallo Studio dell’Avvocato Pietro Pepi, esprimono grande soddisfazione per questo risultato positivo.
Come già precedentemente e da sempre sostenuto dalla scrivente O. S., gli accantonamenti andavano stabiliti sulla situazione di fatto, che determinava i
posti effettivamente vacanti, e non sulla situazione di diritto; tutto ciò è stato ampiamente riconosciuto dal Giudice del TAR Lazio.
I lavoratori vedono riconosciuto, in sede giuridica, un diritto negato da un Decreto Interministeriale che ha determinato di fatto un ulteriore taglio di
posti sulla CONSISTENZA DELLA DOTAZIONE ORGANICA RELATIVA ALL’A.S. 2012/2013.

Incontro Giannini-sindacati. Cauto ottimismo

da tuttoscuola.com

Incontro Giannini-sindacati. Cauto ottimismo

Alla scuola serve una ‘stagione di programmazione’ delle risorse, ma anche degli interventi necessari per rilanciare la professione insegnante, l’autonomia degli istituti, la valutazione per il miglioramento della qualità del sistema”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, incontrando al Miur i sindacati di settore.

Abbiamo delle emergenze a cui dobbiamo dare delle risposte e lo stiamo facendo – ha spiegato Giannini – ma dobbiamo poi inaugurare una stagione di programmazione sul futuro”. Il Ministro ha annunciato che l’atto di indirizzo per gli scatti degli insegnanti sta per essere sbloccato (si parla della prossima settimana).

Guardando ai prossimi mesi di lavoro, ha poi chiesto ai sindacati “proposte concrete” sul tema della formazione e del reclutamento dei docenti. Sulla valorizzazione della professione insegnante sarà aperta una “fase di ascolto” nelle prossime settimane. “La loro progressione di carriera sarà per me un tema prioritario – ha aggiunto – insieme all’attuazione del principio dell’autonomia nelle scuole e alla questione della valutazione”.

Per metà maggio (probabilmente il 14) è previsto un nuovo incontro con i sindacati.

Le prime reazioni dei sindacati sono improntate, con sfumature diverse, a un cauto ottimismo. “Giudico in modo positivo – ha detto Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola – il fatto che si sia definita la questione dell’anzianità con l’atto di indirizzo all’Aran, fermo da troppi mesi e che potrebbe risolversi già nelle prossime ore“.

Più critica la valutazione espressa dalla Flc Cgil che ha ribadito “la richiesta di risorse nuove per ripristinare il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. La necessità di ripristinare gli scatti di anzianità 2012 e 2013, che la Flc Cgil condivide, non può scaricarsi però su tale fondo che è stato il solo supporto per arricchire l’offerta formativa e consentire l’esercizio reale dell’autonomia scolastica“.

Di un “primo positivo riscontro a un’esigenza da noi più volte segnalata” ha parlato Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola. “Ma perchè il dialogo si sviluppi in modo proficuo e costruttivo, è indispensabile avere subito risposte chiare su quelle che anche oggi abbiamo definito vere e proprie emergenze:retribuzioni del personale, piano di assunzioni, organici corrispondenti al fabbisogno“.

 

Docenti virtuali Docenti reali a Napoli 25-26-27 aprile 2014

DOCENTI VIRTUALI DOCENTI REALI A NAPOLI 25–26-27 APRILE 2014

NAPOLI – CITTà DELLA SCIENZA− MEETING DOCENTI VIRTUALI.

di Umberto Tenuta

 

Io non ci sarò!

Non so perchè.

Ho rifiutato l’invito a tenere una relazione.

Io che di digitale mi pasco, mi nutro, vivo la notte e il dì.

Non so perché.

Forse, per amore del Digitale.

Sì, forse sì, perché col Digitale io seguo, io partecipo, io sono presente, in questo mondo, in cui quello che conta è ormai la realtà virtuale, la realtà digitale.

L’ho già scritto, l’ho già detto e ridetto.

Ma lo ripeto.

Lo voglio ripetere.

Ma, con onestà, debbo smentire me stesso, debbo dire che prima del Digitale viene il Concreto, la Realtà in carne e ossa, il costato di Tommaso!

Sì, sono figlio illegittimo di Jean Piaget, ma lo riconosco Padre, Padre grande di cui ho ereditato i cromosomi. Padre grande che ho riconosciuto mio padre.

tenuta1Sì, come Lui dice, prima il REALE CONCRET0!

Poi, appena poi, dopo viene il REALE DIGITALE.

Solo come parentela di terzo grado, poi viene il REALE ICONICO.

E solo alla fine, ma proprio alla fine, quando l’abbuffata di concreto, di digitale e di iconico è finita, poi viene il reale SIMBOLICO.

Ecco lo ripeto così.

Partiamo dal simbolico!

Simbolo, dal greco simballo, due cose che si collegano, il reale ed il suo simbolo che lo rappresentata, che lo sostituisce.

Quindi, già nel significato di simbolo c’è il riferimento al reale, all’altra cosa che sostituisce.

Un tempo lontano, alla cassa del BAR pagavi il caffé e ti davano un GETTONE che stava a significare un CAFFé che ti dovevano far bere al bancone.

Se il caffé non ti davano, il gettone, il simbolo, era privo di significato!

La parola è un simbolo vuoto se prima di essa non c’è la cosa, la pietra preziosa che tu indichi il nome DIAMANTE, la pianta che simbolizzi con il nome PERO, la persona che tu simboli zitti col nome ANNARELLA…

Chiarito che la realtà virtuale presuppone la realtà concreta, vorrei fare due altre precisazioni.

La prima: i docenti virtuali non sostituiscono i docenti reali, la Maestra in carne e ossa, con i cappelli biondi, gli orecchini di diamante, gli occhi verdi come la giada, quella Maestra lì, nella Scuola di…, nella Classe III B, Docente di matematica.

Non solo bella, ma anche buona, dal cuore grande che i bimbi innamora, accarezza, loda, mai sgrida, mai punisce!

Docenti reali prima che docenti virtuali!

Docenti non sostituibili da nessun E-TEACHING!

Gli studenti si chiamano tutti Tommaso, tutte Tommasina!

Non si accontentano dei suoni, delle parole!

Non si accontentano delle immagini, anche se in movimento!

Vogliono toccare, vogliono mettere le mani nel costato.

Vogliono sentire il profumo della loro Maestra, là, tra i banchi, in mezzo a loro, una carezza qua, una carezza là, uno sguardo fisso a te, uno sguardo basso a me!

Ah!

Ho capito, ho capito che cosa volete dire.

Volete dire che i docenti virtuali sono i docenti, sono le docenti che utilizzano gli strumenti digitali.

Ottima precisazione!

Ma non basta.

Occorre ancora, occorre ancora precisare alcune cose.

La prima, e forse la più importante, è:

−Chi utilizza gli strumenti digitali?

Se ad utilizzarli è la Docente, con la LIM, col proiettore, col monitor, non serve, non serve proprio, il digitale!

Meglio la calda, viva, suasiva parola della Docente.

Il DIGITALE, come l’ICONICO, come il CONCRETO ha valore solo se utilizzato dagli studenti, dai singoli studenti.

Ed allora, le LIM non bastano!

Ci vogliono i TABLET, tanti tablet per ciascuno del 25 studenti della classe.

Non dite che costano!

Costano meno dei libri di testo, e possono sostituire i libri di testo!

Dite piuttosto che i docenti sono abituati ai libri di testo, a quelli cartacei.

Ma gli studenti non hanno abitudini.

Anzi un’abitudine se la sono anch’essi formata, quella del digitale, da nativi digitali.

Detto questo, non basta ancora!

Occorre aggiungere che gli strumenti, gli strumenti digitali, i tablet, debbono essere utilizzarli dagli studenti che operano assieme, in cooperative learning!

Ci siamo!

Tutti d’accordo.

Ma che facciamo, là, tutti assieme, nelle aule SALE, con i tavoli da pizzeria?

Mica gli studenti stanno lì a leggere sui tavoli?

Ad annusare le mappe concettuali fotocopiate dai docenti!

A leggere le sintesi dei libri di Storia, di Geografia, di Scienze, di Geometria, di Storia dell’Arte(?)…

E no, Signori miei!

Gli studenti stanno lì, intorno ai tavoli della pizzeria, a cooperare, per scoprire, per inventare, per costruire il numero UNO, il numero DUE, il numero TRE, il numero QUATTRO…

Per scoprire, per inventare, per costruire il concetto di ADDIZIONE, il concetto di SOTTRAZIONE, il concetto di MOLTIPLICAZIONE, il concetto di DIVISIONE.

Concetto che poi è uno solo, quello di addizione perchè, amici cari, le quattro operazioni aritmetiche non sono quattro, ma sono una, una sola!

Sono solo ADDIZIONI.

Il grosso errore dell’ARITMETICA!

O quanti errori nell’insegnamento!

Ma ora non importa, ora importa comprendere che gli studenti non debbono imparare, ma debbono scoprire, inventare, ricostruire i concetti, le operazioni.

Detto, ridetto, e non contraddetto, questo, cosa ci resta?

Ci resta che non basta essere docenti virtuali!

Occorre essere docenti che nelle loro aule non utilizzano, ma fanno utilizzare, prima gli strumenti reali e poi quelli digitali, solo dopo quelli iconici, ma alla fine senz’altro quelli simbolici.

Vogliamo sintetizzare?

Diciamo che i docenti virtuali sono i docenti che non utilizzano gli strumenti digitali per fare lezioni, per insegnare, per spiegare, per interrogare, per promuovere, per bocciare con gli strumenti digitali!

Ma sono i maestri che a scuola non dicono nulla, ma motivano e orientano i loro studenti a fare le loro scoperte, le loro invenzioni, le loro costruzioni dei concetti, delle regole, delle formule, delle mappe concettuali, utilizzando prima strumenti concreti, poi strumenti virtuali, strumenti iconici e infine, solo alla fine, strumenti simbolici

Prima le torte preparate dalle mamme per la Pasqua, da dividere con i compagni di tavolo.

Poi le torte sul tablet da dividere in parti uguali.

Infine la frazione simbolizzata: 1/25.

 

NB

Se qualcuno non è d’accordo, sa come farmi un quesito in questa RIVISTA!

350 milioni per l’efficienza energetica delle scuole

da tuttoscuola.com

350 milioni per l’efficienza energetica delle scuole

Governo al lavoro per interventi nella scuola, il dissesto idrogeologico e le bonifiche. La novità per la scuola, si legge nella relazione illustrativa della bozza di decreto (per scongiurare le infrazioni comunitarie in materia ambientale e superare le impasse in diversi settori), come riferisce  l’agenzia Il Velino, prevede uno stanziamento di 350 milioni per l’efficientamento energetico degli uffici scolastici pubblici.

Si tratta del primo passo del premier Matteo Renzi in direzione della promessa fatta al momento dell’insediamento di spingere l’acceleratore sugli investimenti nelle scuole.

Le risorse sarebbero reperite dal fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione dei gas serra (voluto dal Governo Prodi con la Finanziaria 2007) e realizzate attraverso i fondi di investimento immobiliari chiusi (quelli cioè promossi o partecipati dagli enti locali) o dai fondi delle società di investimenti immobiliari italiani S.G.R. avvalendosi di Cdp che gestisce il fondo stesso e attraverso il ministero dell’Ambiente autorizzato, a sua volta, a stipulare protocolli di intesa con questi soggetti.

Per contrastare il rischio idrogeologico, invece, il primo intervento in cantiere è quello di sostituire i commissari straordinari delegati nei rispettivi distretti di competenza (Distretto Padano, Alpi Orientali, Appennino Settentrionale, Meridionale e Centrale, Serchio, Sicilia e Sardegna) con le Autorità di bacino Nazionali (Po, Alto Adriatico, Adige, Arno, Serchio, Tevere, Liri-Garigliano-Volturno), ciò che garantirebbe, secondo le stime, un risparmio di 1,7 milioni l’anno.