AMORE DELLA SCUOLA DI PAPA FRANCESCO
di Umberto Tenuta
“Per favore, non lasciamoci rubare l’amore della scuola!”
GIORNATA DELLA SCUOLA IN PIAZZA SAN PIETRO SABATO 10 MAGGIO 2013
Protagonisti meravigliosi, bambine e bambini, adolescenti, giovani di tutta Italia, di tutte le scuole, statali e non statali, sono stati loro, sono state le Dirigenti e le Maestre, sono stati i Dirigenti ed i Maestri, ma Protagonista umile e grande è stato Papa Francesco.
Un Papa che dice: Lasciate che i bambini vengano a me, vengano sulla loro papamobile!
Se fosse dipeso da Lui, li avrebbe portati a spasso per le vie e per le piazze di Roma ed avrebbe fatto loro da Cicerone, come pure ha fatto, dicendo: Da questa Piazza passa un Meridiano, lo sapete voi?
Ha ascoltato musiche e canti, ha ascoltato poesie e prose, ha stretto le mani, ha regalato carezze e benedizioni.
Ma soprattutto ha sorriso, ha sorriso di gioia, incontenibile gioia, gioia paterna, gioia materna.
Oh grandezza di Papa cristiano: Sinite parvulosos venire ad me!
Un Altro Grande e Santo Padre aveva detto, sempre in quella Piazza: <<Cari figlioli, tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: “Questa è la carezza del Papa”>>
Papa Francesco ne ha calcato le orme.
Ma era la GIORNATA DELLA SCUOLA, ed un Discorso pure Lui doveva fare!
Lo ha fatto, breve, conciso, sintetico, onnicomprensivo.
Lo ha cominciato e lo ha concluso, il Suo discorso, dicendo:
“Per favore, non lasciamoci rubare l’amore della scuola!”
Ma, a differenza da altri, a differenza da me, non ha spiegato che cosa è l’amore della scuola.
Non ha spiegato che la parola Studente deriva dal latino STUDIUM, termine che significa anche AMORE, amore del sapere, filosofia.
Ma ha detto che questo Amore dello studio Gliel’ha donato la Sua prima Maestra.
Maestre e Maestri, mica era un aneddoto, una piccola curiosità della Sua fanciullezza di figlio di immigrati in un Paese lontano lontano, ai confini del Mondo!
È un discorso che nessuno, nemmeno lo psicopedagogista più famoso, ha mai fatto meglio di Lui!
Niente Teorie!
Vedete, la Mia Maestra di Prima Primaria mi ha innamorato allo studio, mi ha fatto diventare uno studente, uno studente bravo, un Sacerdote bravo e buono, un Vescovo grande, un Cardinale che se ne va per le strade dei derelitti, un Papa senza aggettivi!
Grandezza di un’umile sconosciuta amorosa Maestra!
Chi glielo erige un monumento a questa Grande Maestra?
Ecco la lapide:
ALLA SCONOSCIUTA MAESTRA
CHE COL SUO UMILE AMORE
INNAMORò
LO SCONOSCIUTO JEORGE
ALLA CONOSCENZA ED ALLA VIRTù
CHE LO FECERO DIVENTARE
PAPA FRANCESCO
Per favore, questa lapide in umile bronzo collochiamola nella SALA DELLE MAESTRE di tutte le nostre scuole!
La faccia a spese del MIUR la Ministra Stefania Giannini, utilizzando i fondi per l’aggiornamento nelle scuole.
Ne risparmierà moltissimi ed otterrà il massimo risultato.
Efficacia ed efficienza di una Ministra!
POST SCRIPTUM
Lo so.
Ho travisato, anche se non molto, quanto ha detto Papa Francesco.
Papa Francesco ha detto:
<<“Per favore, non lasciamoci rubare l’amore della scuola!”
E voleva dire, da fine Psicologo dell’età evolutiva, che i bambini −tutti i bambini, e non solo Lui− nascono con l’innata curiosità, l’innato bisogno di conoscere, l’innato bisogno di seguir virtute e canoscenza:
<< Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.>> (Dante
Alighieri, Divina Commedia, Inferno XXVI, 119-120)
Ed allora?
Allora la così decantata Maestra mica Gli aveva fatto nascere l’amore della scuola, l’amore di seguir virtute e canoscenza!
E no, Signori miei!
La non mai lodata Maestra aveva fatto qualcosa di più grande.
Non gli aveva rubato l’amore della scuola!
E, perciò, Papa Francesco dice:
“Per favore, non lasciamoci rubare l’amore della scuola!”
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