C125 PAPA FRANCESCO GIORNATA DELLA SCUOLA SAN PIETRO omaggio a Don Milani.
di Umberto Tenuta
La scuola insegna la realtà.
Che non sempre è bella.
Papa Francesco lo ha sottolineato.
<<Non abbiamo diritto ad avere paura della realtà.
Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni.
Questo è bellissimo!
Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza.
Ma se uno ha imparato a imparare, è questo il segreto, gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà!
Lo insegnava anche un grande educatore italiano, che era un prete: Don Lorenzo Milani>>.
In Lettera ad una Professoressa!
Papa Francesco la legge ancora.
La trova profondamente verace, anche se dimenticata.
La trova attualissima, sempre attuale, perenne.
“Non abbiamo diritto ad avere paura della realtà”.
Nei Programmi didattici del 1955, poi ripresi da tutti i successivi Programmi delle scuole di ogni ordine e grado, sì è sempre sottolineata l’esigenza di partire dalla realtà.
La prima realtà: quella dei singoli studenti!
Non scolari, non alunni come nome collettivo, ma singole persone umane, diverse, uniche, irripetibili come i diciotto figli della mia amata Zi Teresa.
Li seguiva tutti, uno diverso dall’altro, i suoi diciotto figli, Zi Teresa.
Ad uno una carezza, all’altro uno zuccherino, all’ultima un bacio sulla fronte.
La prima realtà della scuola sono i singoli, diversi, irripetibili venticinque giovanetti, da guardare in faccia, senza averne paura.
Non bisogna avere paura di chi non parla a scuola, di chi parla troppo, di chi porta gli occhiali scuri, di chi ha le orecchie tappate, di chi non riesce a tenere ferme le gambe sotto il sedile!
Non bisogna avere paura della realtà.
Ma è bellissimo “aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni”.
L’arcobaleno di mille colori, l’arcobaleno dei giovani di tutte le terre, dei giovani dai mille interessi, dei giovani dai mille bisogni!
Ma anche l’arcobaleno della Terra Patria, l’arcobaleno delle sue mille Lingue, delle sue mille Storie, delle sue mille Colline, delle sue mille Farfalle, dei suoi mille canti di dolore, di gioia, d’amore.
Monti altissimi come l’Everest, Fosse profondissime delle Marianne!
“Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza”.
Nei primi anni si impara a 360 gradi.
Papa Francesco conosce anche Ovide Decroly!
Apprendimento globale, sincretico, delle gestaltiane totalità.
Se non c’è il tutto, non ci possono essere le parti.
Altro che gli elementi del sapere!
<<La scuola … promuove l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale>>.
Altro che le piccole enciclopedie dei saperi, gli anacronistici pesanti libri di testo da portare nella bisaccia, con il Tablet nascosto in una tasca chiusa!
Sono le bruneriane strutture dei saperi da cui occorre partire, per poi senza fretta, “piano piano”, dice Papa Francesco, approfondire sempre più, ciclicamente, a spirale, fino ad arrivare alle specializzazioni.
La Continuità educativa, così enfatizzata, ma così rapidamente dimentica nei compartimenti stagni della sempre dimenticata Scuola dell’infanzia, della Scuola Primaria, della Scuola secondaria di primo e di secondo grado che non capisco perchè ami chiamarsi così, fino all’Università!
Capitoli della Pedagogia Contemporanea vissuti nella Scuola del Prete di Barbiana, di Don Milani.
Mica la Scuola deve riempire le teste!
Le deve formare.
Edgar Morin: una testa ben fatta, non una testa ben piena!
“Ma se uno ha imparato a imparare, è questo il segreto, gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà!”
Papa Francesco, per favore, perdona me, che non ho la fede, ma crede in Te, che la parola di Cristo dici agli uomini di buona volontà!
Chi oggi può avere la smisurata presunzione di Pico della Mirandola, la presunzione di imparare tutto, un tutto che poi non gli servirà a nulla, perchè oggi i saperi diventano rapidissimamente obsoleti.
Una sola cosa è possibile alla Scuola.
Far apprendere ad apprendere, far imparare ad imparare.
“rimane una persona aperta alla realtà!”
Persona, non robot!
Aperta, non chiusa e presuntuosa!
Non chiusa, e nemmeno soffocata, spenta, nella sua innata curiosità, come pure oggi a scuola si rischia di diventare.
Alla realtà!
Una realtà in rapido cambiamento dei suoi saperi, delle sue lingue, delle sue virtù.
“Lo insegnava anche un grande educatore italiano, che era un prete: Don Lorenzo Milani”
DON MILANI, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, 1976.
Ministra Giannini, acquisti questo libro e con D.M. ordini che ne sia fatta lettura in tutte le scuole italiane, pena il licenziamento dei Dirigenti scolastici inadempienti!
POST SCRIPTUM
Rileggendo, mi sono reso conto di quanti tomi di Pedagogia a voi Dirigenti e Docenti ha fatto grazia Papa Francesco!
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