PAS: Nuova conferma dai giudici di Palazzo Spada

PAS: il Consiglio di Stato dà nuovamente ragione all’Anief sull’ammissione ai corsi

Nuova conferma dai giudici di Palazzo Spada alle tesi dell’Anief sull’ammissione ai percorsi abilitanti speciali. Ammessi centinaia di ricorrenti ai corsi già attivati presso le Università.

Con le ordinanze nn. 1945, 1946, 1947, 1948 e 1949 del 14 maggio 2014 sui ricorsi discussi dagli avv.ti De Michele e Galleano, in collaborazione con gli avv. Verticelli e Marcone, i giudici di appello ribaltano nuovamente i giudizi inizialmente negativi del TAR Lazio e confermano il diritto dei ricorrenti dei ruoli 10066/13, 10059/13, 8188/13, 10637/13 e 8190/13 di essere ammessi ai corsi abilitanti.

Le nuove ordinanze si aggiungono alle altre favorevoli ottenute in precedenza dai legali Anief.

La tabella aggiornata sullo stato del contenzioso PAS

L’ordinanza 1945 per il ricorso 10066/13

L’ordinanza 1946 per il ricorso 10059/13

L’ordinanza 1947 per il ricorso 8188/13

L’ordinanza 1948 per il ricorso 10637/13

L’ordinanza 1949 per il ricorso 8190/13

 

Omaggio a Don Milani

C125 PAPA FRANCESCO GIORNATA DELLA SCUOLA SAN PIETRO omaggio a Don Milani.

di Umberto Tenuta

La scuola insegna la realtà.

Che non sempre è bella.

Papa Francesco lo ha sottolineato.

<<Non abbiamo diritto ad avere paura della realtà.

Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni.

Questo è bellissimo!

Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza.

Ma se uno ha imparato a imparare, è questo il segreto, gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà!

Lo insegnava anche un grande educatore italiano, che era un prete: Don Lorenzo Milani>>.

In Lettera ad una Professoressa!

Papa Francesco la legge ancora.

La trova profondamente verace, anche se dimenticata.

La trova attualissima, sempre attuale, perenne.

“Non abbiamo diritto ad avere paura della realtà”.

Nei Programmi didattici del 1955, poi ripresi da tutti i successivi Programmi delle scuole di ogni ordine e grado, sì è sempre sottolineata l’esigenza di partire dalla realtà.

La prima realtà: quella dei singoli studenti!

Non scolari, non alunni come nome collettivo, ma singole persone umane, diverse, uniche, irripetibili come i diciotto figli della mia amata Zi Teresa.

Li seguiva tutti, uno diverso dall’altro, i suoi diciotto figli, Zi Teresa.

Ad uno una carezza, all’altro uno zuccherino, all’ultima un bacio sulla fronte.

La prima realtà della scuola sono i singoli, diversi, irripetibili venticinque giovanetti, da guardare in faccia, senza averne paura.

Non bisogna avere paura di chi non parla a scuola, di chi parla troppo, di chi porta gli occhiali scuri, di chi ha le orecchie tappate, di chi non riesce a tenere ferme le gambe sotto il sedile!

Non bisogna avere paura della realtà.

Ma è bellissimo “aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni”.

L’arcobaleno di mille colori, l’arcobaleno dei giovani di tutte le terre, dei giovani dai mille interessi, dei giovani dai mille bisogni!

Ma anche l’arcobaleno della Terra Patria, l’arcobaleno delle sue mille Lingue, delle sue mille Storie, delle sue mille Colline, delle sue mille Farfalle, dei suoi mille canti di dolore, di gioia, d’amore.

Monti altissimi come l’Everest, Fosse profondissime delle Marianne!

“Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza”.

Nei primi anni si impara a 360 gradi.

Papa Francesco conosce anche Ovide Decroly!

Apprendimento globale, sincretico, delle gestaltiane totalità.

Se non c’è il tutto, non ci possono essere le parti.

Altro che gli elementi del sapere!

<<La scuola … promuove l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale>>.

Altro che le piccole enciclopedie dei saperi, gli anacronistici pesanti libri di testo da portare nella bisaccia, con il Tablet nascosto in una tasca chiusa!

Sono le bruneriane strutture dei saperi da cui occorre partire, per poi senza fretta, “piano piano”, dice Papa Francesco, approfondire sempre più, ciclicamente, a spirale, fino ad arrivare alle specializzazioni.

La Continuità educativa, così enfatizzata, ma così rapidamente dimentica nei compartimenti stagni della sempre dimenticata Scuola dell’infanzia, della Scuola Primaria, della Scuola secondaria di primo e di secondo grado che non capisco perchè ami chiamarsi così, fino all’Università!

Capitoli della Pedagogia Contemporanea vissuti nella Scuola del Prete di Barbiana, di Don Milani.

Mica la Scuola deve riempire le teste!

Le deve formare.

Edgar Morin: una testa ben fatta, non una testa ben piena!

Ma se uno ha imparato a imparare, è questo il segreto, gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà!”

Papa Francesco, per favore, perdona me, che non ho la fede, ma crede in Te, che la parola di Cristo dici agli uomini di buona volontà!

Chi oggi può avere la smisurata presunzione di Pico della Mirandola, la presunzione di imparare tutto, un tutto che poi non gli servirà a nulla, perchè oggi i saperi diventano rapidissimamente obsoleti.

Una sola cosa è possibile alla Scuola.

Far apprendere ad apprendere, far imparare ad imparare.

“rimane una persona aperta alla realtà!”

Persona, non robot!

Aperta, non chiusa e presuntuosa!

Non chiusa, e nemmeno soffocata, spenta, nella sua innata curiosità, come pure oggi a scuola si rischia di diventare.

Alla realtà!

Una realtà in rapido cambiamento dei suoi saperi, delle sue lingue, delle sue virtù.

“Lo insegnava anche un grande educatore italiano, che era un prete: Don Lorenzo Milani”

DON MILANI, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, 1976.

Ministra Giannini, acquisti questo libro e con D.M. ordini che ne sia fatta lettura in tutte le scuole italiane, pena il licenziamento dei Dirigenti scolastici inadempienti!

 

POST SCRIPTUM

Rileggendo, mi sono reso conto di quanti tomi di Pedagogia a voi Dirigenti e Docenti ha fatto grazia Papa Francesco!

Decreto graduatorie è inadeguato

Scuola: Mascolo (Ugl),
decreto graduatorie è inadeguato
(dall’Agenzia ANSA)
Il decreto sull’aggiornamento delle graduatorie di istituto “è un provvedimento
inadeguato, che non tiene conto delle specificità del comparto e dei docenti. Alla
scuola non servono misure tampone, ma vera riforma”.
Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, spiegando che
“così facendo si rischia solo di andare incontro a nuovi procedimenti giudiziari che,
già attualmente, sono diventati una consuetudine quando invece dovrebbero essere
una soluzione estrema”.
“Solo con una riforma globale del sistema scolastico, condivisa con le organizzazioni
sindacali – aggiunge – potremo dare risposte concrete alle tante problematiche che
affliggono la scuola. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che per molte classi di
concorso, nonostante le graduatorie siano esaurite, non solo non si procede ancora
alle immissioni in ruolo, ma non sono state finora previste nemmeno forme di
riconversione professionale mirata. Di proclami ormai non abbiamo più bisogno –
conclude – servono soluzioni concrete, possibili solo con maggiori risorse da investire
nella scuola per far sì che possa offrire un servizio di qualità”.

Progetto di istruzione domiciliare “Far scuola ma non a scuola”

Progetto di istruzione domiciliare “Far scuola ma non a scuola”

Un’esperienza concreta in regione

Prosegue con successo il progetto di istruzione domiciliare “Far scuola ma non a scuola” avviato nel novembre scorso a supporto di un alunno di una scuola di Cesena affetto da un grave problema di salute che ne impedisce la frequenza scolastica per lunghi periodi. L’azione di supporto domiciliare è stata attivata attraverso due procedure in sinergia tra loro: il supporto domiciliare svolto mediante la presenza, presso la residenza dell’allievo, di docenti della classe che si sono resi disponibili ed un supporto tecnico con collegamento a distanza (cloud-computing) mediante l’allestimento di una piattaforma e-learning che sta consentendo allo studente di seguire le lezioni da casa in tempo reale ed in piena autonomia. Sul piano tecnico, la piattaforma on-line installata sia a scuola che al domicilio dell’allievo, ha richiesto un breve periodo di formazione dei docenti per un uso corretto del software. Viene utilizzata una LIM (corredata di PC con software standard, videoproiettore, casse acustiche, microfono e WEBcam) e una connessione Internet a banda larga. Il sistema sta permettendo all’alunno – connesso dal proprio domicilio – di vedere ciò che si sta scrivendo in aula sulla LIM e di intervenire in modo interattivo con la classe. Con una webcam e microfono, lo studente è inoltre in grado di ascoltare l’audio della classe e laspiegazione dell’insegnante.

L’azione di supporto didattico domiciliare, che prevede un pacchetto di 64 ore complessive, è monitorata dal docente referente del progetto e dal coordinatore di classe in cui è inserito l’allievo i quali mantengono quotidianamente le relazioni con la famiglia, informando il consiglio di classe sullo stato di svolgimento del progetto. Le lezioni sono di norma svolte in orario pomeridiano, con modalità e tempi concordati con la famiglia tenendo conto delle condizioni di salute dell’allievo.

Questo progetto specifico si inserisce nell’ambito di un più ampio percorso-pilota triennale avviato dall’Ufficio Scolastico Regionale a partire dall’anno scolastico 2011/12 che ha consentito di finanziare diversi progetti in regione finalizzati a sostenere la scolarizzazione di alunni impossibilitati temporaneamente alla frequenza scolastica per motivi di salute. Nell’anno scolastico 2012/13 è stato registrato un aumento dei progetti presentati dalle scuole e dei relativi contributi assegnati. L’ordine di scuola maggiormente coinvolto è stato quello della scuola secondaria di I grado. “Le relazioni finali di molti progetti segnalano miglioramenti nella situazione psicologica e relazionale dei ragazzi” – sottolinea il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Stefano Versari – “le attività” prosegueStefano Versari – servono a mantenere vivo il rapporto dei ragazzi con la quotidianità che arriva dall’esterno e con i propri coetanei, creando così un efficace ponte di collegamento con il mondo della scuola sia sotto il profilo didattico che relazionale”.

 

GRADUATORIE

GRADUATORIE INSEGNANTI PRECARI
SCUOLE PRIMARIE:
ALCUNI INFORMAZIONI GENERALI E LE
NOVITA’ PER I DIPLOMATI MAGISTRALI
INFORMAZIONI GENERALI
ALCUNI/E CI CHIEDONO DELUCIDAZIONI SULLA COMPOSIZIONE DELLE
GRADUATORIE.
ECCO ALCUNE INDICAZIONI CHE SPERIAMO VI SIANO UTILI.
Innanzitutto, precisiamo che esistono 2 grandi “graduatorie”: quella c.d. ad esaurimento (ex
permanente) e quella d’istituto, entrambe composte da I, II e III fascia.
Per quanto riguarda le graduatorie ad esaurimento:
– nella prima fascia si trovano tutti gli insegnanti in possesso dell’abilitazione o dell’idoneità e
del requisito di 360 giorni di servizio entro il 13/05/96
– nella seconda fascia si trovano tutti gli insegnanti in possesso dell’abilitazione o dell’idoneità e
in possesso del requisito di 360 giorni di servizio entro il 25/05/1999
– nella terza fascia si trovano tutti gli insegnanti in possesso dell’abilitazione o idoneità
conseguita con concorso a cattedre e posti per titoli ed esami indetto con DM del 06 aprile 1999
(scuola di infanzia), 02 aprile 1999 (scuola primaria),
– IV fascia: istituita nell’a.s. 2012/13 in base al dm 53/12 per i docenti che negli anni 2008/09,
2009/10 e 2010/11 hanno conseguito l’abilitazione dopo aver i corsi di laurea in scienze della
formazione primaria
Per quanto riguarda le graduatorie d’istituto:
– nella prima fascia vi si inseriscono tutti gli aspiranti già iscritti, a pieno titolo o con riserva,
nella I, II, III e IV fascia delle Graduatorie ad esaurimento per gli anni 2014/17 e che vi
entreranno negli anni a scorrimento;
– la seconda fascia è composta da tutti i docenti abilitati (da quest’anno anche i diplomati
magistrali) che, però, non sono iscritti nelle grad. ad esaurimento;
– la terza fascia è composta da tutti coloro che possiedono il titolo ma non possiedono alcuna
abilitazione
Le Graduatorie ad esaurimento sono utilizzate per il 50% delle immissioni in ruolo annualmente
disposte e per il conferimento delle supplenze (fino al 31 agosto o 30 giugno), mentre le
Graduatorie di istituto sono utilizzate dai Dirigenti Scolastici solo per l’assegnazione di
supplenze (più o meno lunghe).

LE NOVITA’ PER I DIPLOMATI MAGISTRALI
IL DECRETO PER L’AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE D’ISTITUTO
È STATO FIRMATO E DOVREBBE ESSERE PUBBLICATO A GIORNI, MA
POSSIAMO GIÀ ANTICIPARE CHE LE TABELLE DI VALUTAZIONE DEI
TITOLI SONO SCANDALOSAMENTE INIQUE. I DIPLOMATI MAGISTRALI
CHE SI SONO VISTI RICONOSCERE IL TITOLO COME ABILITANTE SONO
FORTEMENTE PENALIZZATI. IL MINISTERO NON HA POTUTO NON
INSERIRLI NELLA SECONDA FASCIA DELLE GRADUATORIE D’ISTITUTO
MA ADESSO PRESENTA IL CONTO! E LA GUERRA TRA POVERI CONTINUA!
Il decreto per l’aggiornamento delle Graduatorie di Istituto è stato firmato, ma le tabelle per le
valutazione dei titoli sembrano essere davvero inique.
I docenti precari interessati, quasi mezzo milione, avranno tempo fino al 10 giugno a quanto
sembra, per presentare la domanda di aggiornamento o di inclusione nella graduatoria di istituto,
nella speranza di ricevere l’incarico di supplenze brevi. Per il calcolo del punteggio sul quale
verranno stilate le graduatorie di II e III fascia il MIUR ha redatto due tabelle, una che riguarda la
seconda fascia, quella degli abilitati, e una che riguarda la III fascia in cui potranno inserirsi tutti
coloro che hanno titolo di studio idoneo ma non l’abilitazione.
Tabelle valutazione titoli: disparità di trattamento
Parliamo innanzitutto delle tabelle per la valutazione dei titoli per l’aggiornamento e per
l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di Istituto
[http://banner.orizzontescuola.it/tabella_valutazione_a.pdf ] che stanno creando diversi malumori tra i
precari per la disparità di trattamento riservata ai punteggi per chi ha ottenuto abilitazione con TFA
e chi l’ha ottenuta con PAS. Molti chiedono l’annullamento della differenza del punteggio.
Diplomati magistrali abilitati: nuove ingiustizie
Altro malumore è stato creato dalla mancanza di un riconoscimento a coloro che, in possesso di
diploma magistrale ante 2001/2002 possono quest’anno per la prima volta inserirsi nella seconda
fascia dopo il parere del Consiglio di Stato. Dopo il trattamento iniquo e illegittimo degli ultimi 15
anni, dovuto ad un eccesso di potere, vedono nella tabella pubblicata (non ancora confermata, ci si
tiene a sottolinearlo) un tentativo di eludere quanto decretato dal Consiglio di Stato stesso. I
diplomati magistrali in questo modo verranno posti nuovamente in coda, anche se collocati in
seconda fascia, non avendo nessun risarcimento in termine di punteggio di quanto perduto nei
quindici anni di permanenza forzata in III fascia perdendo la possibilità di opportunità lavorative
che spettavano loro di diritto. Questi diplomati abilitati si aspettavano almeno il riconoscimento di
un punteggio simbolico che risarcisse il trattamento iniquo degli ultimi anni.
SCANDALOSO!!!

NESSUNO E’ FIGLIO DI UN DIO MINORE

NESSUNO E’ FIGLIO DI UN DIO MINORE

Anche i/le bambini/e che fanno attività alternativa alla religione
cattolica hanno diritto alle somme per i libri di testo, da utilizzare per
l’acquisto di volumi o materiali collegati ai percorsi scelti dalle scuole
per l’attività alternativa.
Il CESP-COBAS propone ai collegi di attivarsi per ottenere questi
fondi e consiglia di acquistare testi collegati all’intercultura che
possano accompagnare i percorsi di attività alternativa e far crescere
l’interesse e la qualità delle biblioteche scolastiche.
Bozza di mozione per richiedere come Collegio docenti la somma
corrispondente a quanto previsto per l’insegnamento della religione cattolica
MOZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI
DELL’ Ist Compr / Circ. Did. …………………………..
Oggetto: richiesta della somma equivalente al libro di religione per ogni “non
avvalentesi”
I/Le docenti dell’ Ist Compr/Circ. Did. ……………
……………………….. presentano la richiesta della somma equivalente al libro di
religione per ogni “non avvalentesi”, da utilizzarsi per l’acquisto di testi utilizzabili
nel percorso di “educazione interculturale” che caratterizza il curricolo sperimentale
di Attività Alternativa alla religione cattolica proposto per tali bambini e bambine
(dpr 275/1999 e art. 156 della Legge 297 del 1994).
Impegna pertanto il Collegio a presentare tale delibera all’Amministrazione
comunale per l’erogazione della somma.

Contingente scolastico all’estero: molti i tagli ma cinque nuove dirigenze

Contingente scolastico all’estero: molti i tagli ma cinque nuove dirigenze

Si sono conclusi gli incontri al Ministero degli Affari Esteri per la definizione del contingente per il prossimo anno scolastico.

Il M.A.E. in accordo con il M.E.F., in considerazione della contrazione del contingente prevista dalla spending review, ha autorizzato la partenza di sole diciotto unità tra DS, docenti, lettori e assistenti amministrativi. Le riduzioni di organico, già previste dal D.L. 95/2012, dovrebbero portare nel 2015/2016 a un contingente di sole 624 unità.

Pur in questo quadro di contrazione la nostra richiesta di aumentare di cinque unità il contingente dei dirigenti scolastici è stata accolta.

Le nuove sedi dirigenziali saranno: Il Cairo, Santiago, Canberra, Mosca e Monaco di Baviera.

Riteniamo che diciotto unità in partenza siano un numero davvero inadeguato alle necessità delle scuole e dei corsi all’estero ma dobbiamo dare atto all’amministrazione di aver compreso che la presenza di un dirigente è irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Infatti, la situazione venutasi a creare negli ultimi due anni in conseguenza dei tagli di contingente, con una riduzione del numero di dirigenti all’estero, ha nuociuto al sistema delle scuole e, più in generale, alla diffusione della lingua e della cultura italiana. Faremo quanto possibile perché queste cinque nuove sedi rappresentino l’avvio di un’inversione di tendenza.

Contributo al nuovo corso INVALSI

Il contributo della MATHESIS al nuovo corso INVALSI.

I docenti esaminano i test di matematica del 7 e 13 maggio e ne valutano contenuti e formulazioni. L’obiettivo è di concorrere a stabilire, nel prossimo futuro, il necessario accordo tra richieste delle prove INVALSI e aspettative di scuole, docenti, studenti e famiglie e di lavorare perchè entrambe siano rispettose di quanto è prescritto che si insegni e si apprenda dalle Indicazioni Nazionali e dalle Linee Guida ministeriali.

Il lavoro contribuirà anche a rendere quest’ultime più comprensibili e suscettibili di una comune interpretazione nonchè ad attivare una riflessione ed un confronto, scientifico e pedagogico, ad ampio raggio, che non potrà non avere effetti positivi sull’insegnamento /apprendimento della matematica.

Presso le sezioni Mathesis sono stati costituiti i seguenti gruppi ( tra parentesi sono indicati i docenti che lo compongono o il solo coordinatore):

  1. Rovigo (Elisabetta Lorenzetti)
  2. Schio-Vicenza (Roberto Franzina)
  3. Bergamo (Carmelita Fratus)
  4. Brescia (Annalisa Santini)
  5. Mantova ( Luigi Togliani)
  6. Varese (Renata Santarossa)
  7. Camerino (Carlo Toffalori, Ida Sbriccoli, Fabio Chiocchi, Emanuele Zoccari, Giuseppina Zucchini, Meri Zampera, Adriana Sileoni)
  8. Firenze (Silvana Bianchini)
  9. Arezzo (Antonella Fatai)
  10. Spoleto (Massimo Fioroni)
  11. Roma (Matia Grazia D’Ambra, Maria Teresa Strani, Serenella Iacino, Elena Possamai, Adriana Lanza)
  12. Olbia (Ettore Spano, Sebastiana Occhioni, Antonella Onida, Carlo Pensavalle, Antonietta Carbone,  Simona Chiusi, Daniela Tobia, Giulia Parisi, Mauro Caravati, Sara Tuveri, Antonella Gigante, Daniele Greco, Roberta Onida, Maria Rosario Costanzo, Gianfranca Cocco, Longo Marco)
  13. Chieti-Pescara (Antonio Maturo, Luciana Delli Rocili, Paolo Rotondo)
  14. Caserta (Anna Vellone, Maria Chiara Menditto, Maria Cocozza, Alessio Russo, Lina Ventrone, Michelangelo Di Stasio, Ester Riccitelli)
  15. Benevento (Antonia Travaglione, Enza Fico)
  16. Avellino (Domenico Tucci)
  17. Napoli (Salvatore Rao),
  18. Salerno (G. Vincenzi,  Olimpia Greco, Clementina D’ Amico, Lucio Vecchio, Emilio Polverino, Bonaventura Paolillo)
  19. Castellammare di Stabia (Elisa Savarese, Rosa Porciello)
  20. Serra San Bruno (Bilotta Crisenzia)
  21. Reggio Calabria (Caterina Romeo)
  22. Grottaglie (Tiziana Bindo)
  23. Gioia del Colle (Rocco Fazio)
  24. Tricase (Luigi Lecci).

 

I risultati del lavoro effettuato saranno pubblicati, appena disponibili, anche su www.matmedia.it

 

Test invalsi, boicottaggio di Cobas e movimento studenti: “Per noi un successo”

da Repubblica.it

Test invalsi, boicottaggio di Cobas e movimento studenti: “Per noi un successo”

Si annuncia una guerra di numeri. Ma i promotori della contestazione parlano soprattutto di un’azione di “ridicolizzazione” riuscita

di SALVO INTRAVAIA

Studenti e Cobas hanno boicottato i test Invalsi di questa mattina. Secondo i dati forniti dal sindacato di base, in quasi un terzo delle seconde classi della scuola superiore il quiz utilizzato dall’istituto di Frascati per valutare le competenze in Italiano e Matematica apprendimenti  sarebbe stato “ridicolizzato”. Al momento, il ministero dell’Istruzione e lo stesso Invalsi tacciono. Ma è probabile che sarà guerra di numeri. “Grazie al contributo rilevante degli studenti  –  dichiara Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas  –  nel 30 per cento delle classi ridicolizzati gli insulsi quiz”. E prende le distanze dal dato ufficiale fornito da viale Trastevere in occasione delle prove del 6 maggio alla scuola primaria.

Scuola, dall’estate più di 2 miliardi per 7.000 nuovi interventi

da Repubblica.it

Scuola, dall’estate più di 2 miliardi per 7.000 nuovi interventi

Il piano del governo da destinare agli istituti scolastici in tutto il paese

Il governo destinerà nuovi fondi agli interventi nelle scuole Più di due miliardi di euro per la scuola. Palazzo Chigi ha fatto sapere che a partire dall’estate del 2014 verranno avviati più di 7.000 di nuovi interventi per un importo complessivo di  2.240 milioni di euro. Le risorse verranno trovate in parte grazie allo sblocco del patto di stabilità immediato: 1.266 per un valore di 1.392 milioni di euro.

Dalla riprogrammazione delle risorse 2007-13 verranno invece finanziati 2.700 interventi per un valore di 400 milioni di euro. In tutto 3.000 interventi finanziati grazie alla riconversione di risorse umane e materiali dal settore pulizie alla piccola manutenzione (450 milioni in 2 anni).

Proprio oggi, parlando in una scuola milanese, il premier Matteo Renzi ha illustrato alcuni dettagli del piano di edilizia scolastica e ha detto che “da qui all’anno prossimo” il governo interverrà “in tutta italia su 10mila scuole”.

Inoltre a partire dal 2015 il governo darà il via ad altri 3.000 nuovi interventi per un importo complessivo pari a circa 3 miliardi. Fra questi 788 saranno realizzati grazie all’attivazione di mutui, mentre 2.072 verranno finanziati dalla nuova programmazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione 2014-20.  Verranno inoltre resi disponibili i Fondi immobiliari destinati alla scuola in Partenariato pubblico-privato con risorse pubbliche già stanziate.

Invalsi, l’ironia degli studenti su Twitter

da La Stampa

Invalsi, l’ironia degli studenti su Twitter

Gli studenti non ci stanno e boicottano i contestati test Invalsi. «La prova di matematica l’ho fatta mettendo i primi numeri che mi venivano in mente», ironizza su Twitter uno studente. «Matematica era ostrogoto antico. Ho consegnato, era inutile provarci», scrive un altro sempre sui social network. Un grande classico, che torna tutti gli anni è l’espressione artistica di quanti, penna alla mano, hanno disegnato sul plico vignette divertenti o anche solo fiorellini e nuvolette. Poca la vena polemica, in molti casi ha spiccato l’ironia degli studenti. Altri hanno lasciato i banchi vuoti.

«Valutati sì, schedati no» è lo slogan che hanno esposto tanti studenti che hanno effettuato cortei, sit in, proteste pacifiche, flash mob, anche davanti al ministero dell’ Istruzione. Le proteste hanno toccato Roma, Milano, Siena, Pisa, L’Aquila, Genova, Napoli, Salerno, Bari, Torino, Catania, Cagliari e altri centri. A Milano ieri, per protestare contro i test, è stato occupato anche il Teatro Lirico. Gli studenti si rifiutano di compilare a testa bassa dei test di cui non condividono natura e lo scopo. I dati ufficiali dicono però che la partecipazione complessiva alle prove oggi è stata pari al 98,21%.

Decreto Graduatorie d’Istituto, i sindacati si rivolgono al Tar

da tecnicadellascuola.it

Decreto Graduatorie d’Istituto, i sindacati si rivolgono al Tar

Alessandro Giuliani

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Fed. Gilda Unams sostengono che il provvedimento modifica le tabelle per l’attribuzione del punteggio per le abilitazioni, introducendo palesi elementi di iniquità e irragionevolezza, creando inaccettabili disparità e conflittualità tra gli aspiranti alle supplenze. Ma siamo solo all’inizio: già pronti ad avviare ulteriori iniziative e mobilitazioni.

“Il decreto che il ministro Giannini dichiara di aver firmato per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto, presenta vizi di illegittimità”, sostengono in una nota congiunta del tardo pomeriggio del 13 maggio Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Fed. Gilda Unams. “Senza il previsto percorso istituzionale modifica le tabelle per l’attribuzione del punteggio per le abilitazioni, introducendo palesi elementi di iniquità e irragionevolezza, creando inaccettabili disparità e conflittualità tra gli aspiranti alle supplenze”.

Le organizzazioni sindacali della scuola si dicono “contrarie nel merito e nel metodo, hanno dato mandato ai loro legali di impugnare congiuntamente al Tar il decreto ministeriale che modifica le tabelle e che è parte integrante dei provvedimenti per l’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze del prossimo triennio”.

I sindacati tornano anche sulla scelta del Miur di imporre il decreto, informandoli praticamente a cose fatte. “Questa – continuano i rappresentanti dei lavoratori – è la prima risposta dei sindacati, a cui seguiranno ulteriori iniziative e mobilitazioni, se continueranno gli atteggiamenti di arroganza che portano a provvedimenti sbagliati ed inaccettabili e che comporteranno anche inevitabili ripercussioni sull’ordinato avvio del prossimo anno scolastico, di cui il ministro si assume tutta la responsabilità”.

Rimane solo un dubbio: e se il Miur avesse deciso all’ultimo momento di tornare sui suoi passi cancellando il “megabonus” ai ‘tieffini’?

Giannini: il prossimo mese il contratto con valutazione, merito e premi

da tecnicadellascuola.it

Giannini: il prossimo mese il contratto con valutazione, merito e premi

Pasquale Almirante

La ministra annuncia che a giugno sarà presentato una proposta per il rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola dove ci sarà la sorpresa “normativa”: valutazione e premi sulla bilancia del merito

La vera sorpresa però, secondo Italia Oggi, sta nel contenuto dell’agognato contratto, che dal 2009 è praticamente fermo, sia nella parte salariale che normativa. Non crediamo però di dire nulla di nuovo rispetto alle intenzioni già annunciate dalla ministra che, a quanto è dato capire, le vuole riportare sul contratto di lavoro, nero su bianco, scardinando così una impalcatura storica e da decenni consolidata.
In pratica Giannini vorrebbe introdurre nel nuovo contratto di lavoro la valutazione, il merito e premialità dei docenti, anche se non ha detto fino in fondo “come e perché”, nonostante le frequenti dichiarazioni dell’entrata, col prossimo settembre, del Sistema nazionale di valutazione.
E in effetti a guardare bene si tratta di una sorta di rivoluzione, imbastita attraverso il contratto di lavoro che in questo modo andrebbe a stravolgere tutto l’impianto su cui si è poggiata finora la professione dell’insegnante.
Non più scatti settennali e gradoni, ma valutazione e primi stipendiali per incrementare il salario, cercando così di adeguarlo, ma solo per i cosiddetti migliori, alla media europea, benchè resti in aria ancora il problema di come dare alla diversa articolazione professionale un equivalente corrispettivo economico.
Stravolta dunque sarebbe la parte normativa che andrebbe a intaccare pesantemente la professione visto che essa, secondo quanto la stessa ministra da tempo va dicendo, avrebbe come pilastro portante la valutazione, il merito e i conseguenti premi.
Sorvolando sulla questione altrettanto pesante del reperimento dei soldi, la problematica per ora si incentra solo sulla rivoluzione “normativa”, nell’attesa che Giannini dica ai sindacati, con cui giocoforza deve confrontarsi, a quanto ammonterebbe il conquibus, cioè il denaro che i prof migliori metterebbero in tasca.
La via delle riforme, già intrapresa dal Governo Renzi su altri fronti, passa pure attraverso la scuola, nella speranza che sia un percorso abbastanza piano e senza buche per evitare appunto incidenti di percorso.

Punteggio nelle GaE per aver superato il concorso 2012?

da tecnicadellascuola.it

Punteggio nelle GaE per aver superato il concorso 2012?

Aldo Domenico Ficara

Nella provincia di Milano si sono rincorse alcune voci sulla possibilità di inserire nelle GAE un punteggio riguardante l’eventuale superamento del concorso 2012. A tal proposito è stato pubblicato un comunicato da parte dell’Unione Sindacale di Base (USB Pubblico Impiego – Scuola) dove si afferma l’infondatezza di tali voci.

Si riporta fedelmente il contenuto del comunicato: “Dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dai lavoratori precari circa il possibile inserimento nelle GaE di Milano di un punteggio inerente il superamento del concorso 2012, abbiamo contattato direttamente l’UST di Milano avendo, così, conferma che gli uffici non prenderanno in considerazione e, quindi, non riconosceranno i 3 punti a chi dovesse impropriamente dichiararli nella domanda di aggiornamento, in quanto la Tabella titoli non ha subito alcuna variazione rispetto al precedente aggiornamento.
Ricordiamo che l’USB criticò aspramente il bando del concorso 2012 (presentando anche un ricorso al TAR che attende ancora una sentenza) e che tra i motivi del nostro dissenso vi era il fatto che, per la prima volta nella storia dei concorsi pubblici, il superamento del “concorsino” Profumo (14.000 posti in 2 anni!) non prevedeva il riconoscimento di alcuna idoneità. Il fatto è sicuramente deplorevole, ma illudere i precari è diventato lo sport preferito del Miur e delle Università che fanno affari d’oro sui corsi abilitanti. Noi restiamo convinti che, come sempre nella storia, solo una forte mobilitazione ridarà diritti e dignità ai lavoratori della scuola e che sia velleitario cercare riparo in commi e codicilli “.