La formazione docenti tra nuove tecnologie e mutamenti normativi in una scuola inclusiva

Corso di aggiornamento a carattere seminariale rivolto a docenti e dirigenti scolastici di I e II grado minorati della vista e non “La formazione docenti tra nuove tecnologie e mutamenti normativi in una scuola inclusiva” Centro “Giovanni Paolo II” di Roma

 

L’I.Ri.Fo.R Centrale, Ente Convenzionato con il MIUR che lo ha riconosciuto quale soggetto di riferimento per la formazione del personale della scuola sulle tematiche tiflopedagogiche e tiflodidattiche ed Ente accreditato dallo stesso Ministero ai sensi del D.M. 177/2000, su proposta della Commissione per la tutela dei diritti degli insegnanti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, realizzerà un Corso di aggiornamento a carattere seminariale rivolto a docenti e dirigenti scolastici di I e II grado minorati della vista e non, dal titolo “La formazione docenti tra nuove tecnologie e mutamenti normativi in una scuola inclusiva”.

L’iniziativa è rivolta a un massimo di 30 partecipanti di cui 15 con disabilità visiva, ha una durata complessiva di 24 ore e sarà svolta presso il Centro “Giovanni Paolo II” di Roma, dal 14 al 16 novembre 2014 (con arrivo previsto entro la sera del 13/11 e partenza nel pomeriggio del 16/11/2014).

In caso di esubero di richieste sarà data la precedenza a quei docenti che partecipano per la prima volta all’iniziativa. Le spese di vitto e alloggio in camera doppia dei dirigenti/docenti con disabilità visiva, anche per gli eventuali accompagnatori a partire dal pranzo del 13/11 e fino al pranzo del 16/11, saranno interamente a carico dell’Istituto, mentre i costi aggiuntivi per la camera singola saranno a carico dei partecipanti.

Si precisa, inoltre, che per i dirigenti/docenti vedenti le spese di soggiorno saranno a proprio carico: questi ultimi potranno usufruire, eventualmente, dell’ospitalità presso la Casa per Ferie “Giovanni Paolo II” prenotando direttamente (tel.06/35404774 – casacc.donorione@tiscali.it) e fruendo delle seguenti tariffe di favore riservate all’Istituto:

 

Tipologia trattamento

Costo

Sistemazione Mezza pensione

€ 53,00 giorno/persona

Sistemazione Pensione completa

€ 62,00 giorno/persona

Supplemento camera singola

€ 10,00 giorno/persona

Contributo di soggiorno pari a € 2,00 persona/notte

 

In ogni caso le spese di viaggio resteranno a carico dei partecipanti, vedenti e non vedenti.

Ai partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% del monte orario previsto e avranno partecipato alla verifiche finali, sarà rilasciato attestato di frequenza da utilizzarsi ai sensi della normativa vigente.

Finalità generali

Il seminario si propone di orientare i partecipanti su aspetti della propria vita professionale che, dai più diversi punti di vista, sono soggetti ai condizionamenti derivanti dalla disabilità visiva e ricercare i modi per ovviarne almeno gli aspetti più penalizzanti.

Si tratta quindi di individuare un momento di riflessione sulla situazione complessiva della scuola italiana in relazione alle esigenze espresse dai docenti e dai docenti minorati della vista che vi operano.

Tale bisogno di riflessione si esprime sia in riferimento alle innovazioni organizzative e normative intervenute recentemente o già avvertite per il futuro prossimo, sia l’esser posti di fronte alle innovazioni tecnologiche che influenzano fortemente l’azione di tali figure professionali.

Obiettivi specifici

  • Conoscere meglio i propri diritti per un miglior esercizio dei propri doveri, diritti già normati e quelli per i quali, con l’apporto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si possa conseguire opportuna regolamentazione.

  • Fare il punto sulla conoscenza e la pratica delle tecnologie informatiche e multimediali e verificarne sia il migliore uso sia il miglioramento dell’accessibilità

  • Cogliere tutte le opportunità offerte dall’informatica per la gestione dei propri compiti burocratici e didattici.

  • Esaminare gli effetti sull’organizzazione della classe a seguito della direttiva sui B.E.S.

  • Mettere a fuoco i problemi relazionali con i colleghi

  • Comprendere l’odierna realtà adolescenziale e giovanile rispetto alle distorsioni indotte dalla minorazione visiva; quali garanzie pubbliche debbono essere rivendicate per giocare al meglio la carta delle proprie doti personali e della preparazione; se l’assistenza al docente è un problema, come gestirla e con quali mezzi non privati.

Aree tematiche del Corso

Giovedì 13 novembre 2014 – Ore 15.00 – 17.00

Aspetti legislativi:

a) Legislazione scolastica: diritti e doveri del docente.

b) contratto nazionale di lavoro e legislazione speciale in ambito scolastico

Docente: Avv. Paolo COLOMBO – I.Ri.Fo.R. Onlus

Ore 15.00 – 17.00

Aspetti legislativi:

c) La normativa sui B.E.S.

Docente: Dott. Raffaele CIAMBRONE – Dirigente M.I.U.R.

Venerdì 14 novembre 2014 – Ore 09.00 – 13.00

Informatica:

a) Dispositivi mobili

– Lo stato dell’arte

– Piattaforme accessibili (Windows Mobile, Symbian, Android)

– La piattaforma Apple.

– Esercitazioni pratiche e sperimentazione dei dispositivi

– I registri digitali: lo stato dell’arte

Docente: Ing. Giovanni CELLUCCI – Istituto “Cavazza” di Bologna

Ore 15.00 – 19.00

Informatica:

b) Il PDP e il software BES web

Docente: Ing. Gerolamo NOVARO – CTS Imperia

Sabato 15 novembre 2014 – Ore 09.00 – 13.00 / Ore 15.00 – 19.00

Aspetti psico-pedagogici:

a) Le risorse personali del docente nella gestione della classe: la competenza comunicativa ed emotiva nella relazione insegnante-alunno.

b) La conduzione della classe, con particolare riferimento ad alunni in condizioni particolari: scambio di esperienze.

c) Il rapporto didattico/pedagogico tra disabilità visiva e minorazioni psicofisiche: come può interagire un docente non vedente, di sostegno o curricolare, con altri ordini di disabilità o in presenza di alunni pluriminorati? Confronto sulle diverse strategie impiegate.

d)  Il rapporto con i colleghi e con il Dirigente Scolastico in contesto scolastico ed extrascolastico.

Docente: Prof.ssa LUISA BROLI – Università degli Studi di Pavia

Domenica 16 novembre 2014 – Ore 09.00 – 13.00

Aspetti psico-pedagogici:

e) La valutazione ICF nel processo di inclusione

Docente: Dott. Guido FUSARO – Asl Biella

Coordinatore del Corso: – Prof. Luciano Paschetta, Direttore Centrale I.Ri.Fo.R.

Referente U.I.C.I.: Avv. Paolo Colombo, membro del Consiglio di Amministrazione I.Ri.Fo.R., membro della Direzione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Responsabile Nazionale del Settore Lavoro e coordinatore della Commissione Nazionale UICI per la Tutela dei Diritti degli Insegnanti

Metodologia di lavoro

Il corso si articolerà in 3 giornate di lavoro, per un totale di 24 ore di attività, e sarà organizzato in forma seminariale, con relazioni plenarie ed esercitazioni pratiche per l’approfondimento dei temi trattati.

Il programma di attività prevede l’effettuazione di una verifica finale mediante l’utilizzazione di questionari: la partecipazione alla verifica e il positivo superamento della stessa costituiranno il presupposto per il rilascio dell’attestato di partecipazione con profitto.

 

Domande di partecipazione

Le candidature dovranno pervenire entro il 20 ottobre 2014, utilizzando il modulo di iscrizione e, solo per i disabili visivi, la scheda di prenotazione alberghiera allegati. L’indirizzo per l’invio delle candidature è il seguente:

I.Ri.Fo.R. Onlus

via del Tritone n.197

00187 ROMA

fax: 0645440744

email: archivio@irifor.eu

 

Note organizzative

La data di arrivo delle richieste potrà essere considerato quale criterio di ammissione nel caso di un elevato numero di domande.

La Segreteria dell’Istituto avrà cura di avvertire tempestivamente (tramite email) tutti i candidati circa l’esito della richiesta di partecipazione.

Per ogni informazione è possibile contattare l’ufficio di segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988606 o allo 06/69988607 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: archivio@irifor.eu.

All. 1 CORSO

LA FORMAZIONE DOCENTI TRA NUOVE TECNOLOGIE E MUTAMENTI NORMATIVI IN UNA SCUOLA INCLUSIVA”

Roma, 13/16 novembre 2014

Spett.le I.Ri.Fo.R. Onlus

Via del Tritone, 197

00187 ROMA

email: archivio@irifor.eu

fax: 0645440744

Il/La sottoscritto/a……………………………………………………………………………………

Nato/a a……………………………………..il………………………….,

residente a………………………………….., Via/Piazza……………………………

n……., CAP…………………., codice fiscale………………….tel…………….….

fax………………..e-mail……………………..

chiede

di essere ammesso/a al

Corso di Aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici di I e II grado

La formazione docenti tra nuove tecnologie e mutamenti normativi in una scuola inclusiva

Allo scopo dichiara:

a) che le sue generalità sono quelle soprariportate;

b) di essere (per la scelta porre una X tra le parentesi):

( ) cieco totale, ( ) cieco parziale, ( ) ipovedente grave, ( ) ipovedente medio-grave, ( ) ipovedente lieve, ( ) di non avere minorazioni visive di cui alla legge 138/2003;

c) di svolgere il proprio servizio in qualità di Docente Dirigente Scolastico , presso l’Istituto

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d) di possedere adeguata conoscenza degli ausili per disabili visivi (specificare quale)

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In ordine alle dichiarazioni di cui ai punti a), b), c), e d) dichiara di essere a conoscenza delle sanzioni penali previste dall’art. 76 D.P.R. 28.12.2000 n. 445 per la falsità in atti e le dichiarazioni mendaci.

Autorizza, infine, il trattamento dei propri dati personali ai sensi del D. Lgs n.196/2003, per fini inerenti il corso, nonché per comunicazioni riguardanti ulteriori iniziative di possibile interesse.

Distinti saluti.  
   

(firma autografa)

All. 2 Attività formative anno 2014

LA FORMAZIONE DOCENTI TRA NUOVE TECNOLOGIE E MUTAMENTI NORMATIVI IN UNA SCUOLA INCLUSIVA

Roma, 13/16 novembre 2014

SCHEDA DI PRENOTAZIONE ALBERGHIERA

Spett.le I.Ri.Fo.R. Onlus

Via del Tritone, 197

00187 ROMA

Fax 06/45440744

e-mail archivio@irifor.eu

Il sottoscritto __________________________________________________

CHIEDE

Che, nel caso di ammissione al corso, venga effettuata la seguente prenotazione alberghiera:

( ) camera singola

( ) camera doppia Nominativo accompagnatore ________________

( ) camera matrimoniale Nominativo accompagnatore _____________

( ) 2 camere singole attigue Nominativo accompagnatore __________

Si rammenta che le prenotazioni e le spese alberghiere per i soli corsisti minorati della vista e i loro eventuali accompagnatori sono a carico dell’Istituto.

I corsisti vedenti provvederanno alle prenotazioni e, conseguentemente, salderanno le proprie spese di soggiorno direttamente presso le strutture alberghiere prescelte.

Ulteriori comunicazioni

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Firma

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Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità

Venerdì 26 settembre alle ore 17,30, presso i locali della biblioteca “La Fornace”, a Moie di Maiolati  verrà presentato, in collaborazione con l’amministrazione Comunale, il nuovo libro del Gruppo Solidarietà, “Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità”. Il testo propone, divise per ambiti di approfondimento, parti di interviste con persone con disabilità (sensoriale, motoria, intellettiva) e loro familiari. Un percorso anche di tipo storico nel quale il racconto si snoda con adolescenze vissute nei primi anni ‘50, e nei primi anni del nuovo secolo. Uno spaccato nel quale si può leggere l’evoluzione della cultura e delle politiche nei confronti delle persone con disabilità. I temi affrontati vanno dalla scuola, al lavoro, dal tempo libero ai servizi.
Un spaccato autobiografico dal quale emergono speranze e difficoltà, gioie e frustrazioni. nella semplicità del racconto emergono messaggi di grande intensità che dovrebbero aiutare tutti a costruire percorsi sempre più inclusivi. Come afferma Roberto Mancini nella postfazione “La lezione che scaturisce dalle pagine del libro è quella che tutti siamo presi dentro una paralisi relazionale e culturale, etica e civile finché non rompiamo l’isolamento e scopriamo le persone intorno a noi per affrontare insieme quei pesi (malattia, isolamento, frustrazione, fallimenti) che hanno il potere di toglierci il sorriso e di chiuderci il cuore”.
Il testo è arricchito, oltre all’intervento di Mancini anche di quelli di Andrea Canevaro, Mario Paolini.
La presentazione darà l’occasione di ascoltare alcuni dei racconti del libro, accompagnati da brevi riflessioni di persone che a vario titolo operano negli ambiti tematici affrontati nel testo.

La scuola ricomincia programmando il futuro

La scuola ricomincia programmando il futuro

Il MIUR, grazie alla collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, lancia per l’a.s. 2014/2015 l’ iniziativa Programma il Futuro – parte del programma #labuonascuola – con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica e del pensiero computazionale.

Roma, 24 settembre, 2014 – L’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sviluppare “il pensiero computazionale” e a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding). In linea con quanto stabilito nel programma #labuonascuola, l’iniziativa Programma il Futuro lancia in Italia un progetto per contribuire a trasformare la scuola in una leva di innovazione e sviluppo e fornire ai ragazzi gli strumenti che faranno di loro i veri protagonisti dell’era digitale. Se il Novecento è stato il secolo dell’alfabetizzazione di massa, quello attuale è il secolo dell’alfabetizzazione digitale, in cui “è necessario che i ragazzi si convertano dall’essere semplici consumatori di tecnologia a persone in grado di applicare il pensiero computazionale per capire, controllare, sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società è già oggi in grado di offrire”, come sottolineato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

Di qui l’urgenza di un piano nazionale per la scuola italiana.   Partendo da queste premesse di natura didattica e culturale, il MIUR in collaborazione con il CINI, rende disponibile alle scuole una serie di lezioni, interattive e non, che ogni istituzione scolastica potrà utilizzare, senza particolari requisiti o abilità tecniche, compatibilmente con le proprie esigenze e la propria organizzazione didattica. Informazioni e lezioni sono accessibili mediante il sito http://programmailfuturo.it , appositamente realizzato per accompagnare e supportare le scuole in questa iniziativa. Sono due gli appuntamenti in calendario: quello del lancio ufficiale, in concomitanza con la seconda edizione della settimana europea dedicata alla programmazione prevista dall’11 al 17 ottobre 2014, e quello coincidente con la settimana mondiale Hour of Code dall’8 al 14 dicembre 2014. Sono due anche i diversi livelli di attività, uno base e uno avanzato, a seconda che ci si limiti ad avviare gli studenti al pensiero computazionale con un’ora di corso, L’Ora del Codice, o si voglia attivare una modalità di partecipazione più avanzata con un Corso Introduttivo che prevede un ciclo di ulteriori 10 lezioni svolte nel corso dell’anno scolastico. In ogni scuola saranno i docenti a guidare le classi nell’iniziativa.

L’iscrizione va effettuata,  sul sito http://programmailfuturo.it , che mette a disposizione anche strumenti di supporto e pagine di aiuto (FAQ). Un’appropriata educazione al “pensiero computazionale”, che vada al di là dell’iniziale alfabetizzazione digitale, è essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo.

Prove di verifica on line: quando la trasparenza è eccessiva

da La Tecnica della Scuola

Prove di verifica on line: quando la trasparenza è eccessiva

Le norme sulle trasparenza vengono interpretate in modo molto diverso da scuola a scuola. In qualche sito si fa fatica persino a trovare i numeri di telefono mentre in altri casi si possono anche scaricare le prove di verifica che i docenti utilizzano a settembre, a fine quadrimestre e a fine anno.

Navigando qua e là nei siti delle scuole si scoprono aspetti interessanti e talora cose davvero curiose.
A colpire maggiormente è, secondo noi, la diversa interpretazione che le scuole danno alle disposizioni sulla trasparenza amministrativa.
I casi sono i più disparati; per esempio in taluni siti WEB alcune informazioni si trovano annidate in sottopagine di menù secondari e sono davvero difficili da reperire; in qualche caso abbiamo dovuto faticare parecchio per “scovare” la scheda del dirigente scolastico contenente curriculum e trattamento retributivo.
In altri casi ci vuole molta inuizione per reperire le delibere o i verbali del consiglio di istituto. Qualche scuola non ha neppure il POF in evidenza e bisogna armarsi di pazienza per trovarlo.
Le informazioni (totalmente inutili) richieste dalle recenti norme sulla trasparenza (assenze, celerità nei pagamenti, ecc..) sono quasi sempre facili da rintracciare (a proposito: abbiamo visitato una cinquantina di siti e tutti dichiarano di effettuare i pagamenti entro 30 giorni; ci auguriamo che sia così davvero perchè a leggere nei Social Network si scopre invece che a tutt’oggi tanti insegnanti non hanno ancora ricevuto i compensi del fondo di istituto 2013/2014)
In qualche sito si fatica persino a rintracciare i numeri di telefono degli uffici o delle sedi distaccate.
Diverse scuole – soprattutto le primarie – pubblicano nel sito materiali didattici prodotti dai bambini e dai docenti.
Acluni istituti superiori dispongono invece di un’area accessibile solo a docenti e studenti dove sono disponibili srumenti di lavoro che si preferisce mantenere riservati.
In un paio di casi ci ha invece colpito molto quello che a noi pare un eccesso di trasparenza: ci sono infatti scuole che fra i materiali didattici mettono a disposizione degli alunni anche le “prove di verifica” utilizzate nel mese di aettembre, a fine quadrimestre o a fine anno.
Probabilmente, in questo circostanza, la trasparenza è persino troppa!

Miur: #coding: per la programmazione

da La Tecnica della Scuola

Miur: #coding: per la programmazione

“La buona scuola” muove i primi passi a partire dal coding. Lezioni e materiali su programmailfuturo.it

Alle scuole, come spiega la circolare inviata oggi dal Miur, saranno forniti, a partire da quest’anno scolastico, una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica e del pensiero computazionale.

L’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nei propri istituti scolastici di questi contenuti facendo della scuola una leva di innovazione e sviluppo.

Il progetto anticipa gli obiettivi del Rapporto “La Buona Scuola”, su cui il governo sta consultando i cittadini sul sito www.labuonascuola.gov.it, che prevede proprio di introdurre il coding nel prossimo triennio.

Sottolinea la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini:

“Progetti come questo servono a dare ai nostri ragazzi la possibilità di essere non solo consumatori di tecnologia, ma cittadini in grado di applicare il pensiero computazionale per sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società è già oggi in grado di offrire”.

Per la partecipazione all’iniziativa in ogni scuola dovrà essere individuato un docente referente che avrà il compito di sensibilizzare e individuare tutti i colleghi interessati. Il docente dovrà iscriversi sul sito www.programmailfuturo.it, assicurare che la partecipazione al progetto venga ben inserita nel piano delle attività didattiche della scuola e coinvolgere le classi del proprio istituto.

Ogni classe avrà poi un responsabile di progetto. Sul sito ci saranno pagine di aiuto e FAQ per sostenere la partecipazione. In tutto il mondo si stanno organizzando iniziative per creare una comunità di sensibilizzazione sul tema della formazione informatica. In particolare, nella settimana che va dall’8 al 14 dicembre si celebrerà a livello mondiale l’Ora del Codice. Miur e Cini invitano per questo le scuole ad avviare in quel periodo le loro attività  per poi procedere con il livello avanzato nelle settimane successive.

Gli istituti che hanno già aderito negli anni scorsi alle iniziative del Piano della Scuola Digitale del MIUR (Scuole 2.0 e Classi 2.0) saranno invitati a partecipare da subito ad una sperimentazione di messa a punto del progetto. La partecipazione a questa sperimentazione è ovviamente aperta a tutti gli istituti scolastici interessati. La sperimentazione avverrà in concomitanza con la Settimana Europea del Codice che si svolgerà dall’11 al 17 ottobre, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, e offrirà una ricchissima agenda di eventi a carattere locale, nazionale ed internazionale, direttamente fruibili dalle scuole e dai ragazzi. Le scuole che vogliono aderire alla Settimana Europea del Codice (Codeweek) dell’11-17 ottobre possono farlo compilando il modulo all’indirizzo http://codeweek.it/scuole.

Se il DS sbaglia paga lo Stato, ma c’è l’azione di rivalsa

da La Tecnica della Scuola

Se il DS sbaglia paga lo Stato, ma c’è l’azione di rivalsa

A seguito della sentenza del tribunale di Bari che ha condannato un preside per condotta antisindacale, sono giunte alla nostra redazione numerose richieste di chiarimento. Proviamo a fare luce sulla vicenda e sulla responsabilità civile del dirigente scolastico. Nelle controversie di lavoro il dirigente scolastico è assistito dalla Avvocatura dello Stato. Se perde la causa, lo Stato rifonde i danni al ricorrente ma poi si può rivalere nei confronti del dirigente stesso.

Le condanne in cui i dirigenti scolastici possono incorrere per comportamenti illeciti nei confronti della Pubblica Amministrazione o anche semplicemente per il mancato rispetto di disposizioni di norme contenute nel Contratti collettivi nazionali fanno spesso discutere e sollevano qualche legittima curiosità.
Nella maggior parte dei casi, in occasione di vertenze contrattuali, il dirigente scolastico viene assistito davanti al giudice del lavoro dall’Avvocatura dello Stato; se il ricorrente vince la causa, l’Amministrazione rifonde i danni ma può rivalersi nei confronti del dirigente soprattutto se il danno è stato causato da un comportamento che configura o il dolo o una colpa grave.
L’azione di rivalsa, però, non è immediata ma deve essere proposta dall’Amministrazione davanti alla Corte dei Conti che ha il compito di stabilire se e in che misura il dirigente debba rifondere l’Amministrazione.
Questo meccanismo discende direttamente dall’articolo 28 della Costituzione che recita:  “i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti”.
L’intera questione della responsabilità dei dirigenti scolastici è piuttosto complessa, perché ci sono anche casi in cui l’Avvocatura di Stato può decidere di non assumere l’incarico della difesa (per esempio se il dirigente viene chiamato in giudizio per una o più ipotesi di reato o se sono in gioco multe e ammende di carattere amministrativo).
Le multe comminate dalle ASL , dall’Inail o da altri enti di controllo, infatti, vanno pagate direttamente dal dirigente scolastico che è responsabile in prima persona di eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza.

Tredicimila insegnanti di sostegno in più: ma chi li ha visti?

da La Tecnica della Scuola

Tredicimila insegnanti di sostegno in più: ma chi li ha visti?

Sul sito del Governo le immissioni in ruolo di queste settimane vengono “vendute” come “insegnanti in più”. Ma onestà intellettuale vorrebbe che si usasse una espressione diversa.

Sulla questione delle assunzioni di docenti e personale Ata gli equivoci ormai abbondano e per i non addetti ai lavori sta diventando davvero difficile capire come stanno davvero le cose.
Per esempio nel sito www.passodopopasso.it ” attivato dal Governo per rendere conto delle iniziative via via assunte si legge che quest’anno ci sono “13.000 docenti in più per il sostegno agli studenti con disabilità”
E poi si dà anche una spiegazione: “Assumere a tempo indeterminato, per lo Stato, in questo momento storico, non è semplice. Ma farlo, soprattutto in un settore strategico come la scuola, è doveroso. Tanto più se parte di quei docenti serviranno a seguire chi ha maggiori difficoltà. Oggi assumiamo a tempo indeterminato 33.380 unità di personale docente ed educativo e personale ausiliario, di cui 13.342 destinate al sostegno di alunni con disabilità. È un primo passo ma importante. L’anno prossimo proveremo a fare ancora di più”.
Ora, una notizia messa in questi termini induce famiglie e cittadini a pensare che, a partire da quest’anno, ci siano davvero più docenti di sostegno e che, quindi, se in una scuola lo scorso anno c’erano 4 insegnanti specializzati, quest’anno ce ne saranno 5.
Ovviamente  così non è e, senza nulla togliere alla bontà del provvedimento, onestà intellettuale vorrebbe che l’iniziativa venisse spiegata in modo corretto.
Come sanno tutti coloro che lavorano nella scuola, non c’è stato nessun aumento dell’organico dei docenti né di sostegno né di posto comune (peraltro, come è noto, gli organici sono rigorosamente bloccati per legge da alcuni anni).
La questione è altra:  13.342 docenti di sostegno che fino allo scorso anno lavoravano come precari adesso sono stati immessi in ruolo e quindi ora accade che nella scuola X ci sono sempre gli stessi 4 docenti che magari ora sono tutti in ruolo mentre lo scorso anno erano in parte precari.
La qualità della didattica può migliorare certamente, perché la continuità è pur sempre un valore; ma – per favore – evitiamo di raccontare che gli insegnanti di sostegno sono in aumento.

Ecco la nuova abilitazione

da La Tecnica della Scuola

Ecco la nuova abilitazione

Abilitazione all’insegnamento. Un tempo era un passaggio obbligato per chiunque volesse intraprendere la strada della docenza. Ma adesso la buona scuola di Renzi le vuole davvero dare importanza e dignità.

Un progetto ben preciso, che ha intenzione di lasciare rigorosamente fuori i non abilitati ovvero coloro che perdono il carro: “Dopo il 2015-2016, quando sarà ristabilita la regola dell’assunzione solo per concorso, l’abilitazione all’insegnamento diventerà centrale. Da un lato perché in futuro i concorsi saranno riservati ai soli abilitati. Dall’altro perché solo gli abilitati potranno iscriversi nelle nuove graduatorie di istituto ed essere chiamati a svolgere le poche supplenze in classe che non si dovesse riuscire
ad eliminare del tutto attraverso la nuova gestione interna alle scuole e agli organici funzionali”.
E’ molto critico, infatti, il governo Renzi sui procedimenti finora attuati, che, piuttosto che formare i nuovi docenti, hanno solo creato nuovo precariato: “Il sistema attuale ha prodotto, infatti, una duplice evidente
distorsione, dal momento che, da un lato, al concorso hanno potuto partecipare anche i non abilitati, e che, dall’altro, nelle graduatorie di istituto, da cui si attinge per le supplenze, ci si è potuti iscrivere anche senza
l’abilitazione (seppure in coda nella c.d. III fascia). In questo modo, l’abilitazione ha perso di senso e di valore ed ha finito per valere decisamente meno di quanto dovrebbe. Il risultato di tutto ciò è che abbiamo trasformato l’abilitazione in uno strumento non per diventare docenti, ma per diventare precari ed entrare in questo modo in competizione con decine di migliaia di altre persone ancora più precarie.”
Troppi, infatti, sono stati i canali abilitanti, che hanno generato solo confusione e scontri tra precari.

L’attuale sistema di abilitazione p,revisto dal d.m. n. 249 del 2010, è infatti il Tirocinio Formativo attivo (TFA) (che prevede, all’esito di una selezione nazionale basata su test preselettivi e prove scritte e orali, un anno di formazione per un totale di 1.500 ore di attività, parte nelle aule universitarie e il resto direttamente a scuola) a cui si sono affiancati i c.d. percorsi abilitanti speciali (PAS).

I Tfa, destinati ai giovani laureati, andavano a sostituire le vecchie Ssis, andate in pensione nel 2008.
Su oltre 115.500 candidati presenti alle prove preselettive se ne sono abilitati 10.500 Il secondo ciclo,appena avviato, ha visto quasi 160 mila candidature e porterà entro ottobre a selezionare quasi 22.500 aspiranti docenti che si abiliteranno entro il mese di luglio del 2015.
Dall’altro lato i c.d.percorsi abilitanti speciali (PAS) destinati ai moltissimi precari che avevano almeno tre anni di insegnamento, ai quali era parso giusto e necessario offrire loro un percorso che riconoscesse loro l’“abilitazione meritata sul campo”. I passini hanno seguito un percorso di formazione attraverso corsi presso le università per il conseguimento di 41 crediti formativi universitari. Il risultato è stato che, l’80% di coloro che si sono iscritti hanno ottenuto l’abilitazione, e che oggi abbiamo 69 mila “passini”.
Col risultato che tieffini e passini sono l’un contro l’altro armati e rivendicano la priorità del loro percorso abilitante. Inoltre esiste anche la laurea abilitante in Scienze della Formazione Primaria ovvero il corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria preordinato alla formazione culturale e professionale di coloro che decidono di voler insegnare nelle scuole dell’infanzia e
primaria. È un percorso già immediatamente abilitante, comprensivo delle attività di tirocinio.
Adesso però, secondo Renzi, bisogna dimostrare non solo di sapere, ma di saper insegnare.
Ecco dunque come sarà la nuova abilitazione: serve un’unica procedura basata sulla combinazione di due momenti.
Il primo momento riguarderà la formazione vera e propria, e quindi il periodo universitario.Gli ordinamenti universitari dovranno realmente far sì che chi aspira a diventare docente possaiscriversi, nel proprio ramo di specializzazione – ad esempio lettere, matematica e scienze,ecc. – ad un biennio specialistico improntato alla didattica, a numero chiuso (cui si potrà accedere attraverso selezione rigorosa per esame e per titoli).
Nel corso del biennio di specializzazione, seguirà corsi di didattica e pedagogia, e in generale materie mirate sul lavoro di formazione e crescita dei ragazzi.
Chiaramente specifici bienni specialistici potranno funzionare anche per materie affini, evitando di doverne istituire uno diverso corrispondente con rapporto 1:1 a ogni diverso tipo di laurea oggi esistente.
Il secondo momento consisterà – per coloro che, avendo con successo frequentato il biennio, avranno conseguitouna laurea “quasi-abilitante”in un semestre di tirocinio a scuola.
Durante il tirocinio il quasi-abilitato assisterà l’insegnante mentor e contribuirà a svolgere alcune attività nella scuola. E otterrà l’abilitazione, al termine del periodo di tirocinio, solose riceverà una valutazione
positiva da parte della scuola(competerà al docente mentor a cui sarà stato assegnato, e al dirigente scolastico). Nel caso di valutazione negativa, potrà ripetere il tirocinio una seconda volta, in un’altra scuola.
Nel caso in cui anche questa seconda volta non dovesse andare bene, il tirocinante avrà comunque conseguito la laurea, che potrà spendere in altri ambiti professionali.
Per chi scoprirà di avere una vocazione tardiva, magari dopo anni dalla laurea, servirà sostenere gli esami caratterizzanti del biennio specialistico– dopo aver però superato le prove per il numero chiuso, che
determinerà il contingente e creerà quindi un canale di abilitazione legato al fabbisogno reale, evitando così di tornare a creare in futuro nuove folle di precari.
Con questa nuova procedura,il percorso che porta a diventare docenti risulta nel complesso bilanciato, alternando tra livello nazionale e livello “locale”, con l’università che offre la formazione necessaria, la scuola che attraverso il tirocinio forma e “rilascia lapatente” ai suoi stessi futuri docenti; e con lo Stato che,
attraverso il meccanismo del concorso, assicura un filtro nazionale uguale per tutti coloro che saranno assunti nelle scuole italiane.
Docente mentor, grande selezione, possibilità di bocciatura e in cattedra solo chi sa trasmettere. Ma questo progetto si realizzerà davvero? In Italia?

A scuola di coding dalla primaria

da tuttoscuola.com

A scuola di coding dalla primaria

“La buona scuola” muove i primi passi a partire dal coding. La programmazione informatica arriva infatti fra i banchi grazie alla collaborazione fra il Miur e il Cini – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica – che lanciano l’iniziativa “Programma il futuro”, rivolta in particolare agli alunni della primaria.

Alle scuole, come spiega la circolare inviata oggi dal Miur, saranno forniti, a partire da quest’anno scolastico, una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica e del pensiero computazionale. L’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nei propri istituti scolastici di questi contenuti facendo della scuola una leva di innovazione e sviluppo. Il progetto anticipa gli obiettivi del Rapporto “La Buona Scuola”, su cui il governo sta consultando i cittadini sul sito www.labuonascuola.gov.it, che prevede proprio di introdurre il coding nel prossimo triennio.

Progetti come questo servono a dare ai nostri ragazzi la possibilità di essere non solo consumatori di tecnologia, ma cittadini in grado di applicare il pensiero computazionale per sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società è già oggi in grado di offrire”, sottolinea  il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

Il #coding fra i banchi

Informazioni e lezioni saranno messe a disposizione sul sito www.programmailfuturo.it, appositamente realizzato per accompagnare e supportare le scuole in questa iniziativa che parte dall’esperienza internazionale code.org. I materiali potranno essere utilizzati da docenti di qualunque materia, non saranno necessarie particolari nozioni o abilità tecniche proprio per rendere questa esperienza accessibile a tutte le classi.

Saranno disponibili materiali per un livello base di partecipazione definito “L’Ora del codice” che consentiranno di fare un’ora di avviamento al pensiero computazionale. Una modalità di partecipazione più avanzata, un Corso introduttivo, garantirà ulteriori dieci lezioni che potranno essere svolte nel corso dell’anno scolastico. In tutti e due i casi le lezioni si possono fruire sia on line che off line.

Come e quando partecipare

Per la partecipazione all’iniziativa in ogni scuola dovrà essere individuato un docente referente che avrà il compito di sensibilizzare e individuare tutti i colleghi interessati. Il docente dovrà iscriversi sul sito www.programmailfuturo.it, assicurare che la partecipazione al progetto venga ben inserita nel piano delle attività didattiche della scuola e coinvolgere le classi del proprio istituto. Ogni classe avrà poi un responsabile di progetto. Sul sito ci saranno pagine di aiuto e FAQ per sostenere la partecipazione. In tutto il mondo si stanno organizzando iniziative per creare una comunità di sensibilizzazione sul tema della formazione informatica. In particolare, nella settimana che va dall’8 al 14 dicembre si celebrerà a livello mondiale l’Ora del Codice. Miur e Cini invitano per questo le scuole ad avviare in quel periodo le loro attività  per poi procedere con il livello avanzato nelle settimane successive. Gli istituti che hanno già aderito negli anni scorsi alle iniziative del Piano della Scuola Digitale del MIUR (Scuole 2.0 e Classi 2.0) saranno invitati a partecipare da subito ad una sperimentazione di messa a punto del progetto. La partecipazione a questa sperimentazione è ovviamente aperta a tutti gli istituti scolastici interessati. La sperimentazione avverrà in concomitanza con la Settimana Europea del Codice che si svolgerà dall’11 al 17 ottobre, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, e offrirà una ricchissima agenda di eventi a carattere locale, nazionale ed internazionale, direttamente fruibili dalle scuole e dai ragazzi. Le scuole che vogliono aderire alla Settimana Europea del Codice (Codeweek) dell’11-17 ottobre possono farlo compilando il modulo all’indirizzo http://codeweek.it/scuole.

AAA. Soluzione quota 96 cercasi

da tuttoscuola.com

AAA. Soluzione quota 96 cercasi

L’estate fu piena di lampi… di speranza per quattromila insegnanti costretti a restarsene in servizio per una svista della legge Fornero. La storia è nota (e tormentata): un emendamento alla riforma della PA ne aveva prospettato il pensionamento al 1° settembre.

Ma i calcoli di spesa del Miur erano stati corretti dalla Ragioneria dello Stato che li aveva ritenuti eccessivi e non compatibili con le disponibilità di bilancio, costringendo il Governo a cancellare l’emendamento bipartisan con conseguente delusione degli interessati, crisi dei parlamentari relatori e maretta in casa PD.

Delusione e comunicati fortemente critici anche da parte dei sindacati della scuola che con la soluzione del problema dei quota 96 speravano di ottenere due piccioni con una fava: il pensionamento dei prof dimenticati dalla Fornero e 4mila posti lasciati liberi per altrettante immissioni in ruolo.

Il premier aveva colto appieno il momento critico per il Governo e per il suo partito, e si era affrettato a gettare acqua sul fuoco promettendo una soluzione a fine mese, probabilmente in occasione della presentazione del piano sulla Buona Scuola.

Trascorso inutilmente l’ultimo giorno utile (31 agosto) per il pensionamento in extremis, si è capito che la soluzione sarebbe arrivata con comodo in un altro momento.

La scena se l’è presa la Buona Scuola e il problema ha perso intensità e sostegni. Il sindacato, ad esempio, sembra avere altro a cui pensare, anche perché l’effetto occupazionale di 4mila posti liberati dai pensionati – principale obiettivo della rivendicazione – sembra ora riassorbito interamente dal piano di stabilizzazione previsto dalla Buona Scuola.

I docenti di quota 96 dovranno aspettare la prossima finestra, non prima del prossimo anno scolastico. Un altro rinvio comporterebbe la soluzione per via naturale.

Nell’attesa, però, il posto di lavoro quei 4mila ce l’hanno.

Le scuole cattoliche puntano sulla legge di stabilità

da tuttoscuola.com

Le scuole cattoliche puntano sulla legge di stabilità

Un comunicato congiunto delle principali organizzazioni rappresentative delle scuole cattoliche: Agesc, CDO, Fidae e Fism, prende posizione sul documento ‘La Buona Scuola’ osservando che esso, “occupandosi in prevalenza dei problemi del precariato, ignora sostanzialmente il fatto che in Italia il sistema nazionale di istruzione è costituito da scuole statali e scuole paritarie (le paritarie rappresentano il 24% delle scuole italiane e accolgono il 12% della popolazione scolastica)”.

Non vengono tuttavia richieste o suggerite modifiche a quel documento perché, si legge, “il Governo ha una importante occasione per recuperare tale disattenzione. Nei prossimi mesi sarà varata la Legge di stabilità 2015, che il Governo deve presentare al Parlamento a metà ottobre.
Tale passaggio istituzionale rappresenta una occasione importante per ripristinare nella legge di stabilità 2015-2017 il fondo storico destinato alle paritarie (530 milioni da aumentare di almeno 200 milioni tenuto conto del numero ad oggi delle scuole paritarie). Attualmente infatti il bilancio dello Stato prevede 272 milioni all’anno per il 2015 e per il 2016”.

Non c’è polemica diretta con il Governo, insomma, né un pressing per l’adozione a breve di un nuovo sistema di finanziamento delle scuole (tutte) fondato sul “costo standard”.

Le scuole cattoliche sollecitano invece il “ripristino triennale (2015/2017) e non solo annuale” dello stanziamento.
”Tale fondo deve poi essere assegnato integralmente al Miur, perché lo stesso possa procedere con celerità alla erogazione dei contributi, dando così certezza alle scuole paritarie su entità e tempi dei finanziamenti. A tutt’oggi, infatti, non sono ancora stati né definiti né tanto meno erogati i contributi relativi all’anno scolastico 2013/2014 già concluso.”

Dopo aver ricordato che “le scuole paritarie assicurano allo Stato un importante risparmio (appena l’1% delle risorse statali per l’istruzione è destinato alle paritarie che accolgono il 12% della popolazione scolastica)” il documento congiunto delle scuole cattoliche si conclude affermando che “la piena autonomia delle istituzioni scolastiche e l’effettiva possibilità di scegliere tra le scuole del sistema nazionale di istruzione, sono condizioni essenziali perché si possa costruire la ‘buona scuola’ di cui l’Italia ha urgente bisogno”.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 222

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 222 del 24-9-2014

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

DECRETO 13 agosto 2014, n. 140


Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalita’
per la formazione degli amministratori di condominio nonche’ dei
corsi di formazione per gli amministratori condominiali. (14G00151)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

DECRETO 7 agosto 2014


Criteri di ripartizione e di utilizzazione delle somme dovute dai
Cantoni dei Grigioni, del Ticino e del Vallese, a beneficio dei
comuni italiani di confine, per gli anni 2012 e 2013. (14A07264)

 

 

Pag. 3

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

DECRETO 16 settembre 2014


Determinazione delle modalita’ di versamento dei contributi per la
partecipazione ai concorsi indetti dal Ministero della giustizia, ai
sensi dell’articolo 1, commi da 600 a 603, della legge 27 dicembre
2013, n. 147. (14A07348)

 

 

Pag. 5

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 

DECRETO 20 maggio 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Ardent Nova». (14A07207)

 

 

Pag. 6

 

 

 

DECRETO 21 maggio 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Glorial 25 EC». (14A07205)

 

 

Pag. 11

 

 

 

DECRETO 21 maggio 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Stiker Flow». (14A07206)

 

 

Pag. 15

 

 

 

DECRETO 29 maggio 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Roxy 800 EC». (14A07188)

 

 

Pag. 19

 

 

 

DECRETO 12 giugno 2014


Modifica al decreto 17 gennaio 2012 di autorizzazione all’immissione
in commercio del prodotto fitosanitario «Oblix 500». (14A07204)

 

 

Pag. 22

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

DECRETO 30 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Larbs societa’ cooperativa
sociale a r.l.», in Piova’ Massaia e nomina del commissario
liquidatore. (14A07238)

 

 

Pag. 26

 

 

 

DECRETO 30 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Coop 97 societa’
cooperativa edilizia a r.l.», in Novara e nomina del commissario
liquidatore. (14A07239)

 

 

Pag. 26

 

 

 

DECRETO 30 luglio 2014


Sostituzione del commissario liquidatore della «Europa Work Service
societa’ cooperativa in liquidazione». (14A07240)

 

 

Pag. 27

 

 

 

DECRETO 11 settembre 2014


Sostituzione del commissario straordinario della «Elea S.p.a.» in
amministrazione straordinaria. (14A07237)

 

 

Pag. 27

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 

DETERMINA 10 settembre 2014


Rettifica relativa alla determina n. 808/2014 del 31 luglio 2014, del
medicinale per uso umano «Privigen». (Determina n. 958/2014).
(14A07231)

 

 

Pag. 28

 

 

 

DETERMINA 10 settembre 2014


Rinegoziazione del medicinale per uso umano «Erbitux» (cetuximab) ai
sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 953/2014). (14A07234)

 

 

Pag. 28

 

 

 

DETERMINA 11 settembre 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Ciprofloxacina ABC» in seguito alla determinazione di rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo procedura
nazionale, con conseguente modifica stampati. (Determina FV n.
283/2014). (14A07233)

 

 

Pag. 30

 

 

 

DETERMINA 15 settembre 2014


Presentazione di variazione per la modifica degli stampati dei
medicinale per uso umano che agiscono sul Sistema Renina –
angiotensina (RAS). (Determina FV n. 288/2014). (14A07232)

 

 

Pag. 31

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

DELIBERA 30 giugno 2014


Misure di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici
pubblici, sedi di istituzioni scolastiche statali. (Delibera n.
22/2014). (14A07325)

 

 

Pag. 32

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Venoruton» (14A07226)

 

 

Pag. 122

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Fostimon» (14A07227)

 

 

Pag. 122

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Naristar» (14A07228)

 

 

Pag. 123

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente ai medicinali per uso
umano «Okitask e Oki infiammazione e dolore». (14A07229)

 

 

Pag. 123

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Optiray» (14A07230)

 

 

Pag. 124

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Topiramato Hexal». (14A07235)

 

 

Pag. 124

 

 

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BERGAMO

 

COMUNICATO


Provvedimenti concernenti i marchi di identificazione dei metalli
preziosi. (14A07241)

 

 

Pag. 127

 

 

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 

COMUNICATO


Avviso concernente la pubblicazione sul sito istituzionale dei
decreti interministeriali in data 25 agosto 2014 di accreditamento
dei corsi formativi di durata quinquennale in Restauro svolti
dall’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro,
dall’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del
patrimonio archivistico e librario e dall’Opificio delle Pietre Dure
del Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo.
(14A07263)

 

 

Pag. 127

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 

COMUNICATO


Nomina dei commissari della Commissione Scientifica CITES. (14A07242)

 

 

Pag. 128

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

COMUNICATO


Elenco oneri informativi di cui al D.P.C.M. n. 252/2012 (14A07319)

 

 

Pag. 128

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

COMUNICATO


Fusione per incorporazione della societa’ «Prudentia fiduciaria Spa»
nella societa’ «Societa’ per amministrazioni fiduciarie Spafid Spa»,
in Milano, e relativa decadenza allo svolgimento dell’attivita’
fiduciaria e di organizzazione e revisione contabile di aziende della
societa’ «Prudentia fiduciaria Spa». (14A07236)

 

 

Pag. 128

 

 

 

COMUNICATO


Comunicato relativo al decreto direttoriale 17 settembre 2014
concernente: «Proroga del termine per la presentazione delle domande
di agevolazioni a valere sull’intervento del Fondo per la crescita
sostenibile a favore di progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti
tecnologici di “Horizon 2020″». (14A07265)

 

 

Pag. 128