Corsi di formazione

 

I corsi di formazione del mese di febbraio 2015

Laboratorio per fratelli di bambini con autismo

Destinatari: bambini dalla 2° elementare alla 3° media che hanno un fratellino con disturbo dello spettro autistico.

Tempi, orari: il corso inizia nei mesi di febbraio/marzo. Si articola in 5 incontri, il mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.00, presso la sede della neuropsichiatria di Brescia, in Via Maiera. Il laboratorio verrà effettuato solo se si riuscirà a formare un gruppo omogeneo di partecipanti.

Quota d’iscrizione: gratuito.

Docente: Federica Polo, psicologa presso gli Spedali Civili di Brescia.

La valutazione funzionale del bambino con autismo e disabilità dello sviluppo – dall’osservazione all’utilizzo del VB MAPP

La Valutazione funzionale del bambino con autismo e disabilità dello sviluppo

Destinatari: educatori, psicologi, pedagogisti, operatori della disabilità, insegnanti, famigliari .

Tempi, orari, durata: il corso si svolge nei giorni 24,25,26 febbraio 2015, dalle 14.00 alle 18.30.

Sede del Corso: Fobap Onlus, Via Michelangelo, 405, Brescia.

Quota d’iscrizione: 70€.

Docente: Raffaella Giannattasio, psicologa presso il Centro Francesco Faroni, responsabile MIPIA sud Italia, responsabile Centro Cabau di Grottaglie.

I corsi di formazione del mese di marzo 2015

Corso ECM: i comportamenti problema nelle persone con disabilità intellettiva e con disturbi dello spettro autistico

Destinatari: operatori della disabilità, educatori, psicologi, medici, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, logopedisti, psicomotricisti, infermieri, insegnanti

Tempi, orari, durata: il corso si svolge nei giorni 2 e 9 marzo 2015, dalle 9.00 alle 17.00.

Sede del Corso: Centro pastorale Paolo VI, Via Gezio Calini, 30, Brescia.

Quota d’iscrizione: 90€.

Docente: Dott.Roberto Cavagnola, pedagogista, psicologo, psicoterapeuta; da 25 anni si occupa di disabilità intellettiva con particolare attenzione ai disturbi del comportamento.

Il corso è accreditato ECM per tutte le figure sanitarie; sono riconosciuti 17,5 crediti.

I comportamenti problema nelle disabilità intellettiva e nell’autismo

Parent training autismo

Corso avanzato

Destinatari: genitori, nonni, parenti di bambini, giovani  e adulti con disturbi dello spettro autistico, che hanno già frequentato il corso base.

Data, orari, sede: 3, 10, 17, 24, 31 marzo, 2015, dalle 9.30 alle 12.00, presso il Centro pastorale Paolo VI, Via Gezio Calini, 30, Brescia.

Quota d’iscrizione: 50€. Il corso è gratuito per tutti i famigliari di persone accolte nei servizi di Fobap Onlus e per i soci di Anffas Brescia Onlus.

Docenti: Raffaella Giannattasio, Federica Romano, Mariella Fenini, Simone Antonioli, Stefania Bottini, Lidia Falzone

Autismo e autismi

Destinatari: operatori della disabilità, insegnanti, assistenti ad personam, educatori, genitori.

Data orari, sede: il corso si tiene il giorno 13 marzo, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso Villa Zanardelli, Via Roma 61, Toscolano Maderno

Quota d’iscrizione: 20€.

Docente: Filippo Gitti, dirigente medico presso gli Spedali Civili di Brescia, membro del gruppo autismo di 2° livello della neuropsichiatria infantile di Brescia.

Autismo e autismi

Convegno nazionale sull’autismo

Fobap Onlus e Anffas Brescia Onlus, in collaborazione con l’Università degli studi di Brescia, Dipartimento di Scienze Cliniche e sperimentali e l’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, U.O.C Neuropsichiatria infanzia e Adolescenza,

organizzano per il giorno 22 maggio,

il convegno “i disturbi dello spettro autistico: nuovi paradigmi diagnostici e buone prassi d’intervento”.

A breve verranno pubblicati sul sito di Fobap Onlus il dettaglio del programma e le modalità d’iscrizione.

Per l’iscrizione o per ricevere maggiori informazioni visita la pagina “formazione” del sito www.fobap.it
o contatta la segreteria al n. 030.2319071 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00).

CORSO di formazione per Tecnici Comportamentali A.B.A.

CORSO di formazione per Tecnici Comportamentali A.B.A.
(Applied Behavior Analysis)

L’analisi del comportamento applicata (A.B.A.) è una scienza che studia il comportamento umano e le sue relazioni funzionali con l’ambiente, con lo scopo di migliorare la qualità di vita, agendo su comportamenti socialmente significativi.

A.B.A è l’intervento ritenuto maggiormente efficace nel trattamento dello spettro autistico dalle Linee Guida della Sanità presentate a Roma il 26 Gennaio 2012 “Trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e adolescenti”.

Tra le figure coinvolte nell’intervento ci sono il supervisore (che valuta le abilità del bambino a cui il trattamento è rivolto, stende il piano di intervento e si occupa della formazione del team che lavorerà con il bambino, aggiornando nel tempo il piano di lavoro) ed i tecnici ABA (detti anche “tutor” ABA) che sono coloro che applicano quotidianamente il piano di intervento sul bambino seguendo le indicazioni date dal supervisore.

La figura del tecnico ABA è importante per la buona riuscita dell’intervento ed il corso ha lo scopo di fornire competenze teorico-pratiche utili per lo svolgimento di questo ruolo. Saranno alternati momenti di didattica a momenti di esercitazioni pratiche.

Inviare la scheda di iscrizione a annadivi@infinito.it entro il 28 febbraio 2015

Il corso è a numero chiuso, quindi il criterio di ammissione sarà in base alla data di completamento dell’iscrizione.
L’iscrizione sarà confermata al ricevimento della quota.

Per eventuali richieste di informazioni: annadivi@infinito.it

Vita indipendente, co-housing per persone disabili e assistenti

da Redattore sociale

Vita indipendente, co-housing per persone disabili e assistenti

Tra i 10 progetti finanziati dalla Campania ci sono anche strutture in cui possano abitare insieme persone con disabilità e assistenti personalizzati e programmi per favorire l’accesso al lavoro, la formazione e il tempo libero

NAPOLI – La vita indipendente come diritto fondamentale per le persone con disabilità. Se ne è discusso ieri a Napoli nel corso di un convegno che ha fatto il punto sui 10 progetti finanziati dalla regione Campania con fondi del ministero, si va dall’assistenza domiciliare all’accesso allo sport e alla scuola. La vita indipendente è la linea di indirizzo 3 del programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità approvato nel 2013. Su questo piano ha lavorato l’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità creato nel 2010 nell’ambito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, formato dai rappresentanti istituzionali e da quelli delle associazioni di persone con disabilità, che ha preso in carica il programma e valuterà quali sono le azioni su cui proporre al Governo le iniziative immediate, concrete e che possano portare in tempi brevi a dei risultati.

“È sempre più centrale il tema della vita indipendente – spiega Alfredo Ferrante, dirigente del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – poiché l’autonomia consente alle persone con disabilità di godere di tutti gli altri diritti universali: l’accesso al lavoro, la formazione, il tempo libero. Abbiamo chiesto nelle linee di indirizzo della progettazione di legare i temi classici come l’assistente personale alla filiera dei servizi poiché il sostegno alla persona con disabilità passa attraverso l’avvio al lavoro, la formazione dei familiari. Inoltre di favorire la nascita di strutture per il co-housing dove possano abitare insieme persone con disabilità e assistenti personalizzati. Sappiamo che i fondi a disposizione non sono sufficienti a sviluppare tutte le richieste, ma i progetti selezionati vanno intesi quali sperimentazioni che dovrebbero far germogliare altri progetti”.  Nonostante le risorse insufficienti, non ci sono stati tagli, anzi quest’anno il Fondo nazionale per le non autosufficienze, è stato portato a 400 milioni di euro. Il budget per la vita indipendente delle persone con disabilità per il 2015 è di 10 milioni di euro, lo stesso importo del 2014.
Leggi l’articolo completo su www.napolicittasociale.it

UNIFICARE L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE?

VENERDÌ 27 FEBBRAIO 2015
15 – 18,30
presso l’Istituto Tecnico “Salvemini”
in via Giusti 27- 29, Firenze

INCONTRO-DIBATTITO SUL TEMA
La crisi del rapporto fra scuola e lavoro
UNIFICARE L’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE?
Più laboratori e più esperienze sul campo per contrastare l’insuccesso scolastico e combattere la disoccupazione giovanile

Valerio Vagnoli Gruppo di Firenze, Preside Alberghiero Saffi
Relazione introduttiva
Michele Pellerey Professore Ordinario Emerito di Didattica
Modelli di integrazione tra formazione e istruzione professionale
Intervento di Emmanuele Bobbio Assessore Regionale all’Istruzione
Intervento di Gabriele Toccafondi Sottosegretario all’Istruzione
Interventi e domande del pubblico
Moderatore Giorgio Ragazzini Gruppo di Firenze
Si raccomanda la puntualità
A chi ne faccia richiesta sarà rilasciato un attestato di partecipazione
L’Istituto Tecnico Salvemini si raggiunge a piedi in 5 minuti da Piazza San Marco: si percorre via Cesare Battisti fino a Piazza SS. Annunziata, si gira a sinistra in via Gino Capponi, infine si prende la seconda traversa a destra, via Giuseppe Giusti.

Concorso a cattedra – Su Soglia 35 il Tar Lazio conferma udienza del 2016

Concorso a cattedra – Su Soglia 35 il Tar Lazio conferma udienza del 2016 e respinge istanza motivata di anticipazione udienza. Il ministro conferma disponibilità ad assumere idonei con riserva qualora la sentenza di merito dovesse confermarne le doglianze

 

Come è noto, il TAR Lazio ha disposto il rinvio d’ufficio all’11 febbraio 2016 dell’udienza di merito del ricorso contro la soglia 35/50 alle preselezioni del concorso a cattedra DDG 82/2012, in attesa di una pronuncia del Consiglio di Stato in merito ad analoga questione. A fronte di tale non condivisa decisione del Tar, avv. Irene Lo Bue, il legale Anief che segue il ricorso, ha depositato istanza motivata al fine di ottenere una anticipazione dell’udienza che, tuttavia, è stata rigettata con la medesima motivazione, ovvero l’attesa della pronuncia del Consiglio di Stato.

 

Si evidenzia, ad ogni modo che in merito a procedimenti del tutto analoghi a quello in oggetto, il Tar ha già emesso numerose sentenze favorevoli (nn. 326/14, 327/14, 272/14, 284/14, 285/14, 287/14 e 5711/14, e da ultime le recentissime sentenze n. 384/15 e 1039/15) che fanno evidentemente sperare in un esito positivo del contenzioso, anche se sarà necessario attendere l’udienza di merito fissata per il febbraio 2106.

 

Lo stesso Ministro Giannini, in risposta a un recente question time, ha confermato che se il contenzioso, con sentenza definitiva, comproverà il diritto dei ricorrenti come nel caso dei requisiti di accesso sul diploma di laurea, porterà l’amministrazione all’assunzione degli idonei soglia 35 in questo momento inseriti con riserva nelle graduatorie di merito.

 

Da parte di Anief e del suo ufficio legale, dunque, permane assoluta attenzione su questo ricorso, per il quale sono state avviate tutte le procedure necessarie e possibili affinché i ricorrenti possano ottenere lo scioglimento della riserva, senza lasciare nulla di intentato.

 

Per tali ragioni, preso atto del protrarsi dei tempi per la risoluzione di questi ricorsi e in risposta alle numerose richieste pervenute da parte dei ricorrenti interessati, Anief ha già avviato una nuova iniziativa giudiziaria volta all’immediato riconoscimento del diritto all’immissione in ruolo con decorrenza dal 01.09.2014, per coloro che hanno superato tutte le prove del concorso a cattedra DDG 82/2012, sono stati inseriti con riserva nelle graduatorie di merito e che  non hanno ottenuto l’immissione in ruolo sebbene si trovino già attualmente collocati in posizione utile nelle suddette graduatorie: e ciò sia nel caso in cui il relativo posto sia stato accantonato in attesa della sentenza, sia nel caso in cui i ricorrenti non siano stati neppure convocati in quanto inseriti con riserva (R) nelle GM.

 

Maturità, anniversari e ricorrenze utili per le prove scritte

da La Stampa

Maturità, anniversari e ricorrenze utili per le prove scritte

Skuola.net ha stilato un elenco di spunti possibili dal 750esimo compleanno di Dante ai 10 anni di Youtube
roma

Nella scelta da parte del ministero degli argomenti per la prima prova della Maturità hanno un certo peso anniversari e ricorrenze dell’anno. Skuola.net ha stilato un elenco degli spunti possibili per il 2015.

750MO COMPLEANNO DI DANTE – L’autore è già uscito nel 2005 e nel 2007, ma questo è l’anno in cui si festeggiano i 750 anno dalla nascita e potrebbe essere una ragione per proporlo di nuovo.

200 ANNI DALLA SCONFITTA DI NAPOLEONE – Waterloo e Congresso di Vienna, nonché l’esilio: il 1815 non è stato un anno gratificante per il grande condottiero. Ma il 2015 potrebbe essere l’anno in cui ricordarlo, magari per il tema storico.

125 ANNI DALLA MORTE DI VAN GOGH – Il grande artista morì il 29 luglio del 1880 suicida; per i 125 anni dalla morte iniziative e attività sono state organizzate in tutti i paesi bassi. È possibile che si voglia onorarlo inserendolo tra le tracce, magari per il saggio artistico-letterario.

110 ANNI DELLA TEORIA DELLA RELATIVITÀ – Albert Einstein e le sue teorie, potrebbe essere un ottimo spunto per la traccia del saggio breve scientifico-tecnologico. Sono passati infatti 110 anni dal momento in cui concepi’ la teoria della relatività.

100 ANNI DALL’INGRESSO DELL’ITALIA NELLA I GUERRA MONDIALE – Nel 1915 l’Italia decideva di firmare, il 26 aprile, il Patto di Londra con il quale entrò in guerra contro l’Austria e gli imperi centrali.

70 ANNI DA HIROSHIMA – Compie 70 anni nel 2015 il tragico bombardamento atomico americano avvenuto il 6 agosto 1945 sulla città portuale giapponese e su Nagasaki.

70 ANNI DELL’ONU – Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite viene fondata l’Onu: era il 24 ottobre 1945.

50MO COMPLEANNO DELLA PASSEGGIATA SPAZIALE – Cade nel 2015 il cinquantenario della prima passeggiata extraveicolare, compiuta da Alexei Leonov, il 18 marzo 1965, durante la missione Voskhod 2. Lo spazio potrebbe avere un posto in prima fila tra le tracce di Maturità 2015, vista anche la missione di Samantha Cristoforetti nell’Agenzia Spaziale Europea.

40 ANNI DELL’UCCISIONE DI PASOLINI – 40 anni fa Pier Paolo Pasolini morì in circostanze violente e non chiare a Ostia. Pasolini non è mai uscito all’analisi del testo: potrebbe essere un’occasione quest’anno.

40 ANNI DI MISCROSOFT – Il 4 aprile del 1975 Bill Gates crea la Microsoft Corporation, una delle più importanti aziende d’informatica del mondo.

10 ANNI DALLA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II – L’amato papa potrebbe avere un ruolo in questa Maturità 2015, visto che cadono i 10 anni dalla sua morte.

10 ANNI DI YOUTUBE – La piattaforma web compie 10 anni e in questo tempo relativamente breve ha acquisito un ruolo di primo piano nella vita di tutti noi. Un argomento sui quali i maturandi del 2015 sarebbero sicuramente preparati.

Cisl Scuola all’attacco di Faraone: assieme al Governo calpesta 20 anni d’evoluzione normativa!

da La Tecnica della Scuola

Cisl Scuola all’attacco di Faraone: assieme al Governo calpesta 20 anni d’evoluzione normativa!

È un vero j’accuse quello formulato dall’ala laziale del sindacato nei confronti del sottosegretario. Contestata la sua onnipresenza radiofonica degli ultimi giorni, sempre condita da “ambizioni faraoniche” a colpi di decreto: “chi se ne importa se la nostra Costituzione attribuisce al governo il potere di adottare provvedimenti provvisori con forza di legge solo in casi straordinari di necessità ed urgenza”. L’ultima speranza? Mattarella.

È un’entrata a gambe tese, per dirla con il gergo calcistico, quella che rifila la Cisl Scuola Lazio nei confronti del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone alla vigilia della presentazione del primo del due decreti che dovrebbero dare un nuovo volto alla scuola italiana. Al sindacato laziale, guidato da Vincenzo Alessandro, non è affatto piaciuta la strategia politica e comunicativa messa in atto nell’ultimo periodo da quello che può essere annoverato uno dei politici del Pd più vicino al premier Matteo Renzi.

In particolare, si contesta a Faraone, anche se questa a dire la verità è un’accusa che andrebbe rivolta a tutto il Governo, la scelta di riformare la scuola non per la via legislativa più ortodossa, l’approvazione di una legge ordinaria (che un Governo con prospettive di arrivare fino al 2018 avrebbe potuto tranquillamente intraprendere), ma attraverso il metodo del decreto legge d’urgenza: perché è ora di dire basta alle “riforme che si arenano in Parlamento”, bacchetta la Cisl.

Ma ai sindacalisti confederali non è andata giù nemmeno la presenza del sottosegretario in un numero esagerato di trasmissioni radiofoniche nazionali, dove negli ultimi giorni Faraone ha annunciato i punti rivisti e corretti della Buona Scuola. Ammettendo che qualche modifica è stata dovuta fare per l’esito della consultazione on line, tenuta dal Miur tra settembre e novembre 2014. Peccato che al sindacato l’aggiustamento non sia bastato: perché con la procedura adottata si stanno “si calpestano 20 anni di evoluzione normativa”. La situazione sarebbe così grave che l’organizzazione sindacale tira in ballo l’imparzialità del neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che all’atto del suo insediamento ha definito prioritaria la difesa della scuola e del diritto allo studio.

Già dal titolo del documento della Cisl Scuola Lazio, “In modulazione di frequenza, va in onda la buona scuola”, si comprende il tenore dell’intervento. Ve lo proponiamo per intero, qui di seguito.

La strategia comunicativa prescelta dal Governo – o, almeno, dal sottosegretario Faraone – per illustrare il contenuto degli ormai prossimi provvedimenti sulla Buona Scuola fa leva sulla radio. La scorsa settimana è stata, per il sottosegretario, intensissima dal punto di vista della presenza radiofonica. Il 9 febbraio va in onda a Tutta la città ne parla (Radio 3), il 13 a Fahreneiht (Radio 3), il 16 a Effetto giorno (Radio 24), il 17 a Un giorno da pecora (trasmissione di satira politica di Radio 2). Il tutto in preparazione del Consiglio dei Ministri del giorno 27 febbraio, che dovrebbe varare i provvedimenti attuativi del documento sulla Buona Scuola.

In ciascuna di queste trasmissioni, il sottosegretario, reso noto al grande pubblico dalle esternazioni in lode del valore formativo delle occupazioni, con annesso seguito di polemiche da parte di  alcuni dirigenti scolastici, ha rivendicato la carica innovativa dei provvedimenti governativi, che, finalmente, ridanno attualità, secondo Faraone,  al tema del merito degli insegnanti. Oddio, qualche aggiustamento, in verità, il sottosegretario ha dovuto digerirlo. Le critiche e i pareri negativi di gran parte dei quei 100.000 che hanno risposto al questionario on line, nonché degli altri che hanno partecipato ai vari seminari tenutisi dalle Alpi alle piramidi, hanno indotto il governo ad accettare, per definire la progressione economica dei docenti, un mix tra anzianità (inizialmente abolita) e merito. Ma, ciò nonostante, il sottosegretario ha detto che almeno i 2/3 delle risorse disponibili per la retribuzione dei docenti saranno impiegati sul versante meritocratico.

Faraone ha poi ribadito che il governo effettuerà le assunzioni promesse, che renderà sistematica la  formazione continua degli insegnanti, mediante investimenti adeguati, che amplierà il numero degli asili nido, specie nelle regioni meridionali che ne sono sprovviste, che premierà le scuole migliori, ma investirà anche per ridurre lo svantaggio delle scuole che ottengono risultati scolastici meno buoni (premiare il merito, senza penalizzare il demerito: un equilibrio funambolico), che investirà sull’informatizzazione, senza trascurare i problemi strutturali delle scuole italiane, che distinguerà il ruolo degli insegnanti di sostegno da quello degli insegnanti curricolari, che … che .. che …

Ambizioni faraoniche, verrebbe da dire: nomen omen!

Il tutto per decreto. Basta con le riforme che si arenano in Parlamento. Fatti non pugn … , ehm, ehm,  … non parole. E poi ognuno sarà libero di valutare l’operato governativo al momento delle elezioni. E pazienza se così facendo si calpestano 20 anni di evoluzione normativa: la cosiddetta privatizzazione del pubblico impiego, l’assunzione del contratto, dello statuto dei lavoratori e del codice civile tra le fonti regolative del rapporto di lavoro pubblico (art. 2, comma 2 del decreto legislativo 165/2001). Soprattutto, chi se ne importa se la nostra Costituzione attribuisce al governo il potere di emanare atti con valore di legge solo con delega del Parlamento, ovvero di adottare provvedimenti provvisori con forza di legge solo in casi straordinari di necessità ed urgenza,  e sempre con conversione in legge ordinaria entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione”.

Vedremo se il nuovo inquilino del Colle più alto dello Stato vorrà e potrà sancire l’inutilità definitiva di un’aula parlamentare ogni giorno più sorda e più grigia”.

Giannini: l’integrazione è centrale nella Buona Scuola

da La Tecnica della Scuola

Giannini: l’integrazione è centrale nella Buona Scuola

P.A.

La ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini ha aperto la due giorni di formazione: ‘Le scuole in contesti multiculturali. Promuovere e governare l’integrazione’. Vi partecipano oltre 250 fra dirigenti scolastici, docenti, esponenti di associazioni, studenti e genitori provenienti da tutta Italia

L’integrazione linguistica e culturale degli studenti figli di migranti sarà uno “dei punti cardine del decreto ‘La Buona Scuola’”. Perché “la scuola è la base, la cornice ideale per diventare cittadini sostanziali. E noi stiamo andando in questa direzione”: così la ministra Giannini presentando l’iniziativa organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per il Lazio, Roma Capitale e l’Università Roma Tre.

“Vogliamo fornire alle istituzioni scolastiche – ha spiegato il Ministro – gli strumenti scientifici, didattici e organizzativi adeguati e dare centralità alla formazione linguistica perché la lingua è passaporto di comunicazione e integrazione”. L’iniziativa  è stata promossa nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione e l’intercultura, istituto a settembre scorso dallo stesso Ministro Giannini. Nel corso della mattinata, presso la Sala della Comunicazione, al Miur, a Roma, è stata presentata una sintesi del volume “Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi”, in corso di pubblicazione e realizzato dal Miur in collaborazione con la Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità).

Il seminario si è poi spostato presso l’Università Roma Tre dove, tra le 15.00 e le 18.00, sono state previste sessioni tematiche di lavoro (nelle aule della facoltà di Scienze della formazione primaria).

Gli esperti che hanno preso parte all’iniziativa provengono tutti da scuole che si caratterizzano per una forte presenza di alunni con cittadinanza non italiana.

Ad animare i tavoli di lavoro anche studenti immigrati in Italia, ciascuno con una propria storia da raccontare. Domani, venerdì 20, nell’Aula Magna del Rettorato (sempre dell’Università Roma Tre), la tavola rotonda finale. Ad aprirla Houssem Dalhoumi, alunno di La Spezia e primo presidente “straniero” di una consulta provinciale degli studenti. Housseum per la sua relazione ha scelto come titolo “Sono italiano, vengo dall’altra sponda del Mediterraneo”. Il presidente della consulta, nato in Tunisia, cresciuto in Italia, e in Italia ha fatto tutto il suo percorso scolastico, è il “prototipo” dei ragazzi “in attesa di cittadinanza”.

Gli alunni con cittadinanza non italiana sono quasi 803.000 (anno scolastico 2013/2014), il 9% del totale degli alunni. Il numero di questi studenti è quadruplicato dal 2001/2002 (erano 196.414, il 2,2% della popolazione scolastica complessiva) ad oggi. La loro presenza è in crescita nelle scuole superiori (22,7% nel 2013/2014 e nelle scuole non statali (10% degli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2013/2014 a fronte del 13,3% degli italiani). I nati in Italia sono ormai oltre la metà: il 51,7 per cento (415.283) degli alunni stranieri, un sorpasso avvenuto nell’ultimo anno scolastico. Romeni, albanesi e marocchini: i gruppi più numerosi secondo un trend ormai consolidato. Gli istituti tecnici – nell’anno scolastico 2013/2014 – sono stati in cima alle preferenze di questi alunni. Ma in aumento anche la scelta dei licei. (Il Velino)

Decreto scuola: molti i punti interrogativi

da La Tecnica della Scuola

Decreto scuola: molti i punti interrogativi

Il percorso del decreto sulla scuola di prossima emanazione si preannuncia complesso e tortuoso. E non è detto che tutto fili liscio come il Governo pensa.

A quali regole dovrà sottostare l’approvazione dell’ormai imminente decreto sulla riforma della scuola?
I riferimenti normativi sono sostanzialmente due: la Costituzione e la legge 400 del 1988.
La Costituzione (articolo 77) è chiara: il Governo può utilizzare lo strumento del decreto legge solo “in casi straordinari di necessità e d’urgenza”.
L’art. 15 della legge 400/88 entra invece molto di più nel merito e aggiunge che “i decreti devono contenere misure di immediata applicazione e il loro contenuto deve essere specifico, omogeneo  e  corrispondente  al titolo”.
Il successivo articolo 16 stabilisce anche che tali provvedimenti del Governo non sono soggetti al visto preventivo della Corte dei Conti.
Ma, nel concreto, quali conseguenze può avere tutto ciò sul decreto in arrivo?
Parecchio, almeno secondo noi.
Intanto c’è da dire che – allo stato attuale – l caratteri di necessità e di urgenza sembrano potersi ravvisare solamente sulla questione delle assunzioni, visto che per tutto il resto l’urgenza è quanto meno dubbia dal momento che si tratta di temi che non da oggi sono all’ordine del giorno del dibattito politico relativo al nostro sistema scolastico.
Ma l’aspetto più interessante dell’intera vicenda, che finora non è stato evidenziato da nessun osservatore, è un altro: in realtà il decreto potrebbe essere approvato anche in mancanza di adeguate certezze in materia di copertura finanziaria proprio perchè per i decreti legge non esiste questa forma di controllo preventivo.
A questo punto, il problema della copertura verrebbe ad essere oggetto di esame alle Camere, al momento della conversione in legge. Cosa potrebbe accadere se la Ragioneria Generale dello Stato facesse delle obiezioni serie e fondate?
Certamente il percorso parlamentare si complicherebbe parecchio e sarebbe giocoforza per il Governo ricorrere al voto di fiducia. Il tema diventerebbe squisitamente politico e la partita non riguarderebbe solamente le assunzioni e la carriera dei docenti, ma toccherebbe la stessa sopravvivenza del Governo.

Vacanza pasquali a rischio per colpa del maltempo

da tuttoscuola.com

Vacanza pasquali a rischio per colpa del maltempo

Nelle scorse settimane molti istituti sono rimasti chiusi in tutta Italia a causa dal maltempo, e molti studenti hanno fatto qualche giorno di vacanza in più. Ma questa inaspettata vacanza potrebbe costar cara: le scuole potrebbero, secondo il portale Skuola.net, ridurre altre vacanze, come ad esempio quelle di Pasqua. E ciò per effetto della norma che prevede che l’anno scolastico, per essere valido, deve essere composto di almeno 200 giorni di lezione.

Gli studenti chiedono aiuto, scrivendo sul forum del portale: “Volevo sapere se il Consiglio d’Istituto può modificare il calendario regionale facendo andare i ragazzi a scuola il 16 e 17 febbraio, visto che le scuole sono state chiuse due giorni per neve” domanda uno studente. Il 16 e i 17 febbraio a cui fa riferimento sono stati proprio i giorni in cui molti ragazzi sono rimasti a casa per le vacanze di Carnevale. Ma purtroppo, spiega Skuola.net, la scuola può decidere di abolire i giorni di festività restando aperta al fine di garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge. E se non può farlo per colpa di neve e pioggia, allora deve recuperare in qualche modo. Come? “Decidendo di cancellare qualche vacanza qui e là e le prossime a essere messe a repentaglio sono proprio le vacanze di Pasqua”.

Esisterebbe anche una norma del ’94 che afferma che i giorni di lezione perduti per cause esterne (nevicate eccezionali, ordinanze dei sindaci, ecc.) “non vanno recuperati“. Ad ogni modo, vista l’autonomia scolastica riconosciuta alle scuole, la scelta di cosa fare è rimessa ad esse.

Piano assunzioni, indiscrezioni dal M5S

da tuttoscuola.com

Piano assunzioni, indiscrezioni dal M5S

Il piano di assunzioni degli insegnanti dei 150 mila insegnanti molto probabilmente non si esaurirà a settembre 2015, ma verrà spalmato negli anni successivi. Quindi, contrariamente a quanto sbandierato da Renzi nella presentazione della Buona Scuola, le Gae non saranno assorbite nell’anno scolastico 2015-2016”. Lo affermano in una nota stampa i parlamentari del Movimento 5 Stelle commentando l’incontro avuto con il ministro Giannini al Miur, nel corso del quale hanno illustrato la proposta di legge sul reclutamento scolastico avente come prima firmataria Silvia Chimienti.

Nel corso dell’incontro con il ministro – continuano i parlamentari 5 stelle –, avvenuto in un clima di civile confronto a tutto campo,  abbiamo appreso che il Miur sta ultimando il censimento degli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Si tratta di un provvedimento con il quale concordiamo – difatti, è contenuto anche nella nostra Pdl sul reclutamento docenti -, ma ci sembra assurdo che, a una settimana dal varo del Decreto, il ministero non abbia ancora i dati ufficiali”.

I parlamentari pentastellati commentano che nell’esecutivo si hanno “idee confuse anche rispetto alla platea degli interessati dal piano assunzioni: si sta riflettendo anche sull’apertura agli abilitati delle graduatorie d’istituto con 36 mesi di servizio”.

Gli esponenti del M5S ricordano infine i punti essenziali della proposta di reclutamento presentata dalla parlamentare Chimienti, “che prevede dal 2015 al 2020 un piano quinquennale di assunzione dei circa 300mila docenti in graduatoria ad esaurimento e abilitati delle graduatorie d’istituto, da realizzarsi tramite l’ampliamento degli organici attraverso la cancellazione della norma Tremonti e Gelmini, la fissazione del numero massimo di alunni per classe a 22, la reintroduzione del tempo pieno nella scuola primaria e incentivi al part-time per i docenti con più di 25 anni di anzianità di servizio.  Poi, dal 2020, un nuovo e rivoluzionario sistema di formazione e reclutamento che impedisca il ricrearsi delle sacche di precariato”.

Va rilevato che il Ministero non ha confermato né smentito queste indiscrezioni, e pare inverosimile che le abbia comunicate in via preliminare al principale partito politico di opposizione. Al contrario, a noi risulta il più assoluto riserbo, specie in vista dell’evento del 22 febbraio e del probabile Consiglio dei Ministri della settimana successiva.

D’altra parte, l’ipotesi che si stia riflettendo sull’assunzione dei precari abilitati con più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili è confermata da un articolo di ieri de La Repubblica, che pure sostiene che il censimento sulle Gae sia stato ultimato.

Quanto all’ipotesi della spalmatura su 2 anni delle assunzioni, si hanno come unico riscontro le dichiarazioni dell’ex ministro Giuseppe Fioroni, che raccomandava questa soluzione.

Da parte nostra, abbiamo sottolineato che l’allargamento della platea delle assunzioni oltre le Graduatorie a Esaurimento (Gae) e quelle di merito presenti più insidie che vantaggi, poiché la sentenza europea raccomanda concorsi e percorsi di abilitazione regolari e non raccomanda in nessuna parte l’assunzione diretta dei precari con oltre 36 mesi di anzianità (che invece – anche in caso di assunzione – manterrebbero inalterati i diritti di risarcimento nei casi riconosciuti di abuso nella reiterazione dei contratti a tempo determinato).

Canto della vita

CANTO DELLA VITA di Umberto Tenuta

CANTO 414 Dedicato ad Annarella ed a tutti i giovani che nella scuola lottano per vivere.

Sembrerà strana questa dedica.

Ma non lo è.

Non lo è perché la vita è amore.

La vita nasce da un atto di amore.

Ed ogni nato/a di donna non muore finché ama.

Oggi lo sa anche la medicina.

E lo sai tu, Maurella!

E lo sai tu, Emma!

E lo sai tu, Annarella!

Tre Donne!

Un solo grande amore.

L’amore della vita.

Non a caso, siete tre donne.

Da voi, donne, nasce la vita.

E voi la vita non potete dare, se voi la vita non amate.

Donne, voi siete la sorgente della vita.

E la sorgente non può inaridirsi, mai, perchè voi, o donne, siete la vita.

Canto voi tre, Donne, perchè voi siete la sorgente della vita.

Voi, Donne, date la vita.

Date quello che amate.

E amate quello che date.

Amate la vita, la vostra vita, la vita che non finisce mai.

La vita vostra, la vita dei vostri figli, la vita di ogni figlio di donna.

Lungi da voi la Morte!

E lungi dai vostri figli la Morte.

Lungi da ogni giovane figlio di donna la Morte.

Via la Morte da ogni luogo.

Anche dalla BUONASCUOLA.

La Mortalità scolastica.

Viva la vita!

La vita vostra, o mie TRE DONNE.

La vita di tutti i figli delle donne!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

Alimenti per farsi uomini

ALIMENTI PER FARSI UOMINI di Umberto Tenuta

CANTO 413 UNITà PSICOFISICA DELL’UOMO.

Si alimenta il corpo e si alimenta la mente del bambino.

All’alimentazione del corpo pensa la famiglia.

All’alimentazione della mente−e del cuore− provvedono assieme famiglia, società e scuola.

La scuola ha un compito essenziale per la migliore umanizzazione del figlio di donna.

 

Cresce bene il bimbo se adeguatamente alimentato di ciascuna delle sostanze necessarie alla crescita dei suoi diversi organi.

La carenza di alcune sostanze alimentari si ripercuote sullo sviluppo di alcuni organi.

Ad esempio, la carenza di calcio si ripercuote sullo sviluppo osseo.

L’odierna nipiologia si preoccupa di indicare quali sono le migliori sostanze alimentari per una sana crescita del bambino.

Il simile è delle Scienze dell’educazione, che si occupano della migliore umanizzazione dei figli di donna.

Al riguardo, forse torna opportuno considerare che la parola Alunno deriva da alere, alimentarsi, e quindi significa crescere: chi si alimenta (alunno) cresce, diventa adulto (Participio passato di alere, cioè alimentato, e quindi cresciuto).

Se è vero che una sana alimentazione del bambino non si preoccupa di costituire ingiustificate riserve di grassi, di calcio o di altre sostanze alimentari −riserve che peraltro potrebbero anche risultare dannose− ma di offrire tutte le sostanze indispensabili ad un’ottimale crescita, anche le Scienze dell’Educazione si preoccupano di offrire tutte le MATERIE necessarie alla migliore formazione del giovane.

Le MATERIE per la formazione fisica (EDUCAZIONE FISICA), per la formazione musicale (EDUCAZIONE MUSICALE), per la formazione linguistica (LINGUE), per la formazione storica (STORIA), per la formazione geografica (GEOGRAFIA)…

Non si tratta di alimenti culturali di cui riempire le teste dei giovani.

Ma di alimenti culturali che abbiano come prevalente, se non esclusiva finalità, quella di formare atteggiamenti e capacità, fornendo altresì le conoscenze essenziali per l’esercizio delle capacità.

Occorre favorire la formazione di atteggiamenti favorevoli all’espressione ed alla comunicazione linguistica, e nel contempo occorre fornire gli strumenti per esprimersi e comunicare.

Occorre favorire la formazione di atteggiamenti favorevoli all’orientamento nello spazio e nel tempo, e nel contempo occorre fornire le conoscenze storiche e geografiche indispensabili per muoversi nel tempo e nello spazio.

Atteggiamenti, capacità, conoscenze, comunemente note come SAPER ESSERE, SAPER FARE, SAPERE[1].

Ovvero, più semplicemente: teste ben fatte e cuori ben fatti.

Nella mia pedanteria di bète comme un maitre d’école, della quale prego i miei cinque lettori di scusarmi, vorrei precisare che il docente di Geografia, come il docente di qualsiasi altra disciplina, dovrebbe preoccuparsi:

  1. a) innanzitutto di far nascere la passione geografica, intesa come desiderio di conoscere la Terra, il Cielo e l’Universo;
  2. b) di favorire il conseguente impegno di acquisizione delle abilità che sono proprie del geografo;
  3. c) di fare acquisire infine i nuclei concettuali fondanti della Geografia.

Altro che teste ben piene!

E cuori assenti!

Quanto accennato per la Geografia vale per tutti gli altri alimenti necessari alla formazione integrale di uomini.

In pedantesca sintesi,

Professoresse:

  • Innamorate i vostri studenti con quello che voi siete: GEOGRAFE, STORICHE, PITTRICI, POETESSE…
  • Offrite ai vostri studenti laboratori linguistici, storici, geografici, scientifici…
  • Premiate i loro progressi!

E soprattutto − ve lo dico fraternamente! − non siate giudici severi dei vostri errori pedagogici!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

 

[1] In merito cfr.: Cresson, E., , Insegnare ad apprendere. Verso la società conoscitiva, Libro bianco su istruzione e formazione, Lussemburgo, Commissione Europea. 1995; Tenuta U., Atteggiamenti, capacità, conoscenze, http://www.edscuola.it/archivio/didattica/atteggiamenti.html

Giornata nazionale del Braille

Il 21 febbraio: GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

La Giornata nazionale del braille è una ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007. La giornata si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità.

Nell’ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale possono promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i principali mass-media, per richiamare l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.

La ricorrenza è considerata solennità civile e non determina riduzione dell’orario di lavoro negli uffici pubblici, né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado.


 

Seminario-Giornata Studio “DAL BRAILLE TRADIZIONALE A QUELLO MULTIMEDIALE DELLE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI: tavoletta e Hi-tech a confronto”- Isernia 27 febbraio 2015.

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

“Si comunica che  in occasione dell’VIII Giornata nazionale del Braille l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus di Isernia organizza il Seminario-Giornata Studio dal titolo: “DAL BRAILLE TRADIZIONALE A QUELLO MULTIMEDIALE DELLE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI: tavoletta e hi-tech a confronto”.

 

Il Seminario -giornata studio si svolgerà presso l’Aula Magna dell’ITIS “E. Mattei”, Viale dei Pentri – 86170 ISERNIA, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 del giorno 27 febbraio 2015.

 

Durante i lavori saranno consegnati i riconoscimenti al merito di chi si è particolarmente distinto per la vicinanza e il sostegno alla Dirigenza dell’UICI Onlus di Isernia.

 

IL Programma

  • ore 9.00  registrazione dei partecipanti, saluto delle autorità e dei rappresentanti istituzionali dell’Associazione
  • ore 9:30 Saluto e intervento del Presidente nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Mario Barbuto

  • ore 10:00 Avv. Paolo Colombo, Responsabile del Centro di documentazione giuridica Gianni Fucà: “Normativa di tutela del non vedente

  • ore 10:20 Prof. Marco Condidorio, presidente regionale UICI Onlus Molise e Direttore I.Ri.Fo.R. Onlus Molise : “Dal significato storico dell’invenzione di Louis Braille: l’approccio tiflologico e didattico del codice per i docenti di sostegno
  • ore 10:40  Dr.  Sabato De Rosa, Assistenza e Consulenza Ausili e Tecnologie Informatiche Servizio Tiflotecnico “Cavazza” , “Il Braille per e su dispositivi mobili”.

ore 11.00 Coffee break

  • 11:20 Antonio Maggiore, Presidente della Cooperativa sociale “Centro italiano tiflotecnico” di Lecce: “Strumenti per l’autonomia e stampante braille”
  • 11:40 Dr. Salvatore Romano, Componente della Direzione Nazionale UICI: “Gli Ausili e  Progetto Mercurio della Apple rivolto ai sordo-ciechi”
  • 12: 00 Dr. Michele Corcio, vice presidente IAPB e Consigliere nazionale dell’UICI: “Attività riabilitativa per gli ipovedenti: realtà e problematicità“.

ore 12.20  Dibattito e  conclusioni

Si informano i partecipanti che in concomitanza al Seminario – Giornata Studio è allestita nei locali adiacenti alla Sala Convegni la mostra tiflo-tecnica e informatica dedicata agli ausili per l’autonomia delle persone in situazione di cecità assoluta e ipovisione.

 

Inoltre,  per chi lo richiede sarà possibile ritirare l’attestato di partecipazione per uso di certificazione e/o come richiesta  di crediti scolastici.

 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria dell’Unione isernina ai seguenti recapiti: tel. 0865 415084 oppure scrivere a uici-isernia@legalmail.it.”

 

 

 

Mario Barbuto

Presidente Nazionale


Concorso europeo di temi sul Braille 2015 (scadenza 30 aprile 2015)

 

 

 

In occasione della Giornata Nazionale del Braille, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è lieta di informare che l’Unione Europea dei Ciechi organizza anche quest’anno il Concorso europeo di temi sul Braille, sponsorizzato dalla ditta Onkyo e dalla rivista “Braille Mainichi” giapponesi. Quest’anno il concorso propone una pluralità di temi tra i quali scegliere:

 

  • “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, sociale e familiare”. Esempi di come questo tema generale possa essere trattato sono: il Braille nell’era della tecnologia, l’uso del Braille a tutte le età, il Braille e il voto.

 

  • “Vivere con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille”. Viene incoraggiata la descrizione oggettiva di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa.

 

  • “Storie divertenti sul Braille”

 

  • “Riflessioni sul futuro del Braille”

 

  • “Riflessioni su vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la stampa in nero”

 

  • “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”.

 

 

Gli elaborati non devono superare le 1000 parole (con un 10% in più o in meno di tolleranza).

 

I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a essere creativi non limitandosi alla classica narrazione della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

 

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è stata chiamata a collaborare allo svolgimento del concorso occupandosi della diffusione delle informazioni sul concorso a livello italiano e fungendo da segreteria del concorso per la fase iniziale di selezione delle composizioni dei concorrenti italiani. Le composizioni, in Braille o in formato elettronico accessibile, dovranno pervenire all’Ufficio Affari Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it entro il 30 aprile 2015. Si allega il regolamento del concorso.

 

Si confida in una sollecita e ampia diffusione della notizia.

 

Cordiali saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE

(dr. Alessandro Locati)

ALLEGATO

 

CONCORSO DI TEMI SUL BRAILLE EBU ONKYO 2015 – EUROPA

REGOLAMENTO

1. Scopo e tema

1.1 Il concorso europeo di temi sul Braille organizzato dall’Unione Europea dei Ciechi (EBU) per conto della ditta Onkyo e della rivista Braille Mainichi ha lo scopo di promuovere l’utilizzo del Braille come chiave di accesso per i non vedenti all’informazione e all’inclusione sociale.

1.2 Quest’anno il concorso propone i seguenti temi:

  • “Il ruolo del Braille nella promozione della partecipazione delle persone con disabilità visiva alla vita politica, economica, culturale, sociale e familiare”. Esempi di come questo tema generale possa essere trattato sono: il Braille nell’era della tecnologia, l’uso del Braille a tutte le età, il Braille e il voto.

 

  • “Vivere con il Braille – incoraggiamo insegnanti, trascrittori e tutti coloro che fanno in qualche maniera uso del Braille o vorrebbero farne uso a riflettere sul ruolo del Braille”. L’elaborato può essere una relazione o un esercizio di scrittura creativa sul tema scelto e viene incoraggiata la descrizione di soluzioni, idee e prodotti innovativi per promuovere il Braille in tutta Europa.
  • “Storie divertenti sul Braille”
  • “Riflessioni sul futuro del Braille”
  • “Riflessioni su vantaggi e svantaggi del Braille a confronto con la stampa in nero”

 

  • “Braille e touchscreen: le nuove frontiere del sistema”.

 

I concorrenti saranno comunque liberi di trattare il tema scelto interpretandolo secondo la propria immaginazione e sono altresì incoraggiati a essere creativi non limitandosi alla classica narrazione della storia della propria vita, ma elaborando il testo sotto forma, ad esempio, di lettera, poesia o intervista.

  1. Condizioni generali2.1 Concorrenti

    Chiunque utilizzi il Braille, vedenti compresi, e risieda in Italia può partecipare al concorso senza alcun limite d’età.

    2.2 Elaborati

    * I concorrenti devono presentare un elaborato in formato digitale su uno dei temi descritti nel comunicato sul concorso.

    * I concorrenti non possono presentare più di un elaborato.

    * Le composizioni devono essere in inglese o in italiano.

    * Gli elaborati non devono superare le 1000 parole (con un 10% in più o in meno di tolleranza)

    * Gli elaborati devono includere le seguenti informazioni: nome, cognome, sesso ed età del concorrente, paese, numero delle parole dell’elaborato, indirizzo postale, numero di telefono ed eventualmente indirizzo e-mail.

    IMPORTANTE! Le succitate informazioni devono essere poste all’inizio dell’elaborato, prima del titolo

    2.3 Diritti d’autore

    Con la loro partecipazione a questo concorso

    * Gli autori cedono automaticamente e in maniera esclusiva a livello mondiale tutti i diritti, inclusi quelli d’autore, all’EBU, che potrà consentire l’esercizio di tali diritti in licenza o cederli.

    * Gli autori permettono all’EBU l’utilizzo del loro nome e dei loro elaborati per attività di promozione con qualunque modalità l’EBU ritenga opportuna.

    * In quanto detentore di diritto d’autore, l’EBU può dare il permesso agli autori e ai suoi Membri Nazionali di fare uso degli elaborati nella maniera che essi ritengano adeguata.

    * I vincitori del concorso forniranno all’EBU alcune loro foto e riconosceranno il diritto dell’EBU a riprodurre, adattare, editare e pubblicare le loro foto su qualunque mezzo di comunicazione, incluso il web e la stampa.

    3. Procedura

    * I concorrenti devono far prevenire i loro elaborati all’Ufficio Affari Internazionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Borgognona 38, 00187 Roma, tel: 06 69988388/375, e-mail: inter@uiciechi.it entro il 30 aprile 2015.

    * L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti effettuerà una preselezione in modo da presentare non più di cinque elaborati alla Giuria di selezione europea.

    4. Premi

    * Premio Otsuki (1° premio): USD 2000,00

    * Premi di eccellenza
    o categoria giovani, per persone di età non superiore a 25 anni : USD 1000,00
    o categoria adulti/anziani per persone di età superiore a 25 anni: USD 1000,00

    * Premi per opere di merito
    o categoria giovani: due premi da USD 500,00 ciascuno
    o categoria adulti/anziani: due premi da USD 500,00 ciascuno

 


 

Braille, storia di Lisa: la piccola combattente che comincia tutto con un no

Giornata mondiale. Seguita dalla Lega del Filo d’Oro, una vita costellata da complicazioni fin dalla nascita, è riuscita a vincere un concorso di lettura Braille nella categoria riservata ai bambini

Lisa. Foto: Lega del Filo d’Oro
Lisa.
Lega del Filo d’Oro
OSIMO (AN) – La Giornata nazionale del Braille del 21 febbraio, accende i riflettori su situazioni e storie che vale la pena raccontare. Quella di Lisa, di appena otto anni, è una di queste. Oggi è una delle tante bambine sordocieche seguite dalla Lega del Filo d’Oro, ma tornando indietro nel tempo la sua storia è costellata da mille difficoltà che l’hanno accompagnata fin dai primi giorni della sua vita. La sua famiglia è piuttosto numerosa: mamma Sandra, papà Federico, le gemelle Denise e Jennifer, un cane e un gatto. Nel gennaio 2007, Lisa fu la prima delle tre a nascere, a sole 23 settimane di gestazione. Denise e Jennifer resistettero nella pancia della mamma altri quindici giorni.

Le difficoltà subito dopo la nascita. La storia della piccola Lisa è piena di complicazioni: a undici giorni ha avuto una perforazione del colon. Poi un’infezione al sangue. Poi la retinopatia del prematuro: “A tre mesi io e lei siamo stati per un mese a Milano, per tentare di riattaccare la retina”-  ricorda la mamma Sandra. È così che inizia la scoperta dei suoi problemi sensoriali: “Lisa non distingue nulla, nemmeno la luce o le ombre. Siamo andati fino a Detroit, niente da fare. Quando lei aveva un anno hanno riscontrato anche una sordità medio grave, ma grazie a una bravissima logopedista, Lisa ha imparato a parlare”.

Lisa. Foto: Lega del Filo d’Oro
Lisa.
Lega del Filo d’Oro 2
L’arrivo alla Lega del Filo d’Oro. Nonostante le difficoltà, Sandra ha trovato nella onlus marchigiana un’ancora di speranza alla quale aggrapparsi ed ora è contenta delle tante esperienze fatte con Lisa. “Quando siamo arrivati alla Lega del Filo d’Oro, però, abbiamo capito subito che questo è il top”, dice, “da nessuna altra parte fanno così tante ore di terapia, ogni giorno, come qui. Né ci sono così tanti specialisti che ti visitano. E soprattutto questa è l’unica struttura che accoglie tutta la famiglia”.

Traguardi e sfide. Tra i molteplici significati della Giornata dedicata al Braille, il più importante è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su storie come quella di Lisa. Il suo continuo superarsi e sorprendere rende orgogliose le persone che le sono vicine, prima tra tutte la sua mamma. Sorprese, con Lisa, ce ne sono tutti i giorni. “È vero, noi le chiediamo sempre di più, perché sappiamo che ha le possibilità. Ogni volta lei dice ‘no’, e poi si mette d’impegno”, racconta Sandra. L’insegnante intanto tira fuori una dattilobraille: “Lisa, proviamo a schiacciare i tasti con la dattilobraille?”. “No!”, fa lei, buttando indietro i riccioli biondi. Poi si siede al tavolo e comincia a picchiettare. Un ditino a sinistra, due ditini a sinistra, tre ditini a sinistra. E via, si ricomincia. “Vedrai che diventerà la sua attività preferita!”, scommette Sandra. E sorride.
Sandra aveva ragione. Oggi infatti Lisa è riuscita a partecipare, e a vincere, un concorso di Braille nella categoria riservata ai bambini di II e III elementare.

Tattile, digitale, in braille o Lis: il libro accessibile si mette in mostra

Promossa da Area Onlus in collaborazione con la fondazione Agnelli a Torino, la rassegna partirà sabato 25 e andrà avanti fino al 31 ottobre. Vi interverranno docenti universitari, ricercatori, scrittori ed editori, per fare il punto sull’editoria accessibile e sulle sue applicazioni nel sistema scolastico

TORINO – Se la cultura dev’essere per tutti, meglio iniziare da giovani. Con questo spirito, si aprirà domani a Torino la prima settimana del libro accessibile, una rassegna di convegni, workshop, laboratori ed eventi sull’editoria che si rivolge ai disabili: libri tattili, digitali, con marcatori visivi o Lis; ma anche ad alta leggibilità, senza parole o espressi in simboli.

Promossa da Area onlus, in collaborazione con la fondazione Giovanni Angelli, l’iniziativa prende il nome di “Lettori senza frontiere”: vi partecipano scrittori, editori e docenti universitari, invitati a fare il punto sull’editoria accessibile in Italia e all’estero. I primi destinatari saranno invece gli operatori del sistema educativo e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado: a loro sono rivolti i cinque giorni di laboratori che si terranno nella sede di Area Onlus dal 27 al 31 ottobre, durante i quali potranno incontrare, tra gli altri, lo scrittore Massimiliano Verga, che in “Un gettone di libertà” (Mondadori) ha raccontato, con ironia e tenerezza, la sua esperienza di padre di un bimbo affetto da grave disabilità. Parallelamente, docenti ed educatori potranno frequentare una serie di workshop sugli utilizzi del libro accessibile all’interno del sistema scolastico, in relazione alle diverse forme di disabilità.
Sabato 25, inoltre, Andrea Canevaro – già direttore del dipartimento di Scienze dell’educazione dell’università di Bologna e membro della Commissione scientifica dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione dei disabili – terrà una lectio magistralis nel convegno d’apertura, dedicato a “L’editoria accessibile come strumento di apprendimento, inclusione e crescita sociale”. Tra gli altri relatori, l’esperta di letteratura per l’infanzia e handicap Elena Cormiglia illustrerà lo stato dell’arte del libro accessibile in Italia; Caterina Ramonda, istruttrice bibliotecaria,  indicherà percorsi di lettura per ragazzi; Della Passarelli, editrice, racconterà il ruolo delle case editrici nello sviluppo di un progetto di libro ad alta leggibilità; mentre Andrea Mangiatordi, ricercatore in didattica e pedagogia speciale presso l’università Bicocca di Milano, parlerà di libri digitali e app come potenziali strumenti di apprendimento e conoscenza per i bambini con bisogni educativi speciali.

Attiva dal 1982, Area Onlus si occupa in prevalenza di bambini, adolescenti e giovani adulti cui è stata diagnosticata una disabilità complessa derivante da sindromi genetiche, neurologiche o da esiti di sofferenze perinatali. Il lavoro della onlus, di orientamento psicodinamico, è caratterizzato dalla presa in carico dell’intero nucleo familiare e dal coinvolgimento degli operatori sociosanitari di riferimento. “Negli ultimi anni – spiega la presidente Gianna Recchi – abbiamo approfondito le tematiche collegate all’editoria accessibile dedicata all’infanzia e all’adolescenza, portando avanti una riflessione attenta e puntuale sulle reali possibilità di inclusione che questo tipo di strumento offre. La particolare caratteristica di questi libri, costruiti a partire da codici espressivi diversi e compresenti, fa sì che essi siano allo stesso tempo speciali, perché rispondono a particolari bisogni di lettura e per tutti, perché consentono esperienze condivise.”

All’interno della rassegna – patrocinata dalla città di Torino, la regione Piemonte e il ministero dell’Istruzione – ogni giornata sarà dedicata a un tema specifico: si discuterà di dislessia e disturbi della comunicazione; dei silent books, in cui la narrazione è veicolata esclusivamente attraverso le immagini; della comunicazione aumentativa e alternativa, di libri tattili e disabilità sensoriali. La partecipazione è gratuita per tutti gli eventi, previa prenotazione (segreteria.contesti@areato.org). Durante la settimana, sarà inoltre possibile visitare la mostra di libri accessibili per l’infanzia “Vietato non sfogliare”, già esposta nell’edizione 2013 del Salone del libro. Per informazioni: www.areato.org (ams)


Giornata del Braille: quei 64 simboli che fanno leggere con le dita

Il 21 febbraio si celebra anche in Italia la ricorrenza del metodo di lettura e scrittura per non vedenti. L’esperienza della Lega del Filo d’Oro, l’associazione marchigiana di assistenza e riabilitazione di persone sordocieche e pluriminorate sensoriali

Persone impegnate nella lettura Braille. Foto: Lega del Filo d’Oro
Ciechi, non vedenti – Lettura in Braille
OSIMO (AN) – Il viso di Lisa si illumina in un sorriso mentre le sue dita corrono sulle pagine di un quadernone dove sono incisi dei segni in Braille. Quei puntini in rilievo sulla carta che Lisa chiama “stradine” e che già da qualche tempo ha imparato a distinguere con attenzione, sono i protagonisti della ricorrenza di sabato 21 febbraio quando si celebrerà la Giornata nazionale del Braille. Lisa è solo una dei tanti bambini che oggi grazie al metodo di scrittura utilizzato dalle persone non vedenti può comunicare, leggere e studiare in autonomia.

A seguirla è la Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che dal 1964 si occupa di sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. “I traguardi di Lisa sono quelli che ci danno la spinta ad andare avanti – dice Patrizia Ceccarani, direttore tecnico scientifico della Lega del Filo d’Oro – perché la comunicazione è uno strumento fondamentale per lo sviluppo della persona, su cui si basa il percorso riabilitativo e su cui bisogna investire con metodo e professionalità. La sfida più grande che ci poniamo ogni giorno è proprio quella di mettere l’ospite in relazione con il mondo esterno”.

Lettura in Braille. Foto: Lega del Filo d’Oro
Ciechi, non vedenti. Foglio con incise le parole
in Braille
Il Braille è un metodo di lettura e scrittura utilizzato dalle persone non vedenti, costituito da punti in rilievo a cui corrispondono le lettere dell’alfabeto. Messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, impressi su fogli di carta. La lettura Braille viene effettuata di solito dall’indice della mano destra, seguito da quello della mano sinistra che ha il compito di orientare nella individuazione delle righe. A causa del limitato numero di simboli disponibili, solo 64, esistono diversi significati per ogni carattere, a seconda dell’argomento trattato e del linguaggio usato.

La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza per sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione. La data del 21 febbraio coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.