BUONASCUOLA è SOLO LA SCUOLA DELLA SCOPERTA di Umberto Tenuta
CANTO 452 <<il docente… conduce altri alla scienza di cose ignote allo stesso modo che uno,
scoprendo,
conduce se stesso alla conoscenza di ciò che ignora>>[1]
Senza forse, in questa frase di Tommaso D’Aquino è espressa la caratteristica fondamentale che ogni scuola deve possedere.
Non è BUONASCUOLA la scuola che non mette gli studenti nella condizione di riscoprire quanto gli uomini hanno scoperto nel lungo cammino della loro umanizzazione.
Il figlio di donna non nasce uomo, ma lo diventa solo attraverso l’educazione.
E l’umanizzazione del figlio di donna non si attua attraverso la memorizzazione dei saperi, ma attraverso il processo della loro riscoperta.
Per comprendere la scrittura posizionale dei numeri occorre reinventarla.
Per comprendere la Geometria occorre reinventarla.
Per comprendere il Teorema di Pitagora occorre reinventarlo.
Per comprendere la scrittura alfabetica occorre reinventarla.
Reinventare!
Tutta la cultura umana è stata inventata dall’uomo.
Niente è stato donato all’uomo.
<<Ti guadagnerai il pane col sudore della tua fronte>> (Genesis 3, 19).
L’uomo ha dovuto inventare se stesso.
Ha dovuto inventare la sua statura eretta.
Ha dovuto inventare la parola.
Ha dovuto inventare le scarpe.
Ha dovuto inventare l’amore.
Eppure c’è ancora qualcuno che è così presuntuoso da pensare di poter insegnare ai bambini la Tavola pitagorica!
Se fosse possibile insegnare, tutti i figli di donna diventerebbero sosia di Dante, di Michelangelo, di Leonardo da Vinci, di Kant, di Marconi, di Leopardi, di Einstein …
Non si insegna niente!
Professori, tenetelo a mente!
Professori, abbiate un po’ di umiltà!
Per quanti sforzi facciate, non insegnerete mai nulla.
Professori, solo due cose voi potete fare, se riuscirete a spezzare la fune di acciaio che vi lega al vostro passato.
Voi potete solo motivare i vostri studenti!
Voi potete solo offrire qualche discreto aiuto ad apprendere.
Se apprendere significa inventare, occorre che chi inventa sia motivato a farlo.
Motivato, abbia una spinta a muoversi.
Un po’ come il motorino di avviamento dell’auto!
Non vi dispiaccia, Professori!
Motivate, e la macchina parte.
Ora salite nella cabina di pilotaggio!
Pardon!
Sulla indispensabile pedana, dietro la cattedra.
Ancora la cattedra della chiesa medioevale!
Ancora i banchi, i banchi biposti, ieri a dodici posti, come nelle chiese medioevali.
E guidate i vostri giovani studenti nelle loro attività di ricerca, di riscoperta, di reinvenzione.
Chiamatela pure PROBLEM SOLVING.
Chiamatela pure COOPERATIVE LEARNING.
Ma siate discreti!
Non sostituitevi ai vostri studenti.
Piuttosto, aiutateli a fare da soli.
Forse non diceva questo Maria Montessori?
<<Maestra, aiutami a fare da sola!>>.
Moderni Virgili, un giorno direte ai vostri giovani:
Tratto ti ho qui con ingegno e con arte;
Lo tuo piacere ornai prendi per duce.
Fateli andare ove il disio miri…
Il loro disio!
E voi fate in modo da rendervi al più presto inutili.
È questa la scienza e l’arte del Maestro.
Quanto più presto possibile rendersi inutile!
Seppure qualcosa di molto importante potete fare, voi docenti e voi dirigenti.
Creare ambienti di apprendimento[2].
Laboratori di apprendimento.
Attrezzati opportunamente, adeguatamente, modernamente.
Come facevano le brave sorelle Rosa e Carolina.
Come faceva Maria.
E se proprio non vi dispiace, date pure qualche tabletino.
Uno due tre… trentatrè.
I vostri giovinetti prima fateli rotolare sulla pancia e sulla schiena.
Poi fateli apprendere coi piedi e con le mani.
Quando con questo si saranno a lungo divertiti, consegnate loro i tabletini.
Prossimamente 3D.
Insomma:
Azioni concrete, prima.
Azioni virtuali, poi.
Azioni iconiche, dopo.
Azioni simboliche, alla fine.
Chiaro, no?
Ogni scoperta, ogni invenzione, ogni conoscenza che l’uomo ha fatto ha seguito questo percorso.
E l’ontogenesi ripete la filogenesi[3].
Scoprire, inventare, costruire m’è gran ventura…
Deh, non parlar!
È questa lo ventura più bella che possa capitare ai giovani studenti della BUONASCUOLA.
Caro m’è ’l sonno, e più l’esser di sasso,
mentre che ’l danno e la vergogna dura;
non veder, non sentir m’è gran ventura;
però non mi destar, deh, parla basso.
(Michelangelo Buonarroti, La Notte – Rime (XVI secolo)
Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − voce da cercare
[1] TOMMASO D’AQUINO (a cura di M. Casotti), De magistro, La scuola, Brescia, 1957, p 28.
[2]UMBERTO TENUTA L’attività educativa e didattica nella scuola elementare – Come organizzare l’ambiente educativo e di apprendimento, La Scuola, Brescia, 1989.
[3] Come è noto, la legge dell’evoluzione di Darwin fu integrata da Haeckel con la «legge biogenetica fondamentale», secondo la quale l’ontogenesi, cioè lo sviluppo individuale degli embrioni, è una ricapitolazione abbreviata e incompleta della filogenesi..
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