Bellezza in tutte le sue forme”: così i ragazzi Down diventano parrucchieri

da Redattore sociale

Bellezza in tutte le sue forme”: così i ragazzi Down diventano parrucchieri

Nato in Brasile dalla partnership di una ong locale con l’azienda italiana Alfaparf, che ha sedi in tutto il mondo. Sono sei i ragazzi ora in formazione, ma questo è solo l’inizio. Rispetto ad altri progetti, oltre al corso prevede l’inserimento lavorativo

MILANO – Testa italiana e cuore carioca. “Bellezza in tutte le sue forme” è un progetto di formazione destinato a ragazzi tra i 18 e i 25 con la sindrome di down per aiutarli a trovare un lavoro come parrucchieri. Lo ha lanciato in Brasile nel 2013 l’azienda di parrucchieri Alfaparf, sede centrale in provincia di Bergamo, insieme all’ong brasiliana Istituto Meta Social. Sono così cominciati due progetti di formazione a Rio de Janeiro e a San Paolo, ciascuno con sei ragazzi alla volta. Nella stagione 2013/2014 in 47 ragazzi hanno conseguito il diploma di parrucchiere e 22 hanno trovato lavoro. In Italia, da febbraio, hanno cominciato i primi sei. “La loro ultima lezione sarà il 23 aprile, poi cominceranno con gli stage in aziende”, spiega Flora Ordura, formatrice del progetto.

Alfaparf è tornata in Italia dopo aver trovato in Aipd – Associazione Italiana Persone Down Bergamo un partner interessato. “Ci sono diversi studi in Italia che dimostrano quanto sia difficile creare non solo opportunità di formazione ma anche di lavoro per ragazzi con la sindrome di down”, aggiunge Ordura. E questo è il grande punto a favore di “Bellezza in tutte le sue forme”, che conta una squadra di quattro formatori Alfaparf e due educatrici da Aipd. La parte più complessa del progetto è sviluppare nuove capacità motorie nei ragazzi che partecipano: “Il livello di partenza cognitivo e quello della manualità non è uguale per tutti – commenta la formatrice – servono spesso esercizi di psicomotricità per migliorarsi”.
I sei ragazzi in formazione in Italia hanno già partecipato a Cosmoprof, fiera della bellezza tenutasi a marzo a Bologna. Prossimo obiettivo Rimini il 25-26 ottobre, alla fiera dove parteciperanno 4700 parrucchieri da tutto il mondo. (lb)

Ddl scuola, una settimana di mobilitazioni

da Il Fatto Quotidiano

Ddl scuola, una settimana di mobilitazioni

Sciopero del 5 maggio, cosa accadrà in caso di alta adesione? Semplice: si chiude la scuola

da La Tecnica della Scuola

Sciopero del 5 maggio, cosa accadrà in caso di alta adesione? Semplice: si chiude la scuola

L’adesione totale o comunque molto alta del personale Ata comporterà comunque la chiusura dell’istituto, perché non si potrebbe assicurare la vigilanza e la tutela degli alunni all’ingresso e all’interno. In pratica, non si svolgeranno lezioni laddove anche tutti i docenti sono in servizio, ma i collaboratori scolastici decidono di aderire alla protesta.

Cosa accadrà in caso di alta adesione allo sciopero del 5 maggio, contro la #riformabuonascuola, proclamato dai Cobas e a cui hanno successivamente dato la loro adesione anche Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e anche altri sindacati tra cui l’Unicobas? Semplicemente, le lezioni non si svolgeranno.

A ricordarlo è la Flc-Cgil, che in una nota spiega che “se tutti dichiarano di scioperare la scuola chiude e il dirigente scolastico lo comunica alle famiglie. Il dirigente è tenuto a comunicare alle famiglie, almeno 5 giorni prima, le modalità di funzionamento della scuola nel giorno dello sciopero”.

Il sindacato Confederale ricorda che è compito sempre del dirigente scolastico “stimare se è possibile che alcune lezioni siano garantite o meno. L’adesione totale o comunque molto alta del personale Ata comporta comunque la chiusura della scuola, perché non si potrebbe assicurare la vigilanza e la tutela degli alunni all’ingresso e all’interno dell’istituto. La scuola – conclude la specifica della Flc-Cgil – , a differenza di altri servizi pubblici, non deve garantire servizi minimi, se non in casi rarissimi, come un contingente minimo di Ata durante gli esami finali”.

In una scuola, in pratica, dove sono presenti tutti i docenti ma hanno scioperato i collaboratori scolastici, le lezioni con ogni probabilità non si svolgeranno.

Sciopero del 5 maggio, si manifesta in 7 città: il programma, i percorsi e le info utili

da La Tecnica della Scuola

Sciopero del 5 maggio, si manifesta in 7 città: il programma, i percorsi e le info utili

Le vie centrali delle città si riempiranno di manifestanti ad Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma. Anche per la Flc-Cgil ci sono tutti i presupposti per un’alta adesione allo sciopero per dire no a #riformabuonascuola. Il suo leader, Mimmo Pantaleo, parlerà a Roma, assieme a Massimo Di Menna (Uil). Francesco Scrima (Cisl) e Marco Paolo Nigi (Snals) saliranno sul palco di Milano. Rino Di Meglio (Gilda) sarà a Bari. Appuntamento in piazza per il personale anti-riforma anche ad Aosta, Cagliari, Catania e Palermo.

Dai sindacati sono giunte informazioni dettagliate sull’organizzazione e lo sviluppo delle manifestazioni previste in corrispondenza dello sciopero di martedì 5 maggio contro la #riformabuonascuola: le vie centrali delle città si riempiranno di manifestanti ad Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma.

Secondo la Flc-Cgil, si tratta di “sette grandi manifestazioni per dire l’ennesimo NO ad una riforma che vuole tutto meno che una buona scuola. Dopo 7 anni i cinque sindacati più rappresentativi del comparto scuola scioperano insieme, e nelle piazze italiane ci saranno anche gli studenti che, a gran voce, in una lettera aperta hanno chiesto ai loro docenti di fare lo stesso. Ci sono, insomma, tutti i buoni presupposti perché le manifestazioni siano partecipate e l’adesione allo sciopero alta”. Dal primo sindacato Confederale, quindi, arrivano le stesse sensazioni, sull’alto numero di adesioni, comunicate alla ‘Tecnica della Scuola’ da Massimo Di Menna e Rino Di Meglio, leader di Cisl Scuola e Gilda degli insegnanti.

Ecco il dettaglio delle manifestazioni, dove è prevista la presenza anche dei segretari generali delle confederazioni.

 

AOSTA: ore 9.30 ritrovo in Piazza Chanoux.

 

BARI (Basilicata, Calabria e Puglia): ore 9.00 concentramento delle delegazioni in Piazza Castello (piazza Federico II di Svevia) con successiva partenza del corteo che proseguirà lungo il seguente percorso Via S. Francesco d’Assisi, Via Latilla, Via Quintino Sella, Via A. Gimma, Corso Cavour, Corso Vittorio Emanuele e raggiungerà Piazza Prefettura, dove si svolgerà il comizio conclusivo. Tra gli interventi, è previsto anche quello di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. MAPPA

 

CATANIA (Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa): ore 9.00 concentramento delle delegazioni in Piazza Europa con successiva partenza del corteo che sfilerà per Corso Italia, Piazza Verga per arrivare a Piazza Roma, dove si svolgeranno i comizi. È prevista la presenza di alcuni dirigenti sindacali. MAPPA

 

CAGLIARI (Sardegna): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza Giovanni XXIII, Via Dante, Via Paoli, Via Sonnino, Via XX settembre, Via Roma, Via Sassari, arrivo del corteo in Piazza del Carmina, dove si svolgerà il comizio: sono previsti una serie di interventi. È prevista la presenza di alcuni dirigenti sindacali. MAPPA

 

MILANO (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza Repubblica (di fronte alla stazione centrale; fermata metropolitana M3 (gialla). Ore 10.00/10.15 partenza corteo con il seguente percorso V.le M.te Santo, Via G. Galilei, Via M.te Santo, P.ta Nuova, XXV Aprile, F. Crispi, P.ta Volta, Piazza Lega Lombarda, V.le Elvezia, Via G. Bayron, Via A. Bertani, Corso Sempione, con arrivo del corteo all’Arco della Pace e inizio interventi dal palco: interverranno anche Francesco Scrima e Marco Paolo Nigi, rispettivamente segretario generale Cisl Scuola e Snals-Confsal. MAPPA

 

PALERMO (Agrigento, Palermo e Trapani): ore 9.00 concentramento delle delegazioni in Piazza Marina con successiva partenza del corteo che sfilerà per Corso Vittorio, Via Roma, Via Cavour per arrivare a Piazza Verdi (Teatro Massimo), dove si svolgeranno i comizi. È prevista la presenza di alcuni dirigenti sindacali. MAPPA

 

ROMA (Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria): ore 9.30 concentramento delle delegazioni in Piazza della Repubblica con successiva partenza del corteo con il seguente percorso Via V.E. orlando, L.go S. Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, Via G. D’Annunzio con arrivo del corteo a Piazza del Popolo (attorno alle ore 11), dove si svolgerà il comizio: interverranno anche Domenico Pantaleo  e Massimo Di Menna, rispettivamente segretario generale Flc-Cgil e Uil Scuola. MAPPA

 

Sempre la Flc-Cgil ha fatto sapere che seguirà “lo svolgimento delle manifestazioni con aggiornamenti in tempo reale su twitterhttps://twitter.com/FLCCGIL e su facebook https://www.facebook.com/flccgilfanpage (prevediamo una diretta social) e, naturalmente, su www.flcgil.it con la pubblicazione di notizie dalle diverse piazze”.

Il 5 maggio si protesta anche con i palloncini colorati

da La Tecnica della Scuola

Il 5 maggio si protesta anche con i palloncini colorati

Le piazze di molte città saranno colorate il 5 maggio con centinaia di palloncini e aquiloni per chiedere una scuola libera, democratica e di tutti. I docenti incontreranno alle ore 12 in molte piazze italiane le famiglie e gli studenti per parlare insieme di una vera riforma della scuola condivisa.

Il Flash mob consente, a chi non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali dei sindacati nelle grande città, di manifestare nelle altre piazze pacificamente e in modo costruttivo per una nuova scuola.

Aggiornamento dell’evento Flash Mob su: https://www.facebook.com/events/981021028575986/

L’EVENTO E’ GIÀ PROGRAMMATO A:

BOLOGNA in Piazza Maggiore ore 12,00

GORIZIA in Piazza Vittoria ore 12,00

GENOVA Piazza De Ferrari 12,00

AREZZO Piazza San Jacopo 12,00

FORLI’ Piazza Saffi 12,00

TERRACINA Piazza Garibaldi 12,00

LECCE Piazza Sant ‘Oronzo ore 19,00

MANFREDONIA (FG) Piazza del Popolo

NOTO (SR) Piazza Municipio

TRENTO Piazza Duomo ore 12,00

TRIESTE Piazza dei Signori ore 12,00

PARMA piazza Garibaldi ore 12,00

VERONA Piazza Brà 12,00

SASSARI Piazza d’Italia, ore 12.00

FOLIGNO Piazza della Repubblica ore 12

LIVORNO Piazza Attias ore 12,00

REGGIO CALABRIA Piazza Italia ore 12,00

BENEVENTO Piazza Santa Sofia ore 12.00

VICENZA Piazza Duomo ore 12,00

TORINO Piazza Castello ore 12,00

NAPOLI Piazza Plebiscito 11.00 – 12.30

FAVARA (AG) Piazza Cavour ore 12,00

PESARO Piazza del popolo ore 11:45

CHIETI Piazza Vico ore 12,00

VIAREGGIO Piazza Mazzini ore 12,00

MISTRETTA (ME) Piazza Vittorio Veneto ore 12,00

AVELLINO Piazza Libertà

FIRENZE Piazza della Signoria

PADOVA Piazza Antenore alle ore 12.00

TERNI Piazza della Repubblica, ore 11,00

ANCONA Piazza Roma alle ore 12,00

GIARRE Piazza Duomo ore 8.30 corteo

MONTECATINI TERME (Pistoia) ore 12,00

PAVULLO NEL FRIGNANO (MO) piazza Borelli, ore 12:00

PESARO piazza del Popolo ore 12,00

BOLZANO Piazza della Mostra ore 12,00

ALCAMO (TP) Piazza Ciullo ore 12,00

SCICLI (RG) Piazza Italia ore 12,00

PACHINO (SR) Piazza V.Emanuele ore 11,00

SESTRI LEVANTE (GE) in P.zza Matteotti ore 12,00

UDINE Piazza della Libertà 12,00

GALLIPOLI (LE) P.zza Carducci ore 10:30

OLBIA Molo Brin – di fronte al Comune dalle ore 10:30

TARCENTO (Udine) piazza Libertà ore 11,00

RIMINI Piazza Cavour ore 12.00

CAGLIARI Piazz. Giovanni XXIII Ore 9,30

TARCENTO (Udine) piazza Libertà ore 11,00

SESTRI LEVANTE (GE) in P.zza Matteotti ore 12,00

RICCIONE Piazzale Roma (rn) ore 11,00

VENEZIA Campo S. Geremia ore 11.30

COSENZA raduno in Via Arabia ore 9.00

MARSALA Piazza Loggia ore 20,00

ALESSANDRIA Piazza della Libertà ore 12,00

 

ROMA con le organizzazioni sindacali

MILANO con le organizzazioni sindacali

PALERMO con le organizzazioni sindacali

CAGLIARI con le organizzazioni sindacali BARI con le organizzazioni sindacali

CATANIA con le organizzazioni sindacali

 

Nelle città dove ci saranno le manifestazioni unitarie dei sindacati si incontreranno le famiglie e gli studenti nelle piazze di arrivo delle manifestazioni.

 

DISCIPLINARE FLASH MOB:

Riunione nella principali piazze d’Italia alle ore 12 all’insegna del colore e della festa familiare. I docenti nelle piazze incontreranno liberamente in gruppi spontanei le famiglie per spiegare le ragioni del loro dissenso al progetto di legge sulla scuola e per chiedere la partecipazione attiva di tutti al progetto educativo di ogni istituzione scolastica. Alle 12,30 la riunione potrà essere sciolta.
Il Flash mob consente, a chi non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali nelle grande città, di manifestare nelle altre città pacificamente e in modo costruttivo per una scuola migliore e di tutti.

Testo unico: si può aggiornare senza introdurre nuove norme

da La Tecnica della Scuola

Testo unico: si può aggiornare senza introdurre nuove norme

C’è il timore diffuso che nel riscrivere il TU del 1994 il Governo modifichi alcune disposizioni sullo stato giuridico. Ma questo non è possibile: le regole attuali non lo prevedono.

Uno degli elementi di maggiore criticità del disegno di legge sulla scuola è rappresentato dall’articolo 21 che attribuisce al Governo un certo numero di deleghe finalizzate alla adozione – da parte del Governo stesso – di decreti applicativi sui temi più diversi (si va dalla revisione di composizione e funzoni degli organi collegiali, fino al riordino delle norme in materia di alunni disabili).
Una delega in particolare sembra preoccupare molto il mondo dela scuola: si tratta di quella che riguarda la revisione del Testo Unico n. 297 del 1994. Il timore diffuso è che, attraverso questa modifica, possano essere introdotte novità importanti sullo stato giuridico del personale della scuola.
In realtà, la preoccupazione appare fuori luogo, almeno fino a quando continuerà ad essere in vigore la legge 400 del 1998 che definisce le modalità di adozione dei Testi Unici.
In base alle norme in vigore, infatti, i Testi unici non sono testi normativi autonomi in quanto si limitano semplicemente a “raccogliere” in modo ordinato e logicamente coerente norme e disposizioni sparse in leggi, decreti e regolamenti diversi.
E’ quanto avvenne nel 1994 quando venne scritto il TU 297 che in realtà si rifaceva in larghissima misura ai decreti delegati del 1974. Analogamente nel 2001 il TU 165 venne scritto mettendo insieme tutta l’abbondamente produzione normativa  in materia di pubblico impiego che si era succeduta negli anni precedenti e in particolare negli anni 90.
Peraltro, va anche detto che l’articolo 13bis della legge 400/1988 prevede espressamente che i testi unici debbano comunque essere aggiornati almeno una volta ogni 7 anni, senza che il Parlamento conferisca una delega al Governo.
In ogni caso resta fermo il fatto che le norme in vigore non consentono di inserire in un Testo unico disposizioni che non facciano già parte di leggi preesistenti.